CULTURA- Pagina 38

Nei musei di Intesa Sanpaolo si celebra la Giornata della Donna

 

 

 

Venerdì 8 marzo alle gallerie d’Italia di Torino, Milano, Napoli, Vicenza e alla casa Museo Ivan Bruschi ad Arezzo per tutte le donne l’ingresso sarà a tariffa ridotta, per visitare le mostre permanenti e le temporanee in corso.

Alle gallerie d’Italia di Torino alle 18 i visitatori potranno partecipare alla visita guidata “Grazie dei fior” che sarà incentrata sulla mostra temporanea “Non ha l’età. Il festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976”. Si potrà ripercorrere la storia di uno dei festival più iconica del nostro Paese soffermandosi sulla condizione sociale della donna in quel periodo di riferimento. La visita si concluderà in archivio Publifoto ripercorrendo gli scatti più significativi di grandi personalità femminili che hanno fatto la storia sociale italiana e internazionale.

Il costo è di 5 euro a persona, escluso il biglietto di ingresso, per le donne ridotto a 8 euro.

L’attività sarà avviata al raggiungimento di un numero minimo di iscritti e la prenotazione risulta obbligatoria entro il giovedì precedente alle ore 16 scrivendo a torino@gallerieditalia.com

 

Mara Martellotta

Donna, avanguardia del futuro

INAUGURAZIONE: venerdì 8 marzo alle ore 17,00.

Da venerdì 8 marzo presso la Casa del Conte Verde sarà visitabile la mostra “DONNA: AVANGUARDIA DEL FUTURO”.

L’esposizione si inserisce nel programma di iniziative ed appuntamenti organizzati dall’ Assessorato alle Pari Opportunità nel mese dedicato alle donne. La volontà è quella di proseguire nella condivisione di temi che ribadiscono l’importanza del ruolo della donna nella società e l’impegno rispetto a tematiche quali la parità di genere, la lotta contro il femminicidio, la salute, le pari opportunità lavorative.

All’inaugurazione sarà presente insieme al Sindaco Andrea Tragaioli ed all’assessore alle Pari Opportunità Alessandra Dorigo, il Consigliere Regionale e vice Presidente del Comitato Regionale per i diritti umani e civili Sara Zambaia.

La mostra è a cura di Edoardo Di Mauro, vicedirettore dell’Accademia Albertina di Belle Arti e Presidente del Museo d’Arte Urbana di Torino.

Il curatore ha valutato di evidenziare, in termini di positività, la fondamentale funzione della donna nella nostra società, il contributo che può offrire, venendo da un lungo passato di emarginazione e sottovalutazione delle sue immense potenzialità, per aiutarci a gettare finalmente lo sguardo in avanti.

Questo vale per la dimensione sociale nel suo complesso, ma anche per quella artistica, che è l’oggetto prevalente della mostra.

In realtà la donna nell’arte ha assunto un ruolo anche in epoche remote, ma sarà a partire dal Novecento, quando si sarà in presenza di un nuovo assetto sociale, successivo alla Rivoluzione Industriale, che il ruolo della donna in arte diventerà imprescindibile. Così se nella fase delle avanguardie storiche si predica la liberazione del corpo e degli istinti erotici e sessuali e si rivendica l’indipendenza della donna; il decennio degli anni Settanta, è caratterizzato da tensioni e violenze, ma anche da una grande carica sociale e comunitaria. In questo momento importante nella storia dell’arte italiana del XX secolo, si diffondono le istanze e le teorie femministe che generano una nuova consapevolezza critica ed autocritica che induce molte artiste a mettere in discussione il proprio ruolo nella società, denunciando, al pari di molte colleghe europee ed americane, la discriminazione di cui fino ad allora erano state vittime e la difficoltà ad entrare all’interno delle istituzioni artistiche, iniziando spesso a condividere le loro esperienze lavorando in gruppo.

