CRONACA- Pagina 938

CasArcobaleno riapre il 16 settembre con una festa animata dal Dj Set Luciano Morciano

Riapre  dopo la pausa estiva, alle 21.

La festa sarà animata dal DJ Set Luciano Morciano, molto noto nella scena torinese. Durante tutta la serata le persone potranno rispondere a quiz e tematiche lgbtqia e avranno come premi due capi di Barone Ostu che, oltre a fornire i premi per il quiz, sarà anche ospite della serata.

Barone Ostu, nome d’arte di Federico Ostuni, si considera il primo stilista vintage che ricicla vestiti per salvare l’ambiente. Possiede una bancarella di abiti riciclati, da lui modificati secondo i trend giovanili, al Ballon, e un secondo store all’interno di Green Pea a Torino. È  solito utilizzare i social quale strumento  per responsabilizzare gli utenti, spiegando e diffondendo dati sull’impatto ambientale, causato dalle grandi industrie che producono vestiti.

Lo stilista collabora anche con scuole e con il ministero della transizione ecologica.

Mara Martellotta

Piano vaccinale della Regione Piemonte per i malati fragili contro l’herpes zoster e il pneumococco

Il vaccino anti-Herpes Zoster e il vaccino anti-pneumococco sono offerti gratuitamente dai 65 anni in su, ma anche, indipendentemente dall’età, a chi è affetto da diabete mellito, patologia cardiovascolare, BPCO, asma e a quei soggetti destinati a terapia immunosoppressiva e con immunodepressione.

Sono queste le categorie dei gruppi di popolazione a rischio per patologia, secondo il Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV), maggiormente esposte al pericolo di contrarre malattie infettive, spesso foriere di complicanze gravi che pongono il paziente a rischio di vita. Nonostante queste indicazioni, e anche se queste vaccinazioni sono state introdotte nei LEA dal 2017 per chiamata attiva e gratuita, le attuali coperture vaccinali risultano ampiamente insoddisfacenti e richiedono una serie di interventi urgenti e ben strutturati.

In particolare si dovrebbe agire sul territorio, visto che molte di queste coorti sono strettamente seguite dai Medici di Medicina Generale. Lavorando in questa direzione, la Regione Piemonte ha messo a punto un protocollo vaccinale virtuoso valido sulla vaccinazione contro Herpes Zoster e Pneumococco, rendendole gratuite per pazienti fragili e anziani. E sempre attraverso questo protocollo si è trovato un accordo con la Società scientifica di diabetologia per fornire ai diabetici tutta una serie di vaccinazioni importanti e si sta lavorando in maniera simile per arrivare allo stesso obiettivo su altre cronicità. Si è parlato di tutto questo nel corso dell’evento “Percorso vaccinale per i malati cronici. Piano nazionale prevenzione vaccinale e sue applicazioni regionali nell’ambito della vaccinazione dell’adulto: Piemonte” promosso da Motore Sanità con il contributo incondizionato di GSK e PFIZER.

Per incrementare e migliorare l’offerta vaccinale, la Regione Piemonte ha aggiornato e/o prodotto protocolli dedicati a specifiche condizioni di rischio, patologie e fasce di popolazione come ad esempio l’adulto cronico e l’ospite in RSA”, ha esordito Lorenza Ferrara, Servizio di riferimento regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (SEREMI), Regione Piemonte. “Ha inoltre coinvolto in una riunione dedicata tutte le figure delle Asl per definire le priorità, i recuperi vaccinali da mettere in atto e gli obiettivi di copertura vaccinale da raggiungere. Seguiranno confronti periodici per la valutazione dell’avanzamento delle attività vaccinali”.

