ECONOMIA- Pagina 271

La Città assume 100 funzionari con contratto di formazione

La Città di Torino nel giugno scorso ha presentato alla Regione Piemonte il progetto formativo per l’assunzione dei primi 100 Funzionari (cat D) con contratto di Formazione e Lavoro della durata di 24 mesi. Il progetto è stato approvato dalla Regione il 29 luglio e quindi è iniziata la procedura per le assunzioni.

 

Il Comune sta definendo con Formez Pa, con cui è associato, le specifiche tecniche dell’avviso di selezione che verrà pubblicato al più presto, presumibilmente nel mese di settembre.

 

Le nomine riguarderanno diverse specializzazioni necessarie per far fronte alle progettualità previste dal PNRR.

 

Tra le figure ricercate vi sono esperti in rendicontazione, esperti giuridici ed in contabilità pubblica, analisti informatici, ingegneri strutturisti, esperti in valutazione ambientale strategica e bonifiche, pianificatori urbanistici, tecnici esperti in ambito energetico e in trasporti e mobilità.

Il guru del vino Donato Lanati chiamato in Madagascar

Un’impresa eroica che coniuga scienza, cultura, ambiente e territorio, con risvolti economico-sociali

“in Madagascar, vengono prodotti 15milioni di ettolitri di vino: i bianchi sono discreti, mentre i rossi sono imbevibili”

Pochi gli elementi certi e tante le variabili da analizzare

E’ partita dal Madagascar la delegazione malgascia, guidata dall’economista internazionale e procacciatore d’affari governativo Bruno Randri-Anantenaina, giunta settimana scorsa nel Monferrato per incontrare il guru del vino Donato Lanati. Un lungo viaggio di speranza e ambizione, per qualificare e lanciare la produzione enologica della Repubblica insulare, situata nell’Oceano Indiano, al largo della costa orientale africana.

Tra i Paesi economicamente più poveri del mondo e con una qualità della vita ancora bassa per la maggior parte della popolazione, il Madagascar annovera rari esempi di un’eccezionale biodiversità. L’economia nazionale è essenzialmente basata sull’agricoltura, sull’allevamento del bestiame e sulla produzione di oggetti di artigianato. Il riso resta il più importante prodotto del Paese, mentre l’esportazione agricola è centrata su prodotti di ridotto volume e di alto valore, come vaniglia, caviale litchi e oli essenziali. Il cuore del Paese, con le regioni di Fianarantsoa e Antananarivo, è l’altopiano centrale (hautes terres), caratterizzato da rilievi collinari e montani che raggiungono i 1700 metri di altitudine e che proteggono le fertili valli, fondamentali per l’agricoltura. Il tratto più distintivo dell’isola è il colore rosso intenso del terreno (ricco di ferro) che dà il suffisso “Rosso” all’Isola.

La nostra tradizione enologica parte dai vini prodotti per i riti religiosi”, ha spiegato l’economista malgascio durante la visita all’Enosis Meraviglia di Fubine; “poi, con le prime colonizzazioni europee, le coltivazioni sono iniziate a prosperare. Oggi, in Madagascar, vengono prodotti 15milioni di ettolitri di vino: i bianchi sono discreti, mentre i rossi sono imbevibili. Ecco, la motivazione del viaggio in Italia alla ricerca di una collaborazione/cooperazione con Donato Lanati, sommo maestro nell’interpretare ambiente/territorio e dar voce alla vite. Attualmente, il Madagascar è caratterizzato da un’economia di sussistenza e da scarsa industrializzazione, ma riserva grandi potenziali nel turismo, quello solitario e paesaggistico a contatto con la natura. In quest’ambito, riteniamo che il vino sia un elemento importante, una risorsa complementare per elevare la nostra offerta turistica”.

Che a Lanati piacciano le sfide è lapalissiano e che sia un luminare dell’enologia è una certezza inconfutabile ma, questa volta, si tratta di un’impresa davvero eroica, che coniuga scienza, cultura, ambiente e territorio, con potenziali risvolti economico-occupazionali. Una sfida oltre la sfida, che guarda anche al sociale e al riscatto di un Paese, paradossalmente, povero e ricco allo stesso tempo. Certamente, il notevole lavoro sul fronte della viticoltura e della vinificazione svolto in Georgia (dal 2004 sull’altopiano del Kakheti, dove c’erano 4 aziende e oggi, grazie a Lanati, se ne contano 120), Kazakistan e Cile, oltre che in Italia, è tra le dimostrazioni palpabili del suo vincente e lungimirante operato, anche sotto l’aspetto economico-sociale ma, col Madagascar, l’impresa è ancora più grande: è una lotta che si fa serrata contro il tempo e le distanze.  

