NELL’INCONTRO CHE SI E’ SVOLTO SABATO A CERRINA
La lunga storia di una breve vita (morì a soli 41 anni ed il successo per lui arrivò postumo) è stata al centro di un incontro ‘Beppe Fenoglio – Letteratura, storia e Monferrato’ che si è tenuto sabato nel salone parrocchiale di Cerrina nell’ambito della rassegna itinerante dell’Unione dei Comuni della Valcerrina, con l’organizzazione del circolo I Marchesi del Monferrato ed il supporto del Comune di Cerrina e il patrocinio del Centro studi Beppe Fenoglio. Dopo l’introduzione del sindaco di Cerrina, Marco Cornaglia, del consigliere delegato alla cultura dell’Unione, Massimo Iaretti e del presidente del circolo I Marchesi del Monferrato Emiliana Conti (che ha fortemente voluto l’appuntamento), la ‘palla’ è passata al relatore, l’avvocato Sergio Favretto, autore di ‘Fenoglio verso il 25 aprile. Narrato e vissuto in Ur Partigiano Johnny’ libro edito nel 2015 per Falsopiano. Il relatore, ha evidenziato il ruolo che ebbe Fenoglio anche nella lotta di Liberazione in Monferrato, pur essendo quasi sempre conosciuto come un autore legato alla Langhe. In particolare nel libro ‘Ur Partigiano Johnny’, scritto in inglese, Favretto ha spiegato che sulle novanta pagine una cinquantina almeno di rifanno proprio al Monferrato. L’incontro è stato arricchito da testi letti, con notevole partecipazione, da Fulvia Maldini che letteralmente ‘affrescano personaggi come la partigiana Dea, il comandante Tek Tek, la Banda Lenti e luoghi come Moncalvo o il fotografo dei partigiani, tutti fortemente aderenti a realtà di vita (e di guerra) vissute in prima persona dall’autore. In particolare è emerso, come ha detto Favretto ‘prima di tutto il ritratto di un uomo, un uomo che aveva fatto una scelta, e che sapeva da che parte stava la ragione’. Poi l’autore ha dialogato con il pubblico, moderato dal consigliere Iaretti. Erano presenti oltre al sindaco di Cerrina, quelli di Gabiano, Domenico Priora, e di Villadeati, Angelo Ferro, oltre al dirigente scolastico dell’Istituto Balbo di Casale Monferrato, Riccardo Calvo.