ECONOMIA- Pagina 248

Bonus teleriscaldamento, partite le domande

Al via a Torino e Grugliasco la presentazione delle domande per il Bonus Teleriscaldamento 2022, uno sconto sulla bolletta riconosciuto da IREN per la stagione termica in corso, per dare un sostegno concreto alle famiglie economicamente svantaggiate a causa dell’eccezionale aumento subito dal costo del gas.

Nei due Comuni la domanda per ottenere il Bonus potrà essere presentata on line a partire fino al 31 maggio 2022. Per procedere sarà sufficiente collegarsi al sito di IREN (https://www.irenlucegas.it/bonus-teleriscaldamento) e accedere all’area dedicata del Comune autenticandosi con le credenziali SPID.

La misura è già stata avviata nel Comune di Nichelino e prenderà il via nei prossimi giorni anche negli altri Comuni dell’area torinese dove Iren gestisce la rete di teleriscaldamento (Beinasco, Collegno, Moncalieri e Rivoli): per conoscere la data di avvio nel comune di residenza consultare le indicazioni sul sito IREN sopra indicato.

Il “Bonus Teleriscaldamento 2022” può essere richiesto da tutti i Clienti domestici che dispongono di un contratto di teleriscaldamento per la propria abitazione, attivo tra il 1° ottobre 2021 e il 31 maggio 2022 e con ISEE non superiore a 12.000 euro, estendibile a 20.000 euro in caso di almeno 4 figli a carico.

Gli importi dello sconto sono i seguenti:

  • 487 euro (pari ad un risparmio di 536 euro con IVA 10% inclusa) per le famiglie sino a 4 componenti;
  • 679 euro (pari ad un risparmio di 747 euro IVA 10% inclusa) per le famiglie con più di 4 componenti.

Il Bonus, che integra le misure già avviate dal Gruppo Iren a fronte degli aumenti delle bollette di luce e gas a supporto dei propri clienti, è stato messo in campo per sopperire all’esclusione del teleriscaldamento dalle agevolazioni governative, rivolte in modo esclusivo ai rincari dei costi di energia elettrica e gas naturale, nonostante i significativi benefici ambientali che il teleriscaldamento genera in termini di riduzione delle emissioni rispetto alle caldaie tradizionali.

Mercato immobiliare al top Compravendite in aumento del 30 per cento, prezzi stabili

Report semestrale a cura dell’Ufficio Studi Gabetti su dati Gabetti,
Professionecasa e Grimaldi

TORINO MERCATO IMMOBILIARE 2021:

IN CRESCITA IL NUMERO DI COMPRAVENDITE DI ABITAZIONI (+28%), CON PREZZI TENDENZIALMENTE STABILI

La domanda è sostenuta anche dalle opportunità offerte dai bonus edilizi
e dai bassi tassi d’interesse per i mutui prima casa

Nel 2021, Torino registra una crescita delle compravendite residenziali: secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, nel periodo di rifermento si sono realizzate 15.224 transazioni residenziali nel capoluogo, +28% rispetto al 2020.

Per quanto riguarda i prezzi, nel secondo semestre del 2021, secondo quanto emerge dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi Gabetti, presso le agenzie Gabetti, Professionecasa e Grimaldi, il capoluogo piemontese ha mostrato un lieve calo delle quotazioni che, rispetto al primo semestre del 2021, registrano un -0,7%.

I tempi medi di vendita si sono attestati sui 3 mesi, mentre gli sconti in sede di chiusura delle trattative sono mediamente intorno al 11-12%, con forte variabilità a seconda del rapporto qualità/prezzo delle specifiche soluzioni immobiliari.

Transazioni residenziali a Torino per trimestre

Elaborazione Ufficio Studi Gabetti su dati Agenzia del Territorio

Nell’ambito del mercato degli immobili di pregio, nel secondo semestre del 2021, tra le zone più richieste si ritrovano il Quadrilatero, l’area di Via Roma, Piazza della Gran Madre e le vie circostanti in cui le soluzioni più richieste sono state quelle intorno ai 150 mq con tre camere da letto. Di maggiore appeal gli immobili dotati di terrazza e posto auto, così come i piani alti.

Nella macroarea del centro l’offerta è tuttavia polarizzata tra soluzioni all’interno di immobili ristrutturati, con particolare interesse per le soluzioni ubicate nelle zone limitrofe alle vie di pregio e nel Quadrilatero, e soluzioni medie in vie meno prestigiose, oltre a un’offerta all’interno di stabili che presentano uno stato manutentivo non ottimale.

