CULTURA- Pagina 105

La “Fondazione Bottari Lattes” racconta un anno di attività

“La cultura come relazione”. A Cuneo illustrati i progetti futuri
Sabato 29 maggio, ore 11 Monforte d’Alba (Cuneo)

Un anno difficile. In salita. Insidioso. Ma un anno durante il quale (e nonostante gli intoppi e le insidie create dall’emergenza sanitaria) la “Fondazione Bottari Lattes”, nata nel 2009 a Monforte d’Alba per volontà di Caterina Bottari Lattes – con lo scopo di promuovere la cultura e l’arte in memoria del marito, Mario Lattes, scrittore editore e pittore, fra gli intellettuali più prestigiosi del secolo scorso – non si è certo risparmiata. Sono tante infatti, fra il 2020 e questi primi mesi del 2021, le attività e gli eventi realizzati dalla Fondazione.

E tanti e importanti anche quelli messi in piedi per il prossimo futuro. L’elenco è lungo. Dalla recente pubblicazione del cofanetto “Opere di Mario Lattes” (Olschki editore) all’XI edizione del “Premio Lattes Grinzane”, con la designazione dei finalisti e il Premio Speciale a Margaret Atwood, al nuovo progetto digitale per “Vivolibro”, in cui si coinvolgono scuole e territorio (reso possibile grazie ad una campagna di “crowdfunding” promossa dalla Fondazione CRC in collaborazione con “Rete del Dono”) fino all’istituzione del “Centro Studi” a Monforte d’Alba (luogo di ricerca di tutte le iniziative ruotanti intorno alla figura di Mario Lattes) e all’ideazione del docufilm, ancora in fase di realizzazione, firmato da Claudio e Federico Strinati, dedicato sempre al grande intellettuale scomparso nel 2001. Eventi cui ancora s’aggiungono le mostre in presenza e online, la promozione in Italia del progetto europeo “Eti” che ha visto la selezione della proposta open air “Wine in progress” dello street artist Gec Art, con le sue opere di arte pubblica partecipata. Per finire con le collaborazioni, siglate da un Protocollo d’Intesa, con “Unesco” e “Alba capitale della cultura 2021” fino al recentissimo ingresso della Fondazione al torinese “Polo del ‘900” in qualità di “Ente partecipante non residente”. L’elenco è davvero lungo. E si è solo a metà percorso. Tanta anche la soddisfazione e la voglia di condividerla, raccontandone passione ed impegno – fra territorialità ed internazionalità – con il più vasto pubblico. Per questo motivo, la “Fondazione Bottari Lattes” dà appuntamento sabato prossimo, 29 maggio, alle ore 11 a Cuneo, nello spazio outdoor della tettoia di Piazza Virginio con l’iniziativa “La cultura come relazione”. “Sarà una occasione – ricorda Caterina Bottari Lattes – per ribadire quanto sia importante la collaborazione tra pubblico e privato a livello nazionale, internazionale e territoriale, per la realizzazione di proficue reti di partecipazione culturale”.
L’ingresso è su prenotazione, nel rispetto delle normative vigenti sulla sicurezza sanitaria dovute all’emergenza Covid-19: book@fondazionebottarilattes.it. Ma l’appuntamento sarà trasmesso anche in streaming sul sito e sulla pagina Facebook della Fondazione. Aperto a tutti – e realizzato in collaborazione con Fondazione CRC, la Città di Cuneo e con il supporto di “Mobili Bianco” – l’incontro sarà condotto dalla giornalista Marta Perego. Interverranno: la presidente e il direttore marketing della “Fondazione Bottari Lattes” Caterina Bottari Lattes e Mario Guglielminetti, i membri della giuria del “Premio Lattes Grinzane” Gian Luigi Beccaria (presidente) e Valter Boggione, i curatori del cofanetto “Opere di Mario Lattes” Giovanni Barberi Squarotti e Mariarosa Masoero.

Per info: “Fondazione Bottari Lattes”, via Marconi 16, Monforte d’Alba (Cuneo); tel. 0173/789282 o www.fondazionebottarilattes.it

g. m.

