Un uomo è morto mentre era al lavoro in una autorimessa di via Lessona a Torino. E’ probabile che sia caduto accidentalmente. I presenti hanno chiamato i soccorsi ma non è stato possibile salvarlo. Sono intervenuti i carabinieri e lo Spresal dell’azienda sanitaria.
Motociclista muore sbalzato sull’asfalto
Un motociclista di 45 anni, residente in provincia di Sassari, è deceduto ieri sera in un incidente con una vettura a Sale, in provincia di Alessandria. L’uomo era in sella a una Honda Pc 600 ed è stato sbalzato sull’asfalto. Indaga la polizia stradale di Tortona.
Perquisito il palazzo degli spacciatori
La Polizia di Stato nell’ambito di un servizio di controllo straordinario del territorio coordinato dal Commissariato di P.S. Barriera di Milano, coadiuvato dal Reparto Prevenzione Crimine, dal Reparto Mobile Torino, dalle Unità Cinofile dell’UPGSP e dell’Arma dei Carabinieri, dalla Polizia Locale, dall’ASL, da personale Ireti e Italgas, dal Dipartimento protezione civile gestione emergenze e sicurezza, dall’Ufficio verifiche edilizie di pronto intervento e verifiche impianti del Comune di Torino, ha eseguito un controllo all’interno di uno stabile in C.so Giulio Cesare.
L’operazione è stata finalizzata alla messa in sicurezza di uno stabile in condizioni di degrado, verosimilmente utilizzato da alcuni spacciatori della zona come luogo di ritrovo, oltre che alla verifica della posizione giuridico amministrativa degli occupanti.
Con riferimento alle persone residenti sono state avanzate 15 proposte di cancellazione anagrafica sulle 37 posizioni attive nel condominio, in quanto mai state presenti all’interno dei NUI dichiarati.
Complessivamente, sono state controllate 23persone; 8 sono state denunciate per furto di corrente elettrica a seguito del rinvenimento di altrettanti allacci abusivi.
Con la collaborazione di Italgas venivano rimosse 8 bombole di gpl abbandonate sui ballatoi o custodite in luoghi non idonei; veniva, altresì, rimosso un contatore del gas e sigillati 5 impianti perché non a norma. Inoltre, venivano effettuate tre chiusure di altrettanti attacchi irregolari del gas e si accertava che delle 21 forniture presenti, 8 risultavano attive e solo 5 regolari.
Il Comune di Torino e l’ASL verificavano la corrispondenza delle planimetrie con la situazione attuale degli alloggi, oltre che le condizioni igienico sanitarie delle singole unità immobiliari e parti comuni; si riscontravano così 9 difformità edilizie interne agli alloggi. Al piano terra veniva constata la creazione di due nuove unità immobiliari sconosciute al catasto: una alloggio usato come unità abitativa (mentre risultava dover esserci un locale commerciale) e l’altra nel cortile interno. Inoltre, al primo piano veniva riscontrata la presenza di un appartamento nel terrazzino comune.
Oggetto di verifica anche un locale commerciale in prossimità dell’edificio dove i NAS hanno diffidato la proprietà al ripristino delle condizioni igienico sanitarie e strutturali, mentre la Guardia di Finanza ha sanzionato il datore di lavoro per un dipendente non in regola.
CLASSIFICA CENSIS
L’Ateneo si mantiene stabile negli altri indicatori e si classifica al secondo posto tra le università politecniche come punteggio medio, mentre si conferma in vetta alla classifica nazionale in termini di occupabilità dei suoi laureati
È stato pubblicato il nuovo ranking annuale degli Atenei statali e non statali del Censis in base a strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio, livello di internazionalizzazione, occupabilità e comunicazione. Il ranking prevede anche le classifiche della didattica delle lauree triennali e magistrali biennali secondo la progressione di carriera degli studenti e i rapporti internazionali.
