ECONOMIA- Pagina 242

Il Piemonte ha sempre più sete Le azioni della regione per fronteggiare la crisi idrica

Richiesta dello stato di emergenza per l’intero territorio e dello stato di calamità per l’agricoltura, rilascio di acque dai bacini utilizzati per produrre energia idroelettrica a supporto dell’irrigazione delle colture e deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi: sono queste le principali misure che la Regione Piemonte sta mettendo in campo per fronteggiare la crisi idrica che sta colpendo l’Italia a causa del prolungarsi della siccità.

Le decisioni sono state assunte nel corso dell’insediamento del tavolo permanente voluto dal Presidente della Regione Alberto Cirio per monitorare e affrontare la situazione di emergenza e del quale fanno parte le organizzazioni agricole, i consorzi irrigui, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, le Autorità d’ambito del servizio idrico integrato e l’ANBI (Associazione nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari).

Il coordinamento dell’attività del tavolo, che rimane convocato fino al superamento della crisi, è stato affidato all’Assessore all’Ambiente.

Illustrando queste misure agli organi di informazione, il Presidente ha evidenziato che la crisi idrica causata dalla siccità sta facendo registrare in Piemonte livelli di gravità assoluta per gli agricoltori, che stanno già affrontando l’aumento dei costi dei concimi e della benzina agricola, il cui prezzo ha raggiunto ormai quello della benzina tradizionale. Per questo motivo, già nella giornata di ieri, è stato chiesto per il comparto lo stato di calamita naturale, che consente di agire in tutela degli agricoltori nel caso di danni, che già ci sono e che bisogna evitare si prolunghino.

È stata inoltre valutata la possibilità di agire, in accordo con i gestori degli invasi, per rilasciare un quinto delle acque contenute nei bacini idroelettrici, operazione che permetterebbe di garantire 15-20 giorni di respiro e salvare il raccolto e le produzioni agricole grazie all’aumento della portata dei fiumi e dei canali di irrigazione.

Altra misura sul tavolo la deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi, procedura che compete alle Province e che consente di prelevare più acqua di quella prevista garantendo la quantità necessaria per mantenere l’equilibrio stesso del fiume e la vita degli organismi che ne popolano le acque.

Con Lombardia e Canton Ticino si sta valutando, inoltre, l’eventualità di provvedere ad un maggior rilascio di acqua anche dai laghi.

Il Presidente ha fatto il punto anche sulla carenza in alcune zone dell’acqua utilizzata per l’uso domestico. Al momento in Piemonte sono 170 i Comuni con ordinanze adottate o in corso di adozione sull’uso consapevole dell’acqua potabile e di limitazione o divieto di usi impropri. Nel Novarese 10 Comuni hanno anche dovuto ricorrere all’interruzione notturna della fornitura.

Nel dettaglio, in provincia di Torino sono 80 i Comuni che hanno emanato o stanno per emanare ordinanze e in 3 è stato necessario intervenire con autobotti per rifornire di notte le cisterne. In provincia di Cuneo ci sono 10 Comuni con ordinanza emanata o in via di emanazione e in 5 si è già intervenuti con autobotti. A Biella e Vercelli 9 Comuni con ordinanze emanata o in via di emanazione e 12 interventi con autobotte. Ad Alessandria 30 Comuni con ordinanza emanata o in via di emanazione e un intervento con autobotte. A Novara e VCO 40 ordinanze emanate o in via di emanazione, 10 interruzioni notturne e mille interventi con autobotti. Ad Asti invece la situazione risulta meno critica grazie al prelievo del 100% dell’acqua da faglia profonda.

Si tratta di una crisi idrica peggiore di quella del 2003, tanto che il Po ha una portata d’acqua inferiore del 72% di quella naturale. La criticità riguarda l’acqua di sorgente, perché non c’è neve sulle montagne.

Razionare l’acqua anche di giorno non è una misura attualmente sul tavolo, ha spiegato il Presidente, ma è importante che tutti prendiamo consapevolezza della complessità della situazione mettendo in campo un comportamento saggio e virtuoso sul nostro modo di usare l’acqua, un bene prezioso che non dobbiamo dare per scontato.

L’Assessore regionale all’Ambiente, che coordinerà tutte le iniziative correlate alla carenza idrica, ha affermato che verranno messe in campo tutte le iniziative possibili per contrastare la crisi e salvare il comparto agricolo in un momento particolarmente delicato per le coltivazioni. Gli effetti dei cambiamenti climatici, ha aggiunto, inducono a considerare questa situazione come un problema con il quale ci si dovrà purtroppo confrontare e quindi diventa sempre più necessaria un’azione strutturata e non “di rincorsa” sfruttando al meglio i fondi europei in arrivo.

Come sottolineato dall’Assessore regionale alla Protezione civile, il Piemonte si trova in una situazione di siccità particolarmente pesante e come Regione stiamo mettendo in campo tutte le misure di nostra competenza. La Protezione civile, in particolare, è pronta per tutti gli interventi che saranno necessari, dalla fornitura di autobotti per i luoghi dove l’acqua è più scarsa all’assistenza alla popolazione per le necessità che si stanno manifestando. Nell’Alessandrino è già stato attivato un servizio di emergenza con rifornimenti tramite le autocisterne della Protezione civile per alcuni Comuni e nelle altre province siamo pronti ad intervenire in base alle esigenze che ci verranno segnalate.