Nelle foto
– Caterina Bottari Lattes con gli studenti del “Premio Lattes Grinzane”
– Mario Lattes: “Autoritratto”, 1990
– Marta Perego

“La moda della vacanza”, storia e costume all’Unione industriale

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SETTIMANA CULTURALE DAL 24 al 29 maggio

Incontri di Primavera 2021

L’ultimo incontro, martedì 25 maggio ore 15.00, celebrerà il periodo dell’anno che da sempre mette d’accordo adulti e piccini, mariti e mogli, genitori e figli: il momento della vacanza. Lo si farà attraverso il libro di Alessandro Martini e Maurizio Francesconi, “La moda della vacanza. Luoghi e storie 1860-1939” – Einaudi editore – a partire dal quale risulteranno spontanee riflessioni e accostamenti con due particolari e insoliti periodi di vacanza: l’estate passata e quella che deve ancora arrivare. A moderare l’incontro Damiano Cortese, docente di Economia Aziendale dell’ Università degli Studi di Torino.

Ci si chiederà come è cambiata nei secoli la concezione di vacanza, quali erano i protagonisti del trionfo del turismo tra Otto e Novecento attraverso l’architettura e la moda. E ancora, quali similitudini e quali differenze possono essere colte tra quel periodo e quello attuale.

Se in una crisi sanitaria come quella che stiamo vivendo siamo stati capaci di rinunciare a molte delle nostre libertà, cercheremo di comprendere quali ricadute ci possono essere su un’economia in gran parte basata sul turismo come quella italiana e cosa potremo aspettarci dall’estate 2

Museo del Tessile di Chieri: Lisa Fontana: tRame – legami, interruzioni, mutazioni

Mostra personale – fino al 5 giugno 2021

 

In occasione della riapertura del Museo del Tessile di Chieri con nuovo allestimento, Lisa Fontana, giovane artista di origini toscane ma chierese acquisita, esordisce in una mostra personale che crea un’atmosfera rarefatta, ineffabile ma pungente: «tRame – legami, interruzioni, mutazioni» è ospitata fino al 5 giugno nella sala della Porta del Tessile, in via Santa Chiara 5.

In mostra una quindicina di lavori d’arte tessile in cui Lisa Fontana (1988), Premio “Navetta di rame 2021”, ha reinterpretato disegni di tradizione in chiave contemporanea utilizzando vari materiali-dal lino al rame, dal bambù alla seta-e tessendo ai telai storici del Museo del Tessile.

 

La mostra fa parte del progetto «ARS ET INDUSTRIA» realizzato dalla Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile con il patrocinio del Comune di Chieri, della Città Metropolitana di Torino, della Regione Piemonte e di UICI (sezione di Torino), il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e la sponsorizzazione tecnica di Cascina Gilli.

Prenotazione obbligatoria (prenotazioni@fmtessilchieri.org, tel.329/4780542)

costo del biglietto 6 euro (Museo + mostra)

Orari: Martedì, Mercoledì e Venerdì: 9:30-12:30 Sabato: 14:00-18:00 Domenica 10:00-12:00

 

«Qui Lisa Fontana espone due suoi libri d’artista, che le sono valsi il Premio “Navetta di rame” per essersi distinta nel reinterpretare tecniche e disegni tessili di tradizione attualizzandoli nella contemporaneità. Il rame è il metallo che più di altro veicola energia ed è tessendo trame di fibre naturali e rame che Lisa Fontana ha riallacciato i fili del passato e presente. Così facendo, ha dato nuova linfa vitale a un “fare” che reca in sé la memoria di un contesto dalla forte vocazione tessile, ma è presente da millenni nelle diverse civiltà. Come afferma l’Artista, “la creazione in trama disegna simboli, forme, immagini, consce o inconsce, del nostro vissuto, del nostro presente; intreccia la nostra storia con mondi, materiali e storie diverse; rispecchia il nostro immaginario, il futuro che cerchiamo, lunione con quel che non conosciamo. Alla ricerca di uno spazio, tessere e detessere insieme materiali naturali e primordiali, come il rame, primo metallo lavorato dall’uomo”.

Di grande raffinatezza stilistica ed esecutiva sono le sue garze in canapa, un materiale povero che le sue abili mani hanno trasformato in delicati, morbidi intrecci che lasciano intravedere o immaginare scorci di vita operosa declinata al femminile ma non solo.

Per Lisa Fontana, la creazione attraverso il medium tessile si declina anche nella ricerca di uno spazio-tempo in cui esprimere “il nostro continuo desiderio di legami, interruzioni, mutazioni”. È questo il senso, ad esempio, di Una lettera per te (2021), in cui la tessitura di ortica e bambù si sovrappone alla scrittura su un piano virtuale.

