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Tamponi in ambulatorio o in auto ai convalescenti

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, individua una nuova modalità di gestione dei pazienti covid in convalescenza

«Convocheremo i pazienti clinicamente guariti e in convalescenza – dice Icardi – per eseguire il test di conferma virologica della guarigione in ambulatori appositamente predisposti, per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori».

«In questo modo – osserva l’assessore Icardi –, si tratta di velocizzare e aumentare le prestazioni di esecuzione dei tamponi rino-faringei, alleggerendo il carico di lavoro degli operatori sanitari che altrimenti dovrebbero recarsi a domicilio dei pazienti. Il servizio non riguarda tutti, ma solo i pazienti clinicamente guariti e in isolamento domiciliare che debbano accedere ai tamponi di controllo per tornare in piena attività. Queste persone saranno convocate dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della loro Azienda sanitaria locale e verranno informate sulle modalità da seguire. Verrà chiesto loro di recarsi, muniti di mascherina, in appositi ambulatori o camper, mentre, in altri casi, potrebbero ricevere la prestazione rimanendo a bordo della propria automobile, secondo la modalità “drive-through”. Tutto ciò, con un notevole risparmio di tempo, energie e utilizzo di dispositivi di protezione individuale da parte degli operatori sanitari, oltre che a vantaggio di una migliore razionalizzazione del servizio».

Furti seriali: ladri cadono nella rete dell’Arma

Eseguita una misura cautelare in carcere avanzata dalla Procura di Asti a carico di due astigiani, responsabili di diversi furti in esercizi commerciali

La Compagnia Carabinieri di Villanova d’Asti, in collaborazione con i colleghi di Canelli, ha arrestato, su ordinanza di custodia cautelare dell’Autorità Giudiziaria, 2 persone gravemente indiziate di diversi furti in attività commerciali commessi tra il 15 dicembre 2019 e il 15 gennaio 2020. I fermati, servendosi di un’autovettura Alfa Romeo 147 con targa alterata, si recavano presso obiettivi accuratamente selezionati e depredavano i locali. Le aree colpite ricadevano nei comuni di San Damiano d’Asti, Canelli, Montemagno e Canale (CN).

L’indagine trae origine da un intervento effettuato a San Damiano d’Asti (AT) nella tarda nottata del 6 gennaio 2020 dai Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R. di Villanova d’Asti per un furto aggravato patito dall’Oreficeria “POVERO” di Piazza Libertà dove due soggetti, di cui uno travisato con una maschera di Spider Man, avevano dapprima messo fuori uso il sistema di video ripresa e poi, con l’ausilio di una mazza ferrata, danneggiavano la vetrina antisfondamento, sottraendo oro lavorato per un valore di 9000.00 €.

La prima ricostruzione dei fatti circoscriveva una dinamica dei fatti analoga a quanto occorso in altre aree dell’astigiano nel mese precedente dove due soggetti, di cui uno travisato con la stessa maschera di carnevale, avevano depredato negozi di biciclette, scarpe e supermercati, servendosi in tutte le circostanze di un’Alfa 147 di colore scuro per giungere sul luogo e di un furgone marca Renault di colore bianco per caricare l’ingombrante refurtiva. Particolarmente eclatanti erano stati i due furti consumati la notte di capodanno a Canelli dove in serie erano stati svaligiati i negozi “BERTORELLO Giovanni Cicli e Ciclomotori” e “DOC Bike”, asportando complessivamente 6 biciclette a pedalata assistita ed un ciclomotore per una cifra complessiva pari a 11000 €.

La svolta nelle indagini scaturisce dall’analisi tecnica svolta dai Carabinieri di Canelli che consentiva di individuare quali lettere della targa fossero state contraffatte, così da risalire alla targa originale riconducibile ad un’Alfa 147 aquistata nel mese di novembre da un noto pluripregiudicato astigiano, già gravato daprecdenti di polizia per furto.

Gli elementi investigativi raccolti, corroborati da attività tecnica di monitoraggio attraverso sistema di GPS e analisi del traffico telefonico delle celle agganciate in occasione dei diversi furti, permetteva di circoscrivere il perimetro criminale dei due autori che, dall’ulteriore comparazione somatica dei fotogrammi dei sistemi di videoriprese con i database in possesso alle FF.PP., si erano resi responsabili di ben sei colpi in un mese.