In mostra opere di: Yessica Alessandro, Margherita Bobini, Sarah Bowyer, Marzia Ciliberto, Cikita Zeta (Nadia Zanellato), Virginia Di Nunzio, Hanieh Eshtehardi, Laura Fortin, Nice and The Fox (Francesca Nigra), Okno (Valeriya Shebelnichenko), Agapi Kanellopoulou, Roberta Toscano, Elena Veronica Zambon, Olga Zuno.

L’ allestimento è a cura dell’Architetto Alberto Garino.

La Palazzina di Caccia di Stupinigi apre le porte dei suoi spazi segreti chiusi al pubblico

9 marzo – 25 maggio 2024

PASSEPARTOUT

 

Per rispondere alla continua grande richiesta che si manifesta con i sold out registrati da tutti gli appuntamenti programmati, la Fondazione Ordine Mauriziano conferma le visite guidate straordinarie alla (ri)scoperta degli spazi segreti, normalmente chiusi al pubblico, della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Da sabato 9 marzo al 25 maggio saranno attivati i due percorsi che raccontano la storia della Palazzina nelle sue diverse fasi abitative e il progetto architettonico alla base della sua costruzione.

“Passepartout” conduce dietro le porte segrete agli ambienti nascosti della servitù, ai passaggi e ai corridoi ricchi di fascino e di storia e permette di raggiungere la sommità della cupola juvarriana, per camminare lungo i suggestivi balconi concavi/convessi che affacciano sul grandioso salone centrale, guardare da vicino il tetto a barca rovesciata di Juvarra dalla complessa orditura in legno e ammirare dall’alto, dopo aver percorso i 50 scalini di una stretta scala a chiocciola, un panorama unico che si estende a 360 gradi sotto il cervo, simbolo della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

 

I PERCORSI

 

“Dietro le porte segrete” è la visita in programma sabato 9 e 16 marzo, 6, 13, 20 e 27 aprile, 4, 11, 18, 25 maggio agli ambienti della servitù, ai passaggi e ai corridoi segreti usati per divincolarsi nel dedalo di stanze e raggiungere discretamente le sale e gli appartamenti privati. La visita conduce proprio dietro le porte segrete, negli spazi nascosti dove si muoveva la servitù e dove si trova ancora il quadro dei campanelli automatici che permette di comprendere da vicino il funzionamento di una residenza come quella di Stupinigi.

“Sotto il cervo”, in programma sabato 23 e 30 marzo, 6, 13, 20 e 27 aprile, 4, 11, 18, 25 maggio è una visita “in verticale” al meraviglioso ambiente ligneo che ospita la cupola del padiglione centrale, realizzato da Filippo Juvarra, con una vista mozzafiato a 360 gradi sul paesaggio circostante. Dal grandioso salone centrale ovale a doppia altezza si percorrono 50 gradini per raggiungere la caratteristica balconata ad andamento concavo-convesso e infine arrivare, attraverso una stretta scala a chiocciola di ulteriori 50 scalini, alla sommità della cupola juvarriana per ammirare il particolare tetto a padiglione sorretto da una complessa orditura in legno e riconoscere dall’alto il grandioso progetto architettonico di Juvarra che con perfette geometrie, lungo un asse longitudinale che porta con lo sguardo fino a Torino, realizza un impianto scenografico straordinario per l’epoca.    

 

Per partecipare alle visite guidate è obbligatoria la prenotazione.

Vista la particolarità dei luoghi oggetto della visita, normalmente non accessibili al pubblico, i visitatori saranno dotati di caschetto di protezione, per questo motivo possono accedere solo gli adulti e i ragazzi al di sopra dei 12 anni di età ed i gruppi non possono essere superiori alle 10 persone. Per partecipare è necessario essere in buona salute ed in condizioni fisiche tali da permettere di salire, a piedi, alcune rampe di scale. È necessario indossare un abbigliamento comodo e calzature chiuse, come scarpe da ginnastica o da trekking leggero. È vietato l’accesso con borse e/o zaini ingombranti, visto che il percorso è piuttosto impegnativo. È necessario non soffrire di patologie cardiache. A causa degli spazi limitati, non agibili a persone con disabilità, e della stretta scala a chiocciola, i due percorsi sono sconsigliati a chi soffra di claustrofobia o di vertigini e, in generale, a chi non sia in buono stato di salute.

