CRONACA- Pagina 58

“Utilizzo del Parco Dora compromesso da grandi eventi”

L’utilizzo libero del Parco Dora da parte dei cittadini è sempre più compromesso dal
susseguirsi di grandi eventi, dal montaggio/smontaggio delle loro attrezzature, dai lavori di
recupero delle aree verdi distrutte al termine del tutto.

Si viene ora a sapere da un comunicato comunale, apparso anche sugli organi di stampa,
che i lavori di ripristino della zona del Parco concessa a grandi iniziative private dureranno
prevedibilmente fino a fine marzo del prossimo anno e avverranno in modo articolato.
Ciò significa che quella che dovrebbe essere un’area verde a disposizione dei cittadini sarà
in buona parte chiusa per quasi 9 mesi, a cominciare dall’installazione a giugno del Kappa Futur
Festival 2024 fino alla primavera 2025, per poi nuovamente essere occupata dopo pochi mesi
dalla nuova edizione del Kappa e a seguire da altri eventi collocati dall’Amministrazione comunale
in una grande porzione del Parco. La quale afferma che il Parco Dora “per le sue caratteristiche
(sic), ben si presta ad ospitare grandi eventi e manifestazioni”.

Di questo passo, qualcuno poco interessato al bene comune rappresentato da quell’area
verde, potrebbe in futuro pensare: “che senso ha seminare il prato a marzo quando a giugno il
Parco sarà nuovamente distrutto dal Kappa Festival e poi da Terra Madre? Tanto varrebbe
chiudere quell’area del tutto e cementificarla per favorire l’effettuazione di grandi eventi”.
Ciò rappresenta la triste fine di una parte significativa di un grande Parco come l’avevamo
conosciuto per pochi anni, dopo la lunga fase della sua realizzazione e prima dei grandi eventi
imposti al territorio. Ed ora declassato a parco di serie B.

E’ inevitabile quindi che molti cittadini, che erano venuti ad abitare in Spina 3 anche per la
presenza di un parco di prossimità, com’era stato ampiamente propagandato, dovranno fare
iniziative per farsi sentire dalle Istituzioni in merito alla vivibilità del quartiere e del Parco Dora in
tutti i mesi dell’anno oppure ricercare altrove la propria tranquillità.

Tenendo conto che l’impatto negativo sui residenti delle case che attorniano il Parco, e
anche sulla sua fauna e flora, è ormai molto più grande delle poche migliaia di euro versate dagli
organizzatori dei grandi eventi per l’occupazione del suolo pubblico e per le risibili “compensazioni”
dell’impatto procurato sul quartiere e sul Parco.

COMITATO DORA SPINA TRE

Agriflor: fiori, verde e… gastronomia

Domenica 22 dicembre, dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto a Torino, è in programma l’ultimo appuntamento dell’anno con Agriflor, il mercatino di piante, fiori e prodotti agroalimentari artigianali organizzato da Orticola del Piemonte.

Un’edizione Natalizia che vuole celebrare il periodo delle Feste mettendo in piazza alcuni dei migliori vivaisti e produttori artigianali del territorio. Un’occasione da non perdere per idee regalo all’insegna della Natura ma anche per imbandire le proprie tavole con sapori autentici.

Per quanto riguarda le tipicità florovivaistiche si potrà scegliere tra diverse collezioni di piante aromatiche, violette,  piante verdi fiorite da interno ed esterno, ma anche tra piante ornamentali e tropicali fino alle carnivore e alle orchidee.

Ancora più ampia la proposta di tipicità gastronomiche, tutte all’insegna della genuinità. Dalle nocciole alle olive, dai taralli ai salumi e formaggi di vario tipo, ma anche prodotti alla rosa, prodotti alla tahina e prodotti a base di zafferano, miele e confetture, zenzero e frutti disidratati, crostate a base di fiori, prodotti per la cosmesi, frutta e verdura di stagione e tanto altro ancora.

Organizzato da Orticola del Piemonte, il mercatino di Agriflor tornerà nel 2025 con la sua “carovana” di profumi, colori e sapori e con tante nuove sorprese.