Nella “Torino Storica”, le quotazioni in centro per il signorile usato in condizioni medie siamo a 3.400 euro al mq e a 2.700 euro al mq quando sono necessari maggiori interventi di ristrutturazione. Per le soluzioni di tipologia media siamo invece a 3.000 euro al mq per l’usato in buono stato. L’ottimo stato signorile mantiene i prezzi più elevati, intorno ai 4.500 euro al mq. In queste zone i prezzi richiesti per particolari soluzioni di pregio possono distanziarsi rispetto alle medie evidenziate.

In San Secondo, quotazioni in lieve flessione rispetto allo scorso semestre, siamo intorno ai 1.700 euro al mq per soluzioni medie in buone condizioni.

Nella “Vecchia Torino”, in Vanchiglia, per le soluzioni medie i prezzi variano dai 2.200 euro al mq ai 1.250 euro al mq in funzione dello stato. Quotazioni leggermente inferiori in Vanchiglietta: qui siamo tra i 1.150 euro al mq e i 2.000 euro al mq.

In zona Aurora – Borgo Dora i valori per soluzioni medie in buono stato sono intorno ai 1.300 euro al mq che scendono leggermente quando ci si sposta in Barriera di Milano attestandosi intorno ai 1.200 euro al mq per l’usato medio in buone condizioni.

In zona San Donato siamo intorno ai 1.400 euro al mq per il medio usato in buono stato e ai 1.900 euro per soluzioni signorili. In zona Borgo Campidoglio si registrano quotazioni intorno ai 1.700 euro al mq per l’usato medio in buone condizioni e ai 2.000 euro al mq per il signorile in buono stato.

Nella “Nuova Torino”, in zona Cit Turin, siamo sui 2.100 euro al mq per il medio usato in buono stato e sui 2.550 euro al mq per soluzioni signorili. L’ottimo stato signorile è su una media di 3.150 euro al mq, ma si riscontrano quotazioni più elevate per soluzioni di pregio, con valori fino a 3.500 euro al mq. Per San Paolo e Cenisia, siamo su una media di 2.000 euro al mq per l’usato medio in buone condizioni.

Come commenta Alessandro Striano, titolare dell’agenzia Professionecasa di Torino Cit Turin:

“Nel secondo semestre del 2021, il mercato delle compravendite ha seguito la scia positiva del primo semestre del 2021, grazie anche a una domanda in aumento sostenuta dalla presenza dei bonus edilizi e dei bassi tassi d’interesse per i mutui prima casa. In incremento anche l’offerta di immobili, mentre rimangono tendenzialmente stabili i prezzi. Il taglio più richiesto, da dopo il lockdown a oggi, è il tre-quattro locali con una metratura che oscilla tra gli 80 e i 130 mq, prevalentemente da ristrutturare, dotato di spazio esterno (balconi o terrazzi con vista aperta) e di un vano da adibire a studiolo. Sempre presente, ma stabile rispetto al primo semestre del 2021, la richiesta per i due locali, soprattutto da parte di giovanni coppie senza figli. Il budget medio di spesa è di 230-250 mila euro per il trilocale e di 100-130 mila euro per i bilocali. Preferiti, per la loro vicinanza al centro e per essere serviti dalla metropolitana, i quartieri San Salvario, Cit Turin e Crocetta”.

In zona Crocetta le quotazioni per l’usato in buono stato in stabili di tipologia media si attestano intorno ai 1.900 euro al mq, mentre nel caso in cui siano necessari alcuni interventi di ristrutturazione si scende a 1.600 euro al mq. La forbice, per le stesse tipologie, si attesta a 2.200 euro al mq nel caso di immobili signorili in buono stato, fino a 3.600 euro al mq per i signorili in ottimo stato. Da questa media si discostano gli immobili di pregio, soprattutto nell’isola pedonale, che possono raggiungere valori più elevati.

In zona San Salvario siamo intorno ai 1.900 euro al mq per l’usato medio in buono stato e ai 2.400 euro al mq per soluzioni signorili. Valori simili in zona San Salvario – Dante, 1.800 euro al mq per l’usato medio in buone condizioni che salgono a 2.400 euro al mq per soluzioni signorili in buone condizioni. In zona San Salvario – Nizza, quotazioni inferiori per l’usato medio in buono stato con valori che si attestano intorno ai 1.500 euro al mq e per il signorile in buono stato, con valori sui 2.200 euro al mq.

La zona Parco del Valentino – Torino Esposizioni presenta prezzi intorno ai 2.200 euro al mq per l’usato medio in buono stato e ai 2.600 euro al mq in caso di immobili signorili, che presentano quotazioni intorno ai 3.500 euro al mq se in ottimo stato.

Nella Periferia nord, a Madonna di Campagna e Borgo Vittoria per soluzioni medie in ottimo stato si hanno prezzi di 1.550 e 1.700 euro al mq, mentre per soluzioni medie in buone condizioni si registrano rispettivamente valori di 1.150 euro e 1.300 euro al mq.