La valutazione degli atenei si articola in sei famiglie di indicatori: i SERVIZI (pasti erogati agli iscritti, posti e contributi alloggio); le BORSE e i CONTRIBUTI (spesa degli Atenei e degli Enti del Diritto allo Studio per interventi a favore degli studenti); le STRUTTURE (numerosità dei posti aula/posti nelle sale studio, posti nei laboratori e nelle aule informatiche; percentuale di studenti che valutano adeguate le aule, i laboratori informatici, le biblioteche); la COMUNICAZIONE e i SERVIZI DIGITALI (analisi delle caratteristiche e dei servizi offerti dai siti web di ateneo, dei rispettivi profili social ufficiali e dall’efficienza di risposta restituita da questi canali); l’INTERNAZIONALIZZAZIONE (mobilità da e verso l’estero per studio e tirocinio, percentuale di iscritti stranieri; spesa degli atenei e degli Enti al Diritto allo Studio a favore della mobilità internazionale; corsi di laurea erogati in lingua inglese; corsi di studio a doppia laurea o titolo congiunto); l’OCCUPABILITÀ (percentuale di laureati magistrali occupati a un anno dal conseguimento del titolo).
Il Politecnico di Torino si colloca al primo posto, rispetto agli altri politecnici italiani (Milano, Bari, IUAV), nell’ambito della comunicazione e dei servizi digitali offerti ai propri studenti ed è secondo per l’offerta di strutture didattiche, anche in virtù del grande impegno profuso con l’attuazione del Masterplan di Ateneo, volto alla rifunzionalizzazione e razionalizzazione dei propri spazi. Il Politecnico di Torino è al primo posto in termini di occupabilità con un punteggio pari a 110 che corrisponde alla massima valutazione possibile, svettando su tutti gli Atenei italiani (pari merito con quello di Milano). Migliorano i punteggi nelle categorie “Servizi” e “Borse” rispetto al ranking precedente e l’Ateneo torinese si colloca al secondo posto in Italia tra i Politecnici, con un punteggio complessivo di 91,5.
Nella classifica degli Atenei italiani sul tema della didattica, Censis si rivolge a due macro-indicatori: la progressione di carriera degli studenti (rilevata in funzione del tasso di persistenza tra il I e il II anno di corso; del tasso di iscritti regolari; del tasso di regolarità dei laureati) e i rapporti internazionali (valutati in base alla mobilità degli studenti in uscita; della numerosità di Università straniere ospitanti; degli studenti iscritti stranieri).
Il Politecnico di Torino è primo assoluto in Italia nella classifica generale degli Atenei italiani per quanto attiene le Lauree triennali che fanno riferimento ai settori dell’Ingegneria industriale e dell’informazione, e si colloca quinto in Italia per le lauree triennali nell’ambito dell’Architettura e dell’Ingegneria civile, grazie a un ottimo bilanciamento tra i due macro-indicatori di riferimento per il Censis.
Anche nelle lauree magistrali il Politecnico di Torino consegue risultati di elevato profilo, posizionandosi al quarto posto a livello nazionale nei settori dell’Architettura e Ingegneria civile, e al secondo posto tra i Politecnici per l’Ingegneria industriale e dell’informazione.
“Siamo un Ateneo in salute e lo dimostra il fatto che nell’autorevole classifica del Censis tutti i nostri indicatori sono cresciuti o si sono consolidati – commenta la professoressa Anita Tabacco, Vice Rettrice per la Didattica del Politecnico di Torino – Inoltre siamo l’unico Ateneo del territorio nell’area dell’Ingegneria e dell’Architettura, e dobbiamo restituire proprio ai giovani e alle giovani del nostro territorio la possibilità di laurearsi, anche se le strutture sono limitate”.