 

Le visite guidate “Passepartout” sono in programma esclusivamente nei giorni segnalati. Durata: un’ora circa.

Il costo del biglietto per accedere a “Dietro le porte segrete” è 22 euro (12 euro biglietto di ingresso + 10 euro visita guidata), ridotto 18 euro

Il costo del biglietto per accedere a “Sotto il cervo” è 25 euro (15 euro biglietto di ingresso + 10 euro visita guidata), ridotto 22 euro

Per i possessori di Tessera Abbonamento Musei: 10 euro (ingresso gratuito alla Palazzina)

La prenotazione è obbligatoria:stupinigi@info.ordinemauriziano.it

Informazioni al numero: 011 6200601, dal martedì al venerdì 10-17,30.

 

CALENDARIO

_Dietro le porte segrete – Visita agli ambienti e ai corridoi della servitù

Sabato 9 marzo, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 16 marzo, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 6 aprile, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 13 aprile, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 20 aprile, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 27 aprile, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 4 maggio, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 11 maggio, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 18 maggio, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 25 maggio, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

 

_Sotto il cervo – Visita alla cupola juvarriana

Sabato 23 marzo, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 30 marzo, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 6 aprile, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 13 aprile, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 20 aprile, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 27 aprile, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 4 maggio, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 11 maggio, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 18 maggio, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 25 maggio, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

www.ordinemauriziano.it

Il progetto della Palazzina di Caccia di Stupinigi è tra i 20 finalisti di Art Bonus 2024

Il progetto di ripristino e valorizzazione dei parterres antistanti la Palazzina di Caccia di Stupinigi, un perfetto connubio tra conservazione e rivalutazione nel rispetto della sostenibilità ambientale e della gestione manutentiva, è tra i 20 progetti finalisti al concorso Art Bonus 2024. Dopo aver superato la prima fase, con 1.229 voti, il progetto della Palazzina è entrato nella fase II, la finale a suon di likes: dalle ore 12 di lunedì 4 marzo alle 12 del 18 marzo sarà possibile votare sui canali social Facebook e Instagram di Art Bonus i 40 progetti finalisti (20 per ciascuna categoria: Beni e Luoghi della Cultura, Spettacolo dal Vivo) dell’ottava edizione del concorso. Al termine delle votazioni saranno sommati i voti della prima e della seconda fase per costruire la classifica finale.

Il progetto di valorizzazione dei parterres ha conservato il disegno storico-architettonico originale dell’atrio verde di ingresso alla Palazzina e perseguito la sostenibilità ambientale, in termini di ridotto o nullo utilizzo di fitofarmaci, risparmio idrico e mantenimento della biodiversità, e gestionale e manutentiva con un razionale impiego delle risorse umane e tecniche-operative.

 

IL PROGETTO

Il progetto di riqualificazione dei parterres si è diversificato in due zone.

Nel cortile d’onore, tra la Palazzina e la cancellata, è stato mantenuto il giardino formale di alta rappresentanza con la formazione di una nuova siepe di Ilex crenata invece di Buxus sempervirens. La scelta di Ilex crenata, anche noto come agrifoglio giapponese, è motivata soprattutto dall’attuale difficile gestione delle malattie del bosso, malattie per le quali, soprattutto per il patogeno fungino, non sono ancora disponibili efficaci e risolutive soluzioni. Inoltre, l’arbusto selezionato è molto simile al bosso e, per il momento, non soggetto a gravi fitopatologie.

