CRONACA- Pagina 506

Muore giovane barman ricoverato in ospedale

Cordoglio e sbigottimento per la morte del Batman Giuliano Ferro, di soli 47 anni: molto conosciuto, era tra i soci che anni fa avevano aperto il Bijoux Cafè di corso Libertà a Vercelli. Successivamente aveva lavorato all’estero e in città turistiche in giro per l’Italia. È stato colto da un malore e da una decina di giorni  era ricoverato in ospedale dove è morto ieri.

NOTIZIE DAL PIEMONTE (foto archivio)

Il Corecom contro la violenza e la discriminazione sulle donne

Combattere la violenza sulle donne è un dovere civile ed etico a cui le istituzioni devono rispondere. La violenza di genere resta ancora un fenomeno per lo più sommerso e la sensibilizzazione sul tema è necessaria per garantire il suo riconoscimento tempestivo. Per questo è importante tenere alta l’attenzione e continuare a fare informazione, anche nelle scuole. Negli ultimi anni sono stati fatti importanti progressi volti a ridurre gli episodi di violenza, ma molto rimane ancora da fare – dichiara l’avv. Alessia Caserio, vicepresidente del Corecom Piemonte, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne -.

 Su questo fenomeno così come, più in generale, sulla discriminazione di genere, non possiamo abbassare la guardia, anzi dobbiamo incrementare la nostra azione di denuncia e sensibilizzazione, – continua la vicepresidente- invitando sia le vittime che la cittadinanza ad intervenire attivamente, segnalando casi di sospetta violenza alle Forze dell’Ordine, alla Magistratura, ai tanti sportelli di ascolto delle Istituzioni e delle molte associazioni presenti sul territorio

A tal proposito il Corecom Piemonte – sottolinea l’avv. Caserio – è attivo da anni nella promozione dell’educazione e della formazione alla cittadinanza di genere che rappresenta un importante strumento di prevenzione e di contrasto rivolto soprattutto alle nuove generazioni. Come Comitato regionale per le comunicazioni – conclude Alessia Caserio – abbiamo predisposto anche una casella di posta elettronica:
nodiscriminazione.corecom@cr.piemonte.it dedicata all’accoglimento di qualunque segnalazione di comportamenti antidiscriminatori da parte sia di enti pubblici che di privati
”.

Le Molinette di Torino sulla vetta d’Europa con 4 mila trapianti di fegato

4000 trapianti di fegato: un traguardo record in Italia ed in Europa per l’ospedale Molinette di Torino. Una storia lunga 33 anni, da quando il 10 ottobre 1990 il professor Mauro Salizzoni eseguì il primo trapianto di fegato presso l’ospedale Molinette di Torino, dopo essersi formato insieme con tutta l’équipe presso le Cliniques Universitaires Saint-Luc di Bruxelles in Belgio. Un’attività che dai suoi albori è andata sempre più consolidandosi, parallelamente alla crescita delle attività di trapianto d’organo, in particolare di fegato, in Italia. Condotto per 28 anni dal suo fondatore, il Centro Trapianto Fegato di Torino è attualmente diretto dal 2018 dal professor Renato Romagnoli. In questi 33 anni l’équipe di Torino ha saputo affrontare e vincere tutte le sfide che le si sono poste di fronte, essendo anche capace di offrire insegnamento e supporto alla nascita e sviluppo di altri programmi di trapianto di fegato in Italia e nel Mondo.

