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Quattro fermate del trasporto pubblico diventano ‘green’ con la sponsorizzazione Nitto

Quattro fermate del trasporto pubblico diventeranno ‘green’ grazie alla sponsorizzazione Nitto, Title Partner delle Atp Finals dello scorso anno. La Giunta comunale, su proposta dell’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta, ha approvato  il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento.

I lavori prevedono la sostituzione delle pavimentazioni esistenti, impermeabili, con altre nuove riflettenti, riducendo i disagi spesso causati dal tempo di attesa alle fermate. L’intervento interesserà anche il verde circostante, che verrà riqualificato, e le pensiline, sulle quali verrà realizzata una copertura di sedum: una soluzione naturale che farà bene all’uomo e all’ambiente. Rispetto a quelle attuali, le pensiline green saranno infatti più fresche e più gradevoli alla vista e contribuiranno anche ad aumentare la biodiversità in ambito urbano.

La spesa per la realizzazione delle 4 fermate – 2 in corso Galileo Ferraris, 1 in corso Dante e 1 in corso Siracusa – è di 60mila euro. Altri 40mila della sponsorizzazione Nitto sono stati utilizzati per il rimboschimento del Parco Cavalieri di Vittorio Veneto (lato Inalpi Arena) con la messa a dimora lo scorso novembre di 50 nuovi alberi (tigli, bagolari, parrotie e un platano) nell’ambito del ’Nitto ATP Finals Green Project’. L’iniziativa, copre anche i costi della manutenzione dei nuovi alberi per i prossimi due anni.

“La riqualificazione delle fermate del trasporto pubblico, al pari dei lavori già realizzati, in corso e in programma su diversi parcheggi cittadini, contribuiranno a ridurre gli effetti delle isole di calore e delle piogge intense, restituendo spazi urbani più gradevoli e vivibili. Piccoli interventi strategici che rientrano tra le azioni previste dal ‘Piano di Resilienza Climatica’ per ridurre la vulnerabilità del territorio e delle persone ai cambiamenti climatici” commenta l’assessora Foglietta.

TORINO CLICK

Lavori al collettore fognario in via Braccini. Previste modifiche viabili

 

TORINO CLICK – Al via la prossima settimana in via Braccini all’angolo con via Spalato un intervento di riparazione urgente da parte di Smat per il ripristino del tratto fognario crollato.

Dopo la rimozione del materiale presente, si procederà alla riparazione del collettore nero attraverso il ripristino del manufatto con conseguente ricoprimento in calcestruzzo pacchetto e al rifacimento del manto stradale.

Per consentire lo svolgimento dei lavori in sicurezza e per tutta la durata del cantiere la sede stradale sarà ridotta e verrà istituito un senso unico alternato semaforizzato. Previsti anche obblighi di svolta in loco.

Nel frattempo, dopo l’improvviso e imprevedibile cedimento del manto stradale, l’area era stata messa in sicurezza, era stato realizzato un sistema di bypass temporaneo e di manovre sulla rete fognaria per la deviazione delle acque reflue in altri collettori, così da prevenire eventuali allagamenti dei locali interrati dei fabbricati in prossimità dell’area del cedimento.

La durata dell’intervento è stimata in 30 giorni lavorativi.

Il Fante imbrattato dai pro – Pal: danni e prepotenze violano le regole democratiche

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Dopo aver paralizzato Palazzo nuovo e il Politecnico e i vari imbrattamenti, oggi i filo palestinesi torinesi in un corteo hanno imbrattato il monumento al Fante, un monumento inaugurato nel 1961 per il centenario dell’Unita’ e del Regno d’Italia. Non credo che i vandali antisemiti sappiano chi siano stati i fanti, la forza più numerosa del nostro Esercito nel Risorgimento e nella storia italiana successiva. Sono fanatici ignoranti che si limitano agli slogan e alla violenza verbale e fisica. Ma come è possibile che in questa città questi estremisti siano lasciati a briglia sciolta, padroni di edifici e di strade?  D’accordo:  evitiamo le tensioni e gli scontri, ma c’è un limite a tutto. Le associazioni combattentistiche e d’arma devono farsi sentire e protestare. Ne va di mezzo la dignità dei soldati d’Italia offesi da personaggi che vanno fermati . Con le buone o con le cattive. Perché Torino non può accettare di essere terreno di prepotenze, danni, violenze assolutamente incompatibili con le regole della democrazia.Va ripristinata la legalità repubblicana palesemente infranta.

