ECONOMIA- Pagina 243

Intesa Sanpaolo e Nextalia SGR per Digit’Ed

– Intesa Sanpaolo e Nextalia SGR, per conto del Fondo Nextalia Private Equity, hanno definito un accordo finalizzato alla creazione di una nuova realtà, leader nella formazione e digital learning, facendo leva sull’infrastruttura di apprendimento innovativa di Intesa Sanpaolo.

La società si chiamerà DIGIT’ED e si rivolgerà sia al segmento business, ovvero alle grandi aziende, piccole e medie imprese, alla pubblica amministrazione e agli ordini professionali, sia al segmento consumer, anche in collaborazione con prestigiose istituzioni italiane e internazionali, rispondendo così alle crescenti esigenze del mercato della formazione, legate alla trasformazione digitale, all’evoluzione delle competenze e al re-skilling.
L’offerta formativa di DIGIT’ED sarà focalizzata su soluzioni d’eccellenza a supporto dello sviluppo di competenze specifiche per la transizione digitale (es. cybersecurity, data, cloud) ed ecologica (es. sostenibilità, circular economy), anche attraverso un piano di investimenti nelle più moderne tecnologie di apprendimento, a partire dall’intelligenza artificiale, per fornire una esperienza di formazione sempre più efficace e di alta qualità.
L’accordo vincolante prevede l’acquisizione, da parte di una società di nuova costituzione, di Intesa Sanpaolo Formazione, la società di Intesa Sanpaolo focalizzata su iniziative di formazione rivolte alla crescita delle imprese e del territorio, nei confronti della quale – in vista della predetta acquisizione – è previsto il conferimento dalla Capogruppo di specifiche attività afferenti alla progettazione e produzione di servizi e prodotti formativi per i dipendenti del Gruppo. Le persone provenienti da Intesa Sanpaolo rappresenteranno un elemento particolarmente qualificante della nuova realtà DIGIT’ED.
Nell’ambito dell’operazione sono previste la conclusione di accordi di durata pluriennale per l’erogazione in esclusiva di servizi e prodotti di formazione sia verso i dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo sia verso i clienti del Gruppo.
Intesa Sanpaolo – a conferma della rilevanza del progetto – diventerà azionista di DIGIT’ED con una partecipazione pari al 20%, in una logica coerente con il Piano di Impresa 2022-2025, mentre Nextalia deterrà il controllo della società di nuova costituzione.
L’accordo si colloca nell’ambito di una più ampia operazione con l’obiettivo di posizionare DIGIT’ED come soggetto aggregatore delle migliori realtà attive nel settore. A tal proposito sono in corso negoziazioni in esclusiva con soggetti terzi, ai quali potrebbe essere offerto l’ingresso nel capitale nella società.
Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Con il nuovo Piano d’Impresa intendiamo affrontare le nuove sfide poste da un contesto di mercato in forte evoluzione. Per questo, oltre a consolidare la nostra posizione di Banca leader nel wealth management, protection e advisory, vogliamo dotarci delle migliori competenze nel

digitale, nel fintech, nell’innovazione tecnologica, anche alla luce della nostra partnership con Thought Machine. Al tal fine riteniamo di essenziale importanza dare vita a una nuova realtà che ha l’obiettivo di diventare leader nel campo della formazione, con le dimensioni di scala adeguate, capace di aprirsi alle migliori esperienze internazionali e basata sull’apporto dell’elevata professionalità delle persone di Intesa Sanpaolo, che, partecipando allo sviluppo di un leader della formazione, troveranno ulteriori opportunità di crescita. La creazione di DIGIT’ED, anche grazie al ruolo chiave e stabile di un azionista come Intesa Sanpaolo, favorirà la crescita delle piccole e medie imprese italiane e quindi della nostra economia, anche alla luce delle risorse messe in campo dal Next Generation Italy, in particolare per la transizione digitale e green”.
Francesco Canzonieri, Amministratore Delegato di Nextalia SGR, ha dichiarato: “La creazione del leader italiano nel digital learning rappresenta la prima operazione per il Fondo Nextalia Private Equity ed ha un elevato valore segnaletico: guidare attivamente la trasformazione ed il consolidamento di un settore chiave per lo sviluppo delle imprese italiane e del Paese, perfettamente coerente con l’obiettivo di Nextalia di supportare gli investimenti in innovazione, ricerca e tecnologia e promuovere attivamente uno dei fattori ESG chiave di sviluppo sostenibile: garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo”.

