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Industria Felix, le 79 imprese più competitive di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta

Venerdì all’Unione Industriali Torino si è svolto il 47° evento del Premio che si focalizza sulle performance gestionali, sull’affidabilità finanziaria e sugli Esg

 

Focus Cerved sulla sostenibilità : alcune province piemontesi sopra la media italiana a livello ambientale e sociale, Torino, Genova e Cuneo spiccano in ambito economico

L’assessore Chiorino (Regione Piemonte): «Con gli ITS Academy nuovo impulso per la crescita delle attività produttive»

TORINO, lun 27 MAR 2023 – Sono state premiate le 79 le società di capitali con sede legale in Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta più performanti a livello gestionale, finanziario e talvolta anche sostenibili, in occasione del 47° evento Industria Felix realizzato venerdì scorso nella sala Giovanni Agnelli dell’Unione Industriali Torino e organizzato da Industria Felix Magazine, trimestrale di economia e finanza diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore, in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, A.C. Industria Felix, col sostegno di Confindustria, con i patrocini di Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro, Simest, Unione Industriali Torino, con le media partnership de Il Sole 24 Ore e Askanews e con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Grant Thornton, Plus Innovation e M&L Consulting Group.

Nella circostanza Nicola Fornero, sales director Sme di Cerved Group, ha presentato un focus sulla sostenibilità realizzato attraverso 200 variabili organizzate in 50 tematiche suddivise in 17 componenti. È emerso che alcune province piemontesi (Torino, Cuneo, Novara) e Aosta sono al di sopra della media nazionale rispetto ai livelli di sostenibilità sociale. Inoltre Biella e Cuneo mostrano valori elevati in ambito ambientale, mentre Torino, Genova e Cuneo sono in evidenza sugli aspetti economici.

«Sono state premiate alcune delle aziende che rendono orgoglioso il nostro Piemonte, realtà – ha detto l’assessore al Lavoro e alla Formazione professionale della Regione Piemonte, Elena Chiorino – che hanno dimostrato non solo di esser riuscite a non farsi travolgere da una crisi pandemica globale che ha mandato a catafascio migliaia di attività in tutto lo stivale, ma hanno dimostrato di possedere capacità e risorse per invertire questa infausta tendenza. Sono le realtà che contribuiscono a rendere il Made in Italy il marchio di fabbrica della nostra Nazione. In questi anni, il nostro ruolo in Regione è stato quello di stare al fianco delle realtà produttive piemontesi, ed è ciò che ha fin da subito messo in atto il Governo di Giorgia Meloni anche a livello nazionale, cercando di dare loro, con attraverso politiche attive nel campo della formazione, istruzione e lavoro, ciò che rappresenta quel valore aggiunto essenziale per posizionarsi sempre più stabilmente nei mercati: forza lavoro in possesso di competenze specifiche altamente qualificanti». L’assessore ha aggiunto che «il Piemonte può fregiarsi di avere aziende sempre più competitive grazie anche alla loro capacità di innovarsi e la tendenza strategica di puntare all’iper specializzazione delle competenze. Con questa spinta ho voluto dare maggiore impulso agli ITS Academy e, nell’ottica di realizzare un sistema di filiera verticale, ho creato le Academy, un progetto ormai senza alcun dubbio efficace e vincente, dedicato alla formazione professionale di altissimo livello: un modello – ha concluso l’assessore Chiorino – che funziona e che oggi permette di offrire non solo occupazione qualificante, ma di rappresentare nuovo impulso per la crescita delle attività produttive piemontesi».

Qui di seguito i nomi delle 79 aziende premiate, che interverranno con i rispettivi vertici, distinte per provincia in relazione alla sede legale: LIGURIA (22). Genova (11): Bf Gallery S.R.L., Deref S.P.A, Edil Due S.R.L., Liguria Digitale S.P.A., Merito S.R.L., Navalimpianti S.P.A., Oleogen S.R.L., Pastorino Giacomo S.R.L., Pinfabb S.R.L., Polypipe Italia S.R.L., Va.Ni.Ca S.R.L.. La Spezia (6): Cantine Lunae Bosoni S.R.L., Edilbrija S.R.L., Elsel S.R.L., Euroguarco S.P.A., Mediadent Sarzana S.R.L., Sun – Times S.R.L.. Savona (3): Coop Liguria Società Cooperativa Di Consumo, Edil Leka S.R.L., Zpmc Italia S.R.L.. Imperia (2): Mastelli S.R.L., Arimondo S.R.L.. PIEMONTE (51). Torino (26): 2A S.P.A., A&E GÜTermann Italy S.P.A., Acus S.P.A., Arc En Ciel Società Cooperativa Agricola, Batitunnel Italia S.R.L, Bluethink S.P.A., Commerciale Tubi Acciaio S.P.A., Environment Park S.P.A., Eredi Campidonico S.P.A., Fiorentini Alimentari S.P.A., G. Giappichelli Editore S.R.L., Goma Elettronica S.P.A., Istra S.R.L., Mattioli S.P.A., National Molding Italia S.R.L., Nordfer S.R.L., Osai Automation System S.P.A., Romi Italia S.R.L., S.I.D.A.T. S.P.A., Sipal S.P.A., Smart S.R.L., Società Metropolitana Acque Torino S.P.A., Synesthesia S.R.L. Società Benefit, T.R. Express S.R.L., Trigenia S.R.L., Tristone Flowtech Italy S.R.L.. Cuneo (10): Beco Bearings & Components S.R.L, Edil Costruzioni Arapi F.Lli S.R.L., Isomed S.R.L., Merlo S.P.A., Newatt S.R.L., Nord Ovest S.P.A., Rolando S.R.L., Silvateam S.P.A., Simic S.P.A., Tomatis Lamiere S.R.L..Alessandria (6): A.M.Di. S.R.L., Impresa Paroldi Giuseppe & C. S.R.L., Lenti & Villasco S.R.L., Metlac S.P.A., Patelec Cords And Cables S.R.L., Raselli Franco S.P.A.. Novara (6): Balchem Italia S.R.L., Igor S.R.L., Il Flessibile di Nicastri & C. S.R.L., Nubilaria S.R.L., Procos S.P.A., Vinzia Fratelli S.P.A.. Vercelli (3): C.G.T. S.P.A., Emmaus S.P.A., Gallazzini S.P.A.. VALLE D’AOSTA (6). Aosta (6): Auberge De La Maison S.R.L., C.V.A. S.P.A., Chacard S.R.L., La Sorgente Società Cooperativa Sociale, Marazzato Soluzioni Ambientali S.R.L. A Socio Unico, Podium Engineering S.R.L..

