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Latte Centrale: i disegni dei bimbi sulle etichette

La pubblicazione disegni vincitori del contest artistico “Libera la fantasia e disegna la tua etichetta” .

Al via da martedì 20 dicembre, fino a fine gennaio, in tutto il Piemonte, la distribuzione del latte fresco alta qualità e parzialmente scremato, nelle bottiglie in plastica riciclata del latte fresco Tapporosso, le cui etichette vedranno protagonisti i disegni vincitori del contest artistico dedicato alle scuole primaria di primo e di secondo grado della circoscrizione 2 di Torino, organizzato in occasione dei recenti festeggiamenti dei 70 anni dello stabilimento.

Il latte fresco Tapporosso proviene dalle migliori stalle localizzate in Piemonte, tutte in possesso dell’attestazione sul “Benessere Animale”.

La Centrale del latte di Torino è da oltre vent’anni impegnata nelle attività di informazione verso consumatori e mondo scuola sia su tematiche di prevenzione ed educazione alimentare oltre che sull’ambiente: cibo di qualità, benessere dei consumatori e sostenibilità sono da sempre valori al centro dell’attenzione per la Centrale del Latte di Torino che si impegna ogni giorno a sostenere la sua missione “Il latte: buono per te e buono per l’ambiente”.

Per rinforzare il suo legame con questi valori e con la Città di Torino – in cui è presente con lo stabilimento di produzione da 70 anni – Centrale del Latte di Torino, nel maggio 2022, ha promosso un contest artistico dal titolo“Libera la fantasia e disegna la tua etichetta”.

Il contest, organizzato in collaborazione con Circoscrizione 2 di Torino e Unicef – sezione provinciale di Torino, dedicato ai bambini delle scuole elementari e ragazzi delle scuole medie della Circoscrizione 2 della città di Torino, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare gli alunni alle tematiche della sana alimentazione, rispetto dell’ambiente e attenzione al riciclo.

Il contest li ha visti coinvolti nella produzione di un disegno avente come tema “Il latte: buono per te e buono per l’ambiente”. I disegni vincitori, scelti da una apposita giuria, saranno riprodotti sulle etichette delle bottiglie rPET (plastica riciclata) – nelle versioni latte di Alta Qualità e Parzialmente Scremato – in distribuzione in tutto il Piemonte da martedì 20 dicembre 2022 fino a fine gennaio 2023.

A Capodanno brindisi in piazza senza bottiglie di vetro

Il Consiglio comunale ha approvato una deliberazione, presentata dall’assessora Giovanna Pentenero, riguardante la modifica dell’articolo 8 bis del Regolamento comunale numero 221 di “Polizia urbana”. In particolare è stato modificato il comma 5 con l’eliminazione di quella parte che prevedeva, in deroga al divieto di consumare bevande in contenitori di vetro o metallo, in luogo pubblico dalle ore 23 alle ore 7, la possibilità di brindare all’arrivo dell’anno nuovo, con bottiglie di vetro, nelle piazze dove si svolgono manifestazioni pubbliche legate ai festeggiamenti del Capodanno.

Nel documento, l’assessora ha spiegato come la modifica apportata, in accordo con le autorità di pubblica sicurezza, si sia resa necessaria di fronte alle mutate esigenze di tutela dell’incolumità delle persone che partecipano a manifestazioni all’aperto, in luogo pubblico, e iconseguente elevato rischio del verificarsi di possibili situazioni di assembramento.

Dopo un’ampia discussione che aveva preceduto il voto la scorsa settimana, la deliberazione è stata votata all’unanimità.

Proroga dehors fino al 31 marzo

Il Consiglio Comunale ha approvato una delibera proposta dall’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino, con la quale viene stabilita la proroga sino alla data del 31.03.2023 della procedura semplificata attualmente vigente, ai fini dell’occupazione del suolo pubblico, in attesa del nuovo regolamento.

Tale procedura consiste nella comunicazione, tramite PEC, con la quale il titolare dell’attività indica le finalità, l’estensione e le modalità dell’occupazione e, sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, assevera il pieno rispetto delle norme di legge, la garanzia del rispetto delle esigenze di mobilità per le persone con disabilità e la piena salvaguardia dei diritti di terzi, manlevando espressamente la Città da ogni responsabilità eventualmente derivante dall’occupazione del suolo pubblico messa in atto.

