CRONACA- Pagina 518

Uomo investito da treno: traffico ferroviario sospeso

Il  ferroviario è stato sospeso per un incidente avvenuto  tra Castelnovetto e Nicorvo, sulla lineaVercelli – Mortara – Pavia. Il treno viaggiava verso Vercelli quando un un uomo è stato investito e ucciso. Sul posto ivigili del fuoco e i carabinieri per ricostruire la dinamica dell’incidente e capire se si tratti di un suicidio.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Chiusura viabilità Sp 8 di Druento fino al 31 gennaio

 

Per la realizzazione di una rotatoria tra la Sp. 8 “di Druento” e la . 8d02 “di Druento – diram. Valdellatorre” sono previste le limitazioni – limite di velocità a 30 km/h e divieto di sorpasso e di sosta per tutti i veicoli in entrambi i sensi di marcia e di eventuale senso unico alternato con limitazione di transito ai soli veicoli con massa non superiore alle 3,5 tonnellate, esclusi autobus e mezzi di soccorso lungo la Sp. 8 “di Druento” dal 16+630 al km 16+900 e dal km 17+050 al km 17+720 e lungo la Sp. 8d02 “di Druento – diram. Valdellatorre” dal 0+000 al km 0+100 n e sospensione della circolazione a tutti i veicoli, con deviazione su percorso alternativo , lungo la Sp. 8 “di Druento” dal 16+900 al km 17+050 nel Comune di San Gillio (TO), dal 5 al 31 gennaio 2024

La percorribilità delle strade è aggiornata e consultabile alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/viabilita/percorribilita_strade/modifiche_viabilita.shtml

Ospedali e pronto soccorso: esercito in corsia contro le aggressioni?

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I casi di aggressione al personale medico e infermieristico sono numerosi anche a Torino e sul territorio torinese. Nei mesi scorsi sono avvenute aggressioni a Chivasso, Moncalieri e alle Molinette, solo per citare alcuni episodi che hanno visto aggredire il personale a calci e pugni e persino con coltelli. Altrettanto numerosi i furti nelle stanze e nelle corsie di ospedale nonostante i posti fissi di polizia. A livello nazionale stessa situazione, il caso più recente in Campania.

“La sua unica colpa è stata quella di invitare i parenti dei pazienti, letteralmente esagitati, alla calma, e soprattutto ad abbandonare gli spazi del pronto soccorso, per consentire la presenza del solo personale sanitario”. Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del sindacato infermieri Nursing Up.

Per tutta risposta, una giovane infermiera del San Leonardo di Castellammare di Stabia è stata prima strattonata, poi presa per i capelli, poi addirittura colpita da un violentissimo pugno in pieno volto, riportando tumefazioni sul viso e addirittura un dente rotto.

Siamo diventati noi, agli occhi dei cittadini, i responsabili della disorganizzazione e dei ritardi, il capro espiatorio contro cui sfogare ansie e paure.”

«Siamo di fronte ad un vero e proprio territorio di guerra, siamo davanti a episodi di aggressioni che, rispetto al passato, si sono fatte più frequenti e brutali, e che soprattutto prendono di mira, in modo a dir poco vile, le donne, le nostre infermiere, che ovviamente hanno maggiore difficoltà nel difendersi. Siamo davvero stanchi di quanto sta accadendo negli ospedali italiani e vogliamo denunciare prima di tutto, con toni forti, – continua De Palma, – l’incapacità, della politica, ai vari livelli. E’ evidente che le leggi che ci sono servono davvero a poco. Parlano i fatti.”

“Chiediamo alla nostra Premier Giorgia Meloni, così come avvenuto per il progetto “Strade Sicure”, di portare i nostri militari all’interno degli ospedali. Non vediamo altra soluzione possibile. Siamo ad un punto di non ritorno. Serve immediatamente la presenza dell’esercito!” Conclude De Palma. 

