CRONACA- Pagina 583

Scultura in polistirolo come omaggio ai clochard

L’artista Luciana Penna ha posato  su una panchina
del giardino Sambuy, davanti a via Roma, la sua scultura realizzata  usando il polistirolo delle cassette del pesce (ben lavate), omaggio ai clochard, con altri 13 scultori che hanno usato diversi materiali di ricupero. La mostra, inaugurata il 6 novembre, durerà fino al 15 novembre, il giardino è aperto dalle ore 8 alle 20.

Enzo Grassano

In seimila alla Maratona di Torino: raccolti 20 mila euro per la ricerca sul cancro

In seimila questa mattina hanno corso la Maratona di Torino, favorita da una splendida giornata di sole.

La competizione è stata vinta da  Sendeku Alelgn Amogne, etiope, classe 1995 che ha chiuso in 2h09’46”. Secondo e terzo posto: i keniani Joel Kipkenei Melly (2h10’59”), e Timothy Kosgei Kipchumba con  2h12’50”.

La femminile  è stata vinta dalla keniana Dorine Jerop Murkomen con 2h31’30”, prima dell’ etiope Etsegenet Belete a 2h32’48”. Terza la  keniana, Lenah Jerotich, 2h34’53”.

Stamane inoltre a Torino si è corso  per sostenere la ricerca sul Cancro. Oltre alla Torino City Marathon, sulla distanza classica di 42 chilometri, si è disputata la stracittadina non competitiva di 7 km,Torino City Run, che ha destinato una parte del costo dell’iscrizione alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Gli oltre 2 mila partecipanti hanno consentito di raccogliere circa 20 mila euro destinati alle attività di ricerca e di cura dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. Fra i partecipanti che indossavano lo speciale pettorale con la scritta “#sostienicandiolo”, anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

Tra i migranti soccorsi a 2300 metri anche una donna incinta

C’è anche una donna incinta tra i 9 migranti, che hanno cercato da Claviere  a 2350 metri di quota di recarsi verso la Francia. Li hanno raggiunti nella notte  i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese con il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Croce Rossa. A essere salvati 7 uomini e due donne, tra loro una incinta e in stato di ipotermia.

Spaccio in Barriera di Milano, 5 arresti

Continua senza sosta l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Barriera Milano.

Nella scorsa settimana, sono 5 le persone arrestate in corso Vigevano dagli agenti del Comm.to di P.S. di zona e del Comm.to Madonna di Campagna gravemente indiziate di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

In un caso, si tratta di due cittadini senegalesi  di 33 e 34 anni che unitamente a un cittadino gambiano di 37 sono stati colti, durante il controllo di un immobile sito in coso Vigevano, nell’atto di cedere un ovulo a un soggetto straniero.  A seguito della perquisizione dell’appartamento ove i tre convivono, gli agenti hanno rinvenuto circa 170 grammi di marijuana suddivisa in 10 ovuli, e la somma di 780 € in contanti.

Sempre nello stesso stabile, pochi giorni prima, i poliziotti hanno tratto in arresto due giovani cittadini stranieri,  anche loro di nazionalità senegalese. Durante un controllo al primo piano, unitamente ai colleghi del Comm.to di P.S. Madonna di Campagna, i poliziotti si imbattono in un ragazzo che alla loro vista getta dello stupefacente per terra; si tratta di un involucro contenente pochi grammi di crack. All’interno dell’alloggio ove il giovane dimora, però, rinvengono 25 ovuli di crack , 3 lamette e un accendino e materiale vario pronto per lo spaccio al dettaglio delle dosi.

I due giovani vengono tratti in arresto per la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Reiki e cure complementari per il benessere dei pazienti

Anche a beneficio dei genitori e dei professionisti dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino

Grande successo per il progetto “REIKI in ospedale”, portato avanti da un gruppo di infermiere pediatriche che offre a pazienti, genitori e professionisti percorsi Reiki settimanali, presso alcuni reparti ad alta complessità fisica ed emotiva dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino, quali l’Oncoematologia pediatrica, il Centro Trapianti e l’Hospice “Isola di Margherita”. Il Reiki, insieme ad altre tecniche, quali ad esempio l’aromaterapia, lo yoga della risata, la riflessologia, la comunicazione ipnotica, fa parte delle tecniche complementari alla medicina ufficiale riconosciute dall’O.M.S., utili per la riduzione del dolore e dell’ansia dei piccoli pazienti e dei loro genitori, migliorando la compliance e l’aderenza terapeutica nell’intero percorso di cura pianificato.
All’interno dell’ospedale il Reiki sta ottonendo risultati molto significativi sulla riduzione del dolore percepito dai bambini e dagli adolescenti, sull’aumento di sensazioni di benessere e di sollievo tra i caregiver e sulla diminuzione del burn-out tra i professionisti.
I risultati ottenuti sono stati appena pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali (Journal of Pediatric Oncology Nursing) ed ora raccontati in un libro dal titolo “Dono d’Amore” (edito da Primalpe).
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo ed ADISCO sezione Piemonte ed è stato fortemente voluto dalla professoressa Franca Fagioli (Direttore del Dipartimento di Pediatria e Cura del Bambino Regina Margherita della Città della Salute di Torino) e dalla dottoressa Laura Odetto (referente Di.P.Sa. per il Regina Margherita). Ancora una volta l’ospedale Infantile Regina Margherita si dimostra all’avanguardia nella proposta di approcci innovativi al prendersi cura del bambino e dell’adolescente ospedalizzato, della sua famiglia e di tutti i suoi operatori sottoposti ad attività quotidiane intense, in particolare dal punto di vista emotivo. Proprio per tutti questi motivi a breve partirà un Ambulatorio di Cure Complementari pediatrico, primo ed unico a livello nazionale, con un percorso ed un setting dedicato all’offerta di tali cure.

Sanità, Nursing Up: “Giù le mani dalle pensioni degli infermieri!”

Cresce giorno dopo giorno il nostro stato d’agitazione”

 «La recente norma apparsa nella bozza della Legge di Bilancio che modifica il rendimento della quota retributiva (precedente al 1996) delle pensioni liquidate dal 2024, avrà senz’altro conseguenze assai deleterie per il nostro sistema sanitario, minando nel profondo la già traballante stabilità di un SSN che non ha certo bisogno di ulteriori colpi.

Una riforma inconcepibile quella che abbiamo davanti, che ci vede esternare pubblicamente la nostra reiterata e ferma opposizione».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up. 

«La paventata riduzione delle aliquote di rendimento dei contributi versati tra il 1981 e il 1995 potrebbe rappresentare una vera e propria punizione che il personale attualmente in servizio nella sanità pubblica non merita, con una perdita stimabile tra il 5% e il 25% dell’assegno pensionistico annuale, da moltiplicare per l’aspettativa di vita media.

Una norma dai contenuti paradossali, anche e soprattutto alla luce di quanto i professionisti della sanità patiscono già da tempo, un vero colpo di mannaia , di dubbia costituzionalità perché impatta sui diritti acquisiti, che chi lavorato per anni per la tutela della salute della collettività non merita affatto. 

Dove vogliamo arrivare? Da qualche giorno, continua De Palma, nelle varie regioni italiane si tengono assemblee spontanee. I colleghi vogliono portare la loro indignazione nelle piazze. Ma siamo anche di fronte ad una vera e propria impennata di contatti telefonici da parte di infermieri, che ci chiamano da tutta Italia per conoscere le offerte di lavoro all’estero e l’iter da intraprendere per abbandonare la sanità pubblica. 

Il preoccupante appello che accomuna tutti è ancora una volta uno e uno soltanto: aiutateci ad andare via dalla sanità italiana.

Se continua così, non è affatto una esagerazione, prosegue De Palma, aumenterà in modo spropositato il numero di infermieri che lavorano fuori dall’Italia (sono già 7mila le persone  fuggite all’estero negli ultimi anni, secondo le principali agenzie di recruitment), a cui si aggiungeranno almeno 12mila pensionamenti anticipati “evitabili”, entro i prossimi 3 anni. 

Come potrà il nostro già debole sistema sanitario nazionale resistere di fronte a questo vero e proprio tsunami? Soprattutto cosa ne sarà della qualità dell’assistenza?

Sono tanti i professionisti che si stanno preparando a scendere nelle piazze di tutta l’Italia per denunciare le loro condizioni di lavoro disumane, ma anche per sostenere le nostre richieste di immediata cancellazione della norma sulle pensioni .

