ECONOMIA- Pagina 242

Logistica: formazione nuovi autisti, in corso il progetto ‘Randstad for driving’

L’iniziativa vede insieme Confartigianato Imprese e Trasporti Piemonte Orientale’, Confindustria NVV, Consorzio CAMP Novara, Unasca, ‘Marazzato’ e ‘Geodis’

La pandemia ha reso più complessa la ricerca di autisti, mettendo a dura prova un settore strategico e fondamentale quale quello della logistica.

La progressiva diminuzione del personale qualificato non è passato inosservato agli occhi di alcuni players istituzionali e privati leader di settore, che per fronteggiare al meglio anche questo aspetto legato all’emergenza sanitaria in corso hanno deciso di stringersi metaforicamente la mano. Di unire così forze e rispettivi know-how dando vita a un progetto condiviso teso a erogare sul territorio la formazione necessaria con cui creare da zero nuove risorse umane deputate allo scopo.

Nasce così il progetto ‘Randstad for driving’ dalla sintesi virtuosa della nota società internazionale di recruitment insieme a Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Confartigianato Trasporti, Consorzio CAMP Novara, Confindustria NVV e Unasca (Unione Nazionale Autoscuole): un’accademia di fatto per favorire, negli interessati, il corretto conseguimento delle patenti superiori e delle relative abilitazioni necessarie per operare con e sugli automezzi pesanti dedicati al trasporto merci.

Con loro anche due aziende partners, che hanno scelto in prima persona, con entusiasmo e altrettanto vigore operativo, di sposare da subito l’iniziativa: il ‘Gruppo Marazzato’, che nel 2022 celebra i primi settant’anni di attività, e ‘Geodis’, leader nel settore dei trasporti.

Due solide realtà d’impresa nate entrambe a bordo di un camion (oggi ‘Marazzato’ si è evoluto sino a diventare leader italiano nelle soluzioni ambientali) che hanno scommesso su questa sfida, scegliendo di investire nel valore prezioso della formazione quale punto d’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro.

‘Randstad for driving’ ha reclutato i candidati a fine 2021, individuandoli tra persone di almeno 21 anni di età con possesso della patente B e condizione di disoccupazione o impiego con contratto di somministrazione. Le iscrizioni, chiuse il 17 novembre 2021, hanno portato alla formazione di una classe che ha preso il via il 23 del medesimo mese, presso l’Autoscuola partner ‘C.A.M.P’ di Novara.

Le 200 ore di lezione previste dal corso porteranno al conseguimento delle patenti C, E e CQC e faciliteranno quindi l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Il corso è gratuito per gli utenti, grazie al fondo ‘Forma.temp’, fondo dedicato al finanziamento di percorsi formativi per disoccupati o lavoratori in somministrazione.

Siamo grati per la partecipazione a questo progetto, che si qualifica come attività di sostegno al territorio al fianco di enti prestigiosi e di tutto rispetto”, chiosano all’unisono i Fratelli Alberto, Luca e Davide vertici del ‘Gruppo Marazzato’. “Un altro tassello in più che si unisce al supporto fornito durante il biennio pandemico sul piano economico e sociale in vista della creazione di nuova occupazione e del mantenimento e sviluppo di filiere industriali determinanti per il prodotto interno lordo locale”.

Bonus mobilità, a chi spetta e come richiederlo

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Sono pronte le regole per fruire del nuovo bonus mobilità sostenibile, il credito d’imposta fino a 750 euro per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici, e-bike. Lo sconto fiscale riguarda anche gli abbonamenti al servizio pubblico oppure ai servizi di car sharing.

Diversamente dal bonus bici dello scorso anno, il nuovo bonus mobilità non è più uno sconto diretto nell’acquisto di un mezzo green, ma una riduzione da portare nella dichiarazione dei redditi non successiva al periodo d’imposta 2022. 

Sarà quindi un rimborso retroattivo, perché valido solamente per coloro che hanno comprato una e-bike o un monopattino nel periodo compreso tra il 31 agosto 2020 e il 31 dicembre 2020.

Il bonus consiste in un credito d’imposta nella misura massima di 750 euro, riconosciuto a chi ha sostenuto spese per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici, e-bike, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione (sharing) o sostenibile nel periodo compreso tra il primo agosto 2020 e il 31 dicembre 2020.