Ultima giornata con il tram storico in centro

Sabato si è svolto  l’ultimo appuntamento con il “Natale Illumina Torino, in tram storico!”. L’iniziativa è stata realizzata con Zip grazie alla Città di Torino e a GTT Gruppo Torinese Trasporti
Nella foto tram storico in piazza Castello. (foto Facebook)

Misure antismog: prosegue il livello 0 (bianco) fino a lunedì 8 gennaio

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti  da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a lunedì 8 gennaio 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

 

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaam

Ragazzo di 21 anni muore cadendo dal secondo piano

Un giovane di 21 anni di origini romene è morto cadendo dal secondo piano di un edificio di Alessandria. Sta svolgendo le indagini la Squadra Mobile per verificare cosa è accaduto nell’appartamento nel quale pare fossero presenti alcuni suoi connazionali.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Senza fegato per 24 ore donna partorisce e viene salvata con trapianto alle Molinette

Quando la sanità funziona: una puerpera è stata salvata grazie ad un trapianto di fegato dopo essere rimasta senza fegato per 24 ore, presso l’ospedale Molinette di Torino

 

È accaduto nei giorni scorsi, presso l’ospedale della Città della Salute di Torino, uno dei più grandi d’Italia e il più noto del capoluogo piemontese, dove una donna di 33 anni, che aveva appena partorito, è stata salvata grazie ad un trapianto di fegato in “stato anepatico”, ovvero eseguito dopo essere rimasta senza fegato per circa 24 ore.  La donna, di origine sudamericana, giunta vicino al termine della gravidanza, si era presentata al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino in preda a dolori addominali. Avendo riscontrato uno stato di sofferenza fetale, gli ostetrici ginecologi del gruppo del dottor Corrado De Sanctis avevano proceduto immediatamente con il taglio cesareo. Tuttavia, dopo la nascita della bambina, ci si era resi conto che la situazione della puerpera era estremamente grave a causa di un importante sanguinamento addominale proveniente dal fegato, organo che era andato incontro ad un fenomeno di rottura spontanea, nell’ambito di una cosiddetta sindrome HELLP. I chirurghi della Chirurgia d’urgenza (diretta dal Mauro Santarelli) erano quindi subito intervenuti, provvedendo al tamponamento dell’emorragia epatica con telini chirurgici. Nelle ore successive nella Terapia Intensiva dell’ospedale Sant’Anna (diretta dalla dottoressa Simona Quaglia) la situazione di shock emorragico si era purtroppo dimostrata persistente. Veniva subito disposto il trasferimento verso la Terapia Intensiva del Pronto soccorso dell’ospedale Molinette (diretta dalla dottoressa Marinella Zanierato) ed eseguita una TC addome in urgenza, presso la Radiologia (diretta dal dottor Giorgio Limerutti), con evidenza di un’estesa rottura coinvolgente entrambi i lobi epatici. Dopo un rapido consulto tra i chirurghi dell’équipe del Centro Trapianto Fegato (diretto dal professor Renato Romagnoli), la dottoressa Silvia Martini della Terapia Insufficienza Epatica (diretta dal dottor Antonio Ottobrelli) e la dottoressa Sara Iannandrea della Rianimazione ospedaliera (diretta dal dottor Roberto Balagna), ove nel frattempo la paziente era stata trasferita, si è deciso di procedere immediatamente alla riapertura dell’addome nella sala operatoria del Centro Trapianti alle Molinette. La situazione clinica della paziente affrontata dai medici delle Molinette (i chirurghi dottori Damiano Patrono e Stefano Mirabella e gli anestesisti dottori Angelo Panio e Luca Cremascoli) era assolutamente drammatica: il fegato della donna era attivamente sanguinante, a causa di irreparabili e multiple lacerazioni. Il solo modo per arrestare definitivamente l’emorragia epatica è stato quindi la rimozione totale del fegato, con temporanea derivazione del sangue della vena porta direttamente nella vena cava inferiore.   Già dalla sala operatoria è partita la richiesta super-urgente del fegato di un donatore, diramata dal Centro Regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta (diretto dal dottor Federico Genzano) verso il Centro Nazionale Trapianti di Roma (diretto dal dottor Massimo Cardillo).  Dopo meno di 3 ore l’opportunità estremamente favorevole di un donatore di gruppo sanguigno compatibile disponibile in Sicilia è stata colta immediatamente. Si è trattato di un ragazzo di origine africana, deceduto a seguito di un incidente stradale, che già in vita si era dichiarato donatore presso la propria anagrafe.  Dopo meno di 6 ore, grazie al servizio di Emergenza del 118 di Torino, che ha garantito l’organizzazione dei trasporti dell’équipe trapianti in tempi record, l’équipe chirurgica di prelievo del Centro Trapianti di Fegato partiva da Caselle per rientrare circa 10 ore dopo.  Dopo poco meno di 24 ore dal momento della rimozione totale del fegato, la paziente ha potuto essere sottoposta con successo all’impianto del fegato del donatore da parte dei dottori Francesco Lupo e Gianluca Paraluppi, dell’équipe diretta dal professor Renato Romagnoli, coadiuvati dagli anestesisti dottoresse Patrizia Andruetto e Donatella Di Francesco. Durante il trapianto è stata nuovamente preziosa la consulenza ostetrico – ginecologica del dottor Corrado De Sanctis per poter risparmiare l’utero appena sottoposto a taglio cesareo. La ripresa funzionale del fegato trapiantato è stata valida ed immediata. Il risveglio della paziente è avvenuto in modo rapido e completo nella Rianimazione (diretta dal dottor Roberto Balagna). La paziente ad oggi sta bene ed è stata dimessa ed ha potuto abbracciare la sua bimba nella Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Sant’Anna della dottoressa Caterina Carbonara. Commenta il professor Romagnoli: “Questa bella storia di ‘buona sanità’ suggella l’anno 2023, nel quale il Centro Trapianto Fegato di Torino ha raggiunto la vetta d’Europa con più di 4000 trapianti di fegato – 4013 per la precisione – eseguiti nella sua storia più che trentennale ed ha battuto il suo stesso storico record italiano stabilito nel lontano anno 2005, arrivando alla straordinaria cifra di 184 trapianti di fegato, eseguiti nel solo anno 2023, ovvero più di 1 trapianto ogni 2 giorni. Un grande GRAZIE a tutti i donatori ed alle loro famiglie ed a tutti gli operatori sanitari (medici e infermieri) e non sanitari che hanno reso possibile questo primato torinese”.  “Anche nel 2023 la Città della Salute di Torino si è confermata l’Azienda ospedaliera che ha effettuato più trapianti in Italia con quasi 500 organi trapiantati. Ringraziamo le famiglie dei donatori e tutti i nostri numerosi operatori che per 365 giorni all’anno danno il loro fondamentale contributo per confermare e migliorare sempre questa nostra eccellenza” dichiara il Direttore generale dottor Giovanni La Valle

Si attende la fine del weekend per un primo bilancio dei saldi a Torino e in Piemonte

Gli ultimi giorni del 2023 a Torino hanno fatto respirare una boccata d’ossigeno a ristoranti e hotel presi d’assalto dai turisti e dai torinesi. Ora l’attesa è per i negozi, in occasione dei saldi  invernali. L’Ascom prevede che i torinesi spenderanno in tutto 300 milioni di euro.  L’associazione dei commercianti vorrebbe anche ridiscutere con Regione Piemonte il periodo dei saldi invernali: troppo vicini al Natale, gli acquirenti  hanno già comprato tutto.  In base a quanto stabilito dalla Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 21 novembre 2023, la data di inizio delle vendite di fine stagione per il  periodo invernale decorre dal 5 gennaio 2024 come previsto dall’Accordo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Non sono consentite le vendite promozionali nei trenta giorni antecedenti le vendite di fine stagione. In questi primi giorni di saldi si è visto movimento nei negozi del centro di Torino e nei centri commerciali. Si attende lunedì per un primo bilancio economico.

Carabinieri salvano ragazzo: si era gettato nel fiume, la fidanzata lo aveva lasciato

Era da poco stato lasciato dalla fidanzata, un ventenne ha così tentato di togliersi la vita lanciandosi nelle acque gelide del Toce. A Premosello Chiovenda, nel Verbano Cusio Ossola. I genitori sono corsi nel punto indicato dal figlio al telefono e sono riusciti a vederlo in acqua, aggrappato ad una roccia. Due carabinieri si sono calati dal muro di contenimento e, con l’aiuto dei vigili del fuoco, si sono immersi e hanno salvato il giovane che, privo di sensi a causa dell’ipotermia è stato portato all’ospedale di Verbania.

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