A Parigi con il piccolo Principe
E’ un’emozione indescrivibile visitare a Parigi, al Musée des Arts Décoratifs, la prima grande esposizione in un museo della Francia dedicata al Piccolo principe e poter ammirare il manoscritto originale del libro, proveniente dalla Morgan Library & Museum di New York.
Nelle sale espositive a due passi dal Louvre, À la rencontre du petit prince celebra uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale, probabilmente l’opera più tradotta dopo la Bibbia tanto da contare edizioni in oltre cinquecento lingue e dialetti differenti. Una mostra composta da oltre seicento pezzi (acquerelli, schizzi e disegni, anche inediti, oltre a fotografie, poesie, ritagli di giornale, estratti delle corrispondenze) che raccontano le tante sfaccettature di Antoine de Saint-Exupéry che fu scrittore e poeta, aviatore e filosofo, esploratore e giornalista sempre animato da un profondo ideale umanista. “È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttate via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio“. Una frase che condensa il messaggio contenuto nell’opera più famosa di Saint-Exupéry, pubblicata il 6 aprile 1943 da Reynal e Hitchcock in inglese, e solo tre anni dopo in Francia. Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry era nato a Lione il 29 giugno del 1900 in una famiglia di antiche radici nobiliari ( uno dei suoi antenati aveva combattuto con gli americani a Yorktown, la battaglia che decise l’esito della Guerra di Indipendenza americana). Aviatore e scrittore francese, guardava all’avventura e al pericolo con gli occhi del poeta e, come si può leggere nelle pagine de Il Piccolo Principe, anche con quelli di un bambino. Di grande impatto emotivo sono i racconti dedicati ai voli aerei, tra i quali Volo di notte, L’aviatore e Terra degli uomini. Durante la seconda guerra mondiale si arruolò nell’aeronautica militare francese e dopo l’armistizio nelle Forces aériennes françaises libres, schierate al fianco degli Alleati contro i nazisti. Il libro Lettera al Generale X e il senso della guerra, pubblicato nel 2014, propone una raccolta di lettere e brani (alcuni inediti in Italia) di Saint-Exupéry, dove si possono leggere anche le ultime commoventi parole scritte all’amico Pierre Dalloz in una breve missiva che non fu mai spedita , datata 30 luglio 1944, il giorno antecedente il suo abbattimento mentre era in volo sul mar Mediterraneo. Queste pagine rappresentano di fatto il testamento spirituale e artistico di uno dei più straordinari personaggi del Novecento, dove Saint-Exupéry racconta una storia diversa da quella del ragazzino dai capelli d’oro che apprende e soprattutto insegna. In questo libro l’autore si presenta al lettore come aviatore e uomo in guerra ma soprattutto come una persona alla quale stanno a cuore la ricerca di un senso per l’uomo e per la vita, con domande sulle ragioni di tante crudeltà e follie che fanno parte del conflitto bellico. La sua morte in volo restò per molti anni misteriosa, finché nel 2004 venne localizzato e recuperato il relitto del suo aereo. Colpito da un caccia tedesco nel mare antistante la costa marsigliese, il Lockheed P38 Lightning a bordo del quale volava Antoine de Saint-Exupery si inabissò a una settantina di metri di profondità. Lo scrittore francese, partito in missione ricognitiva, era scomparso senza lasciar traccia all’alba del 31 luglio del 1944, poco dopo il decollo da una base in Corsica. Il 29 giugno del 2000, nel centenario della nascita, gli è stato intitolato l’aeroporto di Lione. Per raccontare in sintesi estrema l’insopprimibile spirito d’avventura che ne segnò l’intera, seppur breve vita, bastano forse queste poche parole: “Quando si arriva al futuro, il nostro compito non è di prevederlo, ma piuttosto di consentire che accada“. Merci pour tout, monsieur de Saint-Exupery.
