CRONACA- Pagina 234

Messa in sicurezza dei parchi cittadini dopo il maltempo

Continuano la conta dei danni e il lavoro dei tecnici del settore verde della Città di Torino per la messa in sicurezza di parchi, giardini e aree verdi sul territorio dopo gli eventi metereologici straordinari che si sono verificati nei giorni immediatamente precedenti a Ferragosto.

Al maltempo della serata del 13 si erano infatti aggiunti nuovi rovesci nel pomeriggio del 14 interessando in particolar modo la zona sud della città. Raffiche di vento che hanno superato i 65 km/h e pioggia battente hanno abbattuto decine di alberi e ne hanno danneggiati altrettanti: il quadro è tuttora in evoluzione. Dopo un primo monitoraggio nei giorni immediatamente successivi, si procede con la verifica delle situazioni più complesse ad esempio quella del Parco Colonnetti, e delle segnalazioni che continuano a pervenire da parte dei cittadini.

Circa 150 le segnalazioni attualmente oggetto di verifica mentre 70 sono gli alberi caduti o danneggiati in modo irreversibile che pertanto dovranno essere abbattuti. Attualmente sono sei le squadre di tecnici operative sul territorio cittadino. La precedenza è stata data, in un primo momento, agli interventi necessari al ripristino della viabilità per poi passare a giardini e parchi pubblici. Gli interventi sulla viabilità principale (corso Traiano, via Pio VII, via Ventimiglia, corso Unione Sovietica, corso Agnelli, strada del Portone, corso Tazzoli) sono stati completati e si sta ultimando la rimozione del materiale di deposito (tronchi, ramaglie). Le circoscrizioni maggiormente colpite sono state la Otto e la Due, in modo particolare nell’area di Mirafiori sud. I primi interventi si sono rivolti alle aree più colpite e con situazioni di pericolo maggiore (via Formiggini e strada delle Cacce, Giardino di Via Fleming, Giardino Pugno di via Roveda, Giardino Ravera di via Farinelli). Ancora in corso gli interventi nel Parco Colonnetti, al Giardino Bela Rosin, in Strada del Drosso (banchina centrale), via Togliatti (banchina centrale), viale Torino verso Stupinigi. Cedimenti arborei molto importanti si sono registrati anche nelle aree verdi di alcune scuole (la Scuola Salvemini di via Negarville, dove è stato riparato in tempi record il tetto che era stato scoperchiato dal maltempo ma anche le aree verdi del Plesso Castello di Mirafiori, della Scuola di piazza Jona, la Mariele Ventre di via Plava, la Scuola di via Isler) dove gli interventi sono partiti e si concluderanno in tempo la riapertura.

Danni di entità minore ai Giardini Reali, al Parco del Valentino, Parco Rignon, alla Tesoriera, in piazza d’Armi, al Parco Confluenza dove gli interventi sono quasi conclusi. Completati anche i lavori su piazza Campanella, via Stradella, via dei Gladioli, Strada Bertolla e via Cimarosa.

Gli interventi proseguiranno per la settimana in corso e quella successiva, così come la verifica di tutte le segnalazioni che dovessero ancora pervenire. Per segnalare eventuali situazioni che necessitino di interventi i cittadini possono scrivere a verdepubblico@comune.torino.it

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San Salvario, carenze igieniche e altre violazioni: 50 mila euro di sanzioni

Ieri pomeriggio, nel quartiere San Salvario e aree limitrofe alla stazione Porta Nuova, ha avuto luogo un controllo straordinario del territorio ad Alto impatto coordinato dal Commissariato di P.S. Barriera Nizza, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale, l’ASL Sian e l’Ispettorato del Lavoro.

