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Lotteria di Natale di Druento, i biglietti vincenti

“Buon Natale Druento”, questo il nome dell’ insieme di iniziative organizzate dall’amministrazione di Druento in collaborazione con le varie Associazioni del territorio.

Tra queste il progetto “Druento solidale”, che ha avuto inizio con la raccolta di beni di prima necessità presso i supermercati druentini e si è concluso con la distribuzione di buoni spesa a favore delle famiglie druentine in condizioni di disagio economico.
Grazie al contributo comunale e all’Associazione Commercianti di Druento, la Società San Vincenzo ed il Centro di Ascolto hanno potuto distribuire 110 buoni spesa, per un valore complessivo di 5.500 euro.
Oltre agli eventi natalizi ormai consolidati, come “L’albero di Natale dei trattori” e i giochi in piazza di “Natale in famiglia”, è tornata la lotteria organizzata dall’Associazione commercianti.
Lo scorso sabato, 21 gennaio 2023, sono stati sorteggiati i numeri vincenti della lotteria con favolosi premi:
● 1° posto, una crociera per due persone, n° estratto 20682
(biglietto venduto dall’AgriMacelleria Carnino)
● 2° posto, un weekend a Parigi per due persone, n° estratto 11170
(biglietto venduto da Chiambretto)
● 3° posto, viaggio con il trenino rosso del Bernina, n° estratto 01276
(biglietto venduto da il Triangolo)
Rispetto alle edizioni precedenti, quest’anno sono stati estratti altri cinque numeri per altrettanti buoni spesa dal valore di 100 euro da utilizzare negli esercizi commerciali di Druento.
Miss e Mister “Fuori dal Comune”, Rebecca Audero e Stefano Lisa, hanno estratto anche i seguenti numeri vincenti:
4° posto: n° estratto 10523
(biglietto venduto da Mastici Vottero)
5° posto: n° estratto 01437

(biglietto venduto da il Triangolo)
6° posto: n° estratto 20250
(biglietto venduto dalla Pescheria Borgo Filatoio) 7° posto: n° estratto 12495
(biglietto venduto dall’Ottica Roberto)
8° posto: n° estratto 23603
(biglietto venduto dal Forno in piazza del Filatoio).
Per concludere in dolcezza, la pasticceria Dolce Torteria ha prodotto una torta da 5 kg, il cui ricavato andrà in beneficenza all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

Rifiuti, più risorse per le bonifiche e la raccolta differenziata

Sul bilancio regionale verranno chiesti un milione di euro nel 2023 per le bonifiche dei siti orfani (quelli dove il responsabile dell’inquinamento non è individuabile) e l’aggiunta di 800 mila agli 1,7 milioni già a bilancio per la raccolta differenziata nel 2023.

Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, in chiusura del dibattito generale sul Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani e di bonifica delle aree inquinate in Quinta commissione, presieduta da Angelo Dago.

Nella discussione sono intervenuti diversi consiglieri.

Tra le perplessità avanzate sul piano, Sean Sacco (M5s) ha sottolineato quella sulla “dimensione degli impianti che non sarebbe idonea a soddisfare la sola necessità piemontese e che darebbe spazio all’arrivo di rifiuti da altre regioni”.

Silvana Accossato (Luv) ha rimarcato la necessità di avere ingenti risorse per la bonifica dei siti orfani e ha ricordato la grande importanza della “diminuzione quantitativa dei rifiuti, perché migliora l’andamento delle altre filiere. Bisogna incidere maggiormente tenuto conto della diminuzione della popolazione”.

“Gli obiettivi del piano precedente non sono stati tutti raggiunti – ha affermato Giorgio Bertola (Ev) – e i nuovi non sono sufficientemente sfidanti, anche in relazioni alle performance dei diversi territori. Le pratiche più virtuose devono essere patrimonio comune”.

Il Partito Democratico, per voce di Domenico Ravetti e Domenico Rossi chiede “di condividere una battaglia politica per ottenere fondi che non abbiamo, va data particolare attenzione al caso Piemonte. Dobbiamo alzare i nostri obiettivi e pensare che gli impianti di termovalorizzazione si possono fare solo se veramente necessari”.