In zona Rebaudengo, Continassa, Falchera e le Vallette per immobili medi in buono stato, si hanno valori di 950-1.000 euro al mq.

Nella periferia sud-ovest, per la zona Parella, si registrano valori stabili: per il medio in buono stato intorno ai 1.300 euro al mq, mentre siamo a 1.800 euro al mq in caso di immobili signorili. Le soluzioni economiche in buono stato sono invece intorno ai 800 euro al mq. Le zone più richieste sono via Valgioie, corso Telesio, piazza del Monastero e tutto l’asse di corso Francia a ridosso delle stazioni della metropolitana.

Come commenta Giuseppe Saggio, titolare dell’agenzia Gabetti di Torino Parella:

“Il secondo semestre del 2021 ha visto un aumento del volume delle compravendite e della domanda a fronte di un’offerta stabile. Nella zona di Parella è stato molto richiesto il bilocale a scopo di investimento e immobili di tagli superiori, dagli 80 ai 130 mq per sostituzione, prevalentemente già in buono stato. Il budget di spesa medio si è aggirato intorno agli 80-90 mila euro per il bilocale, fino a 140 mila euro per trilocali in stabili degli anni settanta. Le zone più ricercate si confermano corso Telesio, corso Montegrappa e corso Francia sia perché molto servite sia, nel caso di corso Francia, per la vicinanza alla metropolitana. Molto ricercate soluzioni dotate di uno spazio esterno come terrazzo o giardino, sebbene l’offerta di questi immobili sia abbastanza scarsa. Mediamente l’immobile è stato venduto in 4-6 mesi, con una scontistica in fase di chiusura della trattativa scesa notevolmente rispetto al passato”.

In zona Pozzo Strada i prezzi si sono attestati su una media di 1.650 euro al mq per il medio usato in buono stato e di 1.400 euro al mq in caso di immobili economici in buono stato.

In zona Santa Rita si registrano quotazioni tra i 1.300 euro al mq e i 1.800 euro al mq per la categoria media, e tra i 1.550 euro al mq e i 2.100 euro al mq per soluzioni signorili, in base allo stato manutentivo.

Per la zona Mirafiori, i valori si attestano intorno ai 1.150 euro al mq per le soluzioni medie in buono stato e ai 850 euro al mq nel caso di immobili economici. Simili in zona Lingotto, dove i prezzi sono intorno ai 1.000 euro al mq per le soluzioni economiche usate in buone condizioni e ai 1.500 euro al mq nel caso di immobili medi.

Infine, il collinare Oltrepo mantiene una buona domanda di soluzioni di alto livello, con valori superiori in zona Gran Madre – Monte dei Cappuccini, dove siamo sui 2.400 euro al mq per l’usato medio in buono stato e sui 3.300 euro al mq in caso di soluzioni signorili, che salgono a 4.200 euro al mq per l’ottimo stato. Quotazioni simili in zona Crimea: siamo a 2.680 euro al mq per soluzioni medie in buono stato e a 3.500 euro per immobili signorili, che arrivano a 4.430 euro al mq per l’ottimo stato.

Come commenta Andrea Bianco, titolare dell’agenzia Professionecasa di Torino Cit Turin:

“Gli acquirenti, nel secondo semestre del 2021, si sono orientati principalmente verso soluzioni da ristrutturare in trilocale (70-80 mq) e quadrilocale (100-120 mq), con un budget di spesa medio intorno ai 130-150 mila euro per i primi e 220-250 per i secondi. Le zone preferite sono le vie in prossimità di Porta Susa e della linea metropolitana, mentre una delle caratteristiche più richieste è la luminosità. Per immobili a prezzo, i tempi medi di vendita si attestano intorno ai 90 giorni, con sconti in fase di chiusura delle trattative intorno al 5-8%”.

Prezzi stabili in zona Cavoretto, con soluzioni in buono stato sui 2.000 euro al mq e 2.300 euro al mq per immobili signorili.

Le quotazioni per la zona Eremo sono tra i 1.750 euro al mq e i 2.150 euro al mq per la categoria media, e da 1.950 euro al mq fino a 2.350 euro al mq per soluzioni signorili.