L’attività, cui ha concorso anche personale della Polfer e del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”, ha complessivamente consentito:

l’identificazione di 97 persone

il controllo di 4 esercizi pubblici

la sospensione di 3 attività commerciali

l’erogazione di sanzioni amministrative per quasi 50.000

il sequestro di 107 kg di alimenti di origine animale privi di tracciabilità

1 denuncia

In particolare, in un minimarket di via Saluzzo sono state riscontrate l’apertura abusiva dell’attività commerciale, la mancanza della DIA sanitaria e dell’esposizione dei prezzi su diversi articoli, l’assenza del manuale di autocontrollo HACCP e precarie condizioni igieniche del locale, per sanzioni complessive pari a € 12.196;

In un ristorante cinese di via Saluzzo sono stati riscontrati diversi illeciti amministrativi: congelatori privi di lettura esterna delle temperature, mancata esposizione dei prezzi, bidoni dei rifiuti privi dell’apertura a pedale e altre mancanze di natura amministrativa, per un totale di circa 19.000 € di sanzioni.

Lo stesso locale è stato sanzionato, per 3500 €, da personale dell’ASL-SIAN che, riscontrando gravi carenze igienico sanitarie e strutturali, ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività sino alla completa risoluzione delle criticità. Nel contesto, sono stati sequestrati 107 kg di alimenti di origine animale privi di rintracciabilità. Inoltre, essendo stata accertata la presenza di un lavoratore in nero, l’Ispettorato del Lavoro ha proceduto alla sospensione dell’attività, con sanzione di 4500€.

Presso un coiffer di via Principe Tommaso gestito da un cittadino marocchino, è stata riscontrata attività commerciale abusiva e assenza del direttore tecnico, con sanzioni al titolare di 5264€. Personale della GdF riscontrava la presenza di un lavoratore in nero, con conseguente comunicazione all’Ispettorato del Lavoro per l’adozione dei provvedimenti di conseguenza, come la sospensione; elevate sanzioni per 2000 €.

 Il dipendente non assunto risultava inoltre inottemperante all’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale, pertanto veniva denunciato.

Consumatori (Unc Piemonte): “Attenti alle effrazioni agli usci di casa con acido nella serratura”

L’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte invita a prestare massima attenzione soprattutto durante il periodo estivo alle nuove strategie messe in atto dai malviventi.

È un metodo nuovo e pericoloso, quello dell’acido nella serratura, usato da circa un anno anche in Italia per compiere furti in casa.  L’estate è da sempre il periodo preferito dai ladri d’appartamento, con le città vuote e le case lasciate incustodite dai proprietari che vanno in vacanza. Ora i soliti accorgimenti sembrano non bastare più e neanche le porte blindate riescono a fermare i malviventi. 

I ladri utilizzano una sostanza chimica potentissima fatta con acido nitrico, che viene spruzzata con una siringa nella serratura della porta di casa. La sostanza scioglie letteralmente gli ingranaggi della serratura, che da quel momento si può aprire usando anche solo un cacciavite. 

Il composto usato dai topi d’appartamento è fatto di acido nitrico potenziato con altri componenti ed è in grado di disintegrare in pochi minuti pistoni e molle di qualsiasi porta, anche di quelle blindate.  L’acido può sviluppare dei gas tossici e un po’ di fumo. I ladri, quindi, devono prendere alcune precauzioni, come allontanarsi mentre l’acido corrode i perni che dovrebbero impedire la rotazione del rotore della serratura. Bastano pochi minuti e la serratura è distrutta, senza nessun rumore che possa allertare i vicini. I ladri possono entrare così in casa indisturbati, qualcuno si accorgerà che la porta è aperta quando ormai sarà troppo tardi.  Lo rende noto Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

L’unico modo per difendere la propria casa da questi attacchi è impedire che i ladri riescano ad accedere alla toppa della serratura.  È possibile farlo con i cosiddetti defender, dei coperchi metallici che si applicano sulla serratura. Solo appoggiando la chiave magnetica codificata sul defender si può spostare la porzione mobile del dispositivo e infilare la chiave.

I defender si applicano facilmente su quasi tutte le serrature esistenti, purché di tipo a profilo europeo, ed hanno costi accessibili. La codifica magnetica della chiave non è modificabile, quindi per sostituire la serratura, per esempio all’arrivo di un nuovo inquilino, bisogna necessariamente sostituire anche il defender.

