ECONOMIA- Pagina 133

A Torino in crescita le compravendite immobiliari, prezzi al rialzo

Report a cura dell’Ufficio Studi Gabetti

 

Nel 2022 Torino registra una crescita delle compravendite residenziali: secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, nel periodo di rifermento si sono realizzate 16.125 transazioni residenziali nel capoluogo, +5,9% rispetto al 2021.

Per quanto riguarda i prezzi, nel 2022, secondo quanto emerge dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi Gabetti, presso le agenzie Gabetti, Grimaldi e Professionecasa , il capoluogo piemontese ha mostrato un incremento delle quotazioni che, rispetto al 2021, registrano un +1%.

I tempi medi di vendita sono risultati inferiori a 3 mesi, mentre gli sconti in sede di chiusura delle trattative sono mediamente intorno al 14%, con forte variabilità a seconda del rapporto qualità/prezzo delle specifiche soluzioni immobiliari.

Transazioni residenziali a Torino per trimestre

 

Elaborazione Ufficio Studi Gabetti su dati Agenzia del Territorio

Nella “Torino storica”, le quotazioni in centro sono, nel secondo semestre 2022, in lieve rialzo rispetto al semestre precedente: per il signorile in condizioni ottime siamo a 2.600 euro al mq e a 2.200 euro al mq in condizioni buone. In queste zone i prezzi richiesti per particolari soluzioni di pregio possono distanziarsi rispetto alle medie evidenziate. Per le soluzioni di tipologia media siamo invece a 1.850 euro al mq per l’usato in buono stato e a 2.200 euro al mq per soluzioni in ottimo stato manutentivo.

In San Secondo, quotazioni stabili rispetto al primo semestre del 2022, siamo intorno ai 1.900 euro al mq per soluzioni medie in buone condizioni.

Nella “Vecchia Torino”, in Vanchiglia, per le soluzioni medie i prezzi variano dai 2.450 euro al mq ai 1.800 euro al mq in funzione dello stato. Quotazioni simili inVanchiglietta: qui siamo tra i 2.400 euro al mq e i 2.000 euro al mq.

Ad Aurora – Borgo Dora i valori per soluzioni medie in buono stato sono intorno ai 1.300 euro al mq che scendono leggermente quando ci si sposta inBarriera di Milano, attestandosi intorno ai 1.200 euro al mq per l’usato medio in buone condizioni.

In zona San Donato siamo intorno ai 1.450 euro al mq per il medio usato in buono stato e ai 1.710 euro per soluzioni signorili. In zona Borgo Campidoglio si registrano quotazioni intorno ai 1.700 euro al mq per l’usato medio in buone condizioni e ai 2.300 euro al mq per il signorile in ottimo stato.

Nella “Nuova Torino”, in zona Cit Turin, siamo sui 2.100 euro al mq per il medio usato in buono stato e sui 2.500 euro al mq per soluzioni signorili. L’ottimo stato signorile è su una media di 3.100 euro al mq. Per San Paolo e Cenisia, siamo su una media di 2.000 euro al mq per l’usato medio in buone condizioni.

In zona Crocetta le quotazioni per l’usato in buono stato in stabili di tipologia ottima si attestano intorno ai 2.300 euro al mq, mentre nel caso in cui siano necessari alcuni interventi di ristrutturazione si scende a 2.000 euro al mq. La forbice, per le stesse tipologie, si attesta a 2.300 euro al mq nel caso di immobili signorili in buono stato, fino a 3.600 euro al mq per i signorili in ottimo stato. Da questa media si discostano gli immobili di pregio, soprattutto nell’isola pedonale, che possono raggiungere valori più elevati.

In zona San Salvario siamo intorno ai 1.600 euro al mq per l’usato medio in buono stato e ai 2.200 euro al mq per soluzioni signorili. Valori simili in zona San Salvario – Dante, 1.250 euro al mq per l’usato medio in buone condizioni che salgono a 2.500 euro al mq per soluzioni signorili in buone condizioni. In zonaSan Salvario – Nizza, quotazioni per l’usato medio in buono stato con valori che si attestano intorno ai 1.500 euro al mq e per il signorile in buono stato, con valori sui 2.200 euro al mq.

