ECONOMIA- Pagina 285

Il “sì” dei matrimoni per far ripartire l’economia. In Piemonte oltre 38mila imprese impegnate

Più di 30 figure professionali coinvolte. Nel 2019 sono stati celebrati 12.306 matrimoni mentre nel 2020 solo 7.098 con un crollo del 42,3% (-5.208).

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Dal lungo elenco di attività che ruotano attorno al settore delle cerimonie si capisce quanto sia importante il peso economico del comparto sull’economia del territorio.”

 

Anche un “si” può aiutare la ripartenza delle piccole imprese, far crescere l’economia del Piemonte e arginare la perdita di posti di lavoro. Il “si” in questione è quello dei matrimoni, un circuito virtuoso che in Piemonte coinvolge 38.431 imprese, di cui 16.668 artigiane (43,4%), con oltre 112.878 addetti; un piccolo esercito di aziende e addetti che, non appena il Piemonte entrerà in zona bianca, potranno ricominciare a lavorare e quindi a organizzare eventi.

Un mondo di professionisti altamente specializzati che lavorano sempre in tandem e sinergia per rendere unico il giorno delle nozze.

Sono, infatti, circa 30 le figure che, direttamente e indirettamente, vengono abitualmente impegnate in ogni matrimonio; si parte dai wedding planner, dalle agenzie di service, di eventi, di viaggi, di organizzazione di cerimonie, e dai produttori di bomboniere, si passa per i sarti, i parrucchieri, gli estetisti, i fioristi, gli orafi, i fotografi, gli autisti, si arriva ai cuochi, ai camerieri, e ai gestori di ristoranti e dimore e si conclude con i musicisti di ogni genere e gli organizzatori di spettacoli e di intrattenimento.

Sono questi alcuni dei numeri sui matrimoni e le cerimonie in Piemonte che emergono dal dossier realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, su dati Istat 2019-2020, analisi che fa emergere anche come i matrimoni celebrati in Piemonte nel 2019 sono stati 12.306 mentre nel 2020 solo 7.098 con un crollo del 42,3% (-5.208). Come detto, tra i settori a vocazione artigiana legati al mondo delle cerimonie e matrimoni spiccano i segmenti che si occupano di benessere, come parrucchieri ed estetiste, l’alimentare tra produzione di cibi, pasticceria fresca, gelati e dolciumi, le attività fotografiche, il settore moda e il settore artistico; aree che dall’esplosione della pandemia ad oggi hanno registrato cali di fatturato che viaggiano dal 20% in meno fino al 70% in meno.

 

“Il settore del wedding, anche in Piemonte, ha subito pesanti effetti della crisi Covid-19  a  causa  dei  provvedimenti  introdotti  per  il  contenimento  del virus – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – inoltre le imprese operanti in questo segmento sono state ulteriormente penalizzate, seppur con intensità differenti, dal crollo di eventi, congressi, fiere e delle attività culturali e di attrazione turistica.”

 “Il settore ha bisogno di lavorare e incassare, anche per disinnescare la bomba ad orologeria sociale attivata con lo sblocco dei licenziamenti – continua Felici –  soprattutto per il settore matrimoni, infatti, questo è il periodo cruciale.”

Nel perimetro dei settori interessati dalla domanda di beni e servizi per cerimonie e wedding, dall’analisi emerge anche come tra i settori in esame, quelli a più elevata vocazione artigiana sono: servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici (90,8%), produzione di pasticceria fresca (80,3%), gelaterie e pasticcerie (78,7%), attività fotografiche (78,3%), trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente (72,9%), fabbricazione di altri articoli, quali cesti floreali, bouquet e corone di fiori artificiali o secchi (69,2%).

Sulla base delle rilevazioni di Confartigianato Imprese, molti dei settori rientranti nella perimetrazione del settore del wedding figurano tra quelli che nel 2020, rispetto all’anno pre-crisi (2019), hanno registrato cali di fatturato delle MPI superiori a quello medio del -25,5%: trasporto persone (-73,8%), pasticcerie (-36,7%), moda (tessile, abbigliamento, calzature, occhiali e gioielleria) (-35,9%), comunicazione: grafici e fotografi (-33,7%) e area benessere (acconciatori ed estetica) (- 33,6%).

