ECONOMIA- Pagina 25

Peste Suina, la Commissione Europea: Piemonte verso l’uscita da misure restrittive

Per il Piemonte si profila l’uscita dalle misure più restrittive imposte da oltre due anni dall’epidemia di Psa, la Peste Suina Africana. Il Comitato Paff (Piante, Animali, Alimenti e Mangimi) della Commissione Europea ha deciso oggi a Bruxelles l’abolizione delle ultime misure di restrizione per la Psa in Sardegna, che ha completamente eradicato la malattia dopo quarant’anni di infezioni.

La Commissione Europea si è espressa all’unanimità anche sull’uscita dalle zone di restrizione per la peste suina di alcuni territori della regione Piemonte, dove la zoonosi si è manifestata dal marzo 2022 causando ingenti danni economici al settore suinicolo e imponendo massicce misure di contingentamento e contrasto. Ne dà notizia il commissario straordinario per la Peste Suina Africana Giovanni Filippini. La declassificazione viene concessa alle aree dove da almeno 6 mesi non si sono più riscontrati casi di contagio. i Comuni tornati indenni potrebbero così uscire dalla zona di protezione 2 e passare alla cosiddetta Zona 1.

Commenta l’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni, che ha la delega al contrasto della Psa: «Attendiamo di conoscere ufficialmente quali zone e comuni del Piemonte potranno uscire dalle restrizioni più severe. Ma è comunque una splendida notizia per i nostri allevatori e per il settore suinicolo, che ha affrontato sacrifici immensi e che rappresenta una voce fondamentale dell’economia agraria piemontese. Dopo tanti sacrifici, il coordinamento e un’azione di contrasto che ha avuto nuovo impulso con l’arrivo del commissario straordinario Giovanni Filippini – che con la sua azione ha eradicato la Psa dalla Sardegna – dimostra come sia possibile ottenere risultati significativi. Non dobbiamo abbassare la guardia. L’impegno non cesserà fino a quando tutto il Piemonte non potrà dirsi indenne come la Sardegna. Anche di questo tema discuterò martedì 24 al G7 di Ortigia con il Ministro Lollobrigida, che ringrazio per il sostegno che ci ha assicurato finora e per quello che ora è necessario mettere in atto per sconfiggere definitivamente questa piaga».

La Regione Piemonte a Terra Madre Salone del Gusto

Sono oltre 40 gli appuntamenti che durante Terra Madre Salone del Gusto, in programma dal 26 al 30 ottobre al Parco Dora di Torino, animeranno i 400 mq dedicati alla Regione Piemonte e al suo articolato sistema agroalimentare ed enogastronomico.

Suddivisi idealmente in tre anime tematiche – la scoperta dei prodotti di qualità certificata, il territorio visto attraverso le Agenzie turistiche locali (ATL) e i Distretti del cibo e gli incontri rivolti soprattutto agli addetti ai lavori –, gli eventi del calendario coordinato dalla Direzione Agricoltura e cibo della Regione Piemonte in collaborazione con Visit Piemonte, saranno una tappa imperdibile per i visitatori di questa manifestazione internazionale.

Le cinque giornate di Terra Madre saranno quindi l’occasione per conoscere da vicino sapori, storie e produttori del territorio. A fare da filo conduttore, l’eccellenza locale e l’importanza di incentivare la filiera corta, per permettere ai consumatori di ottenere cibo accessibile e di qualità garantita.

Dichiarano il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca e Parchi Paolo Bongioanni: “Il Piemonte è la regione dove è nata Terra Madre Salone del Gusto. Di qui è partito il movimento che ha progressivamente rivoluzionato a livello planetario il nostro rapporto etico con la terra, il cibo e l’ambiente. Per il Piemonte – così – presentare su questo palco mondiale le sue eccellenze enogastronomiche, la rivoluzione della filiera corta, l’impegno pubblico per un’agricoltura sostenibile, competitiva e attenta alla valorizzazione del territorio e di chi vi lavora non rappresenta soltanto una vetrina promozionale prestigiosa, ma è rinsaldare un rapporto inscindibile che trova qui le sue radici e il suo futuro”.

La presenza del Piemonte alla 15esima edizione di ‘Terra Madre Salone del Gusto’ conferma il nostro impegno per la promozione delle eccellenze regionali all’interno di una manifestazione di riferimento globale per pubblico e professionisti del settore enogastronomico, che fa di Torino e del Piemonte un palcoscenico di rilevanza nazionale e internazionale – sottolinea Beppe Carlevaris, presidente di Visit Piemonte – Parliamo di un evento di particolare autorevolezza, che ha la capacità di stimolare una riflessione profonda sul cibo e sulla comunità mondiale e valorizzare la filiera di qualità che lavora con forte impegno per promuovere l’eccellenza del “saper fare” e il patrimonio enogastronomico piemontese verso il target di turisti consapevoli alla ricerca di proposte di sostenibilità. Una manifestazione importante per il posizionamento sui mercati mondiali del Piemonte come destinazione d’accoglienza per grandi eventi”.

Area “Piemonte” – stand F23

Sviluppata su 400 mq, l’area Piemonte – allestita con il supporto tecnico e gestionale di Visit Piemonte – si presenta, all’interno dell’area del Salone dedicata ai produttori piemontesi, come punto di ritrovo e vetrina delle eccellenze della regione che ospita Terra Madre: il Piemonte.