L’agevolazione ha un limite complessivo di spesa di 5 milioni di euro. L’accesso allo sconto potrà avvenire solo nel caso in cui sia stata effettuata la rottamazione contestuale di un veicolo di categoria M1 (automobili), intestato da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo mezzo oppure a uno dei familiari con esso conviventi. La validità dell’agevolazione è inoltre estesa anche all’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico e di servizi di mobilità elettrica in condivisione (car e bike-sharing).

Per fruire del bonus mobilità occorrerà comunicare alle Entrate, dal 13 aprile al 13 maggio 2022, l’ammontare delle spese sostenute e il credito d’imposta richiesto inviando il modello approvato utilizzando il servizio web disponibile nell’area riservata del sito o i canali telematici dell’Agenzia.

Nel modello bisognerà indicare le spese sostenute e il credito d’imposta richiesto, che potrà essere erogato al 100% solo se le richieste saranno inferiori ai 5 milioni di euro stanziati dal Governo.

In caso contrario, sarà resa nota la percentuale spettante a ciascun soggetto richiedente.

Giachino: “Salviamo il settore auto”

Per valutare il peso del l’importante documento Federmeccanica sindacati metalmeccanici dobbiamo partire dal dato che nella Finanziaria non vi era una lira per il settore Auto perché chi aveva parlato col Ministro della Economia non lo aveva convinto. Di lì nasce la mia proposta di dar vita a un Tavolo nazionale con gli Oltre 300 parlamentari delle 7 regioni dove vi sono stabilimenti Auto. Una proposta accolta da diversi gruppi e da Airaudo. Da quel lla proposta nasce a metà gennaio la Mozione di Molinari capigruppo della lega. Poi Giorgetti sfonda col Governo e ci si trova al Decreto della scorsa  settimana che stanzia i primi 800 milioni. La scorsa settimana il Governo incontra a Palazzo Chigi Federmeccanica e sindacati. Oggi il documento Federmeccanica sindacati.  La prossima settimana sarà discussa a Montecitorio la Mozione Molinari che potrà recepire le novità di questi giorni e sulla quale il Governo si dovrà assumere impegni.

Sono fiero di aver dato il via alla battaglia per difendere il settore Auto con la stessa passione con cui abbiamo difeso la TAV. La TAV ci darà il futuro ma l’auto ci garantisce l’oggi.
Mino Giachino 
SILAVORO SIAUTO

Senza dimora, non senza storia

Dal 23 febbraio un ciclo di incontri per raccontare le persone senza dimora attraverso l’arte

Partirà il 23 febbraio alle 18:30 dalla “Fabbrica delle e” in corso Trapani 91/b a Torino e on line il
ciclo di incontri “Senza dimora, non senza storia” organizzato dall’Associazione Avvocato di Strada
Odv con il contributo della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza ONLUS.
Gli appuntamenti, si inseriscono tra gli eventi “Extra” del Homeless More Rights, il Festival dei
diritti delle persone senza dimora a cui nell’ottobre 2021 a Bologna hanno partecipato oltre 800
persone, 25 relatori e 6 moderatori e che vedrà la sua seconda edizione a ottobre 2022
(https://homelessmorerights.it/).

Quattro gli incontri torinesi che avranno come filo condutture le vite e le storie delle persone
senza dimora e come queste vengono raccontate attraverso diverse forme di arte e
comunicazione: fotografia, arti grafiche, letteratura, cinema e giornalismo.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare la società, le istituzioni e la politica sull’accesso ai diritti per le
persone che vivono in povertà e in condizioni di fragilità, questa volta mettendo in luce come il
fatto di vivere in un contesto di disagio, non significhi non avere dignità, una storia da raccontare,
qualcosa a cui si tiene.

Relatori, personalità che nel panorama della cultura nazionale e torinese si sono contraddistinte
nelle diverse forme comunicative e che si sono trovate ad affrontare temi importanti come quello
legato alla vita delle persone senza dimora.

Date, tema e relatiori degli incontri:
Incontro 1 | 23 febbraio h. 18:30
“La dignità dentro l’immagine – La vita senza dimora attraverso fotografia e arti grafiche”
con Raffaele Palma e Paolo Siccardi
Incontro 2 | 30 marzo h 18:30
“Tra le righe – Come la letteratura può indagare l’animo di chi ha perso tutto”.
con Antonella Frontani e Enrico Pandiani
Incontro 3| 27 aprile h 18:30
“Dritto al cuore. Il cinema come strumento di sensibilizzazione sociale”.
con Davide Ferrario e Stefano Rogliatti
Incontro 4 | 25 maggio h 18:30 – 19:30
“Il racconto delle difficoltà. Informare senza cadere nella strumentalizzazione”
con Marco Castelnuovo e Matteo

Confagricoltura: le prospettive di sanzioni alla Russia mettono a rischio il mercato dell’Asti spumante

“Siamo fortemente preoccupati. La crisi ucraina, i venti di guerra e le prospettive, sempre più ravvicinate, di sanzioni commerciali alla Russia preoccupano fortemente gli agricoltori piemontesi”.

