Un operaio di origini egiziane di 38 anni residente a Torino è rimasto ferito nella caduta da un ponteggio in una casa in ristrutturazione a San Raffaele Cimena: è caduto da circa nove metri, è stato trasportato in elisoccorso al Cto di Torino in condizioni molto gravi, la prognosi è riservata. Sul posto i sanitari, i carabinieri della compagnia di Chivasso e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To4.
Il Consiglio comunale ha approvato una delibera, illustrata dall’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni, con la quale vengono approvati interventi e deroghe al progetto di riqualificazione della Cavallerizza, per il recupero e la riqualificazione dell’edificio, patrimonio dell’Unesco, da parte della Fondazione Compagnia di Sanpaolo, proprietaria del complesso.
Le “Unità Minime di Intervento” interessate dal progetto costituiscono il lato orientale della Cavallerizza Reale, tra via Giuseppe Verdi e via Rossini e confinano a nord con l’Auditorium Rai e con i Giardini Reali.
Riguardano l’”Ala del Mosca”, le Pagliere e gli spazi aperti. Nel complesso sarà collocata la nuova sede di Compagnia San Paolo, ma sono previsti spazi fruibili al pubblico.
Su richiesta dei consiglieri Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) e Andrea Russi (M5S), nella seduta del 22 luglio 2024, l’assessore a Sport e Grandi Eventi Mimmo Carretta ha fornito comunicazioni sulle recenti problematiche nella spedizione delle tessere dello sport “Let’s To” (ex PasSporTo), pensate per favorire l’accesso all’attività sportiva e ricreativa dei giovani tra i 14 e i 19 anni di età residenti a Torino.
Sono state inviate 44.586 lettere cartacee con dati personali incompleti – ha spiegato, esprimendo il suo “dispiacere per una vicenda che vede la macchina comunale priva di responsabilità”.
È stato un episodio “spiacevole”, “fastidioso” – ha detto l’assessore, spiegando che non c’è stato un controllo incrociato da parte di un dipendente della tipografia primo dell’invio delle missive. È stato un “errore umano, accidentale” – ha dichiarato, che “non vanifica la bontà del progetto per la promozione sportiva in città”.
La Città – ha precisato Carretta – ha pubblicato l’avviso dell’errore sulla pagina web del Comune di Torino, ha notificato al Garante della Privacy la violazione della normativa entro i termini di legge e nei prossimi giorni procederà all’invio delle tessere corrette.
Ha affermato che l’errore ha comunque avuto un “impatto contenuto”, dato che le lettere contenevano solo nome, cognome e data di nascita e che non ci sono stati danni di tipo relazionale ed economico.
Nel dibattito in Commissione, Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha affermato che c’è un “rischio sensibile di furto di identità” che riguarda quasi 45 mila torinesi e di volere approfondire le procedure sul trattamento dei dati sensibili in Commissione Controllo di gestione.
Andrea Russi (M5S) ha criticato l’invio di una tessera cartacea ai giovani, ormai sempre più “digitali”, e di una lettera con link da ricopiare sul browser. Sarebbe stato meglio investire su campagne informative nelle scuole – ha affermato.
Secondo Lorenza Patriarca (PD) c’era la necessità di un cambiamento del funzionamento delle tessere delle sport: una questione che va tenuta separata dal disguido tecnico – ha detto.
Nella replica, l’assessore Mimmo Carretta ha spiegato che si è reso necessario rinnovare lo strumento perché gli utenti non conoscevano PasSporTo. Lo utilizzavano – ha precisato – soltanto 480 persone, pari all’1% della popolazione potenziale. E si è deciso di ampliare la platea – ha aggiunto – estendendo l’età per utilizzare la tessera e prevedendo l’invio cartaceo.
In memoria dei suicidi in carcere
Breve ma intensa cerimonia, in Sala Rossa, per ricordare i suicidi verificatisi nell’ambito del sistema carcerario quest’anno, suicidi di persone detenute o appartenenti al personale di custodia. Di queste persone (58 detenuti e 6 agenti di custodia) i consiglieri e le consigliere, con l’aula in piedi, hanno letto a turno i nomi – non i cognomi, per evidenti ragioni di privacy – e le date del decesso.