Accanto all’ampia sala conferenze, alla saletta cinema e all’area dedicata al racconto dei progetti legati allo Sviluppo Rurale, trovano spazio un corner informativo dedicato alla Città di Torino e alle attrazioni turistiche dei territori regionali, mentre con la preziosa collaborazione dell’Enoteca Regionale di Acqui Terme si svolgono sia le degustazioni in programma sia la mescita del Brachetto d’Acqui, vincitore del riconoscimento “vitigno dell’anno 2024” per la Regione Piemonte.

Grazie alle risorse del Programma di Sviluppo Rurale, saranno inoltre presenti con attività divulgative, show-cooking e degustazioni a ciclo continuo, tre organizzazioni dedicate alla valorizzazione della carne di razza bovina piemontese – Asprocarne Piemonte e i consorzi Coalvi e “La Granda”– affiancate dall’Associazione dell’organizzazione dei produttori ortofrutticoli del Piemonte e dai rappresentanti del progetto europeo LOST, dedicato alla sostenibilità e promozione delle piccole denominazioni casearie.

All’interno dell’area Piemonte sarà inoltre possibile divertirsi con il PAC game, il gioco da tavolo dedicato ai più giovani per imparare, divertendosi, cosa significano lo Sviluppo Rurale e la Politica agricola comune.

L’allestimento floreale dell’area è a cura dell’Associazione Asproflor Piemonte.

Gli appuntamenti in calendario

Si segnalano, tra i tanti appuntamenti dello stand (vedi programma completo in allegato):

  • Le presentazioni dei prodotti di qualità certificata

Cosa sta dietro ai migliori prodotti del nostro territorio? Quali sono le certificazioni che ne garantiscono origine e qualità? I visitatori di Terra Madre potranno scoprilo durante gli incontri e le degustazioni di alcune eccellenze piemontesi, accompagnati dai rappresentanti dei Consorzi di Tutela. Focus specifici saranno dedicati ai tesori Dop e Igp del Piemonte, alla valorizzazione della carne di razza bovina piemontese e al Brachetto d’Acqui, proclamato dalla Regione “vitigno dell’anno” durante lo scorso Vinitaly. Sarà inoltre presentato il marchio “Birra da filiera piemontese”.

 

  • La promozione del territorio attraverso il suo patrimonio enogastronomico

Il Piemonte è terra di grandi bellezze paesaggistiche e culturali, ed è innegabilmente anche culla di una tradizione culinaria ed enogastronomica tra le più significative della Penisola. Tutte le province della regione propongono infatti eccellenze e specificità che saranno presentate, con tanto di degustazioni in accompagnamento, grazie alla collaborazione con i Distretti del cibo e alle Agenzie turistiche locali piemontesi.

 

  • Gli approfondimenti tematici

Grande attenzione viene data dalla Regione Piemonte agli addetti ai lavori della filiera agroalimentare, uno dei più riconosciuti e sentiti punti di forza del territorio. Sono quindi dedicati soprattutto a loro gli incontri di approfondimento tematici, in cui saranno presentati nuovi progetti di valorizzazione e iniziative di accompagnamento per accedere a linee di finanziamento che aiutino a sviluppare un percorso di produzione e distribuzione sempre più sostenibile per l’intero comparto, dal produttore al consumatore finale.

Tra questi appuntamenti:

La Transumanza: un docufilm per raccontare il ritorno a casa

Venerdì 27 settembre, ore 12

Presentazione e degustazione a cura di Anaborapi, Visitcuneese, COALVI, La Granda, Asprocarne

Il docufilm “Raccontare la transumanza: ritorno a casa” ha come protagonisti le oltre trecento famiglie di malgari con circa settantamila capi di bovini di razza Piemontese che all’inizio dell’estate salgono in alpeggio. Accanto agli importanti aspetti economici, la transumanza è un fattore indispensabile al mantenimento degli ecosistemi alpini e per la produzione di prodotti tipici di qualità.

Il documentario sarà poi trasmesso in edizione integrale a ottobre dalla RAI.

 

Realtà e prospettive della filiera agroalimentare piemontese

Venerdì 27 settembre, ore 18

Presentazione del progetto regionale dedicato al lancio e al supporto della Filiera corta Piemontese. Degustazione a seguire.

La filiera corta è un’opportunità che porta benefici tanto ai produttori e agli allevatori, perché permette una retribuzione più equa, quanto ai consumatori finali, poiché la riduzione dei passaggi che portano il cibo sulla nostra tavola diminuisce sensibilmente anche i costi che vanno a moltiplicarsi nei passaggi intermedi. Ma non è solo questione di costi. Anzi, soprattutto la qualità del prodotto ne trae beneficio: una filiera corta significa meno passaggi e controlli qualità più rapidi ed efficienti, che risalgono in poco tempo direttamente alla fonte.

Intervengono: Paolo Bongioanni – Assessore Commercio, Agricoltura e cibo, Parchi, Caccia e pesca della Regione Piemonte; Sergio Capaldo – Direttore Consorzio La Granda; Sen. Giorgio Bergesio – Presidente del Consorzio dei produttori del Porro di Cervere e Daniela Caracciolo – Regione Piemonte; modera il giornalista Mario Piccioni.