Il Parco del Valentino si rinnova: riaperto il primo viale riqualificato

A pochi mesi dall’apertura del cantiere, è stato riaperto al pubblico il primo tratto del rinnovato Parco del Valentino. Torinesi e turisti potranno così tornare a percorrere viale Mattioli nella sua nuova veste, con più alberi, nuovi spazi verdi, pavimentazioni drenanti e senza asfalto. Un primo assaggio di quello che sarà l’aspetto complessivo del Parco al termine dei lavori, finanziati con fondi Pnc integrativi al Pnrr.

Al taglio del nastro di venerdì erano presenti il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e l’assessore al Verde e alla Cura della città Francesco Tresso insieme all’architetto Andreas Kipar, ceo di LAND, che ha curato la progettazione e Giulio Arnoldi, amministratore unico di HW Style, impresa esecutrice dei lavori per conto di SCR Piemonte.

“Quello che inauguriamo oggi – commenta il sindaco Stefano Lo Russo – è il primo tassello completato del più ampio progetto di riqualificazione del Valentino. I cantieri, che contemplano lavori anche a Torino Esposizioni per la nuova Biblioteca Civica Centrale, al Teatro Nuovo, al Borgo Medievale e sulle sponde del fiume Po per il ripristino della navigazione, procedono nei tempi stabiliti e ne siamo davvero molto orgogliosi. Come vediamo oggi gli interventi in corso nel Parco lo renderanno ancora più verde, bello e fruibile e la fine dei cantieri restituirà a cittadini e turisti uno dei luoghi simbolo della nostra città come polo di grande valenza naturale, paesaggistica e culturale”.

“La riapertura del primo tratto del rinnovato Parco del Valentino è un invito a tutta la cittadinanza a riscoprire e vivere questo spazio unico, simbolo della città e punto d’incontro tra natura, cultura e svago – aggiunge l’assessore Tresso -. Questo è solo il primo passo di un progetto ambizioso che mira a rendere il Valentino ancora più bello e vivibile, in stretta connessione con il tessuto urbano circostante e con il fiume Po”.

Il primo tratto riqualificato, viale Mattioli, è un asse pedonale lungo circa 500 metri che collega la Promotrice delle Belle Arti, il piazzale antistante il Castello del Valentino e viale Virgilio, nella parte inferiore del parco.

Dal viale sono stati rimossi 9mila metri quadrati di asfalto, sostituito con oltre 7mila di pavimentazione permeabile, realizzata in calcestruzzo drenante nel viale principale e in calcestre nei camminamenti laterali. La nuova pavimentazione garantisce spazi più accessibili, funzionali e in armonia con la storicità del luogo. Significativi i benefici ambientali, con la riduzione dell’effetto isola di calore e una migliore gestione delle piogge intense.

Importanti anche gli interventi sul verde. Dal restringimento in larghezza del viale sono stati ricavati 4mila 500 mq di nuove superfici prative. In un’area di 3,5 ettari sono stati messi a dimora 122 nuovi alberi di specie autoctona, e oltre 600 arbusti. E’ stata inoltre rifunzionalizzata e valorizzata la fontana Mattioli, e inserito un nuovo varco ZTL all’intersezione di viale Mattioli con corso Massimo d’Azeglio. Rinnovati anche gli arredi urbani e l’illuminazione a led.

“Ogni nostro progetto nasce da una storia, e oggi raccogliamo i frutti del nostro impegno al servizio della città e delle sue istituzioni. Se 25 anni fa riqualificavamo i brownfield, oggi rigeneriamo i gioielli della città – commenta l’architetto Andreas Kipar -. Rompere l’asfalto vuol dire restaurare il nostro rapporto con la terra anche nei parchi storici. Le pavimentazioni drenanti e gli alberi incarnano l’esigenza etica di riportare la natura in città, che si unisce a un aspetto estetico nel vivere quotidianamente la bellezza di questa natura. Torino è in cammino per diventare una “nature-positive city’ e siamo lieti di contribuire a questo percorso”.