 

Di particolare suggestione, i Mirrors di Lisa Fontana offrono uno spaccato sulla nostra storia, sulla nostra percezione della realtà attraverso i sensi in un originale gioco di specchi che il nodo Ghiordes, usato da secoli dai turchi per la realizzazione di tappeti (si esegue avvolgendo con un doppio nodo un filo di lana a due catene di ordito), “lega” ai fili di lana merinos. Libeccio e Tramontana inevitabilmente riportano il pensiero al nostro Mediterraneo, il mare di Ulisse, il mare di una umanità ferita in balia dei venti laddove i confini si fanno liquidi.

Altre opere in questa mostra riflettono il sentire di Lisa Fontana, giovane artista e madre, che tesse poesia sulla scena artistica contemporanea e, in questa sua mostra personale, propone “una contrapposizione di caldo e freddo, morbido e rigido conduzione, unione, caos ed intreccio. Sono tramandi e rimandi, riflessi diversi di quel che siamo: comunità diffusa, mescolanza dispersa, impaurita umanità in cerca di un segno, di una trama, di uno spazio in cui Ri-Conoscersi. Uno spazio in cui interrogarsi – chi sono io? Chi è l’altro?”

Da Firenze, dove si è formata all’Accademia di Belle arti prima di perfezionarsi alla Fondazione Lisio, Lisa Fontana è ora artist in residence impegnata nella propria ricerca artistica e nella docenza. La sfida condivisa con il Museo del Tessile è quella di ispirare giovani e meno giovani all’arte tessile e alle sue diverse forme senza dimenticare le arti applicate, troppo spesso a torto deprivate della loro valenza “spirituale”. Eppure, come già ricordava Marta Graham, Madre della Modern Dance, “when weaving a blanket, an Indian woman leaves a flaw in the weaving of that blanket to let the soul out” (nel tessere una coperta, una donna Indiana lascia una falla nella tessitura di quella coperta per lasciar evadere l’anima). Allora, è forse nelle fughe delle armature di lana, seta, canapa, bambù, ortica e rame tessute da Lisa Fontana che possiamo spaziare con il pensiero e le emozioni».

 

Melanie Zefferino

Presidente

Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile

Incipit Offresi. Le semifinali

Giovedì 27 e venerdì 28 maggio, ore 18. In diretta streaming, le semifinali del primo talent letterario per venti aspiranti scrittori provenienti da tutta Italia

Dopo 17 tappe in diretta streaming dalle biblioteche di Piemonte, Lombardia e Lazio, continua la sfida online, a colpi di incipit, con le due semifinali tra i 20 concorrenti, in programma giovedì 27 e venerdì 28 maggio.  

Incipit Offresi è il primo talent letterario itinerante dedicato agli aspiranti scrittori, ideato e promosso dalla Fondazione ECM – Biblioteca Civica Multimediale di Settimo Torinese, in sinergia con Regione Piemonte. La sesta edizione, del 2020-2021, segnata dal Covid, si è svolta totalmente online.

Gli aspiranti scrittori, in collegamento da tutta Italia, avranno 30 secondi di tempo per leggere o raccontare il proprio incipit. Allo scadere della prova, la giuria tecnica selezionerà dieci vincitori che accederanno alla finale di giovedì 10 giugno, live, dal porticato del Museo del Risorgimento di Torino con Iaia Forte.

I concorrenti provengono da tutta Italia. Da Bologna arriva la più giovane, la 21enne Francesca Giorlando e da Firenze la più matura, Tania Puglia di 69 anni. Valentina Rosselli, Sara Greco e Alessandra Chiti provengono da Torino; Manuela Mancinelli ed Enrico Gragnani da Roma; Veronica Capriotti da Osimo (Ancona); Marco Nardone da Comano (Trento) e Michela Pini da Massa Marittima (Grosseto). Sono milanesi Sibilla Panzeri (Novate Milanese), Luca Salvalalio e Roberto Morgese (Parabiago), Maddalena Marcarini (Cusano Milanino), Sara Calzavacca ed Emilia Covini (Bollate), Maurizio Mazza (Sesto San Giovanni). Gli ultimi tre concorrenti saranno decretati dal ballottaggio di giovedì 20 maggio.

L’appuntamento, trasmesso in diretta streaming, sarà animato dagli attori di B-Teatro con le incursioni musicali di Mattia Martino, ed interattivo. Il pubblico, infatti, potrà partecipare attivamente alla gara, partecipare ai giochi in programma e vincere i premi in palio: libri ed oggetti realizzati a mano da “Unico e Irripetibile”, laboratorio artistico del Progetto Ponte, servizio dell’Unione N.E.T. per persone con disabilità gestite dalla cooperativa Il Margine.

