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Il Nursing Up interviene sulle assunzioni in sanità

Firmato il protocollo per 2000 assunzioni in sanità entro il 2024

 

 “Un primo passo. Bisogna però reinternalizzare i servizi, ed essere veloci e concreti con le assunzioni”

Oggi è stato firmato e diventa operativo il Protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte, le Organizzazioni sindacali e tutti i soggetti coinvolti nel sistema sanità, che porterà con una dotazione di 50 milioni l’anno a 2000 nuove assunzioni a tempo indeterminato di personale del comparto e della dirigenza medica, oltre il normale turn over e al già previsto piano di stabilizzazioni, entro il 2024.

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, tra i principali artefici dell’accordo odierno e da anni in prima linea nel denunciare la ormai cronica carenza di personale in tutti i settori della sanità piemontese, firmatario con le altre organizzazioni sindacali del Protocollo odierno, si esprime positivamente su quello che può essere definito come: “Un primo passo che va nella giusta direzione”.

Spiega il Segretario regionale Nursing Up Claudio Delli Carri: “Dopo anni di tagli e di riduzioni del personale, dopo anni di nostre denunce per le situazioni sempre più difficili degli organici nelle aziende sanitarie di tutto il Piemonte, prendiamo atto di una prima inversione di tendenza. Parlare di 2000 nuove assunzioni entro il 2024, al netto di turn over e stabilizzazioni già programmate, è ovviamente importante e riconosce la sussistenza di un problema di carenza di organici. Dobbiamo però capire che sicuramente questa non è la soluzione definitiva ai problemi accumulati negli anni. Si tratta di un primo passo. Compiuto nella giusta direzione e che ci permette di tornare a fare programmazione sanitaria per rendere la sanità pubblica sempre più di qualità ed efficiente, che è uno dei nostri primi obiettivi assieme alla, ovvia, tutela dei lavoratori”.

Delli Carri, però, sottolinea come il progetto di rilancio della sanità piemontese sia da programmare come un percorso “a fasi”. “Bisogna affrontare almeno tre fasi – dice -. La prima, a breve termine, è quella di fare scorrere da subito le graduatorie ferme, che ci sono, in modo da chiamare in servizio tutti coloro che già hanno affrontato e superato un concorso. Le graduatorie vanno usate e consumate.

La seconda fase, a medio termine, è quella di dare seguito alle nuove assunzioni con un bando e un concorso che devono essere assolutamente rapidi. Non devono passare mesi e mesi dal bando al concorso, altrimenti coloro che sono in attesa di entrare al lavoro, giustamente, possono poi scegliere altre strade, come l’impiego all’estero o nel privato.

Infine, a lungo termine, la terza fase è l’imperativo ritorno all’internalizzazione dei servizi, invertendo il fenomeno attuale dove le esternalizzazioni stanno aumentando in modo esponenziale. Oggi per la sanità pubblica, viste le prestazioni effettuate dai privati, è come se ci fossero due aziende sanitarie complete già esternalizzate. Grazie invece alla reinternalizzazione la sanità pubblica potrà garantire più efficienza ed efficacia nel rapporto costi/servizi erogati”.

“Il personale nelle aziende manca – conclude Delli Carri –. Si tratta di un dato di fatto che non è solo una battaglia sindacale, ma una realtà che con questo piano straordinario di assunzioni ha riconosciuto anche la Regione. E allora bisogna lavorare duramente per il reclutamento dei giovani infermieri laureati, per far tornare appetibile l’impiego pubblico con stipendi adeguati, per rendere veloci ed efficienti le procedure di selezioni e assunzione.

Come Nursing Up vigileremo in modo costante e attentissimo affinché l’accordo sottoscritto venga attuato in modo rapido e continueremo a lottare per arrivare ad avere organici adeguati alle necessità di cura dei cittadini a favore di servizi erogati di sempre maggiore qualità”.

 

Clima, Extinction Rebellion “occupa” la Mole

Questa mattina un gruppo di attivisti di Extinction Rebellion ha occupato il tempietto della Mole, appendendo uno striscione e srotolando alcuni teli neri. “Clima: agire ora”; dopo le proteste al Salone del Libro alla Ministra Roccella, dal principale simbolo di Torino, Extinction Rebellion lancia un messaggio al Governo Meloni e al Governo regionale.

