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Lo stato di salute delle imprese al I trimestre 2024 e le previsioni per il II trimestre. Nel 2023 quasi il 30% degli imprenditori ha percepito un aumento dei furti e il 26% un incremento degli atti di vandalismo rispetto al 2022. Oltre il 70% ha investito in antifurti e sorveglianza
Sono oltre la metà (51%) gli imprenditori che hanno iniziato il 2024 all’insegna della ‘stabilità’ per quanto riguarda l’andamento dell’attività, mentre è ‘in miglioramento’ per il 24% di essi. Sono, inoltre, alte le aspettative per il secondo trimestre dell’anno, nonostante il peggioramento del fabbisogno finanziario. Per la prima volta, dopo oltre un anno, potrebbe flettere il livello occupazionale. Ed è grande la preoccupazione per la sicurezza e la legalità. Questo il quadro che emerge dall’indagine trimestrale realizzata da Confcommercio Ascom Torino in collaborazione con Format Research sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi del territorio di Torino e provincia nel periodo da gennaio a marzo 2024.
«I dati evidenziano la volontà delle imprese di resistere in attesa di una prospettiva migliore per i mesi estivi. Constatiamo che il turismo continua a rappresentare un elemento fondamentale per l’economia torinese – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio di Torino e provincia Maria Luisa Coppa –, contribuendo significativamente alla crescita del nostro territorio e al ridimensionamento della crisi che sta colpendo molti settori, tra cui il commercio non alimentare, primo tra tutti l’abbigliamento. È essenziale continuare a coltivare la crescita del comparto turistico, che non solo attira visitatori, ma stimola anche l’indotto economico locale. Tuttavia, è altrettanto importante avviare, come chiediamo da tempo, una politica commerciale strutturale e incisiva per rivitalizzare la domanda interna. Attraverso una combinazione di investimenti strategici nel turismo e nel commercio possiamo garantire una crescita sostenibile e diffusa per la nostra città».
Per quanto riguarda il sentiment delle imprese, a inizio anno la fiducia circa l’andamento economico della propria attività economica ha visto una leggera flessione rispetto all’ultimo trimestre 2023 (l’indice passa da 54 a 50, ancora sopra la media nazionale di 46), ma viene comunque definita ‘stabile’ o ‘migliore’ dal 75% degli intervistati. Il trend è destinato a tornare sui livelli di fine anno entro giugno.
Stessa tendenza anche per i ricavi: il 74% degli intervistati ritiene che saranno ‘uguali’ o ‘migliori’ rispetto alla fine del 2023. L’indice di fiducia è previsto in aumento da 45 a 50 nel mese di giugno.
Resta stabile la situazione occupazionale per l’80% degli imprenditori, ma ci si aspetta una flessione nel trimestre successivo.
Sul fronte creditizio permangono le difficoltà segnalate nei trimestri precedenti, con qualche segnale di miglioramento. È in calo la percentuale delle imprese che hanno chiesto credito alle banche negli ultimi tre mesi, ma aumenta la quota di imprese che hanno ottenuto tutto il credito richiesto; si allenta l’irrigidimento del sistema bancario verso le imprese del terziario.
In particolare, risale il numero delle imprese che chiede credito per realizzare investimenti, che passa dal 20% di fine 2023 al 29% nel primo trimestre 2024.
«Preoccupa il peggioramento della liquidità delle imprese in relazione al proprio fabbisogno finanziario – dichiara il direttore di Ascom Confcommercio Torino e provincia Carlo Alberto Carpignano -. Il tema del rapporto con le banche rimane centrale: il segnale incoraggiante di una ripresa degli investimenti rispetto al trimestre precedente deve portare il sistema bancario ad intervenire con una riduzione degli oneri per accedere al credito, dei costi di istruttoria e degli interessi».
FOCUS ‘SICUREZZA E LEGALITÀ’
In occasione dell’Osservatorio trimestrale è stato sviluppato un focus sulla sicurezza e la legalità analizzando la percezione degli imprenditori nel 2023 rispetto al 2022. «La sicurezza rimane una priorità assoluta – conferma la presidente Maria Luisa Coppa –. Facciamo appello al Prefetto Donato Cafagna e al neo Assessore alla Sicurezza del Comune di Torino Marco Porcedda affinché gli imprenditori possano tornare ad operare in un contesto sicuro e protetto. Questo clima non solo mina la serenità delle attività commerciali, ma influisce negativamente anche sull’attrattività di Torino e della provincia. Chiediamo una politica di sicurezza integrata e un rafforzamento della collaborazione tra le Forze dell’Ordine e le Associazioni di categoria. Solo così potremo creare un ambiente sicuro dove le nostre imprese possano prosperare e contribuire attivamente alla crescita economica locale».