E’ un invito impegnativo e stimolante allo stesso tempo”, riflette Lanati. “Pochi gli elementi certi e tante le variabili da analizzare, prima di intraprendere un percorso. Tra le certezze: l’eccezionale biodiversità del Madagascar, uno degli ultimi paradisi terrestri; da analizzare, invece: le condizioni pedoclimatiche, le escursioni termiche, la durata e l’intensità delle piogge, le temperature per la dormienza della vite, nonché gli agenti patogeni vegetali e animali. Alla luce di tutti questi elementi, fondamentale risulterà, altresì, la scelta del porta innesto. L’obiettivo? Un vino dialogico, dal cromatismo luminoso e trasparente. Ogni bottiglia dovrà racchiudere un pezzo di Madagascar. Sarà un lungo lavoro che durerà anni”.

La vite accompagna l’uomo da oltre otto millenni e, quando compresa, è in grado di esprimere la cultura e la storia di un territorio: “solo con tale consapevolezza”, sottolinea Lanati, “i malgasci conquisteranno la forza necessaria per interloquire col mondo”.

Con studi e analisi alla mano, potremmo ipotizzare di produrre un milione di bottiglie in una cantina modulare, che non sia solo il luogo di trasformazione dell’uva in vino, ma l’anima pulsante di una terra fiera e orgogliosa. Immagino cantine immerse nei vigneti, disegnati come parchi. Penso a cantine nelle quali vivere un pieno trasporto nella cultura di un territorio dalla storia millenaria. Marketing e comunicazione, poi, completeranno l’opera: l’etichetta dovrà essere geniale, diretta ed essenziale; un vero e proprio biglietto da visita del Madagascar e di tutto il suo comparato agroalimentare”.

Davanti alle sfide più grandi, l’eloquio di Lanati è tornato ad essere un fiume in piena che, tanto, ha affascinato i visitatori malgasci, pronti ad aprire autostrade allo scienziato del vino o, meglio ancora, ad edificare archi vitruviani, già emblema di riscatto e fortuna in altri Paesi del mondo, solcati dalla sapiente mano del guru monferrino.  

  

Nuovo piano per l’ex comando dei vigili di via Morandi: welfare generativo a Mirafiori

Caro direttore, a giugno 2020 era stato annunciato un nuovo piano per il comando dei vigili urbani di via Morandi che sarebbe stato trasferito per aprire a nuove progettualità l’immobile al civico 10.

Nell’immobile, come confermato anche dal comandante Bezzon, era rimasto soltanto un piantone di un vigile urbano che forniva informazioni e raccoglieva le segnalazioni e la struttura era, di fatto, per buona parte inutilizzata mentre gli stessi servizi sono stati dislocati in strada comunale di Mirafiori.

Le reazioni immediatamente successive all’annuncio di questo intento erano state di preoccupazione da parte di alcuni abitanti della zona che temevano occupazioni abusive o il disuso di una struttura cittadina. A questo l’Amministrazione aveva da subito fornito rassicurazioni: non avremmo permesso occupazioni e avremmo trovato una soluzione per valorizzare lo stabile e, globalmente, l’intera zona.

In questi mesi abbiamo lavorato per ottenere un risultato specifico: ridare vita all’intero complesso e renderlo disponibile alla cittadinanza.

Si inserisce proprio in questo percorso la decisione di ATC, che il 22 luglio 2021 ha deliberato la richiesta alla Città di Torino per l’immobile di Via Morandi n° 10, al fine di attivare nuove progettualità specifiche sulla formazione al lavoro.

Sussidiarietà orizzontale e welfare generativo: queste le linee di indirizzo con cui ATC manifesta il proprio intento, nell’ambito delle linee guida tracciate dalla normativa regionale in materia, per favorire l’individuazione di immobili che non sono utilizzabili per i fini propri dell’edilizia sociale ma che possono essere adibiti per servizi sussidiari alla cittadinanza.
In particolare l’Agenzia, con l’attivazione delle varie progettualità nei quartieri di edilizia sociale, pone in essere tutte le attività sul welfare abitativo a favore dei residenti degli immobili di proprietà e/o in gestione ATC. L’attivazione di tali progettualità nasce inoltre dall’esigenza di operare una trasformazione dell’edilizia sociale in un servizio abitativo, cioè una casa integrata ad un insieme di servizi collegati (politiche sociali, sanitarie e dell’occupazione) che rispondano alle esigenze della persona e della famiglia.