In chiusura l’assessore ha chiarito che il piano non comprende l’utilizzo di rifiuti provenienti da fuori regione e vuole affrontare anche la questione dei rifiuti speciali.

Capodanno cinese, film d’animazione “I am what i am” di Sun Haipeng

Istituto Confucio: proiezione gratuita lunedì 23 al Cinema Nazionale

 

In occasione del tradizionale Capodanno cinese, che quest’anno cade il 22 gennaio e che dà il benvenuto all’Anno della Lepre, l’Istituto Confucio dell’Università di Torino ha organizzato la proiezione gratuita del film d’animazione, non ancora distribuito in Italia, “I am what I am”(“Giovani Leoni” dal titolo originale Xiongshi shaonian, 《雄狮少年》), diretto da Sun Haipeng.

L’appuntamento è lunedì 23 gennaio alle 20.30 al Cinema Nazionale, in via Pomba 7, a Torino(prenotazioni entro giovedì 19 gennaio, via mail a segreteria@istitutoconfucio.torino.it). Il film è in lingua cinese con sottotitoli in italiano e cinese.

«Quest’anno per la Cina, il Capodanno tradizionale coincide con un momento di grave preoccupazione per le condizioni sanitarie determinate dalla recrudescenza della pandemia». commentaStefania Stafutti, direttrice di parte italiana dell’Istituto Confucio dell’Università di Torino e docente ordinaria di Lingua e Letteratura cinese del Dipartimento di Studi Umanistici. «Sappiamo tutti quanto possano essere profonde le preoccupazioni per parenti e amici in situazioni difficili quando ci si trova in luoghi lontani – aggiunge la direttrice -. Per questa ragione l’Istituto Confucio dell’Università di Torino ha deciso di offrire ai concittadini di origine cinese e a tutti i torinesi interessati la visione di unfilm che parla di speranza, con l’augurio che questi tempi difficili possano presto diventare un ricordo».

La pellicola, realizzata alla fine del 2021 e presentata con successo dalla Tiger Pictures Entertainment al “Far East Film Festival” di Udine la scorsa primavera, «racconta una storia adatta al pubblico più giovane e, nel contempo, per la straordinaria bellezza del lavoro di animazione, cattura anche l’interesse degli adulti– spiega Stafutti -. Il film non è ancora distribuito nel nostro Paese, pertanto abbiamo deciso di presentarlo con la traduzione del titolo originale che ci pare più evocativo: è la storia del riscatto di tre giovani, Ajuan, Agou e, Amao, Gattina o Katthie, la sola ragazza del gruppo»

La straordinaria efficacia del sontuoso lavoro di animazione porta con sé una storia a lieto fine che riecheggia tuttavia un problema sociale di rilievo. La grande migrazione interna che ha caratterizzato la Cina a partire dalla fine degli anni Ottanta, con una impennata al volgere del millennio, ha avuto un ruolo non secondario nel rapidissimo sviluppo del Paese, ma ne ha cambiato il volto, determinando nel 2011 un sorpasso storico: gli abitanti delle città hanno superato quelli delle campagne.

Ciò è avvenuto anche a prezzo di enormi sacrifici da parte della gente comune, soprattutto nelle aree rurali. Nasce in quegli anni il fenomeno noto con l’espressione inglese left behind children: impegnati allo stremo nel cercare di assicurarsi un maggiore benessere economico e di garantire ai figli un futuro migliore, gli adulti lasciavano le campagne, affidando i ragazzini alla cura dei nonni o di altri parenti. Il fenomeno, ora in fase di assorbimento, ha naturalmente causato una serie di conseguenze sul piano sociale e ha dato origine a nuove forme di disagio tra i giovanissimi.

«Sappiamo che l’affido dei figli a parenti più o meno prossimi – sottolinea la direttrice dell’Istituto Confucio – è stata una scelta dolorosa che ha caratterizzato moltissime ondate migratorie, non solo in Cina. Il film che presentiamo però è una favola a lieto fine, in sintonia con l’atmosfera festosa del Capodanno».