Incipit Offresi è un’occasione innovativa per diventare scrittori e promuovere la lettura e la scrittura, una scommessa basata su poche righe, un investimento sulle potenzialità dell’autore. La vera chance dell’iniziativa è la possibilità offerta agli aspiranti scrittori di incontrare e dialogare direttamente con gli editori coinvolti nelle varie fasi del progetto, farsi conoscere e raccontare la propria idea. Incipit Offresi è un vero e proprio talent della scrittura, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro. Fino ad oggi sono stati decretati 5 vincitori, uno per ogni edizione, e sono stati pubblicati più di 45 libri dagli editori aderenti all’iniziativa, a dimostrazione che gli scrittori hanno speranza di vedere pubblicato il proprio libro indipendentemente dall’esito della gara.

I premi in palio: 1.000 euro per il primo classificato, 500 euro per il secondo classificato, oltre al Premio Italo Calvino, il Premio Indice dei Libri del Mese, InediTO – Colline di Torino.

Incipit Offresi è un’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione ECM – Biblioteca Archimede di Settimo Torinese e Regione Piemonte, con la collaborazione della Scuola del Libro di Roma e con la sponsorizzazione di NovaCoop.

Il Premio Incipit e il campionato sono dedicati a Eugenio Pintore, per la passione e la professionalità con cui ha fatto nascere e curato Incipit Offresi.

INFO E ISCRIZIONI

www.incipitoffresi.it – info@incipitoffresi.it

tel. 011 80.28.722/588 – cell. 339 521.48.19

Diretta online su www.7web.tv e sui canali Facebook e Youtube

Portici di Carta, torna a Torino una delle librerie più lunghe del mondo

Giovedì 24 giugno 2021

 Portici di Carta, la manifestazione che trasforma Torino in una delle librerie all’aperto più lunghe del mondo, torna in città nel giorno dedicato al suo patrono San Giovanni, giovedì 24 giugno 2021. Inizialmente prevista dal 21 al 23 maggio 2021, a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 l’iniziativa sposta le sue date al fine di rispettare tutte le normative nazionali e regionali per il suo svolgimento in totale sicurezza.

 

Portici di Carta ha confermato la novità, annunciata diverse settimane fa, di una nuova sinergia a livello nazionale, che unirà la manifestazione torinese ad altre due iniziative letterarie italiane: Libri Come-Festa del libro e della lettura – prodotto dalla Fondazione Musica per Roma a cura di Marino Sinibaldi, Michele De Mieri, Rosa Polacco – e la nuova rassegna Lungomare di Libri – promossa dalla Città di Bari e dalla Regione Puglia.

 

A causa dell’emergenza pandemica, le tre iniziative non potranno svolgersi nelle stesse giornate, ma si passeranno il testimone, in una ideale staffetta all’insegna del libro e della lettura, creando un festival diffuso a livello temporale, oltre che territoriale: Libri Come-Festa del libro e della lettura si terrà da venerdì 11 a domenica 13 giugno, mentre Lungomare di Libri si svolgerà da venerdì 25 a domenica 27 giugno.

 

Le rassegne manterranno la propria identità e i rispettivi palinsesti, proponendo incontri con l’autore, tavole rotonde, laboratori per bambini, letture  e  momenti di riflessione e dando la possibilità alle proprie comunità di lettori di incontrare librai ed editori. La speranza è che questa nuova collaborazione possa diventare un modello sostenibile di sinergia per il mondo dei festival italiani, messo a dura prova dalla pandemia ma da sempre bacino e occasione di occupazione, incontro, dialogo, confronto e arricchimento culturale.

 

Portici di Carta è un progetto di Città di Torino e Salone Internazionale del Libro di Torino, realizzato da Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte  e con la partecipazione dei librai torinesi coordinati da Rocco Pinto.

Il Sigillo della Regione Piemonte a Michele Colombino

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Lo storico presidente dell’Associazione dei Piemontesi nel mondo, Michele Colombino, 95 anni,  è stato insignito del Sigillo della Regione Piemonte.

