CRONACA- Pagina 599

Furti nelle aree di servizio, rubati oggetti per migliaia di euro: 4 arresti

Il rafforzamento dei dispositivi di vigilanza sulle nostre autostrade, in questi giorni di esodo e controesodo, ha consentito alla Polizia di Stato di individuare ed arrestare, in data 20 agosto, 4 cittadini sudamericani, per il reato di furto aggravato. L’operazione di polizia giudiziaria si è sviluppata nell’ambito delle attività di controllo intensificate e pianificate dal Compartimento Polizia Stradale di Torino, sulla rete autostradale del Piemonte e Valle d’Aosta, volte a garantire la sicurezza di tutti e a contrastare efficacemente, anche con l’ausilio di numerose pattuglie in abiti civili, alcuni fenomeni di microcriminalità che si consumano nelle Aree di Servizio. Gli investigatori della Sezione Polizia Stradale di Novara – Sottosezione di Novara Est – , proprio in occasione dell’esodo estivo di ferragosto, nella giornata del 15 agosto, riuscivano ad attivare tempestivamente una attività di indagine a seguito del furto di due borse ai danni di due donne che nei pressi rispettivamente dell’area di servizio San Rocco (Rondissone) e Novara Sud (Novara) presenti lungo l’autostrada A4 Torino – Milano, stavano consumando il pasto insieme ai propri famigliari.. Il pronto intervento della pattuglia consentiva di raccogliere importanti elementi che consentivano di individuare e monitorare i sospettati che dopo essere usciti dalla sede autostradale nei pressi di Borgo D’Ale (VC) ed aver utilizzato il bancomat di una delle due vittime nei pressi della cittadina di Cigliano, erano rientrati, sempre in autostrada A/4, impossessandosi di un’altra borsa presso l’area di servizio di Novara Sud. I malviventi, per tutti i furti, come accertato dall’Unità di Polizia Giudiziaria della Sottosezione Polizia Stradale di Novara Est, risultavano aver utilizzato sempre il medesimo veicolo, una Cadillac noleggiata il giorno prima in provincia di Torino. L’attività volta a rintracciare il veicolo e i suoi occupanti durava alcuni giorni e culminava con l’arresto in flagranza di due uomini e due donne che durante il pomeriggio dello scorso 20 agosto consumavano altri due furti ai danni di una profumeria di Rivarolo Canavese (TO) e di un negozio di ottica presente nel comune di Pavone Canavese (TO). In questo caso i malviventi erano riusciti ad impossessarsi di 12 paia di occhiali e 14 confezioni di profumo per un valore di oltre 5 mila euro. I quattro venivano seguiti ed arrestati mentre si stavano accingendo ad imboccare l’autostrada A5 Torino-Aosta e dove venivano bloccati da 2 pattuglie della Polizia Stradale che dopo averli identificati ed eseguito la perquisizione, procedevano al sequestro della refurtiva e traducevano gli arrestati in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le due donne presso il Carcere “Lorusso e Cotugno” di Torino ed i due uomini presso la Casa Circondariale di Ivrea. Gli investigatori, considerata la “professionalità” criminale dei quattro, e gli importanti elementi raccolti sinora a loro carico, non escludono che si possa trattare di una banda operativa da tempo e ben organizzata, dedita stabilmente anche ai furti all’interno delle aree di sosta autostradali. In questo senso, coordinati dalla Procura di Ivrea, sono in corso attività di riscontro investigativo per altri eventi accaduti sulla rete autostradale.

Barriera di Milano: la polizia identifica cento persone

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio ad “alto impatto” coordinati dal Commissariato di P.S. Barriera di Nizza e svolti in collaborazione con personale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale.

All’attività che ha avuto luogo giovedì pomeriggio, hanno preso parte equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”, personale della Stazione Carabinieri Falchera e dei N.A.S., dei Baschi Verdi della Guardia di Finanza e della Polizia Commerciale della Polizia Locale, oltre ad unità cinofile della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

Nel corso dell’attività:

ü sono state identificate 99 persone;

ü sono stati controllati 4 esercizi pubblici;

ü una persona è stata arrestata;

ü una persona è stata denunciata in stato di libertà;

ü tre persone sono state sanzionate amministrativamente.

La Polizia di Stato ha arrestato un cittadino straniero, pluripregiudicato, trovato in possesso di diversi grammi di sostanza stupefacente del tipo shaboo oltre che di 6550 euro in contanti, verosimile provento dell’attività illecita svolta. Inoltre, gli agenti hanno sanzionato amministrativamente tre persone, alcune delle quali avventori dei locali controllati di Corso Vercelli, poiché trovati in possesso di modiche quantità di sostanza stupefacente.