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, evidenzia l’apprensione del mondo agricolo, sottolineando come l’aumento dei costi energetici, il rincaro dei cereali per l’alimentazione del bestiame e soprattutto il timore di una riduzione delle esportazioni di vino rappresentino uno scenario estremamente pericoloso per la nostra regione.

Nel 2020, sulla base dei dati elaborati da Confagricoltura, l’Italia ha esportato in Russia vini per un valore di 297 milioni di euro, di cui 179, 8 milioni di prodotto imbottigliato.

La Russia è uno dei principali mercati per gli spumanti italiani – afferma Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte –  e, tra i prodotti piemontesi, per l’Asti spumante”. L’export di vino spumante italiano in Russia rappresenta un valore di 116 milioni di euro.

La Russia, con un import di oltre 12 milioni di bottiglie di Asti spumante, rappresenta all’incirca un quarto del mercato delle bollicine docg ottenute dai 9.000 ettari di vigneti coltivati nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo.

Confidiamo nel lavoro delle diplomazie – dichiara Enrico Allasia – per prevenire la tragedia umanitaria, che è l’aspetto che ci preoccupa maggiormente,  e anche per evitare di mettere in crisi il nostro sistema produttivo”.

 

 

Irpef, lo Stato la diminuisce e il Comune l’aumenta. Il caso Torino

Di Carlo Manacorda

In questi giorni, in alcune città italiane i cittadini assistono ad un fatto curioso: lo Stato diminuisce l’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e alcuni Comuni ― tra i quali Torino ― l’aumentano. Come mai?

Qualche nota generale di chiarimento e qualche altra specifica sul Comune di Torino possono essere utili. Con un suggerimento: il Sindaco, che si scusa con i cittadini per l’aumento attuale, chieda scusa anche per chi ha amministrato il Comune negli anni passati

Continua a leggere:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/02/20/leggi-notizia/argomenti/economia-allo-specchio/articolo/irpef-lo-stato-la-diminuisce-e-il-comune-laumenta-il-caso-torino-di-carlo-manacorda.html

Tutto sui germogli di bambù a “Parlaconme”

Nella puntata di mercoledì 23 febbraio su Radiovidanetwork

“Germogli di bambù: il cibo del futuro” è il titolo della puntata di mercoledì 23 febbraio prossimo alle 18 di PARLACONME, la trasmissione sulla Radio web Radiovidanetwork condotta da Simona Riccio, founder e Social Media Manager del CAAT.