L’Assessore regionale all’Agricoltura ha dichiarato che è stato importante incontrare tutte le parti coinvolte in questa grave emergenza del Piemonte per condividere soluzioni immediate e definire i progetti futuri per contrastare le emergenze idriche.

 

 

Allarme per l’edilizia: arriva l’obbligo SOA. In Piemonte rischiano oltre 50mila imprese

(In Piemonte solo 1.223 sono iscritte per le categorie interessate) Confartigianato Imprese Piemonte scrive ai Parlamentari: “Intervenite con urgenza per bloccare la norma: il settore rischia la catastrofe”

 

“Abolire l’obbligo per le imprese di possedere un’attestazione SOA per operare nel mercato dei bonus edilizi”.

 

E’ questo ciò che, attraverso una lettera, Confartigianato Imprese Piemonte ha chiesto ai Parlamentari piemontesi per ribadire l’allarme per le continue modifiche alle norme sugli incentivi in edilizia (in particolare per l’obbligo della attestazione SOA) che rischiano di bloccare definitivamente i lavori di riqualificazione degli edifici e di tagliare fuori dal mercato oltre il 90% delle imprese.

Confartigianato Imprese ha, inoltre, presentato un emendamento per l’abrogazione dell’attestazione SOA in vista della discussione per la conversione in Legge del DL Aiuti.

A complicare un quadro legislativo già intricato, poche settimane fa è arrivata  una norma della legge 20 maggio 2022, n. 51 che impone, anche per le imprese che operano in subappalto, il possesso delle attestazioni SOA, l’Attestazione di qualificazione per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici, per i lavori che danno diritto alle detrazioni edilizie di importo superiore ai 516mila euro.

“Se la norma sarà approvata, entrerà in vigore fra circa otto mesi ma consentirà di lavorare solo a una minima parte delle imprese che attualmente sono presenti sul mercato. Se teniamo conto che su oltre 50.000 imprese artigiane piemontesi operanti nel comparto delle costruzioni e dell’impiantistica sono solo 1.223 quelle iscritte per le categorie interessate  possiamo capire il danno – commenta Enzo Tanino, Presidente Edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte – e, inoltre, se teniamo conto che l’importo medio dei lavori nei condomini è superiore al tetto massimo consentito per operare senza attestazione SOA, il rischio è che quasi tutte le imprese, che oggi lavorano con ristrutturazioni di importo superiore alla soglia stabilita, saranno impossibilitate a continuare”.

“Il paradosso è che invece di agevolare l’iter dei bonus, soprattutto il superbonus 110%, per imprese e cittadini già alle prese con rincari, burocrazia e difficoltà nelle cessioni del credito – continua Tanino – il Governo propone l’ennesima norma che penalizza ulteriormente tutto il comparto, con ovvie ripercussioni sui clienti e filiera”.

“Una disposizione che, pur ispirata al condivisibile principio di garantire sicurezza, trasparenza e qualità dei lavori – rimarca Tanino – di fatto si è rivelata una barriera anticoncorrenziale. Infatti, negli ultimi 20 anni, il mero possesso delle attestazioni SOA non ha garantito, negli appalti pubblici, la qualità e la sicurezza dei lavori”.

“A mettere in crisi il mercato delle riqualificazioni edilizie – sottolinea Tanino – è anche il blocco del sistema della cessione dei crediti a causa della stretta adottata dalla maggior parte delle banche e degli intermediari finanziari.

“Il risultato di questa continua e inarrestabile stretta – aggiunge Tanino– è che le imprese non riescono a recuperare i crediti per lavori già eseguiti e non possono pagare dipendenti, fornitori, tasse e contributi. Così il settore è sull’orlo del precipizio. Tutto questo è ancora più paradossale se si considera come il settore delle costruzioni sia il driver della ripresa economica e, in questo drammatico periodo di congiuntura negativa, abbia giocato un ruolo anticiclico.”

“I bonus edilizia – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte – che avrebbero potuto favorire la ripartenza post Covid dell’economia, dopo aver generato un’enorme aspettativa in cittadini e imprese, sono frenati dall’atteggiamento ondivago del decisore pubblico che ne ha volutamente depotenziato l’efficacia”.

Confartigianato Imprese Piemonte ribadisce che “questa non è la strada giusta, né per contrastare il fenomeno delle frodi, né per raggiungere gli obiettivi di riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica green. Servirebbe, piuttosto, una legge da tempo attesa dal settore, che riconosca il profilo professionale ed individui i requisiti delle imprese edili, senza imitare gli istituti tipici degli appalti pubblici nel settore privato”.

Al 30 aprile 2022, in Piemonte, l’indice di utilizzo del superbonus è di 5,4 asseverazioni ogni 1.000 famiglie (la media nazionale è 5,94); 10.847 le asseverazioni; 1 miliardo e 877 milioni di euro di investimenti (6,8% del totale Italia).

Al via la seconda stagione delle grandi opere stradali in Piemonte: cinque nuovi interventi

Al via la seconda stagione delle grandi opere stradali in Piemonte. Dopo le prime tre grandi opere infrastrutturali avviate nel 2021, la Regione Piemonte finanzia ora con 1.250.000 euro la progettazione di altri cinque importanti interventi.