Marco Travaglini
È IL TITOLO DELLA VIII EDIZIONE CHE SI TERRÀ A TORINO DAL 22 AL 26 MARZO 2023
Biennale Democrazia – progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è sostenuto, fin dai suoi esordi, da Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT e da numerosi altri partner che negli anni ne hanno garantito la sostenibilità – torna nel periodo che fin dall’inizio l’ha vista protagonista: da mercoledì 22 a domenica 26 marzo 2023, Torino ospiterà l’ottava edizione di una tra le manifestazioni più attese del palinsesto culturale torinese, che si presenta con un titolo particolarmente significativo: Ai confini della LIBERTÀ.
Al centro dell’attenzione sarà la libertà, riferimento indispensabile di ogni discorso sulla democrazia e, allo stesso tempo, parola contesa da schieramenti e tradizioni culturali anche molto differenti, sino a diventare una bandiera, continuamente ridefinita, dei più diversi attori politici. Da ciò l’esigenza di tornare a parlarne, con lo scopo di coglierne le sfumature, di comprenderne le contraddizioni, di discuterne i limiti e nuovi possibili progressi.
“La libertà è, oggi, argomento imprescindibile di ogni discorso politico, ma – ricorda Gustavo Zagrebelsky, Presidente di Biennale Democrazia – gli eventi tragici di questi anni, che ci hanno costretti tra la guerra e la pandemia, mostrano quanti significati diversi può assumere una parola così evocativa. La prossima primavera Biennale torna ad animare Torino, per discutere di libertà, delle sue molteplici declinazioni, dei suoi confini, dei suoi possibili sviluppi e dei suoi rapporti con la democrazia”.
Il Sindaco di Torino è orgoglioso di annunciare il ritorno a marzo 2023 di Biennale Democrazia, un evento atteso da un pubblico di tutte le età – composto da tanti torinesi, ma amato ben oltre i confini della nostra città – che negli anni ne ha apprezzato i contenuti e animato le discussioni, determinandone il grande successo. Il senso della manifestazione è stato reso visibile, negli anni, dalla grande partecipazione del pubblico più giovane delle scuole e delle università, fatto di cittadini in formazione continua; è guardando soprattutto a loro che la Città di Torino rinnova il suo impegno, chiamando a un unico tavolo le principali manifestazioni culturali torinesi, Festival Internazionale dell’Economia, Biennale Tecnologia, Biennale Democrazia, per lanciare il grande progetto di Torino Futura, il cui obiettivo è quello di moltiplicare le occasioni di dialogo e di attivismo civico dei futuri cittadini lungo il corso di tutto l’anno.
I TEMI DI BIENNALE DEMOCRAZIA 2023
La pandemia da Covid-19 e la guerra in Ucraina hanno avuto conseguenze rilevanti sul modo stesso in cui pensiamo e viviamo la convivenza democratica. Per questo Biennale Democrazia riparte dalla libertà che costituisce, con l’uguaglianza, il fondamento stesso della democrazia. Storicamente, però, sotto il cappello della libertà si sono affollati significati diversi, talvolta persino contraddittori: «non c’è parola che abbia ricevuto un maggior numero di significati diversi, e che abbia colpito gli spiriti in tante diverse maniere, come quella di libertà», affermava già Montesquieu. Per esplorare il complesso rapporto tra libertà e democrazia, l’ottava edizione si articolerà in quattro percorsi tematici: Liberi tutti!, Conflitti di libertà, La libertà come format, Immaginare la libertà (per approfondire i quali rimandiamo alla scheda Progetto Scientifico in cartella stampa).
TORINO FUTURA
Nella sua ottava edizione, Biennale Democrazia potenzia e rinnova uno degli elementi distintivi del suo progetto culturale, ovvero l’investimento nella formazione dei futuri cittadini, perseguito fin dalla prima edizione del 2009 attraverso un rapporto di collaborazione privilegiato con le istituzioni scolastiche e con l’associazionismo giovanile.
Ed è proprio a partire dall’attenzione che storicamente la Città di Torino riserva alle giovani generazioni che, come anticipato, è stata ideata Torino Futura, progetto coordinato dagli Assessorati alle Politiche culturali e alle Politiche educative e giovanili che raccoglie in un unico percorso continuativo tutte le attività sviluppate dalle tre manifestazioni culturali di rilievo internazionale che a Torino hanno trovato una casa comune: Festival Internazionale dell’Economia, Biennale Tecnologia e Biennale Democrazia.
