Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari in visita ai pazienti di Casa UGI e dell’ospedale Regina Margherita di Torino
Giovedì 30 novembre è stata per UGI (Unione Genitori Italiani), per l’ospedale Regina Margherita di Torino e soprattutto per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie una giornata speciale. Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari ha visitato i pazienti del reparto di Oncoematologia pediatrica e del Centro Trapianti dell’ospedale Regina Margherita e di Casa UGI, luogo di accoglienza e condivisione con le famiglie che hanno un figlio colpito da tumore. Si tratta di emozioni che accompagneranno i bambini e i ragazzi per il resto della loro vita. Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari ha portato una ventata di allegria e di leggerezza. Le canzoni della band sono allegre e comunicative ed i testi riflettono esattamente il linguaggio dei giovani. Un momento di attenzione che è stato prezioso e ripagato dall’entusiasmo dei ragazzi. Siamo sicuri che anche per Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari sia stata una giornata particolare e che si ricorderà dei bambini e ragazzi che desiderano soltanto vivere leggerezza ed essere coinvolti, malgrado il periodo di sofferenza e grande incertezza che stanno vivendo.
Eseguite dalla Guardia di Finanza di Torino 5 misure cautelari per estorsione e intestazione fittizia di beni aggravate dal metodo mafioso, truffa ai danni dello stato e bancarotta fraudolenta. Ricostruita una vicenda di acquisizione “predatoria” di un’attività all’interno del centro agroalimentare di Torino: i soggetti coinvolti avrebbero operato all’interno del mercato con la predetta società anche instaurando legami e scambi con altri esponenti della ‘ndrangheta.
La Guardia di Finanza di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia torinese, ha dato esecuzione, nel capoluogo piemontese e provincia, a un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale per l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 5 soggetti (3 in carcere e 2 con obbligo di dimora), gravemente indiziati della commissione – in concorso e a vario titolo – di reati di estorsione e trasferimento fraudolento di valori aggravati dal metodo mafioso nonché di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e bancarotta fraudolenta.
Le investigazioni sono state curate dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino, con il ricorso a complessi e articolati accertamenti di polizia giudiziaria, compiuti anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali ed estese attività di osservazione e pedinamento. Le stesse sono state avviate nel quadro delle risultanze di pregresse attività investigative (in particolare le operazioni “Carminius” e “Fenice”), che, nel corso del 2019, portarono a decapitare una cellula di ‘ndrangheta vibonese attiva in provincia di Torino.
Le indagini intraprese hanno portato all’individuazione di diversi soggetti vicini agli ambienti della ‘ndranghetapiemontese e ai limiti dell’intraneità nella stessa nonché di un esponente di rilievo del citato sodalizio criminale, già condannato per mafia e oggi deceduto.
Gli approfondimenti svolti hanno consentito di raccogliere significativi elementi indiziari di come, in ipotesi d’accusa, i citati personaggi, avvalendosi anche della fattiva collaborazione di “colletti bianchi”, avrebbero posto in essere le suddette condotte delittuose. In particolare sono state ricostruite diverse ipotesi di intestazioni fittizie di aziende, effettuate con l’aggravante di agevolare l’associazione mafiosa ‘ndranghetista operante in Piemonte. Tali operazioni sarebbero state effettuate con la complicità di più soggetti e con l’ausilio di liberi professionisti, ricorrendo a prestanome per celare il vero dominusdelle imprese, il quale avrebbe agito al fine di agevolare l’associazione ‘ndranghetista cui era organico ed eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione patrimoniali, essendo egli stato destinatario di una condanna definitiva per associazione di tipo mafioso.
