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Utili deludenti: gli azionisti Usa trascinano Stellantis in tribunale
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Il finanziamento per l’Edilizia Universitaria e le Grandi Attrezzature 2024 andrà ad aggiungersi ai fondi già stanziati per l’ampliamento e la riqualificazione degli spazi
Il Segretariato Generale del Ministero dell’Università e della Ricerca ha annunciato la ripartizione dei 75 milioni di euro stanziati dal Fondo per l’edilizia universitaria e le grandi attrezzature per l’anno 2024, come previsto dal Decreto Ministeriale n. 774 del 10 giugno 2024.
Al Politecnico di Torino andranno 1.027.871 euro, attribuiti in proporzione al numero degli studenti in corso iscritti ai corsi di laurea e di laurea magistrale nell’area scientifico-tecnologica, come indicato dall’articolo 1 comma 2 del Decreto.
La notizia è stata accolta con soddisfazione dai vertici dell’Ateneo, che grazie al cofinanziamento ministeriale presenterà un ambizioso programma di interventi di efficientamento energetico che interesseranno l’involucro e gli impianti degli edifici, anche in un’ottica di building automation per il controllo e il monitoraggio dei consumi energetici. Saranno inoltre realizzati progetti finalizzati all’adeguamento alle norme sulla sicurezza del patrimonio edilizio.
“Il programma di interventi si inserisce nel quadro delle azioni previste per raggiungere l’azzeramento delle emissioni nel 2040, ovvero 10 anni prima del traguardo fissato a livello internazionale – sottolinea il Rettore Stefano Corgnati –abbiamo già pronto un piano di interventi ambizioso, in linea con gli obiettivi di transizione ecologica e con il piano di sviluppo edilizio che guidano il mio mandato”
Ad agosto nessun problema per cenare fuori casa a Torino, i ristoranti sono aperti in ogni quartiere. Lo rileva la mappatura realizzata da Ascom Confcommercio Torino e provincia sulle attività di ristorazione sui che restano aperte in città per offrire residenti e visitatori l’opportunità di esplorare e gustare la nostra offerta gastronomica.
«Lontani i tempi in cui Torino si svuotava con la chiusura della Fiat e il conseguente esodo verso il Sud, oggi la città resta viva e animata anche ad agosto– sottolinea Maria Luisa Coppa, Presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia – e la ristorazione ne è una dimostrazione. In ogni quartiere si possono, infatti, trovare ristoranti aperti tutto il mese, anche a Ferragosto. La città si conferma in grado di offrire una variegata ristorazione di qualità sia per i cittadini rimasti in città sia per i turisti che scelgono il nostro territorio per le vacanze estive. La presenza di ristoranti aperti in misura maggiore in centro rispetto a quartieri più periferici è proprio il segnale della volontà degli imprenditori di rispondere ad un turismo che apprezza sempre di più l’offerta enogastronomica torinese».
Nel centro cittadino c’è l’imbarazzo della scelta, tra locali tradizionali e nuove proposte. Partendo dal Po, ai Murazzi è aperto il Porto Urbano; risalendo lungo piazza Vittorio si incontra la Drogheria e, più avanti, l’Antico Ristorante Porto di Savona e, poco distante Planet, in via Principe Amedeo. In zona piazza Castello ci sono lo Sfashion Cafè e l’Arcadia. Il Pastificio Defilippis accoglie chi sceglie via Lagrange, mentre in via San Francesco da Paola cucine aperte per Le Vitel Etonné e La via del sale. Spostandosi verso il Quadrilatero, si trova il Forno Ricca, in piazzetta IV Marzo e, per chi preferisce la cucina vegetariana e vegana, la Mezzaluna, in Piazza Emanuele Filiberto. In zona Università ci sono, ad esempio, Hambre Burger in via Montebello 2 e la storica pizzeria Mammamia di corso san Maurizio. Per gli amanti del classico, in piazza Solferino l’omonimo ristorante è aperto tutto il mese. Proposte sfiziose arrivano da Savurè, in via Piave, CheeseTO in Via Des Ambrois, El Puig d’Estelles in Via XX Settembre e M**BUN in via Rattazzi.