A seguire, degustazione di due esempi virtuosi di filiera corta già presente in Piemonte: la razza bovina piemontese e le birre artigianali del Consorzio BOP-Birre Origine Piemonte

Il Biologico in Piemonte: strategie regionali per lo sviluppo

Lunedì 30 settembre, ore 10

L’incontro vuole illustrare le strategie in corso e i programmi futuri della Regione Piemonte a sostegno dell’agricoltura biologica. In particolar modo si parlerà delle mense scolastiche biologiche, delle opportunità che possono avere le scuole per accedere a finanziamenti locali e ministeriali e a incentivi formativi volti a offrire ai più giovani un’alimentazione sempre più all’insegna della salute e del biologico.

Tutti gli appuntamenti del programma dell’area Piemonte sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

 

 

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L’area “Nutrire le città” – stand SF10

“Nutrire le città”, area allestita a Terra Madre con il coordinamento di Slow Food, è un palcoscenico unico dedicato alle città e alle politiche locali del cibo, in cui scambiarsi esperienze e soluzioni creative, in cui si illustrano i percorsi e i progetti delle città, italiane e internazionali e si discute del futuro delle politiche del cibo del nostro pianeta e del ruolo delle città nella transizione ecologica. A questo scopo, si sono messi insieme soggetti diversi – istituzioni, enti locali, professionisti, docenti e produttori – per confrontarsi su obiettivi fondamentali come la lotta agli sprechi, la promozione di diete sostenibili, il riavvicinamento e l’integrazione del contesto urbano con la campagna circostante, la valorizzazione dei mercati contadini.

La Regione Piemonte, tra i co-organizzatori dei numerosi panel che si succederanno durante tutta la durata della manifestazione nell’apposita area incontri dello spazio “Nutrire le città”, ha voluto essere presente sia con la propria testimonianza diretta di quanto l’Ente sta attuando in tema di Politiche locali del cibo, sia sostenendo la presenza di best practice territoriali, legate alla Lotta allo spreco alimentare, a forme alternative di commercio che mettano sempre più in contatto produttori locali e consumatori, a progettualità in campo educativo e a processi e pratiche di governance multilivello.

Scopri il programma dello spazio “Nutrire le città”:

https://2024.terramadresalonedelgusto.com/nutrire-le-citta/

Mirafiori, al via le verifiche sui nuovi modelli cinesi Leapmotor

A Mirafiori, nel polo di interscambio del Drosso, dove vengono messe a punto le vetture di Stellantis, iniziano in questi giorni i controlli finali dei primi modelli cinesi Leapmotor C10 inviati in Europa per il mercato italiano.
La messa a punto delle vetture, prima della distribuzione nei concessionari, coinvolgerà per una settimana una ventina di operai delle Carrozzerie coinvolti dalla cassa integrazione che l’azienda ha adottato  per far fronte al calo del mercato.

“Usa, versa, getta”, campagna sugli oli esausti vegetali

Prende il via in questi giorni la campagna di comunicazione “Usa, versa, getta” dedicata alla raccolta degli oli esausti vegetali: l’iniziativa, promossa dalla Città di Torino di concerto con Amiat Gruppo Iren e CONOE (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti), accompagna e rafforza il progetto di estensione della raccolta di prossimità, avviato nel corso del 2023 e che ha permesso di posizionare oltre 460 contenitori in tutti i quartieri di Torino.

L’obiettivo è quello di coinvolgere e sensibilizzare i cittadini sulla necessità di differenziare questa tipologia di rifiuto, altamente inquinante, ponendo l’accento sui pochi e semplici gesti necessari per farlo: dopo l’utilizzo, infatti, basta versare l’olio esausto in bottiglie ben chiuse, filtrandolo da impurità ed eventuali residui di cibo, e conferirlo in uno dei cassonetti presenti sul territorio.

La campagna verrà declinata su molteplici canali: affissioni stradali e presso sedi comunali, uffici e attività commerciali, advertising sui mezzi GTT, oltre a contenuti digitali dedicati.

“I risultati ottenuti in un solo anno dall’avvio del progetto di raccolta capillare degli oli esausti vegetali – con il raddoppio dei quantitativi conferiti – ci riempiono di orgoglio e premiano l’impegno dei cittadini e delle istituzioni nel raggiungere traguardi importanti nel campo dell’economia circolare – commenta l’assessora alle Politiche per l’Ambiente Chiara Foglietta -. Proseguendo nella sensibilizzazione, la nuova campagna potrà contribuire a ottenere risultati sempre più importanti in termini ambientali, rendendo Torino una città sempre più rispettosa del nostro ecosistema”.

“L’obiettivo di questa campagna è aumentare la conoscenza degli utenti e migliorare la differenziazione degli oli esausti a Torino: un percorso avviato da oltre un anno e che, nel primo semestre del 2024, ha permesso di raddoppiare i quantitativi di oli esausti conferiti, passando da circa 10mila tonnellate del 2023 alle quasi 20mila raccolte tra gennaio e giugno di quest’anno” dichiara Paola Bragantini, Presidente Amiat.

La raccolta di prossimità degli oli esausti vegetali permette di smaltire olio di oliva e di semi vari usati per frittura, oli di conservazione dei cibi in scatola o in vetro e oli vegetali deteriorati o scaduti, consentendo importanti vantaggi sul piano ambientale e permettendo di dare nuova vita al rifiuto: gli oli esausti, infatti, possono essere riciclati e trasformati in nuova materia, come biodiesel, ma anche bio-lubrificanti, cere per auto, saponi, prodotti cosmetici, inchiostri, asfalti, bitumi, mastici e collanti.

