CRONACA- Pagina 68

Venerdì 13 dicembre sciopero: AMIAT, possibili ripercussioni sui servizi 

Nell’intera giornata di venerdì 13 dicembre, in occasione dello sciopero generale indetto dalla Segreteria Generale di un’organizzazione sindacale dei lavoratori del settore privato, tutti i servizi aziendali, con particolare riferimento a quelli del comparto igiene ambientale Amiat legati alla raccolta rifiuti e ai centri di raccolta, potrebbero subire sospensioni o riduzioni. Nelle ore di sciopero saranno comunque garantire servizi essenziali e le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza, nel rispetto degli accordi applicativi della legge146/90, così come modificata dalla legge 83/2000, e successive deliberazioni della Commissione di Garanzia che regolamentano il diritto allo sciopero.

Le attività riprenderanno regolarmente al termine della giornata di sciopero, con l’adozione di tutte le misure organizzative necessarie a ripristinare la regolarità dei servizi.

 

Mara Martellotta

Il Ministro Bernini  alla Cavallerizza Reale: un simbolo di rigenerazione culturale e urbana tra pubblico e privato

Ieri  il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha visitato la Cavallerizza Reale di Torino, un luogo simbolo di rigenerazione urbana e culturale. Il progetto, promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Regione Piemonte, il Comune di Torino, l’Università degli Studi di Torino, Fondazione Collegio Einaudi, il Conservatorio Statale Giuseppe Verdi, l’Accademia Albertina di Belle Arti e CDP Real Asset (Gruppo CDP), rappresenta una delle grandi trasformazioni che caratterizzeranno la città del futuro e dal valore complessivo di oltre 200 milioni di euro.

Nel complesso, che vede già insediata l’Aula Magna dell’Università di Torino nel Maneggio Chiablese, la Fondazione Compagnia di San Paolo sarà protagonista del recupero di un’ampia parte del sistema Cavallerizza, ristrutturando la Manica del Mosca e le Pagliere con un investimento complessivo di oltre 80 milioni di euro. La Manica del Mosca ospiterà la nuova sede della Fondazione, con spazi aperti a cittadini e turisti, mentre le Pagliere accoglieranno un hub culturale collegato ai Giardini Reali di Levante.

Nel Maneggio Alfieriano, la Città di Torino ha previsto uno spazio culturale polivalente; accanto, il Corpo delle Guardie ospiterà un Research Node dell’Università di Torino, dedicato ai linguaggi della creatività, alla produzione culturale e alle attività di public engagement rivolte al territorio. Il sistema comprenderà inoltre il Polo delle Arti, un nuovo centro di specializzazione e alta formazione promosso da Accademia Albertina di Belle Arti, Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e Fondazione Collegio Einaudi. Grazie al supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha permesso di completare la progettazione, il Polo delle Arti ha ottenuto finanziamenti del Ministero dell’Università e della Ricerca per 20 milioni di euro a cui si sommano i 15 milioni per il Corpo delle guardie dove l’Università degli studi di Torino realizzerà spazi per la terza missione. A ciò si aggiunge un contributo di 750 mila euro stanziato dalla Regione Piemonte, utilizzato per l’acquisto dell’immobile da Cassa Depositi e Prestiti, che resta parte del progetto per la creazione di una struttura ricettiva di livello internazionale negli edifici dell’ex Accademia Militare.

Al termine della visita al cantiere il Ministro Anna Maria Bernini ha commentato: “Il Ministero dell’Università e della Ricerca è orgoglioso di sostenere questo progetto, che incarna un autentico percorso di rigenerazione urbana. Un’idea innovativa di recupero di spazi e strutture, lungimirante e ambiziosa, in grado di restituire alla città uno dei suoi tesori: una parte centrale e significativa del centro storico, destinata a trasformarsi in uno dei Poli delle Arti e dell’Innovazione più grandi d’Europa. Un modello virtuoso, non solo di rigenerazione, ma anche di integrazione tra Università e spazio urbano, capace di generare effetti positivi duraturi, sprigionando innovazione, conoscenza e nuove opportunità di formazione”.