 

Restart Valsusa, un progetto per far ripartire la valle

Venerdì 13 maggio, ore 17:30 Castello di Adelaide, Via al Castello 14 – Susa

 UN NUOVO PROGETTO SUL TERRITORIO: “LA MONTAGNA DELLA CITTÀ”

Nasce un incubatore e facilitatore di sviluppo e rapporti tra valle e città. Il progetto prende il via con un convegno, venerdì 13 maggio, al Castello di Adelaide: territorio, società civile e istituzioni insieme per il rilancio

Nasce RESTART Valsusa, l’hub di conoscenze e competenze sul territorio, in una piattaforma di co-progettazione per riconnettere persone ed esperienze, e costruire il futuro della Valsusa. A dare il via al progetto, un convegno per dare nuovo impulso allo sviluppo locale con nuovi obiettivi e progetti di medio e lungo periodo, che coinvolge i principali stakeholders del territorio, con la partecipazione della Città Metropolitana di Torino Jacopo Suppo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
“Il valore aggiunto di RESTART è il suo approccio trasversale, che coinvolge ugualmente il settore pubblico e privato nell’elaborazione di nuove linee di progetto, nell’aggregazione di nuovi network e nel potenziamento delle reti già attive sul territorio. Non solo un programma di intenti, che dà vita a nuove relazioni tra valle e città, ma un’operazione collettiva, che concerta le attività e le forze. Nasce da qui la collaborazione con le competenze universitarie, nel ruolo di fucina per la pianificazione di nuove attività e per il recupero di quelle già avviate, ma cadute nel dimenticatoio. Vogliamo lasciarci così alle spalle l’impasse socio-economica degli ultimi anni, che ha visto chiudere troppe aziende e ha indotto lo spopolamento della valle, con la fuga di tanti giovani. Vogliamo dare vita a forme nuove di residenzialità, a partire dal ripopolamento dei borghi e dei piccoli comuni” dichiara la presidente di RESTART, Lucrezia Eleonora Bono.
Il futuro che RESTART immagina per la valle è fondato su una visione da realizzare con concretezza e sugli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo Sostenibile e sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In primo piano ci sono progetti per la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura, il turismo, la transizione ecologica, le infrastrutture per la mobilità sostenibile, l’istruzione e la ricerca, l’inclusione sociale e la coesione del territorio. Una piattaforma di co-progettazione complessa e ambiziosa, che può generare opportunità, nuovi spazi di riflessione e formazione, con opportunità di crescita che presuppongano il miglioramento della qualità della vita di chi abita e vive la valle. Torino e Lione evolvono verso la condizione di città-piattaforma , un concetto che trasforma gli spazi urbani da poli centralizzati, erogatori e dispensatori di prestazioni, in sistemi abilitanti alla generazione pubblica e privata di servizi. La Valsusa si trova proprio tra le due città, in una posizione geografica strategica, per risultare attrattiva in entrambi i contesti urbani. Saranno questi i principali temi di confronto, sui quali si confronteranno i protagonisti presenti all’appuntamento d’esordio di RESTART di venerdì 13 maggio, con un convegno al Castello di Adelaide, a partire dalle 17:30.
L’incontro, presentato dalla presidente di RESTART Lucrezia Eleonora Bono, prenderà il via con i saluti del sindaco di Susa Pier Giuseppe Genovese . Il vicepresidente Stefano Rigon introdurrà gli interventi di Cristopher Cepernich , sociologo dei media e della politica e Direttore dell’Osservatorio Comunicazione Politica dell’ Università di Torino , della responsabile della Fondazione Bellisario per il Piemonte Valeria Ferrero e di Brigitte Sardo, presidente di APID. Interverranno inoltre Sergio Barone , vicepresidente Coldiretti Torino, Maria Luisa Coppa , presidente di ASCOM Confcommercio Torino e provincia , Giuseppe Sciarrino, presidente CNA Valsusa, Roberto Cotterchio , vicepresidente API Torino e  Luca Furfaro , membro del tavolo associativo YES4TO. Saranno presentati inoltre i contributi delle Unioni Montane , in particolare quelle dei Comuni Olimpici della Via Lattea con Maurizio Beria D’Argentina , dell’ Alta Valle Susa con Mario Carena e della Valle Susa con Pacifico Banchieri . Concluderanno i lavori il vicesindaco della Città Metropolitana di Torino Jacopo Suppo e il presidente della Regione PiemonteAlberto Cirio.
Il numero di istituzioni e associazioni che prenderanno parte al convegno è la testimonianza della vocazione multidisciplinare e inclusiva di RESTART Valsusa, il suo primo passo come collettore e propulsore di iniziative tra istituzioni, stakeholder e cittadinanza.
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Photo MenatWorkStudio – C. Allais M.Cicchelli 

Finanza pubblica alla canna del gas. E allora si pappa almeno i conti dormienti…

A cura di lineaitaliapiemonte.it

La finanza pubblica è sempre più a rischio tracollo ma invece di intervenire sulla riduzione di sprechi o liberalizzazioni, che porterebbero maggiori entrate per lo Stato, si continua a fare debito. E si “gratta” tutto il possibile. Persino i cosiddetti conti dormienti, operazione che Poste Italiane ha già iniziato.