In quest’anno 2023, durante il quale l’attività di trapianto d’organi in Italia segnerà il suo record di sempre (con una previsione di incremento del 15% rispetto all’anno 2022), il Centro Trapianto Fegato di Torino infrange tutti i record, raggiungendo il traguardo dei 4000 trapianti totali (primo in Italia e in Europa) ed abbattendo il suo precedente record stabilito nel lontano 2005 di 166 trapianti di fegato eseguiti in un anno. Si stima infatti che per la fine del 2023 verrà superato il muro dei 180 trapianti di fegato in un anno, ovvero un trapianto ogni due giorni (con un incremento netto del 25% rispetto all’anno 2022).
Nel dettaglio, ad oggi sono 3993 i trapianti di fegato eseguiti presso l’ospedale Molinette di Torino. Si è trattato in 3806 casi di pazienti adulti ed in 187 casi di pazienti pediatrici. Tra questi, 16 trapianti di fegato sono stati eseguiti da donatore vivente (12 casi adulti e 4 casi pediatrici) ed 8 trapianti sono stati eseguiti con tecnica ‘domino’. In 144 casi si è trattato di trapianti di fegato eseguiti con organi ‘split’, ottenuti dividendo in due parti un fegato di un donatore cadavere. In 117 casi il fegato è stato trapiantato in combinazione con altri organi, principalmente il rene (96 casi), ma anche il polmone, il pancreas e il cuore. I riceventi che hanno beneficiato di tali trapianti sono stati non solo pazienti provenienti da tutte le 20 regioni italiane, ma anche pazienti provenienti da altri 29 Paesi del Mondo intero (Europa, Asia, Africa e le 2 Americhe). Si aggiungono nel computo totale almeno altri 12 trapianti supervisionati in regime di convenzione dal professor Salizzoni nel 1996 a Pisa e nel 2004 a Cagliari e, più recentemente, dal professor Romagnoli nel 2022 a Bari.
Anche i risultati di sopravvivenza pongono al primo posto in Italia il Centro di Torino (come recentemente certificato nel Report del Centro Nazionale Trapianti di Roma pubblicato nel luglio ultimo scorso). In particolare, considerando i primi trapianti di fegato eseguiti in riceventi adulti nel periodo 2014-2020, le sopravvivenze dei pazienti ad 1 ed a 5 anni dal trapianto raggiungono gli straordinari valori di 95,5% ed 87,6% (migliorando rispettivamente di 3,6 e di 7,9 punti percentuali i risultati ottenuti nel periodo 2000-2013). Stesso discorso vale per i trapianti eseguiti nei bambini, in cui il Centro di Torino primeggia con valori di sopravvivenza globale del 96% ad 1 ed a 5 anni dal trapianto.
Per celebrare il raggiungimento dello storico traguardo, sabato 25 novembre 2023 si terrà, presso la Centrale Lavazza di Torino (via Ancona 11), sotto l’egida dell’Associazione Italiana Trapiantati di Fegato, un’intera giornata dedicata alla diffusione della cultura della donazione degli organi ed al confronto tra riconosciuti esperti del settore trapiantologico ed un pubblico costituito non solo da addetti ai lavori. Condurranno la mattinata i professionisti del Coordinamento Regionale delle Donazioni e dei Prelievi di Organi e Tessuti del Piemonte e della Valle d’Aosta, mentre nel pomeriggio dalle ore 14 si svolgerà una sessione scientifica che affronterà i temi più attuali nel campo del trapianto di fegato con la partecipazione di Luigi Genesio Icardi, Michela Favaro, Stefano Geuna, Giovanni La Valle e Massimo Cardillo (Direttore Centro Nazionale Trapianti), seguita poi dalle ore 16,30 da un’ultima parte di spettacolo, durante la quale interverranno Luciana Littizzetto, Andrea Zalone (spalla ed autore di Maurizio Crozza), il musicista Alessandro Casalis ed il Sunshine Gospel Choir. In particolare, verrà presentato il progetto di una campagna mediatica per la promozione della donazione degli organi dal titolo ‘Dichiarati donatore’.

Metro 2, il Governo firma nomina commissario

“Un’altra opera sbloccata in Piemonte, dopo il Parco della Salute. Ringraziamo il governo e in particolare il ministro dei Trasporti Matteo Salvini per la firma del decreto di nomina di Bernardino Chiaia commissario per la realizzazione della Metro 2 di Torino. Si tratta di un passo avanti fondamentale per garantire tempi certi a un’opera strategica fondamentale per il nostro territorio”. Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio dopo la notizia della firma del decreto di nomina del professor Chiaia a cui la Regione augura buon lavoro e assicurato piena collaborazione.
“Come è avvenuto per il Parco della Salute, anche per la seconda linea della metropolitana il governo ha ascoltato e raccolto l’istanza che insieme al sindaco di Torino abbiamo formulato al governo, per ottenere un risultato importante per lo sviluppo sostenibile della città e della sua area metropolitana”.

Da Torino 4 treni in più per il Milan Games Week & Cartoomics

6 mila posti in più disponibili sui treni regionali

Torino, novembre 2023 – Nel prossimo fine settimana quattro treni straordinari tra Torino e Milano offriranno ai viaggiatori una comoda opportunità per raggiungere Rho Fiera e visitare il Milan Games Week & Cartoomics, l’evento dedicato al gaming, agli e-sport e al digital entertainment.

Il Regionale di Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS Italiane, d’intesa con Regione Piemonte e Agenzia per la Mobilità, ha, infatti, reso disponibili un maggior numero di collegamenti sulla linea Torino-Milano.