Piemonte e Liguria, scatta l’alleanza logistica

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Sono ben 14 i siti piemontesi candidati a diventare Zona Logistica Semplificata ZLS del porto e retroporto di Genova. Lo hanno annunciato a seguito dell’approvazione della delibera che individua i Comuni per i quali chiedere al Governo di entrare nella Zona Logistica Semplificata legata al porto di Genova, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e gli assessori regionali Marco Gabusi (Infrastrutture) e Maurizio Marrone(Semplificazione) insieme alla amministratrice delegata di RFI Vera Fiorani e al commissario straordinario di Governo per la Tav Torino Lione e per il Terzo Valico Calogero Mauceri.

«Il Piemonte – ha spiegato il presidente Alberto Cirio si trova all’intersezione dei due grandi futuri assi ferroviari europei Genova Rotterdam e Corridoio del Mediterraneo e può contare su un know how straordinario: per questo lo consideriamo il vero e proprio cuore logistico dell’Europa. Crediamo in un rilancio del Nord Ovest basato sulla logistica e vogliamo essere il motore propulsore di questo processo. Una grande rivincita, che porterà sviluppo e posti di lavoro. Vogliamo che questa opportunità coinvolga più territori possibile come retroporto di Genova e per questo abbiamo adottato un metodo estremamente inclusivo».

L’opportunità è frutto di un emendamento al Decreto Genova del 2018, che individua le aree logistiche a supporto del porto genovese, per le quali le Regioni possono definire ulteriori siti retroportuali da proporre per l’inserimento nella Zona Logistica Semplificata ZLS ‘Porto e retroporto di Genova’. La ZLS è particolarmente interessante per gli investitori poiché offre regimi autorizzativi burocratici facilitati e, in prospettiva, eventuali agevolazioni fiscali per le aree che abbiano un nesso funzionale con il porto.

La Regione Piemonte ha incluso nella proposta da inviare Governo 6 siti già esistenti nei Comuni di Alessandria, Arquata Scrivia, Castellazzo Bormida, Novi San Bovo, Ovada Belfortee Rivalta Scrivia e gli interporti di rilevanza nazionale già esistenti Novara CIM e Torino SITO. Accanto a questi saranno inseriti nella proposta 12 dei 16 Comuni piemontesi che hanno partecipato al bando e che soddisfano i criteri di compatibilità urbanistica con la destinazione d’uso, la distanza di massimo 180 chilometri da Genova, la vicinanza del sito con i caselli autostradali (massimo 10 chilometri) e la prossimità a scali ferroviari o intermodali merci (massimo 10 chilometri).

«Come Regione Piemonte – ha sottolineato l’assessore Gabusi – abbiamo voluto ampliare la platea dei siti candidati e abbiamo perciò scelto di lanciare un bando a cui hanno aderito numerosi Comuni indicando la disponibilità a candidarsi. Aumentare i siti piemontesi della ZLS significa attrarre investimenti e aziende che possono contribuire allo sviluppo del territorio. Come sempre abbiamo messo al centro il territorio e siamo felici di poter dire che siamo i primi in Italia ad esserci dotati di un metodo così inclusivo per dare la possibilità a chi ha il potenziale di rientrare all’interno della Zona Logistica Semplificata, che darà a quelle aree dei poteri in più e dei vincoli burocratici in meno, utili per gestire le novità che arriveranno».

Sono risultati idonei alla candidatura 9 Comuni in provincia di Alessandria, la più vicina geograficamente al porto di Genova: Basaluzzo, Borghetto di Borbera, Casale Monferrato, Castelletto Monferrato, Castelnuovo Scrivia, Pozzolo Formigaro, Serravalle Scrivia, Silvano d’Orba e Tortona. Altri due si trovano nella provincia di Asti (Asti e Villanova d’Asti) e uno in provincia di Cuneo (Mondovì).

