CRONACA- Pagina 168

Sgominata la banda della stazione: vendevano droga ai minori

Sono otto le persone colpite da misure cautelari – sette in carcere e una agli arresti domiciliari –  e 15 denunciate a seguito dell’operazione dei Carabinieri denominata “Nascondino”. I militari hanno sgominato una banda dedita allo spaccio di stupefacenti nella zona della stazione ferroviaria di Novara. Ai domiciliari una donna 38enne, residente nel Vercellese, gli altri coinvolti sono uomini tra  i 22 e i 45 anni, cittadini tunisini e marocchini e senza fissa dimora. E’ contestato loro il reato continuato in concorso di detenzione e spaccio di stupefacenti che venivano venduti anche a minorenni.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Al Campus Einaudi rinasce lo studio di Norberto Bobbio

Lo studio di Norberto Bobbio rivive all’interno della biblioteca del Campus Luigi Einaudi che porta il suo nome. Da oggi gli arredi, i libri e l’atmosfera della stanza del filosofo torinese nella sua casa di via Sacchi diventano un museo-ricordo ma anche un luogo di studio per docenti in visita al polo universitario che accoglie le ex Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, dove Norberto Bobbio si è formato e ha lavorato.

“Oggi – ha detto l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia, intervenendo all’inaugurazione – vede la luce un luogo di grande prestigio per Torino, che ci permetterà di onorare la memoria di un grande intellettuale come Norberto Bobbio. Una operazione resa possibile dalla grande collaborazione tra istituzioni che da sempre contraddistingue questa Città sul piano culturale e non solo. Un ringraziamento particolare va anche al Centro di Formazione Musicale, altra storica istituzione culturale cittadina, che ha curato il momento di musica che impreziosisce questo momento inaugurale”.

Il nuovo Studio – nato dalla collaborazione tra l’Università di Torino, che lo allestito, la famiglia Bobbio, laCittà di Torino e il Centro Piero Gobetti – non sarà infatti solo un museo-ricordo del professore, ma anche un luogo vissuto, per ospitare postazioni di lavoro per docenti in visita all’Università torinese, che potranno quindi trascorre il loro periodo di visiting professor accolti in uno spazio e un’atmosfera di grande prestigio.

Un’iniziativa che si inserisce nel palinsesto degli eventi che ricordano il ventennale della scomparsa del grande filosofo, a dieci anni dalla costituzione della biblioteca universitaria a lui dedicata.

TORINO CLICK

Sanità pubblica, la preoccupazione dei torinesi: insufficiente a coprire le esigenze ma per oltre la metà resta centrale

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Aumenta il numero dei torinesi per cui la sanità pubblica, da sola, non è più sufficiente per le proprie esigenze di salute: erano il 50% l’anno scorso, ora sono il 63%. Lo dice la nuova ricerca di UniSalute e Nomisma, sulla base delle risposte di un campione di cittadini torinesi sulla loro percezione del Servizio Sanitario Nazionale

Come la giri, la giri, i cittadini torinesi percepiscono il Servizio Sanitario Nazionale come sempre più distante dalle loro esigenze. Lo rivelano i dati della nuova ricerca di UniSalute e Nomisma che ha interpellato un campione di cittadini per analizzare il loro rapporto e il grado di fiducia nei confronti della sanità pubblica.
Per l’88% i tempi di attesa si sono allungati rispetto a prima della pandemia, il 78% ritiene ci siano pochi medici e infermieri.
Per due su tre il servizio sanitario pubblico non è più sufficiente
In Particolare, dalla rilevazione è emerso come quasi due torinesi su tre (63%) pensino che il SSN – allo stato attuale – non sia più sufficiente per i loro bisogni sanitari e di cura. Il dato è in aumento rispetto all’anno scorso, quando solo la metà (50%) aveva dichiarato di ritenere la sanità pubblica non più adeguata a coprire tutte le proprie esigenze. Significativo anche il calo della percentuale di torinesi che si dicono soddisfatti delle cure ricevute nel pubblico, scesa al 41% rispetto al 56% del 2023.
Ma resta la fiducia nella sanità pubblica
Nonostante ciò, i cittadini torinesi sono consapevoli del ruolo centrale del SSN nel sistema di welfare del Paese, con il 51% che dice di avere comunque ancora fiducia nella sanità pubblica, e oltre uno su tre (38%) che continua a ritenerla una delle migliori al mondo. Rispetto al periodo pre-pandemia Covid-19, un intervistato su sei (17%) nota un maggior ricorso nel pubblico ai servizi di telemedicina e teleconsulto: un sostegno da parte della tecnologia che viene visto con favore, tanto che il 66% vorrebbe un maggior uso di soluzioni tecnologiche per l’assistenza a distanza.
La nota dolente i tempi d’attesa
I tempi di erogazione delle prestazioni restano il problema principale riscontrato dagli intervistati, con l’88% che li considera eccessivi. L’85% del campione, inoltre, ritiene che rispetto a 5 anni fa i tempi di attesa si siano allungati, e di conseguenza puntare a ridurli (71%) e fornire maggiori disponibilità di date e orari (46%) sono i due aspetti più importanti su cui intervenire per migliorare il SSN.
Percezione diffusa che manchi personale sanitario
Ovviamente, queste criticità sono collegate anche alla carenza di personale sanitario, con medici e infermieri sempre più spesso costretti a sopportare carichi di lavoro estenuanti. Un problema che non sfugge ai torinesi: quattro su cinque (78%), infatti, sostengono che il numero di medici e infermieri in forze al Servizio sanitario nazionale sia inadeguato rispetto alle esigenze dei cittadini.