Alle Molinette robot chirurgo salva donna da pericoloso tumore

Salvata donna con asportazione di un tumore timico di 13 cm. che occupava gran parte del torace, per la prima volta grazie ad un intervento chirurgico mini-invasivo con l’utilizzo del robot, presso l’ospedale Molinette di Torino
Nuova frontiera della chirurgia robotica all’ospedale Molinette di Torino: è stata salvata una donna con l’asportazione di un tumore timico di enormi dimensioni che occupava gran parte del torace, per la prima volta grazie ad un intervento chirurgico mini-invasivo con l’utilizzo del robot, presso la Chirurgia Toracica universitaria della Città della Salute di Torino.
L’intervento è stato effettuato su una paziente di 39 anni di Torino, affetta da un tumore di 13 cm che occupava gran parte del torace, un tumore tale che finora non era mai stato asportato con una tecnica chirurgica mini-invasiva robotica.
“Con tre piccole incisioni sul torace di circa un centimetro – spiega il dottor Paraskevas Lyberis – abbiamo portato a termine l’intervento di timo-timomectomia, che con le tecniche tradizionali avrebbe richiesto un taglio di circa quindici-venti centimetri sul torace ed una sternotomia con un decorso postoperatorio più lungo e doloroso”.
Sempre più spesso si utilizza il robot in sala operatoria per rendere gli interventi meno invasivi, più sicuri e senza complicanze.
In questo caso la sfida era quella di riuscire ad asportare un tumore di così grandi dimensioni, localizzato sopra il cuore e l’aorta, mediante l’utilizzo del robot, guidato dal chirurgo toracico.
I dottori Paraskevas Lyberis e Francesco Guerrera, della Chirurgia Toracica universitaria (diretta dal professor Enrico Ruffini), hanno utilizzato una tecnica chirurgica modificata, avvalendosi del robot, mediante l’utilizzo di nuovi traccianti fluorescenti che hanno consentito di asportare la grossa massa toracica, senza lasciarne alcun residuo nè danneggiare polmoni e cuore.
Viste le grosse dimensioni del tumore è stato necessario eseguire una piccola incisione aggiuntiva sottosternale per poterlo estrarre, grazie alla collaborazione del dottor Simone Arolfo della Chirurgia Generale universitaria (diretta dal professor Mario Morino).
Questo intervento così complesso è stato portato a termine con le tecnologie avanzate robotiche in dotazione all’ospedale Molinette, che garantiscono in primis grande precisione chirurgica e riduzione dei rischi di sanguinamento per rottura di grossi vasi.
La tecnica, essendo mini-invasiva, offre inoltre il vantaggio di ridurre il dolore postoperatorio, i giorni di ricovero e l’impatto estetico.
La paziente operata è tornata a casa dopo appena tre giorni dall’intervento ed in ottime condizioni generali.

Torino Centro, ondata di furti e spaccate: due arresti e altri tre denunciati

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Tombini stradali lanciati contro le vetrine dei negozi e serrande forzate con l’uso di leve improvvisate, come cavalletti per biciclette

I Carabinieri della Compagnia Torino San Carlo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini, di 37 e 51 anni, ritenuti responsabili di una serie di furti aggravati nel quartiere di San Salvario. L’operazione è stata condotta sulla base di un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura. Gli episodi di furto, sette in totale, sono avvenuti tra gennaio e aprile scorsi in diversi esercizi commerciali del quartiere. L’indagine è stata avviata dalla Stazione Carabinieri di Torino Borgo San Salvario a seguito delle numerose denunce presentate dai commercianti colpiti da questi reati. I militari, dopo aver visionato centinaia di ore di immagini provenienti dai sistemi di video-sorveglianza acquisiti e aver ascoltato alcuni testimoni oculari, sono riusciti ad individuare i due sospettati.
A volte si trattava soltanto di poche decine di euro, ma i danni arrecati superavano di gran lunga il valore del bottino.
I Carabinieri, durante gli ultimi mesi, hanno intensificato i servizi notturni di prevenzione dei furti agli esercizi commerciali presenti nelle zone di San Salvario, Crocetta e centro di Torino. Queste attività hanno permesso non solo di individuare i due arrestati, ma anche di identificare altri tre presunti autori di furti. L’arresto dei due uomini e l’individuazione di altri tre soggetti indagati rappresentano un importante successo per i carabinieri e un segnale di rassicurazione per i commercianti del quartiere di San Salvario, che hanno subito ingenti danni e preoccupazioni a causa di questa serie di furti.
Le indagini sul caso dei furti a San Salvario proseguono, poiché i carabinieri cercano di stabilire eventuali connessioni con altri episodi simili e individuare eventuali complici.