Il 17,5% delle imprese del terziario di Torino – escludendo le imprese dei servizi – ha percepito, nell’ultimo anno rispetto all’anno precedente, un peggioramento dei livelli di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda le attività del commercio no food (25%), della ristorazione (24%) e del commercio food (20%); sono stati meno toccati la ricezione turistica (14%) e i trasporti e logistica (13%).
Ed è il furto il crimine più temuto. Lo dichiara il 40% degli imprenditori; seguito dalle truffe e frodi informatiche (31%), dalle spaccate e atti vandalici (28%).
Oltre un imprenditore su tre (38,6%) teme ritiene di essere «molto» o «abbastanza» esposto al rischio di fenomeni criminali.
Oltre il 70% delle imprese ha investito in misure di sicurezza, in particolare in sistemi di videosorveglianza e sistemi di allarmi antifurto. L’adozione di misure per la sicurezza ha pesato sui ricavi 2023 in media il 4,5%.
Preoccupa anche l’estorsione. Il 28% degli intervistati ha sentito parlare o ha avuto notizia di imprenditori che sono stati esposti a tentativi di estorsione. Di questi, il 14% ne ha sentito parlare direttamente da altri imprenditori. Le Forze dell’ordine (44%) e le Associazioni di categoria/Organizzazioni antiusura (34%) sono i soggetti che le imprese minacciati dalla criminalità avvertono come più vicini. Il 56,4% degli imprenditori ritiene grave il problema dell’esposizione al rischio dell’usura, racket ed estorsioni.
Le imprese torinesi ritengono sostanzialmente invariato il fenomeno del taccheggio nel 2023 rispetto al 2022. Il 58% ha investito in misure anti-taccheggio.
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I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,2% sul mese precedente e +1,9% su aprile 2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano una variazione del -0,4% rispetto al mese di marzo 2024 e del -1,1% rispetto all’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,1% rispetto al mese precedente e +0,4% rispetto a aprile 2023.
Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva -0,4% su base congiunturale e -1,0% su base tendenziale.
I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:
Beni Alimentari -0,1% sul mese precedente e +1,4% sull’anno precedente,
Beni Energetici -1,8% sul mese precedente e -12,7% sull’anno precedente,
Tabacchi +1,3% sul mese precedente e +3,3% sull’anno precedente,
Altri Beni -0,1% sul mese precedente e +0,9% sull’anno precedente.
Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,4% su base congiunturale e +2,2% su base tendenziale.
Sono state riscontrate le seguenti variazioni:
Servizi relativi all’Abitazione +0,1% sul mese precedente e +2,4% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni INVARIATO sul mese precedente e +0,5% sull’anno precedente,
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +0,3% sul mese precedente e +2,9% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti +0,8% sul mese precedente e +2,4% sull’anno precedente,
Servizi vari +0,1% sul mese precedente e +1,5% sull’anno precedente.
L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,1% rispetto al mese precedente e +1,7% rispetto all’anno precedente.
L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.
I dati relativi al mese di Aprile si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/
TORINO CLICK
In provincia di TorinoPoste Italiane cerca portalettere da inserire nel proprio organico. I candidati saranno assunti con contratto a tempo determinato e si occuperanno della distribuzione di corrispondenza e pacchi nel territorio in relazione alle specifiche esigenze aziendali.
Per poter presentare la propria candidatura è sufficiente inserire il proprio curriculum vitae sulla pagina web del sito istituzionale di Poste https://www.posteitaliane.it, nella sezione “Carriere” dedicata a “Posizioni Aperte”.
Tra i requisiti richiesti per la candidatura c’è il possesso di un diploma di scuola media superiore o diploma di laurea, anche triennale e patente di guida in corso di validità idonea per la guida dei mezzi aziendali.
La ricerca è valida fino a domenica 26 maggio.