I tre ragazzini protagonisti del film vengono da un villaggio sperduto delle campagne meridionali del Guangdong e soffrono del disagio della propria condizione di giovani “lasciati indietro” dai genitori che lavorano in città. Decidono di cimentarsi in un’impresa all’apparenza impossibile: vincere la grande competizione indetta ogni anno a Canton tra squadre di “danzatori” della Danza del Leone – una danza propiziatoria parte delle celebrazioni tradizionali del Capodanno -: le squadre provengono da tutto il Paese e loro non sono certo i favoriti. Ma a volte la sorte riserva delle sorprese.


Proiezione film
“Giovani leoni” (Xiongshi shaonian, 《雄狮少年》), regia di Sun Haipeng, lingua cinese, con sottotitoli in cinese e italiano.

Dove e quando

Cinema Nazionale, via Pomba 7, Torino.
Lunedì 23 gennaio, ore 20:30.

Ingresso libero, prenotazione obbligatoria solo via mail:
segreteria@istitutoconfucio.torino.it
(la conferma dovrà essere mostrata all’ingresso del cinema)

Informazioni

Istituto Confucio dell’Università di Torino

segreteria@istitutoconfucio.torino.it

011 670 3913

 

Esplosione in cascina: un morto

Una persona è morta nello scoppio avvenuto in una cascina nei pressi di Mondovì, nel Cuneese. Sul posto  quattro squadre dei vigili del fuoco, anche per la ricerca di eventuali dispersi.

Storico attivista No Tav muore investito da un’auto

E’ deceduto ieri sera in Valle di Susa dopo essere stato investito da un’auto a Venaus.  Fulvio Tapparo, di 72 anni, attivista storico del movimento No Tav. L’incidente è avvenuto su una strada provinciale, mentre  Tapparo stava attraversando a piedi in un tratto non  illuminato. Il conducente della vettura, un 62enne di Susa, si è fermato e ha chiamato i soccorsi. E’ stato sottoposto all’alcoltest che però ha dato esito negativo.

In coma il ragazzo colpito dalla bicicletta lanciata dai Murazzi

Dopo il ricovero nelle scorse ore è in coma all’ospedale Cto di Torino il giovane di 23 anni, Mauro,  che nella notte di sabato, intorno all’una, ai Murazzi del Po, fuori dal locale ‘The Beach’, è stato colpito da una bicicletta a noleggio, del peso di circa 15 chili, lanciata da uno o forse più ignoti dalla passeggiata soprastante. I carabinieri stanno indagando su questo gesto criminale.

Ecco il post pubblicato su Facebook dalla mamma di un amico del ragazzo ferito.

“Ricevere la telefonata di mio figlio alle 2:20 dicendomi: mamma siamo tutti al CTO perché eravamo in coda in un locale ai murazzi e un bastardo ha deciso di lanciare sulla folla una bicicletta elettrica. Mamma mi sono spostato in tempo ma ha preso Mauro un mio amico. Tanto sangue dalla testa i suoi occhi girati all’insù. Mamma l’ambulanza ci ha impiegato 20 minuti ad arrivare . Mauro è stato tutta la notte in sala operatoria di neurochirurgia perché la commozione cerebrale comprimeva il midollo e non muoveva più le gambe e le braccia. Mamma non sappiamo se avrà delle lesioni cerebrali. Mauro è di Palermo ma studia qui con noi abbiamo chiamato sua mamma.
Voi vi potete immaginare quella mamma che riceve una telefonata in piena notte che dice corri qui a Torino perché tuo figlio ha avuto un incidente. Voi potete immaginare quella mamma e quel papà sull’aereo in viaggio verso Torino.
Cresci un figlio, un bravo figlio che studia medicina è al quinto anno, un figlio che in sessione esami si concede una serata di svago con i compagni. E poi arriva un mostro che te lo ferisce che te lo riduce intubato in una terapia intensiva MA IN CHE MONDO VIVIAMO???No ma io sono ARRABBIATA. Io voglio che qualcuno sia punito! Usiamo sti benedetti social per una buona causa e non solo per cazzate! CHIUNQUE SI TROVAVA INTORNO ALL’UNA DI NOTTE DEL 21 GENNAIO ZONA MURAZZI SOPRA IL THE BEACH E ABBIA VISTO QUALCUNO LANCIARE UNA BICICLETTA ELETTRICA È PREGATO DI RECARSI DAI CARABINIERI A DENUNCIARE ANCHE IN FORMA ANONIMA.
Vi prego condividete questo post. Rendiamolo virale!
Facciamolo per Mauro!
Forza tesoro❤️❤️❤️❤️