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/05/10/mobile/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/finanza-pubblica-alla-canna-del-gas-e-allora-si-pappa-almeno-i-conti-dormienti-di-carlo-manacorda.html

Torino torna protagonista alla 23esima edizione dell’Interactive Key Award

Vince  Instant love con  la campagna “Le sfide” di Elkron

 

Lunedì  2 maggio scorso il capoluogo subalpino è  stato protagonista della 23esima dell’Interactive Key Award, premio nazionale per la migliore campagna di comunicazione via web.

L’agenzia torinese Instant Love si è aggiudicata l’ambito riconoscimento nella categoria “Display”, grazie alle Sfide di Elkron, un brand subalpino che risulta tra i leader nel mercato della sicurezza.

La miniserie in stile ‘Netflix’ ha convinto la giuria composta da esperti del settore comunicazione e giornalisti, premiando il progetto che è  nato sotto la Mole, nel corso di un galà che si è tenuto presso la Santeria  a Milano. È  stato condotto da Giorgia Surina, attrice, conduttrice tv e speaker radiofonica di RTL 102.5

L’evento è  stato organizzato dal gruppo editoriale Media Key, patrocinato da Lab Italia, associazione dedicata all’advertising digitale e sponsorizzato da Teads, primo advertising Marketplace al mondo, che ha celebrato la creatività  digital andata on air a partire dal gennaio 2021 in poi.

“Sono felice e orgogliosa di questo riconoscimento – perché  è  il frutto di un grande lavoro di squadra, di feeling tra agenzia e cliente, che si è  fidato di Instant Love. Il risultato è  stato quello di una corporate innovativa, trasparente e entusiasmante, capace di raccontare il brand con una narrazione ampia, tale da coinvolgere tutto il management aziendale. Questo dimostra come la comunicazione bella e efficace nasca dal mestiere, ma anche dall’empatia e dalle emozioni che si creano tra le parti”.

Questo progetto di comunicazione vuole sottolineare il coraggio di Elkron che lancia la sua sfida ad un mercato della sicurezza che risulta sempre più evoluto e competitivo. Questo l’annuncio che è giunto attraverso una miniserie web in stile “Netflix”, intitolata “Elkron-Le sfide”. Si tratta di cinque puntate girate con il management del brand torinese che, nel corso del 2021, hanno presentato storia, strategie, futuro, evoluzione e innovazione tecnologica del marchio attraverso il https://sfide.elkron.it e i canali social aziendali Facebook e Linkedin. Direttore del Business Unit Elkron è Enrico Porcellana, che si è dichiarato molto soddisfatto, considerando che le sfide sono nel DNA dell’azienda e che questa campagna rappresenta pienamente lo spirito aziendale.

MARA MARTELLOTTA

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato: territorio e qualità

Esistono vini che resistono al tempo e che, nonostante le innovazioni tecnologiche introdotte per la loro produzione, hanno saputo mantenere intatto il gusto col quale si sono fatti conoscere. E, forse, si sono anche migliorati. 

Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, rappresenta un punto di riferimento per lo sviluppo di una filiera vitivinicola che esprime in pieno i valori di una porzione di regione che ha ancora tanto da esprimere: i lavori di ricerca e sviluppo,  nel tenere vivi i rapporti tra la natura e l’impresa, hanno dato vita  una rinnovata modalità di intendere e promuovere i propri prodotti di punta,  fra i quali possiamo ricordare: 4 docg – Barbera d’Asti, Nizza, Ruchè di Castagnole Monferrato e Terre Alfieri; e 9 doc – Albugnano, Cortese dell’Alto Monferrato, Dolcetto d’Asti, Freisa d’Asti, Grignolino d’Asti, Loazzolo, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Monferrato e Piemonte.
L’obiettivo futuro per il Consorzio è rappresentato dal raggiungimento costante verso i mercati europei : l’assemblea dei soci, infatti, ha lavorato a lungo per dare vita a un importante pacchetto di proposte importanti, di modifiche e di interventi atte a perseguire e rafforzare il percorso di crescita e sviluppo su cui il Consorzio si è concentrato.
Dalle dichiarazioni del Presidente del Consorzio,  Filippo Mobrici, secondo le quali il focus su cui si sta lavorando maggiormente riguarda la diversificazione e l’ampliamento dell’offerta vinicola verso i mercati nazionali e internazionali, noi de ” Il  Torinese ” abbiamo intervistato il Presidente : aver avuto la possibilità di approfondire  la conoscenza degli obiettivi del Consorzio e capire in cosa consiste la modifica al disciplinare per la realizzazione dei vini appartenenti al consorzio stesso, è stato un vero piacere.
 
1. Si è concluso da alcune settimane il Vinitaly: quali vantaggi ,  come Consorzio del Barbera,  avete percepito a seguito della vostra partecipazione? 