«Oltre alle misure di semplificazione attivabili automaticamente con l’istituzione della ZLS –  ha evidenziato l’assessore Marrone , la Regione Piemonte intende introdurre nella proposta di Piano di Sviluppo Strategico tutte le misure che il Commissario TAVMauceri ci segnalerà opportune per l’avanzamento efficiente dei lavori Alta Velocità Torino-Lione. L’inserimento dell’interporto SITO di Orbassano nella ZLS chiarisce, infine, la volontà politica di ribadire la necessità di collegare lo snodo logistico del Capoluogo nel futuro tracciato nazionale della TAV, a beneficio di tutto il Piemonte».

«La creazione di zone economiche speciali per le aziende, come le ZLS, che avranno la necessità di movimentare le loro merci dal porto di Genova al nord Europa – ha spiegato l’Amministratrice delegata e direttrice generale di Rete Ferroviaria Italiana Vera Fiorani , consentirà di rafforzare ancora di più i nostri investimenti per la realizzazione delle opere connesse ai corridoi europei della rete TEN-T. Infrastrutture come il Progetto unico del Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova e la Torino-Lione che contribuiranno a favorire in modo decisivo lo sviluppo del trasporto di merci su ferrovia dall’Italia al resto del mondo. In Piemonte gli impianti di Novara Boschetto e Torino Orbassano sono due poli strategici per RFI in coerenza con la politica di trasferimento modale per una rete sempre più connessa, capillare e sostenibile».

«Apprezzo molto l’iniziativa della Regione Piemonte di includere siti piemontesi nella Zona Logistica Semplificata del porto e retroporto di Genova – ha dichiarato il commissario straordinario di Governo per la Tav Torino Lione e per il Terzo Valico Calogero Mauceri. Del resto, lo stesso territorio si presta come importante crocevia di interconnessione tra due Corridoi europei Ten-T.

I lavori per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova proseguono spediti e tutti stiamo lavorando affinché l’opera possa concludersi entro il dicembre del 2024; obiettivo condiviso sia con RFI che con il General Contractor. Sul fronte piemontese, e dunque sulla tratta italiana della Torino-Lione, nel mese di marzo inizierà la progettazione definitiva della nuova linea in variante Avigliana-Orbassano per concluderla presumibilmente entro l’anno. Con un investimento di 13 milioni di euro, si procederà a potenziare anche lo scalo merci di Orbassano, dove entro l’anno si prevede l’avvio dei lavori di ampliamento della capacità dei binari del “fascio container”».

L’elenco dei siti candidati è stato trasmesso al Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale e al Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, che lo presenteranno al Governo per l’approvazione. «Ci aspettiamo una risposta per la prossima primavera – ha dichiarato l’assessore Gabusi -. Una tempistica coerente con quella dei lavori sui due corridoi europei e potrebbe così portare ad avere le ZLS pronte per quando passeranno le merci sui nuovi collegamenti ferroviari diretti in Europa».

Trattori e mucche in piazza Vittorio contro le speculazioni

Coldiretti ha portato agricoltori, allevatori e pastori con tanto di trattori e animali al seguito in piazza Vittorio a Torino e in tante altre piazze italiane.

La manifestazione di oggi è stata indetta contro le speculazioni con i prezzi per le famiglie: gli aumenti imperversano  mentre i compensi agli agricoltori e agli allevatori non riescono neanche a coprire i costi di produzione.

La mobilitazione generale ha coinvolto una trentina di città da Torino a Milano a Firenze, da Piacenza a Cagliari, da Palermo a Cosenza, da Salerno a Roma. Nella Capitale in piazza Santi Apostoli c’era la mucca “Giustina” simbolo della battaglia per un prezzo del latte giusto ed onesto.

Confagricoltura: caro energia e siccità mettono a rischio le prossime semine

Le spese di concimazione del mais aumentano del 290%: un anno fa concimare un ettaro di mais costava 226 euro, mentre oggi se ne spendono 655. Alle stelle il costo per il riscaldamento delle serre: + 600%.