Nella piccola esedra, tra il cancello d’onore e le citroniere, una zona ad alta fruizione pubblica, si è pensato di rimodulare la sobrietà dei parterresintroducendo qualche nota di colore così da far risaltare la loro forma e offrire al visitatore una maggiore percezione e sensibilità del giardino come ambiente aulico ma, anche, naturale ed ecologicamente sostenibile. Pertanto, in alcune aiuole sono state messe a dimora delle specie perenni erbacee tappezzanti, sempre di minima altezza, con fioriture scalari, quali Phlox spp., Verbena spp., Erigeron spp., Achillea e Lippia spp. Le piante tappezzanti hanno ridotte esigenze agronomiche e riescono a ricoprire il terreno formando un “cuscino” di notevole pregio ornamentale.

Il progetto è stato cofinanziato con Art Bonusdalla società di sviluppo immobiliare Vailog SEGRO, per un importo complessivo di 120mila euro, dei quali 80mila interamente finanziati.

Gli eventi dell’associazione “Il Cerchio e le Gocce”

L’associazione “Il Cerchio e le Gocce” per il fine settimana del 9 marzo 2024 presenta un doppio evento.
“PROSPETTIVE – Visioni sul paesaggio ” una collettiva artistica nello spazio Docks74 e la presentazione/festa per il lancio del libro illustrato  “Un Mondo da Salvare”.
“PROSPETTIVE – Visioni sul paesaggio ” Una collettiva artistica nello spazio Docks74 a Torino.
Quattro artisti “urbani”, Francesco Barbieri, Riccardo “Corn79” Lanfranco, Livio Ninni e Shekoone presentano i loro personali punti di vista e metodi di immaginare e raffigurare il paesaggio. Tecniche e approcci molto differenti; pittura, processi chimici di ossidazione, serigrafia, trasferimenti fotografici e scultura manipolano tele, ferro, legno e cemento alla scoperta della propria visione intima. Palazzi, capannoni, cascinali, tralicci, linee ferroviarie, spazi vivi e residuali ci rendono spettatori delle prospettive immaginate da questi quattro artisti di generazioni differenti. Una ricerca concettuale ed estetica profonda, strettamente legata allo spazio urbano.

“Un Mondo da Salvare” – Un Viaggio indimenticabile dentro il Cambiamento climatico

Un’avventura fantastica attende le ragazze e ragazzi delle Scuole Elementari e Medie, attraverso le pagine di un racconto che unisce fantasia e realtà per affrontare il tema del Cambiamento climatico. In questo mondo la bellezza e l’armonia sono minacciate dall’inquinamento e dall’indifferenza umana. Il volume prende vita grazie ai testi di Gianluca Orrù e alle meravigliose illustrazioni a colori create dall’Urban Artist MrFijodor. Quest’opera, resa possibile con il supporto di Gullino Group, è un viaggio visivo e narrativo che mira a sensibilizzare i giovani lettori sull’importanza di salvaguardare il nostro pianeta. Ulteriori informazioni: https://www.gullinogroup.com/un-mondo-da-salvare

  • Ore 16.30 – Introduzione del libro, presentazione degli autori
  • Letture a cura di Gianluca Orrù
  • Ore 17.00 – Laboratorio di disegno con Mr. Fijodor
  • Ore 17.30 – Merenda di frutta offerta da Gullino
Sabato 9 marzo 2024 ore 18:00, spazio espositivo Docks 74, Via Valprato 68 Torino. Dopo l’inaugurazione la mostra sarà visitabile previo appuntamento.
Info: info@ilcerchioelegocce.com

IG: il_cerchio_e_le_gocce

Un premio alla carriera per Susanna Egri

Un premio alla carriera “per aver valorizzato il Piemonte nel mondo, con professionalità e passione, attraverso la cultura della danza, con stima e riconoscenza”. È la motivazione incisa sulla targa consegnata, a nome del Consiglio regionale, dal presidente Stefano Allasia e dalla consigliera Sara Zambaia a Susanna Egri, danzatrice, coreografa e maestra di danza.