Festival delle Città Identitarie a Trino vercellese
Dal 21 al 23 luglio a Palazzo Paleologo
Tra gli ospiti Gabriele Lavia, Luca Ward, Alessandro Sallusti e Patrizia Mirigliani
Gli spettacoli, su tre serate, toccheranno i temi più distintivi dell’identità trinese:
Cavour, la tipografia, il riso, la danza
cittaidentitarie.it/festival/viii-edizione-trino
Torino, 11 luglio 2023 – Arriva in Piemonte il Festival delle Città Identitarie: sarà infatti Trino, cittadina in provincia di Vercelli, a ospitare una delle tappe della rassegna itinerante nata per far conoscere i simboli culturali, storici e artistici delle città di provincia italiane attraverso il teatro, la musica, i libri e le persone che le hanno rese grandi. Dopo l’avvio a Potenza, a fine giugno, il Festival toccherà Loano dal 22 al 24 agosto. I Festival sono realizzati con il contributo del Ministero della Cultura e del Centro per il Libro e la Lettura del MIC, con il patrocinio della Regione Piemonte per la tappa trinese.
La manifestazione è stata presentata questa mattina nel Grattacielo Piemonte alla presenza degli assessori regionali alla Cultura Vittoria Poggio e alle Politiche sociali Maurizio Marrone, del sindaco di Trino Daniele Pane con l’assessore agli Eventi e Manifestazioni Mariateresa Alvino, dell’ideatore e direttore artistico del Festival Edoardo Sylos Labini.
Dal 21 al 23 luglio, nella città del Conte Camillo Benso di Cavour, dove fiorì l’arte della tipografia e si stampò la prima copia della Commedia con l’aggettivo «Divina», si alterneranno sul palco il maestro del teatro italiano Gabriele Lavia, che renderà omaggio a Dante Alighieri interpretando i più noti canti dell’Opera del grande Maestro; uno dei nostri doppiatori più amati, Luca Ward che, accompagnato dalla chitarra di Daniele Stefani, sarà in scena con Edoardo Sylos Labini – ideatore e direttore artistico dei Festival – per raccontare uno dei capisaldi del neorealismo italiano: Riso Amaro. Un racconto teatrale attraverso le immagini più famose del film ambientato nelle risaie vercellesi, per far scoprire agli spettatori un pezzo importante della storia d’Italia e del tessuto sociale di una comunità che oggi ha bisogno di rinascere. Sempre per Riso Amaro, Miss Italia 2022 Lavinia Abate con Patrizia Mirigliani, patrona del famoso concorso di bellezza, ricorderà come Silvana Mangano, protagonista della famosa pellicola, iniziò la sua carriera partendo proprio da quella passerella. E ancora, l’attore Sebastiano Tringali che reciterà alcuni brani tratti dai più importanti discorsi di Cavour, che proprio nel borgo di Trino aveva fissato il suo buen retiro. Torneranno poi a esibirsi Arianna, da giovanissima volto e voce ufficiale della Disney con la band diretta dal maestro Valeriano Chiaravalle, e Federico Palmaroli in arte #Osho con i suoi irriverenti meme satirici ormai divenuti cult. Infine, Premio Speciale a Mariuccia Bolle, mamma dell’etoile dei due mondi Roberto Bolle, che proprio a Trino deve i suoi natali e l’inizio della sua straordinaria carriera.
Tra i protagonisti della prima giornata, venerdì 21 luglio, il direttore di Libero Alessandro Sallusti, con il quale Edoardo Sylos Labini dialogherà sulla situazione della stampa in Italia e sui grandi tema di attualità culturale e politica.
In chiusura, domenica 23 luglio, nel chiostro del palazzo comunale di Trino, non poteva mancare un intermezzo di danza, affidato a Barbara Altissimo, coreografa, performer e regista, protagonista del teatro-danza contemporaneo in Italia, che condurrà un’esperienza teatrale aperta alla cittadinanza: un cantiere itinerante, un laboratorio di tre giorni che diventa spettacolo e che vede come protagonisti i cittadini del piccolo borgo piemontese. Con lei, gli attori Gualtiero Scola e Pier Luigi Massoglia.
