Di Augusto Grandi
Un intelligente articolo di Luca Iaccarino sul Corriere di Torino ha il merito di aprire un dibattito – che ovviamente non ci sarà – sul futuro dell’alta ristorazione e, soprattutto, della ristorazione di medio/buon livello in una città in pieno decadimento come l’ex capitale subalpina.
Perché ormai Torino ha un ruolo sempre più marginale anche in Piemonte. Iaccarino aveva di fatto stroncato il Mercato Centrale, ossia la teorica piazza coperta ricavata recuperando l’orrenda struttura realizzata da Fuffas a Porta Palazzo.
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Ma quanti ristoranti fighetti possono sopravvivere a Torino?