Il comunicato della Fondazione Salone del Libro
Il Salone Internazionale del Libro di Torino anche quest’anno si farà e sarà una grande occasione di incontro tra autori, editori e lettori.
”L’organizzazione sta lavorando con la passione di sempre all’edizione 2020, ma per poter continuare a essere un punto di riferimento di questa straordinaria comunità, il Salone del Libro deve prima di tutto garantire le condizioni di sicurezza e di salute del suo pubblico, dei suoi espositori e del personale che vi lavora.
Per questo motivo, preso atto della situazione di emergenza – nazionale e internazionale – nella quale ci troviamo, e in accordo con le istituzioni e i partner che collaborano in maniera essenziale alla sua organizzazione, oltre che con Lingotto Fiere, il Salone del Libro di Torino ha valutato necessario e responsabile rimandare la manifestazione (originariamente in programma dal 14 al 18 maggio) a una data che comunicheremo prima possibile.
In coordinamento con le istituzioni e a seguito di un incontro di questa mattina con la Regione Piemonte e il Comune di Torino che si sono impegnati a collaborare pienamente all’obiettivo comune di realizzare il Salone in piena sicurezza e con l’entusiasmo di sempre, l’organizzazione continua a lavorare e a monitorare attentamente l’evolversi della situazione in attesa delle disposizioni che verranno varate dopo il 3 aprile 2020, a scadenza del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri attualmente in vigore. Le nuove date verranno annunciate non appena sarà possibile una valutazione esaustiva degli scenari futuri.
In un momento di grande sacrificio da parte di tutti gli italiani, il Salone vuole esprimere la sua più sentita vicinanza a coloro che stanno vivendo in prima persona gli effetti dell’emergenza: i malati, i loro cari, così come tutto il personale sanitario e le istituzioni che lavorano senza sosta per la salute e la sicurezza di tutti.”
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni /
Rubrica settimanale a cura di Laura Goria /
Sandro Veronesi “Il colibrì” -La nave di Teseo- euro 20,00
Patricia Cornwell “Quantum” – Mondadori- euro 22,00
Il sottotitolo di questa sorta di biografia a due recita: due sorelle, una vita splendida e tragica. Sono Jacqueline e Caroline Bouvier: la prima diventerà first lady d’America sposando John Fitzgerald Kennedy, la seconda principessa Radziwill… e questo splendido libro mette a fuoco il loro complesso rapporto. Un legame che conoscerà alti e bassi, gelosie, prevaricazioni, rivalità in amore, costante ricerca di mariti estremamente ricchi che possano pagare i loro salatissimi conti. Un rapporto strettissimo e complice in certe fasi delle loro vite, alternato da scontri e malumori in altri frangenti. Fino alla crepa finale con l’inspiegabile testamento di Jackie: non lasciò neanche una briciola del suo ingente patrimonio alla sorella Lee, che invece di soldi avrebbe avuto bisogno.In queste pagine scorrono le loro vite quasi parallele, tra jet set, politica, miliardi, matrimoni, vedovanze e divorzi, funestate entrambe da grandi lutti. Scopriamo che Lee forse andò a letto con JFK e che Jackie la ripagò più tardi soffiandogli il magnate greco Aristotele Onassis. Entrambe adoravano il padre, che però preferiva Jackie, crebbero con tutti gli agi grazie al ricco patrigno ed ebbero caratteri molto diversi. Lee era esuberante, ribelle e amava distinguersi; Jackie era più schiva e riservata. Eppure il destino mise al centro della scena mondiale proprio lei, la first lady che sopportava i tradimenti del Presidente in silenzio e a testa alta; madre attenta e protettiva, laddove Lee invece fu più distratta e patì parecchio stare nel cono d’ombra dell’ingombrante sorella. Tutta la vita di Lee, i suoi interessi e il suo stile furono dettati in parte dalla costante competizione con Jackie della quale fu anche succube. La summa finale è il tracciato di due vite privilegiate costellate da lutti devastanti: ebbero davvero molto, ma persero anche figli e mariti. Come se la vita avesse loro regalato glamour, successo e soldi a palate, ma anche preteso in cambio pesanti tributi di dolore. In questo libro che scivola via con la scorrevolezza di un romanzo, gli autori raccontano fatti privati e inediti che ci aiutano a capire meglio due icone del XX secolo con i loro pregi e ….parecchi difetti.


Un’appassionante riflessione sulla vita di tutti i giorni, sul tempo che scorre, nella sua indomabile fugacità, sul pensiero, che è parte integrante delle nostre vite e senza il quale nulla potrebbe esistere e sull’amore che non può e non deve mancare in tutti noi.
L’autrice
Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
creatrice del fenomeno virale #bookbreakfast, ovvero abbinare alla grafica della copertina di un libro oggetti collegati, e poi li ha pubblicati sul suo profilo Instagram @petuniaollister. Dopo il libro precedente “Colazioni d’autore” (foto di libri sul tavolo della colazione) ecco i “Cocktail d’autore” in cui è raccontato visivamente come si beve nella letteratura. Una serie di scatti inediti che sposano le cover dei libri con i suggerimenti di cosa shakerare nel bicchiere. Ovviamente l’ ispirazione per le composizioni fotografiche arriva dalle pagine dei libri e filo conduttore sono i cocktail citati in opere famose. Dalle atmosfere in cui si beve molto e un po’ di tutto, palpabili nelle pagine di Hemingway a quelle della Duras; dagli alcolici anni folli narrati da Francis Scott Fitzgerald ai “Giochi di società” di Dorothy Parker; passando per le miscele di Steinbeck e di tanti altri scrittori. In tutto 70 magnifici libri e altrettante ispirazioni, in immagini che celebrano ad hoc colori e sapori al alto tasso alcolico.
Spesso sotto una patina di comune boriosità, che parrebbe innocua, può nascondersi un subdolo calcolo e un pericoloso mostro. Di più non anticipo, però posso dirvi che questo libro di Elizabeth Jane Howard, pubblicato la prima volta nel 69, è un’autentica chicca dell’autrice della famosa saga dei Cazalet. E’ la storia di una famiglia allargata nella seconda metà del 900 e mescola invenzione pura con alcuni elementi estrapolati dalla biografia dell’autrice. C’è l’insicura vedova May Browne-Lacey, madre di Elizabeth e Oliver, che finisce per sposare l’arrogante e odioso colonnello Herbert. Anche lui ha seppellito ben due mogli ed ha cresciuto –opprimendola- la giovane Alice, che appena può si sposa andandosene di casa, anche se finisce per cadere dalla padella alla brace, fagocitata da altra infelicità. Il fulcro è racchiuso nel matrimonio di May. Il nuovo marito l’ha praticamente costretta ad investire il suo capitale nell’acquisto di una casa che è un vero e proprio obbrobrio tardo vittoriano: spropositatamente immensa e paradossalmente claustrofobica. Non piace a May e tanto meno ai suoi ragazzi che emigrano a Londra: Oliver alla ricerca di una moglie ricca che lo mantenga, mentre Elizabeth invece finirà per trovare l’amore.
un difficile rapporto con due genitori tutt’altro che perfetti. Reginald Dwight –questo il vero nome del cantante- si mette a nudo fino al midollo raccontando della sua timidezza di bambino, con madre e padre che litigavano spesso ed avevano anche idee strampalate sui metodi educativi. Eppure riconosce che “..se non fosse stato per mamma e papà, avrei avuto una tipica noiosa infanzia da anni 50”. Reginald ha il dono di un orecchio portentoso per la musica e accarezza la presenza del pianoforte in casa della nonna. Crescendo viene folgorato dal rock’n’roll che esplode come una bomba ed ha un effetto rivoluzionario, con il retroterra di cultura, vestiti, film e atteggiamenti che travolgono letteralmente il giovane. Entra a lavorare nel cuore dell’industria musicale, fa parte di una piccola band, i Bluesology, e sogna di diventare una stella del pop. A 23 anni tiene il primo concerto in America: si presenta sul palco in salopette giallo canarino, maglietta di stelle e scarponi con le ali. Singolari la tenuta, il suo stile… e nasce così Elton John, un uragano nel mondo musicale. Il resto è storia pubblica e dietro c’è il privato più intimo che scoprirete in queste 352 pagine. Una parabola di alti e bassi, tra tossicodipendenza e tentati suicidi, tosta disintossicazione e impegno nella lotta contro l’Aids, passando per i grandi personaggi che hanno costellato la sua incredibile vita. Dall’amicizia con Lady D a quella con Gianni Versace, da quella con John Lennon ai balli nientemeno che con la regina Elisabetta II. Poi l’incontro con il vero amore e la decisione di diventare padre….