                   

L’aumento dei costi energici, in particolare per quanto riguarda carburanti e fertilizzanti, e le prospettive di una primavera particolarmente siccitosa mettono a rischio le prossime semine e le coltivazioni sotto serra. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, evidenzia una serie di dati preoccupanti: “Il gasolio, pur tenendo conto dell’accisa agevolata per il settore primario, negli ultimi 12 mesi è aumentato del 40%, passando da 65 a oltre 90 centesimi al litro, mentre il costo dei fertilizzanti è salito di circa il 300%”.

Confagricoltura Piemonte ha fatto il conto dei maggiori costi che dovranno sopportare i produttori di mais. Il granoturco, cereale fondamentale per l’alimentazione zootecnica, per le produzioni alimentari di biscotti e birra italiana e dai cui estratti si ricava la base per molte preparazioni farmaceutiche, è una coltivazione molto in diffusa in Piemonte, che copre 132.000  ettari di superficie.

In base ai calcolo dei tecnici di Confagricoltura Piemonte diretta da Ercole Zuccaro, per concimare un ettaro (10.000 metri quadrati) di mais vengono impiegati, in condizioni ordinarie, abitualmente 2 quintali di fosfato bioammonico 18:46 e 5 quintali di urea. L’anno scorso il fosfato biammonico costava 38 euro al quintale, mentre oggi costa 90 euro; l’urea era quotata 30 euro al quintale, oggi 95 euro. “Questo significa che un anno fa concimare un ettaro di mais costava 226 euro, mentre oggi – dichiara Zuccaro – se ne spendono 655, vale a dire 379 euro in più in valori assoluti e il 290% in più in termini percentuali”.

Si tratta di un costo insostenibile, che rende sconveniente le semine – spiega Enrico Allasia –  soprattutto in presenza di mercati delle commodities estremamente volatili, condizionati dalle tensioni internazionali, dalle speculazioni sui mercati a termine e da un andamento climatico che ci preoccupa”.

È estremamente preoccupante la situazione del florovivaismo e anche dell’orticoltura sotto serra. In Piemonte – chiarisce Confagricoltura – sono attive 1.485 aziende florovivaistiche che occupano circa 3.500 addetti e sviluppano un fatturato di oltre 120 milioni all’anno. Sotto i 10°di temperatura – spiegano i tecnici di Confagricoltura – le piante bloccano lo sviluppo vegetativo. Il costo del metano per il riscaldamento delle serre, nell’arco di quattro mesi, è passato da 0,21  a 1,20 euro al metro cubo. “Le aziende – dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia – sono state invitate a utilizzare fonti energetiche che producono un minore impatto ambientale, mentre oggi la soluzione immediata sarebbe quella di convertire i bruciatori a gasolio, tornando all’impiego di combustibili fossili: dobbiamo evitare questo cortocircuito”.

La speranza degli agricoltori è che presto possa arrivare un po’ di pioggia benefica, ma le previsioni sono tutt’altro che confortanti. “Il clima sta cambiando – sottolinea Allasia – e occorre prenderne atto . Secondo le previsioni dell’agenzia regionale di protezione ambientale stiamo andando incontro a un trimestre di siccità che i meteorologi definiscono severa su tutto il territorio regionale ed estrema nelle aree di pianura. Questo significa che dobbiamo affrontare, senza indugio, Il tema del cambiamento climatico con iniziative urgenti. Bene ha fatto il presidente della Regione Cirio a chiedere la convocazione di un osservatorio sulla crisi idrica – conclude Allasia – : è necessario sfruttare bene i fondi del PNRR per potenziare e efficientare la nostra rete irrigua, avviando al più presto la costruzione di invasi che possano raccogliere l’acqua piovana quando si verificano fenomeni estremi e rilasciarla, a servizio dell’agricoltura e dell’ambiente, nei periodi di siccità che, purtroppo, diventano sempre più frequenti”.

 

TEDxTorino BE KIND Da Luca Argentero a Luciano Violante, 13 speaker raccontano la gentilezza

20 febbraio 2022 | ore 14 |Lingotto Fiere Padiglione 1 – Torino

L’evento sarà anche in diretta streaming su www.tedxtorino.com

Torna il 20 Febbraio 2022 TEDxTorino, la conferenza TEDx più grande d’Italia, quella che tradizionalmente apre il calendario dell’anno.