Il quartiere Parco del Valentino – Torino Esposizioni presenta prezzi intorno ai 1.300 euro al mq per l’usato medio in buono stato e ai 2.700 euro al mq in caso di immobili signorili, che presentano quotazioni intorno ai 3.600 euro al mq se in ottimo stato.

Nella periferia nord, a Madonna di Campagna e Borgo Vittoria per soluzioni medie in ottimo stato si hanno prezzi di 1.320 e 1.600 euro al mq, mentre per soluzioni medie in buone condizioni si registrano rispettivamente valori di 1.100 euro e 1.300 euro al mq.

In Rebaudengo, Continassa, Falchera e le Valletteper immobili medi in buono stato, si hanno valori di 930 – 2.250 euro al mq.

Nella periferia sud-ovest, per la zona Parella, si registrano valori leggermente in rialzo: per il medio in buono stato sopra ai 1.000 euro al mq, mentre siamo a 1.800 euro al mq in caso di immobili signorili. Le soluzioni economiche in buono stato sono invece intorno ai 800 euro al mq.

A Pozzo Strada i prezzi si sono attestati su una media di 1.600 euro al mq per il medio usato in buono stato e di 1.350 euro al mq in caso di immobili economici in buono stato.

In zona Santa Rita si registrano quotazioni in rialzo, tra i 2.550 euro al mq e i 2.950 euro al mq per la categoria media, e tra i 3.340 euro al mq e i 4.200 euro al mq per soluzioni signorili, in base allo stato manutentivo.

A Mirafiori, i valori si attestano intorno ai 1.150 euro al mq per le soluzioni medie in buono stato e ai 850 euro al mq nel caso di immobili economici. Simili in zona Lingotto, dove i prezzi sono intorno ai 1.000 euro al mq per le soluzioni economiche usate in buone condizioni e ai 1.500 euro al mq nel caso di immobili medi.

Infine, il collinare Oltrepò mantiene una buona domanda di soluzioni di alto livello, con valori in calo in zona Gran Madre – Monte dei Cappuccini, dove siamo sui 1.890 euro al mq per l’usato medio in buono stato e sui 2.500 euro al mq in caso di soluzioni signorili, che salgono a 3.050 euro al mq per l’ottimo stato. Quotazioni simili in Crimea: siamo a 2.100 euro al mq per soluzioni medie in buono stato e a 3.500 euro per immobili signorili, che arrivano a 4.400 euro al mq per l’ottimo stato.

Prezzi stabili in zona Cavoretto, con soluzioni in buono stato sui 1.250 euro al mq e 2.350 euro al mq per immobili signorili.

Le quotazioni per Eremo sono tra i 1.800 euro al mq e i 2.300 euro al mq per la categoria media, e da 2.300 euro al mq fino a 3.150 euro al mq per soluzioni signorili.

 

 

Ires, Piemonte verso il futuro. Bene export e investimenti

Numeri, tabelle, grafici nell’ Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale l’Ires ha snocciolato i dati 2022 riguardanti la nostra Regione. Dopo due anni di pausa x COVID non si è interrotta l’analisi nei vari campi: demografia, occupazione, istruzione, scolarità, salute, lavoro e stili di vita, clima, territorio.

Come dichiarato dal direttore Angelo Robotto, il bicchiere è mezzo pieno, ma non mancano le criticità. Piu’ positivo l’intervento del Governatore Cirio in remoto dalla Germania.
I dati esposti capillarmente dai ricercatori, vedono il Piemonte in avanti rispetto ai dati nazionali. Analizzati più scenari ,i dati sono fondamentali per impostare  i programmi, i progetti e gli interventi per il prossimo futuro.

Le criticità devo servire da spinta all’agenda politica, PIL 3,4 %,+10% di investimenti +18,5% export, -18.000 occupati, una regione sempre più proiettata in Europa. Diversificando si cresce, non più solo automotive. Ottimista anche il presidente Ires Michele Rosboch.