La zona interessata è densa di alloggi di edilizia sociale attorno ai quali sperimentare nuove azioni finalizzate a:

– rafforzare la presenza sul territorio;

– offrire servizi sulla formazione al mondo del lavoro, dando la possibilità a coloro che risiedono negli alloggi ATC di avere una offerta formativa a condizioni favorevoli;

– favorire la nascita di attività sul territorio;

– migliorare lo stato manutentivo degli edifici pubblici e avviare momenti di aggregazione tra gli inquilini degli immobili di edilizia sociale.

È ormai chiaro da tempo come l’edilizia sociale debba considerare molteplici aspetti della vita delle persone, promuovendo un inserimento degli alloggi in contesti attivi, organizzati e partecipati.
La strada dello stabile che prima era comando dei vigili urbani va proprio in questa direzione.

Antonino Iaria

Assessore Urbanistica Città di Torino

Arte, da Fondazione CRT 700 mila euro per 64 mostre

 Sono 64 i progetti espositivi sostenuti dalla Fondazione CRT con il bando “Esponente 2021” che ha messo in campo 700 mila euro per mostre e riordino di collezioni, anche in digitale.
Dalla nuova app del MAO che mette a disposizione diversi contenuti audio e video per favorire la fruizione dei visitatori e di persone disabili o con necessità speciali alla mostra del MUFANT dedicata alle supereroine; dal 25° concorso internazionale di scultura della Fondazione Peano all’esposizione “Il mito di Venezia, da Hayez alla Biennale” della Fondazione Castello Sforzesco Visconteo di Novara; dal “viaggio” alla scoperta delle balene preistoriche al Parco paleontologico astigiano alla mostra digitale “Oropa: voci e figure del passato”; dalla fragile bellezza del legame corpo-gioiello a Valenza all’opera grafica di Carrà e Martini a Verbania.
“Fondazione CRT sostiene l’offerta artistica diffusa capillarmente sul territorio, espressione del nostro Dna culturale: ogni mostra, esposizione o collezione rappresenta uno speciale momento di incontro con la bellezza, capace anche di alimentare un comune senso di appartenenza alla comunità”, spiega il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.
“Le iniziative sostenute dalla Fondazione con il bando Esponente fanno da volano per la crescita turistica, occupazionale ed economica e coinvolgono un’ampia filiera culturale, che mixa competenze artistiche e digital skills, sempre più strategiche nel mondo post Covid”, afferma il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci.
Dal 2005 a oggi, il bando Esponente ha sostenuto oltre 1.000 iniziative, per uno stanziamento complessivo di oltre 13 milioni di euro da parte di Fondazione CRT.

Dal Piemonte aiuti per Cuba e Tunisia

Con approvazione all’unanimità della delibera proposta dal Comitato di solidarietà, primo firmatario il presidente Stefano Allasia, l’Assemblea legislativa di Palazzo Lascaris impegna la Giunta regionale per “interventi di soccorso a favore della popolazione di Cuba e della Tunisia mediante l’invio ai rispettivi servizi sanitari di dispositivi di protezione individuale per il Covid-19 e, verificata la disponibilità con le Aziende sanitarie locali regionali, di medicinali, farmaci e attrezzature sanitarie”.

Nella presentazione in Aula l’assessore Maurizio Marrone ha spiegato l’importanza dell’intervento anche alla luce dell’aiuto che il Piemonte ha ricevuto nell’aprile 2020 dalla Brigata sanitaria “Henry Reeve” inviata dal Ministero della Salute pubblica cubano nel momento del nostro bisogno.

Grimaldi (Luv), ha sottolineato che l’aiuto è stato raccolto attraverso l’impegno delle Asl e del Dirmei, “un dovere della nostra Regione dimostrare riconoscenza. La terra che dobbiamo proteggere è una sola”.

Utili record per Stellantis: ma che ne sarà dell’automotive a Torino?

Mentre si dibatte del futuro industriale di Torino, con il possibile arrivo di Intel a Mirafiori, Stellantis chiude il primo semestre su base pro forma con margine dell’11,4% e ricavi netti per 75,3 miliardi di euro, in crescita del 46%. L’utile netto del periodo è di 5,9 miliardi.