Alcune delle suddette società sarebbero state altresì utilizzate per la commissione di truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche nel periodo pandemico. I personaggi coinvolti, infatti, mediante artifizi e raggiri, sarebbero riusciti a ottenere in maniera fraudolenta finanziamenti a fondo perduto e garanzie statali per la percezione di finanziamenti bancari, ai sensi della vigente normativa emergenziale. Tali operazioni illecite avrebbero avuto, a fattor comune, l’obiettivo di far ottenere i “sostegni” finanziari pubblici al citato elemento di spicco della ‘ndrangheta piemontese sottoposto alle indagini, cui egli non avrebbe potuto avere accesso in ragione della condanna riportata per il delitto di cui all’art. 416-bisc.p. e della sottoposizione a misure di prevenzione.
Alcune delle suddette truffe sarebbero state commesse con il fattivo contributo di un “colletto bianco” (destinatario della misura dell’obbligo di dimora), dipendente di un locale ente territoriale, risultato avere – per quanto emerso nel corso delle investigazioni – assidui contatti con personaggi vicini al mondo ‘ndranghetista e in grado di riconoscerne l’appartenenza o la contiguità allo stesso.
Emblematico, ai fini della descrizione del modus operandi dei soggetti coinvolti nelle indagini in argomento, è apparso il vero e proprio atto “predatorio” commesso (in ipotesi d’accusa) all’interno del mercato ortofrutticolo di Grugliasco (TO), consistente nell’estorsione – aggravata dal metodo mafioso – posta in essere nei confronti del titolare di uno stand, attraverso la quale gli indagati sono riusciti ad acquisire, senza alcun corrispettivo, una (ulteriore) attività economica nel Centro Agroalimentare torinese. In tal modo essi hanno potuto eliminare un concorrente e rafforzare la propria posizione commerciale nel mercato, grazie all’aumento degli spazi controllati.
Dopo i fatti estorsivi commessi nei confronti del titolare dello stand e prima di procedere all’acquisizione formale della sua azienda, gli indagati avrebbero posto in essere un’operazione di fittizia intestazione a prestanome delle quote della società acquirente.
I sodali avrebbero poi operato all’interno del mercato con la predetta società anche instaurando legami e scambi con altri esponenti qualificati della ‘ndrangheta, procedendo (come sovente avviene nelle dinamiche operative delle organizzazioni criminali) a distrarne e dissiparne progressivamente il patrimonio, peraltro senza onorare i debiti commerciali e con sistematica evasione fiscale e contributiva. Il tutto al premeditato scopo di massimizzare il profitto a discapito di concorrenza, creditori, Erario ed enti previdenziali.
Atteso che simili condotte avrebbero prevedibilmente portato – come successivamente effettivamente disposto dal Tribunale di Torino – al fallimento della società, le relative quote sono state artatamente trasferite a un altro soggetto terzo (cittadino extracomunitario e privo di mezzi finanziari), il quale, a fronte di un esiguo compenso, si sarebbe addossato tutte le connesse responsabilità civili e penali.
L’Ucid, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti sezione di Torino, si prepara al Santo Natale con un ritiro spirituale sabato 2 dicembre, dalle 9.15 alle 14 aperto anche ai non soci, incluso pranzo condiviso e gradito il contributo dolce o salato.
Il 6 dicembre verrà presentato il libro dal titolo “L’arte di parlare di Dio”, alle 18.45 con Davide Terenteaca, esperto di comunicazione e fondatore di DiomoDon.
I saluti natalizi sono previsti l’11 dicembre con lo spettacolo “Il gioco del lavoro”, alle 20.45, in collaborazione con AIDDA e AIPEC. La S. Messa con le Associazioni e aggregazioni laicali diocesane è in programma al Sermig, alle 18.30, presieduta da monsignor Giraudo, vescovo Ausiliare.
Per prenotazioni e info ucid@ucidtorino.it
Tel. 3331803520.
Mara Martellotta
Tram storici al Torino Trolley Festival
L’ATTS, in collaborazione con GTT Gruppo Torinese Trasporti, organizza la diciassettesima edizione del Torino Trolley Festival domenica 3 dicembre 2023 dalle 9 alle 18.
Per tutta la durata della manifestazione di domenica 3 dicembre sarà installato il gazebo nell’area pedonale a fianco del Monumento al Duca d’Aosta. Al suo fianco sarà esposto in forma statica l’autobus storico n. 15 (ex SATTI) del 1949.