Alla programmazione già in vigore si aggiungeranno, sia sabato 25 che domenica 26 novembre, un treno in partenza da Torino Porta Nuova alle ore 9.54 con fermata alla stazione di Rho Fiera alle ore 11.34 e arrivo Milano Centrale alle ore 11.45, e uno straordinario collegamento in partenza alle ore 10.15 da Milano Centrale con fermata a Rho Fiera alle ore 10.25 e arrivo nel capoluogo piemontese alle ore 12.06.

I treni speciali per il Milan Games Week & Cartoomics sono già disponibili per l’acquisto su tutti i canali Trenitalia.

Un giardino per Eva Mameli Calvino, botanica e antifascista

Si tirne oggi venerdì 24 novembre 2023, alle ore 11.00 in via Campana 32/A a Torino, la cerimonia di intitolazione di un giardino a ricordo di “Eva Mameli Calvino, botanica e antifascista”.

Interverranno: Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio Comunale e della Commissione Toponomastica di Torino; Massimiliano Miano, presidente della Circoscrizione 8; Bice Fubini, già docente di Chimica generale e inorganica all’Università di Torino e fondatrice dell’associazione nazionale Donna e scienza; Alessandra Melloni, già docente di Scienze al liceo Cavour e componente dell’associazione Donne per la difesa della società civile.

Eva Mameli Calvino

(Torino, 12.02.1886 – Sanremo, Imperia, 13.03.1978)

Giuliana Luigia Evelina Mameli, detta Eva, nasce a Sassari nel 1886. Trasferitasi con la famiglia a Cagliari, nel 1905 si laurea in matematica. Morto il padre, raggiunge il fratello maggiore a Pavia, dove, nel 1907, si laurea in Scienze naturali, iniziando una brillante carriera come assistente volontaria nel laboratorio crittogamico di Pavia. Nel 1908 consegue il diploma di scuola di Magistero e nel 1910 ottiene l’abilitazione all’insegnamento, iniziando così la carriera di docente, pur continuando l’attività di ricerca che, nel 1915, le permette di conseguire, prima donna in Italia, la libera docenza in botanica. La sua fama giunge fino a Cuba, dove Mario Calvino dirige una Stazione sperimentale agronomica. Dovendo inserire nel gruppo di lavoro una persona esperta di genetica per le ricerche sulle piante tropicali, nel 1920 si reca in Italia dove incontra Eva Mameli, con la quale poi convola a nozze. Rientrati a Cuba, Eva Mameli assume la direzione del Dipartimento di botanica della Stazione e, tre anni dopo, nasce il primogenito Italo Giovanni, che sarebbe diventato uno tra i maggiori scrittori italiani del XX secolo. Nel 1925, rientrati in Italia, i coniugi riprendono un progetto di Stazione sperimentale di floricoltura a Sanremo. Negli anni seguenti, Eva Mameli vince il concorso per una cattedra di Botanica, prima all’Università di Catania e poi a quella di Cagliari, insieme con la direzione dell’orto botanico della medesima Università: due incarichi che nessuna donna aveva fino ad allora ottenuto. Con la nascita del secondogenito Floriano, nel 1927, lascia gli impegni accademici per restare a Sanremo. Durante il periodo della Repubblica di Salò, i Calvino danno ospitalità ai più autorevoli antifascisti sanremesi e i loro figli, Italo e Floriano, partecipano alla Resistenza. I coniugi vengono arrestati affinché forniscano informazioni sul nascondiglio dei figli, subendo entrambi fucilazioni simulate. Dopo la morte del marito, Eva Mameli prende il suo posto alla direzione della Stazione sperimentale, che lascia nel 1959 per raggiunti limiti d’età. Importantissimo è il suo ruolo nello sviluppo della floricoltura ligure e il suo impegno come divulgatrice, che la fanno diventare una personalità di rilievo nella ricerca scientifica botanica del Novecento.

E’ partita la 38a edizione di GiovedìScienza

GIOVEDÌSCIENZA 38ª EDIZIONE

TORINO, 23 NOVEMBRE 2023 – 14 MARZO 2024

La 38ª edizione di GiovedìScienza è ideata e organizzata dall’Associazione CentroScienza Onlus,

Stare bene. Vivere meglio. Sentirsi realizzati. Aspirare alla felicità, mettere la qualità della vita al centro della propria vita. Non un’utopia ma una possibilità, un obiettivo alla portata di tutti anche grazie al supporto, all’aiuto e alla meraviglia della scienza e dell’appassionato lavoro di ricercatrici e ricercatori. Dal 23 novembre 2023 al 14 marzo 2024 torna GiovedìScienza, la storica rassegna realizzata dall’associazione torinese CentroScienzaOnlus che, da oltre trent’anni, svolge un ruolo cruciale nel trasmettere in modo efficace la complessità della scienza al grande pubblico.