Monopattini e biciclette sotto i portici di via Cernaia

LETTERA APERTA AL SINDACO DI TORINO 

 
Egregio Sindaco,
ieri in via Cernaia han lasciato questi Monopattini. Altre volte passano persone in bicicletta. Siamo al n.24 appena dopo lo storico Caffè Querio del 1858.  Vi prese il Caffè il mitico e grande Conte. I grandi Sindaci che ebbero la grande idea insieme ai loro architetti e urbanisti ci diedero i portici come luogo di sicurezza per i cittadini. Tutto il mondo ce li invidia. Si potrebbe emettere una ordinanza per ridare sicurezza a chi vi passeggia? Donne, bambini, persone di una certa età…?
 
Molte Grazie per l’attenzione,
 
Mino Giachino 
A nome di negozianti e abitanti di via Cernaia.

Anziano muore alla guida della sua auto

Un uomo di 88 anni è deceduto mentre stava guidando la propria auto. Il fatto è avvenuto  in zona corso Volta ad Asti.  L’uomo sarebbe per un malore e non per un incidente. Sul posto il 118 e la polizia.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

“Patto di collaborazione” tra Comune di Chieri e istituto Pascal

L’Istituto Pascal ha incontrato il Comune di Chieri per siglare il Patto di collaborazione: un accordo che intende ufficializzare e solidificare l’alleanza tra la scuola di via San Filippo 2 e l’Amministrazione pubblica, dispiegandosi in una serie di azioni e iniziative concrete in grado di giovare al benessere collettivo e individuale dei cittadini.

La cerimonia si è tenuta venerdì 20 gennaio, alle ore 12, presso la Sala Multimediale dell’Istituto Pascal, alla presenza del Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero, del Segretario Generale Antonio Conato, della responsabile e referente comunale del Pool Beni Comuni Elisa Albarosa, della responsabile e referente comunale del Sistema Nidi Alessandra Parola e della responsabile e referente della Biblioteca Civica Nicolò e Paola Francone Silvia Basso.

In rappresentanza dell’Istituto, invece, vi erano la classe prima della Scuola Media Holden e alcuni studenti del terzo e quarto anno dei Licei Pascal, accompagnati dall’insegnante di arte e di cinese Monica Ferri e dalla Dirigente scolastica Nicoletta Coppo.

Lo scopo della cerimonia è stato quello di promuovere l’idea di “Scuola condivisa” promulgata con entusiasmo e passione dall’Istituto Pascal, il quale vuole porsi sempre più come interlocutore attivo e propositivo nei confronti del territorio chierese e della sua popolazione.

Ne sono un esempio le iniziative proposte negli scorsi mesi, con l’avvio della collaborazione con la RSA Casa Maggio, l’Università della Terza Età e l’associazione La Banca del Tempo, i cui fruitori hanno partecipato – e partecipano –, con cura e attenzione, alle lezioni tematiche tenute dagli insegnanti della Scuola Media Holden e dei Licei Pascal, favorendo, così, l’idea di una “contaminazione intergenerazionale” capace di creare una connessione tra le “vecchie” e le nuove generazioni e di stimolarne l’interscambio di riflessioni e punti di vista.

«L’idea di una scuola diffusa e “fuori” dalla scuola, che non veda se stessa come un’isola all’interno della città, bensì possa portare bellezze, progettualità, vantaggi e opere anche alla cittadinanza – ha commentato il Sindaco Alessandro Sicchiero –, è molto importante: spesso, infatti, a proposito delle diverse generazioni, si utilizzano termini quali “contrasto” e “lotta”, ma, secondo noi, non deve essere così. Affinché ci sia un ritorno positivo per la città, si deve ragionare su un “incontro” tra le generazioni, non su uno “scontro”. Ben vengano, quindi, tali iniziative, in grado di coinvolgere gli studenti e i cittadini attivi, volti al bene pubblico e alla cura di un sistema che funziona solo se i singoli fanno la propria parte».