Forte è il desiderio della Città di valorizzare e sostenere lo sforzo nel coinvolgimento delle giovani generazioni, che in questi anni hanno pagato un costo altissimo in termini di limitazione delle occasioni di socialità, di apertura e di crescita ma che allo stesso tempo a esso hanno saputo reagire attraverso nuove forme di attivismo giovanile, rompendo schemi e riappropriandosi del ruolo che spetta loro.
DEMOCRAZIA FUTURA
Rilevante novità dell’ottava edizione di Biennale Democrazia è quindi Democrazia Futura che, nell’ambito di Torino Futura, inaugurerà le sue attività a partire da ottobre 2022, con iniziative formative gratuite rivolte alle scuole di ogni ordine e grado: 4 percorsi formativi dedicati alle scuole secondarie di secondo grado realizzati da Biennale Democrazia in collaborazione con Cifa Onlus; 3 percorsi per le scuole secondarie di primo grado, realizzati da Biennale Democrazia in collaborazione con Iter-Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, Fondazione Casa Teatro Ragazzi e Giovani Onlus; 2 percorsi pensati per le scuole primarie, in collaborazione con Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Fondazione Casa Teatro Ragazzi e Giovani Onlus; 1 percorso rivolto alle studentesse e agli studenti dei CPIA-Centri provinciali per l’istruzione degli adulti di Torino e Provincia, a cura dei formatori di Biennale Democrazia, in collaborazione con Polo del ‘900 (per approfondire gli itinerari formativi proposti rimandiamo alla scheda Democrazia Futura in cartella stampa).
Dopo l’interruzione imposta dalla pandemia, inoltre, Democrazia Futura ripropone l’esperienza del campus residenziale che consentirà alle classi provenienti da ogni parte d’Italia di essere ospitate, a Torino nei giorni della manifestazione, con l’accompagnamento e la guida dell’équipe di educatori dell’Associazione Acmos. Per la prima volta l’esperienza residenziale di Biennale Democrazia si realizzerà in uno degli spazi più suggestivi di Torino: grazie alla nuova partnership avviata con Combo, i ragazzi del campus soggiorneranno presso l’antica caserma dei pompieri di Porta Palazzo, trasformandola in un vero e proprio «quartier generale dei giovani».
Biennale Democrazia tornerà ad abitare i luoghi di Torino che più la caratterizzano, tra cui il Teatro Carignano, il Circolo dei lettori, l’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, le OGR – Officine Grandi Riparazioni, il Polo del ‘900, l’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università di Torino, l’Aula Magna del Politecnico di Torino.
In virtù dell’esperienza di successo della scorsa edizione, che ha consentito a Biennale Democrazia di raggiungere in maniera più capillare un pubblico di rilievo internazionale, irrinunciabile sarà la trasmissione in diretta streaming di un palinsesto di eventi selezionati sui canali ufficiali della manifestazione, intervallato da interviste, contenuti e approfondimenti curati appositamente da giovani giornalisti.
L’edizione 2023 troverà spazio su tutto il territorio della Città, grazie al coinvolgimento attivo e propositivo delle realtà che lo animano, che saranno sollecitate ad avanzare occasioni di incontro, attività e riflessioni sui temi di Biennale Democrazia, grazie al coordinamento nell’ambito del progetto Circoscrizioni al Centro, alla collaborazione della rete delle Biblioteche civiche torinesi e con Camera di Commercio di Torino attraverso la partnership con la piattaforma Torino Social Impact, l’ecosistema per l’imprenditorialità a impatto sociale, che permetterà di riflettere sulle pratiche di rigenerazione urbana come punto di incontro tra la partecipazione attiva e lo sviluppo economico e sociale
CANALI BD
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Moncalieri. Ogni passo, una scoperta
10 giugno – 23 luglio 2022
Dall’after event diffuso di Eurovision alla Eno Week, dalla scuola di magia di Hogwarts al Real Collegio al Club Silencio nel Giardino delle Rose
Nove eventi, più di 50 artisti, 20 giorni, dal 10 giugno al 23 luglio: “Moncalieri. Ogni passo, una scoperta” è un viaggio tra cultura, musica e gusto nei luoghi simbolo del cuore storico della città, dal Real Collegio Carlo Alberto al Castello Reale, dal Giardino delle Rose a piazza Vittorio Emanuele II.