Da qualche tempo sono in commercio anche dei defender di tipo elettronico, più costosi, in cui la parte mobile del dispositivo si aziona digitando un codice su una piccola tastiera incorporata.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

Giardino Madre Teresa devastato dai vandali: lunedì i lavori

Saranno riparati il più presto possibile i danni inflitti dai vandali alle attrezzature del Giardino Madre Teresa di Calcutta. Situata tra corso Vercelli e corso Giulio Cesare, nel cuore del quartiere Aurora, l’area verde era stata da pochi mesi rimessa a nuovo grazie a finanziamenti del programma REACT EU PON Metro.

Ieri  mattina i tecnici della Città hanno effettuato un sopralluogo di verifica e riscontrato che i danni riguardano in modo particolare la pavimentazione in gomma antishock alla base del punto di arrivo del gioco per bambini a teleferica e il tubo di fuoriuscita della fontanella che è stato piegato verso il basso.I giochi d’acqua, che non presentano danni, resteranno chiusi per evitare perdite alla fontanella danneggiata fino a lunedì quando è in programma il primo intervento di riparazione.

“Ci è sembrato importante intervenire immediatamente – spiega l’assessore al Verde Pubblico Francesco Tresso – sia per rimettere a completa disposizione dei tanti cittadini che ne fruiscono il Giardino che per dare un segnale rispetto a quanto accaduto. Sappiamo che si tratta di una zona dove le difficoltà e i problemi non mancano ma come amministrazione siamo presenti e al lavoro, insieme alla Circoscrizione, per risolverli. Nelle prossime settimane faremo il punto, insieme al presidente della Circoscrizione Luca Deri e all’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda, per capire anche come prevenire nuovi possibili episodi di questo tipo”.
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Spari nella notte. I Carabinieri trovano arsenale in casa

È accaduto ieri sera, attorno alle 22.00, quando un quarantacinquenne di Locana (TO),
residente in località Boschietto, ha dato l’allarme al n.u.e. 112 in quanto erano stati esplosi quattro colpi d’arma da fuoco contro la sua abitazione. I Carabinieri della locale stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ivrea (TO), con un’indagine lampo hanno riscostruito la dinamica del fatto: sulla base degli indizi raccolti con attività tecnica e testimoniale, hanno rivolto la loro attenzione verso un quarantaseienne della zona, noto alle forze di polizia, fra l’altro sottoposto alla prescrizione dell’obbligo di permanenza in abitazione nell’orario notturno. L’uomo parrebbe aver agito per futili motivi riconducibili al deterioramento dei rapporti personali fra i due e, peraltro, del tutto sproporzionati.
Alla luce di ciò, appurata la sussistenza di gravi indizi a carico dell’uomo, i militari dell’Arma, coadiuvati da una squadra delle “API” (Aliquote Primo Intervento del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Torino) e delle unità Cinofile per la ricerca di armi ed esplosivi, si sono recati presso il suo domicilio per arrestarlo. La successiva perquisizione domiciliare ha dato esiti sorprendenti e i militari dell’Arma hanno trovato e sequestrato un piccolo arsenale:
– Una pistola “BERETTA” mod. 34 cal. 9 irregolarmente detenuta con relativo munizionamento (compatibile con i bossoli repertati nei pressi dell’abitazione della vittima);
– Una pistola “PEDERZOLI ITALY” cal. 45 irregolarmente detenuta;
– Un fucile ad avancarica, anch’esso di provenienza illecita;
– Una bomba di mortaio, scovata dall’unità cinofila di Volpiano, successivamente messa
in sicurezza e rimossa dagli Artificieri Antisabotaggio.
L’uomo, gravemente indiziato dei reati di “porto abusivo di armi e munizionamento” nonché
di aver esploso i colpi contro l’abitazione della vittima, è stato arrestato e accompagnato presso il Carcere di Ivrea (TO), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria eporediese.