MICROLINO prodotta con orgoglio a Torino

PENSIERI SPARSI di Didia Bargnani

Durante la mia visita allo stabilimento di Microlino a La Loggia, circa 10km da Torino, ho avuto due guide esperte ed appassionate: Giuseppe Livani, Plant Manager e Uberto Gavazzi, Country Manager Italia. La prima cosa che mi ha colpito è stata la pulizia, l’ordine, l’odore di pulito, le piante, gli angolini per il coffe break.

Più che in uno stabilimento dove si producono auto sembrava di essere in una clinica all’avanguardia. “Sono orgoglioso della mia creatura- mi racconta Giuseppe Livani- ho realizzato questo stabilimento, dove prima non c’era nulla, nel giro di un anno. L’ambiente, come può notare, è luminoso, moderno, siamo dotati di pannelli solari e le persone che lavorano qui ( 70/80 dipendenti ),assunte dopo una rigida selezione, collaborano in perfetta armonia, qui non ci sono i ritmi usuranti della catena di montaggio”. Per chi non sapesse ancora cos’è il Microlino, ha suscitato grande curiosità al recente Salone dell’Auto di Torino, sappiate che non è un’auto e non è una minicar. L’azienda svizzera della famiglia Ouboter ( grandi produttori di monopattini elettrici venduti in più di 80 Paesi e con un fatturato di 90 milioni di euro) che lo produce interamente in Piemonte negli stabilimenti di La Loggia, Moncalieri e Caramagna, ha voluto allargare la gamma dei prodotti dedicati alla micro mobilità, mi spiega Uberto Gavazzi, realizzando questo quadriciclo, omologato per due persone e con capiente bagagliaio, ispirato nel design alle Bubble Car degli anni ‘50 ( Isetta BMW), rendendolo molto più sicuro rispetto ad una microcar.

La sua tecnologia è quella di una vera auto, il telaio ultra resistente , con barre anteriori, posteriori e laterali, in acciaio e alluminio, quattro freni a disco, potenti fari a led, interni in microfibre speciali e divanetto confortevole. Microlino presenta tre opzioni di batteria: 5.5 kWh ,10.5 kWh e 15 kWh; la cui durata è garantita per sei anni, e riescono ad effettuare rispettivamente su strada 93 km, 177 km e 230 km. I tempi di ricarica della batteria, che può anche essere effettuata con una presa domestica ( l’assorbimento può essere paragonato a quello di un phon per capelli), è di circa quattro ore, ciò significa che non è necessaria alcuna infrastruttura specifica. Pregio importante di Microlino è quello di pesare solo 500kg. , infatti togliendo peso superfluo, consuma un terzo rispetto ad un veicolo elettrico di classe media, inoltre è consentito l’ingresso gratuito nella ZTL negli orari proibiti agli altri veicoli. La produzione di Microlino viene realizzata per il mercato estero al 93%, questo perché in Italia non è consentito al momento guidarlo in autostrada ( a seconda dei modelli la velocità è di 45 km/h o 90 km/h).

Ricordiamo infine le misure, 2,50 m./1,47 m., i colori infiniti, la cabina di verniciatura è in grado di realizzare qualsiasi colore richiesto dal cliente e il costo di manutenzione molto contenuto, essendo Microlino un veicolo elettrico leggero ha una struttura semplice con un numero di componenti assai ridotto. Il prezzo: da 15.500 a 20.500 circa, compreso di eco bonus. Se siete alla ricerca di un modo ecologico ed economico per spostarvi in città il Microlino è quello che fa per voi, ad oggi è il prodotto di mobilità individuale più sostenibile sul mercato e poi non dimentichiamo che è prodotto con orgoglio a Torino.

Expocasa 2024: I am happy here

Per nove giorni, dal 28 settembre al 6 ottobre, Torino è il baricentro del comparto arredo e ristrutturazioni con Expocasa: un’esperienza immersiva tra arte e nuove tendenze.

Tra le novità, la mostra del graphic artist Anthony Burrill, il progetto “Piano Terra” per la creazione di una foresta in Guatemala, l’area vintage e modernariato.

 Attraverso le proposte di 150 espositori l’evento offre un ampio ventaglio di soluzioni per la casa che danno voce anche al contract e al design inclusivo.

 

Conto alla rovescia per Expocasa che sabato 28 settembre apre all’Oval Lingotto di Torino. Organizzato da GL events Italia, fino a domenica 6 ottobre il Salone più longevo del Nord Ovest d’Italia propone soluzioni di arredo per la casa e per il contract, oltre che consulenze tecniche e progettuali gratuite. A inaugurare il salone, alle 11.00 del 28 settembre il dibattito “Slow life, slow kitchen. Per una nuova etica dell’abitare” con l’intervento di Giampaolo Allocco, designer pluripremiato in Italia e all’estero. Seguiranno gli interventi istituzionali che si concluderanno con il taglio del nastro.