Nell’evento, presentato dalla giornalista e conduttrice del Tg1 Maria Soave, i saluti iniziali sono stati portati dal direttore generale dell’Unione Industriali Torino Angelo Cappetti, al talk hanno partecipato  Marco Gabbiani (Banca Mediolanum), Gianluca Coluccio (Ria Grant Thornton), Giovanni Riefoli (Plus Innovation) e Valerio Locatelli (M&L Consulting Group). L’inchiesta sui bilanci depositati è stata curata dal direttore di IFM Michele Montemurro. Sono intervenuti inoltre Michele Chieffi, componente del Comitato scientifico di Industria Felix, per Banca Mediolanum la family banker Valentina Lattanzi e gli wealth advisor Diego Data, Roberto Jura e Francesco Mecca, il partner di M&L Consulting Group Sergio Mattii. È intervenuto da remoto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, mentre i lavori sono stati conclusi dall’assessore regionale Elena Chiorino.

Stralcio dei debiti fino a mille euro: come procedere

  1. Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

In un momento di grande rivoluzione per il Fisco italiano, per tutti coloro che hanno debiti sotto ai 1.000 euro c’è una buona notizia. Mentre infatti il governo è alle prese con la riforma, il decreto Milleproroghe ha stabilito l’annullamento delle cartelle esattoriali fino ai 1.000 euro.

La Legge di Bilancio 2023 ha previsto l’annullamento automatico, il cosiddetto stralcio, dei carichi di importo residuo fino a 1.000 euro, affidati ad Agenzia delle entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 da enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali.

Si tratta di un annullamento automatico di tipo parziale, riferito alle somme dovute a titolo di: interessi per ritardata iscrizione a ruolo; sanzioni e interessi di mora.

L’annullamento automatico di tipo parziale non riguarda invece le somme dovute a titolo di: capitale; rimborso spese per procedure esecutive; diritti di notifica.

Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni del Codice della Strada, diverse da quelle comminate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali, l’annullamento parziale riguarda esclusivamente gli interessi e non le sanzioni, che vengono quindi considerate come somme dovute a titolo di capitale.

Gli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali hanno potuto esercitare la facoltà di non applicare l’annullamento parziale adottando, entro il 31 gennaio 2023, uno specifico provvedimento, pubblicato sul proprio sito istituzionale e trasmesso, entro la stessa data, all’Agente della riscossione.

La Legge di conversione del Decreto Milleproroghe ha poi concesso agli enti che non hanno adottato entro il 31 gennaio 2023 questo provvedimento di non applicazione, la possibilità di farlo entro la nuova scadenza del 31 marzo 2023.

Viene anche data loro l’opzione di annullamento integrale dei propri crediti, comprensivo quindi della quota capitale e delle eventuali spese per procedure esecutive e diritti di notifica, per il cui rimborso l’Agente della riscossione presenterà apposita richiesta all’ente creditore, adottando, entro il 31 marzo 2023, uno specifico provvedimento. I provvedimenti adottati dagli enti devono essere comunicati all’Agenzia delle entrate-Riscossione entro la stessa data del 31 marzo 2023.

La legge di conversione del Decreto Milleproroghe ha poi rinviato dal 31 marzo al 30 aprile 2023 la data di effettivo annullamento dei carichi rientranti nel perimetro applicativo della disposizione.

Riassumendo, la legge di conversione del decreto Milleproroghe ha esteso anche agli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali la possibilità di deliberare l’annullamento dell’intero importo affidato alla riscossione, ampliando così quanto previsto dalla Legge di Bilancio che prevedeva, in assenza di un provvedimento contrario da parte dell’ente, l’annullamento automatico solo delle sanzioni e degli interessi, il cosiddetto stralcio parziale.

Il decreto ha anche fissato la proroga dal 31 gennaio al 31 marzo 2023 del termine entro il quale gli stessi enti devono deliberare l’eventuale non applicazione dello stralcio parziale e comunicare il relativo provvedimento all’agente della riscossione.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Tre nuovi centri per l’impiego a Torino

Chiorino: raggiunto accordo
Grazie a un accordo siglato tra Assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro e Comune di Torino, in città nasceranno tre nuovi punti dedicati alle politiche attive del lavoro, digitali e interattivi, per avvicinare ai percorsi di inserimento e formazione soprattutto i più giovani in cerca di un’occupazione.

“Vogliamo essere capillari, presenti su tutto il territorio cittadino: idealmente in ogni quartiere  dovrebbe sorgere un luogo riconoscibile che funga da punto di riferimento stabile dedicato al lavoro e alla formazione, un luogo per coloro che sono alla ricerca di una nuova occupazione o di un sostegno nell’orientamento e per le imprese che assumono – sottolinea l’Assessore Regionale al Lavoro Elena Chiorino, che prosegue – Chi è rimasto senza impiego, chi si affaccia nel mercato del lavoro per la prima volta, chi vuole capire come potenziare al meglio le proprie capacità attraverso percorsi di formazione, e poi gli invisibili, coloro che non hanno lavoro e non lo cercano, perché demotivati o considerati fuori mercato: a tutte queste persone vogliamo offrire attraverso i professionisti di APL una nuova possibilità, la chance per affacciarsi nel mondo del lavoro con maggiori competenze, attraverso percorsi mirati, col fine di garantire dignità lavorativa e indipendenza a tutti e allontanare lo spettro dell’assistenzialismo fine a se stesso”.

