ECONOMIA- Pagina 101

Il valsusino Barone nel Consiglio nazionale Federpensionati Coldiretti

Il valsusino Sergio Barone entra a far parte del Consiglio nazionale di Federpensionati Coldiretti, l’organizzazione dei senior di Coldiretti. Sergio Barone ricopre anche la carica di presidente provinciale e regionale dei Senior di Coldiretti Torino.

Barone, 73 anni, di Sant’Ambrogio di Torino, all’imbocco della valle di Susa, conduce l’azienda agricola di famiglia con i figli Jacopo e Cecilia, azienda che alleva ovini, produce vino e gestisce l’agriturismo Cascina dei Canonici alla Sacra di San Michele.

«Credo che il ruolo dei pensionati – osserva Sergio Barone – sia determinante nella trasmissione alle giovani generazioni dei valori della terra e del presidio del territorio. Nessuno come noi conosce le zone dove abbiamo sempre coltivato i campi, portato al pascolo gli animali e curato i boschi. Non è un caso che molti senior coltivatori siano anche amministratori nei propri comuni: nei borghi si sa bene quanto sia preziosa la conoscenza che gli agricoltori hanno dei problemi dei territori».

Al centro dell’azione del movimento il ruolo di supporto fondamentale che hanno gli anziani all’interno della famiglia agricola sia come contributo di esperienza nelle lavorazioni agricole e nelle fasi dell’allevamento animale sia come vero e proprio contributo economico e di tempo per accompagnare i giovani verso la piena autonomia di imprenditori agricoli. Ma anche le rivendicazioni per un’assistenza sanitaria moderna e di prossimità e per un adeguamento dei servizi sociali.

La nuova dirigenza nazionale dei Senior della Coldiretti, che resta in carica fino al 2028, oltre al presidente Giorgio Grenzi vede anche la partecipazione nella Giunta esecutiva dei tre vice presidenti Marino Bianchi del Veneto, Giovanni Girasole della Sardegna ed Elvira Leuzzi della Calabria, mentre Angelo Marseglia della Puglia, Giuseppe Licursi del Molise, Pierlugi Nava della Lombardia. Compongono il Consiglio Nazionale insieme a Sergio Barone, Fulvio Borbey della Valle d’Aosta, Gabriele Paris del Trentino, Gabriella Caratti della Liguria, Sergio Cozzarini del Friuli Venezia Giulia, Luciano Ballone della Sicilia, Pietro Giannantonio dell’Abruzzo, Vincenzo Conte della Campania, Leonardo Gorgoglione della Basilicata, Vincenzo Sperduti del Lazio, Roberto Berioli dell’Umbria, Maurizio Mauri delle Marche, Giuliano Scattolin della Toscana.

Cesana, torna d’attualità la pista da bob per Cortina 2026. Il sindaco: “Recuperare pista e sito”

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In questo inizio di ottobre è tornato al centro dell’attenzione il tema della pista da bob per le Olimpiadi di Cortina. Tra le tante ipotesi sul piatto dalla Svizzera all’Austria e persin alla Cina, è così tornata d’attualità anche la possibilità di un riutilizzo dell’impianto di Cesana, dove alle Olimpiadi del 2006 Armin Zoeggler portò a casa la medaglia d’oro.

L’Amministrazione Comunale di Cesana Torinese apprezza l’interessamento dimostrato da più parti per riutilizzare in occasione delle Olimpiadi Invernali 2026 l’impianto del bob di Pariol.

Il Sindaco Roberto Vaglio interviene nel dibattito: “Ringraziamo la Regione Piemonte per la regia ed i contatti con gli Enti sovraordinati, ma intendiamo fornire ulteriori informazioni che potranno essere senz’altro utili per meglio comprendere le esigenze del territorio interessato”.

Il Sindaco Vaglio fa un po’ di cronistoria: “Già all’epoca della presentazione del dossier di candidatura fu chiaramente espressa la disponibilità di Cesana per il riutilizzo della struttura, previo impegno di successiva demolizione, per un importo presunto di 34 milioni di euro”.