L’iniziativa, battezzata “Morire di carcere”, è stata introdotta dalla presidente Maria Grazia Grippo, la quale ha ricordato come “il tasso di suicidi nei luoghi di pena sia di 18 volte superiore a quello del mondo dei liberi”, spiegando come l’iniziativa sia stata intesa per condividere con la cittadinanza l’estrema preoccupazione per le condizioni delle carceri italiane, per non parlare di quella dei CPR, dove sono rinchiuse persone che non hanno ricevuto sanzioni per aver commesso un reato. Grippo ha poi rievocato le parole del Capo dello Stato, il quale nel marzo scorso aveva richiamato all’indispensabilità di affrontare con urgenza la grave situazione delle carceri, per rispetto dei valori della Costituzione, di chi ci lavora e dei detenuti,
La presidente dell’Assemblea elettiva di Palazzo Civico ha poi ricordato l’impegno in questo senso della Città e dei suoi organi, Consiglio, Giunta e Ufficio della Garante per i diritti dei detenuti, una ragione di speranza di poter davvero contribuire a invertire la rotta delle vite che ancora possono essere salvate.
La Garante per i diritti dei detenuti della Città di Torino, Maria Cristina Gallo, ha ribadito come occorrano provvedimenti urgenti per tutta la comunità penitenziaria. La Garante ha ribadito la situazione di sovraffollamento e di scarsità di risorse umane dedicate a sorveglianza e assistenza. Ci sono 61.000 detenuti in Italia, ha sottolineato Gallo, con un sovraffollamento del 130%. Quest’anno già 127 detenuti e 6 operatori si sono suicidati o sono deceduti in carcere per cause naturali, ha evidenziato la Garante, ricordando che anche il Ferrante Aporti è sovraffollato e auspicando un’ancor maggiore attenzione verso un carcere definito invivibile, dove la situazione peggiora di giorno in giorno
La vicesindaca Michela Favaro, che ha recentemente assunto la delega per i rapporti con il sistema carcerario, ha da parte sua ricordato come ogni suicidio sia un fallimento delle istituzioni. Favaro ha ribadito come anche nei penitenziari vada tutelato il rispetto della legalità, a fronte dei problemi di deficit strutturali e di pianta organica, come di assistenza sanitaria. Il carcere, che è parte integrante della comunità cittadina, deve essere un luogo di legalità, per chi vi è detenuto e per chi vi lavora, questa è una delle sfide più difficili, ha concluso la vicesindaca.
Leggi l’articolo su “L’identità”:
Giornalista Andrea Joly aggredito: identificati due militanti di Casapound
Addio al barbiere appassionato di calcio
Era appassionato di calcio e faceva il portiere nel tempo libero. La comunità di Biella è in lutto per la scomparsa del parrucchiere Massimo Abballe, 70 anni. Era uno dei parrucchieri più noti di Biella. Originario del Lazio aveva lavorato in un negozio di in via Italia, poi aveva aperto la sua bottega in via Duomo. Lascia il figlio Luca.
Il giallo del cadavere trovato vicino all’auto
Nella frazione Castelrosso di Chivasso è stato ritrovato il corpo senza vita di un uomo sui 50 anni.
Un passante ha visto un’ auto parcheggiata con il cadavere poco distante.
Non si conosce l’identità dell’uomo. Sul posto i soccorsi e i carabinieri.
La polizia di Stato contro l’abbandono degli animali
#senontiportononparto: il filo conduttore del nuovo spot della Polizia di Stato contro l’abbandono degli animali diffuso sui propri canali social e sul sito istituzionale è quello di combattere questo odioso fenomeno che, soprattutto durante la stagione estiva, complici le vacanze con annesse partenze, fa registrare un forte aumento di casi.
Tutto questo è evitabile con un semplice e doveroso gesto d’amore: non abbandonarli ma portarli con sé. E chi dovesse vedere l’abbandono di un cane è sufficiente che chiami i numeri d’emergenza per avvisare le Forze dell’Ordine.
Basta veramente poco: non partire senza di loro #senontiportononparto
(TORINO CLICK) – Sono state approvate dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, le nuove linee guida per la gestione del servizio di car sharing.
Nelle prossime settimane verrà pubblicato sul sito istituzionale della Città l’avviso pubblico destinato agli operatori interessati, in possesso dei requisiti richiesti.
