CRONACA- Pagina 544

Ragazzini rapinati e malmenati in strada. Fermati quattro giovani

Era la sera del 3 agosto, quando quattro ragazzi hanno minacciato e aggredito un gruppo di giovanissimi in pieno centro a Novara. I carabinieri di Novara grazie alle indagini sono giunti all’identificazione dei quattro aggressori, fermati  dai militari dell’Arma nelle scorse ore.  Due tra loro, un 19enne e un 22enne, sono stati arrestati, gli altri due sono invece sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Trapianto di cuore straordinario alle Molinette dopo ore dal prelievo mantenendo l’organo battente fuori dal corpo

Questa è la storia di un viaggio molto particolare… sì perché a viaggiare è un cuore nella sua condizione fisiologica, ovvero perfuso e battente fuori dal corpo umano. Tutto inizia con la segnalazione di un potenziale donatore da Caen, in Normandia. Il suo cuore, per la rarità del gruppo sanguigno, non trova una allocazione in Francia e quindi i colleghi d’Oltralpe, per non perdere il prezioso dono, lanciano un appello europeo. Il Centro Trapianti di cuore dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Mauro Rinaldi), allertato dal Centro Nazionale Trapianti (diretto dal dottor Massimo Cardillo) e dal Centro Regionale Trapianti del Piemonte (diretto dal professor Antonio Amoroso) , accetta l’organo che si trova però ad oltre 1000 km di distanza. Anche organizzando un volo speciale, la durata del trasporto sarebbe incompatibile con il trapianto e allora i medici dell’ospedale Molinette decidono che l’unico modo per far arrivare in sicurezza l’organo è di trasportarlo nella sua condizione “fisiologica”, ovvero mantenendo il flusso nelle coronarie lasciandolo battere liberamente al di fuori del corpo umano. Da poco, infatti, la Città della Salute di Torino, grazie al contributo della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi (presieduta da Lodovico Passerin d’Entreves), si è dotata di una nuova tecnologia che permette di mantenere l’organo perfuso e battente, senza più trasportarlo fermo e freddo come avviene normalmente, permettendo quindi di evitare una ischemia cardiaca prolungata e di allungare notevolmente i tempi di trasporto. Questa è la prima volta che il Centro Trapianto di cuore di Torino utilizza questa tecnologia ed il banco di prova è assai severo. Nel caso specifico i tempi di viaggio previsti sono infatti molto lunghi perché il volo charter che porterà l’équipe prelievo potrà atterrare solo all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi e lì un van proseguirà il viaggio su strada fino a Caen per circa tre ore con una durata complessiva del viaggio di oltre sei ore. Partiti a mezzanotte, i medici arrivano a Caen verso le sei del mattino ed alle sette possono procedere con il prelievo dell’organo che viene subito attaccato al prezioso macchinario, che lo farà funzionare proprio come se fosse nel torace. A quel punto inizia il viaggio particolare del cuore che batte normalmente (come ha sempre fatto), ma non nel torace di un essere umano, ma “in una macchina”. Il cuore, proprio come fosse un normale passeggero che deve recarsi all’aeroporto, viene fatto quindi accomodare sullo stesso van che aveva condotto l’équipe all’andata. L’organo, perfettamente a suo agio nella macchina di perfusione, continua la sua normale attività, ma dopo poco più di un’oretta di viaggio necessita di una piccola sosta all’autogrill per fare un piccolo check. Tutto procede bene ed il viaggio può ripartire. Arrivato all’aeroporto il cuore “battente” ex-vivo viene alloggiato sul jet privato che attende in pista e, dopo circa un’ora e mezza di volo, finalmente atterra a Torino, dove in pista lo attende un secondo van su cui concluderà il suo lungo viaggio con destinazione finale la sala operatoria della Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette di Torino. Lì ad attenderlo, un paziente di 65 anni, affetto da una grave cardiopatia terminale, in attesa di un trapianto di cuore. Il cuore a quel punto viene staccato dalla macchina per essere riposizionato nel suo ambiente naturale: il torace di un essere umano. Il trapianto viene eseguito senza difficoltà tecniche dal professor Massimo Boffini, sotto la guida del professor Rinaldi e coadiuvato dal dottor Marco Ellena. Il paziente trapiantato, a distanza di qualche giorno dal trapianto, sta bene, è sveglio, respira da solo e soprattutto ha un cuore nuovo che batte con forza e vigore nel nuovo corpo.
Dietro a questo trasporto veramente speciale una équipe di professionisti dell’ospedale Molinette: i cardiochirurghi dottoressa Erika Simonato e dottor Matteo Marro, sotto la supervisione dei professori Mauro Rinaldi e Massimo Boffini, il rianimatore dottor Andrea Costamagna, sotto la guida del professor Luca Brazzi e della dottoressa Anna Trompeo, il responsabile del Servizio di Perfusione Cardiovascolare dottor Gennaro Izzo, che hanno eseguito e gestito la fase del prelievo e trasporto dell’organo ex-vivo, monitorandone attentamente e costantemente la funzione di pompa.
“Ringraziamo la Fondazione Specchio dei Tempi per la donazione di questo innovativo macchinario che ci proietta nel futuro della trapiantologia. È stato un intervento figlio dell’esperienza e della professionalità dei nostri professionisti, che mai come in questa occasione hanno avuto il coraggio provare e di riuscire ad abbattere frontiere che finora non avevano permesso di effettuare trapianti di cuore oltre un determinato numero di ore. Cosa mai neanche immaginata fino ad ora” dichiara il dottor Giovanni La Valle (Direttore generale Città della Salute di Torino).

