È morto in carcere a Ivrea Andrea Pagani Pratis, 47 anni, che stava scontando la condanna a diciotto anni per avere ucciso il padre il 29 settembre del 2019 in provincia di Alessandria a Casalnoceto. La morte è molto probabile sia dovuta a cause naturali, ma sarà l’autopsia a stabilirlo.
La Brigata Alpina “Taurinense” compie 72 anni
Addio al prof di ginnastica pioniere dello sport
Conosciutissimo e apprezzato come insegnante e pioniere della promozione e diffusione dello sport a Cuneo. È morto a 86 anni Giovanni D’Ulisse, professore di Educazione fisica nelle scuole superiori cuneesi, fu tra i primi diplomati all’Isef. Nel 1961 divenne direttore del collegio delle squadre giovanili della Juventus. Poi insegnò all’Itis Del Pozzo e fu una vera e propria eccellenza dell’istituto Bonelli in viale degli Angeli, dove termino l’attività nel 1998.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Un camion e un’auto si sono scontrati frontalmente a Casalino nel Novarese. In codice rosso l’uomo di 43 anni che viaggiava a bordo dell’auto, è stato soccorso dal personale del 118 e portato in ospedale. Sono intervenuti la polizia locale di Novara, che ha garantito i rallentamenti del traffico causati dall’incidente e i vigili del fuoco.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Cure palliative: la Samco insieme a Fondazione Faro
Suicidio assistito, audizione a Palazzo Lascaris
Nella giornata dell’8 gennaio sono stati auditi dalla Commissione sanità del Consiglio Regionale del Piemonte i primi firmatari della Pdl “Liberi Subito” promossa dall’Associazione Luca Coscioni.
Riceviamo e pubblichiamo
LA PROPOSTA DI LEGGE
Nonostante la sentenza Cappato Antoniani della Corte Costituzionale (vedi approfondimento) abbia legalizzato la morte volontaria assistita, il Servizio Sanitario non garantisce tempi certi per effettuare le verifiche e rispondere alle persone malate in determinate condizioni che chiedono la verifica del proprio stato, per poter accedere alla morte volontaria assistita nel rispetto della loro volontà nelle scelte di fine vita. Così chi intende farlo rimane in attesa di Aziende Sanitarie Locali e dei Comitati etici territoriali i quali, per svolgere le funzioni di verifica delle condizioni, possono impiegare mesi. Un tempo del quale molte persone in quelle condizioni non dispongono. Per questo, l’Associazione Luca Coscioni ha promosso la campagna “Liberi Subito”, con raccolta firme per proposte di legge regionali di iniziativa popolare che garantiscano in tutta Italia il percorso di richiesta di suicidio medicalmente assistito e i controlli necessari in tempi adeguati e definiti.
“Abbiamo spiegato la nostra proposta – dichiarano i firmatari Davide Di Mauro, Ludovica Poli e Paola Stringa -, che mira a garantire tempi certi e assistenza sanitaria a chi sceglie liberamente di accedere alla morte volontaria assistita. Un doveroso ringraziamento va al Presidente Stecco e alla Commissione, per la serietà e la disponibilità dimostrata, a cui abbiamo ribadito le finalità della norma che vuole affiancare il lavoro delle pubbliche amministrazioni, garantendo certezza nell’attuazione di diritti già esistenti. Questa è l’occasione per il consiglio regionale del Piemonte di difendere la credibilità delle istituzioni stesse esprimendo un voto che sia coerente con i principi costituzionali, facendo leva su un sentire Popolare sempre più diffuso e radicato che prescinde dall’appartenenza politica”.
“Auspichiamo che il consiglio regionale del Piemonte voglia esprimersi sulla proposta di legge prima delle elezioni regionali del 2024 – aggiungono Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria Nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni -, perché le persone che soffrono non possono aspettare anni, ma hanno bisogno di risposte in tempi rapidi e certi, assicurando il rispetto dei valori costituzionali e dei principi generali dell’ordinamento”.
L’ACCESSO ALLA MORTE VOLONTARIA ASSISTITA IN ITALIA
In assenza di una legge nazionale che regolamenti l’aiuto alla morte volontaria, ovvero l’accesso al “suicidio assistito”, in Italia questa scelta di fine vita è normata dalla sentenza numero 242 del 2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato\Antoniani, che ha legalizzato l’accesso alla procedura ma solo a 4 condizioni di salute dei richiedenti: 1) essere capaci di autodeterminarsi; 2) affetti da patologia irreversibile; 3) fonte di sofferenze fisiche o psicologiche ritenute dalla persona intollerabili; 4) essere dipendenti da trattamenti di sostegno vitale.
Tali requisiti, insieme alle modalità per procedere, devono essere verificati dal Servizio Sanitario
Nazionale con le modalità previste dalla legge (articoli 1 e 2 delle Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, 219/17), previo parere del Comitato etico territorialmente competente
Il Sappe: “Detenuta spintona due poliziotte: contuse”
Un milione di euro a favore dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino: la donazione promessa da Chiara Ferragni è giunta all’ospedale torinese. La direzione della Città della Salute di Torino, che ringrazia l’influencer per il gesto, comunica di aver ricevuto la somma nella settimana antecedente il Natale. La decisione di donare la somma ai bimbi malati dell’ospedale torinese era nata dopo la polemica sul noto caso della beneficenza legata al pandoro griffato Ferragni.
Non ha voluto consegnare il cellulare al rapinatore che lo aveva minacciato per strada ed è stato colpito da una serie di pugni al volto. È accaduto a Biella. Un giovane 25enne è stato ricoverato al pronto soccorso dove gli è stata riscontrata una frattura al setto nasale e agli incisivi. Un 24enne nigeriano autore della rapina e dell’aggressione è stato arrestato dalla polizia, rintracciato vicino al luogo della rapina.
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