La consegna del massimo riconoscimento regionale – prevista per coloro che si sono distinti attraverso attività professionali, volontarie o benefiche – è avvenuta questa mattina a Palazzo Lascaris (nel pieno rispetto di tutte le disposizioni anti-Covid) alla presenza del presidente dell’Assemblea regionale Stefano Allasia, el vicepresidente Mauro Salizzoni, dell’assessore regionale all’Emigrazione Maurizio Marrone, dei componenti dell’Ufficio di presidenza Giorgio Bertola, Gianluca Gavazza e Michele Mosca. Sono intervenuti il dirigente della Prefettura di Torino Paolo Cosseddu, l’assessore al Bilancio del Comune di Torino Sergio Rolando, i sindaci di San Pietro Val Lemina e Frossasco, Anna Balangero e Federico Comba, il presidente del Museo regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel mondo Elvi Rossi. Presenti anche i consiglieri regionali Alessandra Biletta, Paolo Bongioanni, Alberto Preioni,Raffaele Gallo e Sean Sacco.

L’evento è stato visto in streaming in diverse sedi delle varie Associazioni di Piemontesi nel mondo, dall’Argentina all’Australia: si sono collegati in videoconferenza con Palazzo Lascaris Jean-Philippe Bianco, presidente Association des Piémontais du Pais d’Aix et de leurs Amis di Aix en Provence, e Elvio Sandrone, il presidente della Fapa, la Federazione delle Associazioni Piemontesi in America Latina.

Il conferimento del Sigillo a Colombino, che è anche stato consigliere regionale nella seconda legislatura, era stato deciso dalla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Piemonte nella seduta di martedì 24 novembre 2020. La proposta, avanzata da Marrone, era stata sottoscritta anche dal presidente Allasia e da tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione.

“Ringrazio Michele Colombino per avere dedicato la propria esistenza ad accrescere il legame tra la nostra Regione e i Piemontesi che si sono trasferiti altrove, assolvendo al difficile compito di mantenere viva l’appartenenza identitaria e favorire l’integrazione, attraverso la straordinaria attività dell’Associazione e del Museo dell’Emigrazione. È stato l’ispiratore di quel capillare tessuto di rappresentanze piemontesi che operano all’insegna del più appassionato e genuino volontariato, impegnate a preservare il legame tra la nostra terra e i paesi di insediamento. Opera quanto mai preziosa nel segnare il passaggio di testimone tra la prima generazione dell’emigrazione e i giovani”, ha dichiarato Allasia.

“La storia di Michele Colombino, e della rete di Associazioni che ogni anno mantengono contatti con la nostra Regione, è dimostrazione che l’identità e l’attaccamento alla propria terra sono legami che possono superare anche gli oceani. Dalle comunità piemontesi all’estero sono emersi esempi illustri che hanno brillato nello sport, nella letteratura, nella musica nel lavoro, dimostrando che l’emigrazione italiana e piemontese è una storia fatta di fatica, rispetto delle regole e integrazione conquistata senza mai dimenticare l’orgoglio della lingua, dell’identità e della tradizione. Le radici profonde non gelano”, ha commentato Marrone, che ha anche letto il messaggio del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

“Il conferimento del Sigillo, tramite la mia persona, per quanto la nostra Associazione ha realizzato negli anni, in collaborazione con la vasta rete mondiale del volontariato associazionistico piemontese nel mondo, assume e conferma l’impegno nel preservare e rafforzare il legame fra il Piemonte e i Piemontesi nel mondo. Continueremo pertanto in questa missione con entusiasmo e vigore, in collaborazione con la Regione Piemonte che può contare, in ogni nazione del mondo, su alfieri della piemontesità, talvolta incomprensibilmente dimenticati, ma che invece con orgoglio si sentono parte viva ed integrante della nostra terra. Ringrazio per questo inatteso riconoscimento, che estendo a tutti i collaboratori e ai piemontesi nel mondo” ha affermato Colombino.

L’Associazione dei Piemontesi nel mondo preserva il grandissimo contributo che il Piemonte ha dato e dà all’emigrazione italiana, a cominciare da quella storica in Argentina, Uruguay, nel Sud del Brasile, in America del Nord e in Australia nell’Ottocento e nel secolo scorso. L’attività svolta da Colombino – che ha fortemente voluto il Museo Regionale dell’Emigrazione a Frossasco, e il Monumento ai Piemontesi nel mondo a San Pietro Val Lemina – ha sempre puntato a non dimenticare il ruolo dei Piemontesi emigrati che, oltre ad aver dimostrato una mirabile laboriosità, hanno creato una piemontesità diffusa che oggi si traduce in una ricca attività di scambi, dalla cultura all’imprenditorialità.