GD

A Torino gli Stati generali dell’export

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IL 30 GIUGNO LA CONFERENZA STAMPA DI LANCIO
E’ in arrivo la quinta edizione degli Stati Generali dell’Export: il più importante evento dedicato al Commercio Estero e alle opportunità di sviluppo delle imprese italiane all’estero.
L’iniziativa, promossa da Lorenzo Zurino, Presidente del Forum Italiano dell’Export, verrà presentata a Torino venerdì 30 giugno, alle ore 15, presso la storica sede della Camera di commercio in via Carlo Alberto n. 16.
La conferenza sarà l’occasione per delineare gli obiettivi e le tematiche più salienti degli Stati Generali dell’Export che si svolgerà in Piemonte il 29 e il 30 di settembre.
Al consesso parteciperanno importanti personalità del mondo istituzionale e dell’economia: Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Stefano Lo Russo, Sindaco della città di Torino; Dario Gallina, Presidente della Camera di Commercio di Torino; Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriali di Torino; Antonio Graziano, Presidente del Forum Italiano dell’Export Piemonte; Riccardo Maria Monti, Presidente di Triboo S.p.a; Leonardo Massa, Managing Director di MSC Crociere; Lorenzo Cesa, Presidente Delegazione NATO della Camera dei Deputati; Stefano Kuhn, Chief Retail & Commercial Banking Officer BPER Banca.
Saranno inoltre presenti due autorevoli figure che contribuiranno, con il loro prestigio e competenza, al dibattito sul Commercio Estero: Antonio Di Stasio, Generale di Brigata Legione Carabinieri Piemonte/Val d’Aosta e Gian Carlo Caselli, Presidente Comitato scientifico Fondazione Osservatorio agromafie.
Antonio Noto, Direttore dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi, invece, presenterà lo studio “La Tutela dei prodotti Made in Italy: l’opinione degli italiani”.
Il Forum Italiano dell’Export è una piattaforma di confronto sul Made in Italy tra importanti attori imprenditoriali e istituzionali, italiani e stranieri.
IEF è stato creato da Lorenzo Zurino, imprendi- tore dell’Export da oltre 4 generazioni, fondatore e CEO di The One Company. L’azienda è leader nel commercio di prodotti italiani nel mondo, con un focus sul Food & Wine esportato principal- mente negli Stati Uniti (11 Stati). Dopo l’acqui- sizione della Storica PIEFFE & Partners, il volume di export è aumentato a 2000 container all’anno, con aggiunta di Australia, Israele ed Europa (Svizzera, Germania e Austria).
Le tappe degli Stati Generali sono state le seguenti: 2019 Sorrento, 2020 Bari, 2021 Marsala 2022 Ravenna mentre quelle dei talk sono state 2019 Milano, 2020 New York, 2022 Dubai e San Marino.

Giachino: Banca d’Italia certifica il declino di Torino

Ora nessuno lo può più negare Torino è in declino e le strategie degli ultimi 30 anni non hanno avuto successo. Chiamparino e Fassino avevano dichiarato che il processo di trasformazione da ONE COMPANY TOWN era stato un successo. Purtroppo non è così e i dati di Banca d’Italia dimostrano quanto ha perso Torino rispetto al Piemonte e quanto ha perso rispetto alle altre Città Metropolitane.

