ECONOMIA- Pagina 13

Al Politecnico di Torino la prima vigna urbana hi-tech al mondo

CAMPUS GRAPES

Oltre 90 mila euro raccolti attraverso il crowdfunding:

prende vita Campus Grapes, il vigneto cittadino firmato Citiculture.

Nelle prossime settimane la posa della prima barbatella.

 Campus Grapes diventa realtà: nasce la prima vigna urbana hi-tech al mondo. Il progetto pionieristico, ideato dalla start up torinese Citiculture, sorgerà nel cuore del Politecnico di Torino, su una superficie di circa 1.000 metri quadri, trasformando lo spazio universitario in un laboratorio a cielo aperto per la sostenibilità, la scienza e la socialità. Oltre 750 le piante di vite in vaso che saranno collocate entro il mese di giugno. Nelle prossime settimane la posa della prima barbatella.

Stamani nella Sala delle Colonne del Comune di Torino, è stato presentato il piano operativo alla presenza delle istituzioni e delle aziende sostenitrici e partner. Lanciata, inoltre, la collaborazione con 1 Caffè Onlus.

Un progetto condiviso: raccolti oltre 90.000 euro

Campus Grapes prende vita grazie al successo della prima fase del crowdfunding, conclusa con il raggiungimento di 90mila euro, risultato della generosa partecipazione di 10 aziende sponsor del territorio torinese – Exclusive Brands Torino, Engas, Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino, Eventum/Grapes in Town, Lavazza Group, Luca&Violina, I Magredi, Reale Foundation, SellaLab, Zenit – oltre a numerosi sostenitori corporate e privati. Un segnale forte della fiducia e dell’entusiasmo che circondano questa iniziativa innovativa e partecipativa.

Il progetto entra ora nella seconda fase di raccolta fondi, aperta attraverso la piattaforma Produzioni dal basso, con l’obiettivo di raccogliere ulteriori risorse che serviranno per completare e arricchire lo spazio con panchine, illuminazione, segnaletica interattiva e altre infrastrutture per la fruizione pubblica, sempre più accogliente e funzionale.

Vigna urbana, simbolo di rigenerazione e innovazione green

«Con Campus Grapes, inauguriamo un nuovo modello di rigenerazione urbana e innovazione green, trasformando le città in luoghi di benessere, inclusione e sperimentazione scientificaha dichiarato Luca Balbiano, amministratore delegato e fondatore di Citiculture -. Una vigna urbana come simbolo concreto per migliorare la qualità della vita in città, rafforzare i legami sociali e ridurre l’impatto ambientale».

La futura vigna si inserisce all’interno del più ampio piano di riqualificazione del verde dell’Ateneo, «e fa parte del Piano di Decarbonizzazione e Resilienza a cui il Politecnico di Torino sta lavorando – ha spiegato Patrizia Lombardi Vicerettrice per Campus sostenibile e Living Lab del Politecnico -, con l’obiettivo di fornire soluzioni basate sulla natura per rafforzare la capacità di adattamento al cambiamento climatico non solo della comunità universitaria ma anche ai cittadini. A questo si aggiunge la forte valenza didattica e scientifica del progetto».

Il vigneto, infatti, sarà a disposizione della comunità del Politecnico e in particolare di studenti e studentesse della nuova Laurea Magistrale in Agritech Engineering, «diventando un laboratorio all’aperto per testare soluzioni di adattamento al cambiamento climatico e pratiche dell’agricoltura 4.0: un ecosistema vivo in cui teoria e pratica si incontrano» ha aggiunto il referente scientifico Danilo Demarchi.

Altrettanto fondamentale è la dimensione sociale e comunitaria del progetto. Campus Grapes sarà un punto di incontro, di aggregazione per la comunità accademica, ma è teso ad allargare la propria funzione partecipativa all’intera cittadinanza, grazie anche alla progettazione di iniziative virtuose e benefiche in collaborazione con Associazioni del territorio.

L’evento, organizzato in collaborazione tra 1 Caffè Onlus prima realtà sociale digitale nata per sostenere i piccoli-medi enti non profit italiani attraverso la diffusione della cultura del gesto del dono – e Citiculture, segna inoltre l’inizio di una partnership strategica finalizzata allo sviluppo di progetti ad alto impatto sociale e ambientale. «Affiancheremo questo progetto nello sviluppo di attività culturali, educative e solidali, con l’obiettivo di rendere il vigneto una piattaforma fisica e simbolica per promuovere il dono, la consapevolezza ambientale e l’attivismo civico» ha commentato Pietro Mazza Midana socio onorario e membro del Direttivo di 1 Caffè Onlus.

Fin dall’inizio, 1 Caffè Onlus ha creduto nel valore di Citiculture, attivandosi come partner promotore per rendere possibile questo primo importante appuntamento. La convinzione che l’incontro tra innovazione tecnologica e impegno sociale rappresenti una leva fondamentale per generare cambiamento positivo e partecipazione attiva nelle comunità è al centro di questa collaborazione.


Ambasciatori d’eccezione

Per celebrare la nascita di Campus Grapes, Citiculture oggi ha premiato alcune personalità di spicco del territorio che, con la loro professionalità e dedizione, hanno contribuito in modo significativo “nel coltivare il futuro di Torino”:

  • Luca Argentero, attore

  • Davide Avino, amministratore delegato di Argotec

  • Arturo Brachetti, artista

  • Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte

  • Sarah Cosulich, direttrice della Pinacoteca Agnelli

  • Marco Gay, imprenditore

  • Barbara Graffino, imprenditrice

  • Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino

  • Daisy Osakue, atleta olimpica

  • Don Luca Peyron, ideatore del Centro Nazionale per l’IA

  • Giacomo Portas, presidente Environment Park

  • Patrizia Sandretto Re Rebaudengo – Presidente Fondazione Sandretto

A ciascuno è stata consegnata un’opera in legno e offerta l’adozione di una barbatella, simbolo della crescita e della connessione tra natura, scienza e comunità, diventando a tutti gli effetti “ambasciatori di Campus Grapes”.