 

“Sono dati che descrivono un settore in caduta libera – riprende Felici – quelli che emergono da studi e ricerche, oltre dalla constatazione quotidiana che ciascuno può effettuare tra i propri contatti diretti.”

 “Dal lungo elenco di attività che ruotano attorno al settore delle cerimonie e in particolare dei matrimoni – sottolinea Felici – si capisce quanto sia importante il peso economico del comparto sull’economia del territorio. Le attività in questione sono in gran parte artigiane e nello svolgimento del loro lavoro, racchiudono tutta l’attenzione, la cura e la passione necessarie a rendere indimenticabile e perfetto uno dei giorni più importanti della vita di chi si affida a questi servizi.”

 “A breve i nostri artigiani – conclude Felici – torneranno a lavorare. Ci auguriamo che l’avvio previsto per il 15 giugno, sia solo l’inizio di una strada in discesa e senza più ostacoli per uno dei settori più duramente colpiti dalla crisi pandemica.”

Il business inizia da piacevoli occasioni di networking

Sono organizzate grazie all’associazione LinkTurin

Ritorna in presenza, dopo la forzata pausa dovuta alla pandemia,LinkTurin, il Network professionale torinese, con un aperitivo di networking in programma giovedì 17 giugno prossimo dalle 19 alle 20.30 presso le OGR di corso Castelfidardo 22.

Lo scopo sarà quello di ritrovarsi in presenza, scambiare nuovi contatti e riprendere il fil rouge di quella convivialità che i tempi di Covid sembravano aver fatto dimenticare.

Gerardo Cornagliotti  è il fondatore  di LinkTurin, un gruppo inizialmente nato in rete e poi trasformatosi in un’associazione, che oggi raccoglie le adesioni di oltre cinquecento tra imprenditori e professionisti torinesi.

LinkTurin si occupa di networking, con un “focus” particolare rivolto alla realtà torinese e della provincia, con l’intento di valorizzare le tante virtù del territorio  e di stimolare possibili sinergie tra loro.

Lo scopo principale dell’associazione, infatti, è quello di aiutare i propri membri a potenziare il proprio business attraverso la promozione di eventi quali incontri, business dinner, serate organizzate, che consentano loro di sviluppare una rete direlazioni significative capaci, sul lungo periodo, di consentire distringere sinergie tra i rispettivi campi professionali.

L’associazione è nata senza scopo di lucro, addebitando i costi vivi degli eventi ai partecipanti. Questo consente all’associazione, nella volontà del suo fondatore, di mantenere libertà e indipendenza.

Obiettivo del networking è quello di creare e far maturare tra le persone relazioni che possano condurre a nuove opportunità di business. Tra la conoscenza ed il fatto che possano nascere opportunità di business esiste, infatti, un passaggio fondamentale, rappresentato dalla nascita di una relazione di fiducia, basata, come quella d’affari, sulla comprensione delle esigenze, dei problemi e delle necessità della persona che si ha di fronte.Fondamentale è, in questa fase, non la parola, ma l’ascolto.

LinkTurin crea eventi divertenti partendo dalla convinzione che possano coesistere perfettamente business e divertimento, consentendo a chi partecipa alle singole serate di conoscere ad unsingolo evento almeno 20 25 persone, il che costituisce il punto di partenza per poi creare la vera e propria opportunità di business.

Il prossimo appuntamento di LinkTurin sarà alle OGR giovedì 17 giugno, in corso Castelfidardo 22, dalle 19 alle 20.30, con aperitivo servito a tavola, secondo le normative anti Covid.

Mara Martellotta

 

Costo 15 euro. Posti limitati

Sito web www.linkturin.it

Daniela Biolatto nuova Presidente delle imprenditrici di Confartigianato Imprese

Già Presidente delle imprenditrici di Confartigianato Imprese Piemonte

 

 l’Assemblea di Donne Impresa Confartigianato ha eletto Daniela Biolatto alla Presidenza del Movimento che rappresenta quasi 85.000 donne alla guida di imprese artigiane e micro e piccole imprese. La Presidente Biolatto, già Presidente del movimento donna di Confartigianato Imprese Piemonte, guiderà Donne Impresa per i prossimi 4 anni e sarà affiancata dalle Vicepresidenti Elena Ghezzi, Presidente di Donne Impresa Lombardia che ha ricevuto l’incarico di Vice Presidente Vicaria, e Emanuela Bacchilega, Presidente di Donne Impresa Emilia Romagna.