Una grande arena, oltre 100 volontari, più di 1.000 spettatori, migliaia di collegamenti in streaming e 13 speaker per raccontare a tutti “le idee che meritano di essere diffuse”.

Il tema che guida l’evento è la gentilezza. BE KIND il titolo dell’evento: un invito ma allo stesso tempo un imperativo, il più bello che c’è.

Ci sono infinite sfumature di gentilezza e ciascuna di esse, in perfetto stile TED, può essere un’ispirazione.

A raccontare come la gentilezza sia la chiave del futuro 13 ospiti: dall’attore Luca Argentero al magistrato e politico Luciano Violante, passando per la giornalista e scrittrice Claudia De Lillo alias Elasti e la climate coach Stefania Giannuzzi, fino ad arrivare ad Alessandro Chiolerio e il suo progetto per dialogare con gli alberi.

Presentatrice di Be Kind Stefania Panighini, regista d’opera, autrice e docente di arti performative.

ELENCO SPEAKER TEDxTorino BE KIND

Luca Argentero – attore e fondatore di 1 Caffè Onlus.

Chiara Bocchio – Presidentessa dell’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco.

Edoardo Cavagnino – Presidente di Gelati PEPINO 1884.

Alessandro Chiolerio – Chief Commercial Officer di Cercaofficina.it.

Claudia De Lillo alias Elasti – giornalista e scrittrice.

Gino Gaspari – Scienziato e Ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Cristina Ghiringhello – Direttore di Confindustria Canavese e Direttore Generale di CIAC.

Stefania Giannuzzi – Urban Change Maker/Climate coach.

Silvia Gilotta – Ergonoma Founder di Adequat srl.

Davide Manico – coreografo e danzatore.

Giorgio Olmoti – storico dei linguaggi mediali e storyteller.

Andrea Bertaia Segato – CEO di ALBA Robot.

Luciano Violante – magistrato, professore e parlamentare, Presidente della Commissione Antimafia (1992-1994) e della Camera dei deputati (1996-2001).

 

Costo ingresso: 40,00 € (intero) – 25,00 € (ridotto under 26)

Diretta streaming su www.tedxtorino.com: 5 €

 

www.tedxtorino.com

Lievita il costo del pane. Anche le imprese del Piemonte in sofferenza

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Difficoltà per l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Persino produrre pane diventa insostenibile. Cosa siamo diventati?”.

 In Piemonte sono circa 1.800 le attività di panificazione che quotidianamente sfornano quintali di prodotto.

 

 

Lievita il costo del pane a causa del prezzo di produzione, dovuto ai rincari generalizzati di materie prime, energia e gas oltre che di farina e cereali.

Per questo se biove, rosette, baguette, pane a cassetta, senza dimenticare il pane ai cinque cereali o quello con le olive, costano sempre di più la colpa non è dei panificatori ma dell’esplosione dei costi.

 

L’allarme arriva dalle imprese dell’arte bianca di Confartigianato Imprese Piemonte, un settore ormai da molti anni messo sotto pressione dalla concorrenza dei semilavorati e dalle grandi produzioni per iper e supermercati.

 

Le nostre realtà della panificazione – evidenzia Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – sono preoccupate per la crescita dei prezzi di gas, energia, materie prime e materiali di imballaggio già in atto da alcuni mesi.  Dai calcoli effettuati da Confartigianato, rispetto al 2021, un molino che utilizza quasi 1,5 milioni di kWh/anno, potrebbe subire un aumento anche del 220%, passando da 131 a 420 mila euro di costi mentre un panificio, con un consumo medio di 150mila kwh, potrebbe subire un aumento anche del 145%, passando da quasi 21mila a oltre 51mila euro. Inoltre confrontando le fatture di acquisto di questo inizio anno con quelle dell’anno scorso, si nota come in media le farine di grano tenero per panificazione siano cresciute del 25% mentre la semola di grano duro del 60%”.

 

In Piemonte sono circa 1.800 le attività di panificazione che quotidianamente sfornano quintali di prodotto.

 

Divisi tra produzione e vendita, in ogni periodo dell’anno rappresentano una importante figura di riferimento per tutti i consumatori: la notte lavorando nei laboratori e la mattina vendendo il pane nei punti vendita.