Partner d’eccezione dell’edizione 2024 sarà Graphic Days, evento chiave nel panorama torinese dedicato al design, alla grafica e alla comunicazione visiva, che per Expocasa curerà la mostra dell’artista Anthony Burrill. Il graphic artist dedica all’evento l’inedito poster I am happy here, che sintetizza il piacere di visitare l’evento, di essere a Torino, di poter scegliere in un unico luogo tutte le soluzioni di arredo per la casa, ma anche di essere felici nella propria abitazione, circondati dalle cose che si amano.

I am happy here riflette anche la novità che, prima fiera in Italia, GL events Italia introduce nella 61ª edizione di Expocasa: il progetto Piano Terra, suggestivo titolo che evoca il mondo della casa e del pianeta e che si traduce nella scelta di creare una foresta in Guatemala, la cui estensione è pari ai 10.000 metri quadrati senza moquette nei corridoi della manifestazione. Nel paese centroamericano sono stati già piantati 1.124 alberi. Nei primi 15 anni si stima che questa operazione possa contribuire ad assorbire 554kg di anidride carbonica. Il progetto è realizzato in collaborazione con zeroCO2 (società benefit che contrasta la crisi climatica e supporta le comunità rurali attraverso la riforestazione dei terreni degradati).

«Expocasa è un punto di riferimento per il settore dell’arredo e quindi è anche un’opportunità per riflettere su come il nostro modo di vivere e arredare gli spazi possa contribuire positivamente all’ambientedichiara Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia -. Con il progetto “Piano Terra”, vogliamo unire l’innovazione del design con la sostenibilità, piantando alberi da frutto che contribuiscono ad abbattere l’impronta ambientale della manifestazione e offrono un supporto concreto alle comunità in Guatemala. Crediamo fermamente che Expocasa possa essere un esempio di come l’impegno nel design possa sposarsi con un futuro più sostenibile, per poter davvero sempre dire “I am happy here”».

Expocasa 2024 sarà l’occasione per cercare soluzioni originali e uniche per esaltare i propri ambienti. I 150 espositori, infatti, portano qui un ventaglio di proposte che spaziano dal classico al contemporaneo, dall’eclettico al minimalista, con grandi nomi come Nicoletti, Snaidero, Scavolini, Tempur, Riflessi, Tomasella, Stosa, Maronese, Leroy Merlin e molti altri.

Tra i nuovi marchi che fanno il loro ingresso all’Oval per la prima volta: nei 100 metri quadrati della Design Square ci sarà Kriptonite (presentato da Linea Nuova) che propone sistemi in alluminio di ispirazione industriale, pezzi iconici di design realizzati attraverso una produzione artigianale. Tra i protagonisti della nuova area vintage e modernariato ci saranno Sesaan Design Studio, che presenta opere di designer italiani e internazionali, Entropia Design, che nei suoi allestimenti mescola oggetti e arredi di differenti epoche facendoli dialogare tra loro, oltre all’Associazione Balon che ha programmato per i visitatori molti workshop dedicati al piccolo restauro. Nell’area tecnica ci sarà Bracco Serramenti, che offre soluzioni per chiudere, arredare e proteggere gli ambienti domestici. Ma a Expocasa non si parlerà solo di ambienti domestici, ci sarà spazio anche per quelli alberghieri e ricettivi, il cosiddetto contract, grazie un percorso realizzato in collaborazione con Federalbeghi Torino. Un tragitto che si intreccia e talvolta si sovrappone con quello riservato al design inclusivo, in collaborazione con CPD, Consulta per le persone in difficoltà. Entrambi i percorsi si arricchiscono di workshop e tavole rotonde inserite nel ricco programma di appuntamenti del Salone.

Expocasa 2024 ospita inoltre le proposte di arredo o complemento realizzate da giovani designer under 35, raccolte attraverso la “Design Call”, ispirate ai criteri di accessibilità, sostenibilità, territorialità,innovazione e funzionalità.

Nei 20.000 metri quadrati dell’Oval torna anche la mostra “l’arte a casa tua” che dopo il successo dello scorso anno propone un nuovo un percorso immersivo nelle arti catapultate nell’ambiente domestico, sull’onda di una tendenza che vede fondere l’arte con l’arredamento. Lo stand sarà animato da pittura, scultura, fotografia e installazioni di 11 artisti emergenti.

Non meno importante, Expocasa è un punto di riferimento anche per chi è in cerca di supporto tecnico, preventivi, consigli, soluzioni personalizzate, un terreno di confronto verso progettualità che potranno essere sviluppate nei mesi successivi.

Anche quest’anno, inoltre, Expocasa avrà tra i propri partner Orticola del Piemonte che il 5 ottobre dalle 14.30 presenterà l’edizione 2024 di FLOReal, in programma dall’11 al 13 ottobre nella Palazzina di Caccia di Stupinigi, e racconterà il progetto del Festival del Verde che a maggio 2025 festeggerà la terza edizione. Orticola del Piemonte inoltre garantirà lo sconto di un euro sul prezzo d’ingresso a FLOReal a tutti coloro che si presenteranno con il biglietto di Expocasa.

Expocasa sarà dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 21.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 21.00 all’Oval Lingotto Fiere di Torino (via Giacomo Matté Trucco, 70). Per la prima volta un secondo accesso, che facilita i visitatori che arrivano alla stazione ferroviaria Torino Lingotto e alla fermata della Metropolitana Italia 61. Per chi arriva da fuori e desidera pernottare a Torino Federalberghi offre un servizio di prenotazioni alberghiere attraverso un widget dedicato e accessibile dal sito di Expocasa. L’ingresso è gratuito, previo accredito.