Daniela Biolatto, di Cuneo, è imprenditrice nel settore della moda, fondatrice e titolare dell’azienda ‘Ami2’ che opera ininterrottamente dal 1985 sul mercato nazionale ed estero. Attualmente Presidente di Donne Impresa di Confartigianato Piemonte, Daniela Biolatto ha svolto numerosi incarichi di vertice nell’ambito di Confartigianato, a livello provinciale, regionale e nazionale.

La Presidente Biolatto ha ringraziato la Presidente uscente Daniela Rader per l’impegno con cui ha guidato il Movimento dal 2017 e, presentando il suo programma, ha espresso la volontà di intensificare le iniziative per consolidare il ruolo economico e sociale delle imprenditrici di Confartigianato. “Continueremo a batterci – ha detto – contro le discriminazioni di genere per costruire le condizioni che permettano alle donne di esprimere nel lavoro e nell’impresa le proprie potenzialità e contribuire alla ripresa del Paese”. “Per rilanciare la competitività delle nostre aziende – ha aggiunto – dobbiamo puntare sulla formazione soprattutto in materia di strumenti finanziari, su un nuovo sistema di welfare attento alla specificità del lavoro indipendente femminile e capace di generare benessere per le imprenditrici, le loro famiglie, la comunità, su un cambiamento culturale che parta dalle istituzioni scolastiche per combattere gli stereotipi di genere. Intensificheremo il confronto con le istituzioni per costruire politiche di conciliazione in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, e per supportare le imprenditrici in azioni e soluzioni all’emergenza sanitaria, progettare interventi strutturali che contribuiscano al miglioramento qualitativo e quantitativo della presenza femminile nel mondo del lavoro”.

Il Politecnico consolida la partnership con la russa Rosneft

PETROLIO E GAS NATURALE:  L’Ateneo ha siglato un contratto per un progetto di ricerca con l’azienda pubblica della Federazione Russa in occasione del XXIV Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo 

 

Il Politecnico di Torino consolida la sua partnership con Rosneft, la principale società pubblica del settore petrolifero russo, firmando un contratto di ricerca e sviluppo. L’accordo è stato firmato dall’Amministratore Delegato Igor Sechin e dal Rettore dell’Ateneo, Guido Saracco. Il contratto è stato firmato nel corso della 24ma edizione dello SPIEF – St. Petersburg International Economic Forum –  il summit economico internazionale che riunisce gli amministratori delegati di importanti compagnie russe e internazionali, rappresentanti di banche e organizzazioni finanziarie, capi di stato e leader politici in una serie di incontri e confronti sull’evoluzione dell’economia globale.

 

Il contratto è uno dei risultati dell’Accordo quadro di Cooperazione per la Ricerca e la Tecnologia (RTCA), stipulato nel 2018 tra Rosneft e il Politecnico di Torino con l’obiettivo di promuovere la cooperazione nel campo dell’istruzione, della tecnologia e dell’innovazione.

In futuro la partnership verrà arricchita dall’implementazione congiunta di progetti di ricerca nel campo della meccanica quantistica, del deposit modeling, dei Big Data e della proprietà intellettuale.

“Il Politecnico ha una forte tradizione nel settore dell’uso più efficiente di gas e petrolio, vettori in prospettiva da rimpiazzare con nuovi vettori rinnovabili, ma che ancora per qualche tempo sosterranno le esigenze di approvvigionamento energetico del Pianeta. In questo contesto, il consolidamento della partnership con Rosneft, uno dei principali attori del settore petrolifero mondiale, conferma il ruolo chiave del nostro Ateneo nello scenario internazionale, in un campo di grande interesse per tutto il sistema locale, la Città di Torino e la Regione Piemonte. Inoltre, si inserisce pienamente nella strategia di un ulteriore rafforzamento della collaborazione con il sistema imprenditoriale italiano che può essere svolta all’estero dal nostro Ateneo”, dichiara il Rettore del Politecnico Guido Saracco. 

