CRONACA- Pagina 252

Il giorno del matrimonio nessuno apre le porte agli sposi

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di due sposi che ci raccontano la loro disavventura la mattina delle nozze

Caro direttore, siamo Roberto e Eleonora e dopo 8 anni insieme decidiamo di suggellare il nostro amore con il matrimonio civile. Essendo residenti a Nichelino decidiamo di rivolgerci al Comune per celebrare la suddetta unione e, dopo averci presentato le alternative a disposizione, scegliamo entusiasticamente di celebrare la nostra unione alla cascina dell’Ordine Mauriziano presso Stupinigi (Viale Torino, 4).
Avviamo quindi le procedure suggerite già il 29 Dicembre 2023. Prontamente, contattiamo l’associazione “Stupinigi è” che si occupa della messa a disposizione della cascina Ordine Mauriziano. In questa occasione prendiamo contatto con  la responsabile di questi eventi per conto dell’associazione.
Il carteggio va avanti da Gennaio a Marzo 2024 e nelle ultime email ci viene confermata la prenotazione della location e della data da noi scelta: il 6 Luglio 2024. Nell’ultima email ci viene gentilmente posto invito a partecipare ad una celebrazione tenutasi nella medesima location in Aprile per valutare l’Associazione “all’opera” e eventualmente definire disposizione di tavoli, sedie e arco.
Accettiamo quindi l’invito e ci rechiamo alla cascina in Aprile: la responsabile non era presente, ma erano comunque presenti due collaboratrici dell’Associazione e la proprietaria del fiorario: quest’ultima ci mette al corrente della possibilità di decorare con alcuni fiori la location, ovviamente facendoci presente che questo è un plus e che non sussisteva alcun obbligo.
L’affermazione sembrerebbe scontata, ma dato l’esito della vicenda riteniamo che questa puntualizzazione sia un punto cardine.
Prima di andarcene confermiamo a voce che il nostro è un matrimonio semplice, senza troppi fronzoli e che non saremmo stati interessati ad addobbi aggiuntivi. Avremmo comunque contattato con piacere la fiorista, che ci ha lasciato suo biglietto da visita, nel caso avessimo cambiato idea.
Da questo momento in poi le comunicazioni tra noi e l’Associazione si interrompono, dato che dopo la suddetta conferma tramite email e la visita in loco non ci risultavano altre motivazioni per la quale dovevamo noi contattare l’Associazione; ad ogni modo nemmeno l’Associazione stessa si è palesata dopo questo ultimo incontro, nè via email nè tramite contatto telefonico.
Rimaniamo comunque in contatto con il Comune di Nichelino che ci conferma ulteriormente la data da noi scelta e ci invia bollettino di 500€ da pagare per usufruire del servizio.
Il Comune riceve da noi il pagamento nella stessa settimana e ci conferma che sarebbe arrivata il 6 luglio alle ore 12.30 un rappresentate dell’attuale amministrazione comunale e una loro collaboratrice, come da prassi.
Arriviamo alla fatidica data del 6 Luglio, colmi di emozione e con qualche invitato al nostro seguito (circa 20 persone). Nonostante fosse una cerimonia laica e ristretta, eravamo molto emozionati e per assicurarci che tutto fosse in ordine ci siamo recati alla location con 40 minuti di anticipo.
Notiamo subito il portone della cascina chiuso e due signore indaffarate con il telefono con fare piuttosto concitato, ma in quel momento non ci siamo preoccupati. Scopriremo successivamente che le due figure erano rappresentanti  del Comune che stavano provando a contattare l’Associazione senza successo.
Dopo un’attesa durata fino alle 13.00 tutti i presenti, noi compresi, ci siamo arresi all’impossibilità di accedere alla Location per celebrare il nostro matrimonio.
Gentilmente i rappresentanti del Comune di Nichelino ci propongono di celebrare ugualmente il matrimonio nella sala consiliare del Comune. L’imbarazzo è palese e la celebrazione va avanti con momenti colmi di incredulità da parte di tutti.
Ma il momento che suggella l’imbarazzante epilogo di questa vicenda arriva quando la vice Sindaco riesce a mettersi finalmente in contatto con la responsabile dell’associazione la cui risposta ha dell’incredibile.
Infatti, a detta sua, la colpa per la mancata presenza delle persone adibite a darci accesso alla cascina era proprio la nostra!
Si, perchè dopo Aprile 2024 non avevamo più contattato l’associazione per far sapere nostra scelta riguardo ai fiori e a eventuali addobbi. Ebbene sì, la negligenza di uno o più responsabili dell’Associazione viene ribaltata su chi ha subito un danno.
Questo ci ha rammaricato davvero molto e ha trasformato un momento di assoluta felicità in sconforto. Chi aveva ritenuto che il nostro matrimonio debba essere annullato senza alcuna comunicazione solo perchè non avevamo scelto addobbi o fiori aggiuntivi?
In seguito abbiamo ricevuto le scuse ufficiali da parte dell’Associazione per quanto accaduto e la rassicurazione da parte del Comune di Nichelino (almeno a parole, perchè per il momento non abbiamo visto un euro…) che verremo rimborsati dell’intera cifra sostenuta. E ci mancherebbe…
Abbiamo atteso qualche settimana prima di scrivere alle testate giornalistiche della nostra comunità proprio perchè ci aspettavamo una presa di posizione dai responsabili di questa irrimediabile negligenza. Invece ci hanno risposto con il silenzio e a noi resta l’amarezza di non aver avuto la cerimonia che sognavamo e per la quale ci siamo mossi in largo anticipo.
Sottolineiamo come la parte più aberrante di questa storia, magari in comune con tante altre storie, sia proprio l’assenza di una presa di responsabilità da parte delle Istituzioni (siano esse Comuni o Associazioni) proprio in corrispondenza di un momento in cui la Reggia di Stupinigi viene (fortunatamente e auspicabilmente!) molto pubblicizzata sui social media e sui giornali proprio per ospitare eventi matrimoniali.
Questo apporta valore alla nostra testimonianza: la Reggia di Stupinigi è valore inestimabile del territorio in cui viviamo e in primis sosteniamo qualsiasi Associazione lavori per i beni artistici del nostro Paese. Ma chi ha a che fare con questa realtà deve conoscerne anche i rischi e gli episodi di negligenza.
La colpa è sempre di qualcun altro (non sa si mai bene di chi) ma i danni li subisce sempre il cittadino.