Sempre domenica, presso il Borgo Ramezzana, appuntamento con Leggere le Città Identitarie, che vedrà protagonista il libro di Indro Montanelli Dante Alighieri, ovvero Durante di Alighiero degli Alighieri, in un incontro moderato da Angelo Crespi, giornalista, critico d’arte, saggista e drammaturgo italiano.
IED E GALLERIE D’ITALIA DI INTESA SANPAOLO PRESENTANO IL PROGETTO
“IL MARGINE FA LA PAGINA – IMMAGINI DAI CONFINI DELLA CITTÀ”:
SEDICI RICERCHE FOTOGRAFICHE SULLA CITTÀ DI TORINO PER RACCONTARNE STORIE, VITE E PECULIARITÀ OLTRE GLI STEREOTIPI
Nell’ambito di Bureau Metamorfosi, progetto triennale di indagine sulla Città, IED Torino presenta le ricerche fotografiche realizzate dagli studenti del corso di Fotografia e dal 18 luglio diffuse in tutta la città grazie alle collaborazioni con GTT e IGP Decaux.
Torino, 11 luglio 2023 – IED Torino presenta “Il Margine fa la pagina – Immagini dai confini della città”, progetto nato in partnership con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo e secondo capitolo del percorso triennale di indagine sulla città di Torino, Bureau Metamorfosi. Il progetto ha visto la curatela di Giulia Ticozzi, coordinatrice del corso triennale di Fotgrafia IED Torino e la supervisione di Antonio Carloni, Vice Direttore Gallerie d’Italia – Torino, oltre che l’importante contributo di quattro esperti, Maurizio Cilli, Francesca Berardi, Arianna Arcara e Giulietta Fassino, e la guida del fotografo e docente Luís Aniceto. “Il Margine fa la pagina – Immagini dai confini della città” sarà fruibile dal 18 luglio al 15 settembre presso le Gallerie d’Italia – Torino nella sala immersiva del museo di Piazza San Carlo.
Se la prima tappa di Bureau Metamorfosi aveva esplorato il tema del Centro città, con il nuovo progetto l’Istituto Europeo di Design presenta sedici ricerche fotografiche realizzate da altrettanti studenti e studentesse del corso triennale di Fotografia, che hanno indagato da diverse e inedite prospettive scene di vita quotidiana, persone e storie di quegli angoli periferici di Torino dalle molteplici suggestioni e dai confini incerti, non solo geografici ma anche sociali, antropologici e architettonici. Con un approccio che li ha coinvolti dal punto di vista didattico, ma anche nelle vesti di abitanti in prima persona della città, gli studenti hanno raccontato quartieri come Barriera di Milano, Madonna di Campagna, Mirafiori e Falchera Vecchia senza avere vincoli tematici: ne è nata un’indagine libera ed eterogenea, svincolata dal concetto di “città dormitorio” e di degrado associato spesso alle zone urbane periferiche. Il ventaglio di storie ha raccontato infatti una città rivelata, con una visione oltre gli stereotipi di quartieri, esaltandone la quotidianità fatta di vita, lavoro e socialità.
Gli sguardi fotografici degli studenti e delle studentesse sono passati dal raccontare la vita di alcune Associazioni sul territorio alla trasformazione e abbandono di luoghi, testimonianza di un tessuto industriale ora inevitabilmente rivoluzionato; dalla prima scuola ucraina di Torino a quelle situazioni che vedono incrociare generazioni, etnie e gruppi sociali differenti; dalle barriere architettoniche alla quotidianità di universitari e di chi sembra non dormire mai, come i protagonisti dello street food per eccellenza, il kebab. Gran parte del progetto si compone di ritratti e street photography, come per esempio in Crux Via, ricerca incentrata su Parco Dora, visto come baluardo del libero arbitrio, in quanto crocevia immobile e testimone ogni secondo di combinazioni diverse di elementi in grado di dare vita a infiniti risultati, scenari e istantanee.