In ordine di tempo gli ultimi due furti vengono commessi a Canale (CN) in danno del negozio di scarpe dove gli autori, non riuscendo nell’intento per l’allarme scattato nel frattempo, dirottano la loro azione criminale verso il negozio “PEDALA SPORT” ove asportano 8 biciclette e la somma contante di 700 € tenuta in cassa. In quest’ultimo caso gli autori vengono intercettati da una pattuglia della Sezione Radiomobile di Alba ma riescono a fuggire, dopo aver colliso contro il guard rail, dannegginado la fiancata dell’Alfa Romeo utilizzata.

Venivano così individuati i due autori, gravemente indiziati, entrambi residenti ad Asti tanto da convincere il Tribunale di Asti – Sezione GIP – ad emettere misura cautelare in carcere a carico di:
⦁ M.A., cl. 1974, già gravato da precedenti di polizia e penali per reati contro il patrimonio;
⦁ G.T., cl. 1967, già gravato da precedenti di polizia e penali per reati contro il patrimonio;

All’alba di oggi la Compagnia Carabinieri di Villanova d’Asti, coadiuvata dai Carabinieri di Canelli ed Asti, ha individuato nelle loro abitazioni i due indagati, procedendo nel contempo ad altrettanti perquisizioni domiciliari che hanno consentito il rinvenimento della maschera utilizzata, di attrezzi atti allo scasso, dell’autovettura usata per i colpi, sulla cui fiancata ancora erano evidenti i segni del sinistro stradale successo il 15 gennaio, e di biciclette ancora non rivendute sul mercato nero.
Gli arrestati si trovano adesso detenuti presso la case cirondariale di Asti in attesa dell’interrogatorio di garanzia dinnanzi al Gip.

Coronavirus: in Piemonte 127 pazienti guariti e 257 in via di guarigione. In tutto 854 morti

Il comunicato della Regione Piemonte: CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 19.00

CENTOVENTISETTE  PAZIENTI GUARITI, 257 IN VIA DI GUARIGIONE

Questo pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 127 (+39 rispetto a ieri), cosi suddiviso su base provinciale: 10 in provincia di Alessandria, 10 in provincia di Asti, 6 in provincia di Biella, 15 in provincia di Cuneo, 8 in provincia di Novara, 59 in provincia di Torino, 13 in provincia di Vercelli, 3 nel Verbano-Cusio-Ossola, 3  provenienti da altre regioni.

Altri 257 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.

CINQUANTANOVE  DECESSI, COMPLESSIVAMENTE 854 MORTI

Sono 59 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati stasera dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 14 in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Asti, 5 in provincia di Cuneo, 4 in provincia di Novara, 32 in provincia di Torino, 1 nel Verbano-Cusio-Ossola, 1 proveniente da fuori regione,

Il totale complessivo è ora di 854 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 170 ad Alessandria, 37 ad Asti, 69 a Biella, 58 a Cuneo, 108 a Novara, 303 a Torino, 46 a Vercelli, 48 nel Verbano-Cusio-Ossola, 15 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

SITUAZIONE CONTAGI

Sono 9.418  le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.347 in provincia di Alessandria, 438 in provincia di Asti, 494 in provincia di Biella, 751 in provincia di Cuneo, 797 in provincia di Novara, 4.512 in provincia di Torino, 473 in provincia di Vercelli, 393 nel Verbano-Cusio-Ossola, 87 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 126 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 458.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 28.918, di cui 16.628 risultati negativi.

Appendino: “Restiamo uniti”

La sindaca Chiara Appendino oggi alle 12 è scesa in piazza Palazzo di Città per il minuto di silenzio dedicato alle vittime del Coronavirus.

“Stiamo attraversando un momento terribile, che possiamo affrontare solo restando unit. Bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio in tutta Italia per i lutti che hanno colpito il nostro Paese. Un segnale di vicinanza alle famiglie e ai cittadini che hanno perso i propri cari. Di fronte al Comune, con me, c’era tutta la città”, ha detto la prima cittadina.

Denunciato sei volte per la violazione del Dpcm

Lunedì notte, gli agenti del Commissariato Barriera Milano hanno arrestato in corso San Maurizio angolo Via Vanchiglia un cittadino moldavo di 29 anni che poco prima in zona si era impossessato di una bicicletta

Da accertamenti, è emerso che lo straniero era gravato da numerosi precedenti di polizia.