Il progetto di riqualificazione del Parco del Valentino, nel suo complesso, prevede la riduzione della larghezza dei viali principali – che passeranno da 16/20 metri a un massimo di 9 -, liberando circa 21mila mq di nuove superfici verdi. La pedonalizzazione del parco, con la rimozione di 65mila mq di asfalto e la posa di 36mila mq di pavimentazioni drenanti. Saranno inoltre messi a dimora 555 nuovi alberi.

I lavori proseguono nelle altre porzioni del parco, secondo cronoprogramma. Il cantiere prevede l’apertura dei lotti in diverse fasi anche nel 2025, e il completamento dell’intero progetto entro la metà del 2026.

TORINO CLICK

Al via il Piano regionale contro il sovraffollamento dei pronto soccorso a Natale

In vista delle imminenti festività natalizie e di fine anno, Regione Piemonte e Azienda zero hanno predisposto, come ogni anno, le misure urgenti per fronteggiare eventuali sovraffollamenti nei pronto soccorso (Ps).

Nei giorni scorsi si è svolta una riunione in Assessorato con tutte le Aziende sanitarie regionali (Asr), Azienda zero e il settore programmazione dei servizi sanitari e socio-sanitari della direzione regionale Sanità per fare il punto della situazione e condividere le misure.

Le Asl dovranno mettere in atto i piani previsti per il sovraffollamento dei pronto soccorso, con particolare attenzione a:

  • potenziamento dei percorsi “fast track”;

  • potenziamento delle attività di bed management con reperimento e messa a disposizione dei posti letto per i pronto soccorso attingendo dai reparti che riducono l’attività in occasione delle festività;

  • potenziamento delle dimissioni dai reparti nei giorni festivi;

  • potenziamento dell’azione dei NOC (Nuclei ospedalieri continuità) e dei NDCC (Nuclei distrettuali continuità delle cure) per favorire l’uscita dai pronto soccorso e dai reparti di degenza verso le strutture territoriali;

  • monitoraggio per verificare che i tempi di consulenza nei pronto soccorso rimangano nei limiti indicati dalla Regione;

  • indicazione ai responsabili  del NUE 116117 di verificare l’adeguata copertura delle postazioni nelle centrali stesse;

  • richiesta ai Distretti di assicurare la copertura quanto più possibile estesa delle postazioni di continuità assistenziale.

«Sono misure che confidiamo possano evitare le situazioni di sovraffollamento nei pronto soccorso che spesso si verificano, anche in concomitanza con il picco dell’influenza stagionale. Invitiamo tutti a rispettare le buone regole di comportamento e alle Asr chiediamo di attuare scrupolosamente i piani, per garantire anche in questo periodo particolare e complicato cure tempestive e assistenza a tutti, in particolare ai più fragili» sottolinea l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.

«L’impegno di Azienda Zero resta costante anche durante il periodo delle Festività; le azioni di coordinamento che abbiamo già avviato da tempo, sia in ambito territoriale sia ospedaliero in particolare sui pronto soccorso, possono dare supporto e ordine nei momenti di maggiore affollamento» dichiara il Direttore Generale di Azienda Zero Adriano Leli.

cs

Deiezioni canine: fanno finta di raccoglierle e poi le abbandonano poco distante

Caro direttore, mi capita spesso di incontrare persone  per le vie della città con i loro cani, che si limitano a raccoglierne le defecazioni col sacchettino e immediatamente abbandonarle a bordo strada , sotto un albero, su una ringhiera.  Un comportamento sicuramente per nulla ortodosso. A cosa serve far finta di raccogliere le feci e abbandonarle ad 1 metro di distanza?  Insudiciatori di sicuro ma non mi viene in mente un altro termine con cui definirli, voi come li chiamereste?

Luigi Gagliano 

Ultimo weekend per la campagna Telethon

Continua la campagna di Natale di Fondazione Telethon, con la maratona sulle reti RAI, un weekend all’insegna della solidarietà e dell’impegno, con tanti appuntamenti per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare.