Partecipare a vinitaly è stato prima di tutto un ritorno alla normalità. Abbiamo avuto l’occasione di presentare la nostra nuova campagna Welcome to my place, che è un invito ai nostri consumatori di tutto il mondo a venire a trovarci a casa nostra, nel Monferrato. Le nostre aziende hanno potuto cogliere le opportunità commerciali che il nuovo vinitaly offre. Infatti da qs edizione il vinitaly ha incentrato la sua attenzione verso gli operatori invece che sul pubblico.
 
2. In un’ottica futura di crescita e di sviluppo del Consorzio, voi – intesi come soci – avete approvato una serie di modifiche allo statuto, in particolare al disciplinare in base al quale si dovranno produrre i vini della vostra zona. In cosa consiste, brevemente, questo pacchetto di regole?
 Le modifiche apportate dall’assemblea consorto al disciplinare del Barbera d’Asti si orientano nel segno dell’innalzamento qualitativo e nella sempre più valorizzazione del nostro vino principe. Abbiamo innalzato il grado minimo naturale delle uve( sempre più convinto che qualità si fa nelle vigne), abbiamo inserito nuove opportunità come la Riserva – che richiede 24 mesi di affinamento, di cui 12 in legno – , oltre che menzioni geografiche più piccole , come le denominazioni comunali che hanno lo scopo di identificare, con maggior dettaglio, i vini Barbera d’Asti provenienti da territori specifici, i comuni appunto.
Dopo 14 anni dall’ottenimento della Docg, queste novità rappresentano una svolta nella storia del Barbera d’Asti .
 
3. Quali sono le vostre aspettative in seguito all’approvazione di questo disciplinare, sotto l’aspetto della comunicazione , e tra il pubblico? 
 

E’ ovvio che le aspettative sono tante. Pensiamo che la riserva possa consentire, qualora ce ne fosse bisogno, di innalzare quella che è la percezione qualitativa del nostro vino, affermando ancora una volta che il Barbera d’Asti si posiziona, a ragione, tra i piu  grandi vini rossi italiani ed internazionali. Come si diceva prima, inoltre , con le menzioni geografiche comunali si potrà operare verso quello che oggi il consumatore cerca: la tracciabilita è l’identità chiara è netta di un prodotto, il vino, appunto. Da qui ne seguirà un grande progetto legato ,a sua volta,  alla sostenibilità perché , partendo dalle piccole realtà, è nostra intenzione creare sensibilità nelle piccole comunità comunali . E non solo al fine di rendere i nostri vini sostenibili per noi e per le generazioni future : non dimentichiamoci, infatti, che già oggi le aziende dei nostri viticoltori fanno del patrimonio unesco Langhe Roero e Monferrato, aspetto che, forse, andrebbe sottolineato con maggior forza.

Chiara Vannini

A Porta Palazzo c’è la moneta di prossimità

La Portineria promuove il commercio di vicinato

 

A Porta Palazzo e ad Aurora c’è una nuova moneta di prossimità che si potrà spendere in trenta negozi e locali per ottenere uno sconto del 10% sugli acquisti. La ‘banca’ che la distribuisce è la Portineria di comunità, che ha come missione principale quella di avvicinare le persone, creare comunità e in questo caso sostenere il commercio del quartiere provato da anni di pandemia e di crisi economica. Si parte domani con la distribuzione gratuita tra i 300 cittadini che hanno già una tessera della Portineria.  Questi potranno ricevere al massimo 30 monete ciascuno.

Hanno già aderito una trentina di attività commerciali tra cui panetterie, farmacie, botteghe, negozi di alimentari, bar e ristoranti. C’è la Regia Farmacia, luogo storico sempre aperto e a due passi dal Duomo, il negozio Tessuti Arcobaleno di corso Regina, che si tramanda da generazioni, con una proposta di stoffe di ogni tipo. E ancora ‘Cammelia, il tempo del the’, luogo dove poter passare un pomeriggio per degustare una delle tante qualità di tè del mondo, il Convitto, caffè torteria nel centro di Torino.

Ma come funziona la moneta di prossimità ribattezzata ‘Io spaccio cultura’? Chi la desidera deve rivolgersi ai portinai dell’edicola di piazza della Repubblica 1/F. Poi potrà andare in una delle attività commerciali indicate per fare acquisti ottenendo uno sconto intorno al 10% e piccoli omaggi.  Ogni fine mese i Portinai le ritireranno dai negozi ed eleggeranno l’attività commerciale che ha ottenuto la maggiore fiducia da parte dei suoi abitanti. La moneta può essere usata nelle attività della rete del Gasp!, Gruppo di acquisto solidale della Portineria,  nato a Porta Palazzo due anni fa durante il periodo pandemico come rete del commercio di prossimità fortemente voluta dai commercianti e abitanti per le spese a domicilio.