Protagonista della trasmissione è il brand Italboo, ancora poco conosciuto in Italia, che tratta una gamma di prodotti piuttosto di nicchia, ma interessanti come sono i germogli di bambù. Questa azienda italiana si trova in provincia di Bergamo e si occupa di coltivazione e commercializzazione dei germogli, farina e foglie di bambù biologico per svariati utilizzi in campo alimentare, con la finalità di distribuire sul mercato tutti i prodotti derivanti da queste colture.
Protagonista della puntata sarà Carmen Ferri, founder di Italboo insieme ad Alfonso Gregorio e alla figlia Marianna Ziliati, chef, da sempre appassionata di fiori, piante e cibo, con una profonda conoscenza del bambù.
Primo elemento che viene in mente parlando del bambù è la Cina, accanto al legame con la cucina orientale; il secondo elemento che emerge è il cucciolo di Panda che abbraccia le piante di bambù per mangiarne le foglie.
Italboo è un’azienda italiana al cento per cento, gestita da Carmen Ferri e Alfonso Gregorio, coltiva arbusti in Italia e produce prodotti interamente italiani, sia tradizionali, sia biologici. All’interno delle loro coltivazioni si possono trovare varie tipologie di bambù, dalle quali si ricavano germogli o foglie a seconda della varietà. Nel corso della puntata Simona Riccio parlerà di questa coltivazione con Carmen Ferri e Marianna Ziliati, che da più di vent’anni si occupa di prodotti biologici, di rispetto per l’ambiente, creatività, innovazione, con una profonda attenzione nei confronti del fattore umano, tutte caratteristiche che identificano Italboo nel settore della green economy.
“L’idea nasce dall’unione di due aziende agricole – spiega Carmen Ferri – con l’obiettivo di creare un prodotto innovativo, totalmente Made in Italy, con sede a Bergamo, capace di coinvolgere anche le aziende del territorio che lavorano con ragazzi in difficoltà. Italboo commercializza cannucce di bambù naturale Bio in collaborazione con Coop Totem, che si occupa della lavorazione e del confezionamento del prodotto”.
L’esperienza professionale di Marianna, a partire da una maturità in ambito umanistico e alcuni anni di studi nel settore alimentare presso la scuola Alma fondata da Gualtiero Marchesi, prosegue in prestigiosi ristoranti stellati, con un’attenzione costante rivolta al prodotto che stava sempre più prendendo piede in campo alimentare, il bambù. Nel 2014, insieme a mamma Carmen e alla sorella Cinzia, ha dato avvio all’esperienza in coltivazione, produzione e lavorazione di alimenti a base di bambù commestibile. Da quel momento sono nate numerose ricette sperimentate con il germoglio e le foglie, dai formaggi ai panificati, dagli antipasti ai secondi , fino ai dolci realizzati con varie tipologie di bambù.
Da queste esperienze è poi nato un libro dal titolo “Bambu’. Curiosità e ricette sul cibo del futuro”, che si trova in vendita all’interno del sito e commerce di Italboo www.italboo.it
La trasmissione viene trasmessa in diretta web radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Net.
Dal giorno dopo è possibile seguire la puntata senza interruzioni sul sito www.parlaconmeofficial.it

 

Mara Martellotta

La Regione punta su famiglia e minori

La Regione ha approvato il riparto dei più di 28 milioni di euro del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS) per lannualità 2021: finanziati 48 enti gestori in tutto il Piemonte.

La metà delle cifre ricevute dovranno essere utilizzate per il finanziamento delle azioni volte allimplementazione delle Linee di indirizzo sullintervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità (P.I.P.P.I.). L’assessore Caucino: «Le famiglie, i bambini e gli adolescenti sono e saranno sempre al centro della mia azione politica. Importante il controllo capillare sulla spesa che consentirà la massima trasparenza a tutto vantaggio delle persone e dei nuclei più fragili»

 

Sono esattamente 28milioni 172mila 574 euro e 49 centesimi i fondi che arriveranno da Roma in Piemonte provenienti dal Fondo Nazionale Politiche Sociali per finanziare il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023 e il Piano sociale nazionale sempre relativo al medesimo arco di tempo.

 

Per decisione dell’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, metà delle risorse dovranno essere destinate a interventi a favore delle famiglie e dei minori. Non solo: all’interno della programmazione regionale sono previsti 437.500 euro destinati a «Pippi», il programma per la prevenzione dell’allontanamento dalle famiglie e una parte verrà destinata alle fasce dimissioni protette e alla supervisione degli operatori sociali. La ripartizione avviene a seguito degli adempimenti previsti secondo l’ultimo decreto del 22 ottobre 2021 che prevede che le risorse del Fondo, prima del riparto, devono essere programmate seguendo uno schema ben preciso per macro livelli e obiettivi. La Regione Piemonte, infatti, proprio nell’ottica di una sempre maggior trasparenza e buon utilizzo delle risorse a disposizione ha attivato una piattaforma informatica che permette la digitalizzazione del processo di rilevazione della spesa degli enti gestori, che devono rendicontare la loro attività e le principali prestazioni che offrono all’utente.

 

Da qui gli uffici di via Bertola hanno svolto un lavoro certosino, acquisendo i dati, stabilendo le medie proporzionate in base ai territori e stabilendo la ripartizione delle risorse che, come detto, devono sempre essere erogate a seguito di una rendicontazione sistematica dagli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali direttamente sulla piattaforma S.I.O.S.S, di cui al D.M. 22 agosto 2019. Ovviamente, fatte salve le quote «vincolate», gli enti gestori hanno sempre un margine di libertà sul Fondo a discrezione dei bisogni di ogni singolo territorio. Ora non resta che attendere l’arrivo del bonifico da Roma, previsto in primavera.