“Con il nuovo bando ci proponiamo di coniugare le esigenze della collettività e degli operatori favorendo condizioni di operatività che possano ampliare la platea dei possibili utenti cercando di allargare le aree dove poter disporre dei veicoli, invitando a inserire nelle flotte vetture accessibili che consentano anche alle persone con patente di guida speciale di usufruire dei vantaggi del car-sharing, insieme a mezzi per il trasporto delle cose e, al tempo stesso, rendano il servizio economicamente sostenibile”, spiega l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta.
Con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità al servizio la Città intende infatti diffondere la modalità in sharing anche tra le persone diversamente abili e invita ciascun operatore a mettere a disposizione delle persone con ridotte capacità motorie un veicolo accessibile per circoscrizione. Agli operatori che lo faranno verrà dato in concessione uno stallo riservato per poter gestire questi veicoli in modalità ‘station based’.
La durata del servizio è prevista dal 1° settembre 2024 al 30 novembre 2027, con riserva di procedere al rinnovo. Le istanze potranno essere presentate dal giorno successivo alla data di pubblicazione fino al 31 maggio 2027.
Gli operatori di car sharing interessati dovranno garantire il servizio per tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24 e, contestualmente, fornire assistenza agli utenti attraverso un call center sempre attivo, contattabile in ogni momento senza tariffazioni speciali aggiuntive durante il suo utilizzo.
Le flotte dovranno essere composte da un minimo di 200 veicoli, riconoscibili dall’apposizione sulle fiancate di logo specifico, che potranno essere guidati solamente da persone maggiori di anni 18 in possesso di patente di guida B. Durante il servizio sarà possibile variarne la composizione nel rispetto dei parametri indicati dall’Avviso.
I veicoli non potranno essere alimentati a gasolio e dovranno essere conformi ai parametri emissivi più elevati stabiliti dalla normativa comunitaria – Euro 6 e successivi. Potranno essere scelti tra le seguenti tipologie: veicoli PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) con autonomia minima, in caso di uso della sola trazione elettrica, pari a 50 km; veicoli EV (Electric Vehicle); veicoli HEV (Hybrid Electric Vehicle); veicoli alimentati a GPL anche con doppia alimentazione (benzina-GPL); veicoli alimentati a metano anche con doppia alimentazione (benzina-metano); veicoli alimentati a benzina. Nella flotta potranno essere compresi veicoli idonei al trasporto delle merci che dovranno rispondere ai medesimi criteri delle autovetture.
Tutti i mezzi dovranno avere coperture assicurative e l’operatore dovrà esercitare azioni di controllo della flotta per quanto riguarda il rinnovo dei veicoli, che non potranno avere più di quattro anni e/o più di 100mila km di percorrenza.
L’immissione su strada della flotta da parte di ciascun operatore potrà procedere anche in più fasi, ma dovrà comunque essere completata entro 180 giorni dalla comunicazione da parte del Servizio Mobilità e Viabilità di accettazione dell’istanza.
I gestori dovranno disporre di una piattaforma che renda possibile accedere al servizio anche attraverso applicazioni di aggregazione della domanda, navigatori multimodali prodotti da terzi e “Muoversi a Torino”, il portale di infomobilità del Comune di Torino.
Gli operatori dovranno inoltre fornire i dati statistici relativi al servizio per consentire alla Città di disporre di analisi sull’effettivo utilizzo dei servizi di car sharing integrate con gli strumenti di monitoraggio della mobilità già esistenti.
L’Amministrazione comunale ha interesse a diffondere la modalità in sharing anche per il trasporto di cose e, pertanto, gli operatori saranno invitati a comunicare nella manifestazione di interesse eventuali o possibili modalità di offerte di tale servizio a breve/medio/lungo termine.
Al servizio free floating si aggiungerà la possibilità di utilizzo di alcuni punti di sosta, individuati dalla Città, riservati esclusivamente alla sosta delle auto car sharing, da utilizzare in condivisione tra tutti gli utenti dei vari operatori che assicureranno il noleggio dei veicoli.
Sono state infine riproposte le agevolazioni per gli operatori incluse nel precedente bando quali il parcheggio gratuito nelle zone di sosta a pagamento gestite da GTT (strisce blu); l’accesso, a titolo gratuito, nelle aree ZTL centrale e romana, ad eccezione delle zone ZTL trasporto pubblico, Valentino e ZTL pedonali, e delle vie e delle corsie riservate al trasporto pubblico.