La zona della Gran Madre si conferma un luogo vivace e per agosto restano aperti rinomati ristoranti come il Monferrato, Aroma, Vineria Rabezzana e il plant based L’Orto già Salsamentario, tutti in via Monferrato. Poco più in su, verso la collina, troviamo la storica trattoria Decoratori e Imbianchini in via Lanfranchi e, salendo ancora, il fresco della Trattoria Con Calma accoglie torinesi e turisti in strada comunale del Cartman, mentre in strada Val San Martino è aperto il Birilli. Per chi preferisce la zona lungo il fiume, ecco Pantagruele, in corso Moncalieri.
Man mano che ci si allontana dal centro l’offerta è più circoscritta, ma comunque interessante. In Crocetta, locali come il Bistrot Papillon in Corso Montelungo, e Slurp in via Massena, mantengono viva la scena gastronomica della zona. In Cit Turin si possono trovare proposte stellate come il Piano 35, in cima al grattacielo di corso Inghilterra, e più popolari come Forchetta e Scarpetta, sempre in corso Inghilterra.
In San Salvario la vita serale prosegue anche in agosto con ristoranti aperti come Scannabue, in Largo Saluzzo o Bottega Baretti in via Sant’Anselmo. Altra zona di movida, il quartiere Vanchiglia, non fa mancare la sua proposta gastronomica in locali come Bachalau Osteria in corso Regina Margherita o il vegetariano Soul Kitchen in via Santa Giulia.
Anche nei quartieri più periferici non mancano i ristoranti aperti, tanto che agosto potrebbe rappresentare una buona occasione qualche nuova scoperta. A Regio Parco, ad esempio, troviamo aperti Fratelli La Cozza e la Fabbrica Di Birra Metzger; in Borgo San Paolo c’è la trattoria Mombercelli (fino al 24 agosto); a Mirafiori si danno il cambio Lentinis’, che chiude solo la settimana di Ferragosto, e All’Oca di Pulcinella, che riapre il 17 agosto. In San Donato è sempre aperta l’Osteria Barcellona, in Barriera di Milano cucine attive per tutto il mese da Edit in piazza Teresa Noce e Tut vin in Borgo Dora.
Nel mese di Luglio 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dall’Ufficio di Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,7 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,5% rispetto al mese precedente e del +0,9% rispetto al mese di Luglio 2023 (tasso tendenziale).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,1% sul mese precedente e +1,6% su luglio2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano una variazione del +1,2% rispetto al mese di giugno 2024 e del +1,1% rispetto all’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,1% rispetto al mese precedente e -0,4% rispetto a luglio 2023.
Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,2% su base congiunturale e -0,5% su base tendenziale.
I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:
Beni Alimentari -0,6% sul mese precedente e +0,3% sull’anno precedente,
Beni Energetici +2,5% sul mese precedente e -5,3% sull’anno precedente,
Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +4,1% sull’anno precedente,
Altri Beni INVARIATO sul mese precedente e +0,2% sull’anno precedente.
Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +1,0% su base congiunturale e +3,0% su base tendenziale.
Sono state riscontrate le seguenti variazioni:
Servizi relativi all’Abitazione +0,5 sul mese precedente e +1,9% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni -0,1% sul mese precedente e +0,8% sull’anno precedente,
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +1,9% sul mese precedente e +5,7% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti +0,8% sul mese precedente e +1,7% sull’anno precedente,
Servizi vari INVARIATO sul mese precedente e +1,3% sull’anno precedente.
L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,5% rispetto al mese precedente e +1,9% rispetto all’anno precedente.
L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.
I dati relativi al mese di Luglio si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/
Nel mese di Luglio 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dall’Ufficio di Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,7 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,5% rispetto al mese precedente e del +0,9% rispetto al mese di Luglio 2023 (tasso tendenziale).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,1% sul mese precedente e +1,6% su luglio2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano una variazione del +1,2% rispetto al mese di giugno 2024 e del +1,1% rispetto all’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,1% rispetto al mese precedente e -0,4% rispetto a luglio 2023.
Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,2% su base congiunturale e -0,5% su base tendenziale.
I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:
Beni Alimentari -0,6% sul mese precedente e +0,3% sull’anno precedente,
Beni Energetici +2,5% sul mese precedente e -5,3% sull’anno precedente,
Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +4,1% sull’anno precedente,
Altri Beni INVARIATO sul mese precedente e +0,2% sull’anno precedente.
Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +1,0% su base congiunturale e +3,0% su base tendenziale.
Sono state riscontrate le seguenti variazioni:
Servizi relativi all’Abitazione +0,5 sul mese precedente e +1,9% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni -0,1% sul mese precedente e +0,8% sull’anno precedente,
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +1,9% sul mese precedente e +5,7% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti +0,8% sul mese precedente e +1,7% sull’anno precedente,
Servizi vari INVARIATO sul mese precedente e +1,3% sull’anno precedente.
L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,5% rispetto al mese precedente e +1,9% rispetto all’anno precedente.
L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.
I dati relativi al mese di Luglio si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/
Sulla Missione 1 avviati progetti per 77,4 milioni pari all’87 per cento delle risorse assegnate al Piemonte
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Grazie ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la Regione ha destinato 3 milioni di euro per il restauro di edifici rurali. Questi fondi sono stati distribuiti tra 26 beneficiari, tra cui figurano ben 10 enti ecclesiastici grazie all’avanzamento della graduatoria che consente di aggiornare le ultime assegnazioni per la rigenerazione dei piccoli siti culturali, coinvolgendo in Piemonte circa 300 soggetti privati. Le due misure previste sono due: la rigenerazione dei piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale; e la tutela e valorizzazione dell’architettura del paesaggio rurale.
«Il Piemonte è una delle Regioni più avanti nella realizzazione degli obiettivi del PNRR – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Marina Chiarelli – e questi interventi rappresentano da un lato un’iniezione di liquidità nell’economia reale, dall’altro di stimolo a recuperare i nostri patrimoni che servono ad allargare l’offerta turistica nei piccoli centri del nostro Piemonte ma anche a far conoscere a noi stessi queste perle spesso dimenticate o poco conosciute che sono come una segnaletica culturale del nostro passato».
Dando uno sguardo all’ultimo report della Regione sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in Piemonte emerge un progressivo impiego di risorse già impiegate. Al 30 giugno 2024, su un totale di 1,63 miliardi di euro assegnati, risultano avviati progetti per 1,59 miliardi che corrispondono al 97,61 per cento delle risorse complessive.
Nel dettaglio, i progetti già conclusi ammontano a 114,15 milioni, mentre altri per un valore di circa 1,29 miliardi (pari al 80,68 per cento dei finanziamenti) sono in corso. Sono inoltre stati avviati progetti aggiuntivi per oltre 193,7 milioni.
Sul fronte della Missione 1 Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo su 89 milioniassegnati alla Regione Piemonte, sono stati avviati progetti 77,4 milioni pari all’87 per cento delle risorse. Di questi, otto progetti sono già stati conclusi, 222 sono in corso e 127 avviati.
«Questi dati indicano un progresso sostanziale nell’attuazione del PNRR in Piemonte, con una gestione che punta a realizzare gli obiettivi fissati, trasformando le risorse disponibili in progetti concreti e operativi – ha aggiunto l’assessore Chiarelli – La Regione prosegue così nel suo percorso di utilizzo efficace dei fondi europei per lo sviluppo del territorio».
Gli interventi sono distribuiti in quasi tutte le provincie del Piemonte.
Montecrestese, Verbania – Parrocchia Maria Vergine Assunta
A Montecrestese, in provincia di Verbania saranno eseguiti lavori per 119.000 euro per il restauro dell’Oratorio di San Marco Parrocchia Maria Vergine Assunta, riportando alla luce un pezzo fondamentale della storia locale. La chiesa fa parte della diocesi di Novara e dell’unità pastorale di Domodossola. Tra i numerosi piccoli nuclei abitati che costituiscono l’attuale comune di Montecrestese e che si sviluppano su un ampio territorio sulla costa montana fra la valle Isorno e la Val Vigezzo, la località venne scelta per l’edificazione della chiesa che risale alla fine del XI secolo.