 

200 mila euro vanno alla Città Metropolitana di Torino per la progettazione degli interventi di messa in sicurezza della SP 6 a Piossasco. 400 mila euro sono destinati alla Provincia di Alessandria per la progettazione della bretella di collegamento tra Strevi e Predosa. 300 mila euro alla Provincia di Biella per il progetto di messa in sicurezza di due strade provinciali, la SP 320 ‘di Massazza’ nel tratto che interessa il Comune di Gagliano e la SP 400 nel tratto conosciuto come il ‘Maghettone’. 200 mila euro serviranno alla Provincia di Cuneo per studiare la variante della SP 589 per gli abitati di Verzuolo e Manta. 150 mila euro, infine, sono riservati alla Provincia del Verbano Cusio Ossola per diversi interventi di consolidamento, adeguamento e messa insicurezza di tre strade particolarmente a rischio: la SP 90, la SP 70B e la SP115.

 

Le risorse, deliberate dalla Giunta Regionale su proposta dell’Assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche rappresentano il secondo passo concreto della strategia di miglioramento delle condizioni infrastrutturali del Piemonte, che ha visto la Regione Piemonte chiedere nel 2020 alle Province e alla Città metropolitana di Torino di selezionare, in base a criteri predefiniti, le opere strategiche e prioritarie per il territorio, per le quali la Regione stanzia fondi specifici per avviare gli studi propedeutici alla realizzazione. Soddisfatti dell’incremento delle somme stanziate per la progettazione rispetto al 2021, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con l’Assessore alle Infrastrutture ha sottolineato che, “come promesso, si stanno finanziando progressivamente tutte le opere indicate dai territori in modo da poter accedere più facilmente ai fondi europei in arrivo che ne consentiranno la realizzazione. Il metodo voluto dalla Regione è, in questo modo, premiante per le opere che uniscono le caratteristiche di priorità e urgenza con uno stato avanzato di progettazione, così da rendere più rapida la realizzazione secondo le direttive di erogazione dei fondi europei. Si inverte così la tendenza che vedeva interventi spesso indispensabili languire perché privi di coperture economiche, che andavano invece a interventi magari meno urgenti ma che potevano presentare un progetto appetibile per l’accesso ai fondi”.

 

È un altro passo in avanti, evidenziano il Presidente e l’Assessore, verso un Piemonte cuore pulsante della mobilità europea, che vede la realizzazione contemporanea di due grandi corridoi ferroviari europei, delle aree di logistica per le merci da e per i porti liguri e, con questi importanti interventi stradali, dei collegamenti più adeguati ad una regione a forte vocazione trasportistica.

 

Ericsson, TIM e Comau sperimentano la “fabbrica del futuro” grazie al network slicing 5G

I tre partner hanno sviluppato, in via sperimentale, soluzioni innovative per l’Industria 4.0 e lo smart manufacturing sfruttando le potenzialità della rete 5G.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto 5Growth finanziato dall’Unione Europea.

Grazie alla realizzazione da parte di TIM ed Ericsson di una rete 5G presso la sede Comau di Torino, sono state messe in campo tre nuove applicazioni per dimostrare i vantaggi della nuova tecnologia in un ambiente industriale, in particolare quelli derivanti dalla funzionalità di slicing della rete. Le “Network Slice”, sono delle porzioni di rete logiche virtuali del 5G, che supportano diversi casi applicativi con caratteristiche e requisiti particolari. Una stessa rete fisica 5G può quindi avere molteplici slice, ciascuna dedicata a servizi o clienti specifici, offrendo quindi una maggiore flessibilità, un uso efficiente delle risorse di rete e maggiori opportunità alle aziende che a loro volta possono utilizzare servizi differenziati con specifici requisiti di velocità, latenza e affidabilità.

Il primo caso d’uso oggetto della sperimentazione ha riguardato il movimento di un robot che, attraverso un collegamento radio a bassissima latenza, produce una replica digitale dove il movimento del robot meccanico e dei rispettivi rendering virtuali sono perfettamente sincronizzati. Inoltre, grazie al costante aggiornamento del sistema centrale, è possibile decidere il miglior processo produttivo in base ai parametri di lavoro.

La seconda applicazione è relativa al monitoraggio in tempo reale degli asset industriali; i dati vengono acquisiti da diversi sensori e inviati a un’applicazione che li utilizza per migliorare la pianificazione degli interventi di manutenzione predittiva, i processi produttivi e la qualità. Integrandosi con la piattaforma digitale di Comau “in.Grid”, è possibile riconoscere in modo efficace e tempestivo ogni deviazione dal normale funzionamento. Allo stesso modo, l’assistenza remota e l’accesso a risorse basate sul cloud, come video ad alta definizione e connessioni in tempo reale con dispositivi di realtà aumentata, riducono fortemente i tempi di riparazione in caso di guasto.

Il terzo caso ha interessato l’applicazione della telepresenza immersiva in uno scenario di assistenza remota avanzata, in cui il personale di manutenzione presente sul sito è assistito remotamente da un esperto, al fine di risolvere un guasto, sfruttando sia la realtà aumentata (AR) che tutorial digitali. Grazie all’elevata capacità di banda del 5G, è infatti possibile per l’operatore condividere ciò che vede in tempo reale con gli esperti in remoto, con benefici sulle tempistiche e sui costi.

“Siamo fieri di sostenere la crescita e l’evoluzione del mercato industriale e dell’ecosistema digitale che senza dubbio rappresentano delle enormi opportunità per produrre soluzioni innovative – dichiara Daniele Franceschini, Head of Innovation di TIM -. Con partner come Comau ed Ericsson possiamo garantire lo sviluppo di nuovi servizi e di nuove reti che possono essere configurabili con un alto livello di sicurezza in tempo reale per creare scenari di business personalizzati come ad esempio quelli legati all’Industry 4.0. Grazie alle nostre competenze contribuiremo alla digitalizzazione, fornendo soluzioni che migliorano i processi produttivi di imprese e Pubblica Amministrazione.”