La street art di Raser protagonista al Lingotto

Il nuovo locale YOUNGO porta il divertimento e “un tratto di strada” dentro il centro commerciale

 

Un tratto di strada direttamente all’interno di un centro commerciale. Per la prima volta in Italia – grazie al progetto curato da UrbanUtopia di Rete Doc Società Cooperativa, studio di Arte e Rigenerazione urbana – la street art entra da protagonista in uno shopping center.  Il nuovo centro amusement YOUNGO, che ha appena aperto i battenti all’interno del Centro Commerciale Lingotto di Torino, ha scelto di affidare la decorazione delle proprie pareti a Reser, writer torinese tra i massimi rappresentati contemporanei nella scena graffiti writing italiana e internazionale.

I progettisti dello spazio YOUNGO, brand dedicato al divertimento e al tempo libero di tutta la famiglia, hanno deciso di immergere le attrazioni più cool del momento, pensate per coinvolgere interattivamente i ragazzi di tutte le età, in un contesto di creatività urbana, in perfetta coerenza stilistica con l’atmosfera post-industriale in cui si colloca il Centro Commerciale Lingotto.

Dal 1994 Reser trae continua ispirazione da ciò che lo circonda, lasciando traccia della sua arte su muri, lungolinea delle stazioni e treni in Italia, ma anche all’estero, in Capitali europee come Amsterdam e Parigi. Inconfondibile, seppure in continua evoluzione, lo stile che si ritrova nei suoi pezzi, tag e throw up in varie contesti, città ed eventi.

“Abbiamo accolto con entusiasmo – spiega Fabrizio Cardamone, direttore del centro commerciale – la decisione del team YOUNGO di portare dentro le pareti del nostro centro un progetto di street art. Le superfici, trasformate in vero e proprio cemento rovinato, e le luci, con l’aiuto dei LED wall, ricreano perfettamente l’atmosfera di fermento creativo: come agorà del nostro tempo ci piace offrire ai giovani e giovanissimi luoghi attrattivi, che possano essere anche di stimolo creativo”.

Orari apertura
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al lunedì al venerdì: 10:00 – 22:00; sabato e festivi: 10:00 – 23:00

Torino omaggia la Francia

Gli assessori Pentenero, Purchia e Tresso hanno partecipato nella Villa della Regina, al ricevimento organizzato per la festa della Repubblica francese. Un appuntamento per celebrare l’evento più importante per la Repubblica francese, la presa della Bastiglia il 14 luglio 1789 e la Festa della Federazione, esattamente un anno dopo, nel 1790, che celebra l’unione della Nazione.

Per la Città di Torino è stata l’occasione per ricordare il rinnovo del Patto di Collaborazione con la Città di Lione, avvenuto lo scorso giugno, con l’obiettivo di favorire attività di confronto e scambio su temi comuni come la gestione del verde pubblico e la valorizzazione dei fiumi. Dopo oltre 120 anni, inoltre, l’anno prossimo la prestigiosa gara ciclistica del Tour de France vedrà tra le tappe italiane la Piacenza-Torino, che attraverserà vari territori della nostra regione per concludersi proprio in città.

Gli assessori hanno infine ringraziato il Console Generale francese Revardeaux che ha annunciato oggi la conclusione del suo mandato.