Il tema delle vaccinazioni è oggi di grande importanza ed è destinato ad avere un impatto sempre maggiore nell’ambito della sanità pubblica”, ha spiegato Franco Ripa, Dirigente Responsabile Programmazione Sanitaria e Socio-sanitaria, Vicario Direzione Sanità e Welfare, Regione Piemonte. “Questo è confermato dalle evidenze scientifiche per quanto riguarda in particolare la prevenzione di molte malattie infettive. In tale contesto è comunque anche da rimarcare l’impatto positivo delle vaccinazioni sull’andamento delle situazioni di cronicità e di fragilità, che hanno attualmente un peso epidemiologico rilevante nella popolazione”.

In merito alle soluzioni da mettere in pratica per raggiungere gli obiettivi che i LEA suggeriscono, questa la proposta di Giovanni Boella, Componente del Consiglio Direttivo FIMMG Torino: “Informazione corretta e univoca a livello regionale sull’utilità della vaccinazione che viene fornita gratuitamente dal SSR; istituzione di centri hub di vaccinazione di supporto ai MMG che si trovino in situazioni logistico/ambientali di difficoltà per l’organizzazione dei vaccini; realizzazione di giornate dedicate alla vaccinazione con ampia eco su giornali e tv; incentivazione della medicina generale che, al momento, percepisce ancora compensi pensati all’epoca delle lire che non coprono le spese vive per la realizzazione del servizio. Potrebbero essere incentivi crescenti al raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi”.

La condivisione dei report sulle vaccinazioni non è solo importante, ma indispensabile per una corretta campagna di vaccinazioni: uno dei maggiori problemi del nostro sistema sanitario, infatti, è proprio la mancata condivisione dei dati e delle informazioni tra ospedale e territorio; tutto ciò rischia di generare inutili e costose ripetizioni di procedure, oltre ad impedire un corretto percorso diagnostico terapeutico”, ha messo in guardia Claudio Pietro Nuti, Presidente SIMG Piemonte.

Questa invece la ricetta di Ruggero Fassone, Referente Vaccinale FIMMG Piemonte: “La medicina generale e i centri vaccinali devono lavorare in sinergia per una formazione continua sulle vaccinazioni contro lo Pneumococco e l’Herpes Zoster. In Piemonte è necessario incrementare le coperture che sono circa il 20% per ogni coorte per l’anti Pneumococco e circa il 3% per ogni coorte per l’anti Zoster”.

La campagna vaccinale Anti-Sars Covid in Piemonte, coordinata dal DIRMEI ha dimostrato che quando si concentrano energia, risorse e capacità strategiche su una tematica si ottengono ottimi risultati”, ha concluso Carlo Picco, Direttore Generale ASL Città di Torino. Commissario Azienda ZERO Piemonte. “Azienda Zero può essere l’opportunità per individuare nuove dinamiche, modalità operative anche nei confronti delle altre campagne vaccinali. Occorre che la Regione dia un mandato parte ad Azienda ZERO, non essendo le vaccinazioni tra i temi presenti della legge istitutiva”.

Carceri, le visite del Sappe

IVREA E VERCELLI, PROSEGUONO LE VISITE NELLE CARCERI REGIONALI DEL SEGRETARIO GENERALE DEL SAPPE DONATO CAPECE

 Riceviamo e pubblichiamo

Torna in Piemonte Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per visitare le carceri regionali ed accertare le condizioni operative delle donne e degli uomini de Corpo in servizio. A dare la notizia è la Segreteria regionale del Piemonte, per voce di Vicente Santilli: “Proseguiamo, con il segretario generale SAPPE Capece, l’impegno preso per verificare le condizioni di lavoro dei poliziotti in servizio nei penitenziari piemontesi. Capece, accompagnato dai dirigenti sindacali regionali, è stato oggi in visita presso le Case circondariali di Ivrea e Vercelli. I poliziotti, in Piemonte, si trovano in una costante notevole situazione di disagio a causa della carenza di organico in tutti i ruoli nonché per la mancanza di vestiario, a cui si continuano a sommare gli eventi critici commessi da detenuti con patologie di natura psichiatrica”, conclude Santilli.