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Nota tecnica

Dal punto di vista vitivinicolo, l’elemento sperimentale sta nella scelta di diversi tipi di clone, di filari e pergole, e in diversi tipi di varietà di vite e bacca, anche per ridurre al minimo l’intervento di fitosanitario, oltre che nella scelta di piantare le vigne in vaso. La selezione delle viti è fatta in collaborazione con il Vivaio Rauscedo, uno dei più grandi vivai d’Europa e tra i pionieri nello sviluppo delle varietà resistenti Piwi.

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Citiculture, startup innovativa che progetta, crea e manutiene vigne urbane come strumento di generazione di impatti ESG, wellbeing e brand reputation. Offre soluzioni su misura per le aziende che desiderano integrare una vigna urbana come strumento di wellbeing aziendale, marketing sostenibile e compliance legata al Bilancio di Sostenibilità.

Dunque, attraverso la creazione di vigneti urbani, la start up torinese punta a trasformare le città in luoghi di innovazione green, migliorando la qualità della vita, la coesione sociale e riducendo l’impatto ambientale. Sono azioni concrete che mettono in evidenza come si possa migliorare il benessere delle persone e dei contesti urbani è possibile, con idee innovative che affondano le radici nella tradizione dei territori, tenendo però lo sguardo al futuro. Nel contesto dell’urbanizzazione crescente, la viticoltura urbana rappresenta un esempio di come le città possano evolvere, integrando elementi naturali e sostenibili, migliorando il benessere collettivo e creando nuovi spazi di socialità e inclusione. Il progetto Citiculture si rivolge ad aziende, amministrazioni pubbliche, professionisti del settore green e a tutti coloro che credono che nel cambiamento concreto. Sito web: www.citiculture.com

Il Politecnico di Torino dal 1859 è una delle istituzioni più prestigiose della cultura politecnica e un centro di eccellenza per la formazione e ricerca in Europa, con strette relazioni e collaborazioni con il sistema economico-sociale.

Il Politecnico promuove la ricerca, teorica e applicata, la capacità di realizzare processi produttivi concreti ed affidabili e di organizzare servizi, offrendo tecnologie di eccellenza. Gli studenti laureati presso il Politecnico di Torino possiedono un vasto e variegato bagaglio di conoscenze e competenze, in accordo con la natura interdisciplinare dei vari campi del mondo scientifico contemporaneo.

Attualmente, quasi 40.000 studenti sono iscritti al Politecnico, di cui il 20%internazionali. L’Ateneo offre un’offerta formativa ampia e diversificata che negli ultimi anni si è arricchita anche di corsi volti a formare nuove professionalità, come quello in Agritech Engineering, che si propone di offrire una formazione completa a un ingegnere in grado di gestire e generare innovazione tecnologica nel campo dell’Agricoltura 4.0.

Le competenze inter/multi-disciplinari che caratterizzano il corso coniugano agronomia e tecnologia in ambito ingegneristico, fornendo un solido approccio metodologico, a supporto delle strategie aziendali.

Sito web: www.polito.it

1 Caffè Onlus è la prima realtà sociale digitale, nata nel 2011 per sostenere i piccoli e medi enti non profit italiani, promuovendo la cultura del gesto del dono. Il Direttivo, composto da Luca Argentero, Beniamino Savio e Pietro Mazza Midana, si è ispirato alla tradizione partenopea del caffè sospeso, che invita a lasciare al bar un caffè pagato per chi è meno fortunato.

Attraverso la propria piattaforma di crowdfunding, 1 Caffè Onlus supporta ogni anno 52 realtà solidali — una a settimana — aiutandole a promuovere progetti di assistenza in diversi ambiti sociali, tramite campagne di raccolta fondi. Il modello adottato è quello del microfunding, che permette di donare anche solo l’equivalente del costo di un caffè, rendendo la solidarietà un gesto semplice e accessibile a tutti.

Forte dell’esperienza maturata in oltre dieci anni di attività e del dialogo con più di 900 realtà non profit, 1 Caffè Onlus svolge anche il ruolo di intermediario tra aziende e Terzo Settore, supportando la costruzione di progetti di Corporate Social Responsibility (CSR) ad alto impatto sociale sul territorio.

L’associazione assiste le aziende nella selezione e valutazione degli enti beneficiari, garantendo che le operazioni di CSR siano orientate verso una donazione sempre più consapevole, efficace e sicura.

Dal 2023, 1 Caffè Onlus ha inoltre avviato Campo Base, un centro polivalente dedicato agli enti non profit piemontesi e alla comunità locale. Ospitato all’interno di Villino Caprifoglio – bene artistico-culturale torinese restaurato dall’associazione – Campo Base è un innovativo spazio di co-working solidale, dove la sharing economy si applica al Terzo Settore: un luogo di incontro tra chi offre tempo e competenze e chi cerca supporto per realizzare progetti ad alto impatto sociale.