In accordo con Città di Torino, sono stati individuati i tre immobili che andranno a rinforzare la rete dei servizi al lavoro offerti dai Centri per l’impiego alla cittadinanza: si tratta, in particolare, di un nuovo Centro per l’impiego ubicato in una porzione del complesso immobiliare di via Assarotti/angolo via Perrone e di un nuovo spazio moderno e digitale dedicato ai giovani, sito in via Cavour/angolo via Accademia Albertina (piazza Valdo Fusi). Infine, i locali all’interno della Cascina Giajone, in via Guido Reni, saranno utilizzati a potenziamento dell’attuale Centro per l’impiego di Torino Sud.

Utilizzare spazi già esistenti, riqualificandoli e animando così nuove porzioni di città, anziché avviare nuove edificazioni, è stata una scelta primaria dell’Assessorato al Lavoro, in accordo con Agenzia Piemonte Lavoro e Città di Torino, volta alla sostenibilità ambientale, alla rigenerazione e, al contempo, contro il consumo di nuovo suolo.
Regione Piemonte, nell’ottica di promuovere azioni mirate allo sviluppo del proprio territorio, si avvarrà di Agenzia Piemonte Lavoro – il suo ente strumentale che coordina 31 Centri per l’impiego regionali in materia di politiche attive del lavoro – per “dare gambe” all’accordo, sia dal punto di vista progettuale, sia a livello economico-finanziario. Questa operazione, infatti, si incardina all’interno del Piano regionale di potenziamento dei Centri per l’impiego piemontesi, attraverso il quale Agenzia Piemonte Lavoro intende garantire l’erogazione dei servizi con una sempre più attenta copertura del territorio e una maggiore prossimità alla cittadinanza. Con il potenziamento nella Città di Torino, Agenzia Piemonte Lavoro potrà offrire nuovi servizi al lavoro finalizzati a rafforzare la capacità dei Centri per l’impiego di rispondere ai fabbisogni emergenti e sempre più complessi espressi da cittadini e imprese,
Queste azioni sono peraltro in linea con quanto previsto dal Programma attuativo regionale, attraverso il quale la Regione realizzerà il Programma Garanzia occupabilità lavoratori sul territorio piemontese, con particolare attenzione alla capillarità della diffusione dei servizi.

In Piemonte il 48,3% dei posti offerti dalle imprese rimane vacante

Pochi candidati e scarsamente formati. I profili più richiesti: esperti digitali e ICT ma anche autisti di mezzi, edili specializzati in riqualificazione energetica, tecnici delle rinnovabili, acconciatori, estetisti e cuochi.

In Piemonte cresce sempre di più la necessità di figure professionali qualificate da inserire nelle imprese: se nel 2022 la quota mancante di manodopera specializzata era del 41,9%, nel 2023 la carenza si attesterà al 48,3%, con una crescita del 6,4%.

La classifica territoriale piemontese delle figure professionali non trovate nel 2022 ha visto in testa Torino con il 42,2%.

Tra le imprese artigiane la difficoltà di reperimentodi manodopera in Piemonte e Val D’Aosta è del 47,7%.

Insomma, il lavoro ci sarebbe ma i posti rimangono liberi a causa del ridotto numero di candidati, per l’inadeguatezza professionale degli aspiranti e per altre “generiche motivazioni”.

Manca di tutto: da chi opera nell’ambito digitale e ICT, come i progettisti di software, gli amministratori di sistema, gli analisti e i tecnici programmatori, passando per gli autisti di camion, gli operai edili specializzati in risparmio e riqualificazione energetica, gli elettricisti, i meccanici, i meccatronici e i riparatori di autoveicoli, gli idraulici, i saldatori, gli assemblatori e cablatori di apparecchiature elettriche senza dimenticare gli estetisti, gli acconciatori e i cuochi.

E’ questo, in sintesi, ciò che emerge dall’analisi realizzata dell’Ufficio Studi di ConfartigianatoImprese, sulle “Difficoltà di reperimento di personale nelle MPI”. Il dossier mette anche in evidenza come per trovare personale adeguato, nel 2022 le imprese abbiano impiegato in media 3,3 mesi con i tempi allungatisi fino a 4,7 mesi per gli operai altamente specializzati anche se per migliaia di altre figure altamente professionalizzate occorre oltre 1 anno di ricerca.

“La difficoltà delle nostre imprese a reperire personale è la conseguenza di una molteplicità di fattori afferma Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte dalla crisi demografica al gap tra scuola e mondo del lavoro, dalla rivoluzione digitale fino alle nuove aspettative e propensioni, soprattutto dei giovani, nei confronti del lavoro”.

“Per questo – continua Felici la carenza di manodopera va affrontata con un approccio sistemico e coordinato, anche di tipo culturale, occorrono, inoltre, interventi di politica economica e misure per riattivare il mercato del lavoro.

Confartigianato Imprese ha anche fatto la rilevazione delle 73 professioni più difficili da reperire per le MPI a vocazione artigiana. L’analisi apre con una criticità importante derivata dalla carenza di conduttori di mezzi pesanti e camion (56,7% delle figure richieste mancanti), seguono i muratori in pietra, mattoni, refrattari (46,2%), elettricisti nelle costruzioni civili (63,4%), tecnici della vendita e della distribuzione (45,1%), idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas (70,1%), acconciatori (50,1%), meccanici artigianali, riparatori automobili (69,9%), operai macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali (62,7%), montatori di carpenteria metallica (64,7%), autisti di taxi, conduttori di automobili, furgoni e altri veicoli (37,8%), meccanici e montatori di macchinari industriali (56,0%), attrezzisti di macchine utensili  (68,6%), installatori e riparatori di apparati elettrici ed elettromeccanici (65,2%), tecnici programmatori (66,8%), tecnici della gestione di cantieri edili (61,4%), contabili con (44,1%) e analisti e progettisti di software (80,8%).