“L’obiettivo condiviso da tutte le istituzioni coinvolte – ha spiegato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – è di assicurare una soluzione concreta di riqualificazione e di conservazione del patrimonio storico artistico di un bene tutelato dall’Unesco dal 1997 attraverso un intervento che costituirà un esempio di innovazione urbana e restituirà a Torino un complesso architettonico di grandissimo valore nel suo centro storico”.

«Il progetto di cittadella della cultura che nascerà all’interno della Cavallerizza rappresenta a pieno la volontà del territorio di riqualificare un’area di grande pregio storico e architettonico all’interno del centro cittadino, rendendolo un polo della cultura integrato al resto del tessuto urbano. Un progetto a cui la Regione crede e per il quale, un anno fa, ha approvato con legge lo stanziamento di 750 mila euro per l’acquisto dell’immobile, che era un passaggio indispensabile per attivare gli investimenti significativi arrivati dal Ministero» dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

“La riqualificazione della Cavallerizza Reale rappresenta per la Fondazione Compagnia di San Paolo una straordinaria occasione per mettere in pratica un modello di filantropia evoluta, che non si limita al sostegno economico, oltre 80 milioni di euro investiti, ma integra competenze specializzate a beneficio del territorio” – ha dichiarato Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo. “Questi interventi consolidano Torino come un punto di riferimento culturale, accademico e artistico diventando attrattore di talenti sulla scena nazionale e internazionale e trasformando il complesso storico della Cavallerizza Reale in un centro dinamico e innovativo. La Manica del Mosca diventerà la nuova sede della Fondazione, con grandi spazi aperti alla città e ai turisti, mentre le Pagliere, collegate ai Giardini Reali di Levante, ospiteranno un nuovo hub culturale. “

“La Cavallerizza Reale – ha aggiunto il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna – è uno dei grandi progetti attraverso i quali l’Università di Torino fa piena sinergia con il territorio. Sin dai primi passi mossi su questo importante progetto per la città, abbiamo lavorato con tutti i soggetti in campo, pubblici e privati, affinché questo spazio dal grande valore storico e monumentale fosse la sede migliore per la realizzazione di un laboratorio di idee e di linguaggi aperto che si fondi sull’affermazione del valore pubblico del sapere e delle arti. Quello dell’Università di Torino per la Cavallerizza è quindi un progetto culturale che offre alla città un luogo per la ricerca intesa come hub della creatività e della produzione culturale in grado di immaginare e realizzare un nuovo modo di fare cultura in città e per la città”.

Tra i progetti più ambiziosi spicca il Polo delle Arti, un centro d’eccellenza per la formazione artistica interdisciplinare. Grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, l’Accademia Albertina e il Conservatorio Giuseppe Verdi hanno completato la progettazione del Polo delle Arti, che ha recentemente ottenuto un finanziamento ministeriale di 19 milioni di euro.
Questo progetto mira ad attrarre giovani talenti internazionali nel campo dell’arte e della musica, rafforzando il ruolo culturale e formativo di Torino. Il Polo delle Arti si estenderà su oltre 7.000 mq.
Il complesso accoglierà aule, laboratori, una sala teatrale e dipartimenti dedicati a discipline quali
scenografia, jazz e musica elettronica, coinvolgendo istituzioni prestigiose come l’Accademia Albertina di Belle Arti, il Conservatorio Giuseppe Verdi e il Collegio Universitario Einaudi.

Parallelamente, il Corpo delle Guardie della Cavallerizza, di proprietà della Città di Torino, ospiterà nuovi spazi per l’Università di Torino. Questo intervento, orientato alla sostenibilità e alla flessibilità, prevede l’ampliamento delle aree destinate alla Scuola di Dottorato, con laboratori, spazi coworking e sale conferenze, rafforzando il legame tra formazione e mondo del lavoro.

A novembre la Giunta e successivamente il Consiglio Comunale hanno approvato la variante al Progetto Unitario di Riqualificazione del complesso necessaria a consentire l’attuazione della trasformazione del compendio.