Fra le ore 9 e le ore 10:30 sarà istituito un servizio di navetta con tram storici a disposizione del pubblico per collegare Piazza Castello con lo Juventus Allianz Stadium. Fra le ore 10 e le ore 11:30 è programmato un “carosello tranviario” presso lo Juventus Allianz Stadium con l’impiego di 15 tram storici in circolazione continua all’interno del piazzale tranviario. Alle ore 11:30 partirà dallo stadio la grande parata dei tram storici, con passeggeri a bordo, che terminerà in Piazza Castello entro le ore 12:30.
Fra le ore 14:30 e le ore 18, 5 tram storici di diverse città (Torino, Roma, Bologna e Trieste) saranno a disposizione del pubblico su percorsi speciali, con salita e discesa esclusivamente in Piazza Castello (fronte Teatro Regio). Sui tram saranno presenti i rievocatori de Le vie del tempo in abiti d’epoca. Al pomeriggio sarà in servizio il bus storico FIAT 308 degli amici di StoricBus – Museo dell’Autobus Italiano .
Non è richiesta prenotazione. L’ammissione a bordo dei veicoli è libera, a fronte del versamento di un’offerta come contributo al restauro di ulteriori tram storici.
Città di Torino Turismo Torino e Provincia
Edisu Piemonte lancia l’app Campus Piemonte ID
Sarà attiva e disponibile dal 1 dicembre per tutti i borsisti di Edisu Piemonte la nuova App Campus Piemonte ID che consentirà di accedere alle mense e pagare i pasti in mensa, gestendo il saldo e le ricariche del proprio borsellino elettronico in modo facile e veloce. In una seconda fase sarà possibile utilizzarla per accedere a tutte le strutture gestite dall’Ente come residenze e sale studio, nonché per l’identificazione di studentesse e studenti e per l’utilizzo degli ulteriori servizi forniti da Edisu.
Da 1 dicembre quindi dovranno obbligatoriamente munirsi dell’App Campus Piemonte ID le studentesse e gli studenti iscritti al primo anno, interessati ai servizi offerti da Edisu Piemonte, mentre quelli iscritti agli anni successivi potranno – solo per alcuni mesi, ovvero fino al termine del periodo sperimentale – continuare ad utilizzare, se lo riterranno, la smart card di cui siano già in possesso.
L’app Campus Piemonte ID è scaricabile gratuitamente per i dispositivi Ios ed Android, sia in italiano che in inglese. Basterà autenticarsi al primo utilizzo, tramite Spid o con il codice identificativo fornito da Edisu Piemonte, per accedere alla propria area riservata. Da qui sarà anche possibile ricaricare il proprio borsellino elettronico utilizzando PagoPA, la piattaforma digitale che consente di effettuare pagamenti nei confronti della Pubblica Amministrazione. In tal caso, l’istituto di credito intermediario potrebbe addebitare una commissione aggiuntiva per transazione. La ricarica del Borsellino elettronico Edisu Piemonte tramite App potrà comunque essere effettuata senza il pagamento di alcuna commissione utilizzando le colonnine per la ricarica, presenti in ogni mensa gestita da Edisu Piemonte, o i POS presenti nelle mense stesse o presso gli esercizi convenzionati.
“La nuova App rappresenta un primo passo per rendere più smart e veloci i servizi che Edisu Piemonte mette a disposizione degli studenti e studentesse, a partire dai suoi borsisti, ma con l’obiettivo di estenderne l’accesso anche a tutti gli altri universitari del Piemonte. I nostri uffici hanno lavorato in questi mesi per realizzare uno strumento che rendesse più rapida e smart l’interazione tra l’utente e i servizi e così continueremo a fare per ampliare le possibilità di utilizzo dell’App Campus Piemonte ID” dichiara il presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti.