“Il margine fa la pagina” si diffonderà inoltre dal 18 luglio nella città. Grazie alla collaborazione con GTT e IGP Decaux i manifesti e i progetti fotografici occuperanno gli spazi pubblicitari di strade e pensiline, in una forma di narrazione e di restituzione alla città che nelle sue diverse sfaccettature ha ispirato il progetto.
“Questo lavoro, che segna la seconda tappa di un progetto triennale realizzato in collaborazione con Gallerie d’Italia Torino – dichiara Paola Zini, Direttore IED Torino – testimonia come i fotografi siano oggi interpreti del contemporaneo da diversi punti di vista: economico, sociale, culturale, paesaggistico e siano figure con molteplici sbocchi professionali che vanno dal foto reporter alla fotografia di moda, dalla fotografia di prodotto e pubblicitaria alla fotografia editoriale”.
Antonio Carloni, Vice Direttore Gallerie d’Italia – Torino, dichiara: “Con questo secondo capitolo del percorso triennale di indagine sulla città di Torino realizzato con lo IED abbiamo nuovamente voluto affidare a giovani studenti avviati alla professione della fotografia l’occasione di raccontare i cambiamenti della nostra città, concentrandoci questa volta sulle periferie. Un racconto per immagini che testimonia al tempo stesso come le Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo siano diventate un luogo di riferimento per l’osservazione dell’attualità e per comprendere le trasformazioni del presente attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea”.
Fotografie di: Ballerini Giulia, Bergadano Alessio, Campi Pietro Maria, Celia Sara, De Stefano Luca, Figliuolo Silvio Giovanni Maria, Geraci Gian Marco, Idda Caterina, Lombardo Federico, Luigi Pietro Antonio, Puntillo Stefano, Riva Emanuele, Scalzeggi Alessandro David, Sorbello Erika, Terlizzi Andrea, Verduci Greta, studenti del 2° anno del corso triennale di Fotografia IED Torino.
Stemma del Piemonte, i disegni dei ragazzi del 1979
“Questi disegni ci riportano alle emozioni dei bambini di quarant’anni fa – ha sottolineato il presidente Allasia – che già comprendevano l’importanza di dare alla nostra Regione uno stemma, un simbolo riconoscibile. Molti dei ragazzi partecipanti al concorso lo hanno disegnato a modo loro, molti hanno inserito il Drapò nei loro disegni, quel Drapò che domenica 16 luglio porteremo al Colle dell’Assietta per la Festa del Piemonte”.
Hanno partecipato lo storico Michele D’Andrea e Sabrina Gonzatto dell’associazione Linguadoc, curatori della mostra. Erano presenti all’inaugurazione cinque autori dei disegni in mostra, realizzati del 1979: Fabrizio Geuna, Edi Accornero, Dario Mastallone, Andrea Bozzola e Roberto Ambrosio. (nella foto)
Hanno partecipato all’inaugurazione i consiglieri regionali: Sarah Disabato (M5s), Gianluca Gavazza(Lega), Valter Marin (Lega), Ivano Martinetti (M5s), Michele Mosca (Lega).
Nel dicembre 1979, in vista dell’adozione dello stemma del Piemonte, il Consiglio regionale bandì un concorso d’idee che coinvolse ben 82 scuole piemontesi di ogni ordine e grado, dalle elementari all’università, per un totale di oltre mille elaborati.
Dopo più di quarant’anni, in occasione della Festa del Piemonte, il Consiglio regionale ha deciso di esporre una selezione di quei lavori: una testimonianza preziosa della mentalità degli studenti di allora, che crescevano e si formavano in una società e in una scuola così diverse dalle attuali.
Nei disegni dei ragazzi di allora affiora il Piemonte degli anni ’80, marcato da una forte presenza industriale e da pochi altri riferimenti: le fabbriche e le automobili, le risaie, il vino e lo sci, Gianduja e Cavour, la Mole e San Gaudenzio, con qualche interessante incursione nel design. Non manca il filone araldico, che individuava già nella combinazione della croce e del lambello lo stemma regionale adottato poi nel 1984.