Frutto di una sperimentata collaborazione tra docenti universitari, giornalisti e professionisti della museologia la nascita di Centro Scienza Onlus risale a un periodo in cui in Italia la divulgazione scientifica non era ancora molto conosciuta. Grazie all’impulso dei soci-tra i fondatori dell’associazione Piero Angela, Tullio Regge e Piero Bianucci–nasce GiovedìScienza che, nel corso degli anni, è diventato uno degli eventi più longevi e rilevanti nel campo della divulgazione scientifica in Italia e in Europa.

Filo conduttore della 38a edizione di GiovedìScienza è il concetto di “ben-essere”, inteso in senso più ampio e sfaccettato possibile che punta ad esplorare in varie direzioni come la ricerca scientifica abbia reso e renda migliore la qualità della vita delle persone tutti i giorni.

Un’edizione sempre più partecipata ed interattiva che quest’anno torna in presenza in una nuova sede, il Polo del 900, ma anche sul palco del Teatro Colosseo, approda alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani e coinvolge le biblioteche civiche torinesi e le Case del Quartiere.

Da sempre la mission di GiovedìScienza è quella di raccontare la scienza in modo chiaro, diretto e alla portata di tutti cercando di coinvolgere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.

Con l’obiettivo di entrare sempre di più a stretto contatto con le giovani generazioni, la grafica di questa edizione si ispira a Minecraft, il videogioco più venduto di sempre. La sua filosofia va oltre il semplice gioco e si può riassumere in due parole chiave: esplorare e costruire, a cui si può aggiungere cooperare. I tre principi si sposano perfettamente con il ciclo di conferenze di GiovedìScienza: esplorare inteso come approfondire, costruire inteso come sviluppare spirito critico grazie a una panoramica ampia delle tematiche ed infine cooperare per migliorare la qualità della vita di ognuno e dell’intera comunità.

La nuova edizione di GiovedìScienza si caratterizza per la composizione articolata e variegata degli incontri con un denominatore comune: la partecipazione attiva grazie a spunti di approfondimento, domande poste direttamente al relatore, laboratori propedeutici alla conferenza e molto altro ancora.

Dalle cellule “immortali” di Henrietta Lacks alla spiegazione del concetto di dolore fino alla maternità consapevole, passando per le nuove frontiere di cura e prevenzione e le tecnologie applicate in ambito riabilitativo ed ecosostenibile.

7 incontri in cui sono protagoniste le donne. Donne di scienza del passato e del presente, per parlare di storie straordinarie e casi emblematici, per essere d’ispirazione per le giovani generazioni e stimolare la curiosità nei confronti della scienza.

5 incontri che spaziano dall’economia della felicità, alle nuove frontiere della cura e della prevenzione, dalla gestione delle risorse idriche passando dall’analisi del ruolo della divulgazione oggi.

4 incontri dedicati alle giovani generazioni, 2 al Teatro Colosseo con conferenze-spettacolo e 2 a scuola con conferenze progettate direttamente con gli studenti.

4 incontri in orario mattutino nelle zone periferiche della città.

1 incontro in diretta dal Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste, per capire con quale approccio arrivare a una “scienza davvero per tutti”.

1 conferenza spettacolo dedicata alle famiglie in occasione delle festività natalizie.

Gli incontri saranno trasmessi anche in diretta streaming sul sito www.giovediscienza.it e successivamente sul canale YouTube, perché GiovedìScienza è anche una grande community che si confronta e dialoga online: sono oltre 18.500 gli iscritti al canale YouTube e quasi 3 milioni le visualizzazioni, più di 22.000 i follower dei canali social di GiovedìScienza.

Anche per questa edizione si confermano alla conduzione Alberto Agliotti, divulgatore scientifico, Gianluca Dotti, giornalista e divulgatore scientifico eEdwige Pezzulli, divulgatrice scientifica INAF.