Da allora ci sono state delle novità che Roberto Vaglio va ad evidenziare: “Attualmente c‘è stata un‘evoluzione progettuale per la realizzazione dello Ski Dome sul sito attualmente occupato dalla pista di bob. L’Amministrazione comunale di Cesana ha finanziato studi di fattibilità e valutazione degli equilibri consumo/produzione energetica, tenendo conto della ricaduta economica legata al conseguente sviluppo turistico e sociale”.

Ecco quindi l’appello del Sindaco Vaglio: “Riteniamo quindi di fondamentale importanza considerare nel suo insieme il recupero della pista e la soluzione successiva per il recupero del sito”.

Foto Longofrigo srl

Con Poste italiane il mese dell’educazione finanziaria

I cittadini della provincia di Torino potranno partecipare ai webinar gratuiti organizzati dall’azienda per migliorare le conoscenze sui temi finanziari, assicurativi e previdenziali

 

 Poste Italiane partecipa alla sesta edizione del Mese dell’Educazione Finanziaria (#OttobreEdufin2023) e per l’occasione anche in provincia di Torino mette a disposizione eventi formativi con l’obiettivo di migliorare le conoscenze dei cittadini in materia finanziaria, assicurativa e previdenziale per aumentarne la consapevolezza di fronte a decisioni economiche e di investimento.

I cittadini della provincia di Torino potranno partecipare a numerosi appuntamenti con l’educazione finanziaria scegliendo tra differenti sessioni tematiche quali: il risparmio, l’investimento, la previdenza e molti altri.

Il calendario completo degli appuntamenti del “Mese dell’Educazione Finanziaria”, è disponibile sul portale dell’iniziativa e sul sito di Educazione Finanziaria di Poste Italiane https://www.posteitaliane.it/educazione-finanziaria/eventi dove sarà possibile iscrivere gratuitamente la propria partecipazione agli eventi.

Scommessa vinta per Monferrato Green Farm

30MILA VISITATORI IN TRE GIORNI

Scommessa vinta ! I trentamila visitatori che si sono alternati al Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato da venerdì pomeriggio, momento dell’inaugurazione alla presenza del sindaco Federico Riboldi, del presidente di Confartigianato Alessandria Adelio Giorgio Ferrari, dell’assessore regionale Marco Protopapa, degli assessori Capra, Sapio, Strozzi, sino alla chiusura domenica sera hanno suggellato la riuscita della prima edizione della fiera dell’agricoltura e del verde Monferrato Green Farm, organizzata dalla società D&N Eventi in collaborazione con la Città di Casale Monferrato e Confartigianato Imprese Alessandria, il contributo della Camera di Commercio di Alessandria e Asti e la partecipazione di numerosi enti ed associazioni. L’evento era suddiviso in cinque aree all’interno del Polo Fieristico – agricoltura, vivai, esposizione e vendita animali, salone delle eccellenze alimentari e benessere e cura della persona – e ha visto la partecipazione di aziende frequentatrici di importanti fiere nazionali di settore provenienti da ben sei regioni, oltre al Piemonte: Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Calabria. E molti espositori, per la prima volta a Casale, hanno manifestato soddisfazione per la partecipazione. Accanto al momento più prettamente fieristico si è sviluppato un intenso programma di incontri di carattere scientifico, con una formula ‘open’ per permettere a tutti la partecipazione. In particolare domenica, Giornata internazionale di inclusione degli anziani, i tre “maestri” della floricoltura italiana, Arturo Croci, Chicco Pastorino, fondatore delle scuole d’arte floreale nazionale ed europea, e Valter Pironi, un artefice e fino al 1995 direttore della Fondazione Minoprio, hanno ricordato la ‘Festa dei Nonni’,  una loro idea elaborata con esplicito riferimento alla coltivazione di giardini e orti, un’attività che unisce le due generazioni. E non sono mancati neanche i momenti di spettacolo ad alto livello con il mimo Simone Barbato (che proprio lunedì sera era in onda, su Rai Due), il Tributo a Renato Zero da parte dell’artista Zero in condotta, la simpatia travolgente del coreografo Garrison e la presenza di Beppe Convertini che in una conversazione con il vicesindaco Emanuele Capra e l’assessore Luca Novelli, in occasione del suo libro ‘Paesi miei’ (frutto dei 4 anni di conduzione di Linea Verde) ha avuto parole di elogio per l’iniziativa che è al tempo stesso attenta all’ambiente e alle tradizioni.