Piazza Vittorio Veneto. Giovane arrestato dalla Polizia locale

Prosegue l’attività di controllo della Polizia Locale nell’ambito delle azioni del piano di governo della notte predisposto dall’amministrazione comunale per il contrasto alla malamovida.

Questa notte, in piazza Vittorio Veneto, gli agenti hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale un ragazzo di 19 anni, di nazionalità marocchina, sottoposto ad identificazione durante i controlli. Le verifiche, come noto, sono indirizzate a impedire la vendita di bevande alcoliche a minori e a prevenire furti e scippi in zone di forte concentrazione di adolescenti e giovani negli orari notturni.

Alla richiesta di documenti, il diciannovenne ha tentato la fuga provocando anche alcune lesioni a uno degli agenti. Il giovane è stato poi bloccato in via Bava angolo via Pescatore. Il fermato è risultato già destinatario di un provvedimento di custodia cautelare che lo costringeva agli arresti domiciliari che, nella stessa giornata, aveva già violato una volta.

“Il risultato di questa operazione- spiega l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero- è particolarmente significativo perché offre un importante segnale di contrasto alle cosiddette baby gang, in una zona recentemente oggetto anche di danneggiamenti all’arredo urbano. Questo fermo nasce inoltre nell’ambito del monitoraggio della movida e dei fenomeni ad essa collegati in tutta l’area, che ha portato di recente anche a provvedimenti di chiusura di alcuni esercizi commerciali poco rispettosi delle regole sulla somministrazione e vendita di bevande alcoliche”.

Inaugurata la nuova “Piazza della Costituzione”

Nel 75° anniversario dell’entrata in vigore della Carta Costituzionale, Torino le ha dedicato una nuova piazza nel cuore di Borgo San Paolo. Un ampio spazio pedonale, con alberate e fontanelle ornamentali tra le vie Monginevro, Issiglio e Lancia, proprio dove sorgeva lo storico stabilimento automobilistico fondato da Vincenzo Lancia nei primi anni del XX secolo.

La cerimonia di intitolazione, che fa seguito a una decisione unanime della commissione toponomastica della Città di Torino, ha avuto luogo  alla presenza di autorità e di abitanti del quartiere, compresi numerosi anziani residenti nella RSA che si affaccia sulla piazza.

A tenere i brevi discorsi che hanno preceduto lo scoprimento, scandito dall’Inno di Mameli, della targa che indica la nuova denominazione della piazza, sono state la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo (che è anche a capo della la commissione Toponomastica) e la presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise. Ha preso la parola anche il giovanissimo Simone Scanavino, in rappresentanza del Consiglio dei Ragazzi della stessa Circoscrizione.

La presidente Troise ha rievocato le radici industriali del quartiere e il ruolo svolto da tanti suoi abitanti, uomini e donne, sia nelle vicende del movimento operaio sia nella Resistenza, anticamera di quella Costituzione alla quale la piazza, proprio su proposta della Circoscrizione, è stata dedicata. Una Costituzione che reca valori e principi attuali ancora oggi, che ci indica un percorso, ha sottolineato Troise, ricordando come Piero Calamandrei ritenesse che il più importante articolo del documento fondante della nostra repubblica fosse il numero 3, quello che sancisce l’uguaglianza fra tutti i cittadini e cittadine (senza distinzioni di genere, etnia, convinzioni politiche o religiose, condizioni sociali) e impegna la Repubblica a rimuovere le cause delle diseguaglianze. “La democrazia e la libertà – ha concluso Troise – non sono mai scontate, d’ora in poi anche la piazza lo ricorderà a tutti e tutte.”