Svolta nella scomparsa di Mara Favro: due indagati

La scomparsa di Mara Favro, cameriera di Susa, di 51 anni, madre di una bimba di nove anni, è avvenuta quattro mesi fa quando la donna lavorava da pochi giorni in una pizzeria di Chiomonte. Ora ci sono due indagati per omicidio dalla procura di Torino. Sono il  titolare della pizzeria e un  pizzaiolo di allora. I carabinieri svolgeranno accertamenti tecnici irripetibili su una Fiat Punto rossa del pizzaiolo indagato.

Metropolitana chiusa dal 3 agosto al primo settembre, servizio bus sostitutivo

(TORINO CLICK) – Proseguono i lavori di ammodernamento della Metropolitana di Torino, necessari per migliorare e potenziare il servizio offerto. Dal 3 agosto al 1° settembre il servizio metro sarà sospeso per consentire l’esecuzione degli interventi che per ragioni di sicurezza e di tempi di esecuzione (non eseguibili nella sola sospensione notturna) non possono essere realizzati con la linea in esercizio.

Durante il periodo di interruzione dell’esercizio commerciale metro, sarà attivo in superficie un servizio bus sostitutivo dimensionato per rispondere efficacemente alle esigenze di mobilità dei passeggeri. Il servizio sostitutivo M1S sarà gestito con bus ad alta capienza, di nuova generazione, con una frequenza media di 8/9 minuti in orario diurno. La linea effettuerà tutte le fermate in corrispondenza delle stazioni della Metropolitana identificabili attraverso gli appositi cartelli informativi anche in inglese. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito gtt.to.it.

L’impegno per il miglioramento della mobilità cittadina continua. Dal 2 settembre, la metropolitana riprenderà il servizio con l’orario attuale: dal lunedì al giovedì e nei giorni festivi, chiusura alle 22:00 (ultima partenza alle 21:30), con bus sostitutivi attivi dalle 22:00 a fine servizio. Il venerdì e il sabato la metropolitana sarà in servizio fino alle 1:30 (ultima partenza alle 1:00).

Fino ad oggi, i lavori si sono svolti principalmente in orario notturno per non interferire con il servizio quotidiano. Tra questi si annoverano in ordine di portata: la migrazione del sistema di segnalamento da analogico VAL a digitale CBTC, le opere connesse al prolungamento della linea verso Cascine Vica incluso il nuovo deposito treni, il comprensorio tecnico di Collegno e gli interventi di manutenzione.

Principali interventi in programma ad agosto:
1. Prolungamento Fermi-Cascine Vica e Nuovo Deposito Treni:
sul nodo stazione Fermi, messa in sicurezza delle zone elettriche e completamento degli scambi per il futuro collegamento verso Cascine Vica, inclusa l’installazione dei quadri di comando;
al comprensorio tecnico di Collegno, messa in sicurezza delle zone elettriche e completamento degli scambi per il nuovo deposito volto ad ospitare i treni di nuova produzione;
sulla tratta in esercizio di Fermi, posa dei cavi e adeguamento degli apparati nei locali tecnici per l’alimentazione elettrica della nuova tratta.

2. Migrazione del sistema di segnalamento (Alstom):
sulla tratta in esercizio, installazione degli apparati del sistema di segnalamento CBTC (cavi, quadri, antenne, balise, ecc.);
nelle stazioni in esercizio, migrazione verso il nuovo sistema di segnalamento di tutti i segnali provenienti dai dispositivi automatici presenti lungo linea (quali scambi, segnali luminosi, porte di banchina, fibrolaser, ecc) e relativi test statici e dinamici;
al comprensorio tecnico, adeguamento degli automatismi di bordo del materiale rotabile esistente (VAL) e relativi test.

Questi interventi sono tutti finalizzati a rendere l’attuale metropolitana più efficiente e moderna. L’implementazione del nuovo sistema di segnalamento rappresenta un importante investimento per il futuro, volto a migliorare la mobilità dell’area metropolitana: maggiore capacità di trasporto con transiti dei treni in stazione più ravvicinati, orari di esercizio prolungati, riduzione degli interventi manutentivi e quindi dei costi. Il cambio di tecnologia si è reso necessario per poter immettere in linea il nuovo materiale rotabile necessario per coprire il prolungamento fino a Cascine Vica.