Chiediamo pubblicamente, e senza ulteriore indugio, la cancellazione di questa norma infausta, dice ancora De Palma.

“Dare voce al silenzio” contro il bullismo e la violenza sulle donne

IL RISPETTO COME ANTIDOTO ALLA VIOLENZA

“Non si può tornare indietro, ma possiamo agire prima”

7 – 25 novembre: al via la campagna “Prima di” contro il bullismo e la violenza sulle donne organizzata da “Dare voce al silenzio” Onlus 

Appello alle scuole aperto a tutti gli istituti del Piemonte per l’anno scolastico 2023\2024.

Dare Voce al Silenzio Onlus” organizza una campagna denominata “Prima di…” contro il bullismo e la violenza sulle donne, e più in generale sui temi legati al rispetto, con lancio nelle giornate di martedì 7 e sabato 25 novembre.

La campagna ha l’obiettivo di coinvolgere le scuole piemontesi (studenti dai 12 ai 17 anni), iniziando martedì 7 novembre alle ore 9 dalConvitto Nazionale Umberto I, in via Bligny, 1, in cui verranno proiettati i tre video ideati e realizzati dal regista Giuseppe Bisceglia e dall’attore Max Liotta, che hanno l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti e i docenti sulle due tematiche della violenza e del rispetto. 

Prenderanno parte all’incontro gli studenti e le studentesse delle 2e e 3e classi del Liceo Classico Europeo, Liceo Classico Cambridge, Liceo Economico Sociale, Liceo Scientifico Cambridge e Liceo Scientifico Internazionale. Posti limitati: per prenotazioni scrivere all’indirizzo e-mail dell’associazione. 

Successivamente, verranno coinvolte altre scuole, a cominciare dal Liceo Regina Margherita con gli studenti del Liceo Scienze Umane, Liceo Economico Sociale e Liceo Linguistico.

L’appello alle scuole per aderire alla campagna è aperto: per tutti gli istituti che volessero partecipare, coinvolgendo i propri studenti e professori, questi sono i contatti: 

 

darevocealsilenzio@gmail.com

 

 

Il video che verrà lanciato il 7 novembre, a tema bullismo, ci racconterà la drammatica storia di Sara:

https://vimeo.com/870578515/6c8bbaf735

 

La storia si intreccia poi con altri due video che completano la narrazione, relativi alla sensibilizzazione per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che verranno diffusi sabato 25 novembre: seguirà comunicato stampa con dettagli dell’evento.

La Onlus inizierà con una introduzione dei concetti principali con breve lezione frontale seguita dalla proiezione dei video concepiti ad hoc, da cui fare partire l’interazione con i ragazzi per stimolare il dialogo, il confronto e la partecipazione attiva. I temi saranno trattati valorizzando le esperienze personali, le opinioni, i punti di vista, le emozioni dei partecipanti evitando generalizzazione e giudizi di merito. 

Il Progetto Dare Voce al Silenzio nasce nel 2014 dall’incontro di un gruppo di professionisti che opera da anni nell’ambito dei diritti delle donne e dei minori, accomunati dal desiderio e dalla volontà di operare efficacemente per la tutela di tali fasce deboli. L’idea di partire dalle scuole per “denunciare” casi di maltrattamenti tra minori nasce da un dato che, sia a livello regionale, che nazionale è allarmante: la percentuale di sottorilevazione delle segnalazioni di violenza interpersonale o abuso a livello nazionale è del 94% (proiezione nazionale sulla base delle stime effettuate a livello regionale) il che significa che solo 6 casi su 100 vengono presi in carico e il minore tutelato. Poiché la violenza sui minori è nel 90% dei casi intra-familiare, solo l’insegnante può avere la percezione e la sensibilità per vedere comportamenti o segnali che possono essere indicativi di un abuso o di violenza.

In questi anni, nel solco della Mission, l’Associazione ha organizzato incontri con gli Insegnanti di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria raggiungendo circa 2700 Insegnanti provenienti da 472 Istituti di Torino e del Piemonte, erogando 6290 ore di formazione agli insegnanti.

Sono attive collaborazioni e attività con l’Ordine degli Avvocati (Convegno sulle Separazioni conflittuali), la Polizia di Stato e il Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale di Torino.