Luca Caretti, segretario generale Cisl Piemonte: “O il Piemonte viene semplicemente attraversato dalle reti infrastrutturali, lasciando le opportunità produttive e occupazionali ad altri, oppure crede nella loro realizzazione, lavorando da subito per l’individuazione di aree e infrastrutture di II livello, indispensabili per collegare le tante realtà della regione”
Leggi l’articolo di Patrizia Corgnati su lineaitaliapiemonte.it:
(foto di copertina Cisl Piemonte)
Al Centro Congressi del Lingotto dal 22 maggio a venerdì 24 maggio
Da mercoledì 22 maggio fino a venerdì 24 maggio, presso il Centro Congressi del Lingotto, si tiene il congresso LREC – COLING 2024, una delle più importanti conferenze di “naturallanguage processing”, la disciplina che studia nell’ambito dell’intelligenza artificiale il trattamento automatico del linguaggio umano, e che ha dato origine, tra le tante cose, a chat GPT, Alexa, Siri e Google. La cerimonia di apertura vede i saluti istituzionali del Prof. Guido Boella, Vice Rettore Vicario per la promozione dei rapporti con le imprese e le associazioni di categoria delle imprese e per il coordinamento con le iniziative di innovazione industriale sul territorio dell’Università di Torino.
La conferenza è interamente focalizzata sulle tematiche relative all’applicazione dell’AI al linguaggio naturale ed è caratterizzata da una forte impronta interdisciplinare che favorisce l’incontro tra tecnologie informatiche, linguistica, psicologia e scienze cognitive, per la costruzione di language models e altre risorse dalle diverse applicazioni.
La conferenza è stata organizzata da due tra i principali attori internazionali nel campo della linguistica computazionale, ELRA Language Resources Association (ELRA) e l’International Committee on Computational Linguistics (ICCL), che hanno unito le forze per organizzare una Conferenza congiunta per il 2024, a Torino. Seguendo la tradizione delle affermate conferenze madri COLING e LREC, la conferenza congiunta presenterà grandi sfide e offrirà ampie opportunità per scambiare informazioni e idee attraverso presentazioni orali, numerose poster session, il tutto completato e un programma sociale accogliente. A LREC-COLING 2024 parteciperanno 3000 persone circa provenienti da tutto il mondo.
Tra i Keynote speaker Roger Levy del MIT, Juanzi Li della Tsinghua University e Michele Loporcaro dell’Università di Zurigo e Scuola Normale Superiore di Pisa. Roger Levy presenterà un talk su Large Language Models e Comprensione Umana, offrendo uno sguardo sull’elaborazione umana del linguaggio dell’ LLMs e il loro impatto sulla comprensione della mente umana. Juanzi Li esplorerà temi che riguardano la conoscenza nell’era dei LLMs, focalizzandosi sulle recenti conquiste nel campo dell’intelligenza artificiale e sulle sulleopportunità legate all’utilizzo dei LLMs nei vari contesti. Michele Loporcaro offrirà una panoramica sul paesaggio linguistico italiano, esplorando la ricchezza dei dialetti iitaliani il loro contributo alla comprensione della diversità linguistica. L’evento è organizzato da ELRA Language Resources Association, associazione non profit per la diffusione delle tecnologie e del linguaggio, e la condivisione delle relative risorse computazionali e linguistiche, e da International Committee for ComputationalLinguistics. A capo dell’organizzazione ci sono due General Chair, la Professoressa Nicoletta Calzolari dell’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa e il Professor Min-Yen Kan della National University of Singapore. L’organizzazione locale per la conferenza di Torino è ad opera del Dott. Valerio Basile, della Prof.ssa Viviana Patti e della Prof.ssa Cristina Bosco, Docenti del Dipartimento di Informatica di UniTo
“La linguistica computazionale – spiega la Prof.ssa Viviana Patti – è al centro di un incredibile insieme di applicazioni che pervadono in nostro quotidiano, si pensi agli assistenti vocali come Alexa, i traduttori automatici come Google Translate, gli assistenti personalizzati sui telefonini che, fra le altre cose, ci suggeriscono la parola successiva da inserire nei messaggi che scriviamo, i motori di ricerca guidati dalla semantica, e in generale di tutte le più recenti tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale. LREC-COLING 2024 è un’opportunità straordinaria che riunisce a Torino i maggiori scienziati esperti e le maggiori aziende mondiali per progettare il futuro in questi e altri ambiti. Il risultato è anche il frutto di un grande gioco di squadra tra centri di ricerca e università italiane, che si sono aggregate quasi dieci anni fa attorno a AILC, l’Associazione Italiana di Linguistica Computazionale (www.ai-lc.it). I linguisti computazionali italiani infatti sono scientificamente coinvolti, a livello nazionale e internazionale, nei più recenti sviluppi dell’Intelligenza Artificiale, in particolare dei cosiddetti grandi modelli linguistici, come quello alla base di ChatGPT. Il dipartimento di Informatica di Torino si conferma uno dei poli di eccellenza nel panorama italiano in questo ambito, con una storica tradizione di ricerca relativa alla creazione di risorse e modelli computazionali di conoscenza linguistica per la lingua italiana e al benchmarkinglinguistico aperto, mantenuta viva anche anche dalla progettazione di nuovi percorsi didattici multidisciplinari e internazionali come la nuova laurea magistrale in Language Technologies and Digital Humanities che contribuisce alla formazione di nuove generazioni di esperti”.