Confartigianato Imprese Piemonte mette l’accentoanche sui problemi che potrebbero verificarsi con l’arrivo, e la gestione, dei fondi del PNNR.

“Siamo di fronte a un problema molto delicato, prosegue Felici che potrebbe far generare dinamiche negative. Infatti se le figure professionali scarseggiano nelle imprese, tali difficoltà si potrebbero riverberare anche sull’Amministrazione Pubblica e negli Enti Locali, i veri attori della gestione dei contributi europei, storicamente alle prese con una cronica carenza di personale specializzato”.

Per Confartigianato Imprese, affinché il Piano si possa realizzare da parte del Governo e della Regione è indispensabile un’immediata e forte azione di sostegno, attraverso nuove assunzioni di personale o tramite supporti tecnici esterni qualificati.

“I tempi sono cortissimi – riprende Felici per formare gli addetti e i professionisti ci vogliono tanti mesi, se non anni, tanta esperienza e importanti investimenti in formazione e, non per ultimo, una notevole quantità di imprese che siano disposte a prendere in carico i giovani per accompagnarli in un percorso di sviluppo e crescita professionale i cui risultati, nella maggior parte dei casi, non sono immediati”.

Confartigianato Imprese Piemonte, per questo, auspica che l’Esecutivo Nazionale si adoperi per incentivare gli strumenti a disposizione delle imprese per le assunzioni, come per esempio l’abbattimento degli oneri contributivi. Quanto all’apprendistato, sarebbe fondamentale rafforzare questo tipo di percorso, sottolineando l’importanza dell’ambivalenza tra formazione e lavoro e tenendo, però, sempre presente un’adeguata retribuzione salariale.

“Il nostro auspicio – conclude Felici è che le imprese possano essere maggiormente aiutate nell’investire e credere nel proprio personale, migliorando la propria politica di gestione. Infine, andrebbe valorizzata anche l’attrattività dei mestieri,attraverso percorsi che evidenzino la bellezza, il valoree soprattutto l’importanza di queste occupazioni”.

Saimare, 99 anni di servizi alle aziende

 Realtà che importano ed esportano, in utile e in crescita. 

GIACHINO : La logistica sempre più importante è strategica per il nostro Paese.

Il CDA di SAIMARE presieduto da Mino Giachino, nel giorno del suo 99° compleanno ,  ha discusso e approvato il Bilancio 2022 che chiude in utile con aumento del fatturato e del personale.  Una delle più’ antiche aziende di spedizioni e di servizi all’import e all’export del nostro Paese, settore strategico per il nostro Paese. Ricordo che senza l’avanzo commerciale di questi anni l’Italia avrebbe avuto un PIL a in negativo. Operiamo in tutti i porti italiani e offriamo ai nostri clienti un servizio su misura che si basa su una esperienza unica che va verso i 100 anni.
Secondo una recente indagine le aziende manifatturiere per la organizzazione dei loro trasporti   al 60% si rivolgono gli spedizionieri. Il nostro è un ruolo decisivo per la efficienza logistica del Paese. La logistica vale il 10% del PIL ma conta molto di più perché è fondamentale x il funzionamento del sistema economico si pensi la gestione dei flussi alle catene di montaggio.  I 100 anni di SAIMARE siano l’anno della logistica. Se il nostro Paese avesse una logistica pubblica efficiente come quella tedesca l’Italia crescerebbe di almeno 1 punto di PIL in più.  Fondamentale per il futuro è la crescita del trasporto su rotaia e l’intermodalita’. Ecco perché è importante rendere strutturali nel Bilancio dello Stato i fondi relativi al Ferrobonus.
La logistica italiana è green da quando nel 2008 sbloccammo le autostrade del mare e nel 2009ideai e feci approvare il primo Ferrobonus. A quella epoca Greta andava ancora all’asilo . Come si è visto durante il COVID e nella nuova globalizzazione ai Governi si chiede una grande  visione logistica.
Domenica 24.3.2024 tutti a Genova per i 100 anni di SAIMARE spa.

Cibi e vini, Regione Piemonte a Bruxelles al convegno di Arepo

Riforma europea del sistema delle indicazioni geografiche

AREPO, l’Associazione delle Regioni Europee dei Prodotti d’Origine, di cui fanno parte 33 Regioni, tra cui il Piemonte, di 8 diverse nazioni europee, organizza a Bruxelles, giovedì 30 marzo 2023, la quinta edizione dell’AREPO European Event on Quality and Origin Product, https://www.arepoquality.eu/event/5th-european-event-of-quality-and-origin-products


Il tema del convegno è incentrato sulla riforma della politica europea relativa alla qualità e alle Indicazioni geografiche dei prodotti agroalimentari, con la partecipazione di Paolo De Castro, relatore della riforma attualmente in corso, e di Janusz Wojciechowski, Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. Parteciperanno membri del Parlamento europeo e della Commissione europea, componenti delle Rappresentanze permanenti, del Comitato delle Regioni. Per la Regione Piemonte saranno presenti il presidente 
Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.
“La Regione intende tutelare i cibi e vini piemontesi di qualità certificata grazie al lavoro attento dei nostri produttori, un punto di forza del comparto agroalimentare, con ottimi risultati anche nell’export“ sottolineano il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa.

L’impatto economico dell’agroalimentare Dop e Igp del Piemonte, che conta 82 prodotti, è di 1 miliardo e 570 milioni di euro (335 milioni l’agroalimentare e 1 miliardo e 235 milioni i vini Docg e Doc) grazie al lavoro di oltre 13mila operatori del settore produttivo e di trasformazione, valore in continua crescita che segna un +15,4% rispetto all’anno precedente.

Al termine del convegno è in programma la degustazione di una selezione di prodotti e vini a denominazione di origine e ad indicazione geografica delle Regioni coinvolte. In rappresentanza di tutti i prodotti certificati piemontesi, lo stand allestito dall’Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte presenterà il Roccaverano Dop, il Crudo di Cuneo, la Nocciola del Piemonte Igp, la Freisa Doc (vitigno dell’anno 2022 per Regione Piemonte) e l’Erbaluce spumante Docg (vitigno dell’anno 2023 per Regione Piemonte).