Da Sottosegretario ai trasporti lo dissi nel 2009 alla inaugurazione del TOSM ma Chiamparino è la Bresso mi presero a male parole. Avrebbero potuto prendere le contromisure , da un lato accelerando la TAV e dall’altro a appoggiare Marchionne che non voleva fare accordi con le case europee perché sapeva che avrebbero privilegiato le loro aziende . 
Meno male che in questi anni siamo riusciti a spostare da Roma a Torino la Autorita dei Trasporti, a salvare la TAV e a ottenere un forte stanziamento per il settore auto. Ora occorre cambiare ritmo sapendo che la sola linea 2 della Metro non potrà bastare a rilanciare la Città . La cosa più importante è accelerare i lavori della TAV l’opera che porterà lavoro turismo e logistica . Occorre prima di tutto collegarsi alle Città che crescono di più come Milano e Genova puntando sul Politecnico e sui Centri di ricerca privati , sul Centro dell’aerospazio e sulle aziende innovative cresciute a Torino nell’ultimo decennio . Importante supportare la linea annunciata dal Ministro Urso di rilanciare la produzione di auto nel nostro Paese a 1 milione di unità l’anno. Sono d’accordo con Airaudo si dia luogo agli Stati Generali della Citta’ per raccogliere Idee e disponibilità . 
Occorre uno scatto di orgoglio da parte di tutti perché il Declino lo pagano  la metà della Città che sta male, le periferie dimenticate, i giovani che debbono cercare lavoro all’estero etc.
 
Mino Giachino 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Il Piemonte cresce ma Torino è una zavorra. Lo spiega il rapporto Bankitalia

Nel rapporto sull’economia in Piemonte illustrato da Bankitalia si registra un recupero dell’economia del Piemonte dopo la pandemia. Questo, però, si inserisce in un contesto di lungo periodo non favorevole: tra il 2000 e il 2019 la crescita è stata dello 0,7%, di molto inferiore a quella delle altre regioni del Nord (+9,7%). Incide negativamente sul quadro complessivo la “deludente performance” di Torino (-0,6%), soprattutto rispetto a quella delle altre città metropolitane del Nord Italia (+17,3%).

Un nuovo modo di concepire il lavoro: apre a Torino Travaj

 
Nel cuore del quartiere San Salvario il prossimo 23 giugno inaugura il primo coworking a portata di app. Dalla prenotazione delle postazioni, all’ingresso in sede, passando per lassistenza clienti tramite applicazione: ogni step della user experience è gestibile in totale autonomia dagli utenti, per uno smart working smart parej.
In unepoca storica intensa e dinamica come quella contemporanea, non sempre è possibile conciliare con la giusta flessibilità le proprie esigenze lavorative. Questo perché la dimensione  dello spazio lavorativo lambisce spesso i confini della propria vita privata: task da completare fuori orario dufficio, riunioni programmate allultimo momento o semplicemente il piacere di alternare lo smart working casalingo ad un ambiente innovativo e stimolante. Travaj San Salvario, il primo coworking Travaj, apre le sue porte al pubblico venerdì 23 giugno per soddisfare questi bisogni. Obiettivo ambizioso, dal momento che quella della work life balance è di certo una delle sfide più complesse del nostro tempo: ad oggi il 47% dei remote workers non riesce a bilanciare adeguatamente il proprio tempo professionale e privato, il 50% di loro considera la solitudine e l’isolamento come minacce alla salute mentale e il 56% vede nei coworking la possibilità di realizzare una routine produttiva e concentrata senza cadere nel superlavoro.
Aperto sette giorni su sette e 24 ore al giorno Travaj non è solo un luogo fisico – il primo con queste specifiche – per lo smart working, ma è soprattutto un nuovo modo di concepire il lavoro: una realtà intesa come nuova frontiera del lavoro fuori casa che lascia spazio a modalità smart, sostenibili, creative della gestione del tempo e dello spazio.
Nata dallimpegno di Dario Cutaia, Guido Barberis e Serena Sciolla – i tre soci della start up – Travaj è la struttura per liberi professionisti, studenti, freelance o aziende che necessitano della sicurezza e protezione delle mura domestiche e al contempo di uno spazio stabile e solido, progettato ad hoc per le esigenze lavorative di tutti. E questa sua natura poliedrica – capace di coniugare entrambi gli aspetti – risiede da principio nel nome scelto: “L’idea era quella di giocare con ironia” – commenta Barberis – sul contrasto tra un dialetto che richiama il passato e un mondo – quello presente –  sempre più orientato al futuro. Affinché Travaj sia un ponte che rende accessibile a chiunque l’innovazione, perché si può essere innovativi anche con la tradizione”.
Tradizione e futuro che si fondono nellesperienza taylormade di un coworking integralmente automatizzato e a portata di unapp grazie alla quale tutto è facile, intuitivo, flessibile, sicuro e sempre sotto controllo. Il che, come sottolinea Cutaia – rende Travaj un modello di business replicabile perché autonomo, economico, senza dipendenti e di facile utilizzo”. Partiti da Torino” – continua lo stesso Cutaia “confidiamo che Travaj sia presto replicabile in altre sedi cittadine, collocate in zone strategiche e facilmente accessibili e poi senzaltro in altre città italiane, per chi in quelle realtà vive e per chi invece vi transita per lavoro. Affinché Travaj possa essere una costante sicura e affidabile per il lavoro di tutti. Abbiamo lambizione di creare e condividere una rete di uffici nella sostanziale ed esclusiva disponibilità degli utenti, accessibile a tutti, sempre.”  
Dodici postazioni a scelta tra scrivaniapostazione in ufficio e sala riunioni per 4, prenotabili a ore singole, per intera giornata, a settimana o mensilmente: ogni necessità viene accolta e soddisfatta da Travaj, dove tramite la rete Wi-Fi dello spazio – a disposizione per tutta la durata della prenotazione – ci si può collegare agli schermi interattivi e alle stampanti, per un lavoro semplificato e produttivo. Un ambiente tanto versatile e stimolante per la creatività, quanto accogliente per i suoi fruitori: la collaborazione tra larchitetto Alex Cepernich e i visual artist Truly Design Studio ha generato in Travaj un’opera dal concept unico: “Abbiamo voluto immaginare un concept” – riflette Cepernich – all’interno del quale lesagono venisse inteso come elemento primo del sistema natura, parallelismo tra loperosità dellape e la produzione avanzata nell’ industria e dei servizi tecnologici. A far da cornice forme pure degli arredi, volumi architettonici e linee a creare una scenografia diffusa, irregolare, che trova la sua sintesi e trasformazione nell’anamorfismo architettonico.
A inaugurare gli spazi che da venerdì 23 saranno pronti ad accogliere i travajers della città, levento di domani giovedì 22 organizzato in collaborazione con i Torino Digital Days, festival torinese del digitale arrivato a maggio alla sua quarta edizione: Travajando con l’AI”, 8 opere NFT create da 8 agenzie creative torinesi che alle ore 19:00 verranno battute all’asta e il cui intero ricavato sarà devoluto alla Protezione Civile dell’Emilia Romagna. (com. st.)