Ad inaugurare il palinsesto dell’intera rassegna, la prima edizione della ENO WEEK che trasforma la città nella capitale del vino: nel weekend dell’11 e 12 giugno, il Giardino delle Rose del Castello di Moncalieri ospita oltre 80 produttori vinicoli da tutta Italia, in un percorso tra grandi vini e specialità gastronomiche del territorio. Tra gli appuntamenti in programma, la cena diffusa di venerdì 10 giugno in ristoranti, enoteche, osterie e trattorie che porta al centro della tavola il rapporto tra cibo e vino e poi, dal 14 al 16 giugno, in giro per la città, racconti sul vermouth, sull’importanza del sakè nella cultura giapponese e nei manga con Jacopo Buranelli e Chicca Vancini e approfondimenti sul rapporto tra vino e viaggi.
Con FUORI CAMPO, l’after event diffuso di Eurovision Village, il 17-18 giugno, Moncalieri ricrea l’atmosfera di Montmartre durante la Belle Époque con concerti, degustazioni e incontri. Ribaltando il concetto degli aftershow, Fuori Campo crea un appuntamento aperto a tutti con gli artisti dell’Eurovision Village: oltre 18 concerti e appuntamenti in 7 diverse location con più di 50 artisti coinvolti, come Bianco, Fellow, Cecilia Harp, The Spell of Ducks, Ava Hangar, Filo Q, Gianni Denitto, Luce Clandestina, Stella Marasciulo, The Sweet Life Society con il progetto Oltre le Barre, Alberto Gallo (Discomoderni), con postazioni di bartending al Giardino delle Rose e performance di barman acrobatici. Fuori Campo è diretto da Francesco Astore, già responsabile della programmazione culturale dell’Eurovision Village di Torino; il regista è Stefano Pesca e Asya Benedini è la coordinatrice dei gruppi emergenti.
Moncalieri diventa una città tutta da scoprire: le tante e differenti location di “Moncalieri. Ogni passo, una scoperta” che offrono scorci sempre diversi, testimoniano la sua lunga e ricca storia, quando Moncalieri era sede dell’Università, ricovero del Templari e antica roccaforte medievale adibita a Residenza Reale.
Un’occasione in più per conoscere la storia è sabato 25 giugno, quando è in programma, per la prima volta, la CACCIA AL TESORO a tappe nel centro storico: dieci itinerari per viaggiare nel tempo e nello spazio alla ricerca dell’anima profonda della città.
Il Real Collegio Carlo Alberto diventa Hogwarts l’8-9 luglio con A SCUOLA DI MAGIA. All’interno di quella che un tempo fu la scuola di eccellenza della nobiltà piemontese, con le camerate che ricordano le “case” della saga di Harry Potter, si incontreranno personaggi insoliti, esemplari di rapaci come la civetta bianca dell’Himalaya, allocchi o barbagianni e si scopriranno la sala delle bacchette magiche e quella degli animali fantastici.
Sabato 16 luglio con UNA NOTTE AL CASTELLO Club Silencio apre per la prima volta le porte del Castello, con percorsi di visita guidati tematici, attività di gamification, audience engagement e illuminazione architetturale del Giardino delle Rose trasformato per l’occasione in un cocktail bar.
Nel centro storico, shopping sotto le stelle il 2 luglio per la NOTTE BIANCA DEI SALDI in compagnia delle marching band, e il 23 luglio MUSICA DAL BALCONE: un’esibizione di musica classica dalla balconata del Palazzo Comunale, a cura dell’associazione culturale Saturnio.