“Facciamoli diventare grandi insieme” è l’invito che Fondazione Telethon rivolge ai cittadini per continuare a partecipare alla grande catena di solidarietà e sostenere la ricerca. Solo uno sforzo collettivo, capace di coinvolgere l’intera società, può permettere di donare speranze, terapie e futuro ai bambini e a tutte le persone con una malattia genetica rara, e alle loro famiglie. Questo cocktail guiderà tutta la Maratona e verrà declinato su tutti i canali di comunicazione, compresi i social media, sempre più centrali in un momento così importante per la Fondazione Telethon e nella partnership con la Rai.

Per sostenere la ricerca arriveranno in 416 banchetti nel Piemonte e in 4500 punti di raccolta in Italia i nuovi cuori di cioccolato, la golosa novità della campagna di piazza di Natale della Fondazione. Due cofanetti di 15 cioccolatini a forma di cuore nei due tradizionali gusti fondente e al latte, racchiusi in due magnifiche scatole scrigno con chiusura a calamita, ideali per essere riutilizzate. I cioccolatini sono avvolti da un incarto in alluminio in due colori diversi, blu per il cioccolato al latte, rosso per il fondente, sul quale sono stampate dolcissime dediche da condividere con le persone che amiamo.

I nuovi cuori di cioccolato saranno distribuiti nelle piazze italiane il 21 e 22 dicembre dai volontari di Fondazione Telethon di UILDM, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, di AVIS, Associazione Volontari Italiani Sangue, di Anfass, Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi nel neurosviluppo, di UNPLI, Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, di Azione Cattolica Italiana e presso le edicole aderenti al SiNAGI, sindacato nazionale giornalai d’Italia come ringraziamento per una donazione di 15 euro a sostegno della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.

È possibile trovare i cuori di cioccolato anche online sullo shop online della Fondazione Telethon.

Rimane attivo fino al 31 dicembre il numero solidale 45510.

Mara Martellotta

Colpito con tre coltellate in piazza Baldissera

Un uomo di 54 anni è stato ferito gravemente con tre coltellate forse per un regolamento di conti , ieri sera, in piazza Baldissera a Torino. L’emorragia a una gamba è stata fermata dai carabinieri giunti sul posto, usando una sciarpa prestata da un passante. La causa potrebbe essere legata allo spaccio, oppure potrebbe essersi trattato di un diverbio. Si cerca l’aggressore.

Calendesercito presentato a Palazzo Madama

È stata presentata nella prestigiosa cornice di Palazzo Madama l’edizione 2025 del Calendesercito, ultima opera di una trilogia iniziata nel 2023.

La prima edizione, “A testa alta”, raccontava ciò che accadde dai giorni che seguirono l’armistizio dell’8 settembre 1943; nell’edizione 2024 “Per l’Italia sempre”, si rendeva omaggio agli uomini che a quei fatti parteciparono, sia prima sia dopo l’8 settembre, e infine nell’edizione di quest’anno, “L’Italia liberata”, si ripercorrono i principali fatti d’arme a cui prese parte il ricostituito Esercito, dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di Combattimento.

La presentazione all’interno di Palazzo Madama è stata particolarmente significativa, poiché proprio in quelle sale si è compiuta la storia militare e civile d’Italia e lì furono prese le fondamentali decisioni all’alba dell’Unità, che hanno reso il nostro Paese la Repubblica in cui oggi viviamo.

Foto dell’epoca e testi storici illustrano nei dodici mesi le imprese e il coraggio dei Corpi e delle Unità Ausiliarie che parteciparono alla Resistenza, rendendo il calendario anche uno strumento divulgativo per sottolineare alcuni fatti che rischiano di essere trascurati, come ad esempio il sacrificio delle migliaia di soldati rastrellati e deportati in Germania nei giorni immediatamente successivi alla proclamazione dell’armistizio dell’Italia, chiamati “internati”, per aggirare le limitazioni imposte dalla Convenzione di Ginevra, oppure l’imprescindibile contributo delle donne prima, durante e dopo la liberazione.