Sono stato e torno volentieri in Piemonte per verificare le condizioni di lavoro dei poliziotti”, spiega Donato Capece. “Da tempo, gli appartenenti al Corpo si trovano in una notevole situazione di disagio a causa della carenza di organico in tutti i settori, della mancanza di vestiario, delle difficoltà di assicurare una costante manutenzione delle strutture: la Polizia Penitenziaria tiene duro, nonostante le mille difficoltà. Ed è grave che latitano gli interventi per porre rimedio a tutte le criticità del Piemonte penitenziario che il SAPPE denuncia da mesi. Avremmo anche bisogno di maggiore collaborazione di alcuni direttori nelle relazioni sindacali e nel rispetto degli accordi sottoscritti, soprattutto nei penitenziari di maggiore importanza. Ma è assurdo che una Regione grande come quella del Piemonte non abbia, in ogni istituto, un direttore titolare in ogni carcere ed un funzionario di Polizia Penitenziaria a comando dei Reparti di Polizia”.

A Ivrea, carcere con una capienza regolamentare di 194 posti, erano presenti lo scorso 31 agosto 238 detenuti (75 gli stranieri) mentre a Vercelli erano 274 (132 gli stranieri) rispetto ad una capienza di poco superiore a 200 posti. L’organico di Polizia Penitenziaria previsto a Ivrea è 182 unità (ma sono 165 gli Agenti effettivamente presenti): 165 i poliziotti presenti anche a Vercelli, dove però dovrebbero essere 199.

Nei primi sei mesi del 2022, si sono contati diversi eventi critici: atti di autolesionismo (10 a Ivrea e 25 a Vercelli), un decesso e 3 tentati suicidi a Ivrea mentre un detenuto è stato salvato in tempo dagli uomini della Polizia Penitenziaria mentre tentava di togliersi la vita in cella. Molte sono state le colluttazioni a Vercelli (44), dove si è contato anche un ferimento: più contenute quelle ad Ivrea, dove se ne sono registrate 10.

“Ogni giorno nelle carceri piemontesi succede qualcosa ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre”, conclude Capece. “Il SAPPE denuncia da tempo che le carceri sono diventate un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna ed in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria. Sono decenni che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene. Ma serve anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose. I decreti svuota-carceri, che più di qualcuno continua ad invocare ad ogni piè sospinto, da soli non servono: serve una riforma strutturale dell’esecuzione, serve il taser per potersi difendere dai detenuti violenti e la dotazione di body-cam”.

Ubriaco sulla pista dell’elisoccorso per cercare il cellulare

Un 60enne ubriaco avrebbe percorso a piedi la pista di attraversamento dell’elisoccorso a Biella e bloccato per diversi  minuti l’atterraggio.

All’arrivo dei Carabinieri  l’uomo avrebbe spiegato che stava cercando il cellulare, perso poco prima. Allontanato l’uomo dalla pista, il servizio è potuto riprendere regolarmente.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Movida: cento persone, ventisette veicoli e ventisei attività commerciali controllati


Gli interventi eseguiti dalla Polizia di Stato

Nello scorso weekend sono stati effettuati, nelle rispettive zone di competenza, servizi di controllo del territorio da personale della Polizia di Stato dei Commissariati di P.S. Dora Vanchiglia e Centro; all’attività ha concorso anche personale della Divisione PAS della Questura.

Oltre 100 le persone identificate, 27 veicoli e 26 le attività controllate.

In uno dei locali sottoposti a controllo, il personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha riscontrato e contestato la mancata osservanza di alcune importanti prescrizioni poste a tutela dell’incolumità pubblica.

Durante il pomeriggio, personale del Commissariato Dora Vanchiglia, unitamente agli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, ha identificato trentaquattro persone, di cui undici con precedenti di polizia, controllato diciassette veicoli ed elevato quattro contravvenzioni al codice della strada.