In attivo anche Maserati con un risultato operativo rettificato di 29 milioni di euro e quota in crescita in tutti i mercati. La guidance per l’anno è stata alzata a circa il 10% di margine del risultato operativo rettificato. Potente l’ avvio del piano di sinergie, con 1,3 miliardi di benefici di cassa nel semestre.
Il risultato operativo rettificato pro forma è di 8,6 miliardi di euro, il margine  dell’11,4%. Per il gruppo è redditività record in Nord America: Jeep Wrangler 4xe è stato il Phev più venduto nel secondo trimestre, dopo il lancio a marzo 2021. Prosegue la strategia per l’elettrico con il lancio di 11 Bev e 10 Phev nei prossimi 24 mesi. I veicoli commerciali leggeri  saranno completamente elettrificata in Europa, e si punta su furgoni medi a celle a combustibile a idrogeno per la fine del 2021. Pare però che ormai, considerando anche la dismissione degli storici e simboli uffici Fiat del Lingotto, il gruppo non abbia molto da offrire a Torino.

Switch off e potenziamento segnale il futuro delle tv locali

L’ Assessore Tronzano: “Riteniamo il mondo delle tv locali un valore aggiunto per il mondo dell’informazione”

 

L’Amministrazione Regionale ha attivato nei mesi scorsi un tavolo di confronto con gli operatori televisivi regionali, rappresentati dalle principali Associazioni di settore attive sul territorio per confrontarsi sul prossimo switch off legato alla riprogrammazione dei canali televisivi, che sarebbero dovuti partire nel prossimo autunno. Due gli elementi emersi nel corso di questi incontri di rilievo tecnico: la scarsa ricezione del segnale, soprattutto nelle zone periferiche verso la Lombardia, e una richiesta di dilazione dei tempi per la messa a punto del passaggio previsto in prima istanza per la nostra regione a far data dal mese di settembre

Il tavolo tecnico attivato – conferma l’Assessore Andrea Tronzano – ha messo in evidenza come esistessero delle problematiche relative al segnale di ricezione, soprattutto nelle province appartenenti all’area del Piemonte orientale e confinanti con la Lombardia, ed è stato necessario uno studio e un confronto tra gli operatori locali e la EI Towers, vincitrice del bando della rete di primo livello per il Piemonte, per potenziare il segnale e dare un servizio ai cittadini che usufruiscono dei servizi informativi attraverso le tv regionali”.

Il frutto del lavoro di questo tavolo tecnico ha portato a identificare in accordo fra Ei Towers e gli operatori locali, 5 “nuove” postazioni (Novara, Vercelli, Laveno-Sasso del Ferro, Campo dei Fiori-Scuderie e Monte Giarolo) dove attivare altrettanti impianti oltre ai 74 già autorizzati, come necessari per l’ottimizzazione del segnale e per non penalizzare la popolazione piemontese a causa di un’inadeguatezza tecnologica con l’Area Tecnica confinante. Con queste postazioni aggiuntive sarà possibile – aggiunge l’Assessore Tronzano – raggiungere un significativo miglioramento in termini di livello di segnale e conseguentemente una più efficace ed omogenea copertura rispetto a quanto previsto in esito al bando ministeriale”.

Sulla base delle interlocuzioni raggiunte con gli operatori è stato poi chiesto un differimento dello switch off inviando una lettera al Ministero al sottosegretario all’On. Anna Ascani a firma del Presidente Alberto Cirio e dell’Assessore Andrea Tronzano. La data dello switch off prevista per il mese di settembre è stata spostata nei primi mesi del prossimo anno.  Riteniamo il mondo delle tv locali un valore aggiunto per il mondo dell’informazione – conclude l’Assessore Andrea Tronzano – permettere loro di lavorare in serenità alla luce degli sviluppi delle nuove tecnologie rappresenta un indubbio vantaggio per la pluralità del sistema informativo”

In arrivo nuovi fondi all’agricoltura per rilanciare un settore in crisi

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La Prima Commissione del Consiglio regionale riunita in sede legislativa e presieduta da Carlo Riva Vercellotti, ha approvato all’unanimità un incremento di oltre 3,5 milioni di euro della compartecipazione della Regione Piemonte al PSR, il Programma europeo destinato all’agricoltura e allo sviluppo rurale, garantendo così la disponibilità di ulteriori 21 milioni di euro di spesa pubblica.