Cassa integrazione record in Piemonte: + 127% nel primo trimestre

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È  il peggior dato dal 2021
Nel primo trimestre del 2025 la cassa integrazione in Piemonte ha segnato un balzo preoccupante, facendo registrare un incremento del 127% rispetto allo stesso periodo del 2024. A fornire i dati è l’INPS, tramite il suo Osservatorio, che segnala oltre 8 milioni di ore autorizzate ogni mese. Una situazione definita allarmante dalla CGIL, che sottolinea come non si registrasse un livello simile dal 2021, in piena pandemia.

Secondo il sindacato, è urgente un piano straordinario per rilanciare la manifattura, attrarre investimenti e rafforzare gli strumenti di protezione del lavoro. “Il precariato non può essere la base per far ripartire il Paese. Il referendum dell’8 e 9 giugno deve riportare al centro il tema del lavoro e del salario”, osserva il segretario Giorgio Airaudo.

La crescita del ricorso agli ammortizzatori sociali interessa sei province su otto. Stabili solo Biella, mentre gli aumenti più marcati si registrano ad Asti (+432%), Vercelli (+287%) e Torino (+152%). Anche Cuneo segna un’impennata (+135%).

Proprio Torino è la provincia che traina l’intera regione: da sola ha totalizzato 17 milioni di ore autorizzate nei primi tre mesi del 2025, superando l’intero monte ore concesso nel corso del 2023. Il settore più colpito è quello manifatturiero, con un incremento di 13 milioni di ore, di cui 9,5 milioni solo nell’automotive e nel suo indotto. Questo comparto rappresenta oltre il 90% delle ore autorizzate a livello regionale. Al secondo posto, il commercio.

Confagricoltura: “Infortuni sul lavoro in calo”

“L’agricoltura in prima linea nella difesa dei suoi lavoratori”

 

Il settore dell’agricoltura è uno dei comparti ad alto rischio di infortuni per il quale la Regione Piemonte sviluppa azioni specifiche di prevenzione, nell’ambito del Piano regionale di prevenzione.

I dati INAIL sull’incidenza degli infortuni in agricoltura in Piemonte mostrano una tendenza decrescente nel tempo, con un tasso grezzo di infortuni riconosciuti sceso da circa 22 eventi per mille addetti a 10 eventi per mille addetti tra il 2010 e il 2020.

Sono i numeri a certificare l’impegno profuso dalle aziende agricole in questi anni sul tema prioritario della sicurezza sul lavoro. È un percorso che vede Confagricoltura da sempre attenta e in prima linea, ma che tuttavia richiede una mole ingente di risorse per essere portato avanti, penso soprattutto al rinnovo del parco macchinari, ma anche alla necessaria opera di formazione degli addetti. Ecco perché occorre procedere tutti uniti verso l’obiettivo di ridurre sempre più il numero e la gravità degli infortuni”. Sono le parole di Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, nel giorno in cui si celebra la Festa del Lavoro in molti paesi del Mondo.

“La tecnologia e l’innovazione ci vengono incontro, ma rappresentano anche un costo non da poco, che in questo delicato momento storico le imprese del settore primario faticano a sostenere da sole. Ben vengano quindi i fondi messi a disposizione in questi anni dallo Stato e dai bandi CSR della Regione Piemonte per attrezzature più performanti e sicure, accompagnando così gli imprenditori agricoli”, sottolinea Allasia.

Non abbassare la guardia, quindi, applicando tutte le strategie che mettano imprenditori e lavoratori nella condizione di tutelare la propria salute. Alla base di queste, l’informazione e la formazione hanno una ricaduta fondamentale sulle buone pratiche negli ambienti di lavoro e Lella Bassignana, direttore della Federazione regionale degli imprenditori agricoli e presidente di Agripiemonteform ci crede fortemente, attivando ogni anno piani mirati di miglioramento formativo: “Le aziende agricole hanno esigenze differenti a seconda dell’attività svolta: per questo motivo il catalogo dei corsi erogati è ampio e cerca di soddisfare tutte le loro necessità” sottolinea. “Questa nostra mission incontra quella promossa dal Governo nelle ultime ore, con il DL 1° maggio, che intende premiare le aziende virtuose, con le carte in regola e che adottano misure riguardanti la formazione certificata sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Confagricoltura Piemonte e Agripiemonteform si fanno ancora una volta promotrici di pratiche che innalzano i livelli di attenzione interni alle imprese agricole, supportandole con modelli organizzativi e disciplina.

Primo Maggio, la Regione: “In Piemonte lavoro in crescita: meno disoccupazione e più futuro”

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Il Piemonte celebra il Primo Maggio con dati occupazionali diffusi dalla Regione che segnano una fase positiva per il mercato del lavoro. In una congiuntura internazionale ancora incerta, la Regione evidenzia segnali di tenuta e rilancio, con miglioramenti diffusi nei principali indicatori: crescita dell’occupazione, calo della disoccupazione e aumento dei contratti stabili.

Occupazione in aumento: i dati del Piemonte

Nel 2024 il tasso di occupazione in Piemonte ha toccato il 69%, superando la media nazionale e migliorando sensibilmente rispetto al 2023 (67,1%). L’incremento riguarda sia gli uomini (75,6%) sia le donne (62,3%), segnando un deciso cambio di passo rispetto agli anni precedenti. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,5%, con performance particolarmente brillanti in province come Cuneo (2,8%) e Biella (3,4%). Anche l’inattività registra un calo, passando dal 28,4% al 27%.

Tra i giovani dai 15 ai 29 anni crescono gli occupati (40,5%) e diminuiscono i disoccupati (11,5%), mentre la percentuale dei Neet scende al 27%.