“Comau è impegnata nella definizione di un nuovo paradigma di automazione, che prevede l’utilizzo di sensori esterni per il rilevamento dei parametri all’interno dei contesti produttivi automatizzati e per raccogliere in tempo reale i dati rilevati in un “cervello” centrale. Le informazioni raccolte vengono utilizzate per definire e ottimizzare automaticamente le attività che le macchine devono svolgere in modo flessibile ed efficiente”, ha spiegato Alessandro Piscioneri, Digital Solutions and Services Segment Leader. “Il progetto 5Growth, che abbiamo sviluppato in stretta collaborazione con due partner di rilievo, come TIM ed Ericsson, ha permesso a Comau di testare direttamente sul campo il valore della tecnologia 5G privata come fattore abilitante per questa innovativa architettura, soprattutto in un contesto di robotica mobile”.

Alessandro Pane, Direttore Ricerca e Sviluppo, Ericsson in Italia, commenta “Insieme a TIM e Comau abbiamo dimostrato alcune applicazioni indispensabili in un contesto manifatturiero in rapida evoluzione, dove la produzione ha bisogno di essere più sicura, flessibile e veloce. Il network slicing svolgerà un ruolo cruciale nella creazione di servizi innovativi, accelerando la trasformazione digitale di tutte le imprese. Grazie ad avanzate tecnologie per una gestione efficiente delle risorse di rete, sviluppate nei centri R&S di Ericsson in Italia, gli operatori possono così realizzare nuovi casi d’uso per diversi settori industriali e sfruttare nuove opportunità di mercato.”

Il progetto 5Growth (5G-enabled Growth in Vertical Industries), finanziato dall’UE, si occupa dello sviluppo di soluzioni 5G in grado di soddisfare i rigorosi requisiti di importanti settori verticali come Industria 4.0, Trasporto, Energia, seguendo un approccio basato sulla sperimentazione sul campo. Avviato nel 2019, il progetto rappresenta un ulteriore passo in avanti nella partnership di lunga durata tra Ericsson, TIM e Comau.

CHI È ERICSSON

Ericsson consente agli operatori di sfruttare appieno il valore della connettività. Il portafoglio dell’azienda comprende le aree di business Networks, Cloud Software and Services, Enterprise Wireless Solutions, e Technologies and New Businesses. Tutte le soluzioni sono pensate per aiutare i nostri clienti a diventare digitali, aumentare l’efficienza e trovare nuovi flussi di ricavi. Gli investimenti in innovazione di Ericsson hanno portato i vantaggi della mobilità e della banda larga mobile a miliardi di persone in tutto il mondo. Le azioni Ericsson sono quotate al Nasdaq di Stoccolma e al Nasdaq di New York. www.ericsson.com

www.ericsson.com

CHI È TIM 

TIM è il gruppo leader in Italia e in Brasile nel settore ICT, sviluppa infrastrutture fisse, mobili, cloud e datacenter e offre servizi e prodotti per le comunicazioni e l’intrattenimento, ponendosi all’avanguardia delle tecnologie digitali. TIM rivolge la sua offerta a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, oltre che al mercato wholesale e si avvale di digital companies specializzate che realizzano soluzioni, anche in partnership con gruppi di primaria importanza: Noovle è la cloud company di TIM, Olivetti è il polo digitale con focus sullo sviluppo di soluzioni Internet of Things, Telsy opera nel settore della cybersecurity e Sparkle realizza e mette a disposizione infrastrutture e servizi internazionali. Kena è il secondo brand di telefonia mobile del gruppo, mentre TIMVision, produce e distribuisce contenuti di entertainment.
In Brasile, TIM Brasil è uno dei principali player nel mercato sudamericano delle comunicazioni e leader nella copertura 4G.

 

CHI È COMAU          

Comau, società parte di Stellantis, è leader mondiale nello sviluppo di sistemi e prodotti avanzati per l’automazione industriale. La sua offerta include tecnologie e sistemi per la produzione di veicoli elettrici, ibridi e tradizionali, robot industriali, soluzioni di robotica indossabile e collaborativa, strumenti per la logistica a guida autonoma, centri di lavorazione meccanica dedicati, servizi digitali interconnessi e sistemi in grado di trasmettere, elaborare e analizzare dati macchina e di processo. Con oltre 45 anni di esperienza sul campo e una forte presenza nei maggiori Paesi industrializzati, Comau aiuta le aziende costruttrici, di tutte le dimensioni e di qualunque settore, a migliorare qualità e produttività, riducendo time-to-market e costi complessivi. La sua offerta si estende al project management e alla consulenza, nonché ai servizi di manutenzione e training, per una vasta gamma di segmenti industriali. Comau ha il suo centro direzionale a Torino e opera attraverso una rete internazionale di 6 centri di innovazione, 5 digital hub, 9 stabilimenti di produzione, in cui lavorano 4.000 persone, presenti in 13 Paesi. Una rete globale di distributori e partner consente di rispondere velocemente alle esigenze dei clienti, ovunque si trovino nel mondo. Attraverso le attività di formazione curate dalla sua Academy, Comau si impegna inoltre a sviluppare le conoscenze tecniche e manageriali necessarie alle aziende per affrontare le sfide e le opportunità dell’Industria 4.0

www.comau.com

Terra Madre torna a Torino. Al Parco Dora dal 22 al 26 settembre

Petrini: «Tutti a Torino a Terra Madre per incontrare produttori, cuochi, giovani e attivisti Slow Food che in 150 Paesi stanno già facendo la rigenerazione a partire dal cibo» Online  il programma di Terra Salone del Gusto in scena al Parco Dora di Torino dal 22 al 26 settembre