Pil Piemonte in crescita tra aprile e maggio, primi segnali di ripresa dopo il lockdown

Nei primi due mesi del secondo trimestre si stima una crescita del +2,5% . Lo rileva il Comitato Torino Finanza che calcola tempestivamente l’andamento dell’ economia regionale attraverso il “Pil Nowcasting”.

 

Nel primo trimestre 2021 il Pil del Piemonte ha ancora risentito degli effetti dei provvedimenti per contenere la pandemia da Covid-19 ed è lievemente calato (-0,2%) rispetto al primo trimestre dello scorso anno, comunque meno del Pil italiano (-1,4%), ma già nei primi due mesi del secondo trimestre si sono registrati segnali di ripresa, con una crescita del 2,5% rispetto all’ analogo periodo del 2020. L’aumento potrebbe risultare ancora maggiore quando si conoscerà l’ andamento del Pil del mese di giugno.

I dati in anteprima sullo stato di salute dell’ economiapiemontese – e con notevole anticipo rispetto alle stime dell’ Istat, che fra l’ altro non fornisce le variazioni regionali trimestrali – sono diffusi dal Comitato Torino Finanza della Camera di Commercio di Torino, che è in grado di effettuare un calcolo del Pil in tempo quasi reale grazie a un modello statistico inedito e innovativo, definito “Pil Nowcasting”.

Con questo metodo è stato anche calcolato l’effetto del lockdown. Se le attività ferme fossero state attive, in Piemonte la variazione del Pil del primo trimestre sarebbe stata positiva, con un +2,6%. Questa indicazione è utile per capire la vitalità di fondo dell’economia piemontese.

Se si confronta, poi, il Pil piemontese del primo trimestre con quelli francese, tedesco ed europeo, emerge come il risultato sia stato migliore rispetto alla media europea (-1,7%) e alla Germania (-3,1%), e inferiore rispetto alla Francia (+1,2%).

Prosegue un andamento del Pil piemontese meno severo di quello italiano – sottolinea il Presidente del Comitato Torino Finanza, Vladimiro Rambaldi per il probabile effetto della specializzazione manifatturiera, meno sensibile al lockdown delle attività turistiche e commerciali. Già l’ anno scorso Il Pil del Piemonte aveva fatto registrare una riduzione sensibilmente inferiore rispetto alla media italiana, -6,8%, contro -8.9%. Ma non dimentichiamo che mancano ancora 6 miliardi di Pil per recuperare la perdita del 2020 e 14 per tornare ai livelli pre crisi 2008”.

Il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, commenta: “I dati del Comitato Torino Finanza della Camera di commercio di Torino sembrano ridare fiducia al nostro tessuto economico e sociale. Ma c’è ancora molta strada da fare, come istituzioni locali e nazionali, per recuperare tutto quello che il Covid-19 ci ha portato via: abbiamo una grande responsabilità nei confronti delle nostre imprese e dei cittadini. I nostri sforzi devono continuare a concentrarsi sul sostegno dei settori più colpiti da questa pandemia. Solo stando a fianco alle imprese piemontesi, potremo evitare contraccolpi all’occupazione e allo sviluppo della nostra regione”.

Occupazione: nuove opportunità a Venaria Reale

Nuove opportunità di sviluppo occupazionale grazie al Protocollo d’intesa firmato da Città di Venaria Reale, Agenzia Piemonte Lavoro eGruppo Vergero

Una collaborazione pubblico-privata per promuovere l’occupazione e percorsi di crescita professionale.

Nuove opportunità di lavoro per il territorio di Venaria Reale: un primo importante passo è rappresentato dal Protocollo d’intesa firmato da Città di Venaria Reale, da Agenzia Piemonte Lavoro, ente regionale che gestisce e coordina i Centri per l’impiego, e dal Gruppo Vergero, azienda della green economy che da 30 anni opera nel settore dei servizi ambientali per l’industria e l’agricoltura su tutto il territorio nazionale.