Il provvedimento conferma che l’occupazione straordinaria del suolo è subordinata al pagamento del canone COSAP e della TARI in regime di autodeterminazione e proroga l’efficacia della concessione di occupazione del suolo fino alla data del 31.03.2023 per i dehors e i manufatti, regolarmente autorizzati negli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 e realizzati secondo la previgente disciplina e con canone applicato secondo le tariffe annualmente determinate.

Scappa alla vista dei poliziotti Nascondeva un panetto di hashish

Negli scorsi giorni, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino marocchino di vent’anni per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Durante l’attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di Corso Vercelli, personale del Commissariato di P.S. Centro ha notato numerosi soggetti che si aggiravano, con fare sospetto, nei pressi di un bar della zona.

Uno di loro in particolare, alla vista dei poliziotti, si allontanava velocemente verso Lungo Dora Napoli, ma veniva prontamente fermato dagli agenti. Durante il controllo, il giovane, veniva trovato in possesso di un panetto di sostanza stupefacente celato all’interno del suo zaino.

A seguito di accertamenti svolti presso il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, il panetto risultava essere hashish per un peso di 100 grammi e veniva sequestrato insieme alla somma di 120 euro in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento dell’attività di spaccio. Successivamente, nello stesso punto in cui il cittadino marocchino è stato tratto in arresto, gli agenti recuperavano un ulteriore frammento di hashish verosimilmente gettato a terra dal soggetto in precedenza.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il giovane è stato tratto in arresto.

Digitale terrestre, montagna a rischio disagi

DOVE SONO FINITI I 10 MILIONI DI EURO DEL DL AIUTI-BIS?

Con il nuovo digitale terrestre, e le nuove frequenze che dal 21 dicembre interesseranno l’intero Paese, i territori che non vedranno più la tv sono quelli montani. Come è successo negli ultimi mesi in tante Regioni italiane. Dove lo spegnimento dei vecchi ripetitori, non adeguati da Rai e Mediaset, ha prodotto un gravissimo danno per chi vive nei territori, ed è stato costretto ad adottare il tv-sat per continuare a vedere il bouquet televisivo. Uncem è indignata per l’ennesimo schiaffo nei servizi ai territori. Mediaset centinaia di ripetitori non li ha riaccesi. Se ne è fregata delle nostre sollecitazioni, della richiesta di risposte. Ha detto NO, per loro quei ripetitori non verranno riaccesi. Rai ci sta girando attorno. Nessuno, Regioni e Ministero, un anno fa, all’avvio del percorso del cambio delle frequenze, ha pensato ai ripetitori di proprietà di Comuni, Comunità montane, Enti locali sparsi nelle valli alpine e appenniniche, in grado da sempre di assicurare il segnale televisivo. Un caos inaccettabile, tantopiù visti i 10 milioni di euro, cifra non certo sufficiente, che il decreto aiuti-bis alcuni mesi fa ha stanziato, tra l’entusiasmo di molte forze politiche, che oggi sembrano essere dimenticati. Dove sono finite quelle risorse, di cui2,5 milioni per gli Enti proprietari di impianti da adeguare e 7,5 per aumentare il bonus per l’acquisto di impianti satellitari? Nessuno se ne sta occupando e Uncem, anche a seguito di numerose interlocuzioni con il Ministero dello Sviluppo economico nei mesi scorsi, chiede un immediato intervento. Gli Enti locali proprietari di impianti di trasmissione tv hanno bisogni di risorse per l’adeguamento tecnologico dei ripetitori e anche per i costi di autorizzazione di trasmissione con nuove frequenze. Il pasticcio per ora è compiuto, e da un anno siamo alle prese con Enti sprovvisti di informazioni e residenti nei Comuni montani giustamenti arrabbiati che non possono continuare a sentire lo Stato lontano”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Ritratti di fotografi in un interno. Alla Famija Turinèisa