La mostra rimarrà esposta fino al 2 settembre. Se qualcuno degli autori di allora si riconosce nei lavori esposti, contatti gli addetti dell’URP: riceverà in dono il catalogo pubblicato su quel concorso.
Ex ospedale Maria Adelaide, trovato un compratore
L’ex Ospedale Maria Adelaide è chiuso dal 2015 a seguito di un piano di riorganizzazione dell’Assessorato alla Sanità. Nel 2020 la Regione Piemonte ha proposto la riconversione della struttura ad hub per ospitare gli atleti che parteciperanno alle Universiadi che si svolgeranno a gennaio 2025. Il progetto iniziale prevedeva, dopo l’utilizzo per le Universiadi, la trasformazione del complesso in uno studentato avente circa 500 posti letto. Con una mozione recentemente approvata la Circoscrizione VII ha ribadito la necessità che all’interno del progetto di riqualificazione dell’ex Ospedale Maria Adelaide vengano destinati 1000 mq ad area per erogazione di servizi socio- sanitari.
“L’impegno a destinare 1000 mq per l’insediamento di servizi socio sanitari dell’Asl Città di Torino – ha sottolineato a seguito della risposta dell’assessore, Alberto Avetta – all’interno del progetto di riqualificazione dell’ex Ospedale Maria Adelaide non può essere disatteso. Prendiamo atto con favore che la Regione Piemonte condivide questo impegno”.
Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni del consigliere Pd Monica Canalis su rischio saturazione per il passante ferroviario di Torino?; di Maurizio Marello su Calamità naturale 6 luglio 2023; della consigliera Sarah Disabato- M5S su Esternalizzazione di alcune attività degli Ospedali di Cuorgnè e Lanzo. Qual è la posizione della Giunta?; di Sean Sacco su aumento del biglietto del trasporto pubblico. La Regione intervenga; di Ivano Martinetti su nuovo ospedale di Cuneo, dopo la decadenza della proposta di partenariato pubblico privato, come intende procedere la giunta? di Silvio Magliano moderati su Volontari nei reparti: questa Giunta intende intervenire per permettere l’accesso in tutte le strutture piemontesi?
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A regime l’impianto produrrà il 12% del fabbisogno di energia elettrica annuale dello scalo
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In un anno verranno risparmiate oltre 400 tonnellate di CO2 all’anno, l’equivalente di oltre 13.500 alberi piantati
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L’installazione rientra tra le azioni del programma Torino Green Airport
Caselle Torinese, 11 luglio 2023 – L’aeroporto di Torino compie un altro passo verso la decarbonizzazione. È entrato in funzione oggi a Torino Airport il più grande impianto fotovoltaico su tetto in un aeroporto italiano, costituito da 3.651 moduli che coprono una superficie complessiva pari a 6.454 metri quadri (pari all’incirca all’estensione di un regolamentare campo da calcio).
Il nuovo impianto fotovoltaico sarà in grado di generare a pieno regime, 1.585 MWh di energia elettrica in un anno. Con questa taglia, il sistema è in grado di soddisfare fino al 12% del fabbisogno annuale dello scalo aeroportuale, ovvero fino al 60% circa del consumo orario in una giornata assolata.
I pannelli fotovoltaici sono stati installati sulla copertura del terminal passeggeri, sul tetto dell’edificio dedicato al BHS-Baggage Handling System e su quello di una palazzina situata in area tecnica.
L’energia elettrica prodotta dall’impianto con la potenza del sole consentirà all’aeroporto di Torino di evitare l’emissione di 406 tonnellate di CO2 all’anno, l’equivalente di 13.552 alberi.
Grazie a una longevità fino a 40 anni e a un indice di prestazione molto elevato, i moduli fotovoltaici installati sono tra i più efficienti sul mercato: i moduli sono infatti progettati per produrre il 60% di energia in più a parità di spazio per oltre 25 anni, offrono un’alta resistenza meccanica agli agenti deterioranti e non generano il fenomeno dell’abbagliamento.