Sosta gratuita nelle strisce blu dal 4 al 18 agosto

Come di consuetudine anche quest’anno per due settimane ad agosto verranno sospese le limitazioni alla circolazione previste dalle 7,30 alle 10,30 nella ZTL Centrale e si potrà sostare nelle “strisce blu” senza dover pagare.

La sosta sarà gratuita da domenica  4 agosto e fino a domenica 18 agosto (inclusi), mentre si continuerà a pagare nei parcheggi a barriera e in struttura

La sospensione della ZTL partirà da lunedì  5 agosto e durerà fino al 16 agosto (inclusi). Resteranno comunque in vigore i divieti di circolazione previsti nelle vie e corsie riservate al trasporto pubblico, nelle ZTL Romana e Valentino e nelle zone pedonali.

Maggiori informazioni sul sito della Città: http://www.comune.torino.it/trasporti/archivio-news/sospensione-estiva-della-ztl-centrale-e-sosta-a-pa-2.shtml

Addio a Mariella, la guida degli studenti a Palazzo Lascaris

Si è spenta prematuramente, dopo pochi anni di pensionamento Mariella Occhetti ex dipendente dell Urp del Consiglio Regionale del Piemonte.
Grazie a lei migliaia studenti sono stati accompagnati e guidati per le sale auliche di Palazzo Lascaris.
Aveva approfondito la conoscenza del  linguaggio dei segni per comunicare anche con i non udenti.
Amante delle lingue straniere era orgogliosa di quel ruolo che ad ogni gruppo riservava un aneddoto o curiosità sui proprietari storici del Palazzo.