Nel solo mese di marzo, l’uomo era già stato arrestato per due volte, in una circostanza per rapina e in un’altra per furto, oltre ad essere stato denunciato per ricettazione. Il ventinovenne, inoltre, dal 14 marzo aveva collezionato ben 6 denunce per la violazione del D.P.C.M. in relazione ai divieti connessi con l’emergenza COVID-19. Due settimane fa, nella stessa giornata lo straniero era stato denunciato per due volte.

Artaban con gli Alpini in aiuto dell’ospedale di Susa

Non partecipando a progetti faraonici che suscitano sempre notevoli perplessità anche sull’utilizzo dei fondi messi a disposizione ma, come d’abitudine, puntando su progetti precisi, circoscritti e ben definiti.

In particolare Artaban ha deciso di collaborare con l’ANA, l’Associazione nazionale Alpini che si è distinta per serietà, impegno e risultati concreti in ogni occasione. Che si sia trattato di terremoti, di alluvioni, di disastri di ogni tipo, gli Alpini sono sempre stati in prima linea ed in modo assolutamente trasparente…

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Artaban con gli Alpini in aiuto dell’ospedale di Susa

Stupratore seriale di prostitute percepiva il reddito di cittadinanza

Un italiano di 48 anni, residente in provincia di Cuneo, è stato arrestato per aver sequestrato e violentato tre prostitute nigeriane sotto la minaccia di una pistola o di un coltello

I carabinieri di Moncalieri l’hanno arrestato in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale e sequestro di persona.

L’uomo, con precedenti penali per reati contro il patrimonio, avvicinava le ragazze per strada e dopo averle fatto salire in macchina le violentava. Era molto violento e sempre armato di pistola o di coltello. Gli episodi contestati nell’ordinanza, avvenuti a Moncalieri, sono tre e si riferiscono al periodo tra ottobre e novembre dell’anno scorso.  Una delle vittime, dopo essere stata minacciata con una pistola e violentata, era riuscita ad annotare una parte della targa dell’auto dell’uomo. L’immediata denuncia ai carabinieri ha permesso di individuare e successivamente arrestare lo stupratore seriale.  L’uomo, che è disoccupato e percepisce il reddito di cittadinanza, è sospettato di aver violentato altre ragazze. Nonostante le misure emergenza Covid – 19, l’’uomo è stato fermato nei giorni scorsi e denunciato dai carabinieri mentre vagava di notte in macchina a Trofarello forse alla ricerca di un’altra vittima .
A casa i carabinieri hanno sequestrato coltelli e una pistola scenica senza tappo rosso. I militari segnaleranno agli uffici competenti di valutare anche la sospensione del beneficio economico garantito dallo Stato

Emergenza covid, a Torino buoni spesa anche in versione digitale

La sindaca  Chiara Appendino interviene a proposito dei fondi stanziati dal governo, i buoni spesa per gli aiuti alimentari per l’ emergenza coronavirus. A Torino spettano 4,6 milioni di euro

Per richiederli bisogna autocertificare che si tratta di necessità dovuta all’emergenza Covid

“Da sabato sera siamo al lavoro con gli assessori per trasformare queste risorse in uno strumento che sia accessibile il più in fretta possibile, e che aiuti chi non riesce ad accedere a beni di prima necessità”. Verrà anche creato un nuovo strumento per l’occasione: “buoni spesa familiari che terranno conto della numerosità del nucleo, allargando la rete anche ai negozi di prossimità, così da dare una valenza di aiuto economico anche alle piccole imprese del territorio. Sarà inoltre sviluppata – prosegue la sindaca –  una modalità che permetta il più possibile la distribuzione digitale di questi buoni, così da ridurre al minimo la necessità di spostarsi per recuperarli”.

