CRONACA- Pagina 249

Paura in casa: donna lotta con il rapinatore che la deruba

Ha minacciato  la proprietaria dopo essere entrato in casa e  al termine di una colluttazione con la donna  ha derubato il denaro contante ed è fuggito. I fatti sono avvenuti a Biella. La polizia grazie alle analisi delle immagini riprese da un impianto di videosorveglianza è risalita al presunto rapinatore, un uomo di 37 anni, che è stato arrestato.

Ladri di carne in scatola: rubano decine di confezioni

Gli agenti del Commissariato di P.S Dora Vanchiglia hanno tratto in arresto due uomini italiani di trenta e quarantasette anni gravemente indiziati di furto aggravato in concorso.

Durante il servizio straordinario di controllo del territorio, personale dell’ufficio investigativo del commissariato, transitando in via Aosta, si accorge di due uomini che, uscendo da un esercizio commerciale a passo svelto, si dirigono in direzione via Lodi; uno dei due, in particolare, trasportava una grossa busta ed era in evidente affanno.

Gli agenti, insospettiti dal loro atteggiamento, e ritenendo che la coppia potesse avere rubato della merce dal supermercato per poi rivenderla, li fermano per un controllo in Corso Giulio Cesare.

Dopo averli identificati, i poliziotti rinvengono all’interno della busta 69 confezioni di carne in scatola, di cui 2  danneggiate e aperte, il cui valore commerciale ammonta a circa 170 €.

Ipotizzando che la merce provenisse dal supermercato di via Aosta da cui la coppia era stata vista uscire, i poliziotti raggiungevano l’esercizio commerciale prendendo contatti con un responsabile, il quale informava che si era appena verificato un furto, ad opera di due uomini, perfettamente corrispondente ai due fermati e ripresi anche dalle telecamere di vigilanza interna.

La merce non danneggiata veniva restituita al proprietario del supermercato.

Esercizi commerciali borgo San Paolo, sanzioni per oltre 15mila euro

Ieri sera il Commissariato di P.S. San Paolo ha coordinato un controllo straordinario del territorio, concentrato particolarmente in Via Dante di Danni e Via Pollenzo.

Il servizio, svolto insieme al personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, di un’unità cinofila della Polizia di Stato, di personale della Polizia Locale e Ispettori dell’A.S.L. servizio Sian (servizio igiene alimenti e nutrizione), ha portato i seguenti risultati:

104 persone identificate;

29 veicoli controllati;

4 esercizi pubblici controllati;

10 sanzioni amministrative per un totale di 15.140,00 euro;

Durante il servizio è stato controllato un ristorante in Via Osasco, sanzionato dalla Polizia Locale per illeciti amministrativi per una sanzione pari a più di 1300 euro. Gli ispettori dell’A.S.L. riscontravano, inoltre, precarie condizioni igieniche quali colatura di grasso dalla cappa della cucina, ripiani di lavoro sporchi e mancanza di barriera antinfestante alla finestra per un totale di 1000 euro. Si accertava infine la presenza di due lavoratori, con mansione di cuoco e aiuto-cuoco, cittadini peruviani, privi di contratto di assunzione e di regolare autorizzazione sul territorio italiano. Il tutto è stato segnalato all’ispettorato del lavoro per le previste sanzioni a carico del datore di lavoro.

Un ristorante sito in via de Sanctis è stato sanzionato dalla Polizia Municipale per un totale di 1800 euro per illeciti amministrativi. Gli ispettori dell’A.S.L. hanno riscontrato, inoltre, gravissime carenze igienico sanitarie, nello specifico i locali adibiti alla cucina presentavano sporcizia diffusa e presenza di blatte ed escrementi di ratti. Uno dei congelatori e un frigorifero sono stati sottoposti a sequestro poiché contenevano alimenti sporchi, ricoperti di ghiaccio, scaduti, conservati in sacchetti inidonei e in promiscuità; poiché questi alimenti potevano nuocere alla salute umana, è stata disposta la distruzione.

Il locale è stato sanzionato per un totale di 6000 euro per le precarie condizioni igieniche ed è stata decretata la sospensione dell’attività sino al rispristino delle condizioni previste.