 

E proprio da Parco Dora Terra Madre vuole partire con il primo evento di lancio di questo percorso: il 23 giugno alle 18 l’Environment Park ospiterà Petrini, Lo Russo e Cirio che, insieme a Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, presenteranno i temi e gli eventi principali ai cittadini di Parco Dora.

Prende il via il percorso che porterà a Torino – nuovamente in presenza a Parco Dora dal 22 al 26 settembre 2022 – centinaia di espositori da tutte le regioni italiane e dall’estero, oltre 3 mila delegati da 150 Paesi e migliaia di visitatori, buyer ed esperti, giovani e attivisti Slow Food per la 14esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, la più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto e a chi lo produce.

 

La manifestazione di Slow FoodComune di Torino e Regione Piemonte animerà infatti le architetture ex industriali di Parco Dora con le sue forme, i colori e profumi, le sue voci ma anche con la gioia e l’entusiasmo di potersi incontrare di nuovo, convinti che il cibo possa essere un ponte per la pace e mostrando come, attraverso l’inclusione e lo scambio, possiamo coltivare insieme un presente migliore.

 

Da oggi è online il sito web di Terra Madre con i primi eventi in programma – Laboratori del Gusto, Appuntamenti a Tavola e Conferenze – a cui partecipano contadini e allevatori, popoli indigeni e cuochi, migranti e pescatori uniti dal claim #RegenerAction: una rigenerazione che parte dal cibo affinché questo diventi motore della transizione ecologica necessaria al profondo rinnovamento del pensiero e della società, unica via per affrontare le crisi in atto. Rinnovare le pratiche agricole, i sistemi di produzione e distribuzione, le diete e le abitudini di consumo, nelle città come nei piccoli borghi, sono azioni tangibili e concrete che la comunità globale può e deve sostenere.

 

«Se vogliamo realizzare una vera rigenerazione di città, campagne e borghi a partire dalla produzione e distribuzione del cibo, dobbiamo superare la visione che vede innovazione e tradizione come elementi contrapposti – sottolinea Carlo Petrini, fondatore di Slow Food –. Questa dicotomia è controproducente: credo che esista vera innovazione quando una tradizione ha successo. Chi oggi può realizzare vera innovazione? Io sono convinto che solo le comunità possano realizzarla, perché si fondano sulla sicurezza affettiva, sulla socialità, sulle relazioni personali: tutti fattori che hanno a che vedere con la gioia e la felicità, e dai quali può scaturire un vero cambio di paradigma. Le comunità possono produrre innovazione perché conservano salde radici territoriali e possiedono la consapevolezza che il patrimonio esistente può generare ricadute positive in maniera diffusa. E proprio grazie alle comunità, ai produttori, i cuochi e i giovani che incontreremo a Parco Dora a Torino, finalmente in presenza, che potremo affrontare con successo il lungo periodo di transizione agroecologica che ci attende».

 

«Il tema scelto in questa edizione di Terra Madre Salone del Gusto rappresenta perfettamente la ripartenza che finalmente stiamo vivendo e di cui tutti abbiamo bisogno – sottolinea Alberto Ciriopresidente della Regione Piemonte –. Siamo emozionati ed entusiasti nel poter nuovamente ospitare in Piemonte le comunità di Terra Madre per un evento che valica i confini e che è non è più solo un simbolo della nostra regione, ma è diventato un patrimonio per il nostro territorio, rendendolo davvero unico e conosciuto a tutte le latitudini».

«L’evento internazionale dedicato alle politiche del cibo e all’agricoltura sarà a Parco Dora e questo mi rende particolarmente fiero –  dichiara Stefano Lo Russosindaco della Città di Torino -. Terra Madre Salone del Gusto animerà un’area che fino a qualche anno fa ospitava impianti produttivi e acciaierie e ora è uno dei più importanti polmoni verdi di Torino. Un luogo perfetto per mostrare concretamente un esempio di rigenerazione ambientale e sociale. Torino vuole sempre più caratterizzarsi come città degli eventi internazionali, vogliamo aprirci al mondo e allargare il perimetro del dibattito, oggi sul cibo come cultura ma così come facciamo per molti altri settori che animano il dibattito pubblico».