Verde domestico, ora pollai e giardini diventano design luxury

Sono firmate It Design’ le innovative linee ecosostenibiliPoliLine’ e ‘Cucciolotta’.

C’è un modo nuovo di vivere il verde. A idearlo è ‘IT Design’: che, con le gamme di ultima generazione PoliLineGarden’ e ‘Cucciolotta’, ha rivoluzionato il settore dei pollai a uso privato e domestico, così come gli arredamenti da giardino ecosostenibili.

Prodotti dal disegno fresco e accattivante, interamente in laminato HPL (High Pression Laminate): 70% cellulosa, 30% resina.

Un materiale dalle molteplici proprietà funzionali, che per la prima volta viene declinato in ambito green, frutto di un’idea geniale dei Fratelli Francesco, Marco e Salvatore Polito che a Giaveno vivono e operano da oltre cinquant’anni.

Sono numerosi, e tutti compresenti, i punti di forza che fanno di tali ritrovati un unicum, ciascuno nel proprio settore: l’assenza di bulloni e viti li rende entrambi facili da montare, grazie a una moderna ed efficace tecnologia a incastro capace di assicurare praticità. E zero manutenzione, zero attività di riverniciatura, pulizia immediata e durabilità estesa nel tempo.

In un moneto storico contingente in cui massima è l’attenzione ai budget e alla durabilità del prodotto nel tempo, i prodotti a marchio ‘IT Design Srl’ stupiscono e coinvolgono per l’estrema e immediata eleganza, che li rende il giusto complemento per qualsivoglia tipologia di giardino e terreno.