La Cavallerizza Reale, originariamente concepita nel XVII secolo da Amedeo di Castellamonte e successivamente ampliata da Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri, rappresenta un elemento chiave
del distretto culturale torinese. Circondata da istituzioni di rilievo internazionale, come il Museo Egizio, il Museo del Cinema, e il Teatro Regio, la Cavallerizza si prepara a diventare un nuovo fulcro per le arti e la cultura a Torino, con una visione innovativa che unisce storia, tecnologia e accessibilità. La riqualificazione della Cavallerizza Reale non è solo un progetto architettonico, ma un simbolo della capacità di Torino di guardare al futuro con una prospettiva sostenibile e inclusiva, in grado di dialogare con il contesto urbano e di rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione.

TORINO CLICK

È morta dopo mesi in ospedale la volontaria investita da una bici

Non ce l’ha fatta Rosangela Merlo, di 67 anni, conosciutissima volontaria della Protezione Civile di Ceres che era rimasta gravemente ferita mesi fa, il 22 luglio. Un ciclista l’aveva investita vicino a casa sua. Dopo il lungo ricovero in ospedale è morta nelle scorse ore. Vasto cordoglio nella comunità locale.

Andrea Granchi: addio a un uomo sapiente e appassionato, pioniere del cinema d’artista

Lo scorso luglio, presso la galleria della Fondazione Il Bisonte di Firenze, era stata dedicata una mostra personale dal titolo “Memorie incise-opere grafiche 1966-2023” ad Andrea Granchi, con un catalogo antologico incentrato sull’artista, film-maker, curatore e docente. Era forse un presagio dell’addio che l’artista purtroppo ci avrebbe dato nella giornata di martedì 10 dicembre, a noi increduli di fronte a uno dei grandi protagonisti dell’arte del Novecento, e anche del cinema d’artista italiano.

Andrea Granchi è nato a Firenze nel 1947 e si è diplomato all’Accademia di Belle Arti nel 1969. Figlio d’arte, il padre Vittorio nacque a Firenze nel 1908 in una famiglia dalle profonde tradizioni artistiche ( anche la madre Noris Rossi fu restauratrice), essendo il padre di Vittorio, Pasquale, titolare di una bottega nella quale realizzava con grande perizia oggetti decorati in stile, ebbe poi modo, dopo un apprendistato con il genitore, di formarsi negli anni 20 all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze. A lui si deve il restauro del Crocifisso di Cimabue, danneggiato dalla tragica alluvione fiorentina. Andrea Granchi, vincitore del Premio del Comune di Firenze per giovani artisti nel 1966 e del Premio Stibbert per la pittura nel 1971, nel 1978 era presente alla Biennale di Venezia, nel 1981 alla Triennale di Milano, oltre a numerose partecipazioni alla Quadriennale di Roma, tornando nel 2021 alla Biennale di Venezia. Granchi aveva creato la figura metaforica dell’inseguitore, che era rapportato ai giganti del passato, la figura dell’esploratore inserito in città ideali, colorate di bianco e nero, e ideato la figura del viaggiatore sedentario, proiezione del proprio essere, in un mondo metafisico, che riconosceva il primato all’uomo e al suo intelletto. Giunse alla notorietà internazionale grazie anche alle sue opere filmiche, che lo proiettarono nel mondo del cosiddetto “Cinema d’artista”, nell’ambito del quale realizzò capolavori come “Il giovane rottame” o “Cosa succede in periferia”, presentati nelle principali mostre e rassegne dedicate al genere. Colto e raffinato intenditore di musica, aveva una predilezione per il periodo barocco, ed è stato uno dei più alti rappresentanti del restauro italiano presso un omonimo studio condotto oggi dal figlio Giacomo.

Granchi lascia un grande vuoto nell’arte italiana,e Firenze in particolar modo lo piange; l’Accademia delle Arti del Disegno è in lutto per la sua scomparsa, essendo egli stato Presidente della classe di pittura e Vicepresidente dell’Accademia stessa.