La realizzazione e il collaudo in tempi rapidi del nuovo impianto sono stati resi possibili anche grazie al ruolo e all’impegno dell’Enac a favore della decarbonizzazione del settore e, in particolare, alle recenti Linee Guida elaborate dall’Ente che hanno semplificato il procedimento amministrativo per gli impianti fotovoltaici aeroportuali, agevolandone l’iter di autorizzazione.
Elisabetta Oliveri, Presidente di Torino Airport, ha commentato: “Con l’inaugurazione di oggi Torino Airport dà ulteriore concretezza al proprio piano di sostenibilità e conferma l’impegno ‘Change is possible’ del Gruppo SAGAT. La messa in funzione del nuovo impianto fotovoltaico segna un momento importante di avanzamento nella realizzazione del nostro piano industriale, di cui sostenibilità e innovazione tecnologica sono due fondamentali pilastri, insieme alle molte altre azioni volte a mitigare gli effetti del cambiamento climatico che stiamo realizzando e che confermano l’eccellenza dell’aeroporto di Torino sul fronte della sostenibilità”.
Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha sottolineato: “Siamo molto orgogliosi di aver realizzato questa nuova opera infrastrutturale, che segna l’inizio del percorso di autoproduzione dell’energia necessaria all’aeroporto. Il nuovo impianto fotovoltaico rappresenta un altro passo nel nostro impegno di riduzione delle emissioni: questa energia verde, combinata alla crescente flotta di mezzi e attrezzature aeroportuali che stiamo via via elettrificando, fa parte di un percorso ben definito della nostra transizione green. Siamo felici di poter contribuire all’azzeramento delle emissioni del comparto, certi che tutta l’industria dell’aviazione proseguirà rapidamente su questa strada”.
Pierluigi Di Palma, Presidente Enac ha dichiarato: “L’inaugurazione di oggi rappresenta un’altra tappa del processo di decarbonizzazione del settore del trasporto aereo. Un percorso che vede coinvolti tutti gli aeroporti italiani e che conferma l’impegno di Enac per la riconciliazione tra il trasporto aereo e l’ambiente. Diamo piena attuazione, pertanto, alla missione dell’Enac che prevede lo sviluppo dell’equa competitività nel rispetto dell’ambiente. L’Ente sta mettendo in campo ogni sforzo per agevolare la semplificazione dei processi autorizzativi che permetteranno agli aeroporti di compiere la transizione verso forme di decarbonizzazione, di riduzione CO2 e di limitazione dell’impatto sull’ambiente”.
Presenti all’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico, anche il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessora alle Attività Produttive della Città di Torino Gianna Pentenero.
Il nuovo impianto fotovoltaico rappresenta un avanzamento del percorso di sostenibilità ambientale ‘Torino Green Airport’, la roadmap di sostenibilità ambientale lanciata nel 2021 che comprende tutti gli interventi già implementati dall’aeroporto di Torino, in via di realizzazione e pianificati per il futuro, con l’obiettivo di raggiungere l’azzeramento delle emissioni sotto il proprio controllo con largo anticipo rispetto alla scadenza del 2050.
Tra le iniziative più rilevanti già avviate, la sostituzione dei veicoli aeroportuali con mezzi full electric che effettuano le operazioni di assistenza agli aeromobili, rendendo possibile un processo di turnaround 100% green, a cui si è aggiunta anche l’entrata in servizio di un’ambulanza elettrica. Un altro tassello significativo del percorso ‘Torino Green Airport’, è stato il conseguimento nel 2022 della certificazione ambientale ACA-Airport Carbon Accreditation Level 3 ‘Optimisation’. Infine, come partner del progetto europeo TULIPS dedicato all’innovazione a fini di sostenibilità ambientale nell’industria aviation, Torino Airport ha già installato un primo impianto fotovoltaico come parte di una smart grid presso la caserma dei Vigili del Fuoco dell’aeroporto.