Inoltre mercoledì 29 marzo, nella sede istituzionale della Regione Piemonte a Bruxelles, si svolgerà l’evento “Guarda e gusta il Piemonte: un viaggio tra cibo e cinema”: alle ore 18 verrà proiettato il docufilm “Coltivare storie. L’agricoltura piemontese al cinema” di Giulio Pedretti e prodotto da Regione Piemonte con l’idea di raccontare alcuni prodotti enogastronomici ed i territori rurali da cui hanno origine attraverso lo sguardo di registi e documentaristi piemontesi; a seguire, sarà offerta una degustazione di tutti i prodotti ed i vini ad indicazione geografica piemontesi, introdotti da alcuni rappresentanti dei Consorzi di tutela aderenti.

L’evento è dedicato ai rappresentanti del mondo istituzionale e imprenditoriale di stanza a Bruxelles ed è organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte in collaborazione con Visit Piemonte, Vignaioli Piemontesi e il ristorante Iosono Piemonte di Bruxelles.

Bonus prima casa per chi ha meno di 35 anni, tutte le indicazioni

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una mini guida alle agevolazioni per i giovani under 36. Nel documento aggiornato a gennaio vengono riepilogati i requisiti per avere accesso alle agevolazioni, i vantaggi previsti dalla misura e i casi in cui si perde il bonus per l’acquisto della prima casa.

Esse spettano a coloro che: acquistano la “prima casa” tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023; non hanno ancora compiuto i 36 anni di età nell’anno in cui l’atto è stipulato; hanno un ISEE annuo non superiore a 40.000 euro.

È necessario, inoltre: avere o stabilire la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile, entro 18 mesi dall’acquisto; non essere titolari, nemmeno col coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove si trova l’immobile da acquistare; non possedere un altro immobile acquistato con l’agevolazione prima casa o, se si possiede, venderlo entro un anno dalla data del nuovo acquisto.

Tra gli immobili ammessi al  beneficio rientrano quelli classificati o classificabili nelle seguenti categorie catastali: A/2 (abitazioni di tipo civile); A/3 (abitazioni di tipo economico); A/4 (abitazioni di tipo popolare); A/5 (abitazione di tipo ultra popolare); A/6 (abitazione di tipo rurale); A/7 (abitazioni in villini); A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).

I benefici si estendono anche per l’acquisto delle pertinenze dell’immobile principale, classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2 (magazzini e locali di deposito); C/6 (per esempio, rimesse e autorimesse); C/7 (tettoie chiuse o aperte)limitatamente a una sola pertinenza per ciascuna categoria e destinate a servizio della casa di abitazione oggetto dell’acquisto agevolato.

Per gli acquisti non soggetti a Iva, non sono dovute le imposte di registro, ipotecaria e catastale.

Per le compravendite soggette a Iva, oltre a non pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale, viene concesso un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva pagata al venditore, che può essere utilizzato: per pagare imposte (registro, ipotecaria, catastale) su successioni e donazioni dovute su atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito; per pagare l’Irpef dovuta in base alla dichiarazione da presentare dopo la data dell’acquisto agevolato; per compensare somme dovute tramite modello F24, in cui va indicato il codice tributo “6928”.

Per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo non è dovuta l’imposta sostitutiva.

L’Agenzia delle Entrate ricorda inoltre che come per gli altri atti di acquisto assoggettati all’imposta di registro proporzionale, anche l’atto di acquisto prima casa “under 36” è esente, inoltre, dall’imposta di bollo.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Bilancio: più servizi e manutenzioni in città, nonostante l’inflazione

Più risorse per manutenzione, welfare, servizi educativi, cultura, turismo, commercio, nonostante la complessa situazione finanziaria dell’ente e la congiuntura economica negativa del periodo con la crisi energetica che ha portato ad un’impennata dell’inflazione.

 

Questa in estrema sintesi la fotografia del bilancio previsionale 2023-2025 che il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo e l’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli hanno presentato ai principali interlocutori della società civile: organizzazioni sindacali, rappresentanti del mondo economico e industriale, fondazioni, associazioni sportive e del terzo settore.

Alle pregresse e già note criticità del bilancio della Città, ovvero la copertura del disavanzo e il rilevante indebitamento, si aggiunge un aumento di spesa nel triennio per interessi passivi di 36,9 milioni. A incidere sulle spese in modo consistente sono anche le utenze energetiche: se nel 2020 e nel 2021, con la pandemia, la spesa era rimasta sostanzialmente invariata intorno a 30 milioni, per il 2022 è stata di 81 milioni e per il 2023 è stimata a 78.

A garantire l’equilibrio finanziario dei conti sono anche le risorse straordinarie chieste e ottenute dalla Città attraverso il “Patto per Torino” siglato nel 2022 con il Governo Draghi per il periodo 2022-2042, che, per il 2023, porterà nelle casse di Palazzo Civico 141,6 milioni di euro.

Pur a fronte di un aumento Istat dell’11,3% (su base mensile del dicembre 2022) e di un’inflazione media su base annua dell’8,1%, che comporteranno un lieve adeguamento del 4% del canone unico patrimoniale, resteranno invariati canoni e tariffe per servizi educativi, aree mercatali, concessioni patrimoniali per associazioni e terzo settore, impianti sportivi. Saranno mantenute tutte le agevolazioni Isee per le famiglie su tassa rifiuti, mense scolastiche, servizi sociali e trasporti. Per assicurare il buon funzionamento della macchina comunale sarà garantito il turn over e confermati i piani d’assunzione con un tasso di ricambio del personale dipendente del 23% sul periodo 2022-2025.