Obiettivo principe di tutte le attività dell’associazione è quello di educare al rispetto come antidoto alla violenza: trasmettere ai giovani l’importanza di non ricorrere alla violenza nell’ambito delle relazioni, cercando di coinvolgere e sensibilizzare, affrontando e cercando di ridurre tutti quegli stereotipi che possono creare solo tensioni, privilegiando la diffusione di una cultura alternativa alla violenza. 

Nitto ATP Finals: in piazza Castello a Torino sta nascendo Casa Tennis

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Non è ancora ultimata ma con la sua forma, in piazza Castello, ha già attratto gli sguardi dei più curiosi: è Casa Tennis, la cupola geodetica del diametro di 21 metri che durante le Nitto ATP Finals ospiterà un ricco programma di conferenze e interviste con sportivi, giornalisti, scrittori ed artisti, per un totale di 50 appuntamenti gratuiti prenotabili attraverso l’app “DICE” (link prenotazioni).

Piazza Castello sarà la location principale delle attività pensate da Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e Visit Piemonte, per promuovere il territorio torinese e piemontese non solo al pubblico di appassionati di tennis che arriveranno in città da ogni parte del mondo, ma rivolte a tutti i cittadini. Oltre ai talk ospitati a Casa Tennis sono in programma un ricco calendario di degustazioni delle eccellenze enogastronomiche del territorio a Casa Gusto (Archivio di Stato, link prenotazioni), mostre, visite guidate (link prenotazioni) e eventi diffusi, in un palinsesto che coinvolgerà l’intera città tra il 10 e il 19 novembre.

Maggiori info sulle iniziative in programma su www.turismotorino.org

CDS-Casa della Salute acquisisce due centri da Koelliker Medical Center

CDS-Casa della Salute, l’azienda sanitaria genovese presente in Liguria e Piemonte con 22 strutture, compie un nuovo e importante passo del proprio percorso di sviluppo acquisendo da Koelliker Medical Center due strutture, a Savigliano (CN) e Vinovo (TO). Entrambi i poliambulatori offrono servizi di visite specialistiche e diagnostica per immagini e, in seguito all’acquisizione, saranno rinnovati e dotati delle più moderne e tecnologicamente avanzate attrezzature e strumentazioni, al pari di tutti i centri CDS. Come da standard, inoltre, l’azienda proporrà alle comunità locali un servizio di eccellenza coniugando tempi di attesa ridotti – in media nei propri centri, 3-5 giorni di attesa per una RM – all’esperienza di medici specialisti di alto profilo.

Nell’anno delle celebrazioni dei primi 10 anni di attività, CDS porta quindi a 6 i centri attivi in Piemonte (Alessandria, Arquata Scrivia, Asti, Biella, Savigliano e Vinovo) dove, nel 2024, aprirà nuove importanti strutture anche a Torino, Alba e Vercelli.

Carceri piemontesi: nuova aggressione nei confronti di un agente

ALESSANDRIA,  SAPPE: “OLTRE AL RESPONSABILE MATERIALE, CI SONO MOLTI RESPONSABILI MORALI CHE SI DOVREBBERO DIMETTERE!”
“Incredibile ma vero: ancora una aggressione in un carcere del Piemonte, precisamente nella Casa di reclusione di Alessandria!”. Lo denuncia, ancora una volta, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPe, per voce del Segretario regionale per il Piemonte Vicente Santilli: “A farne le spese, nel primo pomeriggio, un Agente colpito proditoriamente e violentemente al volto da un detenuto straniero mentre rientrava dai passeggi. Assurdo!”. Per Santilli, “l’inspiegabile passività dell’amministrazione sta generando un diffuso stato di malessere tra il personale del Piemonte, ormai stanco di continuare a subire atti delinquenziali che mettono a repentaglio la loro vita”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, torna “a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità del carcere di Alessandria e dei penitenziari piemontesi che evidentemente non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, spesso soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno della Regione. Anche la Casa di reclusione di Alessandria regge solamente grazie ai poliziotti in servizio, che sono pure significativamente sottorganico, che fanno fronte alle inadempienze ed alle gravi colpe dell’Amministrazione Penitenziaria!”, conclude il segretario generale del SAPPE