Facendone un punto di richiamo in cui identificare e proiettare quel perfetto senso di esclusività tipico di chi desidera dare un’impronta inedita e riconoscibile al tempo stesso agli ambienti che lo rispecchiano.

Incorruttibili anche all’azione di agenti atmosferici sempre più imprevedibili e potenzialmente anche violenti, gli arredi da giardino ‘PoliLine Garden’ e i pollai ‘Cucciolotta’ – entrambi dal disegno elegante e mai banale, perfettamente integrabile in ogni contesto – sono la risposta pratica ed efficace per convivere in contesti familiari e domestici in cui sceglierli è un investimento ripagato dalla fedeltà del prodotto stesso.

Una scelta che appaga l’occhio. Un atto che rispetta l’ambiente. La prova di come tecnologia, bellezza e funzionalità possano convivere in perfetto equilibrio.

Ma, soprattutto, chi sceglie ‘IT Design’ sceglie un prodotto per la vita. Pronto ad accompagnare i momenti sereni come un fedele compagno di viaggio.

Più informazioni su www.polilinegarden.it e www.cucciolotta.com.

Cirio: “Oggi nasce la Squadra Italia per l’automotive”

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE 
SULL’INCONTRO AL MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
“Nasce oggi davvero la squadra Italia per l’automotive, perché, grazie al ministro Urso, per la prima volta le Regioni sono coinvolte nella definizione delle politiche nazionali sull’auto, in modo da fare fronte comune sulle sfide dei mercati. Questo ci permette da una parte di unire ai sostegni che lo Stato mette in campo, sia in termini di incentivi e sia in termini di produzione, quelli che ogni Regione dà e può dare. Dall’altra parte, ci consente di essere più forti nel chiedere all’industria automobilistica l’impegno per il mantenimento e l’incremento dei livelli produttivi. Questa trattativa vede Stellantis come principale interlocutore, ma è aperta a chiunque voglia investire nell’auto in Italia”.Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio al termine dell’incontro convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso con i presidenti delle Regioni che ospitano stabilimenti di Stellantis.

Scatta la settimana per ridurre il numero dei cinghiali in alpeggio

Al via la settimana del controllo dei cinghiali negli alpeggi delle vallate torinesi. Dopo le molte segnalazioni di margari che al loro arrivo in alpeggio hanno avuto l’amara sorpresa di trovarsi i prati distrutti dalle “rumate” dei cinghiali, da domani scatta l’intervento dei selecontrollori aderenti all’”Associazione di protezione civile per la salvaguardia e gestione della fauna”.

L’attività inizia ieri in contemporanea in 10 alpeggi di valli diverse dove sono stati segnalate le devastazioni maggiori. Saranno effettuati appostamenti notturni per diminuire il numero dei cinghiali e ridurre così i danni ai preziosi prati di montagna che, con le loro erbe selvatiche particolari, donano al latte i sapori caratteristici dei formaggi d’alpeggio.

Gli interventi si svolgeranno in valle Dora Baltea, val Chiusella, bassa valle Orco, Valli di Lanzo e in diverse località dell’alta valle di Susa e continueranno in base alle necessità manifestate dagli allevatori.

Questi interventi coordinati e mirati per ridurre i danni in alpeggio rientrano nella convenzione firmata lo scorso 4 aprile tra Coldiretti Torino e l’associazione che raggruppa 190 selecontrollori formati e abilitati al controllo notturno in sicurezza.

«I nostri allevatori – sottolinea il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici – hanno il diritto di lavorare senza vedersi distrutti quei prati che hanno curato perché dessero l’erba migliore con l’arrivo della stagione estiva. Ridurre i cinghiali anche in montagna è un nostro obiettivo per salvaguardare la pastorizia, attività radicata nella storia delle Alpi incentrata proprio sulla cura di quelle erbe che i cinghiali in sovrannumero stanno distruggendo. La convenzione con l’Associazione selecontrollori permette questi interventi coordinati su nostra segnalazione».