Omegna, Verbano-Cusio-Ossola – Antichi Ospedali
A Omegna il recupero funzionale e conservativo degli antichi ospedali sarà reso possibile con 150.000 euro, un progetto che mira a recuperare la memoria storica della città.
Galliate, Novara – Santuario del Varallino
In Provincia di Novara l’Oratorio di San Pietro in Vulpiate, conosciuto come Santuario del Varallino, riceverà 150.000 euro per il restauro degli apparati decorativi delle 10 cappelle raffiguranti i misteri del rosario, un tesoro artistico e spirituale inestimabile chiamato così proprio per la somiglianza con il più celebre Sacro Monte di Varallo Sesia. Nato come chiesetta di campagna già nel 1500, attirò attorno a sé molti fedeli spinti lì dalla devozione per l’immagine ritenuta miracolosa della Vergine Maria.
Villamiroglio, Alessandria – Chiesa di Santa Liberata
Con un finanziamento di 118.952 euro, la Parrocchia dei Santi Filippo e Michele potrà procedere alla valorizzazione e restauro della chiesa di Santa Liberata la cui edificazione viene fatta risalire al XVII secolo. Della sua esistenza se ne parla negli atti di una visita pastorale effettuata nel 1619, in cui si riferisce della chiesa e dell’adiacente romitorio, piccolo convento in cui i monaci si ritiravano in preghiera a contatto con la natura.
Crevacuore, Biella – Santuario della Madonna delle Fontane
Questo santuario vedrà l’esecuzione di opere di restauro conservativo delle coperture delle navate, del tiburio e della sacrestia, per un importo di 149.990 euro. Secondo la tradizione nel 1534 una pastorella muta ritrovò la parola pregando la Madonna raffigurata su un sasso, inglobato in seguito nell’edificio sacro. La chiesa, ispirata al fatto miracoloso, ha una semplice facciata preceduta da un porticato a cinque arcate. All’interno si possono ammirare un dipinto della Madonna con bambino del XV secolo ed affreschi ed opere di artisti biellesi del ‘700 e del ‘800. Interessante la fontana in pietra, presenza ricorrente nei Santuari biellesi, posta sul piazzale antistante la Chiesa.
Carpignano Sesia, Novara – Oratorio di Santa Maria di Lebbia
Il ripristino dell’oratorio sarà reso possibile grazie a un contributo di 80.000 euro, un investimento che sottolinea l’importanza di preservare i piccoli gioielli architettonici della regione. La costruzione dell’oratorio risale al 1400. Inizialmente le dimensioni erano assai modeste, come lasciano intuire alcuni archi successivamente murati per prolungare l’aula. Risale alla metà del 1500 il campaniletto a cuspide, mentre il portico antistante la facciata, che poggia su quattro colonne di granito, è della metà del 1600. Nel XVIII secolo fu realizzata la sacrestia allo scopo di ospitare l’eremita a cui era affidata la custodia dell’oratorio.
Villafranca d’Asti – Chiesa di Sant’Antonio Abate e Lorenzo Martire
La Parrocchia Maria Santissima Assunta utilizzerà 88.000 euro per il restauro e la valorizzazione di questa chiesa, inclusi i locali della sacrestia e della canonica, contribuendo così alla rinascita del patrimonio locale. La chiesa intitolata a Sant’Antonio abate e successivamente a San Lorenzo, a ricordo della chiesa dell’antico luogo scomparso di Montenerio, risale al Seicento, e fu costruita per volontà degli abitanti.
Barge, Cuneo – Castello Superiore e Chiesa di San Giacomo
Con 88.000 euro, la Parrocchia San Giovanni Battista lavorerà alla valorizzazione storico-ambientale del Castello Superiore di Barge e del percorso fortificato, includendo la chiesa di San Giacomo in Castello e il paesaggio circostante. La chiesa di San Giacomo, nell’anno 1661, per la sua antichità e quasi in rovina presa in carico dalla comunità che per rispetto agli antenati che la frequentarono, decisero di restaurarla nella forma e decorazione in cui si trova attualmente.