 

Spiega l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino: «Si tratta di una fondamentale boccata d’ossigeno per gli enti gestori piemontesi che si sono distinti per efficienza e per i servizi offerti alla popolazione, in particolare i più fragili. La scelta di destinare metà dei fondi a famiglie e minori non è certo casuale ma strategica e rientra nelle politiche che in questi anni sto portando avanti e che continuerò a sostenere per agevolare i nuclei più fragili e i più piccoli, che hanno bisogno sempre più di essere al centro della nostra azione politico amministrativa».

Consumatori, Polliotto (Unc): “Caro conto corrente, i consigli per scegliere risparmiando”

I suggerimenti della Presidente di Unc Piemonte per contenere il costo annuo dei propri rapporti bancari.

Se un conto corrente bancario costa in media 90,2 euro l’anno, quelli online – ossia rivolti ai consumatori che intendono svolgere operazioni prevalentemente attraverso internet – costano solo 21,4 euro e rispetto al 2019 sono calati di 1,2 euro. Il divario, che si attesta poco sotto i 70 euro, deriva principalmente da una struttura tariffaria più conveniente, piuttosto che dalla diversa composizione del paniere di servizi fruiti”. Lo rileva l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente dal 2010 del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la prima è più antica associazione consumeristica italiana.

Per quanto riguarda invece ai conti correnti bancari tradizionale,La crescita delle spese fisse approfondisce la Presidente di Unc Piemonte è per lo più attribuibile sempre ai canoni di base. Le spese variabili si sono invece ridotte per effetto della diminuzione delle persone che si sono recate allo sportello durante la pandemia. Se invece il numero delle operazioni effettuate fosse rimasto costante, l’aumento di spesa sarebbe stato pari a quasi 2 euro l’anno.

Per poi concludere: “Esistono alcuni brevi ma oculati consigli per limitare al massimo i costi per le commissioni. Vista la relazione di Bankitalia, la prima cosa da fare è quindi quella di usufruire il più possibile dei canali online per qualsiasi esigenza.Un’altra accortezza da mettere in pratica è quella di domiciliare le bollette, senza più ricevere plichi di carta inutile tramite posta. Poi bisogna prelevare denaro sempre tramite bancomat (non carta di credito) ed è necessario farlo sempre presso gli erogatori appartenenti al proprio istituto di credito per non incorrere nelle spese di commissione. Infine non bisogna mai sforare il tetto che si è concordato con la propria banca ed evitare così di andare a debito.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Un patto per il territorio. Gli auguri di Uncem al nuovo arcivescovo

“Tutta Uncem, con i Sindaci e le Amministrazioni dei Comuni, salutano e fanno gli auguri a don Roberto Repole, nuovo Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa. Grazie a Monsignor Nosiglia per il grande impegno con il quale ha svolto la sua missione, provando sempre a comporre reti tra persone, comunità, territori, urbani e montani. Le due Diocesi insieme, Susa e Torino, oggi con una nuova guida, sono un modello organizzativo e pastorale che fa scuola in Italia. Valli e Città capoluogo uniti. Uncem guarda a queste dinamiche con la necessità che propone a don Roberto, di un ‘patto forte tra istituzioni’. E come più volte abbiamo detto, nel riscoprire la passione per le nostre Istituzioni, civili e religiose, più unite e più belle, giovani e dinamiche, smart e intelligenti, dobbiamo anche noi, come sistema dei Comuni e dei territori organizzare il nostro ‘Sinodo’. Lo fa la Chiesa, dobbiamo farlo anche noi. Capire dove vanno i nostri Enti, come sono e cosa sono. Come sono comunità. Non basta un maquillage o qualche modifica normativa. Anche noi dobbiamo riscoprirci comunità. Camminare insieme, come scritto da Padre Pellegrino. Guardare a esempi come il Sindaco La Pira, che Papa Francesco proprio in questi giorni ha mostrato nuovamente quale modello ai Sindaci. Le comunità sono forti se unite, se non lasciano alcuno indietro. Se camminano con entusiasmo verso nuove e vecchie povertà, verso i margini e verso chi si sente escluso, senza divisioni e campanilismi. Vale tantopiù per i Comuni e le Unioni! Auguri dunque a don Roberto Repole per questo nuovo importante incarico. Siamo certi che essendo nato e cresciuto in un piccolo Comune montano, di fondovalle, Givoletto, punto di unione tra le Valli di Lanzo e la Valle di Susa, saprà dare grande valore alle piccole parrocchie e ai piccoli paesi, che sono forti solo se lavorano e camminano insieme. Oltre ogni solitudine, oltre ogni apparente certezza e oltre ogni difficoltà”.

Lo affermano Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.