Cinque fotografi dell’area metropolitana torinese, Valerio Bianco, Franco
Bussolino, Emilio Ingenito, Giorgio Veronesi e Pier Paolo Viola, durante il
periodo del “lockdown duro” tra marzo e maggio 2020, ormai storicizzato, hanno
voluto raccontare con queste progetto come hanno vissuto questo periodo di
clausura forzata tra le loro quattro mura domestiche. La genesi di questo progetto,
è avvenuta durante incontri in video chat, per tenersi compagnia, ma anche per
confrontarsi e trovare nuove idee su cui lavorare. L’approccio metodologico ha
rispecchiato quello di precedenti lavori, dove i singoli autori hanno lavorato alla
tematica in modo autonomo, con la più completa libertà stilistica e tecniche di
rappresentazione, proprio per rimarcare che questo periodo è stato vissuto in
modo diverso, come diversa è la personalità dei singoli autori de Il Terzo Occhio
photography. Questo esercizio di stile ha già visto in passato, in 25 anni di
attività, produrre lavori che su una medesima tematica, ma con diversità stilistica
sono riusciti ad ottenere unitarietà di risultato. “Ritratti di fotografi in un
interno” è una continua citazione colta, che mutua le proprie immagini dal
mondo delle arti figurative, del cinema e dei fumetti. Un lavoro autobiografico in
cui ognuno potrà riconoscersi. Gli autori di questo lavoro invece, hanno saputo
raccontare con sentimento ed ironia, le loro giornate quotidiane, strette nella
morsa di un momento storico drammatico, come poche volte è dato vedere
soprattutto per la nostra generazione. Il valore semantico di queste fotografie è
nella lettura socio-psicologica che gli autori hanno voluto dare loro ma, rivisto
nel tempo, il suo carattere intimistico e minimalista, acquisterà il valore storico
della memoria: come eravamo, come siamo stati.
La Famija Turinèisa con “Il Terzo Occhio photography” vuole
presentare questa mostra come chiusura di un periodo buio ma
con il sorriso per un nuovo corso della vita che ci auguriamo
migliore anche se le prospettive non ci aiutano,
ma noi desideriamo essere positivi.

RITRATTI DI FOTOGRAFI IN UN INTERNO
Fino al 23 dicembre 2022
Sala mostre al secondo piano
Salire con l’ascensore
Famija Turinèisa
via Po 43
Torino
apertura: GIOVEDÌ, VENERDÌ, SABATO ore 16,00 – 19,30

(foto Liguori)

Ecco il riso che nasce dalle capsule di caffè

20 DICEMBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA SOLIDARIETÀ UMANA

“DA CHICCO A CHICCO”, QUANDO RICICLARE UNA CAPSULA DI CAFFÈ ESAUSTA DIVENTA UN PIATTO BUONO PER CHI NE HA BISOGNO.

Grazie al progetto di recupero e riciclo delle capsule esauste di Nespresso, la prima donazione in Piemonte conta circa 95.000 piatti di riso, per supportare 563 strutture caritative e oltre 100.000 persone in difficoltà ogni anno.

In occasione del 20 dicembre, Giornata internazionale della Solidarietà umana,Nespresso conferma il suo impegno al fianco di Banco Alimentare del Piemonte grazie a “Da Chicco a Chicco”, il programma che l’azienda ha attivato in Italia nel 2011 per la raccolta e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio esauste e in particolare con la donazione annuale del riso ottenuto grazie al riuso del caffè trasformato in compost e utilizzato per la coltivazione di una risaia in Italia.

Da Settembre 2022 anche Banco Alimentare del Piemonte ha fatto il suo ingresso nel programma Nespresso in occasione della riapertura della Boutique in Via Roma e oggi in occasione del 20 Dicembre sono stati consegnati i primi 86 quintali di riso, l’equivalente di circa 95.000 piatti di riso (1 piatto = 90gr), da destinare alle 563 strutture caritative e le 100.000 persone in difficoltà che si rivolgono ogni anno a Banco Alimentare del Piemonte e che, sommandosi ai 700 quintali offerti a Banco Alimentare della Lombardia e del Lazio, hanno permesso di destinare 785 quintali di riso, equivalenti a 875.000 piatti di riso, a più di 2.000 strutture caritative e oltre 400.000 personein Lombardia, Lazio e Piemonte. Un impegno sempre crescente da parte di Nespresso nel supportare chi, nel Paese, si adopera per prestare aiuto ai più fragili confermato dall’obiettivo che l’azienda si è posta di sostenere 1 milione di persone entro il 2025 grazie al progetto “Da Chicco a Chicco”.