E infine, per scoprire gli angoli più segreti della città, l’associazione Amici del Real Castello e del Parco di Moncalieri organizza visite guidate nel centro storico e al Real Collegio Carlo Alberto, chiuso dal 1998, per rivelare la storia e gli ambienti di una delle più significative istituzioni del Piemonte sabaudo, che conserva ancora le collezioni naturalistiche e degli strumenti scientifici e l’osservatorio meteorologico nel suggestivo studio di Padre Francesco Denza. Sempre visitabile, dal venerdì alla domenica, il meraviglioso Castello Reale, una delle più antiche residenze sabaude, “luogo di delizie” tra le dimore preferite di Vittorio Emanuele II.
“Moncalieri. Ogni passo una scoperta” è anche l’occasione per riscoprire le eccellenze gastronomiche moncalieresi: il salame di trippa, ravanello tabasso, lardo e salsiccia saranno i protagonisti di EDIGAM, l’evento diffuso gastronomico in programma il 25-26 giugno, 2-3 luglio, 9-10 luglio in più di 20 locali. Il 16 giugno partono anche le CENE SABAUDE al Castello: un’esperienza di degustazione e intrattenimento dal gusto Ottocentesco per riscoprire le mode dell’epoca, rivivere i fasti della Corte e gustare un menù ispirato ai grandi pranzi risorgimentali curato dagli chef Marco Albano, Ugo Fontanone, Enzo Gola, Giorgio Picco.
“Con questo ricco calendario di eventi vogliamo offrire ai moncalieresi e ai turisti un’occasione in più per vivere l’estate – commenta il Sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna – “La meravigliosa cornice del nostro centro storico accompagna un’offerta dedicata alle famiglie e ai giovani per tutti i weekend di giugno e luglio”.
“Ogni passo, una scoperta” è un progetto della Città di Moncalieri in collaborazione con 1° Reggimento Carabinieri Piemonte, Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, MoncalieriGiovane, ProLoco, Balletto di Moncalieri, Circolo culturale Saturnio, Casa Zoe, Amici del Real Castello e del Parco di Moncalieri, Diecicento, Ordine Religioso dei Padri Barnabiti, Reverse.
Info
Facebook, Instagram: My Moncalieri
Musei Reali capofila di SYNOPSIS
Per individuare la nuova figura professionale dello storyteller-fundraiser culturale
Nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale, i Musei Reali presentano i risultati di SYNOPSIS – Storytelling and Fundraising for Cultural Heritage professionals, il progetto europeo di formazione del quale sono capofila.
Inserito nel più ampio programma Erasmus +, Synopsis mira a definire una nuova figura professionale in ambito culturale, quella dello storyteller-fundraiser, ancora assente nel panorama europeo ma fondamentale per attrarre nuovi pubblici, fidelizzare quelli esistenti e contribuire alla sostenibilità economica delle realtà culturali.
Storytelling e fundraising hanno un ruolo fondamentale nel connettere il passato con il futuro: raccontare il patrimonio culturale significa creare storie e narrazioni che consentono di instaurare una relazione empatica con le comunità, coinvolgendo i cittadini nei processi di conoscenza e di tutela propri dei musei.
La presentazione odierna è quindi l’occasione per disseminare i risultati del percorso iniziato il 2 dicembre 2019 e il cui termine è fissato a luglio 2022.
«I Musei Reali credono fortemente nel ruolo strategico del fundraising legato a una nuova narrazione del patrimonio culturale – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali – come leva per garantire che il sistema della cultura possa rispondere alle sfide che ha davanti: essere un asset primario di sviluppo e una risorsa di crescita a disposizione di tutta la comunità. Questo lo spirito che ha improntato i lavori di Synopsis, e la riuscita si deve al confronto con le buone pratiche, territoriali e nazionali, e alla collaborazione costante con i partner provenienti da Italia, Belgio, Grecia e Spagna».