L’attività poi è proseguita nelle aree interessate dal fenomeno della c.s. “movida” a cura del personale del Commissariato Centro.

In Piazza Vittorio Veneto sono state controllate 67 persone e sanzionati due esercizi commerciali per disturbo alla tranquillità pubblica; in Piazza Santa Giulia, su undici locali controllati, due le contestazioni elevate per disturbo alla tranquillità pubblica. Nell’area di San Salvario su dodici controlli amministrativi, elevata una sanzione amministrativa per disturbo alla tranquillità pubblica ed identificate quarantadue persone.

I controlli nelle aree oggetto di segnalazione da parte della cittadinanza continueranno con cadenza regolare nelle prossime settimane.

Problema siccità, le proposte della Regione Piemonte

 

Per l’assessore regionale all’Ambiente una proposta concreta al Governo per avviare misure strutturali

Affrontare il problema della siccità in prospettiva strutturale, con un approccio legato alla pianificazione distrettuale; semplificare le normative per accelerare gli iter autorizzativi relativi alle opere di accumulo e di trasporto delle risorse idriche; sostenere misure volte al risparmio idrico urbano, come la realizzazione delle reti duali; costituire una Cabina di Regia nazionale che coinvolga i Ministeri per assicurare il coordinamento nella pianificazione degli interventi strutturali a medio – lungo termine, in modo da limitare gli interventi emergenziali e portare alla realizzazione di un’infrastruttura nazionale idrica più solida; arrivare ad un maggior coordinamento e coinvolgimento diretto dei Presidenti delle Regioni in quanto dotati di ampia conoscenza del proprio territorio.

Queste, in estrema sintesi, le proposte contenute nel documento, fortemente sostenuto dall’assessore all’Ambiente di Regione Piemonte, Matteo MArnati, approvato  dalla CAES (Commissione Ambiente Energia Sostenibilità) delle Regioni e scaturito dalle riunioni, coordinate dalla Protezione Civile nazionale, dopo la dichiarazione dello stato di emergenza per la crisi idrica, che ha colpito l’intero territorio italiano ma in modo più significativo le Regioni del Nord, tra cui il Piemonte.

Da queste riunioni, in merito alle opere emergenziali da avviare con celerità è emersa la necessità di modificare le modalità di intervento nella programmazione e gestione delle infrastrutture idropotabili e irrigue del nostro Paese, adottando un approccio sistemico che sortirebbe l’effetto di limitare l’emergenza potenziando la messa in sicurezza delle infrastrutture idriche per l’approvvigionamento, anche con funzione preventiva.

Per l’assessore all’Ambiente di Regione Piemonte, e coordinatore delle attività del tavolo per l’emergenza idrica, è fondamentale la programmazione di interventi strutturali per aumentare la resilienza rispetto ai cambiamenti climatici e questo documento si prefigura come una proposta concreta al Governo per avviare misure strutturali.

Giovane, enogastronomica e politica: ecco Terra Madre

Oltre 700 espositori da tutte le regioni d’Italia e dal mondo, quasi 200 Presìdi Slow Food, più di 500 eventi in programma di cui la stragrande maggioranza gratuiti e senza necessità di prenotazione, aree degustazione per tutti i gusti, dai caffè ai vini, dalle birre ai piatti tradizionali e al cibo da strada da tutte le regioni della penisola e dal mondo, decine di ospiti italiani e internazionali che parleranno di gastronomia, di alimentazione e del significato economico, ambientale e sociale di ciò che ogni giorno mettiamo sotto i denti.

 

Terra Madre Salone del Gusto torna in presenza, a Torino, dal 22 al 26 settembre. Nuova la location – quest’anno ad accogliere i tremila delegati e le decine di migliaia di visitatori attesi è Parco Dora, simbolo di rigenerazione urbana nella città capoluogo del Piemonte – ma immutato lo spirito della manifestazione: cinque giorni tutti da gustare con la consapevolezza che mangiare è un atto politico e che le scelte di acquisto e consumo impattano direttamente sulla salute dell’uomo, del pianeta e del mondo vivente intero.