La cerimonia si è svolta al culmine delle due giornate dedicate agli Stati generali della Cultura piemontese organizzate dal Consiglio al Circolo dei lettori di Torino nell’ambito delle celebrazioni per i 600 anni del Drapò.

“Una ‘torinese doc’ – l’ha definita il presidente Allasia – che nell’Italia sfasciata del dopoguerra ha contribuito, con il proprio impegno e con la propria arte a portare il nome di Torino e del Piemonte in Europa e nel mondo. Una missione e un servizio che durano e perdurano nel tempo”.

“Una donna raffinata e coraggiosa – l’ha definita Zambaia – che ha saputo superare il dolore attraverso l’amore e la passione per la danza. Di cultura ungherese di nascita, di cultura piemontese d’adozione, ha dato il via a un melting pot internazionale che tutto il mondo riconosce come unico e irripetibile”.

“Nella mia lunga carriera – ha sottolineato Egri nel ringraziare – ho fatto più volte il giro del mondo, ma sono sempre tornata a Torino, che è il mio punto fermo. Ho ricevuto proposte allettanti, sia in Italia sia all’estero, cui ho faticato a dire di no, ma sono sempre tornata qui. C’è una ‘piemontesità’ che sento affine, come il valore della riservatezza, del ‘fare’ piuttosto che dell”esibire'”.

Alla serata, presentata dal presidente di Linguadoc Giulio Graglia, sono intervenuti il duo comico Marco e Mauro, il cantante Valerio Liboni con il musicista Mario Congiu e gli attori Mario Brusa e Rosalba Degiovanni.

A Diagon Hall, nei Dialoghi tra prosa e poesia, protagoniste le isole

 

 

Diagon Hall ospiterà il 6 marzo prossimo alle ore 21.30 un evento letterario, il quarto appuntamento dei “Dialoghi tra prosa e poesia”incentrato sul tema delle isole, considerate gli antichi porti del mare, un’occasione di salvezza, in ognuna si scopre un diverso microcosmo a sé stante. Questo incontro chiude il trittico legato ai viaggi dell’uomo e alle connessioni di storie che mettono in relazione i diversi popoli. L’incontro è  tenuto da Gian  Giacomo Della porta e Jacopo Marenghi.

Partendo dal mito di Ulisse l’evento si dipanerà saltando tra le note isole dell’Odissea, ognuna di esse rappresentante un preciso simbolo, quali la solitudine, il pericolo,  il rifugio, la civiltà e la partenza.

Le isole protagoniste dell’incontro si avvolgono in un manto  mitico in cui la realtà si fonde e si confonde con l’immaginazionee diventa un sogno d’amore per Pablo Neruda o il rifugio onirico per il poeta Giuseppe Ungaretti, una storia di naufraghi che vedrà attivi grandi personaggi legati al mondo delle isole, come Robinson Crusoe di Defoe e il Morel di Bioy Casares.

Il prossimo ciclo di tre incontri  vedrà protagonisti i temi più  studiati e amati di scrittori e poeti tra i più importanti, da Kafka a Montale fino a Ginsberg.

 

Diagon Hall via San Domenico 47 Torino

 

Mara Martellotta

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

1-7 marzo 2024

 

 

VENERDI 1 MARZO

 

Venerdì 1 marzo ore 16

FERRO, CEMENTO, VETRO E COLORI: MATERIALI E TECNICHE NELLE COSTRUZIONI LIBERTY

Palazzo Madama – visita guidata

Liberty: nuovi modi di costruire e nuovi materiali da utilizzare per esprimere linee fluide e curve sinuose. Gli architetti di inizi Novecento utilizzarono in modo del tutto nuovo il vetro, il ferro, l’acciaio o materiali “altri” come il litocemento. Finalità assoluta: infondere sensazione di leggerezza.