Questo incremento permetterà di utilizzare le nuove risorse rimodulate tra le regioni italiane, in seguito alla proroga di due anni del PSR voluta dall’Unione europea per coprire le annualità 2021-22, in attesa della nuova programmazione e per far fronte alla pandemia. L’importo della quota regionale raggiunto con questo incremento (56 milioni di euro totali) permetterà di sbloccare complessivamente 379 milioni di euro di spesa pubblica per il biennio.

Motivando l’urgenza che ha portato alla sede legislativa in Commissione, l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa ha ricordato “l’importanza dell’incremento di risorse rispetto al riparto storico del PSR, anche per dare più certezze alla nostra agricoltura, martoriata da eventi climatici che hanno messo alla corda molte aziende. La velocità di approvazione della variazione di bilancio unita alla disponibilità di maggiori fondi ci permetterà di procedere più celermente e di rispondere alle esigenze di chi ha più bisogno. Di fronte a certe situazioni emerge anche la necessità di investimenti con una progettualità sul futuro”.
Maurizio Marello (Pd), annunciando il voto positivo del suo gruppo, ha sottolineato “l’importanza dell’aumento dei fondi destinati  al mondo agricolo”.
Per Matteo Gagliasso (Lega) “l’incremento è importante per gli effetti che avrà sul territorio, aiutando il rilancio di un settore che sta vivendo un periodo molto difficile”.
Per Giorgio Bertola (M4o) “l’augurio è che questi interventi tengano conto dell’emergenza climatica, una realtà ormai innegabile che richiede una inversione di rotta nelle nostre politiche”.

Quickload powered by OGR Torino

OGR Torino, 34BigThings e Microsoft presentano: Quickload powered by OGR Torino

primo programma italiano per l’accelerazione 4.0 in ambito gaming su scala europea

 

Microsoft ID@Xbox supporterà il programma con 100.000 dollari per finanziare le startup del settore gaming, aperte le candidature sul sito quickload.dev da domani, venerdì 30 luglio.
La città di Torino si conferma un punto di riferimento internazionale per il futuro del settore.

OGR Torino, 34BigThings e Microsoft con ID@Xbox (il programma dedicato agli sviluppatori indipendenti) lanciano Quickload powered by OGR Torino, il primo programma di accelerazione 4.0 italiano dedicato a startup europee nel settore del gaming.

Le tre realtà, leader nei propri settori, uniscono le forze per promuovere l’innovazione e supportare nuovi talenti nella realizzazione di progetti legati al mondo dei videogiochi. 
Nel 2020, il mercato dei videogiochi ha generato un turnover di 2,1 miliardi di euro, registrando una crescita significativa del 21,9% rispetto al 2019. Questi dati dimostrano, dunque, l’importanza dell’industria videoludica sul mercato italiano e la necessità di supportare talenti autoctoni, rendendo Torino un punto di riferimento internazionale per il futuro del settore.
L’avvio del programma Quickload conferma infatti Torino come una città focalizzata sull’innovazione e il digitale, a supporto dei migliori talenti internazionali in settori trasversali e ad alto grado di sviluppo.

La call del programma Quickload è aperta a startup e idee di sviluppo in tutta Europa, sia ambito entertainment che serious gaming. I candidati selezionati verranno affiancati con un percorso di mentorship e avranno a disposizione gli strumenti e le risorse necessarie per lo sviluppo del proprio business o delle relative idee creative. Le candidature saranno aperte dal 30 luglio fino al 20 settembre 2021 attraverso il sito ufficiale (http://quickload.dev/).

Una commissione internazionale, composta da esperti nominati da OGR Torino, 34BigThings e Microsoft, selezionerà le startup che prenderanno parte al programma. L’annuncio ufficiale dei partecipanti avrà luogo a novembre in un evento dedicato.

Per supportare concretamente le idee più creative e i progetti più validi in ambito entertainment, Microsoft stanzierà un finanziamento di 100.000 dollari attraverso il programma internazionale ID@Xbox. Gli investor partner del progetto includono: Digital Magics, dpixel e Sellalab.

L’iniziativa, in partenza il 6 dicembre 2021, durerà 6 mesi e terminerà il 27 maggio 2022.
Alle migliori startup verrà data l’opportunità di proseguire il proprio percorso per ulteriori 6 mesi presso OGR Tech, innovation hub di OGR Torino. Inoltre, le migliori startup di serious e business game potranno essere selezionate per accedere al programma globale Microsoft for Startups, che mette a disposizione offerte e risorse dedicate alle startup.