 

Una chiamata all’azione

 

Partecipare a Terra Madre significa immergersi in un mondo fatto di sapori, di profumi, di storie legate al cibo. Significa gioia e contemporaneamente significa anche prendersi un impegno: quello di godere del cibo buono, ma scegliendolo sulla base di princìpi sani. Perché Terra Madre è proprio questo: un’idea, prima ancora che un Salone. Perché non esiste manifestazione al mondo che, al pari di Terra Madre, sia in grado di coniugare il piacere del gusto con l’improrogabile necessità di cambiare abitudini a tavola, per sopravvivere.

 

Terra Madre è «una gioiosa chiamata all’azione»: così l’ha definita Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, nel corso della conferenza stampa di presentazione andata in scena nella Sala Trasparenza della Regione Piemonte. «È ora di attivarsi – ha aggiunto –, di tutelare e difendere il futuro del cibo invece che inficiarlo come stiamo facendo ora».

 

A proposito di futuro: «Sono nata lo stesso anno del Salone del Gusto, nel 1996 – ha aggiunto Ottavia Pieretto, attivista alimentare laureata all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, già fiduciaria della Condotta Slow Food della Facoltà –. Quando ho partecipato la prima volta a Terra Madre, nel 2014, ho aperto gli occhi: non c’è evento al mondo che spieghi altrettanto chiaramente la quotidianità di ciò che lega noi al cibo. I numeri, alle volte, non bastano a capire quanto strettamente le nostre colazioni, gli aperitivi con gli amici e le cene fuori siano collegate alle politiche alimentari, da cui derivano effetti che riguardano la salute, l’ambiente, il clima, i diritti, la vita e la sopravvivenza. Venite a Terra Madre per scoprire come essere parte del cambiamento!».

 

Il presidente della Regione Piemonte ha sottolineato come Terra Madre Salone del Gusto non sia semplicemente una fiera perché non ha un termine con la fine dell’evento fisico, e questo accade perché Terra Madre fa cultura, una cultura del cibo basata sulla conoscenza e il rispetto. Per l’assessore regionale all’Agricoltura, Terra Madre si conferma punto di riferimento sui temi della sostenibilità e della rigenerazione.

 

Il sindaco di Torino ha voluto inoltre sottolineare l’importanza della scelta di Parco Dora come sede dell’evento, un’area fino a pochi anni fa sede di industrie pesanti e oggi spazio aperto alla cittadinanza e a manifestazioni culturali, esortando visitatori e concittadini a cogliere il messaggio di Terra Madre per rigenerare il pensiero, fare ordine tra le priorità quotidiane e a non dimenticare le lezioni apprese dalle crisi che stiamo vivendo, quella sanitaria della pandemia e quella economico-sociale della guerra in Ucraina.

 

L’evento in pillole

 

Un numero basta per tutti ed è la somma degli appuntamenti in programma nei cinque giorni di Terra Madre 2022: al momento in cui scriviamo, sul sito web dell’evento ne sono pubblicati 510. Presto saranno di più: impossibile allora, se non inutile, raccontarne una manciata in queste poche righe. Meglio procedere per macrocategorie.

 

A Terra Madre si mangia, naturalmente: c’è la Cucina che ospita chef internazionali e quelli dell’Alleanza Slow Food dei cuochi; ci sono le degustazioni organizzate nei Laboratori del Gusto e le cene degli Appuntamenti a Tavola, su prenotazione; per il pubblico che preferisce vivere l’atmosfera di Parco Dora fino a tarda sera, ci sono invece i Food Truck e le Cucine di Strada

 

A Terra Madre, poi, si beve bene: vini e birre, l’Enoteca che propone etichette da cantine di tutto il mondo che aderiscono alla Slow Wine Coalition, boccali che raccontano territori e tradizioni brassicole importanti, e poi i caffè nati dalla Slow Food Coffee Coalition.