Infine, un bar in Via Dante di Nanni è stato sanzionato per un totale di 5000 euro per mancata esposizione della licenza comunale, del listino prezzi e per occupazione abusiva. Nel medesimo bar, uno degli avventori veniva trovato in possesso di hashish, per cui gli veniva contestato un illecito amministrativo.

I controlli proseguiranno con cadenza regolare

Morta la diciottenne investita sul monopattino

Giulia Grigore, la diciottenne coinvolta in un grave incidente sul monopattino ieri mattina alle 7.30 sulla circonvallazione di San Giorgio Canavese, è morta oggi al Cto. La ragazza è stata investita mentre stava andando a lavorare. Lutto e sconcerto nella comunità di San Giusto Canavese, il suo paese di residenza. 

Morto giovane su monopattino investito da auto

In un incidente avvenuto nella notte a Nichelino nei pressi del centro Mondo Juve è morto un giovane di 28 anni investito un’auto. La vittima era in tangenziale a bordo di un monopattino. Illeso l’uomo alla guida dell’auto, che è però stato portato sotto shock all’ospedale di Moncalieri.

Imprenditore morto in azienda, tre denunce per omicidio preterintenzionale

Aveva 56 anni Gian Franco Trombadore, l’imprenditore morto ieri dopo essere caduto e avere battuto la testa nel cortile della sua azienda a Brusasco. Era il fratello dell’ex sindaca del paese.  Causa della caduta mortale sarebbe una lite tra più persone nata forze per questioni economiche. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Chivasso. È stato ascoltato dai militari un dipendente straniero, testimone oculare e tre per tre persone sarebbe scattata la denuncia  a piede libero per omicidio preterintenzionale.

Il nuovo polo dell’innovazione di Italgas sorgerà in corso Regina Margherita

(TORINO CLICK) – Nei giorni scorsi una delegazione di Italgas ha incontrato la seconda commissione della circoscrizione 7 e la cittadinanza per illustrare l’importante progetto per il nuovo polo dell’innovazione del gruppo che sorgerà nella storica area della Società in corso Regina Margherita. Alla presentazione hanno partecipato l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni e il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri.

Nel nuovo campus dedicato alla ricerca e all’innovazione, dove si prevede che lavoreranno a regime circa 250 persone, si svolgeranno attività relative alle prove dei materiali, della taratura degli strumenti di misura e delle nuove competenze digitali per formare le professionalità del futuro nel proprio ambito. Il centro svilupperà studi e ricerche su metano, biometano e idrogeno verde, contribuendo attivamente al processo di decarbonizzazione e di transizione verso un futuro più sostenibile. Inoltre, il polo di Corso Regina Margherita, attraverso l’avvio di partnership e collaborazioni, dialogherà con le più importanti istituzioni accademiche e gli atenei in Italia e all’estero. Infine, il campus Italgas ospiterà il Cyber Range del gruppo, all’interno del quale saranno sviluppate e testate le caratteristiche di sicurezza informatica e resilienza degli apparati e dei sistemi digitali di nuova generazione.

Il progetto, sviluppato dallo studio di progettazione Giugiaro Architettura, prevede la riqualificazione complessiva dell’area che si estende per circa 44mila metri quadrati, attraverso la ristrutturazione conservativa degli edifici preesistenti, la realizzazione di un nuovo building che ospiterà un Hub per la ricerca e l’innovazione e la creazione di oltre 9mila metri quadrati di nuovi spazi verdi all’interno del sito, il tutto visibile dall’esterno in virtù di una nuova recinzione permeabile che permetterà la perfetta integrazione fra il sito Italgas e la Città.

Il cronoprogramma dei lavori prevede di rendere fruibile parzialmente gli spazi per i dipendenti entro il 2026 e di completare le restanti opere entro l’anno successivo, quando saranno completati il nuovo Hub e valorizzati i due gasometri, strutture di archeologia industriale dal grande valore storico e identificativo per la città.

“La città ha accolto e sta accompagnando con grande interesse l’investimento di Italgas – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni – . Si tratta di un investimento coerente con l’idea che abbiamo di una città dove sostenibilità, qualità dello spazio e crescita possono convivere positivamente e che conferma la vocazione della città come innovazione”.

L’intervento conferma il forte legame della società con la città che le ha dato i natali nel 1837 e si inserisce nel solco degli investimenti che Italgas ha pianificato in città e nell’area metropolitana.