Grugliasco, proseguono i lavori per la Città universitaria

NEL GRANDE CANTIERE TRA CORSO TORINO E CORSO ADRIATICO

Nelle foto di Rolando Capozzoli i piloni per la nuova rampa che collegherà l’area in cui stanno sorgendo gli edifici dell’Università degli Studi di Torino, alla fermata ferroviairia di borgata Paradiso.

Metro, varchi alti un metro e 80 contro i furbetti che non pagano

 

Nuovi varchi di accesso automatici nella stazione Bengasi della Metropolitana. Le nuove barriere, alte un metro e ottanta, sono state installate da Gtt in sostituzione di quelle precedenti, alte un metro e venti, per migliorare la sicurezza e la funzionalità della stazione.

Prevenendo il salto dei varchi, impediscono il passaggio di persone non autorizzate che tentano di accedere alla stazione senza pagare il biglietto. Questo comportamento ha ripetutamente danneggiato gli impianti con i derivanti costi per la manutenzione.

L’intervento è stato realizzato per garantire un elevato livello di sicurezza con un più efficace controllo degli accessi alla stazione e un’importante misura di equità per i passeggeri e le famiglie che pagano regolari abbonamenti. L’evasione tariffaria è un problema che va affrontato con fermezza e i nuovi varchi sono un passo importante in questa direzione.

Le nuove barriere, finanziate da Infra.To, sono realizzate in un materiale trasparente che preserva l’estetica della stazione e sono dello stesso modello installato nella stazione Porta Susa.

GTT valuterà l’efficacia del provvedimento nei prossimi mesi, prima di decidere se implementarlo anche in altre stazioni e in particolare in quelle attualmente in costruzione.

Torino che cambia: area Ex Mercati Generali, approvato il Pec

Al via il piano per completare la trasformazione dell’area di via Giordano Bruno. La Giunta comunale,  su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha approvato il Piano Esecutivo Convenzionato (P.E.C.) dell’ambito 12.24 “Mercati Generali”. Sarà l’occasione per contribuire al completamento e alla definizione di un nuovo utilizzo della struttura dell’Ex-Mercato Ortofrutticolo, trasferitosi negli anni ’80 fuori città.

L’area d’intervento individuata è quella relativa a via Giordano Bruno 159 e costituisce, per il vigente Piano regolatore, l’Unità Minima di Intervento della Zona Urbana di Trasformazione 12.24 “Mercati Generali”.

L’iter amministrativo era cominciato con la Variante urbanistica 227, approvata nel marzo del 2011, relativa ai due Ambiti 12.24 “Mercati Generali” e 16.33 “Guala” che aveva definito le modalità di trasformazione. Entrambi gli ambiti sono stati poi oggetto di vendita, attraverso una procedura di cartolarizzazione con asta pubblica.