La rivolese Claudia Roggero nell’Esecutivo nazionale di Coldiretti Giovani Impresa

La rivolese Claudia Roggero entra a fare parte dell’Esecutivo nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, organizzazione dei giovani agricoltori che rappresenta oltre 55mila aziende Coldiretti in Italia e circa 800 in provincia di Torino. Claudia, 25 anni, è anche coordinatrice provinciale e regionale per Torino e il Piemonte.

Apicoltrice, conduce una fattoria didattica sulla Collina morenica dove alleva le api con la madre Nicla Martile, il padre Lorenzo Roggero e il fratello Giuseppe Roggero e dove conduce attività di educazione all’agricoltura, all’ambiente e alla corretta alimentazione. All’interno dell’Esecutivo ha ricevuto le deleghe su apicoltura e formazione.

Insieme a Claudia Roggero, dell’Esecutivo nazionale dei giovani della Coldiretti fanno parte anche Giovanni Bellei (Lombardia), Rossella Cappuzzo (Sicilia), Marco De Zotti (Veneto), Carla Di Michele (Abruzzo), Marco Sforzini (Emilia Romagna), Donato Mercadante (Puglia), Camilla Petrucci (Lazio).

Alla carica di presidente nazionale è stato designato Enrico Parisi presidente dell’organizzazione giovanile di Coldiretti per la Calabria. Il nuovo leader dei giovani imprenditori agricoli italiani ha trent’anni, è calabrese di Corigliano-Rossano (Cosenza), una laurea alla Bocconi di Milano e un titolo di Cavaliere della Repubblica.

«Insieme a Enrico Parisi e a tutta la squadra di Coldiretti Giovani Impresa – esordisce Claudia Roggero – cercheremo di favorire il più possibile il ricambio generazionale nelle aziende agricole così come lavoreremo per permettere che si possa avverare il sogno di tanti giovani che vorrebbero scegliere la bellissima professione di agricoltori e allevatori».

L’assemblea elettiva a Palazzo Rospigliosi a Roma è stata anche l’occasione per una fotografia dell’agricoltura giovane in Italia. I giovani agricoltori, negli ultimi dieci anni, sono aumentati dell’1% contro un crollo medio del 13% dell’insieme delle imprese condotte da under 35, con punte del -20% per il commercio all’ingrosso, -28% per l’industria tessile, -25% per il commercio al dettaglio, fino ad arrivare al -48% per le telecomunicazioni: è quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga.

A Torino il Congresso nazionale dei commercialisti

Dal 18 al 20 ottobre si svolgerà al Lingotto di Torino il Congresso Nazionale dei Commercialisti. In vista di questo importante appuntamento l’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino organizza due eventi, il primo dei quali è intitolato:

RIPRESA DEI LAVORI DEL FORUM ALDO MILANESE

LAVORIAMO INSIEME PER IL FUTURO DELLA PROFESSIONE

I COMMERCIALISTI PIEMONTESI E VALDOSTANI INCONTRANO LE ISTITUZIONI LOCALI

Mercoledì 4 ottobre 2023, alle ore 17.00

Grattacielo Regione Piemonte

Via Nizza, 330 – Torino – Sala 41° piano

Apriranno i lavori il Presidente della Regione, Alberto CIRIO e l’Assessore al Bilancio della Città di Torino, Gabriella NARDELLI.

Al Forum saranno presenti i Presidenti degli Ordini dei Commercialisti del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Si tratta del “secondo tempo” del forum che l’Ordine dei Commercialisti di Torino organizzò 4 anni fa al Lingotto, sul tema “Fare rete”, per reagire alla crisi economica e culturale della cittàe darle un futuro di sviluppo. Concetti di rete e di futuro sonoevocati nel tema del Congresso Nazionale di Categoria.

L’appuntamento di mercoledì 4 ottobre parlerà del futuro di una professione legata all’economia, del ruolo dei corpi intermedi, trait d’union naturale e centrale nel sistema paese, sin dai territori, ove vanno coltivati e preservati l’ingegno e la capacità e volontà di fare, di consolidare, di accrescere. Come 4 anni fa, sarannopresenti le istituzioni pubbliche, professionali, imprenditoriali e associative del territorio.