Aumentano gli stanziamenti per il trasporto delle persone con disabilità (+4%) e quelli per i servizi sociali e l’edilizia abitativa pubblica (+3%). Con i 179,4 milioni di quest’ultima voce di spesa verranno ampliate le accoglienze solidali per famiglie, persone fragili, anziani, migranti e assicurata la continuità delle prestazioni sociali e socio-sanitarie. Previsti anche tre interventi di nuove costruzioni di edilizia abitativa sociale nell’area Veglio, in piazza della Repubblica e via Vagnone e numerosi cantieri di riqualificazione.

+11% per i servizi educativi e l’edilizia scolastica che permetterà l’avvio di un nuovo sistema di ristorazione con migliore qualità dei pasti forniti agli alunni, il mantenimento dell’offerta già prevista per nidi, scuole per l’infanzia, inclusione dei disabili e numerosi interventi edilizi, con la messa in sicurezza e riqualificazione di 95 edifici scolastici in tutta la Città e la costruzione di 3 nuovi plessi (via Verolengo, via Pietro Giuria, via Santhià).

+9% di stanziamento per cultura, eventi, sport, turismo e commercio. Tra i principali interventi in programma, nel 2024 si interverrà nell’area del Parco del Valentino con la riqualificazione del Teatro Nuovo, la creazione della nuova biblioteca civica e il restauro del Borgo Medievale.

In previsione anche il mantenimento del sostegno economico agli enti culturali con un rafforzamento del coinvolgimento delle periferie, il potenziamento dell’attività di promozione turistica della Città, la riqualificazione di numerosi impianti sportivi (Cecchi, Colletta, Passo Buole, Stadio Primo Nebiolo, piscine comunali) e il restyling di diversi mercati cittadini, tra cui Porta Palazzo, corso Racconigi e piazza Bengasi.

In aumento significativo (+42%) anche lo stanziamento destinato alle manutenzioni ordinarie per manutenzione degli edifici pubblici, del verde, del suolo.

Dichiara il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: “Gli incontri di questa mattina, per il secondo anno, confermano la volontà dell’amministrazione di coinvolgere i corpi intermedi e le rappresentanze delle diverse categorie sul tema del bilancio comunale. Il triennio 2023-2025 sarà un periodo di grandi trasformazioni urbane secondo le quattro principali priorità che questa amministrazione ha individuato: sviluppo, coesione, sostenibilità, cura. Questo è il progetto di Città che abbiamo in mente, che prevede una forte sinergia e una coprogettazione tra pubblico e privato e traccia una rotta di crescita per Torino“.

Aggiunge l’assessora al Bilancio, Gabriella Nardelli: “Impostare e chiudere il bilancio quest’anno è stata una sfida ancora più ardua di quella dello scorso. Abbiamo infatti dovuto assorbire i pesanti rincari di utenze e caro materiali dovuti alla perdurante crisi energetica, gli aumenti degli interessi passivi e l’aumento della copertura della quota del disavanzo. Tutto questo continuando la politica del risanamento dei conti, senza creare ulteriore debito, senza utilizzare la leva fiscale, senza ricorrere a dismissioni societarie.”

Dopo il confronto con i rappresentanti politici della maggioranza e i presidenti delle Circoscrizioni cittadine avvenuto ieri e quello con le categorie di questa mattina, il documento arriverà alla Giunta comunale per l’approvazione mercoledì 22 marzo. Lunedì 27 avrà invece inizio l’iter in Consiglio Comunale con il passaggio nelle varie Commissioni mentre lunedì 17 aprile sarà il momento della discussione e del voto in Sala Rossa.

Industria Felix: nel post-Covid utili per 7 aziende su 10 in Piemonte e Liguria

Venerdì all’Unione Industriali Torino sarà presentata l’inchiesta di Industria Felix Magazine e Cerved: saranno premiate 79 società del Nord Ovest: i nomi

 

In Valle D’Aosta il fatturato aumenta di un quarto rispetto all’anno precedente. Genova prima per miglior percentuale di crescita dei ricavi nella regione. Torino seconda regionale per crescita addetti. I primati di Verbania

Nel post-Covid 7 aziende su 10 hanno prodotto utili in Piemonte (73,6%) e Liguria (70,1%). Il Piemonte nel 2021 ha aumentato del 20,8% i ricavi delle società di capitali con sede legale nella regione e fatturati sopra il milione e prodotto circa 249 miliardi di euro. Le tre province che si posizionano sul podio per la miglior crescita dei ricavi a livello percentuale sono quelle di Verbania con il 33,7% per 3,3 miliardi di euro, Vercelli con il 24,9% per 8,7 miliardi e Alessandria con il 21,5% per 24,3 miliardi. Subito dopo si classificano: Torino, che con il 20,6% traina la regione per 144,8 miliardi, Biella con il 20,5% per 6,1 miliardi, Cuneo con il 20,3% per 34,9 miliardi, Novara con il 19,5% per 23,2 miliardi e infine Asti con il 18,9% per 3,9 miliardi. La Liguria ha aumentato del 19,1% i ricavi e prodotto circa 54,7 miliardi di euro. La provincia di Genova traina la regione per la miglior crescita dei ricavi con il 20,5% per 42,9 miliardi. Seguono le province di La Spezia con il 18,2% per 4,4 miliardi, Imperiacon il 17,5% per 2,5 miliardi e infine Savona con il 9,2% per 4,9 miliardi. La Valle d’Aosta nel 2021 ha aumentato del 26,5% i ricavi e prodotto circa 5 miliardi di euro. La provincia di Aosta raggiunge una crescita del 26,5% per 5 miliardi.