Con il piano si avvia il percorso che porterà al completamento della riqualificazione di un’area strategica per lo sviluppo della città dove insistono l’insediamento commerciale e congressuale del Lingotto, le aree ferroviarie, il Villaggio Olimpico, frutto di lunga e complessa riconversione, gli investimenti infrastrutturali di accesso alla città, insediamenti come la sede Amiat e le nuova sede della Regione Piemonte e su cui sono in corso progettualità importanti come la complessa trasformazione dell’area ex-Avio tra via Nizza e la ferrovia e la realizzazione del futuro Parco della Salute.

La proposta progettuale, a prevalente destinazione residenziale, prevede la realizzazione di una serie di edifici sui bordi dell’area, con un profilo rettilineo, in particolare sul prolungamento di via Montevideo. L’articolazione degli edifici confermerà, al suo interno, un grande spazio verde a servizio dei numerosi nuclei familiari ed un ulteriore spazio aperto pensato come luogo di incontro per la nuova comunità. Sarà inoltre previsto un parcheggio pubblico in struttura che verrà realizzato tra le arcate dell’ex Moi e il perimetro sud dell’ambito del PEC e che sarà destinato alla mobilità sostenibile, alla sosta di veicoli elettrici e al transito ciclopedonale. Previsto qui anche un sistema di elementi di arredo urbano come aiuole verdi e sedute per agevolare la definizione dei limiti tra ambito pubblico e privato.

Tra le opere di urbanizzazione è previsto il prolungamento di via Montevideo fino a collegarla con via Zino Zini, consentendo così di razionalizzare e semplificare la viabilità di tutta la zona.

“L’approvazione dello strumento urbanistico- commenta l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni– consentirà la futura trasformazione di un’area attualmente inutilizzata e deteriorata, garantendone la totale riqualificazione. Verrà realizzato un nuovo isolato residenziale, corredato da servizi per i cittadini e nuove aree pubbliche, intervenendo su un’area già consumata e garantendo la restituzione di nuovi spazi verdi fruibili e vivibili alla cittadinanza”.

Nell’ambito è presente, nella parte del sottosuolo adiacente a via Giordano Bruno, anche un rifugio antiaereo, di cui la Città manterrà la proprietà per preservarne il valore storico. Dopo un confronto con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Culturali in merito si è infatti deciso di non intervenire sulla struttura del Rifugio che sarà mantenuto nello stato attuale.

Nuova sede per i servizi didattici della Città Metropolitana

Inaugurata  la nuova sede del Ce.Se.Di, il Centro Servizi Didattici di Città metropolitana di Torino.
Lasciata la sede di via Gaudenzio Ferrari 1, l’edificio che dal 1985 accoglieva gli uffici, il Ce.SeDi si trasferisce al secondo piano nella sede istituzionale di Città metropolitana in corso Inghilterra 7.
Nuovi uffici, luminosi locali e due sale incontri capienti e accoglienti a disposizione del mondo scuola.
Il Ce.Se.Di. si è trasferito, ma gli ambiti di competenza restano uguali: didattica orientativa, storia, democrazia ed educazione civica, scuola e lavoro, scienze e territorio, ambiente e sostenibilità, benessere e salute, comunicazione e linguaggi, metodologie didattiche, parità, diritti e inclusione.
Al taglio del nastro hanno partecipato Caterina Greco, consigliera metropolitana delegata all’Istruzione e il personale dedicato all’attività del centro servizi didattici.

ℹ️ cesedi@cittametropolitana.torino.it.

Il figlio di Caterina Boratto ricorda la madre

In piazza Statuto il “Giardino Caterina Boratto”