Siamo molto orgogliosi di annunciare oggi il programma di accelerazione Quickload powered by OGR Torino” – ha dichiarato Massimo Lapucci, CEO di OGR Torino. “Il gaming è un settore sul quale OGR Torino – attraverso la business community OGR Tech – ha scommesso sin dall’inizio. Con questa esperienza ci aspettiamo di consolidare la nostra presenza a livello europeo in ambiti caratterizzati da elevati tassi di sviluppo, consolidando dunque la mission di OGR come hub per l’accelerazione e l’innovazione d’impresa al servizio del Paese. Il percorso, che si aggiunge agli altri sette programmi di innovazione già attivi presso OGR Tech, rafforza ulteriormente la partnership con Microsoft e con la torinese 34BigThings, con l’obiettivo di valorizzare e attrarre talenti in città, coltivandone la cultura imprenditoriale e creando collaborazioni con altri attori di rilievo a livello globale“.

Nel comunicato stampa completo, disponibile in italiano e in inglese nel presskit digitale, ulteriori dettagli e le dichiarazioni di Valerio Di Donato, CEO di 34BigThings e di Guy Richards, Senior Strategic Partner Manager di ID@Xbox in EMEA.

La Green Economy e la responsabilità sociale dell’impresa

Ovvero come affrontare la transizione ecologica. Nel libro di Luca Servato

Una società nella quale un modello di sviluppo economico sostenibile dall’ambiente è una delle priorità non degli anni a venire.

Il libro di Luca Servato ‘Green Economy e Responsabilità sociale – Una strategia vincente’, edito per i tipi di Astragalo, concepito appena prima dell’emergenza sanitaria, coglie in pieno i comportamenti vincenti di quella che oggi viene chiamata transizione ecologia. L’autore, con un passato di amministratore comunale a Casale Monferrato, è laureato in Economia ed amministrazione delle imprese, con laurea magistrale in Gestione dei portafogli mobiliari e dei servizi innovativi di intermediazione finanziaria all’Università del Piemonte Orientale. Ha poi approfondito le tematiche del rapporto tra impresa ed ambiente con un Master di secondo livello in Economia E management delle risorse naturali e dell’ambiente all’Università Niccolò Cusano di Roma. La pubblicazione, nella prima parte, affronta le tematiche dell’attuale modello di produzione e delle sue carenze in termini di sostenibilità ed in relazione alla tutela dell’ambiente, si sofferma sugli stakeholder e incentra le conclusioni sull’impegno sociale dell’impresa assunto nei confronti della comunità anche attraverso il modello ‘green’. Nella seconda parte si sofferma su un caso di studio tipico della città dove vive, Casale Monferrato: la vicenda dello stabilimento Eternit, che ha caratterizzato la vita produttiva della capitale del Monferrato dal 1907 sino al 1986, anno del fallimento della multinazionale, ma che continua a fare sentire ancora oggi le conseguenze negative della sua presenza in termini sanitari e di bonifica del territorio. Particolarmente attenta è l’analisi del fallimento di mercato dell’azienda per le pesanti esternalità negative prodotte sotto vari aspetti. Servato passa così in rassegna, analiticamente, i costi sanitari, assicurativi, previdenziali, del Fondo per le vittime dell’amianto, sociali e di bonifica.  E il messaggio è chiaro: se fosse stato rispettato l’ambiente circostante in una prospettiva di responsabilità sociale tali costi sarebbero stati immensamente minori, con tutte le conseguenze del caso. Ovviamente si tratta di un’analisi economica che non tiene conto della contestualizzazione storica in cui si è sviluppato l’insediamento ma che è un monito per il presente ed il futuro. Il testo, introdotto dalla prefazione di Laura Castellucci, docente all’Università di Roma Tor Vergata, vede a chiusura la postfazione di Alessandro Bratti, direttore generale dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e le note critiche di Nicola Pondrano, presidente del Fondo Inail per le vittime dell’amianto, Massimo Frasson, autore di Alpha Marketing  20/80 e Bruno Pesce, coordinatore del Comitato Vertenza Amianto. Il testo è pure fornito di riferimenti normativi, bibliografia e sitografia che consentono una visione completa dell’argomento. E non è un caso che Servato abbia voluto presentarlo in prima assoluta, tramite una videoconferenza a maggio agli allievi di una scuola, la classe V Sia Sistemi informativa aziendali) dell’Istituto Tecnico Economico Calamandrei di Crescentino.

Massimo Iaretti