L’evento si articolerà su tre momenti, definiti Focus, moderati dal Presidente dell’Odcec di Torino, Luca ASVISIO, sui temi:Fiscalità e Imprese (coordinatori Stefano SPINA e Franco VERNASSA), Internazionalizzazione (Andrea BARABINO e Ilaria CINOTTO) e Terzo Settore (Paola AGLIETTA, Davide BARBERIS e Mario MOISO).

Parteciperanno:

Guardia di Finanza – Comandante Provinciale Alessandro LANGELLA

Agenzia Entrate Riscossione – Direttore Sergio FRIGERIO

Cciaa di Torino – Presidente Dario GALLINA

Ceip Piemonte – Presidente Dario PEIRONE

Unione Industriali – Presidente Giorgio MARSIAJ

Otc – Presidente Giuseppe VIADA

Legacoop – Presidente Dimitri BUZIO

Coni Piemonte – Presidente Stefano MOSSINO

 

Sostenibilità e responsabilità sociale, nuove sfide per le imprese


Un seminario alla Silco di Rivalta (Torino) ha approfondito questi temi anche in relazione ai bandi del Pnrr

Giovedì 28 settembre nella sede Silco di Rivalta di Torino si è svolto il seminario su «Industria e ambiente: dall’automotive all’aerospace». Nel presentare la giornata Alberto Davide Rosso, titolari di Silco (azienda operante nel settore del trattamento metalli), hanno evidenziato l’importanza di organizzare momenti di incontro in ambito industriale, per sviluppare relazioni e condividere conoscenze. «Quest’anno – hanno sottolineato- abbiamo deciso di approfondire gli aspetti legati alla transizione ecologica, sia perché sono estremamente significativi per le imprese e sia per la loro rilevanza sociale».

La mattinata è stata scandita da numerosi interventi, coordinati da Enrico Morgano, materials engineering specialist di Silco. In apertura Filippo Provenzano, segretario Cna Torino, si è soffermato sul concetto di «compasso manifatturiero» per integrare territorio, qualità e competenze.

Marcello Bogetti, responsabile del Center for Business and Society della SAA School of Management di Torino, ha invece trattato gli aspetti legati al Pnrr (il piano nazionale di rilancio dell’economia dopo la pandemia), che impatta in modo significativo sulle imprese per le conseguenze legate alla sostenibilità e alla responsabilità sociale. «Per questa ragione – ha sottolineato Bogetti – è indispensabile approcciarsi al Pnrr con una pianificazione strategica degli investimenti e non limitarsi a valutare le opportunità offerte dai singoli bandi». In tale contesto, il Pnrr stimola le partnership e le reti di cooperazione, e si adegua agli indirizzi dell’Agenda 2030 (il programma di azioni per lo sviluppo sostenibile approvato dall’Onu), reinterpretando il ruolo delle imprese come «produttrici di valore economico, ambientale e sociale». «È la sostenibilità bellezza! E non possiamo farci niente», ha concluso Bogetti, riprendendo una celebre battuta.

Hanno quindi preso la parola Nicolò Zamariola (Arcelor Mittal), Paolo Valgrande (Iveco), Jacopo Tatti (Stellantis), Mattia Gola (Ge Avio), Pierre Bertoni (ECM Technologies), Tony Grammauro (Wheelabrator), Séverine Petit (Green Film Lab), declinando la sostenibilità ambientale nei diversi settori industriali. La giornata si è conclusa con la tavola rotonda coordinata da Nicola Scarlatelli, presidente Cna Torino.

L’allarme degli autotrasportatori: i ritardi del Frejus danneggiano la competitività dell’economia

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MOLTE IMPRESE GIÀ IN DIFFICOLTÀ

 Le notizie della Prefettura della Savoia e delle Ferrovie francesi Sncf, secondo le quali i lavori di ripristino della circolazione ferroviaria tra Italia e Francia, previsti entro ottobre, non termineranno prima dell’estate 2024, sono motivo di grande preoccupazione per gli operatori dei trasporti e della logistica torinesi.

Il traffico ferroviario tra Italia e Francia lungo il corridoio del Frejus è infatti bloccato dallo scorso 27 agosto a causa di un’importante frana. Inoltre, anche il traffico stradale è rallentato da una protezione provvisoria dai rischi di nuovi smottamenti.