Ingresso libero con prenotazione consigliata compilando il form presente nei singoli appuntamenti suwww.giovediscienza.it

Per info: tel. 0118394913 – WhatsApp 375 6266090 –gs@centroscienza.it

Confermato l’appuntamento con il Premio Nazionale GiovedìScienza, il riconoscimento per la divulgazione scientifica rivolto a ricercatori e ricercatrici Under 35 di tutta Italia.

A gennaio 2024 il via alla tredicesima edizione con l’obiettivo di incoraggiare i protagonisti e le protagoniste della ricerca a comunicare la scienza e di contribuire alla promozione della cultura d’impresa attraverso la valorizzazione della comunicazione scientifica.

Quattro i premi in denaro, due percorsi formativi per i finalisti e per il vincitore del Premio GiovedìScienza, l’opportunità di raccontare i risultati della propria ricerca al pubblico della 39a edizione di GiovedìScienza.

La 38ª edizione di GiovedìScienza è ideata e organizzata dall’Associazione CentroScienza Onlus, con il patrocinio di Città di Torino, Città metropolitana di Torino, Camera di Commercio di Torino. Con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e il contributo di Fondazione CRT, Regione Piemonte e Banca d’Alba.

Partner culturali: Polo del 900, Biblioteche civiche torinesi, Rete delle Case del Quartiere. Partner istituzionali: Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Accademia delle Scienze di Torino, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Centro di Biotecnologie Molecolari “Guido Tarone” Università di Torino e SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. In collaborazione con gli Incubatori di impresa degli Atenei piemontesi 2i3T, I3P, Enne3, con Fondazione LINKS, e con il Club degli Investitori. E in collaborazione con: Fondazione Medicina a Misura di Donna onlus, Mind To Move, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, OFF TOPIC Torino Youth Centre e Teatro Colosseo. Media Partner: Torinoscienza. Partner tecnici: OrangePix e TOP-IX. Ufficio stampa Maybe. Amici di GiovedìScienza: Associazione Solidarietà Insieme 2010.

Porte di Moncalieri in campo con l’Associazione Arci Centro Donna

 Per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

 – Il Centro Commerciale Porte di Moncalieri, in gestione a Odos Group, ha deciso di sostenere il progetto “Le mie nuove ali” che il prossimo 25 novembre vedrà coinvolta l’Associazione Arci Centro Donna che da più di vent’anni si dedica ai processi di autodeterminazione, di autonomia e responsabilità delle donne.

L’Associazione verrà ospitata nella galleria del Centro per una giornata di sensibilizzazione e divulgazione: verrà posizionata una panchina rossa corredata di targa, simbolo della lotta contro la violenza verso le donne, in collaborazione con PanchineRosse™, movimento internazionale ideato e realizzato da Stati Generali delle Donne HUB. Il Centro verrà censito nel sito web ufficiale panchinerosse.it. Inoltre, durante la giornata, verranno donati gratuitamente l’opuscolo informativo “Le mie nuove ali”, che riporta l’esperienza di una delle tante donne vittime di violenza domestica promosso da “La Nuova Gerusalemme Onlus”, e un braccialetto realizzato con specifico elastico rosso utilizzato solitamente per le spalline dei reggiseni dotato di targhetta centrale che riporta il QR Code per ascoltare il podcast della testimonianza.

Attività: direttamente dal Moncalieri Jazz il DUO SOLE

Secondo l’Osservatorio dei Diritti, il 25 ottobre 2023 sono arrivati a 100 i femminicidi in tutta Italia, e di questi 54 donne hanno trovato la morte per mano del partner o di ex partner. Il femminicidio è il caso più estremo ma la violenza di genere può manifestarsi in molte forme: violenza domestica, molestie, violenza psicologica, cyberbullismo solo per citarne alcune. La società nel suo complesso deve promuovere un cambiamento culturale che favorisca il rispetto reciproco e l’uguaglianza tra uomini e donne.

Il Centro Commerciale Porte di Moncalieri e Odos Group hanno deciso di sostenere il progetto perché il tema della violenza sulle donne è tristemente noto e quanto mai attuale” – spiega Valerio Palumbo, Direttore del Centro – “In un momento in cui tra i tre criteri Ambiente, Sociale e Governance, continua ad essere prevalente la dimensione ambientale («E»), vogliamo porre attenzione anche al fattore sociale, che si concretizza – tra le altre cose – nell’attenzione alla parità di genere, alla diversità e all’inclusione, consapevoli dell’impatto che questo messaggio può generare sulla comunità e del cambiamento culturale che può favorire”.

Per avere maggiori informazioni visita il sito www.portedimoncalieri.com