 

A Terra Madre si fa anche la spesa, quella buona, pulita e giusta come dice lo slogan che da sempre accompagna Slow Food: «Al mercato partecipano 700 espositori e circa duecento Presìdi Slow Food» ha ricordato Alessandra Turco, responsabile eventi di Slow Food.

 

A Terra Madre, soprattutto, si genera cultura per grandi e piccini. Una cultura gioiosa in grado di stimolare un cambiamento nelle abitudini alimentari di chi partecipa. Una cultura che è frutto della riflessione politica dell’associazione e dei membri che in Slow Food si riconoscono, da oltre trent’anni, ovunque. Le conferenze, i Food Talks, i forum di Terra Madre, i percorsi in cui si racconta la biodiversità: perché è importante difendere varietà pressoché sconosciute di ortaggi, frutti e verdure? Perché occorre frenare il consumo di suolo e smettere di gettare cemento su campi agricoli? Perché è indispensabile ridurre il consumo della carne, del latte e degli altri prodotti di origine animale? Perché i pascoli vanno salvati? Perché è importante discutere di quali pesci mangiare, dove e in quale periodo dell’anno?

 

Ma soprattutto: come facciamo ad alimentarci in un modo gustoso e soddisfacente, scegliendo cibi prodotti nel modo meno dannoso possibile per l’ambiente, e che non nasconda sfruttamento del vivente? Le risposte a Terra Madre Salone del Gusto 2022.

 

Partner e istituzioni

 

Nutrita la schiera delle istituzioni regionali che, da tutta Italia, sono presenti a Torino nei giorni di Terra Madre: dalla Valle d’Aosta alla Basilicata, dal Friuli-Venezia Giulia alla Sicilia, Parco Dora è il palcoscenico delle eccellenze di ogni angolo del nostro Paese.

Grave bimbo schiacciato da un armadio

A Livorno Ferraris nel vercellese un bambino di sei anni è rimasto schiacciato da un mobile nella sua abitazione. Ha riportato lesioni da codice rosso ma non è in pericolo di vita. È stato trasportato in elicottero in ospedale a Torino. Non è ancora chiara la dinamica dell’accaduto.

Dal 15 settembre tornano in vigore le misure antismog

Da giovedì 15 settembre 2022 entreranno in vigore le misure antismog, già concordate e decise a livello di bacino padano dalle Regioni con il Ministero dell’Ambiente, e varate l’anno passato con provvedimento della Giunta regionale piemontese e adottate dalla Città di Torino con delibera approvata dalla Giunta Comunale.


Alle limitazioni strutturali valide tutto l’anno che riguardano il divieto di circolazione dalle ore 0.00 alle 24.00 tutti i giorni (festivi compresi) dei veicoli adibiti al trasporto di persone (categoria M1, M2, M3) e dei veicoli adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) con omologazione inferiore o uguale all’Euro 2 per i veicoli alimentati a benzina e diesel, con omologazione inferiore o uguale a Euro 1 per i veicoli alimentati a GPL e metano, dal 15 settembre 2022 al 15 aprile 2023 si aggiungeranno:

  • il divieto di circolazione veicolare dalle ore 8.00 alle 19.00 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dei veicoli dotati di motore diesel adibiti al trasporto persone (categoria M1, M2, M3) e adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) con omologazione uguale a Euro 3 ed Euro 4;
  • il divieto di circolazione veicolare dalle ore 0.00 alle 24.00 tutti i giorni (festivi compresi) di tutti i ciclomotori e i motocicli adibiti al trasporto di persone o merci (categoria L1, L2, L3, L4, L5, L6, L7) con omologazione inferiore o uguale a Euro 1.