Chiorino: “Investiamo in misure che supportano l’inserimento lavorativo”
Il vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte: “Contrastiamo disoccupazione e povertà investendo in politiche attive del lavoro”
Una preziosa opportunità di lavoro per 80 persone disoccupate: è quella offerta dalla Regione, che, grazie alle risorse residue accertate da Inps, ha ampliato la platea dei progetti già ammessi a finanziamento relativi ai cantieri di lavoro rivolti alle persone over 58 con un’anzianità contributiva non sufficiente per il pensionamento. Sono 38 i progetti che si aggiungono ai 90 già finanziati nel 2023.
L’intervento “Cantieri over 58” è una misura di politica attiva del lavoro, concepita per ridurre il disagio economico e sociale di persone prive di ammortizzatori sociali, che hanno ridotte se non inesistenti opportunità di reinserirsi nel mercato del lavoro. Il periodo di attività svolto nei cantieri di lavoro prevede il versamento di contributi previdenziali utili per avvicinarsi o raggiungere i requisiti richiesti per la pensione. Oltre a fornire un sostegno al reddito, il cantiere rappresenta dunque un’opportunità di invecchiamento attivo e di socializzazione.
Le risorse
I cantieristi ricevono un’indennità di cantiere e, ove previsto dal progetto approvato, ulteriori benefit totalmente a carico dell’Ente in cui operano. È previsto inoltre il versamento degli oneri contributivi a carico dell’Ente stesso: la Regione, con fondi propri, riconosce il rimborso delle spese sostenute. I costi dell’indennità di cantiere sono coperti con risorse a disposizione della Regione Piemonte presso Inps, che verserà direttamente al cantierista l’indennità di partecipazione al cantiere, in base alle giornate lavorative previste dal progetto.
L’investimento complessivo per la realizzazione dei 38 progetti finanziati di cantiere è pari a 614.281 Euro, comprensivo dei costi per l’indennità di cantiere e del versamento degli oneri contributivi, mentre i costi per la sicurezza e per le assicurazioni sono a carico dell’Ente attuatore (Comune, Unione di Comune o altro soggetto pubblico).
Chiorino: “Investiamo in misure che supportano l’inserimento lavorativo”
“Contrastiamo disoccupazione e povertà investendo in politiche attive del lavoro. L’assistenzialismo fine a se stesso ha dimostrato tutte le sue lacune e ha fallito, ecco perché come Regione Piemonte – in linea con il Governo – abbiamo deciso di investire sempre più in misure che supportino l’inserimento lavorativo. I cantieri di lavoro over 58 sono un’importante misura dalla doppia valenza: da una parte rappresentano una mano tesa alle famiglie in difficoltà, dall’altra una boccata d’ossigeno per i comuni impegnati in progetti di riqualificazione e manutenzione. La Regione crede fortemente nel reinserimento socio-lavorativo e nel sostegno a chiunque attraversi un periodo difficile” ha spiegato il vicepresidente e assessore al Lavoro Elena Chiorino.
Crédit Agricole Italia si pone al fianco di Eaglesprojects per supportare la crescita del comparto ingegneristico italiano sui mercati internazionali.
Il gruppo bancario ha, infatti, erogato un finanziamento da 7 milioni di euro a favore di Eagleprojects, azienda controllata dal fondo di private equity Palladio Holding, attiva nella fornitura di servizi di ingegneria end-to-end e trai principali player nelleattività di digital twin e deployment della fibra ottica.
Il finanziamento si inserisce nell’ambito di un più ampio piano di sviluppo aziendale volto ad accelerare la crescita di Eagleprojectsnei mercati di riferimento, anche internazionali , prevedendo una riduzione del costo in base al miglioramento di uno scoring ESG elaborato da Cerved Rating Agency, agenzia specializzata nella valutazione del merito di credito di imprese non finanziarie italiane e nelle valutazioni di sostenibilità degli operatori economici.