“Una perdita grave per il mondo delle arti – spiega il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ricordando il Prof. Andrea Granchi – è stato un protagonista appassionato e creativo della scena culturale toscana e nazionale. Insegnante, pittore, uomo di cinema, acuto sperimentatore di linguaggi, Andrea lascia un’eredità importante che la Regione Toscana e Firenze sapranno onorare”.

Il mio ricordo personale va alla collaborazione con il Maestro Granchi per la stesura di un libro intitolato “Il tempo sospeso”, pubblicato nel 2021 e incentrato sulle riflessioni dell’epoca pandemica, rese ancora più intense dalle sue bellissime opere.

 

Mara Martellotta

 

Per la morte di Sonila 16 indagati

Sono 16 le persone indagate per la morte misteriosa di Sonila, 21 anni albanese, che fu trovata nel 2021 senza vita dal marito nella loro abitazione in periferia Torino. In quel periodo abitavano lì con il loro bimbo di due anni Quel giorno sparirono anche 17 mila euro dall’appartamento.

A 4 anni di distanza la polizia ha indagato 16 albanesi. I reati contestati vanno dalla rapina al favoreggiamento dell’immigrazione. Per cinque di loro, tra cui il marito della vittima, sono scattate le misure cautelari.

Si ipotizza che la donna possa essere stata indotta a prostituirsi e sia stata uccisa dal racket della prostituzione, ma non si  esclude  il suicidio o l’istigazione al suicidio.

Spacciavano 150 dosi di cocaina al giorno, guadagno di 6mila euro

La polizia di Novara ha eseguito sei misure cautelari legate allo spaccio di sostanze stupefacenti in tutto il territorio provinciale. Sono inoltre stati eseguiti cinque arresti in flagranza di reato, con il sequestro di oltre tre chilogrammi di cocaina. Si stima che i pusher effettuassero 150 cessioni al giorno con un guadagno di circa 6.000 euro.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

È necessario l’esercito per la sicurezza a Torino?

DAL CONSIGLIO REGIONALE – Alberto Unia (M5s) ha interrogato la Giunta regionale su “Vivibilità nei quartieri di Torino, quali risultati con l’esercito per le strade?”. L’esponente pentastellato nel suo quesito, motivato dal senso di insicurezza e degrado urbano che si registra in diverse aree cittadine, ha chiesto di sapere quali fossero i risultati del protocollo d’intesa firmato il 29 agosto 2023 da Regione, Prefettura e Comune di Torino. In quest’ambito, secondo Unia, “l’impiego dell’esercito è una misura straordinaria” e per questo motivo “la vivibilità e la sicurezza reale dei cittadini non possono essere garantite esclusivamente attraverso la militarizzazione delle strade”.

L’assessore Enrico Bussalino in risposta alla interrogazione ha ricordato “il finanziamento complessivo di un milione di euro erogato della Regione alla Prefettura di Torino per attuare il Patto per la sicurezza urbana di Torino”.

L’assessore ha spiegato che, in attuazione del protocollo d’intesa, con la convenzione del 19 febbraio 2024 sottoscritta con il Prefetto, si è concordata la destinazione orientativa del contributo regionale: 650 mila euro per l’acquisto di autoveicoli per le Forze dell’ordine e motoveicoli per la Polizia municipale; 350 mila euro per l’implementazione del sistema di videosorveglianza comunale attraverso il sistema di lettura delle targhe.

Per la valutazione dell’efficacia degli interventi, il Protocollo prevede l’istituzione di una cabina di regia, in base ai flussi informativi sugli interventi provenienti, principalmente, da Ministero dell’Interno, Prefettura e Città di Torino. È prevista anche una rendicontazione alla Regione sull’utilizzo del finanziamento.

Bussalino ha poi aggiunto che la Regione non è competente e non può intervenire in alcun modo sulle decisioni relative all’impiego delle Forze dell’ordine e al supporto a queste fornito dalle Forze armate.