Trentaquattro nuove autopompe dalla Regione per i vigili del fuoco volontari

Sette milioni di euro a disposizione dei comuni per migliorare l’efficienza dei distaccamenti piemontesi

L’assessorato alla Protezione Civile della Regione Piemonte ha approvato la graduatoria per l’assegnazione di fondi destinati ai comuni sede di distaccamento volontari dei vigili del fuoco, per l’acquisto di nuove autopompe serbatoio (Aps). Questo piano straordinario prevede un investimento complessivo di 6,8 milioni di euro suddivisi in due annualità, e rappresenta un’iniziativa senza precedenti per il territorio piemontese.

«Abbiamo raccolto le istanze di tanti gruppi di volontari che ogni giorno garantiscono il massimo impegno nell’attività di emergenza, –  ricordano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Protezione Civile Marco Gabusi – da molti anni mancavano investimenti nelle strumentazioni e per questo abbiamo deciso di cofinanziare l’acquisto di nuovi mezzi con un investimento complessivo di 6,8 milioni, che quest’anno consente di assegnare un contributo di 200 mila euro per ogni nuova autopompa che le amministrazioni locali hanno proposto di acquistare».

Il bando della Regione è stato suddiviso tra provincia di Torino e le altre sette province piemontesi. Quest’anno verranno erogati 3,2 milioni di euro che andranno a finanziare l’acquisto di nuove autopompe serbatoio per i distaccamenti volontari di sedici comuni quali Bra, Romagnano Sesia,  Valdilana, Fossano, Oleggio, Villanova d’Asti, Trino , Cocconato, Grugliasco, Rivoli, Venaria Reale, Volpiano, Luserna San Giovanni, Montanaro, Rivarolo Canavese, e Bosconero.

Nel 2025, verranno assegnati ulteriori 3,6 milioni di euro per finanziare altre otto domande pervenute dai comuni di Barge, Busca, Alagna Valsesia, Nizza Monferrato, Dronero, Canelli, Racconigi, e Ceva, e dieci domande nella provincia di Torino, che copriranno i comuni di Nole, San Maurizio Canavese, Carmagnola, Avigliana, Giaveno, Oulx, Castellamonte, Alpignano, Carignano, e Rivalta di Torino. «Questi nuovi 34 mezzi garantiranno a tutti i piemontesi più sicurezza e più tempestività negli interventi di emergenza», concludono il presidente e l’assessore Gabusi.

L’assessorato sta inoltre lavorando fianco a fianco con la Direzione regionale dei vigili del fuoco per un nuovo accordo quadro che migliorerà ulteriormente il sistema di prevenzione ed emergenza, e che vedrà la luce nell’autunno del prossimo anno.

Rapinano telefonino alla festa di laurea

Gli agenti dell’UPGeSP e del Commissariato di P.S. Centro hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, due giovani originari del Marocco e del Ghana, di trentatré e ventotto anni, gravemente indiziati di tentata rapina impropria in concorso.

È notte quando le Volanti ricevono la segnalazione di una tentata rapina all’interno del Parco del Valentino.

Giunti sul posto, gli agenti prendono contatti con il gruppo di ragazzi che aveva richiesto l’intervento, i quali forniscono le descrizioni di due giovani che, poco prima, intrufolandosi all’interno del gruppo, che stava festeggiando una laurea, si erano impossessati del telefonino di proprietà di una ragazza, sotto la minaccia di un coltello. A seguito di ciò, era scaturita una colluttazione con un amico della vittima, intervenuto in suo soccorso, il quale riusciva a recuperare il maltolto.

I poliziotti, attivatisi immediatamente, notano poco lontano due giovani corrispondenti nel vestiario e nell’aspetto alle descrizioni fornite dalle vittime e li fermano, accertandosi trattarsi dei due presunti autori del fatto.

Per i due è scattato l’arresto per tentata rapina impropria in concorso e la successiva traduzione in carcere.

Commerciante vessato dagli usurai li fa arrestare

Nel mese di luglio u.s., la Polizia di Stato ha eseguito l’Ordinanza dispositiva di misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino, a carico di tre cittadini italiani destinatari rispettivamente della misura della custodia cautelare in carcere, degli arresti domiciliari con l’applicazione del c.d. “braccialetto elettronico” e dell’obbligo di presentazione alla P.G., gravemente indiziati dei reati di usura e tentata estorsione.