L’assessore regionale al diritto universitario Elena Chiorino afferma: “Puntare sulla qualità dei servizi agli studenti significa soprattutto puntare sull’innovazione e sulla semplificazione dei processi questa è la giusta direzione intrapresa da Edisu Piemonte grazie all’ intuizione del suo Presidente Sciretti: con il sostegno del governo regionale continueremo a lavorare per migliorare la qualità del sistema universitario del Piemonte e rispondere pragmaticamente alle esigenze degli studenti”.
Giro di vite agli abbandoni di rifiuti a Sauze d’Oulx
SAUZE D’OULX – Giro di vite per chi abbandona i rifiuti sul territorio di Sauze d’Oulx e per chi fa malamente la raccolta differenziata. Il Comune di Sauze d’Oulx, dopo la campagna informativa, ha deciso di passare al sanzionamento di chi effettua con troppa superficialità la raccolta rifiuti. O peggio ancora lo fa deliberatamente. Così nella prima quindicina del mese di novembre la Polizia Locale, attraverso un attento e scrupoloso uso delle telecamere, ha elevato otto sanzioni a cittadini per errato conferimento materiali nei cassonetti o per deposito di ingombranti nelle arre ecologiche. Un servizio questo che gli agenti della Polizia Locale effettuano anche negli altri Comuni dell’Unione Montana Comuni Olimpici Vialattea. L’Assessore alla Polizia Locale Davide Allemand ringrazia i Vigili per il servizio e invita la cittadinanza al rispetto delle regole: “Purtroppo il tema della disattesa delle regole nella raccolta rifiuti sta diventando un problema da affrontare seriamente. Per tutta una serie di motivi. Innanzitutto per i costi. L’errato conferimento di rifiuti o l’abbandono hanno dei costi che poi ricadono sull’intera collettività e questo non è affatto equo e giusto. In secondo luogo chi effettua così allegramente la raccolta rifiuti inficia l’ottimo lavoro di differenziazione effettuato dalla stragrande maggioranza della popolazione, che vogliamo sempre più tutelare da questo malcostume. Infine perché i rifiuti collocati malamente nelle aree ecologiche non sono certo un bel biglietto da visita al via della stagione invernale per la nostra stazione turistica. Così grazie al lavoro della Polizia Locale, che ringraziamo per la professionalità ancora una volta dimostrata, siamo riusciti a far elevare le giuste sanzioni. Il messaggio che vorremmo far passare è proprio quello di dire che l’impunità non verrà più tollerata e quindi invitiamo anche i più disattenti a prestare attenzione al momento del conferimento dei loro rifiuti negli appositi cassonetti”.
Bollini rosa agli ospedali torinesi
L’ospedale Sant’Anna di Torino si aggiudica tre Bollini rosa e l’ospedale Mauriziano di Torino se ne aggiudica due
I carabinieri di Vercelli con il Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro, durante i controlli in un bar nel centro hanno trovato due lavoratori su tre impiegati “in nero”. La violazione è stata multata con 2.500 euro oltre all’obbligo di provvedere con effetto retroattivo alla regolarizzazione della posizione lavorativa dei dipendenti.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
COMUNICATO STAMPA Salvata donna colpita da epatite fulminante grazie ad un trapianto di fegato in super-urgenza nazionale, presso l’ospedale Molinette di Torino Esattamente 48 ore tra l’arrivo all’ospedale Molinette e l’ingresso in sala operatoria per essere sottoposta ad un trapianto di fegato in super-urgenza nazionale che le ha salvato la vita. Protagonista è una donna di 42 anni, di origine albanese, ma da molti anni residente in Italia. Dopo alcuni giorni di malessere, febbre e disordini gastrointestinali, la paziente si era rivolta al Pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria di Torino all’inizio della scorsa settimana. Fin dai primissimi accertamenti effettuati, ci si era resi conti della presenza di un gravissimo danno epatico legato ad un’infezione primaria da Virus dell’Epatite B. Insomma un’epatite fulminante. Il fegato della donna, sanissimo fino a pochi giorni