L’incremento degli occupati dipendenti è stato pari a 35.000 unità, trainato da una forte crescita dei contratti a tempo indeterminato (+56.000), a fronte di un calo di quelli a termine (-21.000). Il saldo positivo di 21.248 contratti stabili è dovuto anche a oltre 56.000 trasformazioni contrattuali da apprendistato e tempo determinato.

Anche l’inizio del 2025 conferma il trend favorevole: nel primo trimestre, il saldo occupazionale è di +15.906 posti di lavoro dipendente, in netta crescita rispetto allo stesso periodo del 2024. Tutte le province registrano dati positivi, in particolare Torino (+4.934), Alessandria (+3.091), Cuneo (+2.382) e Novara (+1.427).

Le dichiarazioni di Chiorino

Chiorino ha commentato con soddisfazione i risultati raggiunti: “Il Primo Maggio è la festa del Lavoro e in Piemonte celebriamo questa giornata con l’orgoglio di un territorio che non si è mai arreso di fronte alle difficoltà. Il 2024 è stato l’anno della svolta: più occupazione, più stabilità contrattuale, più fiducia. Questa giornata ci invita a riflettere sull’importanza di scelte politiche coraggiose e di visione strategica, a supporto dei lavoratori: i risultati evidenziati oggi non arrivano per caso, ma grazie a una linea chiara e alla collaborazione concreta con il Governo Meloni, il sistema produttivo, gli enti di formazione, gli imprenditori e i lavoratori stessi. Sono loro i destinatari di scelte che hanno consentito di rimettere in moto l’ascensore sociale: talento, dedizione e professionalità devono poter fare davvero la differenza per un lavoratore, indipendentemente dal punto di partenza”.

Ha poi aggiunto: “Ora guardiamo al 2025 con la stessa determinazione: vogliamo una Regione che continui a crescere offrendo opportunità reali. Ecco perché continuiamo a investire sulla formazione, penso al sistema ITS, che in Piemonte è un’eccellenza e alle Accademie di Filiera, una rivoluzione di cui oggi iniziamo a vedere il segno anche in termini occupazionali”.

E ha concluso: “Crediamo fortemente nel potenziamento dei servizi alla famiglia, fondamentali per liberare il potenziale femminile nel mondo del lavoro. Sostenere l’occupazione femminile – con numeri mai così alti come oggi – significa dare a ogni donna la possibilità di scegliere se essere madre, lavoratrice o entrambe. E farlo con ambizione di carriera”.

Programma GOL: un modello virtuoso

Il Piemonte si conferma tra le Regioni più efficaci nell’attuazione del programma GOL, grazie a una proposta formativa solida e risultati occupazionali tangibili. Delle 211mila persone coinvolte, il 35% (76mila) ha ottenuto un contratto di lavoro, di cui circa 50mila con durata superiore ai sei mesi (65%).

Mettersi in Proprio: protagonisti giovani e donne

Il programma MIP – Mettersi in Proprio continua a sostenere con successo l’imprenditoria e il lavoro autonomo. Dal febbraio 2024 a marzo 2025, sono nate 237 nuove attività (175 imprese e 62 iniziative autonome), con un’età media dei promotori di 39 anni. Di queste, ben 150 sono state avviate da donne, a conferma della forte partecipazione femminile e giovanile.

Accademie e ITS: la formazione che crea lavoro

Le Accademie di Filiera, giunte a pieno regime, mostrano già risultati concreti: 990 corsi attivati per 6.791 allievi, 245.922 ore di formazione per occupati e 25 corsi destinati a 291 disoccupati. Ben 791 imprese – dalle micro alle grandi – hanno richiesto corsi specifici per soddisfare i propri fabbisogni.

Anche il sistema ITS si conferma eccellente: secondo INDIRE, le sette fondazioni piemontesi hanno diplomato 733 studenti, di cui 639 già occupati (93,6%). Una dimostrazione chiara del valore della formazione tecnica nella costruzione di percorsi professionali solidi.

Interventi post-olimpico, Gallo: “Montagna priorità strategica”

A seguito della conferenza stampa “Le opere del Post Olimpico, Torino 2006 tra presente e futuro”, interviene l’assessore della Regione Piemonte, Marco Gallo
«Con l’avvio della fase finale della gestione post-Olimpica di Torino 2006 si chiude una stagione complessa ma fondamentale per il territorio. I 75 milioni di euro messi a disposizione dal Governo, grazie anche alla collaborazione del Ministro Andrea Abodi, ci hanno permesso di riqualificare impianti strategici, sanare criticità e continuare a sul percorso che in questi anni ha consentito di valorizzare l’eredità e renderla sempre di più un’opportunità concreta per lo sviluppo. Questo riguarda in particolare l’intervento a Cesana, che sana una ferita importante per il territorio, e quello previsto a Pragelato, dove, recependo il desiderio del territorio, la Regione ha messo a disposizione oltre 3 milioni di co-finanziamento per realizzare il centro eccellenza per biathlon e skiroll. La Regione Piemonte continua quindi nel suo impegno a sostegno della montagna e del suo sistema economico: insieme ai 50 milioni appena stanziati con il Bando Neve, questi investimenti dimostrano che la montagna è per noi una priorità strategica e un volano per l’economia e il turismo dell’intero Piemonte».

Risparmio: torinesi più formiche che cicale

Far fronte alle necessità del presente come primo obiettivo. Ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni

 

 

Far fronte alle difficoltà economiche del momento (25%) è il principale obiettivo di risparmio e investimento dei torinesi. Le soluzioni più considerate? Polizze vita (30%) e mercato finanziario (14%).

 

 

 Prudenti sì, ma con lo sguardo rivolto al futuro. È il ritratto del rapporto tra torinesi e risparmio che emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni.

Nel guardare al proprio futuro economico, quasi un abitante di Torino su due (45%) vede un po’ di incertezza, un 33% si dichiara ottimista e fiducioso e il 22% si dice pessimista.

Le principali preoccupazioni riguardano soprattutto l’inflazione e i rincari (55%), le retribuzioni (39%) e le tasse (37%).

Ma quali sono gli obiettivi di risparmio e investimento dei torinesi? Al primo posto, la volontà di far fronte alle necessità del presente (25%), seguito dal desiderio di incrementare il proprio tenore di vita (22%) e di proteggersi da imprevisti futuri (22%). Un ulteriore 12% dichiara invece di pensare al futuro della famiglia e dei figli.

Tra le forme di investimento cui guarderebbero i torinesi per incrementare il proprio capitale, le più considerate sono le soluzioni assicurative e previdenziali (30%), che precedono il mercato finanziario (14%) e il mattone (10%).

Dalla ricerca è poi emerso come a Torino vi sia un significativo desiderio di informazione su questi ambiti, tanto che il 27% si dice propenso a restare aggiornato anche tramite i social network. Quando si tratta tuttavia di valutare nella pratica decisioni di investimento, si conferma fondamentale il ruolo dei consulenti professionisti (37%), seguito da quello dei familiari (18%) e della propria banca (14%).

La nostra ricerca evidenzia una buona propensione dei torinesi a investire nel proprio futuro e in quello della propria famiglia, con una chiara preferenza per soluzioni che garantiscano sicurezza (43%) e rendimenti (43%)” – dichiara Emiliano De Salazar, Direttore Vita di Sara Vita – “Le polizze assicurative per il risparmio e l’investimento rappresentano un’opportunità per far crescere il proprio capitale in modo vantaggioso, professionale e flessibile, adattandosi agli obiettivi e agli orizzonti temporali di ciascuno. In questa direzione, anche il welfare aziendale può giocare un ruolo chiave: non a caso, quasi 9 torinesi su 10 apprezzerebbero l’inserimento di queste soluzioni tra i benefit offerti dal proprio datore di lavoro”.

“La forza della rete: ricerca, territorio e inclusione”

🎙️ Parla con Me® – Puntata del 30 aprile 2025

Parla Con Me® torna con una nuova puntata ricca di storie autentiche e ispirazioni concrete!

 

Mercoledì 30 aprile 2025, alle ore 18:00, si parlerà  di rete, ricerca, territorio e inclusione, con due ospiti straordinarie:

 

🎙️ Mara Peyrot – Referente e Co-fondatrice dell’Associazione AMA.le IQSEC2 APS, nata per supportare le famiglie e promuovere la ricerca scientifica sulla rara mutazione genetica IQSEC2.

 

🎙️ Rossana Turina – Presidente del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli, da anni impegnata a valorizzare il territorio attraverso un turismo sostenibile, accessibile e autentico.

 

I temi:

 

🔵 La nascita di una rete di supporto: come tre mamme hanno trasformato il dolore in una comunità che sostiene oltre 25 famiglie in tutta Italia.

 

🔵 La ricerca genetica come speranza: perché promuovere la conoscenza della mutazione IQSEC2 può cambiare il futuro di tanti bambini e ragazzi.

 

🔵 Inclusione attraverso il territorio: come il Consorzio Pinerolese sta costruendo un turismo che valorizza l’ambiente, le persone e l’accoglienza.

 

🔵 Comunità che fanno la differenza: il valore delle collaborazioni tra famiglie, medici, operatori turistici e cittadini per un futuro più inclusivo e consapevole.

 

🔗 in diretta su:

 

LinkedIn Top Voice Simona Riccio 

 

Meta (Simona Riccio)

 

YouTube di Parla Con Me® 

 

Un incontro che ci ricorda che, quando le persone si uniscono, tutto diventa possibile.

In arrivo da Arpea per 30mila aziende agricole 135 milioni di saldi Pac

È in arrivo nelle casse di circa 30mila aziende agricole piemontesi l’importante somma di 134 milioni e 800mila euro. Lo annuncia l’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni. Si tratta dei pagamenti erogati da Arpea – l’organismo pagatore della Regione Piemonte per il mondo agricolo – a titolo di saldo degli interventi a sostegno previsti dalla programmazione Pac (Politica Agricola Comune) 2023-27 e relativi ai fondi Feaga e Feasr 2024. Essi vanno ad aggiungersi ai circa 106 milioni già erogati in fase di anticipo a novembre 2024: i suddetti pagamenti sono partiti a inizio marzo e saranno completati alla fine di aprile. L’ultima tranche dei pagamenti dei saldi, di circa 120 milioni, verrà erogata entro giugno.

Soddisfazione dall’assessore Bongioanni, che spiega: «I quasi 135 milioni che in queste settimane stanno entrando nelle casse di 30mila aziende piemontesi sono un’importante iniezione di liquidità per i nostri imprenditori e rappresentano il frutto del lavoro svolto dalle associazioni agricole nel predisporre i fascicoli aziendali necessari per l’accesso agli aiuti diretti Ue e dei bandi pubblicati dalla Direzione Agricoltura della Regione Piemonte. Tutto questo testimonia la straordinaria risposta delle nostre aziende a una programmazione che abbiamo scritto sempre con il metodo dell’ascolto e della consultazioneSiamo arrivati a questo risultato grazie alla vicinanza del ministro Francesco Lollobrigida e al nuovo e stretto rapporto che si è costituito con l’organismo pagatore nazionale Agea e i suoi vertici, e che consolideremo nell’incontro con il direttore Fabio Vitale già in agenda per il prossimo 22 maggioÈ un volano che sul territorio coinvolge la Direzione regionale Agricoltura, Arpea e i Centri di Assistenza Agricola, che hanno sempre dimostrato grande disponibilità ad accompagnare le nostre imprese e a trovare le soluzioni più favorevoli nell’interesse del mondo agricolo piemontese e del ruolo centrale che esso riveste nel nostro sistema produttivo».

Un grande lavoro di innovazione è stato compiuto da Arpea per aggiornare i propri sistemi informativi e allinearli alle linee indicate dall’agenzia nazionale Agea per accelerare le tempistiche e risolvere le eventuali criticità. Sul fronte sementi, e in particolare per il riso, il pagamento per le domande oggi ha raggiunto una percentuale di avanzamento del 95,5%, con un’erogazione di circa 37 milioni di euro. Nella tranche di pagamento di aprile sono inoltre state incluse anche le erogazioni relative alle superfici dei pascoli condivisi, precedentemente escluse per poter terminare le procedure di controllo.

L’importo complessivo dei quasi 135 milioni comprende anche il pagamento delle liste di liquidazione del precedente Psr 2014-22 per quasi 29 milioni di euro, come risultato della modifica delle percentuali di pagamento voluta dall’assessore Bongioanni per permettere un maggior utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo rurale non ancora spesi.

Start Cup Piemonte Valle d’Aosta, la competizione dedicata alle migliori idee imprenditoriali

Al via la XXI edizione

• Aperte le candidature per l’edizione 2025 di Start Cup Piemonte Valle d’Aosta, la competizione dedicata a progetti, idee imprenditoriali e aziende che vogliono innovare la società.
• È possibile partecipare – gratuitamente – sia al Concorso delle Idee (Fase I) entro il 3 giugno, che alla Business Plan Competition (Fase II), cui candidarsi entro il 28 luglio con un Business Plan che descriva un progetto imprenditoriale.
• Il montepremi complessivo è di oltre 65.000 euro, erogato in denaro e servizi.

Prende ufficialmente il via la Start Cup Piemonte Valle d’Aosta 2025, la Business Plan Competition che promuove la nascita di startup innovative nei territori piemontesi e valdostani. Giunta alla sua XXI edizione e promossa dagli incubatori I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, e 2i3T, Incubatore di Imprese dell’Università degli Studi di Torino, la competizione si svolge nell’ambito del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), il più importante appuntamento italiano per le nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza.

Finanziata dalla Regione Piemonte con le risorse del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e organizzata nell’ambito del PNI – Premio Nazionale per l’Innovazione promosso da PNICube, la Start Cup Piemonte Valle d’Aosta si articola in due tappe.

La Fase I è il Concorso delle Idee, che premia le migliori idee imprenditoriali in servizi gratuiti di supporto erogati dagli Incubatori di impresa finalizzati alla stesura del Business Plan, oltre a servizi di orientamento e consulenza sui temi della Smart Mobility a Torino, erogati nell’ambito del progetto Città di Torino – ToMove. Sarà inoltre possibile usufruire dei servizi gratuiti di orientamento ed accompagnamento erogati dagli esperti di Invitalia, Partner Ufficiale del Premio Nazionale dell’Innovazione, per la presentazione delle domande di agevolazione sugli incentivi dedicati alla creazione d’impresa.

Per partecipare c’è tempo fino al 3 giugno, compilando la candidatura sul sito ufficiale del concorso www.startcup-piemonte-vda.it. I team che presenteranno le migliori idee imprenditoriali e supereranno la fase di selezione saranno contattate direttamente dagli Incubatori per avviare i servizi di consulenza.

La Fase II, ovvero la Business Plan Competition, prenderà il via il 4 giugno e terminerà il 28 luglio, dando accesso alla selezione finale e ai premi erogati in denaro e servizi. Per partecipare, è necessario presentare un Business Plan che descriva un progetto imprenditoriale sempre tramite la piattaforma www.startcup-piemonte-vda.it.

Si può partecipare ad una sola o ad entrambe le fasi, gratuitamente, presentando un’idea di impresa oppure un progetto imprenditoriale che, indipendentemente dallo stadio di sviluppo, siano frutto del lavoro di un singolo o di un gruppo di individui e finalizzati alla nascita di una startup innovativa.

Sono ammessi, individualmente o in gruppo, tutti gli aspiranti imprenditori maggiorenni, universitari e strutturati di atenei e centri di ricerca (studenti universitari, laureati, dottorandi o PhD di ricerca, assegnisti o borsisti di ricerca, professori strutturati) ed i titolari di imprese appena avviate come specificato sul Regolamento della competizione. Durante il processo online di candidatura, i proponenti dovranno individuare un Incubatore di riferimento, scegliendolo tra gli Incubatori di imprese degli Enti Promotori (I3P – Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, 2i3T – Incubatore di Imprese dell’Università di Torino, oppure Pépinières d’Entreprises di Aosta o di Pont-Saint-Martin, in caso di candidatura al Premio Valle d’Aosta).