È quanto emerge in anteprima dalla maxi inchiesta sui bilanci realizzata da Industria Felix Magazine, trimestrale di economia e finanza diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore, e Cerved, che sarà presentata venerdì mattina 24 marzo (ingresso su invito) a Torino nella Sala Giovanni Agnelli dell’Unione Industria Torino, in occasione del 47° evento Industria Felix, 5a edizione Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta che competono. Nell’occasione saranno premiate le 79 imprese più performanti a livello gestionale, affidabili finanziariamente e talvolta sostenibili con sede legale in Piemonte (51), Liguria (22) e Valle d’Aosta (6). L’evento è organizzato da Industria Felix Magazine, trimestrale supplemento con Il Sole 24 Ore, in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, A.C. Industria Felix, col sostegno di Confindustria, con i patrocini di Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro, Simest, Unione Industriali Torino, con le media partnership de Il Sole 24 Ore e Askanews e con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Grant Thornton, Plus Innovation, M&L Consulting Group, e sarà presentato dalla giornalista e conduttrice del Tg1 Maria Soave.

Qui di seguito i nomi delle 79 aziende premiate, che interverranno con i rispettivi vertici, distinte per provincia in relazione alla sede legale.

LIGURIA (22). Genova (11): Bf Gallery S.R.L., Deref S.P.A, Edil Due S.R.L., Liguria Digitale S.P.A., Merito S.R.L., Navalimpianti S.P.A., Oleogen S.R.L., Pastorino Giacomo S.R.L., Pinfabb S.R.L., Polypipe Italia S.R.L., Va.Ni.Ca S.R.L.. La Spezia (6): Cantine Lunae Bosoni S.R.L., Edilbrija S.R.L., Elsel S.R.L., Euroguarco S.P.A., Mediadent Sarzana S.R.L., Sun – Times S.R.L.. Savona (3): Coop Liguria Società Cooperativa Di Consumo, Edil Leka S.R.L., Zpmc Italia S.R.L.. Imperia (2): Mastelli S.R.L., Arimondo S.R.L..

PIEMONTE (51). Torino (26): 2A S.P.A., A&E GÜTermann Italy S.P.A., Acus S.P.A., Arc En Ciel Società Cooperativa Agricola, Batitunnel Italia S.R.L, Bluethink S.P.A., Commerciale Tubi Acciaio S.P.A., Environment Park S.P.A., Eredi Campidonico S.P.A., Fiorentini Alimentari S.P.A., G. Giappichelli Editore S.R.L., Goma Elettronica S.P.A., Istra S.R.L., Mattioli S.P.A., National Molding Italia S.R.L., Nordfer S.R.L., Osai Automation System S.P.A., Romi Italia S.R.L., S.I.D.A.T. S.P.A., Sipal S.P.A., Smart S.R.L., Società Metropolitana Acque Torino S.P.A., Synesthesia S.R.L. Società Benefit, T.R. Express S.R.L., Trigenia S.R.L., Tristone Flowtech Italy S.R.L.. Cuneo (10): Beco Bearings & Components S.R.L, Edil Costruzioni Arapi F.Lli S.R.L., Isomed S.R.L., Merlo S.P.A., Newatt S.R.L., Nord Ovest S.P.A., Rolando S.R.L., Silvateam S.P.A., Simic S.P.A., Tomatis Lamiere S.R.L.. Alessandria (6): A.M.Di. S.R.L., Impresa Paroldi Giuseppe & C. S.R.L., Lenti & Villasco S.R.L., Metlac  S.P.A., Patelec Cords And Cables S.R.L., Raselli Franco S.P.A.. Novara (6): Balchem Italia S.R.L., Igor S.R.L., Il Flessibile di Nicastri & C. S.R.L., Nubilaria S.R.L., Procos S.P.A., Vinzia Fratelli S.P.A.. Vercelli (3): C.G.T. S.P.A., Emmaus S.P.A., Gallazzini S.P.A..

VALLE D’AOSTA (6). Aosta (6): Auberge De La Maison S.R.L., C.V.A. S.P.A., Chacard S.R.L., La Sorgente Società Cooperativa Sociale, Marazzato Soluzioni Ambientali S.R.L. A Socio Unico, Podium Engineering S.R.L..

Venerdì i saluti iniziali saranno portati da Giorgio Marsiaj, presidente dell’Unione Industriali Torino, il talk sarà invece con Marco Gabbiani (Banca Mediolanum), Gianluca Coluccio (Ria Grant Thornton), Giovanni Riefoli (Plus Innovation) e Valerio Locatelli (M&L Consulting Group). L’inchiesta sui bilanci depositati sarà a cura dal direttore di IFM Michele Montemurro, mentre lo studio sulle prospettive di crescita, rischio e sostenibilità delle tre regioni sarà presentato dal sales director Sme di Cerved Group Nicola Fornero. Interverranno per Banca Mediolanum la family banker Valentina Lattanzi, gli wealth advisor Diego Data, Roberto Jura e Francesco Mecca; poi il componente del Comitato scientifico di Industria Felix Michele Chieffi, il partner di M&L Consulting Group Alessandro Mattii e per Confindustria Piemonte Giovanni Mensi. I lavori saranno conclusi dall’Assessore al Lavoro e alla Formazione professionale della Regione Piemonte, Elena Chiorino, mentre interverrà da remoto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Al via Novapoint, Centro Servizi Coop

IL CENTRO UNIFICATO  PER PROMUOVERE I SERVIZI GARANTITI DA NOVA COOP


Il più avanzato sistema di proposte finanziarie e per la gestione delle utilities sviluppato nella distribuzione organizzata, studiato per rispondere alle nuove esigenze delle famiglie pressate dal carovita.

Da oggi in tutta la rete dei negozi Nova Coop – 61 punti vendita in Piemonte e 3 in alta Lombardia – sono operativi i Novapoint – Centro Servizi Coop, un nuovo modello di punto di accoglienza con il compito di fornire informazioni ed erogare direttamente alla clientela tutte le principali prestazioni proposte dalla cooperativa.

Dai contratti per la telefonia a quelli per le utenze di luce e gas, dalle soluzioni assicurative a quelle per la gestione dei propri risparmi, la gamma di servizi disponibile nei nuovi spazi punta a soddisfare un ampio raggio di bisogni quotidiani delle famiglie italiane che normalmente trovano risposte al di fuori del tradizionale perimetro di un supermercato, per offrire così nella vendita di servizi a Soci Coop e clienti gli stessi vantaggi, in termini di qualità e convenienza, che già qualificano la proposta commerciale dell’insegna nell’ambito della grande distribuzione.