Eagleprojects è stata fondata nel 2016 come start up innovativa nel settore delle telecomunicazioni, ha sede a Perugia ed è azienda leader nella fornitura di servizi di ingegneria end-to-end che vanno dalla progettazione alla direzione lavori e allo sviluppo di software ad hoc destinati ai settori delle reti quali Telecomunicazioni, Energia, Utilities e Gestione del Territorio.Vanta oltre 400 dipendenti e filiali dislocate in Italia, Germania, Grecia, Tunisia e Brasile, e da sempre si è dimostrata sensibile verso il tema dell’innovazione, con particolare attenzione nei confronti dell’intelligenza artificiale, della realtà aumentata e della robotica, elementi che le hanno permesso sia di rafforzare la propria presenza nelle aree in cui è già attiva, sia di penetrare in nuovi mercati strategici che presentano una domanda di servizi evolutivi di ingegneria. Attraverso questa operazione Credit Agricole conferma di essere un consolidato punto di riferimento a sostegno di tutte quelle imprese made in Italy che affrontano la sfida della duplice transizione, digitale e ecologica, favorendo i loro piani di investimento, sostenibili sul piano ambientale e innovativi dal punto di vista tecnologico.
Mara Martellotta
Nel nuovo campus dedicato alla ricerca e all’innovazione, dove si prevede che lavoreranno a regime circa 250 persone, si svolgeranno attività relative alle prove dei materiali, della taratura degli strumenti di misura e delle nuove competenze digitali per formare le professionalità del futuro nel proprio ambito. Il centro svilupperà studi e ricerche su metano, biometano e idrogeno verde, contribuendo attivamente al processo di decarbonizzazione e di transizione verso un futuro più sostenibile. Inoltre, il polo di Corso Regina Margherita, attraverso l’avvio di partnership e collaborazioni, dialogherà con le più importanti istituzioni accademiche e gli atenei in Italia e all’estero. Infine, il campus Italgas ospiterà il Cyber Range del gruppo, all’interno del quale saranno sviluppate e testate le caratteristiche di sicurezza informatica e resilienza degli apparati e dei sistemi digitali di nuova generazione.
Il progetto, sviluppato dallo studio di progettazione Giugiaro Architettura, prevede la riqualificazione complessiva dell’area che si estende per circa 44mila metri quadrati, attraverso la ristrutturazione conservativa degli edifici preesistenti, la realizzazione di un nuovo building che ospiterà un Hub per la ricerca e l’innovazione e la creazione di oltre 9mila metri quadrati di nuovi spazi verdi all’interno del sito, il tutto visibile dall’esterno in virtù di una nuova recinzione permeabile che permetterà la perfetta integrazione fra il sito Italgas e la Città.
Il cronoprogramma dei lavori prevede di rendere fruibile parzialmente gli spazi per i dipendenti entro il 2026 e di completare le restanti opere entro l’anno successivo, quando saranno completati il nuovo Hub e valorizzati i due gasometri, strutture di archeologia industriale dal grande valore storico e identificativo per la città.
“La città ha accolto e sta accompagnando con grande interesse l’investimento di Italgas – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni – . Si tratta di un investimento coerente con l’idea che abbiamo di una città dove sostenibilità, qualità dello spazio e crescita possono convivere positivamente e che conferma la vocazione della città come innovazione”.
L’intervento conferma il forte legame della società con la città che le ha dato i natali nel 1837 e si inserisce nel solco degli investimenti che Italgas ha pianificato in città e nell’area metropolitana.
Il Piemonte continua a consolidare la sua posizione di rilievo nel panorama turistico italiano, registrando un aumento significativo dei flussi turistici nel primo semestre del 2024. Secondo l’ultimo report pubblicato dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte gli arrivi sono aumentati del +2,2% e le presenze del +4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo incremento è stato particolarmente sostenuto dal turismo estero, con una quota di pernottamenti stranieri che nei primi sei mesi ha raggiunto il 50%, in crescita rispetto al 49,2% dello scorso anno e volumi di spesa che nei primi sei messi dell’anno hanno superato 388 milioni e 600 mila di euro.