Controlli dei carabinieri a Porta Palazzo, Aurora e piazza Bengasi

 

Continuano, in maniera massiccia, i servizi di controllo del territorio nelle “aree sensibili” della città da parte dei carabinieri dell’Arma territoriale.

nella nottata fra il 20 e il 21 agosto, in zona “Porta Palazzo”, i Carabinieri delle Compagnie Oltre Dora e San Carlo, con ausilio dei Cinofili di Volpiano (TO) hanno effettuato un controllo massivo dell’area con risultati rilevanti:
– ⁠un arresto di un cinquantenne straniero sul quale pendeva un ordine di carcerazione;
– ⁠un deferimento di un ventisettenne per oltraggio a pubblico ufficiale perché, senza motivo apparente, ha ingiuriato i militari operanti mentre transitavano nei pressi di via Fiocchetto;
– ⁠sequestro a carico di ignoti di alcune dosi di hashish e metanfetamina, trovate occultate nelle aiuole dei giardinetti nei pressi di Lungo Dora Savona;
– ⁠controllo e identificazione di 22 persone.

Nella nottata successiva i controlli sono stati estesi alla zona “Aurora” dove sono stati controllati due esercizi pubblici e identificate 9 persone, senza rilevare violazioni; peraltro in corso Giulio Cesare, con ausilio delle unità cinofile, sono state segnalate rinvenute e sequestrate varie dosi di hashish, nascoste all’interno dei cassonetti per la raccolta rifiuti.

Sempre mercoledì in orario serale, i Carabinieri della Compagnia di Moncalieri (del nucleo radiomobile e della sezione operativa) e della Stazione Torino Lingotto hanno effettuato un controllo stringente di Piazza Bengasi (operando da più lati) per fronteggiare il fenomeno dello spaccio, con conseguente:
– due deferimenti in stato di libertà per possesso di sostanza stupefacente (hashish poi sequestrato);
– ⁠controllo di una trentina di persone a bordo di 9 veicoli con un ritiro di patente di guida per violazioni amministrative.

Domenica 25 agosto in piazza Vittorio Veneto torna Agriflor

 

 

Anticipazione dell’autunnale FLoreal alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Mentre il mese di agosto volge al termine, Agriflor non si ferma e l’appuntamento con le eccellenze agricole e vivaistiche del Piemonte torna domenica 25 agosto dalle 9 alle 19 nella magnifica cornice di piazza Vittorio Veneto.

Circa quindici vivaisti, che rappresentano l’eccellenza della Regione Piemonte, porteranno in piazza i loro articoli più belli, dalle orchidee delicate alle robuste piante aromatiche, non dimenticando le piante grasse fino a un’ampia varietà di fiori da giardino.

AgriFlor va oltre il mondo vegetale, in quanto l’evento coinvolge l’esposizione delle eccellenze agricole locali. Miele profumato, frutta e verdura di stagione, prodotti cosmetici, taralli, liquirizia e molte altre specialità potranno essere acquistate dai visitatori di piazza Vittorio. Agriflor di piazza Vittorio rappresenta una anticipazione della manifestazione di FLOreal, che si terrà dall’11 al 13 ottobre presso la palazzina di Caccia di Stupinigi, che prevede, accanto alla mostra mercato, un palinsesto di conferenze, laboratori, workshop, eventi culturali dedicati al verde per grandi e piccini.

 

Mara Martellotta

Multe per i “bisogni” dei cani

“Caro direttore,

oramai in qualsiasi zona della città ci troviamo i marciapiedi imbrattati dagli escrementi dei cani i  cui propŕietari zozzoni non raccolgono. E restano lì per giorni e sempre in aumento. Nessuno riesce a debellare questo cattivo malvezzo. Per multare, bisogna beccarli in flagranza ma impossibile che succeda: nessuno sta di fatto a controllare le deiezioni canine. Ma  oggi il miracolo è successo: in una strada della Crocetta una ragazza camminava sul marciapiede col suo cane, quando questi  si è fermato per liberarsi l’intestino. La ragazza senza occuparsene di raccogliere gli escrementi si stava allontanando con non  chalance, quando una pattuglia dei civich che passava casualmente da lì, la ferma e le contesta con relativa multa la mancata raccolta degli escrementi del proprio cane. Magari i civich fossero sempre più presenti!”
Così ci scrive il lettore   Luigi Gagliano che ci invia anche la foto.