In merito al funzionamento dell’attivazione delle misure emergenziali, ricordiamo che il semaforo scatterà sulle previsioni di superamento del valore limite giornaliero di PM10, calcolate con un sistema modellistico integrato di valutazione e previsione meteo. Le limitazioni emergenziali entreranno in vigore il giorno successivo a quello di controllo – stabilito nelle giornate di lunedì,  mercoledì e venerdì – e rimarranno attive fino al giorno di controllo seguente.

Il livello arancio, da applicare in caso di previsione per la media giornaliera del superamento della soglia di 50 mcg/mc per  tre giorni consecutivi, farà scattare il blocco dei veicoli diesel con omologazione uguale a Euro 3 ed Euro 4 adibiti al trasporto persone (categoria M1, M2, M3) e al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) anche il sabato e nei giorni festivi, dalle ore 8.00 alle 19.00; il divieto di circolazione si estenderà ai veicoli adibiti al trasporto persone (categoria M1, M2,  M3) dotati di motore diesel con omologazione uguale a Euro 5, dalle ore 8.00 alle 19.00 di tutti i giorni (festivi compresi).

Il livello rosso si attiverà nel caso di previsione per la media giornaliera del superamento del valore di 75 mcg/mc (pari ad 1,5 volte il valore limite giornaliero) per tre giorni consecutivi. A fermarsi saranno anche i veicoli adibiti al trasporto merci (categorie N1, N2, N3) dotati di motore diesel con omologazione uguale a Euro 5, dalle ore 8.00 alle 19.00 di tutti i giorni (sabato e festivi compresi).

Si ricorda che sono previste ulteriori misure strutturali, non legate alla circolazione veicolare: l’obbligo di utilizzare pellets certificato; il divieto di abbruciamento di materiale vegetale (ad eccezione unicamente delle deroghe conseguenti a situazioni di emergenza fitosanitaria disposte dalla competente autorità); il divieto di utilizzo di stufe e caminetti a legna che non sono in grado di rispettare i valori emissivi previsti per la classe 5 stelle; il divieto assoluto di combustioni all’aperto; il limite a 18°C per le temperature negli edifici; divieto di spandimento dei liquami zootecnici, dei letami e dei materiali ad essi assimilati; divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto.

Sono previste diverse esenzioni alla limitazione della circolazione dei veicoli per casi particolari, il cui elenco è disponibile sul sito della Città di Torino http://www.comune.torino.it/emergenzaambientale/
dove è riportato anche l’elenco delle strade cittadine esentate dai blocchi.
Restano attive anche le esenzioni legate al sistema MoVe-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti), il servizio di Regione Piemonte al quale i cittadini possono aderire volontariamente, che comporta l’assegnazione di un tetto massimo di chilometri ad ogni veicolo registrato (calcolato in base alla categoria emissiva) che possono essere percorsi annualmente sul territorio dei Comuni aderenti all’iniziativa, tranne che nei periodi di attivazione delle misure temporanee in previsione di situazioni di accumulo critico degli inquinanti.

Maggiori informazioni su Move-In sono disponibili su https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/move-monitoraggio-dei-veicoli-inquinanti

Il sito web della Città di Torino e i canali social istituzionali informeranno tempestivamente i cittadini in merito all’applicazione dei livelli di allerta, che verranno comunicati anche dall’ufficio stampa alle testate d’informazione.

Settantenne stuprata nel parco. E’ caccia all’uomo

E’ stato denunciato uno stupro avvenuto nel Parco fluviale di Cuneo  all’altezza delle piscine comunali.
Vittima  una pensionata  ultrasettantenne che, mentre stava facendo una passeggiata sarebbe  stata avvicinata con una scusa da un uomo che l’ha poi immobilizzata e violentata, ed è fuggito. La donna è riuscita a dare l’allarme e chiamare i soccorsi. È caccia all’uomo per identificare e catturare l’aggressore.
NOTIZIE DAL PIEMONTE