«I dati positivi emersi dal bilancio turistico del Piemonte per il primo semestre del 2024 – sottolinea il presidente della Regione Alberto Cirio – testimoniano che il turismo piemontese è in buona salute e continua a crescere. I numeri dei primi sei mesi dell’anno sono il risultato dei tanti investimenti nella promozione e nello sviluppo della nostra offerta turistica, oltre che dei grandi eventi – le Final Eight, il Giro d’Italia e il Tour de France – che hanno portato in Piemonte tanti appassionati oltre ad aver rilanciato la bellezza del nostro territorio sulle tv e sui media di tutto il mondo».
«I risultati di questi anni, confermati nei primi sei mesi, sono il frutto di un lavoro sinergico tra le ATL, le Pro Loco, e i numerosi soggetti pubblici e privati che operano nel settore garantendo alti standard di accoglienza – sottolinea l’assessore al Turismo, Marina Chiarelli – In un contesto turistico sempre più competitivo, il Piemonte continua a puntare sulla qualità come elemento distintivo, sapendo che un’esperienza turistica positiva non solo fidelizza i visitatori, ma alimenta anche un passaparola positivo, incrementando la notorietà della regione a livello nazionale e internazionale».
«Dopo il grande risultato raggiunto nel 2023 con oltre 16 milioni di pernottamenti, prosegue il trend positivo per il turismo in Piemonte – sottolinea il Presidente di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris – I dati dell’Osservatorio, per il primo semestre 2024, indicano una crescita di arrivi e presenze a Torino, in montagna e nelle colline nonostante le avverse condizioni meteorologiche dei mesi di maggio e giugno. Sempre ottime le recensioni online, che ovunque premiano la qualità della nostra accoglienza con un segno positivo ancora maggiore dell’anno passato; particolarmente interessante il consistente aumento della spesa dei turisti esteri sulle aree della montagna, territorio che ha registrato l’importante +44,5% rispetto ai primi sei mesi del 2023. I risultati ottenuti sono frutto anche delle vincenti strategie di promozione e comunicazione frutto del grande lavoro degli ultimi anni di Regione, Visit Piemonte con tutti gli operatori, i consorzi turistici e le ATL nella crescita sia quantitativa che della qualità dell’offerta».
Anche l’Osservatorio Culturale ha rilevato un aumento significativo del turismo nei primi sei mesi dell’anno, con un incremento del 14% rispetto all’anno precedente nei cinque musei piemontesi più visitati. In totale, sono stati registrati 1.888.227 ingressi, con il Museo Egizio al primo posto, contando oltre 552.607 visitatori. Seguono il Museo Nazionale del Cinema con 447.704 ingressi, i Musei Reali con 393.925, la Venaria Reale con 282.852 e il Mauto con 205.139 visitatori. Questi musei non solo sono tra i più frequentati, ma probabilmente anche tra i preferiti dai viaggiatori.
Turismo Internazionale in crescita
Il turismo internazionale ha visto un notevole incremento, con un aumento del 3,1% negli arrivi e del 5,9% nelle presenze. La Germania rimane il principale mercato estero, seguita da Francia, Regno Unito, Svizzera e Benelux, tutti in crescita per quanto riguarda i pernottamenti. Gli Stati Uniti hanno registrato un incremento rilevante del 16% nelle presenze rispetto al primo semestre 2023, che conferma un rinnovato interesse dei turisti americani per la nostra regione già rilevato a consuntivo dell’anno scorso in cui il Piemonte aveva chiuso un anno record con 6 milioni di arrivi e 16 milioni di presenze. Questi numeri consolidano il trend che nel 2023 ha consentito, a fine anno, di registrare il superamento della quota di turisti stranieri (52%) rispetto a quelli italiani. Nel primo semestre 2024, gli stranieri hanno scelto prevalentemente Torino e la prima cintura e il territorio dei laghi (rispettivamente, 32% e 30% del totale arrivi del semestre), concentrarti principalmente nei mesi di maggio e giugno (rispettivamente, 27% e 23% del totale arrivi del semestre).