Il protocollo è lo strumento di accompagnamento al lavoro, che suggella la collaborazione tra le parti coinvolte, con l’obiettivo principe di mettere a disposizione dell’impresa i servizi pubblici integrati della Città di Venaria Reale e di Agenzia Piemonte Lavoro per la gestione dell’intervento di ricerca e selezione di personale all’interno del Gruppo Vergero, garantendo criteri di trasparenza e tracciabilità dell’intero processo selettivo aperto a tutti i cittadini.

In vista dell’apertura del suo nuovo headquarter a Venaria Reale, futuro polo strategico e operativo della società, il Gruppo Vergero condividerà il proprio Piano di assunzioni per i prossimi anni con Città di Venaria Reale e Agenzia Piemonte Lavoro, prevedendo più di dieci assunzioni, e ospiterà tirocini curricolari, extra-curricolari e alternanze scuola-lavoro volte a incrementare lo sviluppo delle professionalità del domani del territorio. Per rafforzare la vicinanza con il territorio e in linea con la logica di inclusione e sensibilità etica espressa dall’azienda, saranno inoltre proposte opportunità di inserimento e accompagnamento al lavoro rivolte alle fasce più deboli.

Questa Amministrazione si è presa l’impegno di rendere accattivante la nostra Città per tutte quelle aziende che vogliono crescere e fare impresa dichiara Fabio Giulivi, sindaco Città di Venaria Reale. Questo naturalmente comporterà molti vantaggi in particolar modo dal punto di vista occupazionale creando possibilità per nostri concittadini oggi in cerca di un lavoro. Ringrazio per l’impegno l’Assessore Monica Federico così come Vergeroe l’Agenzia Piemonte Lavoro per aver creduto in Venaria Reale. Questo accordo è solo il primo di una serie di collaborazioni che andremo a costruire nei prossimi mesi.

Come proposto nel nostro programma elettorale, sin da subito ci siamo impegnati a costruire un nuovo rapporto tra i soggetti che si occupano di lavoro e i cittadini dichiaraMonica Federico, assessore Attività economiche e produttive, Lavoro Città di Venaria Reale. Un obiettivo che ci siamo preposti di raggiungere appena insediati, riscontrando sin da subito, l’interesse da parte di Agenzia Piemonte Lavoro per una proficua collaborazione. Ente già presente nella nostra città, con il Centro per l’Impiego. Un Protocollo d’Intesa, quello tra Agenzia Piemonte Lavoro e la Città di Venaria Reale, a cui si aggiunge la realtà imprenditoriale del Gruppo Vergero, che ha scommesso sul nostro territorio. Un concreto impegno di nuove opportunità lavorative, rivolto ai giovani, con attenzione alle donne e alle categorie protette, con la valorizzazione delle diverse professionalità che Venaria Reale può offrire. Una scommessa per la nostra Città, che è solo l’inizio di un nuovo percorso.

“Nell’intento di contribuire allo sviluppo occupazionale del territorio, Agenzia Piemonte Lavoro mette a disposizione del Gruppo Vergero i propri servizi gratuiti di ricerca e selezione del personale attraverso il Centro per l’Impiego di Venaria Reale, che, in sinergia con l’impresa, si occuperà della progettazione e realizzazione del processo reclutamento di profili professionali più adeguati al nuovo insediamento produttivo – spiega Federica Deyme, direttrice Agenzia Piemonte Lavoro. Il Protocollo d’intesa è per noi uno strumentoprezioso, che non ha solo valenza di cornice amministrativa, ma che consente di valorizzare competenze e peculiarità del sistema pubblico e privato per intercettare nuove opportunità di lavoro e favorire lo sviluppo economico del territorio”.

“Una realtà come Gruppo Vergero, dedita alla tutela dell’ambiente e quindi alla ricerca di un impatto positivo sulle comunità, è per sua natura profondamente legata al territorio in cui opera” – afferma Marco Vergero, Presidente del Gruppo Vergero. “Nasce proprio dal desiderio di rilancio e di valorizzazione del tessuto locale la volontà di creare una partnership con due enti autorevoli e prestigiosi come Città di Venaria Reale e Agenzia Piemonte Lavoro per la ricerca di nuovi collaboratori. Con una particolare attenzione, in fase di selezione, alle fasce deboli della popolazione locale, essi potranno diventare ambasciatori del nostro buon operato e dei nostri valori presso la comunità”.