L’articolata indagine prendeva avvio, a partire dal mese di aprile 2023, a seguito delle dichiarazioni rese da un commerciante che aveva denunciato di essere vittima dei predetti delitti da parte dei tre indagati, due dei quali già gravati da plurime condanne per reati contro il patrimonio.

Nello specifico, la parte lesa, esasperata dalla situazione ormai insostenibile dal punto di vista finanziario, si convinceva a presentare denuncia dichiarando agli investigatori di aver chiesto in prestito, diversi anni prima, 6.000 euro ad uno degli indagati, accordandosi con costui di corrispondergli una rata mensile di interessi pari al 10% del capitale, sino alla restituzione dell’intera somma. Rispettando gli accordi, il commerciante, dal mese successivo alla concessione del prestito, corrispondeva all’indagato, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere, ed al fratello, colpito dalla misura degli arresti domiciliari, la rata mensile di interessi che veniva pressoché sempre ritirata presso il negozio ove la parte lesa lavorava.

Il commerciante, in difficoltà finanziarie anche per l’accensione del debito usuraio, anziché rivolgersi immediatamente alle FF.OO., nei mesi successivi contraeva un ulteriore debito di 4.000 euro con il terzo indagato, destinatario della misura dell’obbligo di presentazione alla P.G., corrispondendo anche a lui interessi mensili pari al 10% del capitale, sino alla restituzione del credito. Tuttavia, non essendo più in grado di pagare le rate degli interessi, la vittima veniva ripetutamente minacciata dall’ultimo creditore di danni fisici qualora non avesse pagato.

Durante le fasi investigative successive alla denuncia, al 112 NUE perveniva una chiamata da un utente, rimasto in quel momento ignoto, che riferiva genericamente di essere anch’egli vittima di usura da parte di un soggetto, abituale avventore di un bar sito in questo capoluogo. La persona offesa veniva individuata dagli investigatori della Squadra Mobile in un uomo italiano, originario di Torino; lo stesso si determinava, quindi, a denunciare il suo usuraio, risultato poi essere uno degli indagati già coinvolti negli episodi di estorsione e usura in danno della prima vittima.

Segnatamente, l’artigiano dichiarava di aver acceso nel tempo, a partire dal 2019, tre prestiti, per l’importo complessivo di 32.000 euro, accordandosi con il creditore di corrispondere interessi mensili pari al 20% del capitale, sino alla data di restituzione dell’intera somma. L’uomo si convinceva a contattare le FF.OO. poiché, non potendo più sostenere il pagamento degli interessi, era stato anch’esso aggredito e minacciato dal suo creditore.

La complessa attività investigativa consentiva di acquisire importanti elementi di riscontro alle dichiarazioni delle due parti lese, nonché di rilevare l’esistenza di ulteriori e simili condotte poste in essere da due degli indagati nei confronti di altri numerosi debitori torinesi e, dopo più di un anno di indagine, la ricostruzione del grave quadro indiziario emerso permetteva l’emissione, da parte del Tribunale di Torino, su richiesta del P.M. titolare delle indagini, dei citati provvedimenti restrittivi.

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva. Ciò nondimeno, il Giudice per le Indagini Preliminari, in seno all’Ordinanza applicativa delle misure cautelari emesse a loro carico, ha ravvisato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti di tutti i destinatari dei provvedimenti restrittivi.

Si segnala che l’arresto in parola conferma il costante impegno della Polizia di Stato nella peculiare attività di prevenzione e contrasto di reati quali quelli oggetto di contestazione.

A carico di uno dei tre indagati, stanti i già accertati pregressi precedenti specifici, su proposta del Questore di Torino, lo scorso 17 aprile era stata emessa dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di questo capoluogo, la Sentenza di confisca di numerosi cespiti patrimoniali; gli stessi erano già stati sottoposti dalla Divisione Anticrimine della Questura, nel mese di settembre u.s., a sequestro anticipato. Nello specifico, i beni sequestrati si individuano in tre appartamenti e altrettanti box auto situati a Venaria e Torino, tre autovetture, un motociclo, quattordici conti correnti e nel contenuto di alcune cassette di sicurezza, il tutto per un valore complessivo di circa un milione di euro.