Torino ha un nuovo giardino: in piazza Statuto, lato via Garibaldi, intitolato all’attrice Caterina Boratto. A pochi metri, verso via San Donato, zona nella quale nacque e visse per anni l’artista, si trova la targa in memoria del musicista Ezio Bosso che, come spiega Paolo Ceratto, il figlio della sempre ricordata ed affascinante diva: “ha condiviso idealmente la passione per il cinema e la musica con la sua mia mamma che si era diplomata in canto e pianoforte e nei suoi film era frequente sentirla cantare”. Caterina Boratto rimase a Torino sino al 1959 nell’abitazione di corso Stati Uniti prima di trasferirsi definitivamente nella Capitale. Paolo Ceratto, Cavaliere ed una carriera nelle Nazioni Unite, ha scritto due libri: “Il lungo film di Fellini – Da “I vitelloni” a un viaggio di G. Mastorna”, una riflessione approfondita sul capolavoro assoluto del regista riminese “Otto e mezzo”, del 1963, dove la Boratto impersonava la “Dama del mistero”, ed insieme a Franco Prono “Una regalità completa”. L’altra figlia, Marina Ceratto, giornalista e scrittrice che vive a Roma, ha dedicato alla sua mamma i libri: “La donna che visse tre volte” e “La cartomante di Fellini – L’uomo, il genio, l’amico”. Una curiosità: Caterina Boratto frequentò negli anni Venti nel quartiere San Donato la Scuola Elementare “Carlo Boncompagni”, in via Galvani, 7.

Igino Macagno

Lavori in corso, piazzata la rete per i cinghiali

 

E’ stata posizionata dai guardiaparco nelle campagne del Torinese la “PIG BRIG” acquistata con i fondi della Regione Piemonte.
Si tratta di una trappola costituita da una rete di nylon a maglia quadrata, di forma circolare, sostenuta da alberi e/o paletti e parzialmente ancorata al terreno tramite picchetti. Questa tipologia di trappola è stata ideata appositamente per ottimizzare le catture di cinghiale in qualunque situazione ambientale: dalle aree boschive, anche montuose, alle zone paludose e/o planiziali agricole.
La trappola presenta numerosi vantaggi rispetto ad altre tipologie di cattura: permette catture multiple, è facilmente trasportabile e con soli due operatori può essere allestita in qualunque contesto, oltre al fatto che, nel rispetto del benessere animale, evita sofferenze e ferite al cinghiale catturato.
La rete è itinerante e sarà spostata a seconda del rilevamento della presenza di cinghiali.

(Facebook Aree Protette Po Piemontese)

In 50 mila hanno visto il porno girato nella biblioteca di Settimo e poi rimosso

Ha avuto 50 mila visualizzazioni prima di essere rimosso da Pornhub il video porno registrato di nascosto nei locali della biblioteca Archimede di Settimo Torinese e diffuso via internet e sui canali social da due giovani che hanno milioni di follower sulle piattaforme hard.  La fondazione che gestisce la biblioteca  sta valutando le vie legali.

Il Piemonte si aggiudica l’adunata degli alpini a Biella

Il presidente della Regione Cirio: “Orgogliosi di accogliere i nostri straordinari Alpini nella terra dove è nata l’Italia”
“Siamo felicissimi, perché insieme al presidente della sezione biellese dell’Ana Fulcheri abbiamo lavorato per anni a questo risultato. La storia del Piemonte è legata saldamente alla storia degli Alpini e per noi non c’è gioia ed orgoglio più grande che poter essere il palcoscenico del loro evento più importante”.
Con queste parole il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio commenta l’assegnazione a Biella dell’Adunata 2025, annunciata pochi istanti fa a Gorizia dove stamattina era riunito il Consiglio direttivo nazionale dell’Ana. Un voto all’unanimità: l’Adunata tornerà quindi in Piemonte per la prima volta a Biella il 9-10-11 maggio 2025.
Nel 2022 è stato festeggiato il 150º anniversario della fondazione delle Truppe Alpine e fu proprio un biellese nel 1872, l’allora ministro delle Finanze Quintino Sella, ad appoggiare la formazione delle prime 15 compagnie alpine fatta dall’allora ministro della Guerra Cesare Ricotti Magnani.
“Ringrazio il presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero per la fiducia e l’onore di aver scelto il nostro territorio per questa grande manifestazione – commenta ancora il presidente Cirio -. Il Piemonte si prepara ad accogliere, fin da ora, tutti gli Alpini italiani in una città che ospitò la produzione di oltre i tre quarti delle
divise alpine della Grande Guerra e che tutt’oggi produce, dal 1910, il Cappello Alpino. Una terra dove è nata l’Italia che saprà accogliere l’Adunata con calore, entusiasmo e un’organizzazione impeccabile”.