 

 “Monumenti e radici piemontesi nel mondo” esposti all’Urp

Dal 21 maggio al 18 giugno la mostra “Monumenti e radici piemontesi nel mondo” è esposta nelle vetrine dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale (via Arsenale 14/G a Torino). I pannelli presentati nelle vetrine dell’Urp fanno parte di una mostra più ampia curata dall’Associazione Piemontesi nel Mondo nel 2019, in occasione del 45° anniversario dell’inaugurazione del monumento “Ai Piemontesi nel mondo” a San Pietro Val Lemina (To) avvenuta ii 13 luglio 1974.

L’Associazione, in collaborazione con le numerose comunità di piemontesi all’estero e vari Comuni italiani, ha ideato i pannelli che rappresentano, con fotografie e brevi note, i vari monumenti all’emigrazione piemontese realizzati nei paesi di emigrazione e anche monumenti legati ai gemellaggi tra Comuni del Piemonte e dell’Argentina, nazione dove l’emigrazione dalla nostra regione è molto radicata e ha conservato in maniera particolare la cultura e le tradizioni piemontesi.

Le immagini ci portano soprattutto in Argentina: La Pampa, Santa Fe, Cordoba, Rafaela ma anche in Brasile a Osasco e nel Rio Grande, per poi tornare a Malesco nel Vco, al museo di Caselle Torinese, al murale realizzato a Vinovo (To) e naturalmente a Frossasco, dove ha sede l’Associazione Piemontesi nel Mondo con il suo museo.

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“Cultura è partecipazione”. Cresce il “Polo del ‘900”: salgono a 26 gli Enti partner

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Tanta strada, tanto impegno e tante adesioni lungo il cammino. Fondato nel 2016, per volontà di Regione Piemonte, Città di Torino e Compagnia di San Paolo, la Fondazione “Polo del ‘900” (ospitata in via del Carmine 13 nei palazzi San Celso e San Daniele costruiti su disegno di Filippo Juvarra e aperta alla cittadinanza e all’attività di molteplici istituti e associazioni culturali, fra cui il “Museo Diffuso della Resistenza”) rappresenta sempre più parte attiva e riferimento importante per la vita socio-culturale della Città.

A testimoniarlo, ancora una volta, il progressivo implementarsi del numero degli Enti partner. Diventati da qualche giorno ben 26. Da 22 a 26 su una logica di tratti distintivi fatta di scambio di idee e competenze, collaborazione, partecipazione e inclusione.

Quattro dunque le nuove realtà aderenti al Polo: “Arci Torino” con i suoi 65.000 soci e più di 150 realtà associative presenti in città e nei comuni limitrofi, di forte impatto per il coinvolgimento degli under 35; l’Associazione culturale “Twitteratura” specializzata in innovativi percorsi di audience engagement e promozione della lettura attraverso il social reading; il “Centro Einstein di Studi Internazionali” dal 1965 impegnato nell’elaborazione di ricerche, idee, studi, occasioni di dibattito sull’unità europea e mondiale e infine la “Fondazione Bottari Lattes” di Monforte d’Alba che intorno alla figura di Mario Lattes costruisce la sua programmazione culturale, cui si deve, fra l’altro, il prestigioso “Premio Internazionale Lattes Grinzane”.  Casse di risonanza sul territorio, le nuove realtà con le proprie peculiarità ed esperienze andranno a rafforzare e a diversificare il programma culturale del Polo, in rete con gli altri Enti e pur non trasferendosi nei Palazzi Juvarriani di via del Carmine.

“La scelta dei nuovi ‘magnifici quattro’ interpreta bene – spiega Sergio Soave, presidente del Polo del ‘900 – sia il principio dell’ estensione dell’attività sull’intero territorio della Regione, sia la volontà di un nuovo rapporto con realtà giovanili che le veda responsabili attive e non passive della programmazione culturale del Polo”. E aggiunge il direttore Alessandro Bollo: “Essere un ente partner del Polo consente, innanzitutto, di far parte di un ecosistema culturale pur rimanendo autonomi e indipendenti, in più permette di sperimentare inediti modelli di collaborazione, di utilizzarne gli spazi, di co-progettare con importanti realtà culturali del territorio e a livello nazionale, nonché di valorizzare i patrimoni archivistici attraverso l’‘hub 9CentRo’. Quindi diamo il benvenuto alle nuove quattro realtà che oggi allargano la nostra famiglia, augurando a tutti un proficuo viaggio comune per offrire nuove opportunità culturali a tutta la cittadinanza”. Per la quale, indubbiamente, queste nuove adesioni sono autentica manna dal cielo, che arriva benefica in un momento cruciale come questo, dopo oltre un anno di pandemia in cui i centri culturali e civici vedono finalmente la luce e la possibilità di una riapertura tanto attesa e di una normalità, o quasi, di cui s’era persa nozione.