Gli stessi allevatori possono chiamare l’associazione per richiedere interventi mirati segnalando i danni agli uffici di zona Coldiretti. Gli stessi agricoltori possono anche richiedere l’intervento di tutor selecontrollori abilitati con il corso organizzato sempre da Coldiretti e che ha abilitato 120 operatori compresi agricoltori che possono operare in autodifesa sui propri terreni o intervenire su terreni di colleghi all’interno dei propri distretti di gestione faunistica.

Gli operatori intervengono dopo attenti sopralluoghi per determinare il punto d’appostamento più efficace e soprattutto più sicuro per l’incolumità di persone, animali domestici e fabbricati arrecando il minimo disturbo al resto della fauna selvatica. Il selecontrollo è un’attività di abbattimento che si svolge senza muoversi dal punto prescelto; non utilizza battute e cani e non causa praticamente nessun disturbo: l’operatore spara un colpo solo dopo avere individuato attraverso termocamera e visore a infrarossi il cinghiale da prelevare. L’attesa può anche essere effettuata all’alba e al tramonto in questi casi senza necessità di strumenti di visione notturna. Nel caso l’operatore ravvisi una qualunque forma di pericolo per l’incolumità delle persone o la possibilità che lo sparo causi apprensione e allarme, ha l’obbligo di rinunciare all’intervento.

I danni da cinghiali in alpeggio

I cinghiali che vivono in montagna escono di notte dai ripari diurni nelle zone di bosco fitto con ontani bassi, rododendri, felci, roveti, per scalzare la cotica erbosa. Lo fanno infilando il grifo sotto le radici delle zolle per ribaltarle.

Il grifo è la parte terminale del muso che è allungato e sul quale scaricano tutta la loro forza per fare leva dal basso verso l’alto. La punta del grifo è costituita da materia cornea durissima. Il muso del cinghiale funziona, quindi, come una vanga.

L’odorato delle narici poste nel grifo è eccezionale: possono fiutare un lombrico anche a 25 cm sottoterra stando a mezzo metro sopra l’erba.

Quello provocato dalle “rumate” è un tipico danneggiamento di questo periodo dell’anno ed è causato principalmente da branchi femmine con i piccoli. Le femmine in allattamento o appena dopo l’allattamento hanno bisogno di un forte apporto proteico. Lo stesso vale per i piccoli che hanno terminato lo svezzamento. Le proteine ricercate dal cinghiale in montagna sono soprattutto di origine animale e derivano soprattutto da larve di coleottero, larve di ditteri, lombrichi, piccoli di talpa e arvicola delle nevi.

I prati stabili di montagna sono quelli che ospitano le comunità di larve più numerose e quindi sono i più battuti dai cinghiali che ricercano anche i campi di patate o segale, gli orti, i bordi delle strade perché in questi punti la terra è smossa ed è più facile da scalzare oltre ad essere concimata e quindi ad attirare le larve e i lombrichi con la sua sostanza organica.

I danni di questo tipo diminuiscono in estate per tornare in autunno quando i cinghiali devono acquisire proteine e grassi per la riserva di grasso invernale. Ma da alcuni anni anche in autunno sono presenti nuove cucciolate con le esigenze già descritte sopra per piccoli e femmine in allattamento.

In una notte, un branco medio di 5-6 femmine con una ventina di piccoli può rumare un intero pascolo azzerando la produzione di erba per almeno un paio di estati. Quando si ripristina da solo, il pascolo non ha più la stessa composizione di erbe e la stessa capacità nutritiva faticosamente raggiunte con secoli di “coltivazione” da parte degli agricoltori. Il pascolo si impoverisce e la qualità dei nutrienti si impoverisce: ne risente la qualità del latte dei formaggi tipici d’alpeggio, con danno economico enorme per gli allevatori.