Con “Da Chicco a Chicco”, Nespresso si impegna da oltre dieci anni per garantire una seconda vita alle capsule esauste di caffè in alluminio, facendo in modo che possano trasformarsi in una risorsa non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità di cui Nespresso si sente parte integrante. Nato grazie alla collaborazione con CIAL, Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” consente infatti ai clienti di Nespresso di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o nelle isole ecologiche distribuite sul territorio nazionale, per un totale di oltre 150 punti di raccolta in più di 80 città italiane. Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono trattate affinché i due materiali che le compongono, il caffè e l’alluminio, vengano separati e avviati a riciclo. L’alluminio, materiale infinitamente riciclabile, viene destinato alle fonderie per essere trasformato in nuovi oggetti come penne, biciclette, coltellini e molto altro. Il caffè esausto, invece, viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost e successivamente ceduto a una risaia in Italia. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e infine donato a Banco Alimentare della Lombardia, del Lazio e, per la prima volta quest’anno, del Piemonte.

«“Da Chicco a Chicco” rappresenta la concretizzazione del nostro impegno nel prenderci cura dell’Italia e delle persone che qui, nel nostro territorio, hanno più bisogno di un supporto concreto – dichiara Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso ItalianaÈ un progetto che portiamo avanti con passione da più di 10 anni e che, anno dopo anno, ci impegniamo a far crescere, con investimenti che hanno finora superato i 7 milioni di euro e mettendo il progetto a disposizione di sempre più persone lungo l’Italia. Un approccio che ci ha permesso di ottenere risultati straordinari, che abbiamo potuto raggiungere grazie al prezioso contributo dei nostri e delle nostre clienti, il vero motore del progetto, negli anni sempre più partecipi, e dei nostri partner come Banco Alimentare».

Traguardi importanti, quelli ottenuti quest’anno attraverso la donazione di riso a Banco Alimentare, che hanno permesso di raggiungere in 11 anni di programma oltre 5.000 quintali di riso, equivalenti a oltre 5.300.000 piatti e che si sommano a quelli relativi alle tonnellate di capsule esauste recuperate, oltre 1.500 tonnellate in tutta Italia nel 2021, mentre nel primo semestre 2022 sono state giàraccolte oltre 900 tonnellate di capsule, che corrispondonoad un +17% rispetto allo stesso periodo del 2021. Ma non solo.

“Da Chicco a Chicco” ha consentito infatti di rimettere in circolo quasi 90 tonnellate di alluminio raccolte nel 2021e oltre 900 tonnellate di caffè esausto in un anno.

«La consegna del riso, prima di Natale, ci rende profondamente felici, perché significa portare a tante famiglie in difficoltà in Piemonte un piatto ricco di tradizione e storia, in un momento dell’anno, come il Natale, in cui la tradizione, i riti delle Feste uniscono tante persone intorno a una tavola, dando speranza, serenità. Il cibo buono, sano, porta conforto e soddisfazione. Il progetto “Da Chicco a Chicco è questo per noi, un modo per donare cibo di qualità, attraverso una collaborazione che passa dalla sostenibilità del prodotto, che in più per noi è legato alla storia del territorio su cui operiamo, il Piemonte e il suo riso.  Quindi grazie a Nespresso per aver scelto Banco Alimentare del Piemonte, desideriamo che il progetto continui e cresca e ne nascano magari di nuovi, per sviluppare insieme questa economia circolare solidale» conclude Salvatore Collarino, Presidente del Banco Alimentare del Piemonte.

“Da Chicco a Chicco” è parte del più ampio impegno di Nespresso nel nostro Paese, il programma “Nespresso per l’Italia”, che la vede in prima linea in diverse iniziative a sostegno del nostro Paese, nella piena consapevolezza che il caffè possa essere una forza davvero positiva per la circolarità, il clima e le comunità. Un impegno confermato quest’anno dalla certificazione B Corp ottenuta da Nespresso a livello globale e dal nuovo status di Società Benefit in Italia, con l’obiettivo di perseguire un modello di business sostenibile, affiancando alla finalità di profitto quelle di beneficio comune.