Un assaggio di Terra Madre Salone del Gusto

 

E sono proprio le buone pratiche di rigenerazione quelle di cui il pubblico può fare esperienza durante i cinque giorni di Terra Madre, incontrando le centinaia di espositori italiani ed europei del Mercato, le Regioni con i loro spazi istituzionali e i progetti, i produttori dei Presìdi Slow Food, partecipando alle attività e ai percorsi interattivi dedicati alla biodiversità, all’educazione e alle campagne di sensibilizzazione di Slow Food, agli oltre 40 Laboratori del Gusto e agli Appuntamenti a Tavola, alle grandi Conferenze e agli incontri in Arena con filosofi ed economisti, attivisti, artisti e ricercatori, tra i quali citiamo Elena GranataRupa MaryaMichael MossRaj PatelWillie PeyoteTelmo Pievani e Carolyn Steel. Non mancano i momenti dedicati alla conoscenza dei prodotti e alla degustazione grazie alle Cucine di Strada e ai Food Truck accompagnati dalle specialità brassicole dei birrifici italiani. Le reti internazionali sono protagoniste dell’Enoteca, lo spazio che riunisce i produttori della Slow Wine Coalition con approfondimenti e degustazioni, non solo di vino ma anche di vermouth e cocktail; e della Cucina di Terra Madre, palcoscenico dei cuochi dell’Alleanza Slow Food e luogo privilegiato per assaggiare tante preparazioni gastronomiche da tutto il mondo, accompagnati dai caffè dei produttori della Slow Food Coffee Coalition. Tra i protagonisti anche gli studenti ed ex studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo impegnati ad accompagnare i visitatori nei classici personal shopper e in attività di foraging a Parco Dora.

 

Terra Madre Salone del Gusto 2022 ritorna con tutte le proposte delle edizioni in presenza, ma non rinuncia al meglio dell’edizione resiliente del 2020 che per sette mesi ha raccontato sul web storie e personaggi, con tantissimi contenuti online ma anche eventi diffusi, attività, esperienze organizzate dalla rete in Italia e nel mondo, per chi non potrà viaggiare. Tra le novità, anche un portale digitale per connettere i delegati della rete Slow Food in giro per il mondo condividendo storie ed esperienze.

 

La manifestazione è a ingresso libero, il programma degli eventi è online, e in continuo aggiornamento, su www.terramadresalonedelgusto.com.

 

Terra Madre Salone del Gusto è organizzata grazie al contributo di tante istituzioni pubbliche e di numerose aziende che credono nella manifestazione e nel cibo come motore di cambiamento. Tra le realtà con cui stiamo costruendo questa 14esima edizione citiamo i Main Partner: Iren, Lavazza, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua, UniCredit. Con il sostegno di Consulta delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte e della Liguria, Fondazione Compagnia di Sanpaolo, Fondazione CRT. Con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il Ministero per la Transizione Ecologica e Anci.

Più aziende artigiane piemontesi chiuse che aperte nel primo trimestre 2022

Secondo gli ultimi dati che emergono dall’analisi sul tasso di crescita, realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese e riportata nel dossier “Nati-mortalità delle imprese artigiane nel I trimestre 2022”, che ha rielaborato i dati Unioncamere ed Infocamere, al 31 marzo 2022 in Piemonte si contano 115.296 micro e piccole imprese artigiane registrate, frutto di 2.697 nuove iscrizioni nel primo trimestre e di 2.887 cessazioni.

 L’andamento risulta dunque negativo dello -0,17%, con un saldo di -190 unità, un dato, comunque, leggermente in crescita se confrontato al -0,20% con cui si era chiuso il primo trimestre di un anno fa.

A livello provinciale, si registra un calo nel tasso di nati-mortalità delle imprese artigiane nelle province di Alessandria (– 0,74% nel primo trimestre 2022 a fronte del – 0,46% nel primo trimestre nel 2021), Biella (- 0,74% a fronte del – 0,55% nel 2021) e V-C-O (– 0,68% a fronte del – 0,10% nel 2021). Un miglioramento, nonostante il valore rimanga comunque negativo, è stato registrato nella provincia di Cuneo (- 0,18%, a fronte del -0,33% del 2021), in quella di Torino (- 0,01% nel 2022 a fronte del – 0,11% del 2021) ed in quella di Novara (– 0,25% a fronte del – 0,26% nel 2021), mentre il saldo rilevato è positivo nelle province di Asti (+ 0,02% a fronte di – 0,21% nel 2021) e Vercelli (+ 0,20% a fronte del + 0,02% del 2021).

L’andamento nazionale è negativo: nel trimestre gennaio-marzo 2022 l’artigianato italiano ha perso 931 microimprese (29.198 aperture e 30.129 chiusure d’attività). Il calo è dello 0,07%, su un totale di circa 1 milione e 284 mila microimprese.

“È evidente che la mancanza di una coerente politica industriale e legata alle peculiarità del mercato italiano – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte – non aiuti a creare un terreno già reso arido dalla burocrazia estenuante e dalla fiscalità eccessiva, ragione per cui è del tutto teorico parlare anche di orientamento e formazione. Come ci si può aspettare che un giovane intraprenda con fiducia in un contesto simile, con l’ulteriore misera beffa del Reddito di Cittadinanza?”.

“Resta inoltre alta l’attenzione sulle ripercussioni della situazione geopolitica attuale – conclude Felici – in particolare sulle difficoltà legate ad approvvigionamenti e rincari di materie prime ed energia, che hanno iniziato a gravare sulle attività produttive già nell’ultima parte dello scorso anno».

Centro per la Mobilità sostenibile a Milano: persa un’altra occasione

GIACHINO : Un’altra grande occasione persa da Torino.   Torino la Capitale dell’auto si lascia sfuggire il Centro per la Mobilità sostenibile?