Una visita di approfondimento ricca di informazioni pratiche per meglio comprendere le tecniche e le architetture degli edifici Liberty che si ammirano in città.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

SABATO 2 MARZO

 

Sabato 2 marzo ore 15

MUSHI NO KOE. “Voce di insetto”

MAO – Visita guidata alla collezione giapponese e intervento musicale – primo appuntamento

A cura di Theatrum Sabaudiae in collaborazione con Il Fauno Bianco

Come l’Occidente immagina l’Oriente?

In accordo con la narrazione musicale che si fa tramite dell’essenza poetica dei suoni degli insetti evocatori del trascorrere delle stagioni, elemento ricorrente nelle arti tradizionali giapponesi, e il cui senso di transitorietà emana dalle sculture di ispirazione buddhista, la visita guidata alla galleria del MAO dedicata al Giappone sarà orientata ad avvicinare i visitatori alla ricerca artistica e spirituale giapponese tramite una selezione delle opere in esposizione.

Segue l’intervento artistico-musicale de Il Fauno Bianco, sul modo in cui la musica contemporanea occidentale descrive il Giappone e sulle tematiche più care all’arte giapponese (l’incedere del tempo e delle stagioni e le creature che le abitano), attraverso la presentazione al pubblico di pagine musicali tratte dal repertorio europeo novecentesco e contemporaneo, come il ciclo Mushi no Koe, scritto su haiku di Bashō dal compositore Giorgio Colombo Taccani, per Danilo Pastore (controtenore) e Vanja Contu (arpista).

Prenotazione obbligatoria entro mercoledì 28 febbraio, l’iniziativa verrà attivata al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti fino ad esaurimento posti disponibili.

Informazioni e prenotazioni: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

Costo: 38 € a persona

Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso al museo; ingresso gratuito per possessori di Abbonamento Musei.

Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio

 

Il Fauno Bianco è il frutto dell’incontro fra Danilo Pastore (controtenore) e Vanja Contu (arpista) e ha come scopo la ricerca di modalità espressive non convenzionali, attraverso l’approfondimento del repertorio musicale contemporaneo (con l’esecuzione di brani appositamente scritti per questa formazione o per i suoi membri) e la rilettura del repertorio musicale del ‘900 in una chiave inedita, data dal particolare accostamento fra l’arpa e la voce di controtenore. Il Fauno Bicorne, divinità romana a cui il duo deve il nome, è una creatura mitica, a metà fra realtà terrena e iperuranica. È il connubio fra l’apollineo (dimensione che l’accostamento fra arpa e voce formalmente richiama) e il dionisiaco (dimensione che questo progetto intende esplorare); la musica che ne scaturisce è dunque “bicorne”: duale, dicotomica, totipotente. Attualmente collabora con artisti dalle esperienze varie e diverse (Fabio Zammito, arti figurative; Andrea Leonessa e Francesco Parolo, arti visive), offrendo un’esperienza artistica fluida e totale. Ogni membro di questo gruppo si è distinto nel suo campo, partecipando a festival e rassegne artistiche nazionali e internazionali e vincendo bandi di progetto e residenze artistiche, fra cui: residenza artistica internazionale ArtOmi Music (New York), bando Ora X della Fondazione Compagnia di San Paolo (regione Piemonte), residenza artistica Invasioni Contemporanee (regione Marche). Attualmente, Il Fauno Bianco è artista in residenza presso il Museo d’Arte Orientale di Torino (MAO), dove è impegnato nel suo nuovo progetto Mushi no Koe (Voce di insetto), volto a indagare, tramite improvvisazioni e creazioni site-specific, le declinazioni più sottili dei rapporti tra musica e natura, con particolare riferimento al micro e macro-universo entomologico.