 

Il Calendario, disponibile in vendita nell’unico formato tradizionale da muro, anche quest’anno contribuirà a sostenere l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani ed i Militari di Carriera dell’Esercito (O.N.A.O.M.C.E.) alla quale sarà devoluta una quota del ricavato delle vendite. L’Opera Nazionale assiste, attualmente, circa 500 orfani di Ufficiali, Sottufficiali, Graduati nonché dei militari di truppa, a ciascuno dei quali eroga sussidi annuali per la formazione scolastica e per particolari necessità di carattere economico-familiare.

Nuovo record di traffico per l’aeroporto di Torino nel 2024, previsti 4,7 milioni di passeggeri

Sta per chiudersi un anno da record per l’aeroporto di Torino, che non ha mai registrato così tanti passeggeri come nel 2024. Lo scalo si appresta a battere ogni primato di traffico precedentemente stabilito, e a fine anno raggiungerà la soglia di 4,7 milioni di passeggeri. Nel corso di questo weekend verrà superato il record di 4 milioni e 531 mila passeggeri stabilito lo scorso anno. Le mete più trafficate dell’anno sono Roma e Catania, seguite da Napoli, Palermo e Bari. La top 5 delle destinazioni internazionali è invece composta da Barcellona, Londra, Parigi, Monaco e Tirana. La novità internazionale del 2024 è stata Istanbul, che dallo scorso luglio è collegata a Torino dal volo giornaliero di Turkish Airlines, consentendo allo scalo di aprirsi alle altre 340 destinazioni del mondo, in particolare verso l’estremo oriente. Le novità nazionali sono state Comiso, Crotone, Salerno e Reggio Calabria. La stagione winter 2024/2025 è partita lo scorso 27 ottobre con ottimi risultati per l’aeroporto di Torino. Il mese di novembre ha già visto l’incremento di volumi di traffico pari a +12% sui dati dello stesso esercizio 2023, mentre per quello che riguarda dicembre si attendono volumi in crescita superiori all’8%. Infine la stagione neve, avviata ufficialmente lo scorso 14 dicembre, porta con sé ulteriori aspettative di incremento rispetto al 2023/2024. Si attende un aumento del 14% dei passeggeri su voli charter dal nord Europa, dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda, che sceglieranno le nostre montagne per le vacanze invernali. I passeggeri sono in crescita del 18% sul 2019, l’anno prepandemico.

 

Mara Martellotta

Passaggio di proprietà per la Galleria Subalpina, ecco le novità

Blackstone vende alla società immobiliare Crea.Re, fondata nel 2017

 

La Galleria Subalpina cambia proprietà. Blackstone Property Parners Europe ha deciso di vendere lo storico complesso commerciale torinese che risale al 1873, essendosi su una superficie di 14mila mq a un nuovo acquirente, il Club Deal, orchestrato da Crea.Re, una società immobiliare guidata da Andrea Tessitore e Simone Pansa, per circa 40 milioni di euro. Crea.Re ha guidato cinque Consorzio di 4 investitori locali, fornendo la maggior parte delle risorse necessarie all’acquisizione. L’acquisto da parte di Blackstone della Galleria Subalpina risale al 2021, e faceva parte di una grande operazione di 1,3 milioni di euro e che aveva coinvolto Real Compagnia Italia, e il suo portafoglio di immobili, situati a Milano. In questi ultimi anni la Galleria ha beneficiato di un programma di ristrutturazione particolarmente importante, includendo le operazioni di restyling operate dal fondo americano Blackstone, capace di unire la forte tradizione di un luogo simbolo di Torino a un approccio più contemporaneo, in grado di rendere la piazza più viva. La Galleria, che è stata immortalata in diversi film, comprende 21 unità commerciali, tra cui tradizionali icone del commercio torinese, come il caffè Baratti & Milano, lo Sfashion Caffè e il Cinema Romano. Un trasferimento ha interessato il negozio di liberty e art Dèco Alessandro Macrì, e un nuovo arrivo includerà la libreria Luxembourg, che a gennaio aprirà la sua nuova sede. L’acquirente della Galleria Subalpina, Crea.Re, è stata fondata nel 2017.

 

Mara Martellotta

(foto F. Darò)