L’obiettivo è completare entro la fine del 2025 le opere infrastrutturali per mettere in esercizio la linea nel I trimestre 2026 con ulteriori 3,4 km e 4 nuove stazioni (Certosa, Collegno Centro, Leumann e Cascine Vica a cui sarà annesso un parcheggio di interscambio interrato in prossimità della tangenziale) rinnovando al tempo stesso il sistema di segnalamento dell’intera linea in modo da poter accogliere il nuovo materiale rotabile di produzione Alstom (4 unità da 52m).

Primo in Italia il reparto di Ortopedia del Mauriziano riduce le liste d’attesa

 

“Rapid Recovery Unit”.  Il Mauriziano è il primo ospedale pubblico d’Italia ad adottare un percorso clinico che, applicando regole di “lean management” in sanità ed utilizzando tecniche innovative in sala operatoria, permette di operare e dimettere entro cinque giorni ed in condizioni di autonomia i pazienti sottoposti ad intervento di protesi di ginocchio o di anca. Team “dedicati” di Anestesia e di Chirurgia, percorso di assistenza che coinvolge tutte le figure dell’ospedale, pre-ricovero rapido ed abbattimento dei tempi “non a valore”: così il Mauriziano vede crescere del 25 per cento il numero di interventi eseguiti con conseguente riduzione delle liste d’attesa, garantendo efficacia, efficienza, sicurezza e soprattutto qualità ai propri pazienti Si chiama Rapid Recovery Unit ed è il nuovo reparto dell’ospedale Mauriziano di Torino che, adottando regole di “lean management” in sanità ed utilizzando tecniche personalizzate ed innovative in sala operatoria, permette di affrontare le patologie ortopediche più importanti, quali la protesi di ginocchio o di anca, dimettendo il paziente tra la seconda e la quinta giornata di ricovero, grazie all’anticipazione dei diversi trattamenti necessari alla cura. Così il Mauriziano vede crescere del 25 per cento il numero di interventi eseguiti con conseguente riduzione delle liste d’attesa. Il paziente della Rapid Recovery Unit del Mauriziano, sottoposto ad intervento di protesi di ginocchio, entra in reparto tra domenica e lunedì per gli ultimi accertamenti prima dell’intervento chirurgico programmato per il lunedì mattina. Dopo l’anestesia loco-regionale (che agisce solo sulla zona interessata dall’intervento) è il momento della sala operatoria, dove vengono adottate tecnologie dedicate al singolo paziente ed ogni caso è studiato con pianificazione pre-operatoria e con protesi personalizzate. A supporto dell’équipe chirurgica possono inoltre intervenire tecnologie, quali navigazione, robotica o 3D. Il paziente rientra nel reparto di Rapid Recovery Unit nella stessa giornata dell’intervento chirurgico ed inizia il percorso di riabilitazione con mobilitazione a letto ed iniziale deambulazione con l’ausilio delle stampelle. Nei giorni successivi prosegue il percorso di riabilitazione e viene dimesso entro il venerdì in condizioni di autonomia ed indipendenza, vale a dire con la capacità di salire e scendere le scale, nonché di alzarsi dal letto o dalla sedia. Il percorso di riabilitazione prosegue nei giorni successivi, a domicilio o in ospedale. Per gli interventi meno complessi che possono riguardare la traumatologia sportiva del ginocchio o della spalla le dimissioni possono arrivare il giorno stesso dell’intervento o nella seconda giornata di ricovero. «Negli ultimi anni, patologie ortopediche come quella dell’artrosi o come quelle traumatiche del mondo sportivo, risultano in costante crescita e con loro aumenta la necessità di interventi chirurgici che vadano incontro alle esigenze del singolo paziente – spiega il professor Roberto Rossi (Direttore dell’Ortopedia dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino) -. È per questo motivo che il nostro ospedale, con il supporto dell’Università, ha creato il reparto di Rapid Recovery Unit, realtà nata per ottimizzare il risultato destinato al paziente in virtù di un team anestesiologico dedicato, che applica terapie e protocolli antalgici innovativi, in grado di offrire un elevato risultato in termini di diminuzione del dolore e di un team di sala operatoria capace di applicare tecniche chirurgiche innovative con il supporto di nuove tecnologie. Realtà di questo tipo esistono già negli Stati Uniti, in Europa e Italia, ma sono tutte private: quella del Mauriziano è la prima realtà italiana ad essere nata all’interno del Servizio Sanitario Nazionale». «Si tratta di un percorso assistenziale che coinvolge il paziente ed i suoi familiari in ogni sua fase – aggiunge la dottoressa Elga Ghironi (responsabile assistenziale del Dipartimento area chirurgica del Mauriziano) -. Già nella fase pre-operatoria, il paziente viene informato su tutto ciò che accadrà prima e dopo l’intervento: dal pre-ricovero alle fasi intra e post operatorie. Il paziente viene preso in carico da tutte le figure assistenziali che intervengono, ciascuno con le proprie competenze, in ogni fase del percorso: ortopedico, anestesista, fisiatra, fisioterapista, infermieri, personale di supporto, amministrativo ed anche volontario». «Il nuovo reparto di Rapid Recovery Unit permette di applicare i principi di lean management all’interno del percorso ortopedico chirurgico del nostro ospedale – conclude il dottor Stefano Passi, medico della Direzione sanitaria dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano -. Il metodo lean è una tecnica di management in sanità che si basa su tre principi cardine: standardizzare i processi clinici, eliminare gli sprechi, ottimizzare l’attività a valore per l’Azienda e soprattutto per il paziente. Grazie a questo nuovo modello organizzativo, il Mauriziano è oggi in grado di offrire un percorso di pre-ricovero rapido ed efficiente, che si completa nell’arco di una giornata, nonché di garantire un numero maggiore di interventi. Una prima analisi dei risultati clinici e di soddisfazione del paziente e dei risultati economici dell’Azienda ci porta a dire che il reparto di Rapid Recovery Unit ha permesso un aumento del numero di interventi di circa il 25 per cento, nonché una drastica riduzione dei cosiddetti “tempi non a valore”, quelli che indicano sprechi ed inefficienze nell’intero processo ospedaliero e che oggi, con questo nuovo modello organizzativo, risultano pressoché azzerati. Quello di Rapid Recovery Unit è un modello vincente in grado di garantire efficacia, efficienza, sicurezza e soprattutto qualità ai pazienti che curiamo nel nostro ospedale».