“La Regione Piemonte, appreso della situazione si è mossa per scongiurare questo scenario. Abbiamo trovato molta attenzione nel Governo quando si è posto il problema della chiusura del Monte Bianco, e crediamo che allo stesso modo individueremo insieme le soluzioni migliori affinché a pagare non sia l’economia della nostra regione”, affermano il presidente Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti  Marco Gabusi.
Venerdì 6 ottobre l’assessore Gabusi incontrerà il vice ministro Rixi per la Cig Alpi del Sud e a margine dell’evento porterà la tematica alla sua attenzione per rappresentare le difficoltà che economia e viabilità piemontese correrebbero nella prospettiva di una chiusura così prolungata.

Il presidente della Federazione Autotrasportatori Italiani FAI di Torino, aderente ad AscomEnzo Pompilio, sottolinea: «I lavori di messa in sicurezza della frana, che causano lo stop della linea ferroviaria e problemi al traffico autostradale sull’adiacente autostrada della Maurienne, devono essere accelerati, utilizzando senza indugio tutte le tecniche disponibili. È fondamentale accelerare i lavori data l’importanza cruciale della linea ferroviaria e dell’autostrada per la nostra economia. Il trasferimento del traffico su linee alternative, più costose e meno efficienti in funzione dei tempi di percorrenza, ha un impatto significativo sulla competitività del nostro territorio».

«La lunga interruzione – prosegue il presidente Pompilio – potrebbe comportare il definitivo abbandono del corridoio del Frejus, sancendo di fatto la morte dell’intermodalità ferroviaria delle merci su questa linea, già molto penalizzata da un’infrastruttura ultracentenaria. L’impatto economico sulla logistica torinese è già palpabile e molte imprese sono in difficoltà».

Il danno per l’economia transfrontaliera è ingente a partire dalle imprese di trasporto e per tutto l’indotto logistico torinese, che stanno già subendo forti danni economici. «Alcune imprese – specifica il presidente Pompilio – sono state costrette ad attivare la Cassa Integrazione e gli altri ammortizzatori sociali disponibili, ma non potranno essere sostenute per un periodo così lungo».

«Chiediamo – conclude il presidente Pompilio – un’azione decisa del Governo Italiano nei confronti delle autorità francesi per garantire un pronto ripristino della linea ferroviaria e la riapertura totale al traffico della carreggiata autostradale».

Expocasa: 13.000 ingressi nel primo fine settimana

Il salone b2c più longevo del Piemonte celebra il suo 60° compleanno con un’edizione speciale che parte da una grande lezione sul design e si addentra nelle soluzioni di arredamento, progetti d’interni e materiali per ristrutturare, fino a stupire il pubblico con le proposte di complementi ideati da giovani artisti.

 Il divertimento è assicurato ai bambini con i laboratori creativi e agli adulti con sessioni di yoga, test drive e molto altro. La manifestazione prosegue fino a domenica 8 ottobre.

Tra il richiamo dei grandi nomi del design e l’offerta di 200 espositori, nel primo weekend di Expocasa i corridoi che attraversano i 20.000 metri quadrati dell’Oval di Torino si sono rapidamente riempiti: 13.000 gli ingressi del primo fine settimana.

L’edizione speciale che celebra il 60° compleanno del salone è partita dalla grande lezione di design e futuro con firme del Made in Italy del calibro di Franco Audrito, fondatore dello Studio65 e Ico Migliore architetto e designer, Migliore+Servetto Architects. Oltre a Davide Alaimo, designer e collezionista. Si è parlato delle comuni esperienze di studio in ambito torinese e piemontese, mettendo in rilievo le peculiarità culturali e progettuali che contraddistinguono la città e il territorio, in particolare il rapporto privilegiato tra arte e design. Il dibattito ha visto levarsi l’invito corale ai designer a essere parte attiva del cambiamento, della trasformazione del mondo, a progettare il futuro. A concepire gli spazi in cui vorrebbero vivere. A sognare, per costruire un mondo nuovo. A non diffidare delle tecnologie. E tuttavia, se i progetti devono proiettarsi verso il futuro, nella casa di domani non potrà mancare la memoria. Anche perché è nella storia che il design ha le sue fondamenta, come hanno spiegato i giornalisti Antonella Galli e Pierluigi Masini ripercorrendo le tappe del loro libro “I luoghi del design in Italia”, un diario del viaggio lungo l’Italia alle sorgenti del progetto e del Made in Italy.