Personale dei NAS ha diffidato il titolare di un bar di corso Vercelli a regolarizzare le carenze igienico sanitarie riscontrate relative alle cucine del locale, entro 30 giorni, con la previsione della contravvenzione di 3000 euro in caso di inottemperanza. Identica diffida per le stesse ragioni è stata comunicata al titolare di una trattoria di corso Palermo. In entrambi gli esercizi, personale della Guardia di Finanza ha riscontrato la presenza di lavoratori irregolari privi di rapporto di lavoro e per tale ragione i titolari sono stati segnalati all’Ispettorato del Lavoro per le sanzioni previste e all’INPS per i contributi non versati.

Nel corso di un controllo di un circolo privato di coso Vercelli, la Polizia Locale ha sanzionato amministrativamente l’esercizio per somministrazione abusiva e mancanza del documento di valutazione dell’impatto acustico. La Guardia di Finanza, invece, ha sequestrato 5 chili di tabacco per narghilè di contrabbando, elevando una sanzione con pagamento in misura ridotta di 10000 euro.

Due arresti per spaccio, sequestro di 600 grammi di droga

Nelle scorse ore, la Polizia di Stato di Torino ha arrestato due cittadini stranieri per violazione della legge sugli stupefacenti.

Il primo controllo è avvenuto nei pressi di via Alimonda, dove i poliziotti del Comm.to di P.S. Barriera di Milano hanno notato un cittadino marocchino camminare per strada e mostrare segni di nervosismo alla vista della pattuglia. L’uomo si dava a una precipitosa fuga per la via, disfacendosi di alcuni panetti di stupefacente, e pochi metri dopo veniva fermato. Si tratta di un trentenne di nazionalità marocchina. Gli agenti riuscivano a recuperare immediatamente i panetti da lui gettati, che risultavano essere circa 200 grammi di hashish.

In considerazione della quantità di stupefacente sequestrato a suo carico, i poliziotti effettuavano una perquisizione di casa sua, e qui rinvenivano, nascosti in un armadio, altri 4 panetti del tutto simili ai primi, aventi un peso di circa 400 grammi, e nelle tasche di una tunica la somma in denaro contante di 1320 €, sequestrata in quanto verosimilmente di provenienza illecita.

Appena poche ore prima, sempre durante il controllo del territorio, gli agenti del Comm.to Madonna di Campagna effettuavano numerosi passaggi nell’area verde del Parco Dora, tra le vie Borgaro, Tesso, Verolengo e Corso Mortara. Proprio qui, notavano un giovane maliano a bordo di un monopattino elettrico che, incrociando la Volante, arrestava bruscamente il mezzo. Il diciottenne tentava di addurre delle scuse poco credibili sulla sua presenza sul posto, asserendo di aver appena partecipato a un partita di calcio con dei connazionali; i polizotti nutrivano dei sospetti in merito, in quanto lo stesso non appariva per nulla sudato o stanco ed aveva un vistoso rigonfiamento sotto la t-shirt. Durante il controllo, venivano rinvenuti sotto la maglietta, sul fianco destro, 41 ovuli di cocaina e crack e 2 di marijuana, occultati artigianalmente in alcune confezioni di fazzolettini.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza emersi a loro carico in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, i due cittadini stranieri sono stati arrestati. I procedimenti penali si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Il pronto soccorso di Carmagnola non chiude di notte

La Regione mobilita medici e sanitari dell’emergenza-urgenza di Azienda Zero per garantire il servizio
Il Pronto soccorso di Carmagnola non chiuderà di notte. La Regione ha dato mandato ad Azienda Zero di mettere a disposizione il proprio personale dell’Emergenza-urgenza in modo da garantire l’apertura del Pronto soccorso 24 ore su 24 senza alcuna revisione del servizio. Questo consentirà alla struttura di continuare a garantire il servizio 24 ore su 24, compresa la week surgery per gli interventi chirurgici in corso di attivazione all’interno della struttura.
“Abbiamo raccolto l’allarme lanciato dall’Asl To5 sul rischio che il Pronto soccorso di Carmagnola potesse chiudere di notte per carenza di medici e personale sanitario e ci siamo immediatamente attivati per individuare la soluzione che prevede l’intervento di Azienda Zero a supporto del personale dell’ospedale che così potrà continuare a rispondere in maniere efficace ai bisogni di cura della cittadinanza” annuncia il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che ha subito informato la sindaca di Carmagnola, Ivana Gaveglio.
“Sono lieta che il rischio di chiusura notturna del Pronto soccorso del nostro ospedale sia scongiurato – aggiunge Gaveglio – Ringrazio il presidente Cirio e la Regione per l’immediato intervento e per la soluzione individuata che ci consente di garantire ai nostri cittadini e a quelli dei comuni limitrofi un servizio importante come quello dell’emergenza anche durante le ore notturne”.