GD

Folgorato da contatto elettrico, gravissimo vicesindaco di Ceres

A Ceres, il vicesindaco è in condizioni gravissime dopo essere stato folgorato durante l’evento sportivo  delle Valliadi che coinvolge tutte le Valli di Lanzo. In ospedale in condizioni non gravi  anche una mamma e il suo bambino. I tre si sono appoggiati a un palo in ferro della struttura allestita per la cucina in piazza. Il vicesindaco è stato colpito da una fortissima scarica elettrica, è caduto all’istante e ha perso conoscenza.

Ambulatori pediatrici nelle biblioteche civiche

Due pediatre di libera scelta hanno trasferito i loro ambulatori negli spazi delle biblioteche civiche Carluccio e Primo Levi. Il progetto, realizzato da Fondazione per l’architettura / Torino – sviluppando una linea di indirizzo della Fondazione Compagnia di San Paolo – in collaborazione con il sistema delle Biblioteche civiche torinesi, la Città di Torino e la Regione Piemonte, permetterà ai piccoli pazienti di ricevere le cure di cui hanno bisogno in spazi accoglienti e stimolanti.

L’obiettivo è quello di depotenziare lo stress dell’attesa, migliorare il benessere psico-fisico e offrire un’opportunità di crescita culturale. Lo studio medico è, solitamente, luogo caratterizzato da attesa, contatto e relazione, ma che spesso non è progettato, bensì adattato alle esigenze del medico a partire da funzioni abitative. “Cultura di base nelle biblioteche” sposta l’esperienza dell’attesa e della visita ambulatoriale dai luoghi consueti, per renderla parte di un percorso educativo-culturale sullo spazio architettonico e sui contenuti dei luoghi, le biblioteche, considerando l’esperienza multisensoriale dello spazio come componente di benessere psicologico.

Si assume che lo spazio progettato possa essere veicolo di sensazioni positive riconducibili al più ampio concetto di salute: la cultura, qui intesa come anche cultura del progetto, diventa ingrediente del percorso di cura. La localizzazione delle funzioni ambulatoriali in luoghi “altri” innesca modalità relazionali inedite tra pazienti e medici. Durante la sperimentazione, sarà possibile mitigare lo stress della visita dei piccoli pazienti e dei loro accompagnatori, aumentando il loro benessere e migliorando la relazione con la pediatra.

“Gli spazi delle nostre biblioteche civiche, inclusivi, accessibili e frequentati quotidianamente dalla comunità, offriranno un’atmosfera rilassante e confortevole che renderà molto più piacevole per le bambine e i bambini il momento della visita e della cura – ha dichiarato Rosanna Purchia, assessora alla Cultura della Città di Torino. – Questo progetto rappresenta un passo avanti verso l’integrazione tra salute e cultura, che arricchisce l’offerta di servizi della nostra comunità e offre ai pazienti e alle loro famiglie la possibilità di scoprire il ricco patrimonio culturale della nostra Città”.

“La sinergia tra salute e cultura – ha sottolineato Marina Chiarelli, assessore regionale alla Cultura, Turismo e Sport, – rappresenta un passo avanti significativo nella concezione degli spazi medici, offrendo un modello che potrà essere replicato in altre realtà. Ringraziamo tutte le istituzioni e i professionisti coinvolti per aver reso possibile questa iniziativa che mette al centro il benessere dei bambini e il loro sviluppo culturale”.

Il progetto è stato avviato il 23 maggio alla biblioteca civica Luigi Carluccio di Via Monte Ortigara, 95 (Circoscrizione 3) e nella prima metà di giugno alla biblioteca civica Primo Levi di via Ruggero Leoncavallo 17 (Circoscrizione 6) e durerà fino a maggio 2025, con due turni a settimana per ogni biblioteca.