 

Gli aumenti dei costi energetici aggiunti a quelli del grano e delle materie prime, però, solo in minima parte hanno determinato rincari sui prodotti al consumo che hanno continuano a registrare variazioni dei prezzi inferiori all’inflazione media e in linea all’inflazione alimentare.

 

“Le imprese – continua Felici non riuscendo ad assorbire i rincari, per coprire almeno il costo di produzione, sono costrette a intervenire sui prezzi del prodotto finito. Praticamente non avendo nessun margine, rischiano di soccombere”.

 

“Il settore non sa fin quando potrà resistere senza interventi di sostegno – conclude Felici – perché è difficilissimo recuperare tali costi essendo elevati e non ristorati. O le istituzioni danno un segnale con interventi di calmierazione e sgravi o molte aziende della panificazione rischiano di chiudere definitivamente e, come al solito, a prosperare sarà la grande distribuzione col suo ‘prodotto’ sfornato in quattro e quattr’otto”.

Viabilità e trasporti, in arrivo 135 milioni per quattro progetti “bandiera” del Piemonte

Semaforo verde dalla seduta preparatoria del Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile a quattro opere strategiche attese da anni dai cittadini piemontesi: si tratta della Novara-Vercelli, della Lombardore-Front,del terzo ponte sul Tanaro di Alba e della tangenziale Sud-Ovest di Asti.

Il valore complessivo è di 135 milioni di euro, che saranno finanziati tramite il Fondo Coesione e Sviluppo.

Particolarmente soddisfatti il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi: “È uno degli stanziamenti più rilevanti nella storia delle infrastrutture piemontesi, che dà il via ad opere sognate per anni e che oggi possono  diventare realtà. Viene premiato anche il metodo di lavoro impostato sin dal primo giorno del nostro mandato, che si basa sulla sinergia tra le Regione e il territorio. Accanto all’impegno che ci ha consentito di sbloccare le grandi infrastrutture come la Tav, l’Asti-Cuneo, il Terzo Valico e la Pedemontana, abbiamo voluto individuare insieme alle Province le 30 opere strategiche per la mobilità da sottoporre all’attenzione di Roma e, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, non ci siamo fermati continuando a sollecitare il Governo e i Ministeri sull’importanza di questi interventi. Questo via libera – hanno aggiunto – inizia a premiare il lavoro di tante persone che hanno dedicato professionalità ed energia a decine di riunioni, approfondimenti e discussioni per portare a casa questo risultato, che ci permette finalmente di dare una prospettiva ai tanti cittadini ed imprenditori che per troppo tempo hanno pagato il prezzo di questo gap sulle infrastrutture. Continueremo adesso a lavorare affinché tutte le opere necessarie al nostro territorio abbiano un futuro, perché il Piemonte lo merita”.

I finanziamenti, frutto di ai numerosi incontri con gli uffici del ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna e con quelli del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini, ammontano a 50 milioni per la superstrada Novara-Vercelli, a 25 milioni per la variante Lombardore-Front, a 20 milioni per il terzo ponte sul Tanaro ad Alba ed a 40 milioni per la tangenziale Sud-Ovest di Asti, per cui si dovrà definire lo studio di fattibilità ai fini del perfezionamento della concessione.

Consumatori, Polliotto (Unc): “Truffe assicurative, come affidarsi a operatori in regola”

I consigli della Presidente di Unc Piemonte per evitare spiacevoli raggiri fuori e dentro il web.

Nel 2021 l’Ivass ha scoperto 219 siti irregolari che distribuivano polizze assicurative false. “Un numero più che considerevole, reso ancor più significativo dal fatto che non corrisponde ai siti chiusi ma ai siti irregolari individuati, e questo perché all’Ivass non è ancora stato dato un potere autonomo di oscurare e chiudere i siti fake senza dover ricorrere alla Magistratura”. Lo rileva l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente dal 2010 del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la prima è più antica associazione consumeristica italiana.