Con l’introduzione dei Novapoint si realizza un ampliamento e una standardizzazione delle modalità di informazione ed erogazione dei servizi offerti da Nova Coop che, in precedenza, erano già disponibili in alcuni punti vendita ma potevano essere proposti in spazi tra loro diversi e affidati a una pluralità di figure. La principale conseguenza è un’estensione dell’accessibilità dei servizi garantiti da Nova Coop a tutti i circa 600 mila soci e ai clienti, che potranno sottoscriverli nel proprio negozio di riferimento e venire seguiti, nella scelta delle soluzioni di investimento come nella stipula di contratti e polizze assicurative, da personale appositamente formato: gli specialisti dei Servizi finanziari & Utilities.

Presso i NovaPoint è quindi possibile attivare i servizi di telefonia mobile dell’operatore CoopVoce, sottoscrivere i contratti per la fornitura ai clienti domestici di energia elettrica e gas del marchio Enercasa Coop di Nova Aeg, stipulare le offerte assicurative UnipolSai (per mobilità, casa, risparmio, protezione e lavoro) con speciali vantaggi riservati ai soci Nova Coop, attivare il Prestito Sociale e diventare così Socio Prestatore di Nova Coop. Inoltre, il Novapoint rappresenta il punto di accoglienza e ascolto del negozio, dove rivolgersi d’ora innanzi per ricevere informazioni, approfondire le Iniziative Sociali e fruire degli altri Servizi alla Vendita.

Lo staff dei Novapoint è formato da 19 specialisti dei Servizi finanziari & Utilities, coadiuvati da un coordinatore e da una rete di altre 140 professionalità della cooperativa, appositamente formate per supportare il presidio dei nuovi centri servizi.

Nell’ottica di favorire un accesso omnicanale a tutte le informazioni e ai servizi trattati, la realizzazione della rete fisica dei Novapoint nei negozi è stata accompagnata dal rifacimento dei siti www.novacoop.it e www.novaaeg.it, riprogettati per diventare portali di ascolto 2.0 e punti di accesso, rispettivamente, all’intera offerta commerciale Nova Coop e alle proposte luce e gas di Nova Aeg per privati e imprese.

Marco Sola Titetto, Direttore generale Nova Aeg, spiega:

«Negli ultimi tre anni il mercato dell’energia è stato caratterizzato da fenomeni le cui variazioni, in termini di magnitudine e rapidità, non si erano mai registrate prima d’ora. Abbiamo vissuto i prezzi quasi azzerati della pandemia e l’energia elettrica a 700 €/MWh dopo l’invasione russa all’Ucraina. Malgrado questi ripetuti cambi di paradigma, Nova Aeg ha saputo costruire un importante percorso di crescita che la vede oggi stabilmente tra i primi venti venditori di energia elettrica a livello italiano. Si tratta di risultati costruiti grazie a un approccio commerciale basato sul contatto diretto e sulla serietà di mantenere fede alle condizioni pattuite, che ha permesso ai nostri clienti domestici con contratti a prezzo fisso di risparmiare circa 8 milioni di euro nel corso del 2022. L’istituzione dei Novapoint all’interno dei punti vendita della cooperativa e il rinnovo del nostro sito web ci consentiranno di rafforzare il presidio dei canali di vendita sia su base locale che nazionale, continuando ad offrire contratti di luce e gas a condizioni sempre competitive e trasparenti».

Ernesto Dalle Rive, Presidente Nova Coop, dichiara:

«Vogliamo ribadire il nostro sostegno alle famiglie che stanno affrontando una difficile congiuntura per l’aumento generalizzato dei costi di beni e servizi. Dall’inizio della crisi energetica, come realtà della grande distribuzione, ci siamo fatti carico di assorbire gran parte dell’aumento dell’inflazione sui beni di largo consumo per difendere il potere di acquisto dei nostri clienti. Sebbene, questo avvio di 2023 abbia portato a una flessione tendenziale degli aumenti sui beni energetici, il peso dell’inflazione rimane forte in altri settori. Ecco allora che la nascita dei Novapoint, un’operazione che avevamo progettato nell’ottica di uscire dal nostro perimetro tradizionale di retailer per soddisfare maggiormente i nuovi bisogni dei nostri Soci e clienti, diventa allora un ulteriore strumento di tutela “anticrisi”. Attraverso i nuovi centri servizi siamo la prima insegna della distribuzione organizzata a proporre un sistema completo di servizi finanziari e utilità ai cittadini, che qualifichiamo trasmettendo anche in questo caso la nostra identità distintiva: quella di un fornitore amichevole per il consumatore, affidabile, sempre facilmente raggiungibile tramite i negozi della cooperativa, che offre contratti trasparenti e una reputazione solida, da sempre sinonimo di qualità e convenienza».

La creazione di un centro servizi unificato, che presidia sia i negozi sia le vetrine aziendali digitali, rappresenta un ulteriore tassello nel percorso verso la completa omnicanalità iniziato nel 2019 e che recentemente ha ricevuto ulteriore impulso con l’avvio del progetto Socio Web che, per la prima volta, ha consentito di associarsi a Nova Coop per via telematica. Nei primi dieci mesi di sperimentazione oltre il 6% dei nuovi iscritti ha scelto questa modalità di affiliazione. Si tratta di persone con un’età media (42,6) più bassa di quelle che aderiscono alla Cooperativa nei punti vendita e con una maggiore propensione a scegliere la piattaforma di e-commerce digitale di Nova Coop come canale preferenziale di acquisto o come affiancamento al tradizionale passaggio in punto vendita.

Nel 2022 sono stati 33 mila i nuovi utenti che si sono registrati al canale di vendita digitale di Nova Coop, che attualmente è presente in sette delle otto province piemontesi e raggiunge con il servizio di consegna Coop a Casa i centri abitati compresi nell’ambito di 400 codici di avviamento postale.