Padre esasperato uccide il figlio con una spranga di metallo

Nel corso dell’ennesima lite forse per questioni di denaro un uomo 84enne imprenditore in pensione, ha ucciso colpendolo alla testa con una spranga Metallica  il figlio adottivo di 40 anni. Il delitto è avvenuto a Roletto (To) nel giardino di casa. Sul posto i carabinieri della compagnia di Pinerolo, che hanno arrestato l’anziano.

Nuovo processo: annullata la condanna di Alex, il ragazzo che uccise il padre violento

La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato la condanna in appello di Alex Cotoia. Il giovane 22enne nel 2020 uccise a coltellate il padre violento a Collegno, vicino a Torino. È stato ordinato un nuovo processo d’appello. Il ragazzo di cognome era Pompa, poi aveva deciso di cambiarlo con quello della madre. Era stato assolto in primo grado nel 2021, secondo i giudici aveva agito difendendo se stesso, il fratello e la madre dalla violenza del genitore. Ma nel dicembre del 2023, la Corte di Assise d’appello di Torino ribaltò la sentenza condannando Cotoia  a sei anni e due mesi di reclusione.

Maltrattava la moglie da quattro anni: arrestato

Gli agenti del Commissariato di P.S. “Dora Vanchiglia” hanno tratto in arresto un cittadino straniero gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia.

È piena notte quando personale della Polizia di Stato interviene nel quartiere Aurora per la segnalazione di una violenta lite in atto fra marito e moglie all’interno di un appartamento.

Al loro arrivo sul posto, i poliziotti del Comm.to di P.S. Dora Vanchiglia trovano una coppia di coniugi e i loro figli adolescenti: la donna si trova in uno stato di agitazione emotiva, piange; sul pavimento dell’ingresso, diversi oggetti riversi per terra ed alcuni piatti rotti testimoniano l’aggressione appena avvenuta.

Mentre il marito appare tranquillo, minimizzando con il suo comportamento la gravità dei fatti, la donna lamenta da subito forti dolori alla zona cervicale, tanto da ricorrere alle cure mediche ospedaliere, che le riscontreranno diverse contusioni ed un trauma cranico.

Dalle testimonianze raccolte dagli agenti, emergeva un quadro di violenze in famiglia perduranti costantemente da circa 4 anni, durante i quali la donna sarebbe stata picchiata e minacciata di morte dal marito, impossibilitata a svolgere attività lavorativa e così costretta ad essere economicamente dipendente da lui, venendo di fatto indotta in uno stato di prostrazione e paura costanti dallo stesso.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza emersi a suo carico, l’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere, con possibilità di successiva applicazione del braccialetto elettronico.