Cavourese cerca 10 autisti da assumere

Previsti incentivi per i nuovi ingressi in azienda e introdotto il programma interno “Presentami un conducente” con buoni welfare per il personale

19 giugno 2023 – Contributi economici per i nuovi profili che entrano a far parte del team di conducenti e bonus welfare per i dipendenti che ne favoriscono l’ingresso. Cavourese, importante realtà piemontese operante nei servizi di trasporto pubblico locale, servizi turistici e noleggio, e facente parte del gruppo Autoguidovie, ha lanciato una serie di incentivi a sostegno della propria attività di ricerca di personale, basata su contratti a tempo indeterminato, per le aree di Torino, Chieri, Giaveno e Cavour. Ad attendere i nuovi autisti, una volta superato l’iter di selezione, la flotta elettrica di ultima generazione, i cui autobus sono caratterizzati da una migliore manovrabilità, anche a seguito dell’elevata componente tecnologica, ormai fondamentale nell’erogazione di servizi di trasporto, e in grado di abbattere le emissioni di anidride carbonica. 

Sono complessivamente 10 le posizioni lavorative aperte a nuovi candidati, i quali, attraverso la propria futura attività lavorativa, contribuiranno a incoraggiare la mobilità del territorio in cui opereranno rispondendo puntualmente a tutte le necessità di spostamento dei clienti e dell’intera comunità di riferimento. 

Allo scopo di rendere ancora più appetibile l’offerta lavorativa nei confronti di ciascun potenziale autista sono state previste alcune misure incentivanti. Nello specifico, ai nuovi assunti provenienti dal Piemonte verrà erogato un contributo pari a 1500 euro mentre ai nuovi assunti che giungono da fuori regione verranno assegnati 3000 euro. 

I bonus di ingresso non sono gli unici vantaggi. Ai candidati verrà offerto un contratto di lavoro a tempo indeterminato, con 14 mensilità, buoni pasto per ciascun giorno lavorato e polizza sanitaria TPL salute (al termine del periodo di prova), convenzioni con numerosi brand che danno accesso a scontistiche immediate e la possibilità di incrementare la retribuzione con premi di risultato variabili in base alle performance. 

I requisiti per candidarsi al ruolo di operatore di esercizio (autista) sono: il possesso delle patenti D o DE + CQC persone, essere automunito e dotato di capacità nella gestione dei rapporti personali, oltre a condividere i valori aziendali di Cavourese, quali responsabilità, trasparenza, passione per il proprio mestiere, determinazione, sostenibilità e innovazione. 

Per creare un ulteriore coinvolgimento del personale nelle attività aziendali e al tempo stesso intensificare l’azione di recruiting in atto è stato adottato il programma di referral “Presentami un conducente”. I dipendenti potranno attivarsi per individuare tra i loro contatti profili idonei alla domanda di lavoro: nel caso il candidato proposto passi la selezione, venga assunto e superi il periodo di prova, al dipendente promotore verrà riconosciuto un credito welfare pari a 200 euro (utilizzabile ad esempio per il rimborso delle spese sostenute per famiglia, cassa sanitaria, mutui, per l’acquisto di card o voucher di spesa, viaggi, convenzioni per sport, cultura e tempo libero, per la copertura economica di campus estivi, mensa scolastica). Il programma referral è valido fino al 31 dicembre 2023. 

«L’introduzione di benefit aggiuntivi vuole da una parte rendere l’offerta lavorativa ancora più interessante agli occhi dei candidati e dall’altra gratificare competenze, qualità e professionalità di questa importante categoria per la mobilità dei territori piemontesi – dichiara Giovanni Tresoldi, amministratore delegato di Cavourese -. I nuovi profili, che entreranno a far parte della nostra azienda, giocheranno un ruolo fondamentale nel rendere il nostro servizio di trasporto, già improntato alla sostenibilità ambientale e all’innovazione tecnologica, ancora più qualitativo ed efficiente. E per rendere l’intero personale partecipe delle scelte aziendali, nell’ottica di una più ampia cooperazione interna, abbiamo lanciato un programma referral per amplificare la nostra campagna recruiting. Dai primi riscontri sembra sia molto apprezzato da tutti. Sono diverse infatti le segnalazioni già pervenuteci».  

Per maggiori informazioni: https://inrecruiting.intervieweb.it/autoguidoviespa/jobs/conducenti-di-linea-cavourese-spa-torino-387498/it/