Ad essere ammessi alla competizione sono idee e progetti imprenditoriali che fanno riferimento alle categorie di gara:

• Life Sciences, per prodotti e/o servizi innovativi per migliorare la salute delle persone;
• ICT, cioè prodotti e/o servizi innovativi nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e dei nuovi media per la cybersecurity e per il cloud computing – ad esempio e-commerce, social media, mobile, gaming – e tecnologie hardware e software innovative – ad esempio dispositivi di microelettronica e fotonica, materiali avanzati per l’ICT, nuove architetture computazionali, tecnologie in ambito AI/LLM, imaging;
• Cleantech & Energy (prodotti e/o servizi innovativi orientati al miglioramento della sostenibilità ambientale, la salvaguardia dell’ambiente, la gestione dell’energia);
• Industrial (prodotti e/o servizi innovativi per la produzione industriale che non ricadono nelle categorie precedenti, innovativi dal punto di vista della tecnologia o del mercato);
• Turismo e Industria Culturale e Creativa (prodotti e/o servizi innovativi rivolti al settore del turismo e dell’industria culturale e creativa).
Elena Chiorino, vicepresidente e assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Piemonte, afferma: “Ogni progetto presentato alla Start Cup è un passo concreto verso il futuro: la Regione Piemonte punta sull’innovazione e sul talento giovanile come leve per un’economia dinamica e competitiva. La Start Cup Piemonte Valle d’Aosta è un’opportunità unica per promuovere il progresso tecnologico, con progetti che riflettono l’importanza di investire in conoscenza e collaborazione tra università, istituzioni e imprese. Sostenere questa progettazione significa fermare la fuga dei cervelli, creare sviluppo e occupazione qualificata, e rafforzare il legame tra ricerca, impresa e territorio. Lavoriamo per liberare energie, investiamo nei talenti e ampliamo il ventaglio di opportunità per creare valore: è quello che il sistema economico chiede alla politica”.

Andrea Tronzano, assessore alle attività produttive della Regione Piemonte, sottolinea: “Con la Start Cup Piemonte Valle d’Aosta investiamo nei talenti e nelle idee che possono davvero fare la differenza per il futuro del nostro territorio. Sostenere la nascita di nuove imprese ad alto contenuto di innovazione significa creare sviluppo, occupazione qualificata e valore aggiunto per l’intero ecosistema economico piemontese. Grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo Plus accompagniamo i giovani imprenditori lungo un percorso che parte dall’idea e arriva al mercato, rafforzando il legame tra ricerca, impresa e territorio”.

Il comitato organizzativo di Start Cup Piemonte Valle d’Aosta, composto dai due incubatori piemontesi, commenta: “Start Cup Piemonte Valle d’Aosta rappresenta ormai un punto di riferimento consolidato per l’innovazione regionale. Edizione dopo edizione, l’iniziativa offre una fotografia aggiornata del fermento imprenditoriale locale, evidenziando i trend emergenti e i settori su cui è strategico concentrare risorse, attenzione e investimenti. È anche un momento prezioso per attivare nuove connessioni tra università, ricerca e impresa, favorendo un ecosistema sempre più integrato, inclusivo e capace di generare impatto. Il valore aggiunto dell’iniziativa risiede proprio nella capacità di stimolare l’innovazione dal basso, coinvolgendo attivamente giovani imprenditori, ricercatori e realtà territoriali in un processo di crescita condiviso. La rete degli incubatori e dei partner continua ad ampliarsi, a testimonianza di un sistema che crede fortemente nella cultura dell’innovazione come motore per lo sviluppo economico e sociale del territorio.”

Montepremi totale di oltre 65.000 euro per il concorso dei Business Plan

Entro novembre saranno decretati i migliori progetti di startup partecipanti alla Business Plan Competition (Fase II) che riceveranno premi e menzioni speciali attribuiti con il supporto di una Giuria composta da imprenditori, venture capitalist e business angel. Grazie alla dotazione messa a disposizione dagli Enti Promotori e dai Sostenitori dell’edizione 2025, il montepremi complessivo sarà di oltre 65.000 euro e sarà erogato in denaro e servizi offerti da diversi partner.

I tre vincitori assoluti riceveranno premi in denaro. Al primo classificato andrà un premio di 7.500 euro, al secondo di 5.000 e al terzo di 2.500. Ai primi sei progetti sarà inoltre riconosciuto il premio di 1.000 euro ciascuno per l’iscrizione all’edizione 2025 del PNI, il Premio Nazionale per l’Innovazione, la “coppa dei campioni” tra i progetti di impresa vincitori delle Start Cup regionali che quest’anno si svolgerà a Ferrara, presso Ferrara Expo, giovedì 4 e venerdì 5 dicembre 2025. L’evento sarà organizzato congiuntamente da PNICube e dall’ Università degli Studi di Ferrara, nell’ambito di ECOSISTER – Ecosistema Territoriale di Innovazione dell’Emilia-Romagna, finanziato dal PNRR.

Grazie a Sponsor e Partner interessati a contribuire concretamente allo sviluppo dell’innovazione, Start Cup Piemonte Valle d’Aosta prevede inoltre una serie di premi speciali:

• Fondazione CRC, attenta ad interventi rivolti a competitività e sviluppo sostenibile, assegnerà il Premio Fondazione CRC di 10.000 euro al miglior progetto imprenditoriale che insedi l’impresa nella Provincia di Cuneo;
• Regione Autonoma Valle d’Aosta, tesa allo sviluppo imprenditoriale sul territorio valdostano, assegnerà il Premio Valle d’Aosta di 7.500 euro al miglior progetto imprenditoriale che insedi l’impresa nella Pépinière d’Entreprises di Aosta o di Pont-Saint-Martin;
• Distretto Aerospaziale Piemonte, associazione che si pone l’obiettivo di potenziare il settore dell’aerospazio – collaborando con tutti gli attori del settore e anche tramite la creazione di progetti per la diffusione dell’innovazione – assegnerà il Premio Sostenibilità nell’Aerospazio di 7.500 euro al miglior progetto che consideri il tema della sostenibilità nell’aeronautica e nello spazio;
• Fondazione Laura & Franco Beltramo ETS, ente interessato a contribuire concretamente alla nascita e allo sviluppo di nuova imprenditorialità innovativa, offrirà due Premi Social Innovation di complessivi 7.500 euro destinati a due migliori progetti imprenditoriali in campo medico, farmaceutico, delle biotecnologie, dell’agricoltura e del fabbisogno alimentare che favoriscano il progresso sociale e lo sviluppo di condizioni di vita migliori;
• Fondazione LINKS, centro di ricerca interessato a favorire la crescita tecnologica ed economica, aumentare la competitività dell’ecosistema e valorizzare la proprietà intellettuale, metterà in palio il Premio Città del Futuro e Sostenibilità, del valore complessivo di 7.500 euro sotto forma di credito spendibile in servizi tecnici erogati dal personale LINKS, a massimo due dei migliori progetti che propongono prodotti e/o servizi innovativi basati su tecnologie legate alla sostenibilità;
• Jacobacci & Partners, società di riferimento nel panorama italiano e una delle principali realtà europee nell’ambito della tutela della proprietà intellettuale, destinerà ai due migliori progetti imprenditoriali con caratteristiche di proprietà intellettuale, due premi del valore complessivo di 7.000 euro, erogati sotto forma di credito spendibile in servizi di consulenza in tema di tutela di marchi, modelli e brevetti;
• il Premio UniCredit Start Lab, offerto da UniCredit, interessata a supportare le startup innovative nelle fasi di vita aziendale con azioni specifiche, consisterà in una sessione di mentorship per valutare l’idoneità di un progetto ad essere ammesso a contenuti mirati del programma Start Lab;
• tre premi “Future Mobility” in servizi, destinati ad altrettanti progetti imprenditoriali in tema di mobilità urbana smart e sostenibile, offerti nell’ambito del progetto Città di Torino – ToMove.
Previste anche cinque menzioni speciali:

• “Imprenditoria Femminile”, per il miglior progetto di impresa al femminile con un team a maggioranza femminile (maggiore del 50%);
• “Social Innovation”, per il miglior progetto di innovazione sociale, che propone soluzioni innovative in uno dei campi previsti dall’articolo 2, comma 1, del Decreto Legislativo 155/2006 sull’impresa sociale;
• “Open Innovation / Spin Off Industriali”, dedicata al miglior progetto riguardante prodotti e/o servizi innovativi derivanti da un’attività di Ricerca condotta in collaborazione tra un’impresa e un ateneo piemontese;
• “Climate Change”, per il miglior progetto di impresa ad impatto sul cambiamento climatico in grado di integrare innovazione, tecnologia, protezione e valorizzazione delle risorse naturali, al fine di generare crescita economica e tutela dell’ambiente;
• “Tecnologie Sostenibili”, al progetto che si distingue particolarmente per la sua originalità intesa come relativa all’ambito del marchio oppure della tecnologia assegnato da Jacobacci & Partners.
Per ulteriori informazioni e per scaricare il bando completo: https://www.startcup-piemonte-vda.it/

Una montagna più accessibile, con servizi migliori e infrastrutture: il piano della Regione

Una montagna più accessibile, con servizi migliori e infrastrutture moderne: è questo l’obiettivo della nuova ripartizione del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane che la Giunta regionale del Piemonte ha trasmesso al Dipartimento Affari Istituzionali.

Il documento stabilisce come saranno suddivisi i 23 milioni di euro destinati alle Unioni montane:

  • 10,1 milioni di euro per sostenere gli esercizi di prossimità, i servizi per l’infanzia (0-6 anni), le attività di pre e post scuola, l’aggiornamento della segnaletica e la manutenzione dei percorsi escursionistici;

  • 3,96 milioni di euro per la tutela, la valorizzazione e la promozione delle risorse ambientali attraverso le Green Communities;

  • 4 milioni di euro per il potenziamento delle infrastrutture digitali;

  • 2 milioni di euro per la prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico;

  • 1,08 milioni di euro per integrare il bando relativo ai terrazzamenti;

  • 1,7 milioni di euro per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;

  • 200.000 euro destinati al sostegno delle associazioni fondiarie.

L’assessore regionale alle Aree Interne, Marco Gallo, ha sottolineato: “Vivere e lavorare in montagna non deve essere una sfida. Non può esserci sviluppo senza connessione, senza servizi di base e senza un supporto concreto alle comunità locali”. Gallo ha spiegato che il piano è stato pensato per affrontare le criticità più urgenti: la carenza di segnale telefonico e internet, la difficoltà di mantenere attivi i negozi e i servizi di prossimità, e la necessità di rilanciare il turismo montano attraverso infrastrutture moderne e accessibili.

“È un investimento per chi decide di restare, per chi vuole fare impresa e per chi crede nel futuro della montagna – ha aggiunto l’assessore –. Con queste misure vogliamo costruire una rete digitale capace di connettere anche i comuni oggi privi di segnale telefonico. È un intervento complesso, che richiederà studi approfonditi da parte della Direzione Competitività per individuare le migliori soluzioni”.

Il piano è il frutto di un costante confronto con i territori, realizzato attraverso il dialogo con la Conferenza dei presidenti delle Unioni montane, e dà continuità alle azioni già avviate negli anni precedenti.