Torino City Lab, piattaforma dell’innovazione della Città ha nuovo partner, Green Pea

La Città di Torino intende promuovere l’impegno a sostegno dell’Innovazione Green & Circular attraverso la collaborazione con Green Pea a supporto della Transizione Verde e Digitale

 

Torino City Lab (TCL), piattaforma dell’innovazione della Città (www.torinocitylab.it), si arricchisce di un nuovo prestigioso partner, Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo dedicato al tema del Rispetto, simbolo di futuro e sostenibilità.

Dalla collaborazione tra le due realtà nascono il primo laboratorio di innovazione circolare e Green Pie Award, un premio su scala nazionale per progetti ad alto impatto per la città intelligente.

Green Pea è lo scenario perfetto per i progetti e i partner green & circular di Torino City Lab, un luogo innovativo dove sarà possibile raccontare il nuovo volto della smart city circolare e digitale. Con TCL e Green Pea innovazione e sostenibilità saranno al servizio dei cittadini e, in entrambi si potranno testare le soluzioni del futuro e valutarne ricadute e accettabilità/impatto sociale/ambientale.

Il nuovo laboratorio di innovazione circolare di Torino selezionerà e sperimenterà progetti nazionali e internazionali basati su natural based solutions (NBS) e tecnologie emergenti così come evidenziato dalle linee guida europee e nazionali in merito a transizione verde e digitale nonché agli obiettivi delle Nazioni Unite 2030 (SDG2030).

Il Green Pie Award premierà i migliori progetti del nuovo laboratorio suddivisi in due categorie: Impresa, (classe speciale del premio Ecohitech Award) in collaborazione con i partner di TCL Lumi 4 Innovation e Torino Wireless; Ricerca, in collaborazione con ICxT (Centro Interdisciplinare dell’Università di Torino per le imprese e il territorio) e il dottorato di ricerca in “Innovation for the Circolar Economy” di Unito.

TCL ha già selezionato 12 progetti per il programma Green Pie che, dal mese di giugno a fine settembre 2021, avranno a disposizione, per una settimana ciascuno, uno spazio vetrina all’interno di Green Pea (corner gestito dalla Città di Torino e Turismo Torino e Provincia). Di questi, 4 sono interni al Lab Sharing & Circular (il living lab finanziato nell’ambito del Programma AxTO con cui la Città di Torino ha voluto cogliere le potenzialità dell’economia circolare e collaborativa), 3 sono promossi da partner TCL e 5 fanno parte dei Progetti Europei.

I progetti ammessi saranno caratterizzati da 3 principi:

– Economia circolare e collaborativa. Sperimentazioni orientate al co-sviluppo, testing di nuovi sistemi, strumenti, servizi – anche abilitati a soluzioni e/o piattaforme tecnologiche – che rispondano alle sfide sociali e di qualità della vita e che siano in grado di favorire la valorizzazione degli scambi sociali, il riuso di beni e risorse strumentali e forme sostenibili di consumo e organizzazione dei servizi di prossimità su scala di quartiere.

– Natura. Proposte che utilizzino le nature based solution (NBS) e la natura come strumento attuativo al fine di raggiungere benefici ambientali, sociali ed economici.

– Inclusione sociale. Idee che nelle diverse fasi di progettazione, realizzazione e fruibilità finale coinvolgano gruppi differenti di portatori di interessi.

A ottobre si svolgerà la premiazione della prima edizione di Green Pie Award.

L’estensione di Torino City Lab a temi di innovazione circolare, grazie all’avvio di questo nuovo laboratorio, ben rappresenta la nostra visione di città inclusiva rispetto alle tecnologie emergenti e di smart city attenta alle opportunità che possono aprirsi grazie a nuovi servizi costruiti sulla base di soluzioni naturali – dichiara Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino -. Green Pea, grazie alla cultura d’impresa che lo contraddistingue, interpreta il partner ottimale per lo sviluppo del progetto”.