“Topi d’alloggio”, tre fermati sospettati per i furti nelle abitazioni

Nella prima serata di lunedì 7 agosto, nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto dei reati predatori e, in particolare, del fenomeno dei furti in abitazione, in tendenziale aumento nel corso della stagione estiva, personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Torino, pattuglie “Falco”, ha proceduto al fermo di polizia giudiziaria nei confronti di tre cittadini georgiani gravemente indiziati del delitto di ricettazione.

Il provvedimento precautelare è stato adottato all’esito di un’attività di polizia giudiziaria che ha consentito di rinvenire e sequestrare circa 150 utensili utili a forzare le serrature delle porte di accesso alle abitazioni delle potenziali vittime.

Oltre agli strumenti di effrazione, gli operatori sono riusciti a recuperare una considerevole quantità di refurtiva tra monili in oro e argento, orologi di lusso, articoli di pelletteria griffati e dispositivi elettronici. Gli immediati accertamenti svolti hanno permesso di restituire una parte dei beni rinvenuti alle parti lese; per i restanti oggetti, è stato predisposto un catalogo fotografico che nei prossimi giorni potrà essere visionato sulla “bacheca degli oggetti rubati”, alla pagina https://questure.poliziadistato.it/bacheca.

Il provvedimento è stato convalidato dal G.I.P. presso il Tribunale di Torino, che ha altresì disposto per i tre uomini l’applicazione della custodia cautelare in carcere.

Violento nubifragio in Monferrato

Violento nubifragio ferisce Valcerrina e Casalese. Il Casalese è stato colpito da un violento quanto repentino ed inaspettato nubifragio nel pomeriggio di sabato. Un vento oltre i cento chilometri orari e una pioggia battente hanno provocato disagi ed ingenti danni a Ozzano, Madonnina di Serralunga di Crea (dove un tetto condominiale è volato oltre la ferrovia), caduta di alberi a Salabue. Sul campo oltre ai vigili del fuoco e protezione civile anche AIB Valcerrina Aldo Visca per taglio piante pericolanti a Cerrina, Gabiano, Ponzano, Serralunga di Crea.

IL VALCERRINESE

Accoltella il padre nella notte. I carabinieri lo arrestano

Lo ha accoltellato alla schiena mentre dormiva. Ferito, è riuscito a scendere in strada a chiamare aiuto. L’aggressore di 30 anni, figlio della vittima,  è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. E’ accaduto nella notte in un appartamento in centro a Torino in via Gioberti.

Il figlio, con problemi psichiatrici, ha usato un coltello da cucina per aggredire il genitore. I carabinieri lo hanno arrestato.

Bimba cade dal quinto piano. Un passante la afferra e le salva la vita

Una bambina  di 5 anni è caduta dal quinto piano di un condominio in via Nizza 389 a Torino ma è stata afferrata al volo da un passante che le ha salvato la vita. L’allarme è stato dato da un inquilino del palazzo di fronte che ha attirato l’attenzione di un passante visto che  la bambina si trovava in una situazione precaria. Da sotto il passante ha seguito la scena finche’ la piccola non si è sbilanciata ed è precipitata. L’uomo l’ha presa al volo attutendo la caduta. Entrambi stanno bene.

Il Piemonte ringrazia la Cina per l’aiuto ricevuto durante la pandemia

“Al Popolo di Wenzhou, con profonda gratitudine per il concreto aiuto offerto al Piemonte nel momento di maggiore difficoltà dell’emergenza pandemia durante la primavera 2020. Piemonte e Cina insieme per il benessere e la salute dei popoli”.

E’ il testo della pergamena che ieri sera l’assessore regionale della Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha consegnato direttamente nelle mani del direttore dell’Ufficio Affari esteri di Wenzhou, Chen Jin, nella sede della Regione di Wenzhou, in Cina, esprimendo il ringraziamento ufficiale della Regione Piemonte alla comunità cinese per l’aiuto ricevuto durante la pandemia.

Alla cerimonia erano presenti anche alcuni componenti della giunta regionale di Wenzhou.

«Mantengo la promessa che avevo fatto tre anni fa a me stesso e agli amici cinesi – osserva l’assessore Icardi – di venire a ringraziare e stringere loro la mano non appena le condizioni lo avessero consentito. Il Piemonte non può dimenticare l’estrema tempestività e generosità con cui il popolo di Wenzhou rispose al disperato appello della nostra Regione durante la pandemia».