I partner europei che hanno contribuito alla progettazione del corso di formazione per Storyteller-Fundraiser sono realtà di alto profilo nei diversi campi di competenza, unite per creare un modello virtuoso di professionalità, capace di rispondere alle nuove sfide del mercato culturale contemporaneo:
ITALIA – FONDAZIONE ENTE VILLE VESUVIANE di Ercolano e SINEGLOSSA di Ancona;
BELGIO – COOPÉRATION BANCAIRE POUR L’EUROPE di Bruxelles e EUROGEO-european association of geographers di Wardamme;
SPAGNA – EOLAS di Badajoz;
GRECIA – IDEC del Pireo.
Gli obiettivi di partenza del progetto possono essere così schematizzati: definire un nuovo ruolo professionale nell’ambito del patrimonio culturale; sviluppare un’opportunità di formazione creativa e innovativa; incrementare le opportunità di lavoro per i giovani laureati in discipline umanistiche; incrementare la competitività delle organizzazioni culturali europee in termini di gestione innovativa del patrimonio.
Il partenariato ha lavorato sui tre Intellectual Output fondamentali previsti:
Raccolta di esempi di Best Practice europee negli ambiti dello storytelling e del fundraising culturali quali modelli virtuosi a cui ispirarsi;
Definizione di soft e hard skills necessarie alla nuova figura professionale del “narratore culturale”;
Creazione di un corso di formazione online, fruibile gratuitamente, rivolto ai professionisti per l’attività di storytelling e fundraising presso enti culturali e museali che intendano introdurre una strategia di comunicazione specifica per attivare proprie campagne di raccolta fondi.
Per il primo output, i Musei Reali tre buone pratiche nazionali di grande valore, oggi illustrate dai rappresentanti dei relativi Enti:
Acquista con noi un pezzo di storia per Torino, campagna di crowdfunding digitale realizzata nel 2013 da Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, conclusasi con l’acquisto collettivo del servizio in porcellana di Meissen appartenuto alla famiglia Taparelli d’Azeglio, capolavoro di straordinario interesse storico e artistico per il museo e tornato fruibile per la città;
Donizetti Revolution, innovativa e coinvolgente campagna di membership tesa a fidelizzare il pubblico del Teatro e del Festival Donizetti e ad attrarne di nuovo, realizzata da Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo;
Museo senza barriere: porte aperte. Occhi aperti. Mente aperta, progetto volto a migliorare l’accessibilità museale e a favorire la fruizione del patrimonio culturale per il maggior numero possibile di persone, specialmente con difficoltà, realizzato dal Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno.
Completa la panoramica sulla situazione attuale del fundraising e dello storytelling culturali in Italia il contributo di Luigi Somenzari, Responsabile dell’Area Ricerca e Istruzione della Fondazione CRT, per illustrare le tecniche e le strategie applicate nel Corso di Alta Formazione “Talenti per il Fundraising”, promosso e finanziato dalla stessa Fondazione.
Abilità nell’utilizzo dei social network e delle tecnologie digitali, la conoscenza di strategie e di tecniche narrative mirate a intercettare nuove risorse finanziarie con modalità innovative e accattivanti, sono soltanto alcune delle competenze che lo storyteller-fundraiser culturale deve possedere, argomenti presenti nei moduli del corso di formazione accessibile online e gratuitamente sul sito cultural-storytelling.eu/, presentato oggi ufficialmente per la prima volta in questa sede.