 

“Siamo molto soddisfatti della partnership con Torino City Lab perché il progetto del primo laboratorio di innovazione circolare – afferma Francesco Farinetti, Presidente e AD di Green Pea – si lega perfettamente alla nostra filosofia improntata alla promozione di un’economia sempre più sostenibile. L’ideazione di Green Pie Award è un ottimo segnale di ripartenza in chiave green: siamo certi che questo riconoscimento possa diventare, su scala nazionale, uno stimolo per l’ideazione di progetti ispirati alla transizione verde da parte di un numero di realtà sempre maggiore. Il modo migliore per valorizzare al massimo il legame con il territorio di Torino, città delle invenzioni, guardando, allo stesso tempo, al di là dei nostri confini”.

Torino-Lione, sbloccati 32 milioni per le opere di accompagnamento

Il presidente Cirio e l’assessore Gabusi: «Buona notizia, seppur tardiva. Ora teniamo alta la guardia sulla nomina del Commissario»

 

«I nostri sforzi trovano finalmente una prima importante soddisfazione nello sblocco dei 32 milioni di euro destinati alle opere di accompagnamento della Torino-Lione». Commentano così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Gabusi la firma dell’accordo di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, FS e TELT per il finanziamento, la progettazione e la realizzazione della sezione transfrontaliera della parte comune della nuova linea ferroviaria Torino – Lione. A breve seguirà la firma della Convenzione per la realizzazione delle opere di accompagnamento di ‘priorità 2’, 24 interventi nei Comuni lungo il tracciato italiano della tratta transfrontaliera della Tav per un valore complessivo di oltre 32 milioni di euro.

«Certamente una buona notizia, seppur tardiva – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi -, che però va coronata con la nomina del Commissario che chiediamo da mesi. Abbiamo ereditato una sostanziale situazione di blocco dell’iter per le opere di accompagnamento da febbraio 2019 e fin dal primo giorno del suo insediamento questa amministrazione non ha perso nemmeno un minuto per riavviare le procedure ed eliminare gli ostacoli per arrivare allo sblocco di queste importanti risorse. Ora gli Enti locali, le Associazioni di categoria e tutti i soggetti attuatori potranno finalmente progettare i loro studi di fattibilità e dare una prospettiva nuova al futuro di questi territori».
«Ora che entriamo nel vivo dei cantieri più importanticoncludono il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – la figura del Commissario è fondamentale per assicurare la migliore realizzazione possibile dell’opera, come ha dimostrato l’esperienza del Terzo Valico. Speriamo che lo sblocco dei finanziamenti sia di buon auspicio per la nomina».

L’accordo tiene conto delle linee di indirizzo della Regione Piemonte, che confermano, innanzitutto, che gli interventi oggetto della convenzione potranno essere rimodulati e che, in caso di revisione, le nuove opere e misure compensative dovranno essere strettamente correlate alla funzionalità dell’Opera e non delocalizzabili e dovranno tenere conto del divieto di finanziare spese correnti con entrate in conto capitale, fermo restando la facoltà di proporre progetti integrati più articolati in cui le spese correnti contribuiscano sensibilmente al raggiungimento dell’obiettivo.

Al via ‘Smart Cities’, ciclo di eventi online sulle città intelligenti

Il primo appuntamento di ‘Smart Cities’, ciclo di eventi online organizzato dall’Harvard Alumni Entrepreneurs – HAE (un’organizzazione internazionale di alumni di Harvard distribuiti in 75 paesi con un focus su imprenditorialità e innovazione )  è stato con Torino. Il progetto dedicato all’innovazione delle città intelligenti, che da Boston farà il giro del mondo toccando le smart cities (città più intelligenti del pianeta, leader dell’innovazione) è partito ieri sera proprio dal capoluogo piemontese.

A gennaio 2020, qualche settimana prima dell’inizio della pandemia da Covid-19 in Italia, il team innovazione della Città di Torino guidato dall’Assessore Marco Pironti e dal suo responsabile progetti innovativi Nicola Farronato ha partecipato al CIOs (Chief Innovation Officers) Forum di Harvard, un evento esclusivo rivolto ai manager dell’innovazione metropolitana più influenti. Nonostante il lockdown, il progetto città intelligenti di Harvard è proseguito estendendo il coinvolgimento a Harvard Alumni Entrepreneurs (HAE), la comunità di veterani imprenditori nata nel 2000 che conta quasi 20mila iscritti in tutto il mondo.