Nel 2022 una prima sperimentazione aveva portato, per un periodo di sei mesi, sette ambulatori di medici di famiglia in cinque luoghi di cultura della Città: Museo Egizio, Parco Arte Vivente, Polo del ‘900, Museo dell’Automobile e la biblioteca civica Primo Levi.

“La Fondazione per l’architettura / Torino– sostiene la presidente Gabriella Gedda – è da sempre attenta alla valorizzazione di progetti che investono nel concetto di “umanizzazione dei luoghi attraverso l’architettura”, in quanto l’architettura, come la cultura stessa, è apportatrice di bellezza e di benessere e concorre alla cura, diventando parte integrante di un percorso terapeutico, permettendo infine un miglioramento qualitativo della vita delle persone e di intere comunità”.

Il progetto ‘Cultura di base nelle biblioteche’ rientra nell’ambito della collaborazione, per l’anno 2022 e 2023, tra la Regione Piemonte, il Comune di Alba, il Comune di Biella e il Comune di Torino per valorizzare le Città creative UNESCO del Piemonte.

Fino a Praga in bici per la ricerca contro il cancro

Fabiano e Dario Altobello
Il sindaco di Volpiano Giovanni Panichelli: «Una importante iniziativa di solidarietà»

Il sindaco di Volpiano Giovanni Panichelli e la vicesindaco Irene Berardo hanno ricevuto in Comune, mercoledì 31 luglio, Fabiano Dario Altobello, i due fratelli che il 2 agosto sono partiti per la #TORINOPRAGATUTTODUNFIATO, un’iniziativa a sostegno dell’Airc (l’associazione per la ricerca contro il cancro) che prevede di percorrere 1.450 chilometri in bicicletta, attraversando cinque nazioni e superando 10mila metri di dislivello, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della lotta ai tumori; info su www.retedeldono.it/iniziativa/fabianoaltobello/torinopragatuttodunfiato .

Così la presentazione: «Sarà una bellissima avventura che unirà la passione per lo sport ed i viaggi vissuta insieme tra fratelli ad un messaggio importantissimo: abbiamo bisogno gli uni degli altri per fare la differenza. Da soli possiamo arrivare primi mentre insieme possiamo arrivare molto lontano! Il nostro ringraziamento va a tutte le persone che ci hanno fin qui sostenuto, supportando e sopportando la nostra idea»

«È una importante iniziativa di solidarietà – commenta Giovanni Panichelli, sindaco di Volpiano -, alla quale come amministrazione siamo lieti di dare il nostro patrocinio, con l’obiettivo di sensibilizzare sempre più sul valore della ricerca scientifica nella lotta contro il cancro».