Nel corso del question time è stata data anche risposta alle interrogazioni: “Cosa intende fare la Regione Piemonte per garantire l’erogazione entro dicembre, come previsto, della prima rata della borsa di studio a tutti i circa 18.400 studenti universitari aventi diritto?”, presentata da Alice Ravinale (Avs); “Quale futuro per la casa di riposo di Gavi?” di Pasquale Coluccio (M5s); “Chiarimenti sul progetto ‘Vesta’ ed erogazione del voucher per le famiglie” di Giulia Marro (Avs); “Sequestro del Circo Maya Orfei Madagascar: tutela dei lavoratori, degli animali e rispetto delle normative” di Sarah Disabato (M5s); “Trasnova Rivalta e Mirafiori sono finiti gli ammortizzatori sociali” di Valentina Cera (Avs): “Caso Opzelura (ruxolitinib): la Regione Piemonte garantisce a tutti i suoi cittadini l’accessibilità e la rimborsabilità del farmaco per la cura della vitiligine?” di Daniele Valle (Pd); “Disturbi dell’alimentazione e nutrizione. A più di due anni dalla legge regionale 10/22, la situazione resta grave. Quali sono le misure urgenti e quali quelle strutturali che si intendono intraprendere per la presa in carico dei pazienti affetti da Dna?” Di Nadia Conticelli (Pd); “Valle di Susa, pendolari in difficoltà per treni cancellati e continui ritardi” di Vittoria Nallo (Sue); “Quali azioni per tutelare il personale sanitario negli ospedali novaresi e piemontesi contro le aggressioni” di Gianluca Godio (Fdi); “Stato di avanzamento del Piano per il potenziamento dei Centri piemontesi per l’impiego e dell’assunzione dei necessari profili professionali” di Mauro Calderoni (Pd).

Ambulanti sanzionati dalla polizia

La Polizia di Stato ha effettuato un controllo presso le aree mercatali di Corso Racconigi, corso Brunelleschi e via Dante di Nanni, di pertinenza del Comm.to di P.S. San Paolo, area in cui erano state segnalate criticità tramite l’applicazione YouPol.

Presso il mercato aperto di corso Racconigi 26, in collaborazione con personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e della Polizia Locale, i poliziotti appuravano la vendita di oggettistica ed indumenti vari da parte di un cittadino marocchino e di una nomade, entrambi privi della prescritta autorizzazione comunale.

Tutto il materiale esposto in vendita veniva sottoposto a sequestro amministrativo ai fini della confisca, ai due ambulanti venivano elevate sanzioni amministrative, per ciascuno, dell’importo di 5.164 €.

Il cittadino marocchino, inoltre, risultava destinatario di un ordine di espulsione del Sig. Prefetto di Torino notificatogli lo scorso luglio e per questo veniva denunciato alla Procura della Repubblica di Torino; nei suoi confronti veniva contestualmente emesso un ordine di allontanamento dal territorio italiano entro 7 giorni dal Questore.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati sino alla sentenza definitiva.

Spaccio, arrestato un 26enne

Un ventiseienne italiano è stato arrestato e posto ai domiciliari dalla Polizia di Stato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.

I motociclisti delle “Nibbio” dell’UPGeSP stavano percorrendo una via nell’area di Parco di Vittorio quando la loro attenzione veniva attirata da un odore persistente di sostanza stupefacente che diveniva più intenso man mano che si avvicinavano ad un portone di uno stabile.

All’interno, i poliziotti individuavano un alloggio sospetto e, dopo averne identificato gli occupanti, il più giovane consegnava spontaneamente due felpe ove era occultato dello stupefacente.

Ne seguiva un’accurata perquisizione che portava al rinvenimento, nella camera del giovane, di numerose buste sottovuoto, di dimensioni diverse. Alcune erano piene di marijuana e hashish, altre ne riportavano soltanto dei residui.

Attaccata alla scrivania della stanza, gli operatori rinvenivano anche una ventola elettrica con filtro al carbonio, escamotage utilizzato dal ventiseienne per ridurre l’odore dei cannabinoidi.

Veniva, infine, rinvenuto diverso materiale utile al confezionamento, come un bilancino di precisione, delle forbici, dei rotoli di pellicola trasparente, ancora sporco di sostanza, e la somma di denaro di 1.220€ in contanti.

La locale Procura della Repubblica ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato sino alla sentenza definitiva.