Ecco dunque una serie di utili suggerimenti per destreggiarsi al meglio, e in maggior sicurezza, nella ricerca della migliore offerta assicurativa automobilistica per le proprie esigenze: Controllare, prima del pagamento del premio – prosegue la Presidente di Unc Piemonte – che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati, consultando sul sito www.ivass.it. Verificare gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia. E’ bene consultare anche il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea come pure l’elenco degli avvisi relativi ai Casi di contraffazioneSocietà non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione”.

Per poi riprendere: “E’ altresì bene sapere che i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari, così come i pagamenti a persone o società, non iscritte negli elenchi sopra indicati. Mentre, per quanto concerne le cautele sul web, i siti internet o i profili social degli intermediari italiani che svolgono attività on-line devono sempre indicare: i dati identificativi dell’intermediario; l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata; il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’Ivass. I siti o i profili Facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni sopra riportate non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa ed espongono il consumatore al rischio di stipulare polizze contraffatte”, conclude il noto legale.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Giachino: con la difesa dell’auto difendiamo il lavoro e le aziende di oggi

”Con la TAV abbiamo difeso il Futuro di Torino e del Piemonte”

Chi l’avrebbe detto di vedere per i corsi alberati di TORINO un Manifesto a difesa del settore auto?
Eppure con l’auto elettrica , che ha la metà dei componenti dell’auto tradizionale, rischiamo di perdere tante aziende dell’indotto e quasi 100.000 posti di lavoro.
In questa situazione i 67 parlamentari lautamente pagati 13-14.000 euro al mese durante la discussione della Legge fondamentale nella quale ci sono tutti gli interventi dello Stato nel 2022 si sono dimenticati il settore dell’auto .
Ma il manifesto non arriva neanche dal sindacato ma…..da un politico che non ha paura di mettere la faccia sui problemi più importanti del territorio.
MINO GIACHINO
Si Tav Sì Lavoro

Tutela minori in Piemonte. Il lavoro degli operatori sociali

 Attinà, Presidente Ordine Assistenti Sociali del Piemonte: “I dati dicono che l’impegno degli operatori sociali ha permesso il raggiungimento di importanti risultati.”

E’ in discussione in questi giorni il Disegno di Legge Regionale “Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti”. Molte le voci autorevoli di esperti, professionisti, rappresentanti della società civile e dell’associazionismo che avanzano forti perplessità sulla norma. Da due anni è attivo anche un comitato denominato “Zero Allontanamento Zero” al quale aderisce anche l’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte.

Antonio Attinà, Presidente dell’Ordine afferma: “abbiamo aderito al Comitato Zero Allontanamento Zero nel febbraio del 2020 dopo che si è costituito a seguito di momenti di confronto e dibattito sul disegno di legge. Insieme ad altri ordini professionali, associazioni, docenti universitari, forze sindacali e liberi cittadini abbiamo voluto portare l’attenzione sulle criticità della proposta normativa. Le valutazioni dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte rispetto a questo disegno di legge sono note e ampiamente argomentate nella documentazione depositata presso la IV Commissione del Consiglio Regionale dove siamo stati auditi.”

Attinà pone, inoltre, l’attenzione sull’operato dei servizi piemontesi nell’ambito della tutela minorile: I dati di cui dispone la Regione Piemonte, elaborati dalla Prof. P. Ricchiardi, rispetto agli interventi di protezione dei minori, attestano un impegno significativo degli operatori sociali piemontesi. La percentuale di minori seguita a casa, in comunità con un genitore, presso i parenti è pari al 97,3% rispetto al totale di quelli in carico ai servizi sociali. Si riesce, in questo modo, ad offrire un supporto ad oltre 55.000 minori senza allontanarli dai propri familiari. Si attesta invece al 2,7% la porzione di minori effettivamente inseriti in protezione al di fuori della cerchia familiare e di questi circa metà in famiglia affidataria. Il Piemonte si è infatti da sempre distinto per una cultura dell’accoglienza, che lo colloca secondo in Italia per affidi familiari (Istituto degli Innocenti, 2019), testimoniando il grande impegno anche degli operatori sociali nella promozione dell’affido, selezione, formazione e affiancamento delle famiglie. E’ questo impegno che ci sembra importante evidenziare poiché ha permesso il raggiungimento di notevoli risultati in termini di sostegno alle famiglie e ai minori del territorio regionale”.