La chiusura delle tre strutture museali di Fondazione Torino Musei, così come quella dei musei di tutto il mondo, ha stimolato la creazione di contenuti social e digitali ad hoc, pensati per mantenere una vicinanza e un contatto – anche se virtuali – con gli utenti costretti a casa e per offrire al pubblico nuove occasioni di scoperta.
Fra i progetti più innovativi e interessanti c’è sicuramente “Art for Two”, un format ideato da Google Arts & Culture. In Italia solo GAM e MAO di Torino – istituzioni con cui Google Arts & Culture collabora da tempo – hanno sperimentato questo nuovo format di visita al museo aderendo al progetto, mentre in Europa la scelta è caduta sul Musée des Arts Décoratifs di Parigi.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di aprire le porte del museo oltre i confini nazionali, continuando a promuovere l’arte e la cultura anche in questo periodo di confinamento in modo personale e umano, ma anche di offrire al pubblico un’esperienza unica ed educativa in ogni video.
L’idea di partenza è semplice: una conversazione informale fra il miglior conoscitore del museo, il direttore, e un influencer/youtuber internazionale, che si trovano rispettivamente all’interno del museo e nello studio di casa propria e si incontrano virtualmente attraverso una videochiamata.
La chiacchierata si svolge fra le sale deserte, in una quiete quasi irreale, e le due persone coinvolte possono prendersi del tempo per fare domande, raccontare curiosità e dettagli minuti sulle opere, perdersi in un capolavoro, come è impossibile fare quando il museo è aperto e frequentato dal pubblico.
In questa speciale situazione il direttore accompagna in visita l’influencer come fosse un amico, consentendo al contempo a tutti gli utenti di osservare il museo da un punto di vista privilegiato e inedito.
Nel caso del MAO, il direttore Marco Guglielminotti Trivel dialoga con Christopher Michaut, aka Mr Bacchus, instagramer e digital curator per diversi musei internazionali: spostandosi fra i corridoi e le sale e sbirciando nelle teche, il direttore e Mr Bacchus offrono una visione nuova del museo, che invoglia alla visita. Insieme a loro scopriamo così qual è, secondo il direttore, una delle star del museo, e una statuina intrigante che potrebbe passare inosservata ai visitatori; riusciamo inoltre a osservare la galleria dell’Asia meridionale e del sudest asiatico da uno scorcio inedito.
Per GAM, il dialogo coinvolge invece il direttore Riccardo Passoni e Sarah Urist Green, curatrice, youtuber e conduttrice del programma della PBS The Art Assignment.
Passoni porta virtualmente Sarah Urist in visita nelle sale della GAM, soffermandosi su alcuni dei pezzi più pregiati delle collezioni del ‘900 del museo: da de Chirico alle Avanguardie Storiche, da Lucio Fontana alla Pop Art. Un dialogo amichevole e leggero, a cui il pubblico potrà partecipare comodamente utilizzando un cellulare, un tablet o un pc.
Si sarà premiati nello scoprire il piccolo prezioso Museo Civico di Moncalvo nell’ex Convento delle Orsoline fatto costruire nel 1625 da Guglielmo Caccia per inserirvi le figlie Orsola e Francesca, anch’esse pittrici, al fine di preservarle da un periodo storico turbolento e dare continuità alla propria bottega pittorica.
archeologico, la singolare “Rivelazione” di Mario Sironi, le nature morte di Osvaldo Licini, “La donna seduta” di Afro, gli ironici acquerelli di Nino Maccari, le inconfondibili figure di Ernesto Treccani.
Si sono svolte anche mostre di artisti scomparsi: Lalla Romano famosa pittrice e scrittrice, Giorgio Valenzin magico cantore di atmosfere veneziane oltre al pittore di Canelli Stefano Icardi, l’artista-industriale Giorgio Piacenza Dassu, Giovanni Buschini dall’intrigante musicale surrealismo. Un raro spaccato della vita torinese settecentesca è stato presentato con la mostra delle opere del bambocciante Pietro Olivero, pittore di corte e narratore di vita popolare.

Il FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo lancia la 10ª edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” che si svolgerà dal 6 maggio al 15 dicembre 2020 e invita tutti i cittadini, nei piccoli borghi e nelle grandi città, nei paesi meno conosciuti e in quelli più noti, in Italia ma anche all’estero, a votare i luoghi italiani che amano di più e vorrebbero vedere tutelati e valorizzati. Dopo due mesi di isolamento, nella settimana in cui l’Italia timidamente riparte, anche il FAI entra in una nuova fase grazie all’avvio di questa grande campagna nazionale: un’opportunità per ciascuno di noi di esprimere finalmente, quasi fosse un urlo liberatorio, il sentimento appassionato che ci lega al Paese più bello del mondo, lo stesso di cui abbiamo tanto sentito la mancanza. Proprio ora, mentre i musei, i monumenti e i Beni del FAI sono ancora necessariamente chiusi, possiamo continuare a prenderci cura, tutti insieme, del nostro territorio e dei suoi tesori.
A formare il Comitato c’è il Consolato francese di Milano, l’Assessorato alla cultura di Milano, la Biblioteca Nazionale Braidense, ma anche il Centro studi residenze reali sabaude. Lo ha denunciato in un articolo l’assessore regionale lombardo alla cultura prof. Stefano Bruno Galli, storico e docente universitario di chiara fama. E’ giusto valutare a due secoli di distanza con il più assoluto equilibrio la figura di Napoleone che sicuramente, almeno per la Francia, ha rappresentato una pagina importante di storia.