 

Expocasa è organizzata da GL events Italia con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di commercio di Torino e Ascom. Partner Expocasa 2024.

Confagricoltura Piemonte esprime solidarietà agli agricoltori colpiti dalle alluvioni

Allasia (Confagricoltura Piemonte): “Manca una seria politica di difesa del territorio”

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla popolazione colpita nelle ultime ore dall’alluvione. Siamo pronti ancora una volta a portare il nostro sostegno nelle aree coinvolte”. Lo ha detto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, dopo aver appreso della tragica situazione che stanno rivivendo, dopo solo poco più di un anno dall’ultimo nefasto evento, le Regioni Emilia – Romagna e Marche.

Il ciclone Boris, infatti, è arrivato anche in Italia e ha colpito con piogge torrenziali ed eccezionali quei territori che già nel maggio del 2023 erano state martoriate dall’esondazione di alcuni fiumi e completamente sott’acqua, avevano visto l’agricoltura patire i danni più significativi.

Praticamente ogni anno – sottolinea Confagricoltura – in occasione di precipitazioni anomale, che purtroppo sono sempre più frequenti, si registrano esondazioni che causano gravissimi danni alle strutture e alle infrastrutture agricole, alla viabilità interpoderale, ai sistemi di irrigazione e alla viabilità ordinaria, creando seri pericoli per la sicurezza della popolazione.

Lanciamo un appello alle istituzioni perché, nell’interesse del territorio e delle popolazioni, lavorino con noi per frenare il cambiamento climatico e per aiutarci nella nostra opera quotidiana di contrasto al dissesto idrogeologico” afferma Allasia.

Manca, ormai da troppi anni, una seria politica di difesa del territorio che, complice la mancanza di risorse per attuare un’adeguata prevenzione e protezione, dimostra quando sia indispensabile riprendere pratiche oggi ormai abbandonate ma fino a pochi decenni fa considerate fondamentali, quali, per esempio, la manutenzione ordinaria dei fossi e dei rivi e la pulizia accurata degli alvei dei torrenti e dei fiumi.

I fenomeni estremi che si registrano con sempre maggiore frequenza mettono a repentaglio le produzioni agricole – e conclude Allasia – Il “non intervento” degli ultimi anni ha provocato danni gravissimi, sia in termini ambientali, sia per quanto riguarda il vero e proprio danno economico alle attività produttive e al sistema infrastrutturale. E’ necessario intervenire tempestivamente per evitare che questo stato di degrado continui a peggiorare”.

Confagricoltura Piemonte, inoltre, rimarca il fatto che il fondo mutualistico nazionale gestito dalla società AGRI-CAT s.r.l., dedicato a tutte le aziende agricole percettrici di pagamenti diretti PAC, che dovrebbe risarcire i danni alle produzioni causati da eventi atmosferici di natura catastrofale, non abbia una dotazione sufficiente per far fronte a ogni genere di eventi in modo congruo: “Agri-cat è uno strumento con grandi potenzialità, ma vanno rivisti i meccanismi relativi ai dati e alle valutazioni di intervento. C’è assoluta necessità di trovare soluzioni rapide per i territori colpiti: gli agricoltori non possono aspettare oltre” chiude il presidente Allasia.

Un nuovo city brand per Torino

Si chiama city branding ed è il modo in cui una città sceglie di costruire la sua identità e di raccontarla. Un processo per aiutarla a distinguersi nell’era della globalizzazione, a promuoversi meglio all’esterno e ad attrarre risorse umane ed economiche.

Per costruire il suo city brand la Città di Torino ha avviato un percorso che coinvolgerà i principali attori del territorio. È stato siglato questa mattina a Palazzo Civico un protocollo d’intesa tra Città, Città Metropolitana di Torino, Camera di commercio, Università degli Studi, Politecnico, Fondazione CRT e Fondazione Compagnia di San Paolo con l’obiettivo di condividere il percorso verso il city branding. In particolare, i firmatari si impegnano a garantire supporto e collaborazione reciproci per promuovere la propria appartenenza al territorio e l’identità di Torino con l’obiettivo comune di diventare ambasciatori del “brand Torino”, valorizzarne il patrimonio storico, artistico, culturale e sociale, collaborare nella definizione del posizionamento strategico della città, dare riconoscibilità ai prodotti “made in Torino”, consolidare il senso di appartenenza di cittadini e studenti, attrarre risorse ed investimenti, ampliare il mercato turistico in arrivo, favorire la visibilità della città, veicolare il nuovo city brand – una volta realizzato – nell’ambito di partnership ed eventi.

“L’obiettivo della costruzione di un nuovo city brand – spiega il sindaco, Stefano Lo Russo – è quello di unire le forze con tutti i partner istituzionali pubblici e privati che abbiano a cuore il futuro della città e del territorio metropolitano, per contribuire a riposizionare Torino e renderla sempre più all’altezza di collaborare e competere con le grandi metropoli nel nostro Paese e in tutto il mondo puntando sui suoi tanti settori d’eccellenza. Il capoluogo può e deve fare da traino per l’intero territorio con le sue numerose specificità. Ringrazio tutti i firmatari di questo protocollo; ci unisce il desiderio di raccontare meglio Torino e il territorio al mondo, e di farlo insieme, consapevoli che per ‘raccontarsi’ bene e in modo efficace occorre riconoscere la propria identità in modo condiviso e guardare tutti nella stessa direzione”.