Grazie al lavoro incessante sul fronte smart city che ha contraddistinto a livello internazionale l’operato di Torino negli ultimi anni Harvard ha scelto la Città della Mole come modello di laboratorio urbano.

L’evento, andato in diretta web ieri sera, giovedì 27 maggio, ha coinvolto come relatori il Dr. David Ricketts, ricercatore e innovatore di fama internazionale nonché leader del progetto smart city di Harvard; Philip Guarino, Presidente dell’associazione HAE a Parigi e referente per la programmazione internazionale del network; Marco Pironti e Nicola Farronato rispettivamente assessore all’Innovazione della Città e responsabile del team innovazione di Torino. Il tema principale dell’incontro virtuale è stato la trasformazione delle smart city e il ruolo che le comunità di innovatori locali hanno in questo cambiamento.

Tra gli argomenti di maggior interesse proposti dall’assessorato torinese durante lo streaming il programma ‘Casa delle tecnologie emergenti’. Il tema ha ricevuto l’attenzione della rete Harvard Alumni Entrepreneurs che si è mostrata  interessata per un futuro coinvolgimento come partner per collaborazioni (iniziative legate alla smart mobility e le recenti sperimentazioni in ambito di mobilità sviluppata all’interno del Torino City Lab www.torinocitylab.com/it/).

“È un grande onore collaborare con Harvard Alumni Entrepreneurs e poter immaginare con il gruppo di lavoro smart city dell’università statunitense una traiettoria di innovazione tra Torino e uno degli epicentri mondiali del sapere – dichiara l’Assessore all’Innovazione Marco Pironti –. Mi auguro che questo evento sia l’inizio di un prestigioso nuovo asse dell’innovazione internazionale che vede Torino proiettata come città intelligente e nodo dell’innovazione globale. Sono fiero che il nostro modello di smart mobility integrata, che abbraccia la smart road, la mobilità aerea urbana e la mobilità spaziale, sia stato individuato dal network internazionale di alumni di Harvard come esempio particolarmente innovativo e significativo per lo sviluppo futuro delle città”.

L’applicazione di nuove tecnologie unita alla collaborazioni tra diversi settori al servizio del cittadino con l’obiettivo di migliorare la nostra qualità di vita sono gli elementi fondamentali per creare le città intelligenti – sottolinea Philip Guarino, Presidente dell’associazione Harvard Alumni Entrepreneurs a Parigi -. Durante i prossimi mesi Harvard Alumni Entrepreneurs presenterà cinque città a livello internazionale che sono all’avanguardia di questa rivoluzione. Siamo lieti di lanciare la nostra serie ‘Smart Cities’ con l’esempio di Torino, una città molto nota per la sua innovazione in materia di mobilità. Mi auguro inoltre  che la nostra rete possa iniziare presto collaborare con la Casa delle Tecnologie emergenti di Torino”.

Ambulanze, i contributi di Fondazione Crt

 La Fondazione CRT stanzia contributi fino a 50.000 euro per l’acquisto di ogni nuova ambulanza in Piemonte e Valle d’Aosta.

 

È aperto fino al 30 giugno, sul sito www.fondazionecrt.it, il bando per il rinnovo dei mezzi di primo soccorso delle organizzazioni di volontariato che fanno capo al sistema del 118.
“Missione Soccorso” garantisce il ricambio delle autoambulanze non più convenzionabili – circa un quinto del totale – operanti sul territorio, 24 ore su 24, e costituisce un “polmone” fondamentale per il mantenimento dell’efficienza del servizio di emergenza sanitario.

 

Nel 2020, nell’ambito del piano straordinario da 3 milioni di euro per far fronte all’emergenza Covid, la Fondazione CRT ha consentito l’acquisto di 15 ambulanze per il territorio (3 delle quali di biocontenimento), portando così a 543 i mezzi di primo soccorso sanitario “messi in moto” dal 2002, con un investimento complessivo di oltre 27 milioni di euro.