La presidente del Consiglio comunale, da parte sua, ha sottolineato come “l’intitolazione della piazza alla Costituzione manifesti la volontà di riconoscerci tutti e tutte insieme nei valori e nella Storia che hanno portato l’Italia a diventare compiutamente una Repubblica”. Il fatto che il sedime scelto per celebrare la Carta Costituzionale sia una piazza, ha aggiunto la presidente, è significativo perché ben rappresenta la genesi del documento che ha scritto le regole fondanti del nostro Stato. La piazza è per sua natura un punto d’incontro, di confronto continuo: ed è “esattamente quello che fu il lavoro svolto dai nostri padri e madri Costituenti”, i quali, “diversi tra loro per colore politico ed estrazione sociale, seppero costruire insieme le solide fondamenta della nostra democrazia”. Nonostante i suoi princìpi non abbiano ancora trovato completa attuazione, ha proseguito Grippo, “in 75 anni la Costituzione non ha mai smesso di essere guida e monito per il nostro Paese, per la nostra comunità”. Una consapevolezza, quella dell’attualità della Costituzione, da tramandare: “anche l’intitolazione di due vie, nei giorni scorsi alle staffette partigiane Lidia Menapace e Teresa Mattei, quest’ultima anche eletta all’Assemblea Costituente che scrisse la Carta Costituzionale: i loro nomi appartengono alla stessa storia che celebriamo oggi” ha affermato Grippo. Rivolgendosi ai numerosi bambini presenti, la presidente ha concluso esortandoli a un gioco: “leggere un qualsiasi articolo della Costituzione e provare a pensare come si vivrebbe se a qualcuno non avesse lottato, anche a costo della vita, perché quell’articolo diventasse legge sopra ogni legge”.

Il giovanissimo Simone Scanavino, a nome del Consiglio dei Ragazzi della Circoscrizione 3, ha fatto un brillante paragone, pensando allo stabilimento industriale che esisteva ove oggi sorge la nuova piazza: “Qui gli operai costruivano le automobili con il loro impegno, assemblandone i pezzi, anche la nostra Costituzione è nata così. I politici di allora l’hanno composta mettendo insieme i pezzi migliori del nostro Paese. Questa piazza rappresenta il nostro presente e il nostro futuro. Oggi siamo qui, con le nostre paure e anche con i nostri sogni”.

Carenze igienico amministrative: 50 mila euro di multa a locali San Salvario

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio ad “alto impatto” coordinati dal Commissariato di P.S. Barriera di Nizza e svolti in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Polizia Municipale Circoscrizione 8 San Salvario, con personale dell’ASL-SIAN, della SPRESAL e dell’Ispettorato del Lavoro.

L’attività ha avuto luogo ieri pomeriggio e, anche grazie all’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e di personale della Polfer, ha interessato l’area antistante la stazione di Porta Nuova e le vie limitrofe, portando all’identificazione di 176 persone e a sanzioni per quasi 50000 €, elevate nei confronti di alcuni dei 9 esercizi pubblici sottoposti al controllo.

In particolare, all’interno di un ristorante cinese sono state riscontrate diverse violazioni amministrative e carenze igienico sanitarie, tanto da portare alla sospensione, da parte dell’Asl-Sian, dell’attività fino al ripristino delle condizioni previste per legge e alla elevazione di sanzioni, da parte dell’Ispettorato del Lavoro, del personale di Polizia Municipale e dell’ASL, superiori ai 23.000€.

All’interno di un locale di via Berthollet, inoltre, la Polizia Municipale ha accertato e contestato l’apertura abusiva di esercizio di vicinato, la mancanza dell’autorizzazione sanitaria e delle relative procedure di autocontrollo HACCP, precarie condizioni igienico sanitarie ed altre irregolarità, irrogando sanzioni per oltre 12000 €.

Per una kebabberia  di via Nizza è stata disposta dal personale dell’Ispettorato del lavoro la sospensione dell’attività a partire dalla data odierna, in considerazione di alcune violazioni in materia sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, con sanzioni di 6000€.

Anomalie nella conservazione degli alimenti sono state inoltre riscontrate dei NAS dei Carabinieri in due locali ubicati nelle vicinanze della stazione, che sono stati multati per 4000 € complessivi.

Infine, un cittadino straniero, colto nel tentativo di vendere dello stupefacente a personale della Polizia di Stato in abiti borghesi, è stato denunciato per violazione della legge sugli stupefacenti; un cittadino italiano, trovato in possesso di alcuni orologi di pregio, di kit di assemblaggio degli stessi, nonchè della somma di 8000 €, è stato denunciato per ricettazione.