prima, stava soffrendo di una necrosi massiva delle sue cellule. Ancora pienamente cosciente, la paziente è stata prontamente trasferita nella serata di mercoledì scorso all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino nella Terapia Intensiva Epatologica (diretta dal dottor Antonio Ottobrelli). Confermata la diagnosi, la paziente è stata posta in strettissima sorveglianza e sottoposta alle terapie mediche convenzionali contro l’epatite acuta B. Già nella mattinata di giovedì, la situazione funzionale epatica stava però peggiorando e la paziente cominciava ad accusare i primi segni di sofferenza cerebrale. Dopo le ultime valutazioni cliniche necessarie per confermare l’idoneità ad un trapianto di fegato, nel primo pomeriggio di giovedì la paziente è stata inserita in lista d’attesa nazionale per poter ricevere in super-urgenza un organo che potesse salvarle la vita. Così è iniziata una corsa contro il tempo. In questa fase, l’allerta diramata dal Centro Regionale Trapianti (diretto dal dottor Federico Genzano) è stata immediatamente recepita dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) Operativo di Roma. Nel frattempo la paziente è stata trasferita presso la Rianimazione centrale dell’ospedale Molinette (diretta dal dottor Roberto Balagna), essendo le sue condizioni neurologiche in progressivo deterioramento. La notte tra giovedì e venerdì è trascorsa senza che al CNT Operativo di Roma venisse segnalata alcuna possibile donazione di organi, evenienza rarissima in Italia dato che ogni giorno sono circa 5 i potenziali donatori che vengono proposti ai pazienti più urgenti in lista. Nella mattinata di venerdì le condizioni della paziente si sono ulteriormente aggravate, con l’insorgenza di un coma epatico necessitante l’intubazione tracheale e la ventilazione meccanica. Fortunatamente nel primissimo pomeriggio di venerdì si è reso disponibile un donatore compatibile per gruppo sanguigno e per dimensioni corporee in Lombardia. L’équipe chirurgica del Centro Trapianto Fegato (diretto dal professor Renato Romagnoli) si è subito mobilitata, raggiungendo la sede donativa di lì a 3 ore. Durante il prelievo d’organi la paziente in gravissima insufficienza epatica si è ulteriormente complicata a causa di un importante sanguinamento digestivo acuto a partenza gastrica. L’intervento in urgenza degli endoscopisti dell’Endoscopia Digestiva (diretta dal dottor Dario Reggio) ha consentito di arrestare l’emorragia e stabilizzare la paziente, consentendo il suo trasferimento presso le sale operatorie del Centro Trapianto Fegato, esattamente 48 ore dopo il suo ingresso alle Molinette. Come ormai accade in più della metà dei trapianti, il fegato appena prelevato e trasportato a Torino è stato preparato e collegato alla macchina da perfusione ipotermica ossigenata, allo scopo di massimizzarne le capacità di resistere al danno ischemia-riperfusione al momento del suo impianto in una paziente in così gravi condizioni cliniche. Dopo circa 2 ore di perfusione extra-corporea, l’organo è stato scollegato dalla macchina e quindi trapiantato dall’équipe del professor Romagnoli nella loggia epatica della ricevente, dopo la rimozione del fegato nativo totalmente necrotico. Il fegato donato ha ripreso immediatamente una funzione soddisfacente, già in sala operatoria. Le condizioni generali della paziente sono nettamente migliorate. La paziente è stata estubata. È sveglia e cosciente ed è ricoverata presso l’Area Semintensiva Chirurgica del Centro Trapianto Fegato di Torino. “L’ennesimo miracolo compiuto dai professionisti della Città della Salute e grazie alla collaborazione tra ospedali torinesi che hanno fatto rete. La storia del Centro Trapianti di fegato e del recente traguardo raggiunto dei 4000 trapianti ne sono la dimostrazione. Un’eccellenza italiana ed europea. Un ringraziamento a loro ma soprattutto alla famiglia del donatore che ha permesso di salvare una vita” sottolinea il Direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle.