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Prenotati più di 10 mila ingressi al Museo regionale di Scienze naturali

La riapertura del Museo Regionale di Scienze Naturali è stata accolta con entusiasmo dal pubblico. Dopo l’inaugurazione di venerdì scorso e l’avvio della piattaforma online in oltre dieci mila persone hanno prenotato l’ingresso. Sold out i week end di gennaio.

Ieri, sabato 13 gennaio, primo giorno di accesso ai visitatori, il Museo ha registrato il tutto esaurito. Tantissimi i bambini accompagnati dai loro genitori che hanno varcato la soglia di via Accademia Albertina 15 incuriositi sia dalle sale espositive, sia dai due laboratori con Giovanni Muciaccia organizzati da Fondazione Circolo dei lettori e Regione Piemonte all’interno del programma culturale ‘Porte aperte alla scienza’. La rassegna proseguirà i prossimi venerdì 19, 26 gennaio e 2 febbraio (prenotazione obbligatoria su Circololettori.it).

I numeri di questi primissimi giorni testimoniano l’attesa per la riapertura e l’interesse verso il museo che torna visitabile dopo tanto tempo – dichiarano Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura -. È un altro tassello che va da arricchire l’offerta culturale della nostra città e del nostro territorio”.

La Regione, inoltre, ha in programma di coinvolgere tutte le scuole piemontesi: nei prossimi giorni saranno contattate e invitate ad accompagnare gli allievi a visitare il Museo.

Gli studenti piemontesi saranno i protagonisti in questa prima fase di riapertura del Museo Regionale di Scienze Naturali – sottolinea Elena Chiorino, Assessore all’Istruzione –. È un patrimonio culturale unico del nostro territorio e per questo motivo abbiamo deciso di coinvolgere le scuole. Stimolare la curiosità è il miglior modo di favorire il loro apprendimento”.

Tenta di rapinare donna per strada e minaccia di lanciarle due pietre

Durante una normale passeggiata in centro a Biella una donna, 58 anni residente in città, ha percepito la presenza di qualcuno che la seguiva per poi, improvvisamente, sentirsi tirare la borsa nel tentativo di sottrarla. Opponendo resistenza a tale violenza riusciva a vedere l’autore del gesto il quale, lasciando subito la presa, si posizionava davanti alla donna e, frugando nelle proprie tasche, estraeva due pietre che fingeva di scagliarle per poi allontanarsi.

La donna, spaventata, contattava immediatamente la linea di emergenza NUE 112 descrivendo accuratamente il proprio aggressore indicandone parzialmente anche la via di fuga. A quel punto due equipaggi della squadra volante si mettevano immediatamente alla ricerca dell’uomo, rintracciandolo pochi istanti dopo nella vicina via Italia, a Biella, intento a nascondersi.

Fermato, il ragazzo, ventiseienne residente nel biellese, veniva sottoposto ad un sommario controllo che consentiva di rinvenire ancora occultate nelle tasche del giubotto due pietre di medie dimensioni poi sottoposte a sequestro.

Acquisite le dovute informazioni e ricostruita la vicenda il giovane veniva tratto in arresto per il reato di tentata rapina aggravata e trasportato presso la locale casa circondariale in attesa della convalida. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Biella, ricevuti gli atti, verificata la sussistenza di numerosi precedenti penali a carico dell’interessato, ha chiesto al Giudice l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere

San Mauro, grande partecipazione in parrocchia

Caro direttore, chiesa strapiena a S. Benedetto Parrocchia dell’oltre Po di S. Mauro , la conurbazione cresciuta negli anni del Boom economico e della FIAT. Don Luca Ramello che con Don Stefano Votta reggono le Parrocchie della Città delle fragole da 100 giorni stanno raccogliendo tanta simpatia e tante adesioni di giovani. Domani sera verrà ricordato il Miracolo di S. Mauro che al contadino che gli offri un bicchiere di vino , l’ultimo della bottiglia , con la benedizione fece sgorgare dalla bottiglia vino per altre 60 persone. Pregherò S. Mauro dove ho abitato con i miei genitori di spingere il rilancio della economia e del lavoro per Torino e il Piemonte.
Mino Giachino

È nuovamente aperta al traffico la strada statale 21 “del Colle della Maddalena”

È nuovamente aperta al traffico la strada statale 21 “del Colle della Maddalena” nel tratto compreso tra Argentera (km 53+330) e il confine di Stato (km 59+708), chiuso al transito mercoledì 10 gennaio per gli accumuli significativi di neve in seguito al maltempo dei giorni scorsi. Il provvedimento è stato adottato in via precauzionale in vista delle attività previste dal Piano di Intervento di Distacco Artificiale di Valanghe (PIDAV) attivato dalla Commissione Locale Valanghe dell’Unione Montana Valle Stura.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Neonato trovato vivo in un cassonetto della spazzatura nel Torinese

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Questa sera un neonato é stato trovato  vivo  e non sarebbe in pericolo di vita, all’interno di un cassonetto dei rifiuti da un uomo che passando  ha sentito dei lamenti. Il fatto è accaduto   a Villanova Canavese. Il piccolo era in un sacchetto di plastica con placenta e cordone ombelicale attaccati. Sono intervenuti i carabinieri e i soccorsi che hanno portato il neonato all’ospedale di Ciriè.

Primo trapianto di cuore e fegato con organi funzionanti fuori dal corpo del donatore

Primo trapianto di cuore e di fegato eseguito in Italia trasportando entrambi gli organi mantenuti funzionanti fuori dal corpo del donatore, presso l’ospedale Molinette di Torino Intervento eccezionale eseguito due giorni fa tra Cuneo e Torino. Il prelievo contemporaneo del cuore, del fegato e dei reni all’ospedale di Cuneo da un donatore in morte cardiaca ed il successivo trapianto degli organi presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Detta così potrebbe sembrare la cronaca di un “normale” prelievo e trapianto multi-organo. In realtà si tratta di una importante tappa della trapiantologia italiana e non solo che conferma il trapianto come il risultato di uno stretto lavoro di rete tra ospedali diversi capaci di condividere tra loro alte professionalità e sofisticate tecnologie. Trapianti proiettati nel futuro. Le particolarità di quanto accaduto sono molteplici: la modalità di donazione che è avvenuta dopo arresto cardiaco, la distanza tra le sedi di donazione e trapianto, le tecnologie impiegate per la preservazione degli organi, il trasferimento di una équipe dedicata a questo particolare tipo di donazione in un ospedale non di Torino, il trasporto degli organi non fermi in ghiaccio ma piuttosto mantenuti in vita al di fuori del corpo del donatore in una condizione molto simile a quella fisiologica. La donatrice, una donna sessantaduenne della Valle Po, ricoverata a fine dicembre presso l’ospedale di Cuneo, ha donato i suoi organi dopo accertamento di morte con criteri cardiocircolatori. Per la gestione di questa modalità di donazione si è resa necessaria la stretta collaborazione dell’équipe dell’ospedale Molinette di Torino, formata dalla dottoressa Marinella Zanierato e dal dottor Raffaele Potenza, con l’équipe rianimatoria di Cuneo, composta dalla dottoressa Federica Lombardo e dal dottor Domenico Vitale, guidati dal dottor Giuseppe Coletta. Immediatamente dopo l’accertamento di morte, il cuore della donatrice è stato rivitalizzato da un’équipe composta da cardiochirurghi torinesi e cuneesi. Il professor Massimo Boffini e la dottoressa Erika Simonato della Cardiochirurgia delle Molinette, con l’aiuto del dottor Maurizio Roberto (Direttore della Cardiochirurgia di Cuneo) e del dottor Vincenzo Colucci sempre della Cardiochirurgia di Cuneo, hanno fatto ripartire il cuore prima del suo prelievo. Il dottor Damiano Patrono ha poi preparato il fegato, mentre i reni sono stati isolati dall’équipe urologica dell’ospedale di Cuneo. Per la tipologia di donazione e per la distanza della sede donativa (Cuneo) rispetto alla sede dove sono stati eseguiti i trapianti (Torino) si è reso necessario utilizzare delle sofisticate macchine di perfusione capaci di impedire che gli organi si danneggiassero durante il trasporto. In particolare il cuore è l’organo che più risente della cosiddetta ischemia, ovvero dell’assenza di sangue. Per questo motivo l’équipe di cardiochirurghi e cardioanestesisti torinesi ha posizionato il cuore prelevato nel sistema di perfusione ex-vivo OCS per poterlo trasportare in sicurezza fino a Torino, irrorato dal suo sangue e battente fuori dal corpo umano. Una volta arrivato a Torino, l’organo è stato trapiantato con successo su un paziente affetto da una grave malattia cardiaca terminale dal professor Mauro Rinaldi (Direttore della Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette) e dagli anestesisti del professor Luca Brazzi. Allo stesso modo il fegato è stato trasportato a Torino mentre era mantenuto ben funzionante all’interno di una macchina di perfusione normotermica portatile. Il successivo trapianto è stato poi eseguito su una paziente affetta da cirrosi epatica complicata da epatocarcinoma da parte dei chirurghi dell’équipe del professor Renato Romagnoli e degli anestesisti del dottor Roberto Balagna. Anche i due reni sono stati trapiantati a due riceventi iscritti in lista per trapianto presso il Centro Trapianto di Rene, diretto dal professor Luigi Biancone. La complessa organizzazione, che ha visto la collaborazione di decine figure professionali (tra medici, infermieri, coordinatori, tecnici, autisti) sia delle Molinette che dell’ospedale di Cuneo, è stata resa possibile grazie al lavoro del Centro Regionale Trapianti del Piemonte (diretto dal Dott. Federico Genzano Besso) del Centro Regionale Prelievo (coordinato dalla dottoressa Anna Guermani), permettendo di attuare procedure altamente complesse in un ospedale non sede di trapianto, di garantire un trasporto sicuro a cuore e fegato mantenuti con un’attiva circolazione sanguigna al di fuori del corpo, ed infine di effettuare quattro trapianti in pazienti gravemente malati.

Paura nel campeggio, a fuoco uno chalet

Uno chalet all’interno di un campeggio a Villar Pellice è stato distrutto dalle fiamme nella notte. Sono ancora sconosciute le cause che hanno provocato l’incendio scoppiato alle 22 e domato dai vigili del fuoco solo alle 4 di questa mattina. Non si registrano feriti.