Info: “Fondazione Polo del ‘900”, via del Carmine 13, Torino; tel. 011/0883200 o www.polodel900.it – FB ilpolodel900 – IG ilpolodel900 – YT Polodel900

g.m.

Eliana Liotta presenta all’Unione Industriale il libro “Il cibo che ci salverà”

SETTIMANA CULTURALE DAL 17 AL 21 MAGGIO
Incontri di Primavera 2021

Durante il penultimo incontro, martedì 18 maggio alle ore 15.00, Eliana Liotta sarà protagonista insieme al suo libro “Il cibo che ci salverà”, edito da La nave di Teseo. Con lei dialogherà il Direttore del Corriere della Sera – edizione Torino -, Marco Castelnuovo.

Si parlerà di alimentazione dal punto di vista salutare e ambientale. Perché esiste un cibo che è allo stesso tempo gentile con il corpo e con il pianeta. È un cibo intelligente, adatto all’Antropocene, l’epoca in cui viviamo e dove sono gli esseri umani a influenzare gli eventi della natura. “Il cibo che ci salverà” dimostra quanto sia indispensabile una svolta ecologica a tavola per aiutare la terra e la salute. Per salvare l’ambiente non basta più andare in giro in bici, comprare un’auto ibrida e ricordarsi di spegnere le luci. Non è sufficiente pensare solo a petrolio e carbone. Come avverte l’ONU, il riscaldamento globale non potrà arrestarsi senza modificare il sistema alimentare, da cui dipende un terzo delle emissioni di gas serra, responsabili dell’aumento delle temperature. L’aspetto straordinario è che i pranzi e le cene invocati per frenare l’inquinamento e il clima impazzito sono esattamente gli stessi che proteggono la salute e che potenziano il sistema immunitario. Tendiamo a dimenticarcene: siamo parte del tutto. In questo saggio l’autrice presenta per la prima volta una riflessione che parte da un approccio scientifico duplice, ecologico e nutrizionale, con la consulenza dello European Institute on Economics and the Environment (Istituto europeo per l’economia e l’ambiente) e del Progetto EAT della Fondazione Gruppo San Donato. Cinque le diete proposte, sia ecocarnivore sia vegetali, capaci di mitigare le emissioni inquinanti e di migliorare la linea e la nostra salute. Centinaia le risposte offerte alle curiosità sull’impatto degli alimenti, dagli allevamenti intensivi alla pesca, dalla coltivazione dell’avocado ai prototipi di bistecca sintetica. Siamo quello che mangiamo e quello che mangiamo può cambiare il mondo.

 

Stupinigi, lirica e musical a corte

23 maggio – 19 giugno 2021   Sei appuntamenti con la lirica e il musical nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi

La quinta edizione della rassegna del Teatro Superga nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi conferma tutti i sei appuntamenti in programma, rinviati a causa dell’emergenza Coronavirus: “Il Trovatore” domenica 23 maggio, “Disney Musical” domenica 30 maggio, “Rigoletto” domenica 6 giugno, “I Miserabili” domenica 13 giugno, “West Side Story” sabato 19 giugno e “Madama Butterfly” domenica 20 giugno.

Lirica e Musical a Corte sono incontri-spettacolo di natura divulgativa, con gli interpreti della STM – Scuola del Teatro Musicale, che analizzano gli aspetti testuali e musicali delle opere concentrandosi sulla trama e sui retroscena storici della composizione e proponendo l’ascolto guidato di alcuni dei brani salienti.