Comitato Pellerina: “Chi è garante di imparzialità?”

Riceviamo e pubblichiamo

Chi è il garante dell’imparzialità, della verifica di eventuali abusi, disfunzioni carenze e ritardi dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini ?
Ad oltre 4 mesi dalla consegna delle oltre 1700 sottoscrizioni a supporto del testo referendario, di cui 1610 validate, con cui si chiedeva la salvaguardia dei parchi e del verde pubblico della Città, l’Amministrazione comunale non ha ottemperato a quanto previsto nel proprio regolamento comunale n. 297, art. 25 comma 1 lettera a) che recita:
“La Commissione per il Referendum giudica l’ammissibilità delle proposte di Referendum abrogativo o propositivo, entro quindici giorni dal ricevimento degli atti (13 marzo);
– dalla suddetta data decorrono i termini per la formulazione del giudizio di ammissibilità, previsti dall’art. 25 comma 1 lettera a) del Regolamento n. 297 della Città di Torino.
Pur prendendo atto che tali termini non sono perentori, in data 17 aprile 2024 abbiamo sollecitato una rapida risposta ricevendo una replica “elusiva” dalla Presidenza del Consiglio Comunale con cui si attestava che la Commissione era in attesa dei pareri tecnici richiesti agli uffici preposti;
– trascorso un ulteriore mese, in data 20 maggio, per rivendicare delle risposte, è stato attivato un presidio sotto al municipio e in tale circostanza, con apposita mail, abbiamo chiesto un incontro urgente, ossia nella stessa serata, alla Presidente del Consiglio Comunale congiuntamente alla conferenza dei capigruppo. In risposta abbiamo ricevuto mail con cui non si concedeva l’incontro richiesto ma si asseriva che saremmo stati convocati, in data non stabilita, per essere auditi da apposita Commissione.
Da allora nulla è successo per cui nel frattempo, visto l’art. 24 del regolamento n. 297 di attuazione dello Statuto, preso atto della disponibilità del Difensore Civico regionale, abbiamo richiesto alla Presidente del Consiglio comunale, in qualità di Presidente della Commissione referendaria, che fosse convocato quale componente della Commissione stessa il Difensore Civico regionale, atteso che la figura del Difensore Civico comunale, membro di diritto della Commissione referendaria, è stata soppressa dalla Legge n. 191/2009.
A tale richiesta è stato risposto dalla Presidenza del Consiglio comunale, in maniera
burocratica:

“non è consentito integrare la Commissione da altri soggetti in assenza di specifica disciplina statutaria. Inoltre, il legislatore nazionale ha precisato che “le funzioni del difensore civico comunale possono essere attribuite, mediante apposita convenzione, al difensore civico della provincia nel cui territorio rientra il relativo comune, precisando che quest’ultimo, ove sussistente apposita convenzione, ad oggi non vigente, sarebbe l’unico soggetto esterno competente a garantire l’imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione, segnalando, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze e i ritardi dell’amministrazione nei confronti dei cittadini”.
Tutto ciò premesso
– preso atto che la soppressione del difensore civico comunale ha fatto venir meno l’unica figura di garanzia;
– atteso, che il Comune avrebbe dovuto modificare le proprie norme (statuto e regolamento) per rimediare a tale carenza;
– valutato che per la convenzione con città metropolitana, a cui rimanda il legislatore nazionale, il Comune avrebbe dovuto farsi parte attiva se intendeva avvalersi di un organo di garanzia…
In altri termini: dopo la soppressione (per legge) del difensore civico comunale, il Comune non ha fatto nulla per ripristinare una figura che garantisse i diritti dei cittadini;
– considerato che, anche se non formalmente conforme alla previsione regolamentare dell’Ente, la figura del difensore civico (nella fattispecie regionale, in assenza del livello comunale o territoriale) avrebbe rivestito l’unico elemento esterno competente atto a garantire imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione segnalando eventuali abusi, disfunzioni carenze e ritardi dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini, ci chiediamo,
senza tale figura quali garanzie hanno i cittadini dell’imparzialità della Commissione Referendaria?

Torino, 5 luglio 2024
Comitato Referendario Salviamo la Pellerina e il Verde di Torino