Morena Stories. Luoghi da raccontare
Oltre il tempo e l’immaginazione, le storie del territorio dell’“Anfiteatro Morenico”, ad un passo da Ivrea
Dal 5 al 17 luglio
Ivrea (Torino)
Ideato e sviluppato da “TO LOCALS (APOLIDE Festival)”, “Morena Ovest”, “Compagnia Tecnologia Filosofica (Morenica NET)”, “Fondazione di Comunità del Canavese”, “Associazione Liberi di Scegliere (La grande invasione)”, il “Castello Ducale di Agliè” e “IVREATRONIC”, prende il via domenica prossima 5 giugno “Morena Stories”, il nuovo progetto di turismo culturale in cui le storie originali e sconosciute del territorio diventano protagoniste dei percorsi di visita. Fino al 17 luglio, ogni domenica sono in programma trekking guidati, visite e performance artistiche accessibili a tutti, alla scoperta di sette cittadine dell’“Anfiteatro Morenico” di Ivrea: Agliè, San Martino, San Giorgio, Bairo, Castellamonte, Torre Canavese e Vialfré. Dicono gli organizzatori: “Il progetto rappresenta una nuova modalità di vivere il turismo, adatto ai visitatori alla ricerca di itinerari insoliti al di fuori dei percorsi già noti e ai semplici curiosi che vogliono approfondire la storia del territorio:ogni appuntamento di Morena Stories è un momento unico, non solo una visita, ma una vera e propria esperienza di conoscenza”. Protagonisti saranno i luoghi e le loro storie, che emergeranno dal racconto delle guide e degli artisti: ad Aglié (in apertura, domenica 5 giugno) l’ex stabilimento “Olivetti”, dove veniva prodottala mitica “Lettera 22”, la macchina da scrivere che ha segnato l’identità italiana; il canale di Caluso di Bairo, reso ancora più suggestivo dalla visita nelle prime ore del mattino; a Castellamonte lo scaricatore e la vecchia stazione ferroviaria, dove partivano i treni carichi di ceramica, famosa in tutto il mondo; “Cortereggio” a San Giorgio, luogo di nascita di Antonio Michela Zucco (inventore della “Michela”, la macchina per la stenografia a tasti che rivoluzionò il sistema di scrittura veloce e che vediamo spesso utilizzata in Parlamento) e territorio della coltivazione della “Piattella” bianca (presidio “Slow Food”); il “Santuario della SS. Trinità” a San Martino;la chiesa di “San Giacomo” e “Casa dell’Eremita” a TorreCanavese e lo storico “Carnevale” di Vialfrè. “Ogni itinerario – si sottolinea – nasce da una storia reale, frutto di un lavoro di incontro con gli abitanti del territorio, i cui racconti sono stati raccolti e successivamente rielaborati in una serie di residenze artistiche per l’ideazione delle performance”.
Le storie saranno raccontate con tanti linguaggi, i più diversi, come la musica, con pezzi originali scritti appositamente per ogni luogo da Enea Pascal di “IVREATRONIC”, le performance teatrali, con la “Compagnia Tecnologia Filosofica” e la drammaturgia originale realizzata da Stefano Pandolfini. I percorsi di “Morena Stories”, inoltre, sono strutturati in più momenti: la passeggiata immersi nella natura in compagnia di guide professioniste, che permetteranno di scoprire il territorio e la storia del luogo della settimana; l’arrivo nel luogo della “Stories”, accolti da un assaggio di snack del territorio; la performance site specific. Si può scegliere di partecipare a tutti i momenti o assistere solo alla performance.
Il progetto proseguirà in autunno, con la posa di “QRcode” che permetteranno l’accesso ai file podcast delle visite.
BIGLIETTI:
Passeggiata +performance: 10Euro
Performance: 5Euro
Gratuito per i bambini fino ai 14 anni, i residenti del comune di Vialfrè e le persone che hanno raccontato la loro storia sul “Carnevale”
Nel biglietto passeggiata +performance è compreso un assaggio di vino e snack del territorio
Nel biglietto performance l’assaggio non è compreso.
È necessaria la prenotazione. Per ulteriori info su programmi, date e orari: tel.339/8201037 o www.tolocals.com/morena-stories o morenastories@tolocals.com
g.m.
Credit Foto: Alessandro Aimonetto
Una vera grande invasione a Ivrea
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Il ponte della Festa della Repubblica ha portato 10815 visitatori ai Musei Reali di Torino confermando l’apprezzamento della proposta culturale offerta.
Alle 13 di domenica 5 giugno erano infatti 8.384 gli ingressi ai Musei Reali.
In 461 hanno scelto di visitare la mostra Nel segno di Raffaello, mentre in 1970 hanno visitato la mostra Vivian Maier Inedita.
Storie di orti, giardini e parchi con Paolo Pejrone
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