 

Venuti qui per cercare soluzioni personalizzate e per acquistare, complice la scontistica che qui consente di risparmiare, i visitatori hanno trovato un ventaglio di proposte straordinarie tra cucine, living, camere da letto, oggettistica, progettazioni, consulenze, fino a servizi di assistenza artigianale. «La manifestazione è partita con grande entusiasmo da parte di tutti. Gli espositori stanno lavorando con soddisfazione. Gli studi di architettura sono presi d’assalto – ha raccontato Krisztina Szilvási, Responsabile Manifestazioni Organizzate di GL events Italia –. E siamo felici di constatare che il 10% del pubblico arriva da fuori Piemonte».

 

Molto apprezzato l’ingresso dell’arte nella manifestazione con “L’arte a casa tua” dove pittura, scultura, installazioni e fotografia sono proposte come espressione di un nuovo stile abitativo. Qui sono esposti lavori di giovani artisti, alcuni sono semplici oggetti di design, come “Valentine“, un tavolo per l’area Living che si caratterizza per la sua base metallica dalle forme simmetriche e scultoree, o “Rovine Moderne“, lampada/scultura in cera naturale di soia, ferro verniciato a polvere, cotone. Ma ci sono anche complesse installazioni, come “Mappe di Bosco“, scultura dalle forme contorte, ricavata dal calco di fusti arborei e realizzata con resina vegetale, residui di corteccia, licheni, radici e terra, o “Seme” un’opera realizzata con scarti di lavorazione di legno di cedro che si caratterizza anche per il leggero profumo che emana.

Arrivato a Expocasa per immergersi nel mondo dell’ambiente domestico, il pubblico viene sorpreso da appuntamenti inconsueti, come il Q-King Show dello Chef Marcello Ferrarini o la sessione di yoga inclusiva con Patrizia Saccà, atleta paralimpica. E mentre i bambini giocano nel laboratorio di trasformazione degli scarti in oggetti di design, gli adulti possono cimentarsi nel test drive di nuove vetture ibride.

Tutte attività che proseguono fino a domenica 8 ottobre.

Confagricoltura: “Piano rinaturazione del Po, conseguenze negative economico-ambientali”

 

 

 

Rimangono le perplessità dei rappresentanti di Confagricoltura Piemonte riguardo al piano di rinaturazione del Po finanziato dal PNRR, anche dopo aver preso parte alla Conferenza dei servizi, convocata da Aipo la settimana scorsa.

Gli interventi proposti non costituiscono per i territori coinvolti opportunità economiche vantaggiose e, a nostro avviso, non considerano l’operato degli agricoltori impegnati fino ad oggi nel presidio di queste aree, che andrebbero incontro ad abbandono certo, dando spazio alle specie alloctone e a infestazioni di ogni genere” evidenzia il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia. “Ben altre potrebbero essere le opere da realizzare lungo i 652 km del fiume: per esempio una bacinizzazione che tenga presente le mutate dinamiche di portata del fiume e la conformazione delle aree attualmente a pioppeto, che garantiscono un rallentamento della corrente durante le piene, lasciando defluire l’acqua in modo più controllato” spiega Allasia, anche in qualità di presidente nazionale dei produttori di legno di Confagricoltura.

 

Confagricoltura Piemonte sottolinea inoltre la un’evidente contraddizione tra gli interventi del piano, che di fatto bloccano la pioppicoltura addirittura prevedendo l’espianto delle coltivazioni esistenti, e i programmi finanziati per il rilancio di questa coltivazione nelle zone golenali.

 

L’associazione degli imprenditori piemontesi chiede che venga ripensata la destinazione dei 357 milioni di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) al punto 3.3 della misura M2C4, “Tutela del territorio e della risorsa idrica”, in favore di una gestione locale sostenibile di torrenti e piccoli fiumi, che preveda la pulizia degli alvei e il consolidamento degli argini.

 

“L’obiettivo degli interventi – conclude Allasia – dovrebbe includere una più efficace gestione e regimazione del fiume stesso che possa consentire la convivenza tra ambiente e attività agricola”.