“Questa moneta simbolica diventa uno strumento per valutare l’impatto economico e sociale del quartiere, osservando le abitudini degli abitanti e sviluppando il commercio di prossimità in modo qualitativo e quantitativo. – commenta Antonio Damasco, direttore della Rete Italiana di cultura popolare – Il nostro compito come Portineria è innescare piccoli processi di mutuo aiuto tra abitanti. Così con questa iniziativa contiamo di far sentire ai commercianti ed esercenti la vicinanza del quartiere, un esperimento da esportare nelle altre comunità dove sorgeranno i prossimi presidi leggeri.”

Logistica, accordo tra CAAT e Apgo Fedagro Torino

Uniti nella logistica dell’ultimo miglio, firmata la convenzione con Postalcoop

 

È stata firmata il 9 maggio scorso la convenzione tra APGO Fedagro Torino, CAAT e Postalcoop, azienda leader nel settore dell’outsourcing, che collabora con brand internazionali e che, recentemente, ha anche aperto una sede operativa all’interno del Centro Agroalimentare di Torino.
Il progetto prevede una prima fase di sperimentazione di logistica di ultimo miglio, essenzialmente dedicata a clienti business, durante la quale le aziende grossiste avranno l’opportunità di provare gratuitamente il servizio di delivery nei confronti della città di Torino e l’area metropolitana, con la possibilità di usufruire di alcuni mezzi isometrici ad alimentazione elettrica, che sono stati messi a disposizione da Postalcoop.
Viva soddisfazione è stata espressa per l’obiettivo raggiunto dal Presidente di A.P.G.O Stefano Cavaglia’.
“Con questa convenzione fortemente voluta dalla nostra associazione APGO Fedagromercati e sostenuta dall’ente gestore – spiega il presidente di A.P.G.O Stefano Cavaglia’ – è stato fatto un passo importante a vantaggio degli operatori grossisti di CAAT. Ritengo che gli ortomercati di domani saranno rappresentati da importanti piattaforme multiservizi, dei veri e propri hub, dove la differenza sarà fatta dalla componente di servizio, mantenendo allo stesso tempo, quale punto di forza di queste realtà, il loro ruolo centrale tra la domanda e l’offerta di prodotti freschissimi e l’elevata professionalità degli Operatori che li animano.
Per questo motivo sono convinto che la collaborazione con un operatore logistico, che già lavora con un partner di livello internazionale, quale è Postalcoop, rappresenti un ottimo punto di partenza per il Centro Agroalimentare di Torino, finalizzato ad uno sviluppo dell’offerta di servizi da parte dei Grossisti.
Considerato l’impegno che A.P.G.O sta approfondendo nel progetto ambizioso di portare l’apertura e l’operatività del CAAT in orario diurno, sotto l’ala della Fedagromercati Nazionale, la Convenzione con Postalcoop risulta di estremo interesse e potenzialmente cruciale per consentire alle aziende associate e ai rispettivi clienti di essere sostenuti nella potenziale transizione da un supporto logistico di eccellenza e con mezzi adeguati alle loro esigenze”.
“Esprimo viva soddisfazione – ha anche dichiarato il Presidente del CAAT Marco Lazzarino – per questa convenzione che consente al CAAT e ai propri operatori di proseguire lungo un percorso che è quello della sostenibilità ambientale, un percorso che abbiamo da anni abbracciato con convinzione e che oggi vede un’ulteriore accelerazione.
Consentiamo in questo modo ai nostri grossisti di avvalersi di un servizio innovativo e a bassissimo impatto ambientale, che vedrà vantaggi sia per gli operatori, sia per i loro clienti”.
“Abbiamo inoltre – aggiunge il Presidente del CAAT Marco Lazzarino – scelto di inaugurare il lancio di questo servizio con due consegne gratuite di frutta e verdura all’associazione “L’angolo”, che ospita 170 mamme e bambini provenienti da un Paese in guerra, l’Ucraina. Sono grato ai grossisti del CAAT che, ancora una volta, hanno dimostrato sensibilità e generosità, donando i loro prodotti per finalità benefiche”.
Infine il Direttore Generale del CAAT Gianluca Cornelio Meglio ha dichiarato che questa convenzione conferma le grandi potenzialità del centro e che possono essere espresse tra operatori economici utili sinergie per l’organizzazione di servizi in grado di soddisfare le mutate esigenze che provengono dal mercato.
“L’avvio della sperimentazione – ha precisato il Direttore Generale del CAAT Gianluca Cornelio Meglio – consentirà la raccolta di dati al fine di un’analisi puntuale volta a definire, nel dettaglio, i contorni di un nuovo servizio in grado, nell’immediato futuro, di ampliare le opportunità di business da parte dei nostri grossisti”.