Si parte domenica 23 maggio alle 19 con la lirica. Il primo appuntamento è con “Il Trovatore”, il capolavoro assoluto del Verdi romantico è un grande affresco a tinte fosche e infuocate che racconta un Medioevo senza tempo, pieno di amori fatali e di oscuri presagi, di travisamenti e di maledizioni, di misteriosi travestimenti e di riconoscimenti sconvolgenti: una storia a un tempo cupa e appassionante, che rifonda l’opera popolare. Si continua domenica 6 giugno alle 19 con “Rigoletto”, il primo capitolo della “trilogia popolare” di Verdi che mette per la prima volta al centro dell’attenzione uno sconfitto: un buffone di corte, gobbo e deforme, di cui racconta i timori, le ambizioni, i sentimenti di rivalsa, di vendetta e con drammatico cinismo ne descrive anche le sconfitte, le piaghe del cuore che lo porteranno ad essere causa della morte dell’amata figlia Gilda. Infine, domenica 20 giugno alle 19, “Madama Butterfly”: in un Giappone immerso tra sogno e realtà, Puccini mette in scena il tema universale dell’intimo rapporto tra amore e morte. Un marinaio yankee sposa per gioco una giovane geisha, abbandonandola dopo una breve ed appassionata storia d’amore. In quella storia e in quel matrimonio, dal quale è nato un figlio, la giovane ripone tutte le sue speranze di riscatto umano, familiare ed affettivo.

Musical a Corte, invece, porta nella Palazzina di Stupinigi i capolavori pluripremiati Disney e due storie d’amore di grande successo. Il primo appuntamento è domenica 30 maggio alle 19 con “Disney Musical”. Dopo il successo di Biancaneve e i 7 Nani del 1937, tutti i film della Disney usano la stessa formula e sono ricchi di canzoni indimenticabili fino alla crisi degli Studios negli anni ’70. Per rilanciarsi, la Disney decide di puntare di nuovo sul musical e riparte con successo realizzando una catena di capolavori come La Sirenetta, Aladdin, La Bella e la Bestia, Pocahontas e il Re Leone, premiati puntualmente agli Oscar. Domenica 13 giugno alle 19 è in programma “I Miserabili”. Confidenzialmente chiamato Les Miz è un capolavoro di sintesi narrativa dell’immenso romanzo di Victor Hugo. Dopo l’iniziale scetticismo della critica al suo debutto a Londra nel 1985, ha ottenuto un grande sostegno da parte del pubblico. Le sue canzoni sono ormai talmente ubique e i suoi cori talmente potenti che anche il più pavido degli spettatori, uscendo da teatro, è pronto a costruire barricate e a sacrificarsi per la libertà. “West Side Story” infine è in programma sabato 19 giugno alle 19. La storia dei moderni Romeo e Giulietta ambientata nei quartieri popolari di New York degli anni ’50. Nonostante il team creativo inarrivabile, al debutto nel 1957 non fu riconosciuto come capolavoro e fu solo l’enorme successo del film nel 1961, con i suoi 10 Oscar vinti, a renderlo immortale e a dare il via alle rappresentazioni in tutto il mondo, anche nei più prestigiosi teatri lirici.

Gli eventi si svolgeranno nel rispetto delle disposizioni sanitarie di sicurezza.

La rassegna è organizzata da Reverse Agency in collaborazione con STM – Scuola del Teatro Musicale e Fondazione Ordine Mauriziano.

BIGLIETTI

Il costo del biglietto è di 25 euro per il musical e 30 euro per la lirica.

Sarà possibile acquistare i biglietti sul circuito Ticketone o presso la biglietteria del teatro aperta dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 18. Info e prenotazioni: biglietteria@teatrosuperga.it

CALENDARIO

_Domenica 23 maggio, ore 19

Il Trovatore

_Domenica 30 maggio, ore 19

Disney Musical

_Domenica 6 giugno, ore 19

Rigoletto

_Domenica 13 giugno, ore 19

I Miserabili

_Sabato 19 giugno, ore 19

West Side Story

_Domenica 20 giugno, ore 19

Madama Butterfly

Info

TSN Teatro Superga Nichelino

Via Superga 44, Nichelino

011.6279789 (martedì e venerdì ore 15-17)

www.teatrosuperga.it   biglietteria@teatrosuperga.it

TSN WhatsApp: news e promozioni da quest’anno arrivano direttamente su WhtasApp inviando TEATRO SUPERGA ON al numero 011.6279789

 

Nel nome di Dante

Gli scrittori contemporanei rileggono la Divina Commedia

Il reading di Laura Pariani e Marcello Fois sarà trasmesso in streaming lunedì 17 maggio alle ore 8.30 a questo link https://unito.webex.com/meet/g…

Intervengono i professori dell’Università degli Studi di Torino Giovanni Barberi Squarotti (Coordinatore del Comitato Scientifico della Fondazione Bottari Lattes) e Valter Boggione (Coordinatore della Giuria Tecnica del Premio Lattes Grinzane e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Bottari Lattes)