Trend degli arrivi dall’Italia
Ma anche i turisti italiani crescono sia in termini di arrivi (+1,5%), che in termini di pernottamenti (+2,7%). Guardando alle provenienze italiane, il Piemonte è ancora il primo bacino di provenienza dei turisti in arrivo dal territorio nazionale, in crescita dell’8% nelle presenze rispetto al primo semestre 2023. Secondo posto per i viaggiatori provenienti dalla Lombardia, seguiti da Lazio, Emilia-Romagna e Veneto. Nel primo semestre 2024, i turisti italiani arrivati in Piemonte hanno scelto prevalentemente Torino e la prima cintura e le zone di montagna (rispettivamente, 46% e 17% del totale arrivi del semestre), scegliendo principalmente i mesi di marzo e aprile (18% del totale arrivi del semestre per ciascun mese).
Spesa media del turista estero
Il monitoraggio della spesa realizzato attraverso le transazioni in loco con carte di credito straniere Visa (ovvero un indicatore indiretto sulla presenza di visitatori dall’estero) conferma l’aumento della fruizione turistica del territorio da parte del turismo estero. Rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente, si registra +14,9% di volumi di spesa per un totale di oltre 388 milioni e 600 mila di euro – per la sola quota monitorata, e +16,4% di numero di carte (visitatori unici mensili) in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Guardando alla distribuzione sulle aree prodotto piemontesi, la collina raccoglie il 30% dei volumi di spesa, seguita da Torino e prima cintura (28,3%). L’area della montagna è invece il territorio che ha registrato la crescita maggiore rispetto ai sei mesi del 2023: +44,5%. Se analizziamo l’andamento della spesa media, la collina è l’area in cui il singolo visitatore ha speso di più, raggiungendo picchi di oltre 250 euro nel mese di gennaio; seguono i laghi e Torino e prima cintura con quasi 180 euro rispettivamente nel mese di giugno e nel mese di aprile.
Offerta turistica diversificata
Il successo è merito di una diversificata offerta turistica. Le escursioni in bicicletta e a piedi, particolarmente amate dai turisti nordici e dagli appassionati di trekking, sono sempre più popolari. I Consorzi e le Atl hanno segnalato che proprio queste tipologie di escussioni sono tra le più gettonate. Come anche i pacchetti enogastronomici con le visite nelle cantine vinicole che offrono l’opportunità di degustare vini pregiati come il Barolo e il Barbaresco.
Non solo Torino, ma anche altre città come Cuneo, Alessandria, Novara e Biella stanno attirando un crescente interesse. La zona dei laghi e l’offerta culturale completano il quadro del report che mostra la crescita continua dell’industria turistica regionale.
Torino con la prima cintura registra un aumento sia negli arrivi (+4,7%) che nelle presenze, +6,5%. La quota delle presenze ospitate dall’area prodotto è di quasi il 38% del totale regionale; andamento positivo per la montagna, che registra un incremento del 2,2% negli arrivi e del 9,5% nei pernottamenti rispetto al 2023.
Monitoraggio delle recensioni on-line e sentiment
Il monitoraggio delle recensioni on-line conferma il valore positivo del sentiment del periodo per il «prodotto»Piemonte nel suo complesso pari a 87,7/100: valore maggiore rispetto al totale Italia pari a 87,5/100; posizionamento confermato anche per il comparto ricettività: 86,7/100 per il Piemonte vs 86,2/100 per l’Italia.
Per il comparto della ricettività, si evidenzia che il valore del sentiment ha registrato un andamento positivo per tutte le aree prodotto, in particolare: per il prodotto lago è pari a 86,3/100, in crescita di +0,2; la montagna è pari a 87,5/100, con lo stesso valore rispetto al 2023; per le colline è pari a 90,5/100, in crescita di +0,5; per Torino e prima cintura è pari a 84,7/100, in crescita di +0,7.