Più sicura la galleria tra Noasca e Ceresole reale

#StradeCittaMetroTo  – Con un investimento di oltre 3 milioni di euro, la Città metropolitana di Torino ha incrementato notevolmente la sicurezza dei quasi 3 km e mezzo della galleria tra Noasca e Ceresole Reale sulla SP460 del Gran Paradiso.
Il primo intervento nel tunnel più lungo della viabilità di competenza della Città metropolitana ha riguardato la sostituzione dell’intero impianto di illuminazione, che era ormai obsoleto: al posto delle strutture di supporto in acciaio zincato sono state collocate strutture in acciaio inox, sostituiti tutti i cavi e i quadri elettrici di controllo, comando e protezione dei circuiti. Le vecchie lampade ai vapori di sodio da 100 Watt hanno lasciato il posto a nuovi corpi illuminanti a led, che garantiscono alto risparmio energetico. Mantenute due file di luci, in modo da poter eseguire in futuro le manutenzioni senza dover chiudere la galleria e consentendo comunque il transito a senso unico alternato. Sostituiti in tutto circa 800 proiettori.
“I lavori nella galleria di Ceresole Reale sono un segnale di attenzione verso un territorio di grande valenza turistica e naturalistica. La valorizzazione turistica e ambientale dell’alta Valle Orco si persegue anche e soprattutto lavorando per la sicurezza della circolazione e per il risparmio energetico” commenta il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.
Nel tratto della Provinciale 460 tra il km 62+880 e il km 66+315 circa il traffico non è mai stato chiuso, ma è stato gestito a senso unico alternato, regolato da un semaforo di cantiere.
Un secondo importante intervento prevede il risanamento dei manti impermeabili delle due gallerie paramassi paravalanghe posizionate lungo la parte centrale della galleria, per una lunghezza di circa 250 metri. Il progetto dell’intervento prevede la rimozione provvisoria dei materiali di protezione posizionati al disopra delle due gallerie, il risanamento locale delle strutture, con la regolarizzazione delle superfici, il posizionamento del pacchetto di impermeabilizzazione e il ripristino finale dello stato dei luoghi prima degli interventi. Per non intralciare il traffico durante il periodo estivo la ditta appaltatrice, la ditta usufruisce della vecchia strada esterna alla galleria.

Grande caldo: agricoltura, cantieri e “attività fisica intensa” stop dalle 12,30 alle 16

DAL 5 AGOSTO AL 31 AGOSTO
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, hanno firmato l’ordinanza per garantire la sicurezza sul lavoro, per i lavoratori subordinati e autonomi, nonché i soggetti ad essi equiparati, del -settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili ed affini, impegnati in attività classificabili come “attività fisica intensa” o altre attività equiparabili, in condizioni di prolungata esposizione diretta ai raggi solari, nelle giornate particolarmente calde, e dove non sia possibile introdurre misure di riduzione del rischio.
Le raccomandazioni diffuse dal ministero della Salute e dall’Inail ricordano, infatti, il rischio e la necessità di prevenire le patologie derivanti dall’esposizione ad elevate temperature ambientali, nei momenti della giornata – dalle 12,30 alle 16 – caratterizzati da un notevole innalzamento della temperatura.
Per questo la Regione ha stabilito, nella fascia oraria indicata, l’astensione dal lavoro in esposizione diretta e prolungata al sole per i lavoratori dei settori agricolo, florovivaistico e dei cantieri edili ed affini.
La limitazione è in vigore nei giorni in cui la mappa del rischio messa a disposizione dall’Inail e  pubblicata all’indirizzo https://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ –
riferita ai “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” alle ore 12:00, segnali un livello di rischio “ALTO”.
«Sulla base dei rischi sanitari per chi, durante l’attività di lavoro intenso, è esposto in maniera diretta e prolungata al sole, la Regione ha stabilito una serie di limitazioni a tutela della salute. Desideriamo ringraziare le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali per il contributo e la disponibilità manifestati in questi giorni nei quali abbiamo lavorato insieme alla stesura dell’ordinanza. La nostra priorità è sempre la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro», dichiarano il presidente Cirio e l’assessore alla Sanità Riboldi.
L’ordinanza è stata firmata nel fine settimana ed entra in vigore il 5 agosto per dare il tempo alle aziende di organizzarsi e alle organizzazioni di informare associati e lavoratori. E’ valida fino al 31 agosto.
Sul sito internet della Regione Piemonte saranno pubblicati il testo dell’ordinanza e le relative Faq.

Martedì i funerali di Luciano Platter

È morto a 77 anni a Torino il dottor Luciano Platter, notissimo farmacista. Era presidente emerito di Federfarma Torino, di cui è  stato al vertice per più di 20 anni e consigliere dal 1976. Molto apprezzato per il suo attivismo aveva anche creato una Onlus di farmacisti per aiutare le fasce di popolazione più bisognose. I funerali si terranno martedì alle 10  nella chiesa della Crocetta.