A costituire un emblema della “scuola diffusa” vi sarà, poi, anche l’International Daisy Primary School, ossia la prima scuola elementare d’Italia in corso di accreditamento da parte del Ministero dell’Educazione finlandese. In apertura a settembre 2023 negli spazi della scuola Sant’Anna di piazza Mazzini, l’International Daisy Primary School si baserà sui cardini dell’educazione, dell’organizzazione e della progettualità, i quali confluiranno in un unico incubatore didattico che farà del sistema educativo finlandese il proprio punto di riferimento.

«Il fine – ha spiegato la professoressa Ferri – è quello di accogliere bambini e genitori in un ambiente aperto al confronto, alla consapevolezza e a un futuro che sarà sempre più universale, dove valori come la cooperazione, il rispetto, l’integrazione e la condivisione possano dare vita a una metodologia innovativa, pronta a formare i cittadini del prossimo decennio».

E, naturalmente, anche la scuola elementare Daisy sarà una scuola diffusa, nel vero significato del termine. Luogo delle lezioni, infatti, non saranno solo le aule tradizionali, ma anche, e soprattutto, il mondo esistente all’esterno delle mura: la realtà e la società nella loro concretezza, vissute mediante esperienze dirette e coinvolgenti.

«Quella della scuola Daisy e dell’Istituto Pascal – ha precisato Coppo – sarà un’aula unica aperta al mondo e composta da mille stanze diverse e dedicate, dall’universo fisico fino anche a quello virtuale del web, che possa mettere in relazione continua bambini, ragazzi, adulti, anziani, gente che lavora, che usa il tempo libero, che amministra, aiuta, fa politica, produce e al tempo stesso insegna e impara. Oggi si fatica a tollerare la scuola in un unico edificio o recinto. La realtà scolastica non è statica ma, quasi per etimologia, dinamica nello spazio, oltre che nel tempo. Non è un luogo chiuso da muri e comparti o da confini reali o virtuali, non è un edificio unico e monolitico o un bosco di specie rare: la scuola è diffusa ed en plein air nel senso totale del termine».

Oltre agli spazi canonici, quindi, le aule dell’Istituto Pascal (comprensivo dell’International Daisy Primary School, della Scuola Media Holden e dei Licei Pascal) saranno le seguenti:

  • La libreria (Mondadori e Della Torre): un luogo in cui sorge il desiderio di sfogliare i libri, conoscerli, aggirarsi tra gli scaffali, in silenzio e con gli occhi pieni di curiosità, ma anche lo spazio della condivisione, di un dialogo con i clienti di passaggio, nel quale porre domande e ottenere risposte cercandole nell’universo sfaccettato e meraviglioso della carta stampata;
  •      Il podere in campagna: un vasto prato con alberi da frutta, tappeti di plaid colorati e il ronzio degli insetti a fare da sfondo alla voce degli insegnanti;
  • Lo studio d’arte di Monica: un laboratorio in un palazzo antico, arricchito di affreschi in fase di restauro, odore di vernice e camici sporchi di colori. Uno spazio magico, dove ogni bambino sogna di diventare un artista, cimentandosi con le tecniche di pittura e sfogliando i cataloghi dei più grandi e importanti musei del mondo;
  • Munlab: l’Ecomuseo dell’argilla, un vero e proprio luogo esperienziale per gli studenti di ogni età – dalle scuole dell’infanzia all’università –, dove è possibile approfondire argomenti quali l’educazione ambientale e i saperi legati al mondo dell’argilla;
  • Agricoop Pecetto: cooperativa agricola dove si sviluppano progetti finalizzati all’educazione alimentare e ai consumi consapevoli;
  • Il cortile del palazzo di San Filippo: sede dei Licei Pascal e luogo storico della città di Chieri – che ha persino accolto Don Bosco da studente –, in esso riecheggiano laboratori di storytelling, racconti, storie, libri letti e raccontati – anche in inglese – dai ragazzi, in un viaggio onirico alla scoperta dei più bei passi della letteratura mondiale;
  • Associazione Nessuno: il Polo Culturale Lombroso16 di Torino, un luogo di contaminazione di idee, competenze, impegno, arte, design e professionalità sui temi della letteratura, dove si susseguono laboratori di scrittura e di rielaborazione per la fruizione degli audiolibri (in collaborazione con l’associazione Lo Specchio dei Tempi).