Secondo il presidente della Camera di commercio di Torino, Dario Gallina “È importante che il percorso verso l’individuazione del nuovo brand di Torino sia plurale e condiviso, sia per avere un risultato più rappresentativo di tutte le anime della città, sia per ampliarne la visibilità e la diffusione a livello nazionale e internazionale, con un lavoro di squadra già consolidato in numerosi eventi. Questo modo di lavorare insieme ci permette di presentarci di fronte ai nostri numerosi interlocutori in modo univoco e coordinato e di rendere così Torino più attrattiva dal punto di vista economico, culturale e turistico”.

“Da sempre – dice il rettore del Politecnico di Torino, Stefano Paolo Corgnati – abbiamo creduto nell’idea di Torino come città dell’innovazione nella quale l’università gioca un ruolo cruciale di filiera per l’attrazione sul territorio di giovani talenti che ci scelgono per creare il loro percorso di vita, accademico o professionale. In particolare contribuiremo con la crescita dei campus cittadini, fondamentali per l’attrattività di studenti da tutto il mondo. Siamo orgogliosi e felici di poter aggiungere questo ‘nostro fotogramma’ al racconto generale della città”.

“L’Università – aggiunge il rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna – è da tempo un punto fermo nelle strategie di sviluppo e crescita della città. Ricerca e formazione, con le rispettive fondamentali ricadute in termini di trasferimento di conoscenze e tecnologie, fanno di Torino un luogo privilegiato nel quale investire sul proprio futuro. Con radice salde nella forza del territorio, l’Università rappresenta un’eccezionale occasione per creare opportunità: i campus, sui quali abbiamo fortemente puntato, sono spazi di internazionalizzazione e di acquisizione di elevata professionalità. Anche per questo Torino si è affermata come una ambita finestra sull’Europa e sul mondo”.

 “Siamo lieti di avviare, con la firma del protocollo d’intesa per il city branding, un nuovo cammino condiviso con la Città e con i diversi players del territorio con cui Fondazione CRT collabora da anni sinergicamente con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e sociale di Torino e di mettere in campo iniziative ed eventi capaci di attivare reti e attrarre risorse – dichiara Annapaola Venezia, Segretario Generale di Fondazione CRT –. Questo sistema virtuoso che abbiamo costruito tutti insieme, e che ha contribuito a definire l’identità della città, parla ora una sola lingua e inaugura uno storytelling che permetterà a Torino di farsi conoscere e riconoscere in Italia e nel mondo”.

 “Il ruolo di un ente filantropico come la Fondazione Compagnia di San Paolo è quello di agire ogni giorno per contribuire allo sviluppo locale della Città e al benessere della popolazione, in sinergia con tutti gli stakeholder del territorio – afferma il presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, Marco Gilli – Siamo oggi firmatari del protocollo perché riteniamo fondamentale la condivisione di esperienze, competenze e know-how che solo il fare squadra rende possibile, con l’obiettivo di promuovere un’immagine positiva e unica della nostra città, migliorando la qualità urbana e il senso di appartenenza, e attraendo risorse, visitatori e investimenti”.

In preparazione a questo progetto nel 2023 è stato avviato un percorso di indagine per cogliere la percezione della città di Torino e si è affidata all’Istituto Piepoli un’indagine demoscopica per cogliere gli aspetti ritenuti importanti dal territorio e dalla cittadinanza. Sono stati somministrati in città oltre 5mila questionari, composti di domande aperte e chiuse, a cittadini, turisti, portatori di interesse. L’indagine sta proseguendo e si avvia alla conclusione con un sondaggio telematico su scala nazionale per raccogliere le percezioni di Torino anche da parte degli Italiani nel complesso. Le prime impressioni individuate hanno permesso di definire un “manifesto identitario” di racconto di Torino, condiviso tra i firmatari.

I dati sulla percezione di Torino raccolti dall’Istituto Piepoli verranno illustrati il 24 ottobre alle ore 18 alla casa Teatro Ragazzi attraverso un evento pubblico che si proporrà anche di raccogliere l’interesse di ulteriori soggetti che vorranno aderire al progetto di sviluppo del nuovo city brand. L’amministrazione comunale darà quindi il via ad un avviso pubblico per individuare un’agenzia di comunicazione per lavorare allo sviluppo del progetto e alla definizione delle linee strategiche per la sua promozione nel triennio 2025/2026/2027.

Prezzi al consumo a Torino: tutti gli aumenti nell’ultimo mese

Nel mese di agosto 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dall’Ufficio di Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,8 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,1% rispetto al mese precedente e del +0,8% rispetto al mese di agosto 2023 (tasso tendenziale).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano -0,2% sul mese precedente e +0,9% su agosto 2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano una variazione del +0,2% rispetto al mese di luglio 2024 e del +1,5% rispetto all’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano +0,1% rispetto al mese precedente e -0,6% rispetto a agosto 2023.

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva -0,1% su base congiunturale e -0,7% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari -0,1% sul mese precedente e +0,4% sull’anno precedente,

Beni Energetici -0,7% sul mese precedente e -7,7% sull’anno precedente,

Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +4,0% sull’anno precedente,

Altri Beni INVARIATO sul mese precedente e +0,2% sull’anno precedente.