Proprietario vuole l’affitto e picchia l’inquilino con un bastone

Il proprietario di un appartamento nei pressi di Domodossola è stato denunciato dai carabinieri  per lesioni per avere picchiato con un bastone l’inquilino che stava per affittare da lui. Concordato il canone mensile dell’ affitto, l’inquilino si era trasferito e stava per firmare il contratto decidendo di pagare il primo mese e la caparra solo alla firma ma non prima. Il proprietario  invece  voleva subito i soldi è si presentato davanti alla casa dell’inquilino con un bastone  che ha usato ripetutamente  per picchiarlo. In ospedale l’inquilino ha avuto un mese di prognosi.

Il “Pannunzio” ricorda le vittime dei totalitarismi

 IL CENTRO CULTURALE CELEBRA IL 23 AGOSTO “GIORNATA EUROPEA DI COMMEMORAZIONE DELLE VITTIME DI TUTTI I TOTALITARISMI”

Quando l’Unione europea si è ingrandita, essa è pure culturalmente maturata. Ed è pervenuta ad una memoria del ‘900 più completa e più onesta. Risoluzione Consiglio d’Europa 2006, Dichiarazione di Praga 2008, Relazione Commissione Europea 2010, Risoluzione Parlamento europeo 19.9.2019, Appello congiunto Baltici Polonia Romania 2022 etc. Si è passati dai soli antifascismo-antinazismo (con lo stalinismo che era una parentesi, un incidente della storia), alla comprensione piena del totalitarismo. Nelle sue due forme, nero-bruno e rosso. E si è colta nel 23 agosto, firma del patto Ribbentrop – Molotov, la data cruciale e simbolica.

Un recente viaggio nei tre Paesi baltici ci conferma l’importanza di questa data.

  1. Furono le vittime, dopo la Polonia, del Patto Ribbentrop – Molotov nella sua versione aggiornata, quella dei Protocolli 28 settembre 1939.
  2. Una Resistenza partigiana antisovietica, i “Fratelli della Foresta”, le cui cifre parlano di oltre 100mila combattenti lituani, 40mila, lettoni, 30mila estoni. Impegnarono 260mila unità sovietiche. Le operazioni si protrassero per anni e furono debellati solo a metà degli anni ’50: l’Occidente, come per l’Ungheria, onorava gli impegni di Yalta, così che senza alcun aiuto militare la Resistenza fu soffocata.
  3. La deportazione: Per la sola Lituania 118mila deportati, di cui 28mila morti laggiù. Abbiamo parlato con lituani e lettoni che nei campi di lavoro ci sono nati, chi in Kazakistan, chi alla Kolyma, chi ben sopra il Circolo polare artico.
  4. l’Esodo: la fuga con imbarcazioni di fortuna, verso Svezia, Finlandia o un qualche paese occidentale, per il popolo estone raggiunse dimensioni bibliche: oltre 80mila su una popolazione di poco più di un milione, quasi uno su dieci.
  5. La Via Baltica. Non appena si allentò la morsa repressiva ( con la Perestroika) i tre popoli nella loro interezza si sollevarono e, scegliendo proprio la significativa data dei 50 anni dalla firma del Patto, il 23 agosto del 1989 attuarono la Via Baltica: da Tallin, passando per Riga, fino a Vilnius, una lunghissima, ininterrotta catena umana che si dispiegava per 680 chilometri, dove si tenevano mano nella mano più di due milioni di persone (su un totale di nemmeno nove milioni di abitanti!).
  6. Le barricate. Contro il potere sovietico nelle tre capitali furono erette barricate: a febbraio del 1991 con macigni e blocchi di cemento portati da trattori e gru, si cinsero a difesa i palazzi delle istituzioni e le torri dei centri radiotelevisivi. Le barricate durarono fino ad agosto, quando fu finalmente proclamata l’Indipendenza.
  7. E proprio sull’annullamento del patto Hitler-Stalin tale indipendenza veniva fondata, chiedendo alla comunità internazionale di riconoscere come questi tre stati, a differenza degli altri, non avessero avuto la restituzione della sovranità all’indomani della 2^ G. M.

La data del 23 agosto è il perno del glorioso triennio 1989-91, un percorso che accomuna e onora queste tre piccole, fiere nazioni.

 

VALTER LAZZARI