La Nuova Amministrazione Comunale sta procedendo al rallentatore e non ascolta neanche le proposte che arrivano dalla Società Civile.
Da quando ,con l’aiuto di alcuni parlamentari e della allora Presidente degli Industriali Licia Mattioli, siamo riusciti a portare a Torino la Autorità dei Trasporti in ripetute occasioni ho lanciato un grande obiettivo per la nostra Città, diventare la Capitale della Mobilità del futuro. Anche recentemente quando siamo stati privati del Centro Nazionale per la Intelligenza Artificiale e ci è stata data solo la parte regalati all’auto ho rilanciato la mia proposta. Silenzio di tomba. A Milano, dove le buone idee vengono valorizzate molto di più e così la Città cresce più delle alte, è nato promosso da 25 Università e relativi Centri di Ricerca oltre a 24 grandi imprese, il Centro Nazionale della Mobilità Sostenibile.
Un Centro che attirerà studenti, ricercatori, imprenditori da tutto il mondo che avrebbe potuto rilanciare la nostra economia e il nostro lavoro. Mi auguro che Politecnico e Regione si attivino al più presto .
Mino GIACHINO
SILAVORO SITAV

L’allarme degli agricoltori: “Emergenza siccità, si dichiari lo stato di calamità naturale”

Confagricoltura: La carenza idrica sta causando danni significativi a tutte le coltivazioni, a partire dalle foraggere (dal 30 al 40% in meno) e anche alle piante tradizionalmente più resistenti alla siccità quali la vite e il nocciolo. Situazione critica per i pascoli montani.

 

Confagricoltura Piemonte ha chiesto alla Regione di attivare le procedure per la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale causa siccità.
“Al momento – dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia – non è ancora possibile quantificare con precisione i danni arrecati alle coltivazioni, condizione indispensabile per accedere ai sostegni del Fondo di solidarietà nazionale, ma ciò che è certo è che le ripercussioni della carenza idrica sulle coltivazioni saranno pesantissime”.
Confagricoltura, che ha partecipato ai lavori del gruppo di lavoro dell’assessorato all’agricoltura che monitora il rischio di perdita del raccolto per cause idriche, allo scopo di identificare le zone dove si rilevano gravi carenze di approvvigionamento, evidenzia una situazione di forte preoccupazione.
“La situazione è critica su tutto il territorio regionale; chi può – spiega Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – sfrutta al massimo la possibilità d’irrigazione, con costi molto elevati per il prelievo dell’acqua dai pozzi, a causa del rincaro del prezzo del gasolio agricolo”.
In base alle rilevazioni del servizio tecnico di Confagricoltura Piemonte – attivo con una cinquantina di operatori specializzati sui territori di tutte le province – la situazione è di criticità estrema per le foraggere (la produzione di fieno è stimata in calo del 40%), orzo e grano: per quest’ultimi si sta originando il fenomeno della “stretta”, finora evidenziato prevalentemente nelle regioni meridionali e quasi mai riscontrato in Piemonte, che produrrà una riduzione della produzione, stimata nell’ordine del 30%. Le semine del mais si sono ridotte a favore di colture meno esigenti dal punto di vista idrico, quali sorgo e girasole; il protrarsi dell’assenza di piogge lascia prevedere uno scarso sviluppo delle colture, con importanti cali di produzione.
Per quanto riguarda il pomodoro da industria la scarsa risorsa disponibile nelle falde e la conseguente mancanza di acqua nei pozzi ha fatto sì che alcune aziende abbiano addirittura rinunciato a praticare la coltura. I primi trapianti hanno potuto sfruttare le piogge di fine aprile rispetto ai trapianti successivi, ma in generale la situazione di stress idrico è diffusa, con ripercussioni sulla fioritura e quindi sulla produzione.
Nel Casalese la carenza idrica delle ultime settimane si sta rivelando estremamente preoccupante per l’impossibilità di garantire al riso l’acqua sufficiente.
Nelle Langhe, in Monferrato e negli altri areali viticoli si riscontra un anticipo del ciclo vegetativo dovuto alle temperature elevate e una situazione di sofferenza dei nuovi impianti che potrebbero necessitare di irrigazioni di soccorso. La fioritura nei versanti più esposti e asciutti è stata anticipata, chiaro segnale di difesa della pianta contro la carenza idrica e le elevate temperature; in ogni caso quest’anno la maturazione delle uve sarà molto anticipata.
Per i noccioleti non ci sono ancora sintomi evidenti, ma se non arriveranno piogge consistenti e le temperature non si abbasseranno è prevedibile una forte cascola nel mese di luglio e difficoltà produttive dal punto di vista qualitativo.
Situazione critica per la frutta: la cosiddetta “acqua di fortuna” è esaurita e tutte le aziende attingono dai pozzi a pieno regime.
I consorzi irrigui, stante la scarsità della risorsa idrica, nelle prossime settimane prospettano il rischio di non poter soddisfare le richieste di irrigazione.
Per quanto riguarda i pascoli, nelle vallate alpine, in assenza di precipitazioni, tra circa un mese ci saranno problemi circa le quantità di erba disponibili; le mandrie potrebbero essere costrette a rientrare anticipatamente dalla monticazione.
Nella zona del Chivassese verso Crescentino per irrigare si stanno utilizzando dei laghetti di acqua sorgiva, che a oggi però sono quasi esauriti.
Nella zona della cintura di Torino, per i terreni irrigui non si segnalano per ora sofferenze, mentre nei terreni in asciutta sia i prati, sia il mais, sono in grave sofferenza.
Nell’area del Piemonte orientale, nella zona del comprensorio idrico Ovest Sesia, si segnala una progressiva riduzione della disponibilità idrica, dal 30 al 50%, a partire dall’8 giugno scorso. Se la riduzione dovesse proseguire a questo ritmo il rischio di perdita del raccolto diventerebbe concreta. Tra l’altro, è già in corso la sovrapposizione di necessità irrigua tra riso e bagnatura delle altre colture a seminativo.
La situazione nel Novarese è critica. Da circa due settimane è iniziata una grave sofferenza idrica che oggi si manifesta con una riduzione media del 70% nei distretti irrigui. Anche la capacità del Lago Maggiore è ridotta sotto lo zero idrometrico con afflussi irrisori. In alcuni distretti è già stata disposta la totale chiusura dell’approvvigionamento idrico e numerose aziende lamentano l’impossibilità di irrigare le colture in atto. Si segnalano gravi stress da siccità nelle colture del riso, del mais e della soia.
Le falde sono asciutte e nonostante la scelta strategica di indirizzarsi verso altre coltivazioni che richiedono un minor apporto d’acqua, lo sviluppo delle colture è generalmente insoddisfacente.
“La carenza idrica – sottolinea il responsabile dell’area ambiente di Confagricoltura Piemonte Marco Boggetti – ha causato notevoli difficoltà nelle scelte di semina da parte degli agricoltori, fatto che potrebbe determinare ripercussioni sul rispetto degli impegni assunti con le misure a superficie del programma di sviluppo rurale, per esempio per le rotazioni colturali: è perciò necessario predisporre adeguate deroghe agli impegni in modo da non penalizzare ulteriormente le aziende”.
Confagricoltura ha anche chiesto alla Regione di verificare la possibilità di intervenire in merito alla regolazione delle portate derivanti da invasi a uso idroelettrico, per garantire una maggiore uniformità dei flussi irrigui.