 

Sabato 2 e domenica 3 marzo ore 10 – 17

I COLORI DELL’INVERNO: BACCHE ELLEBORI E SEMPREVERDI

Palazzo Madama – workshop di acquerello botanico con Angela Petrini

Agrifoglio, pungitopo, edere ed ellebori saranno i soggetti del workshop dedicato alla flora che ravviva il quieto inverno. Rappresentare la lucentezza delle foglie coriacee dell’agrifoglio, la delicatezza dei fiori dell’elleboro saranno gli obiettivi che raggiungeremo attraverso lo studio attento del chiaroscuro e dei colori nella vasta gamma di tonalità sfoggiate dalla natura e proposte dalle varietà presenti nel giardino di Palazzo Madama.

Il corso ha una durata di 12 ore ed è accreditato per l’aggiornamento degli insegnanti (legge 170 del 21/03/2016 art. 1.5).

 

Angela Petrini, affermata acquerellista botanica, ha ottenuto il Diploma con lode in disegno e acquerello botanico dalla Society of Botanical Artists nel Regno Unito nel 2010, tra i suoi riconoscimenti più significativi la Golden Medal ricevuta dalla eminente Royal Horticultural Society al RHS London Orchid & Botanical Art Show 2018.

 

Materiale occorrente: acquerelli; pennelli tondi a punta fine numeri 4, 2, 0; matita HB; gomma morbida; carta liscia satinata 300 gr. formato 30×40 circa. A chi non avesse il materiale l’insegnante può fornire carta, pennelli e colori necessari per lo svolgimento del seminario al costo di 5 €. È necessario segnalarlo al servizio prenotazioni.

 

Costo: € 140 / ogni incontro

Posti disponibili per ogni appuntamento: 8
Prenotazione obbligatoria: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

DOMENICA 3 MARZO

 

Domenica 3 marzo ore 16

HINA MATSURI, LA FESTA GIAPPONESE DELLE BAMBOLE

MAO – attività famiglie

L’appuntamento è dedicato alla ‘Festa delle bambole’ o ‘Festa delle Bambine’, Hina Matsuri, che ricorre ogni anno il 3 marzo. Dopo una passeggiata nella collezione giapponese del museo, scopriremo insieme il significato e le usanze di questa festa e realizzeremo un modellino in carta di soggetti a tema.

Consigliato dai 6 anni in su.

Costo: bambini € 7, adulti accompagnatori ingresso ridotto alle collezioni.

Prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente l’attività: t. 0114436927-8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

MERCOLEDI 6 MARZO

 

Mercoledì 6 marzo ore 18

GERANI E PELARGONI

Palazzo Madama – conferenza botanica a cura di Edoardo Santoro

Il colore rosso dei balconi cittadini fioriti è ormai una consuetudine grazie ai fiori sudafricani del Pelargonium, quello che d’abitudine chiamiamo geranio e che in realtà non ha quasi nulla a che fare con i gerani europei, numerosi e frequenti in prati e boschi dal mare alla montagna. Infatti è solamente a metà del 1700 che compare nelle serre reali il cosiddetto ‘Geranio zonale’ che oggi, grazie anche a inverni miti, trionfa fiorito in quasi ogni stagione. Per chi ha un giardino e non vuole correre rischi ci sono invece infinite possibilità di scelta coi Geranium rustici, riportati in auge da abili giardinieri che ne hanno fatto il piatto forte del giardino all’inglese.

La conferenza è l’ultima del ciclo Le piante nella storia del giardinovolto a svelare aspetti storici, botanici e ornamentali di piante che nei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale in giardini, parchi e orti botanici.

Costo: €15

Prenotazione obbligatoria.

Info e prenotazioni: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 


Theatrum Sabaudiae
 propone visite guidate in museo
alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.comhttps://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Al Mastio tra bombarde, falconi e cannoni

Dopo 15 anni di abbandono è tornato a casa sua, al Mastio della Cittadella, ma solo in parte, in piccolissima parte.

Lo storico Museo nazionale dell’Artiglieria verrà riordinato in una caserma torinese e si potrà visitare forse tra un anno o due. Per adesso bisogna accontentarsi, ed è già un bel vedere, dei pezzi esposti al Mastio che resterà la sede nobile del Museo. Lentamente Torino si riappropria di uno dei musei più significativi del suo patrimonio storico e culturale. Con oltre 12.000 pezzi il Museo è uno dei più antichi d’Europa e per ricchezza e varietà della raccolta è considerato uno dei più importanti istituti di storia e tecnologia militare del mondo. Fu costituito nel 1731 da Carlo Emanuele III di Savoia nei locali dell’Arsenale ma in seguito all’occupazione francese del 1798 le collezioni vennero disperse.
Venne ripristinato nel 1842 da re Carlo Alberto e nel 1893 trovò la sua definitiva sistemazione al Mastio della Cittadella. Nel 2008, con un trasloco imponente, le collezioni furono trasferite nella caserma Amione in piazza Rivoli per consentire la ristrutturazione del museo durata dieci anni. Grazie alla collaborazione dell’Esercito che lo gestisce è stato possibile riaprire al pubblico solo alcune sale del museo allestite con una preziosa vetrina di reperti che rappresenta una minima parte della ricca collezione composta da armi bianche e da fuoco d’epoca, raccolta di uniformi e bandiere, una biblioteca con oltre 10mila volumi, un archivio storico e uno fotografico.
Al Mastio della Cittadella una cinquantina di pezzi raccontano l’evoluzione della tecnologia militare, dal neolitico al cannone rigato. Si vedono bombarde e bombardelle del XV secolo, cannoni del Cinquecento, alcuni dei quali riprodotti nell’Ottocento, gli smerigli della Repubblica di Venezia con l’immagine di San Marco e il leone alato, falconetti di bronzo del XV secolo, mortai del 1800 e obici del Settecento, fucili del ‘500, il moschetto per le Guardie del Re del 1891. E ancora mitragliatrici e pistole dell’Ottocento, modellini di obici, di cannoni e di colubrine, cannoni da campagna e da montagna fine 700, un modello di catapulta del Duecento, corazze ottocentesche, spade del ‘400 e ‘500, una corazza medievale persiana, un’armatura medievale europea, un elmo di bronzo con pugnale e cuspide di lancia del V secolo a.Cristo. I ritratti di re Carlo Alberto e del generale Vincenzo Morelli di Popolo, comandante dell’Artiglieria del Regno di Sardegna che fondò il museo nel 1842, chiudono la vetrina. Il Museo può contare ora su due sedi, quella storica, il Mastio e il deposito della caserma Amione in piazza Rivoli che verrà poi trasferito nella caserma Dabormida, un tempo sede del distretto militare di corso Unione Sovietica.
Negli ampi spazi della Dabormida vedremo nuovamente, prima o poi, l’intero Museo nazionale di Artiglieria che spazia dai reperti preistorici a uno dei giganteschi cannoni ottomani, del peso di 15 tonnellate, che abbatterono le mura di Costantinopoli nel 1453 fino ai missili della guerra fredda, dal diario di Carlo Alberto al carro funebre che portò la bara di Umberto I al Pantheon dopo il regicidio di Monza nel 1900. La bombarda turca del Quattrocento usata durante l’assedio di Bisanzio è uno dei pezzi più straordinari e interessanti del museo (era esposta nel giardino davanti al Museo) insieme a un’antica bombarda di ferro del Trecento proveniente dal castello di Morro d’Alba (Ancona), a un falconetto del Quattrocento, a un cannone a retrocarica in ghisa e a numerosi pezzi della “Fonderia di Torino” di fine Ottocento. Il Museo è visitabile con ingresso gratuito tutti i giorni (9,30-19,30) dal lunedì alla domenica, al Mastio della Cittadella, in corso Galileo Ferraris angolo via Cernaia a Torino. È possibile effettuare visite su prenotazione al numero 011-56033124. L’attuale deposito museale alla caserma Amione in piazza Rivoli è chiuso al pubblico.                             Filippo Re