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,2% su base congiunturale e +3,0% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione +0,1 sul mese precedente e +1,8% sull’anno precedente,

Servizi relativi alle Comunicazioni +0,2% sul mese precedente e +0,9% sull’anno precedente,

Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona -0,5% sul mese precedente e +5,2% sull’anno precedente,

Servizi relativi ai Trasporti +2,0% sul mese precedente e +2,5% sull’anno precedente,

Servizi vari INVARIATO sul mese precedente e +1,3% sull’anno precedente.

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,1% rispetto al mese precedente e +1,8% rispetto all’anno precedente.

L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.

I dati relativi al mese di agosto si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/

La Regione: “Valorizziamo la dimensione imprenditoriale del terzo settore”

 E’ stata ufficialmente inaugurata a Torino l’Accademia del Welfare, Coesione e Innovazione Sociale: un progetto ambizioso, che fa parte delle 11 Accademie di filiera realizzate in Piemonte, in questo caso volto a rispondere alle crescenti sfide sociali e alle trasformazioni in atto nel settore del welfare. L’iniziativa, di cui l’Agenzia formativa Salotto e Fiorito è capofila, mira a formare professionisti e leader capaci di progettare e implementare politiche di welfare innovative e sostenibili, mettendo al centro la persona e i valori di inclusione e solidarietà.

«Questa accademia, che rientra tra le undici della filiera come strategiche individuate sul territorio piemontese, parte con obiettivi ambiziosi e un finanziamento di 3 milioni di euro. La ritengo particolarmente importante, perché vuole andare a promuovere non solo l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro nel mondo del terzo settore, ma è mirata a valorizzare la dimensione imprenditoriale del terzo settore, stesso oltre alla sua innovazione sociale. E’ poi fondamentale, in un mondo in costante cambiamento, per lavorare su temi che ci stanno particolarmente a cuore come l’invecchiamento attivo e il disagio giovanile. Non da ultimo sono convinta che l’innovazione sociale possa diventare il primo presidio di legalità perché in grado di prevenire determinate forme di disagio che – se non contrastate – possono drammaticamente trasformarsi in illegalità» ha dichiarato Elena Chiorino, Vicepresidente e Assessore alla Formazione professionale della Regione Piemonte.

La dotazione complessiva è di 3 milioni di euro, di cui 1,8 destinati ai disoccupati, 750mila euro per gli occupati e 450 mila euro per azioni per la promozione e valorizzazione del sistema. L’obiettivo centrale dell’Accademia è di promuovere una visione integrata e sinergica tra tre pilastri fondamentali: formazione professionale, politiche di inclusione sociale e lavoro.

«Questa di oggi è la festa della cittadinanza attiva, che vince. DI quella parte di società civile che si rende conto di essere sentinella di legalità.  Vedere che tutti abbiamo un fine comune al nostro agire è molto importante. Servono più accademie, più network e più cooperazione: le accademie portano acqua al mulino della legalità» ha sottolineato Lucia Musti, Procuratore generale di Torino.

L’Accademia del Welfare – che coinvolge 40 agenzie formative, 137 imprese e 25 soggetti tra associazioni, consorzi e cooperative – si propone di essere un punto di incontro tra istituzioni, società civile e settore privato, ponendosi l’obiettivo di sviluppare nuove forme di collaborazione e integrazione. Formazione e innovazione saranno centrali per costruire soluzioni che rispondano in modo concreto alle nuove esigenze sociali ed economiche, sia a livello locale che nazionale.

Tra i temi trattati all’interno dell’Accademia spiccano quelli legati alla sostenibilità del welfare, la formazione di nuove competenze professionali e l’inclusione sociale. Verranno esplorate nuove modalità per affrontare sfide complesse come la disoccupazione e le disuguaglianze sociali.

«Le opportunità che si aprono davanti a noi sono molteplici. L’innovazione sociale sta aprendo nuovi scenari e nuove possibilità di intervento. Dobbiamo essere pronti a cogliere queste opportunità, a sperimentare nuovi modelli di welfare che sappiano rispondere in modo efficace ai bisogni emergenti della nostra società. Per farlo, abbiamo bisogno di un approccio integrato, che sappia mettere in rete competenze diverse, che sappia creare ponti tra il mondo della formazione, quello del lavoro e quello delle politiche sociali. È questa la sfida che l’Accademia “Welfare, coesione e innovazione sociale” si propone di affrontare» ha aggiunto Suor Simona Biondin, direttrice dell’Agenzia formativa Salotto e Fiorito e project manager  dell’Accademia, evidenziando come il progetto sia un passo importante per costruire una società più equa, in cui ogni cittadino possa avere accesso a opportunità di crescita, inclusione e dignità.

Con l’inaugurazione, l’Accademia del Welfare diventa ufficialmente un luogo di confronto aperto a tutti: istituzioni, professionisti del settore, cittadini e imprese, con l’obiettivo di costruire una nuova visione del welfare che guardi al futuro con ottimismo e concretezza. La giornata di oggi rappresenta una tappa fondamentale per il futuro del Piemonte, che grazie a questa Accademia ambisce a diventare modello di innovazione e inclusione sociale a livello nazionale. L’Accademia non sarà solo un luogo di formazione, ma un faro per la costruzione di una società più equa, giusta e solidale, in grado di rispondere alle sfide future con competenza e visione.