Sicurezza coronavirus: “Carceri piemontesi incompatibili”

Boni e Betti Balducci: “Chiediamo un Consiglio regionale straordinario sul carcere. Inammissibile sostenere che non ci sia rischio sanitario”

Gli ultimi dati messi a disposizione dall’ Associazione Antigone ci dicono che 8 carceri piemontesi su 13 sono fuori legge dal punto di vista della capienza e sono, di conseguenza, vere e proprie bombe a orologeria per il contagio da Coronavirus.
I dati:
Torino: capienza 1061, presenti 1425 – 134,7% rapporto presenti/capienza
Biella: capienza 395, presenti 552 – 139,7% rapporto presenti/capienza
Asti: capienza 205, presenti 297 – 144,9% rapporto presenti/capienza
Ivrea: capienza 197, presenti 252 – 143,1% rapporto presenti/capienza
Verbania: capienza 53, presenti 70 – 133,1% rapporto presenti/capienza
Vercelli: capienza 231, presenti 288 – 124,7% rapporto presenti/capienza
Novara: capienza 158, presenti 182 – 115,2% rapporto presenti/capienza
Alessandria San Michele: capienza 267, presenti 394, 147,6% rapporto presenti/capienza
Dichiarano  Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani) e  Davide Betti Balducci (Presidente Diritti e Libertà per l’Italia)
“Il carcere, in Piemonte come in Italia, continua a essere una discarica umana. Oggi, con le restrizioni sul Coronavirus, ancora di più. È evidente che le norme di distanziamento sociale sono impossibili per detenuti in sovraffollamento e che il virus gira e girerà nelle strutture, a danno dei detenuti e degli agenti.
Il Governo deve adoperarsi per tornare subito alla capienza regolamentare di tutte le strutture, utilizzando gli arresti domiciliari per chi è a fine pena o in attesa di giudizio. Inoltre, occorre utilizzare l’affidamento ai servizi sociali e la liberazione anticipata. Parlare oggi di pericolo di fuga è impossibile per 60 milioni di italiani, tanto meno per un detenuto.
Infine, dalle informazioni che riceviamo dai famigliari di detenuti sappiamo che vengono negati gli arresti domiciliari con la motivazione che le strutture di reclusione sarebbero sicure e sanificate, in virtù delle misure precauzionali adottate contro la diffusione del coronavirus. Ciò è palesemente falso e lo denunciamo senza mezzi termini, perché in Piemonte il sovraffollamento sarà giocoforza causa di focolai di contagio che potrebbero essere resi meno virulenti dal decongestionamento delle strutture.
In aggiunta a tutto questo, non solo oggi è impossibile per i detenuti vedere i propri cari ma ricevere semplicemente biancheria pulita è diventato un’impresa. I familiari non possono lasciare pacchi all’ingresso del carcere ma devono spedirli pagando con un bonifico on-line. Il risultato è che un numero ingente di detenuti non riceve più nulla dalle famiglie.
Facciamo appello affinché venga convocato un Consiglio regionale straordinario sul tema carcere e la Giunta faccia pressioni sul Governo per l’approvazione di un decreto legge che consenta di riportare i numeri entro i termini di legge.”

Stalker va in commissariato e viene arrestato

Venerdì pomeriggio una donna si reca presso il Commissariato Barriera Milano per denunciare il suo stalker un uomo con il quale in passato aveva avuto un rapporto sentimentale e di lavoro

Sebbene i rapporti tra i due fossero terminati, l’uomo, un italiano di 41 anni, si presenta spesso presso l’attività commerciale della donna nel tentativo di ricominciare la relazione sentimentale.

Soprattutto da inizio di questo anno, i comportamenti del quarantunenne diventano sempre più pressanti e ossessivi. In una circostanza l’uomo va anche a casa della vittima minacciandola e aggredendola. Minacce e insulti che giungono alla donna anche tramite messaggi Whatsapp. Lo stalker, oltre a transitare nei luoghi frequentati dalla donna, chiama anche i suoi familiari per avere informazioni sulla sua vita privata.

Venerdì, mentre la vittima sta denunciando i fatti, il quarantunenne si presenta in commissariato per proporre a sua volta denuncia contro la donna, con ogni probabilità dopo aver appreso che la vittima si era recata presso gli uffici della Polizia di Stato. Dai riscontri effettuati dai poliziotti, infatti, emerge la non casualità della presenza dell’uomo in commissariato, tanto più dopo aver visto l’auto della vittima parcheggiata in prossimità del commissariato.

Nell’auto dell’uomo, i poliziotti trovano anche un taser. Un oggetto simile viene anche trovato, insieme a una noccoliera in acciaio e a un proiettile calibro 38 inesploso, nell’attività da lui gestita. A casa del quarantunenne, invece, gli agenti rinvngono una pistola “softair”, anch’essa sequestrata.
Alla luce dei fatti, l’uomo viene arrestato per atti persecutori e denunciato per il possesso del materiale sequestrato.