Estate 2022, gli strumenti per pagamenti elettronici sicuri

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte
dell’Unione Nazionale Consumatori.
Carte prepagate per l’estero: quali sono le migliori offerte per viaggiare nel 2022? Che si
tratti di un viaggio per studenti, di una vacanza o di viaggi business, andare all’estero potrebbe
prevedere delle spese legate ai pagamenti.
Oggi sono disponibili diverse carte di pagamento senza commissioni estere, a scelta tra carte prepagate o carte di debito. In queste righe analizzeremo alcune delle migliori soluzioni da prendere in considerazione per un viaggio fuori dall’Italia nel 2022. Prima di procedere con il confronto tra le diverse carte che si consigliano per fare una vacanza all’estero nel 2022, prendiamo in esame le diverse tipologie di carte che si potranno utilizzare.
Si potrà scegliere tra:
carte di debito;
carte di credito;
carte prepagate:
carte conto con
IBAN.
La carta di debito è una carta di pagamento collegata al conto corrente. Di solito si riceve gratuitamente a casa propria subito dopo la sottoscrizione del conto: è facile da utilizzare e potrebbe prevedere delle commissioni in caso di prelievo in valuta estera, soprattutto nei Paesi extra Ue.
La carta di credito è un’altra carta associata al conto corrente: si caratterizza per la presenza del plafond, ovvero di un importo fisso mensile che permette di pagare anche quando non si hanno disponibilità sul proprio conto corrente. Poi ci sono le carte ricaricabili, ovvero carte prepagate che possono essere caricate dell’importo che si desiderano, e le carte conto con IBAN: entrambe si possono utilizzare senza dover prima attivare un conto corrente (online o tradizionale). Le carte conto con IBAN si differenziano dalle normali prepagate in quanto, avendo un IBAN, permettono di poter eseguire tutte le operazioni tipiche di un conto corrente, come per esempio: la ricezione e l’invio di bonifici; la domiciliazione di un’utenza, che potrà per esempio essere una bolletta della luce o del gas. Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Bonus 200 euro: patronato Inas Cisl in campo per i lavoratori domestici

Il patronato della Cisl dà assistenza per la domanda volta ad ottenere il bonus da 200 euro per i lavoratori domestici che verrà pagato una sola volta a chi, nel 2021, ha avuto un reddito inferiore a 35.000€. Come sempre vicina ai desiderata della gente l’Inas Cisl scende in campo per agevolare l’accesso al bonus:abbiamo sentito Mimma Cetani,responsabile INAS CISL DI TORINO e Provincia la quale ha detto che tra i beneficiari che dovranno sicuramente fare domanda, ci sono i lavoratori domestici residenti in Italia, titolari di uno o più rapporti di lavoro al 18 maggio 2022 e con un reddito inferiore a 35.000 € nel 2021. Per loro sono già aperte le preadesioni:
in attesa che l’Inps attivi la procedura, nelle sedi Inas è già possibile compilare la richiesta, così la
domanda verrà inviata automaticamente dagli operatori presenti in loco non appena l’ente previdenziale
renderà disponibile la procedura. A breve sarà anche possibile scaricare dal sito www.inas.it i
moduli da compilare in anticipo e portare in sede, così tutto sarà ancora più veloce.
“Anche stavolta ci facciamo carico delle persone e dei loro bisogni, di fronte a una misura
d’emergenza dedicata ai cittadini, per i quali il nostro supporto gratuito può rivelarsi fondamentale
per affrontare l’iter di richiesta in modo corretto e senza preoccupazioni”, conclude la responsabile provinciale Inas CISL Mimma Cetani.
È possibile individuare la sede Inas Cisl più vicina consultando il sito www.inas.it oppure scrivendo
una mail su torino@inas.it.

Enzo Grassano