MARA MARTELLOTTA

Agricoltura e digitale: “Ponti e autostrade di valore con il network”

Ponti e autostrade di valore con il network costituiscono il tema della puntata in onda mercoledì 11 maggio prossimo, dalle 18 alle 19, sulla Radio web Radiovidanetwork, condotta da Simona Riccio, Founder e SMM del Caat, Centro Agroalimentare di Torino.

Dopo la precedente puntata dedicata alla digitalizzazione e all’agricoltura 4.0, alcuni dei temi trattati durante la Kermesse Macfrut – la fiera internazionale dell’ortofrutta organizzata da Cesena Fiera presso il Rimini Expo Centreappena terminata e dove Simona Riccio, Founder e SMM del Caat – Centro Agroalimentare di Torino, insieme al suo Team hanno partecipato, Parla Con Me continua a parlare di innovazione, tecnologia e networking insieme a:

>> Marco Vittorio Micotti – Networking Enthusiast

Durante la puntata verrà affrontato brillantemente il tema della digital transformation – quella che ormai si evince da anni,di quanto debba essere proposta in termini di innovazione e tecnologia utilizzata all’interno delle aziende al fine di confrontarsi su temi simili e crescere.

La tecnologiasostiene Micotti non deve fare paura, ma va affrontata, capita, studiata per far si che se ne possano sfruttare le opportunità e non le criticità. La tecnologia utilizzata in campo non deve essere vista come la sottrazione di risorse umane al settore, ma deve essere considerata quale un sosteuno nei confronti delle persone,al fine di poterle alleggerire in alcuni momenti dell’anno ed in alcune attività.

Micotti parlerà  anche dell’utilizzo dei droni in campo per la raccolta di dati, utili al fine di monitorare i campi e le risorse,allo scopo di ottimizzarle e non sprecarle.

Inoltre viene ben descritto quanto l’utilizzo corretto della rete possa fare da volano per creare relazioni vere e sincere tra persone e quali siano i potenziali di business che si possono ottenere.

Durante la puntata, proprio durante l’intervento di Micottisull’importanza dell’utilizzo della tecnologia al fine di diminuire anche lo spreco alimentare, verra lanciato da Simona Riccio e dal suo collaboratore Alessio Criscuolo, il nuovo progetto Parlami di Sprecopowered by Parla Con Me.

Parlami di Spreco pone al centro del dibattito l’ampio tema dello spreco alimentare, che affligge il nostro Paese e il nostro pianeta. Vuole offrire una tavola rotonda in cui gli ospiti, quali aziende e personalità di spicco, possano discutere il loro impegno nella lotta contro lo spreco alimentare, mettendo al centro le soluzioni innovative per contrastarlo. Nasce soprattutto perché è giusto ricordarci dello spreco tutti i giorni dell’anno!

🍎Parlami di Spreco ha come Testimonial l’Onorevole Maria Chiara Gadda – prima firmataria della legge Antispreco!

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Dal giorno dopo è possibile seguire la puntata senza interruzioni sul sito www.parlaconmeofficial.it

 

Mara Martellotta

Riflettere sullo spreco: il tema di “Parlaconme” di giovedì

La trasmissione condotta dall’Agrifood & Organic Specialist Simona Riccio

 

Lo spreco alimentare è uno dei temi più di attualità, che verrà affrontato sulla pagina Linkedin della trasmissione PARLACONME di giovedì 12 maggio prossimo alle 18, condotta dall’Agrifood & Organic Specialist, Digital Strategist Simona Riccio, con la partecipazione di Franco Di Pietro, co-founder & Ceo di Biova Project, Paolo Rellini, Ceo & Co- Founder di Re Gusto e Andrea Gasco, Founder & CTO di iThanks e Simone Iumento, Communication & Marketing Manager di Phenix.
Testimonial ufficiale di “Parlami di spreco” è Maria Chiara Gadda, eletta alla Camera dei Deputati nel 2013 e riconfermata nel 2018, prima firmataria della legge antispreco.
“Difficile descrivere in poche parole quanto abbia significato nel mio percorso politico e personale – spiega Maria Chiara Gadda – la legge 166. Da una felice intuizione si è trasformata in un bagaglio infinito di conoscenza, di occasione di incontro con tante persone e realtà che mi sono rimaste nel cuore e che mi hanno cambiato la prospettiva su molte cose. Si tratta di un’esperienza che mi ha messo continuamente alla prova. Le leggi non camminano mai soltanto sulle gambe di chi le scrive, ma in particolare di chi le interpreta e le concretizza nella quotidianità”.
Sponsor della trasmissione sono Gullino e Melanzi’.
La trasmissione andrà in onda giovedì 12 maggio prossimo su Radiovidanetwork alle 18

Mara Martellotta