«Ricordo ancora bene come nella primavera del 2020 la situazione fosse drammatica – ha detto l’assessore Icardi nel suo intervento a Wenzhou – non solo in Piemonte e in Italia, ma in tutto il mondo, dove mascherine e altri dispositivi di protezione individuale erano diventati ovunque introvabili, con le truffe e le speculazioni che si moltiplicavano senza limiti. Chiesi aiuto ad un vecchio amico, Chen Ming, presidente dell’associazione “Nuova Generazione Italia-Cina” e immediatamente partì la gara di solidarietà. In sole 48 ore volontari, fondazioni e istituzioni della regione di Wenzhou raccolsero fondi e materiali da inviare in Piemonte. Avevamo solo poche centinaia di mascherine per tutta la regione, quando arrivò direttamente da Wenzhou un intero aereo carico di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale, con trasporto e materiale regalato al Piemonte. Migliaia di mascherine, tute, guanti e occhiali protettivi per gli operatori dei nostri ospedali, che stavano operando al limite estremo delle risorse.

A quella prima donazione di materiale sanitario da Wenzhou, ne seguirono presto altre, compresa la donazione di 10 ventilatori polmonari per terapie sub-intensiva, per un valore di circa 120 mila euro. Si trattò, è il caso di dirlo, di una vera e propria boccata d’ossigeno per i medici, gli infermieri e i pazienti degli ospedali piemontesi, evitando in extremis l’esaurimento delle scorte, con conseguenze che sarebbero state davvero devastanti».

L’assessore ha poi ricordato l’accordo siglato allora tra l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e il governo regionale di Wenzhou (da dove proviene la maggioranza dei cinesi immigrati in Italia) con cui il Piemonte ha garantito il deposito e la logistica per la fornitura di una parte di quelle mascherine a tutte le comunità cinesi d’Italia.

Dopo l’incontro istituzionale con il direttore dell’Ufficio Affari esteri di Wenzhou e i componenti della giunta regionale, l’assessore Icardi è stato ricevuto dai rappresentanti delle associazioni Nuova Generazione Italia-Cina, Wenzhounesi Uniti nel mondo e Giovani Wenzhounesi, oltre che delle fondazioni Zhi Ai di Zhejiang e Zhejiang Anfulisheng e del Governo di Wenzhou, tutti promotori della raccolta benefica a favore del Piemonte, alla quale avevano aderito numerosi semplici cittadini, tra cui spicca la benefattrice wenzhounese Lu.

Uno speciale riconoscimento è stato consegnato dall’assessore piemontese al presidente dell’Associazione Nuova Generazione Italia-Cina, Chen Ming, “per la costante e affidabile collaborazione offerta al Piemonte nel comune percorso di conoscenza e crescita dei rispettivi Popoli”.

Sauze d’Oulx celebra l’architetto Mollino

Salice d’Ulzio dedica domenica 27 agosto a Casa Mollino un incontro in occasione dei 50 anni della scomparsa del geniale architetto che fu anche fotografo

 

A cinquanta anni dalla morte del maestro Carlo Mollino, cui si deve, tra i suoi capolavori, il nuovo teatro dell’opera di piazza Castello, il rinnovato teatro Regio, le prime celebrazioni risalgono al Fuorisalone di Milano, che lo ha omaggiato con una mostra in cui è emersa la sua figura poliedrica di architetto, designer e fotografo. Domenica 27 agosto, in occasione del 50esimo anniversario della sua scomparsa, emerge l’iniziativa di Sauze d’Oulx, che organizzerà alle 11 un incontro allo Chalet Mollino, nella sua Casa Mollino gestita da Fulvio Ferrari e visitabile su prenotazione.

Al teatro Regio di Torino, a ottobre, sarà promossa un’altra esposizione dal titolo “Atlante”, a cura di Fulvio e Napoleone Ferrari.

Mollino, oltre a essere stato un geniale architetto e docente presso la Facoltà di Architettura di Torino, è noto anche per le sue fotografie, che tenne in gran parte segrete e che emersero solo in seguito. Dopo aver ritratto molti volti di donne, scrisse un libro sulla fotografia dal titolo “Il messaggio della camera oscura”, nel 1943.

“Il teatro Regio – spiega Fulvio Ferrari – visto in sezione rappresenta un busto greco femminile”. Ha costituito un lavoro molto caro a Mollino che, da poco, aveva terminato l’edificio della Camera di Commercio di Torino, il Palazzo degli Affari cui lavorò con Carlo Graffi, Alberto Gaiardi e Antonio MIgliasso, completando il tutto nel 1972.

Il sovrintendente del teatro Regio Mathieu Jouvin ha dedicato una parte importante della programmazione di quest’anno alla celebrazione dei cinquanta anni del teatro Regio.

MARA MARTELLOTTA