Mara Martellotta
L’Arci: si rischia di strozzare il Terzo Settore e il suo prezioso operato
E’ stato approvata dal Consiglio Comunale di Torino la proposta di ordine del giorno “Riconsiderare il regime di esenzione iva per il terzo settore, un inutile aggravio procedurale per migliaia di associazioni“, firmata Alice Ravinale, Nadia Conticelli e Ludovica Cioria.
E’ un testo che non cambia la situazione, ma impegna il Sindaco e la Giunta a sollecitare il Governo e il Parlamento a intervenire, anche mediante confronto con la Commissione Europea. Richiama l’attenzione sul Terzo Settore e riguarda tantissime associazioni e realtà anche a Torino: con una legge di fine 2021, lo Stato ha portato tutti gli enti non profit nel campo di applicazione dell’IVA. Questa legge sarà applicabile dal primo gennaio 2025 e, senza una correzione di rotta, costringerà le associazioni a subire un grave appesantimento di oneri burocratici, non sostenibile soprattutto per quel tessuto di piccole associazioni.
Ricondurre il Terzo settore al campo IVA significa voler equiparare le associazioni alle imprese commerciali: a essere colpita sarebbe l’autonomia delle associazioni, limitandone le possibilità di autofinanziamento e ostacolandone lo svolgimento delle attività con pesanti adempimenti burocratici.
Arci Torino plaude al testo. Il presidente Andrea Polacchi: «Siamo molto soddisfatti dell’ordine del giorno approvato, segnale importantissimo che la Città ha dato a tutto l’associazionismo e al Terzo Settore – dice – Assistiamo a una procedura d’infrazione inaccettabile, figlia di un’impostazione europea eccessivamente appiattita sul mercato e la concorrenza, anche nei confronti di quei settori che non hanno nulla a che vedere col profitto».
Richiama l’attenzione sulle associazioni: «Il quadro fiscale proposto e il proliferarsi di adempimenti burocratici insostenibili e costosi, introdotti dall’attuale codice del terzo settore, rischiano di compromettere gravemente il mondo del non profit, le cui entrate servono esclusivamente a finanziare le attività di interesse generale e il lavoro delle persone».
Polacchi ricorda l’importanza del lavoro di tutte queste associazioni: «Intere comunità e diversi settori, dalle produzioni culturali indipendenti, alle azioni di cura e assistenza, dalle attività ricreative dei circoli all’impegno civico a fianco delle fasce deboli della popolazione, si reggono grazie al lavoro di migliaia di associazioni che costituiscono l’infrastruttura sociale di territori e città».
Lo sciopero dei tassisti torinesi è iniziato alle 8 e terminerà alle 22. I conducenti delle auto bianche parlano di “uso illegittimo delle autorizzazioni per le vetture a noleggio con conducente”, note come Ncc e chiedono al governo di di dare risposte puntuali , anche sui ruolo delle multinazionali e sul rischio di un ritorno di Uber. I taxi si sono ritrovati davanti all’Allianz Stadium e poi, attraverso la tangenziale, si sono piazzati sotto al grattacielo della Regione Piemonte. Allo sciopero hanno aderito le sigle Fast-Confsal taxi, Satam, Tam, Usb-taxi, Unica-Filt Cgil, Claai, Uritaxi, Uti, Unimpresa, Orsa-taxi, Ugl-taxi, Federtaxi-Cisal, Sitan Atn e Unione Artigiani. Una delegazione di tassisti torinesi è partita per Roma.
Foto DiErreNews



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