Per conoscere tutti i punti di raccolta e partecipare attivamente al progetto visitare il sito: https://www.nespresso.com/it/it/storeLocator  

Smog, scatta il livello arancio

Da martedì 20 dicembre, e fino a mercoledì 21 dicembre 2022 compreso (prossimo giorno di controllo), le misure di limitazione del traffico passeranno al livello 1 (arancio).
I dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Si ricorda che con l’attivazione del livello arancio si fermeranno anche tutti i veicoli dotati di dispositivo “Move In”. Si ricorda inoltre che eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Torna l’ascensore panoramico della Mole

Da giovedì 22 dicembre 2022 l’ascensore panoramico della Mole Antonelliana riapre al pubblico.

Viene così restituita ai visitatori la possibilità di godere della salita che permette di fruire da un punto di vista privilegiato della bellezza del Museo Nazionale del Cinema e del verticalismo antonelliano, oltre che di ammirare dall’alto la città e l’arco alpino che la circonda, una vista mozzafiato che non cessa mai di stupire.

 

I lavori di manutenzione si sono resi necessari per garantire la continua verifica dei rigidi standard di sicurezza che un impianto a fune verticale – come viene tecnicamente definito questo tipo di ascensore – necessita, vista l’eccezionalità tecnica dell’apparato.

 

“Siamo molto contenti che torinesi e turisti durante queste vacanze di fine anno possano nuovamente godere della straordinaria visione della Città dall’alto attraverso il suo monumento simbolo – dichiara Serena Lancione, Amministratore Delegato GTT. L’ascensore della Mole è un meccanismo unico e particolarmente complesso a cui Gtt dedica una cura e un’attenzione particolari. Attraverso il lavoro dei tecnici e la collaborazione degli organismi preposti ai collaudi si è riusciti a riaprire prima del Natale, a beneficio di tutta la città”.

 

“La riapertura dell’ascensore panoramico completa il percorso di visita al Museo Nazionale del Cinema – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema – e rende possibile apprezzare la complessa ma al tempo stesso elegante e svettante architettura della Mole Antonelliana. Così tutti i visitatori potranno nuovamente ammirare la città dall’alto, oltre che provare l’emozione del VR, visitare la grande mostra Dario Argento – The Exhibit e l’omaggio Le mani sulla verità. 100 anni di Francesco Rosi”.

Riapre lo storico Caffè San Carlo

MARTEDÌ 20 Dicembre

Torna alla città il locale storico in piazza San Carlo a completamento dell’offerta delle Gallerie d’Italia della Banca

Si parte con bistrot e caffetteria, a fine gennaio apre il ristorante.

 

Torino, 19 dicembre 2022 – Dal 20 dicembre apre la caffetteria e bistrot ‘Caffè San Carlo’, il nuovo spazio ristorativo delle Gallerie d’Italia – Torino guidato dall’estro creativo degli chef Costardi Bros, fratelli piemontesi che daranno alla tradizione torinese un twist contemporaneo.

A duecento anni dalla sua prima apertura, il Caffè San Carlo, punto di riferimento cittadino, si svilupperà negli storici spazi tra dehors interni ed esterni, con affaccio diretto in Piazza San Carlo e nel cortile interno del museo. Il nuovo ristorante fine dining, il cui nome sarà “SCATTO”, che riconduce al tema della fotografia che caratterizza il museo di Intesa Sanpaolo, aprirà a fine gennaio.

In linea con lo spirito del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo e con l’identità del nuovo museo di Piazza San Carlo, il locale, aperto sette giorni su sette dalle 8.00 alle 22.00, 120 coperti grazie all’apertura del dehor nella stagione primaverile, richiamerà le forti radici territoriali con una costante ricerca di originalità, sperimentazione ed esplorazione di nuovi linguaggi ispirandosi ai contenuti del museo reinterpretati dai due chef.

Il restyling dello storico Caffè San Carlo e il progetto del ristorante SCATTO sono stati curati dallo studio Lamatilde, che per la caffetteria / bistrot ha preservato l’identità di uno dei luoghi più ferventi della Torino del 1800, mentre per il ristorante ha elaborato un progetto in linea con la modernità del nuovo spazio espositivo delle Gallerie d’Italia.

La città ritrova così un elegante spazio di incontro e condivisione.