Prevenzione tumori maschili. “Un baffo per la ricerca”

A novembre, per il decimo anno consecutivo, la Fondazione Ricerca Molinette organizza la campagna “Un Baffo per la Ricerca”, con il duplice scopo di raccogliere fondi a favore della struttura complessa di urologia della Città della Salute e della Scienza di Torino e di sensibilizzare sull’importanza della prevenzione dei tumori maschili.
La campagna si svolge con il contributo di Fondazione Venesio, Rotary e Rotaract Distretto 2031 di Torino.
I tumori urologici sono tra le 5 neoplasie più frequentemente diagnosticate nel nostro Paese: un ruolo fondamentale nella possibilità di curare queste neoplasie è giocato dalla diagnosi precoce e dalle campagne di sensibilizzazione, insieme ovviamente all’accesso a terapie efficaci ed innovative. Per contrastare ritardi diagnostici ed insuccessi terapeutici, l’urologia universitaria delle Molinette, guidata dal professor Paolo Gontero, ha elaborato un progetto che unisce l’attività sociale di sensibilizzazione all’attività sul campo con un ambulatorio itinerante che offre visite preventive gratuite. Come avviene in campo ginecologico, dove le campagne di prevenzione sono ormai routinarie, è fondamentale instaurare una coscienza clinica e azioni di prevenzione anche nella popolazione maschile.
«Prevenzione e ricerca sono strumenti sempre più efficaci per difendere la salute dei cittadini ed è particolarmente importante il lavoro delle associazioni per continuare a diffondere la cultura della prevenzione che, insieme ai progressi della ricerca, possono contribuire in modo determinante a salvare molte vite e migliorare la qualità della vita dei pazienti », dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
«Ringrazio la Fondazione Ricerca Molinette e il professor Paolo Gontero con i suoi collaboratori per il loro impegno costante sul fronte della prevenzione dei tumori maschili. La ricerca è determinante nella diagnosi precoce e nella cura della malattia ed è altrettanto importante la sensibilizzazione dei cittadini. In Piemonte abbiamo una grande tradizione sul fronte della prevenzione dei tumori grazie al lavoro capillare della Rete oncologica e a tanti centri di eccellenza che garantiscono cure di qualità. Grazie ad iniziative come questa possiamo ancora migliorare il nostro livello di assistenza», afferma l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi.

LE GIORNATE DELLA PREVENZIONE: TUTTI I SABATI E LE DOMENICHE DI NOVEMBRE.
Tutti i sabati e le domeniche di novembre, dalle 10 alle 16, gli urologi dell’Ospedale Molinette saranno a disposizione della cittadinanza in alcune piazze auliche di Torino, a bordo di un ambulatorio mobile appositamente attrezzato, per dare informazioni sui tumori maschili. Il target della popolazione è duplice:

  • ragazzi under 35 per lo screening del tumore del testicolo, al fine di visitarli, informarli ed educarli all’autopalpazione dei testicoli
  • uomini tra i 50 ed i 70 anni per lo screening del tumore della prostata, per visitarli e sollecitare il controllo periodico del Psa, il marcatore sanguigno tipico del tumore prostatico

La Regione investe oltre 1 milione di euro per nuovi scuolabus

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato un finanziamento di oltre un milione di euro per l’acquisto di 28 nuovi scuolabus, destinati al trasporto degli alunni della scuola dell’infanzia e dell’obbligo. Questo intervento rappresenta un importante passo verso la modernizzazione e la sicurezza del servizio di trasporto scolastico nella nostra regione.

L’assessore alle Opere pubbliche, Difesa del suolo, Protezione civile e Trasporti, Marco Gabusi, ha sottolineato l’importanza di garantire un servizio di trasporto scolastico efficiente e sicuro per tutti gli studenti piemontesi. «Investire nei mezzi di trasporto significa investire nel futuro dei nostri giovani ragazzi. Questi nuovi scuolabus non solo garantiranno viaggi più sicuri, ma contribuiranno anche a una mobilità più sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità dell’aria nelle nostre città», hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore Gabusi.

L’acquisto di questi 28 scuolabus è stato possibile grazie a un impegno economico straordinario, mai realizzato prima su questa scala, che dimostra l’attenzione dell’assessore Gabusi e della Regione Piemonte verso il benessere e la sicurezza degli studenti. «È stato uno sforzo importante, non previsto, che abbiamo voluto compiere per rispondere alle necessità delle famiglie piemontesi e migliorare la qualità del trasporto scolastico», ha aggiunto Gabusi.

I comuni finanziati che riceveranno un contributo di circa 40.000 euro ciascuno sono:

Provincia di Vercelli

Alto Sermenza

Quarona

Varallo

Villata

Provincia di Novara

Armeno

Boca

Meina

Pogno

San Maurizio D’Opaglio

Provincia di Alessandria

Bassignana

Cassano Spinola

Villanova Monferrato

Provincia di Asti

Castell’Alfero

San Damiano d’Asti

Provincia del Verbano Cusio Ossola

Crevoladossola

Ornavasso

Varzo

Provincia di Cuneo

Envie

Pianfei

Pontechianale

Roccavione

Provincia di Biella

Lessona

Quaregna Cerreto

Salussola

Provincia di Torino

Locana

San Carlo Canavese

Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea

Villarbasse

Il finanziamento è parte di un programma più ampio volto a migliorare la qualità dei servizi pubblici e a promuovere la sostenibilità nei trasporti. L’acquisto di nuovi scuolabus non solo offre un servizio migliore alle famiglie, ma rappresenta anche un’opportunità per incentivare l’uso del trasporto pubblico tra i più giovani.

La Regione Piemonte è impegnata a garantire la massima sicurezza e il comfort per tutti gli studenti, lavorando in sinergia con i Comuni per ottimizzare il servizio di trasporto scolastico e rispondere alle esigenze delle famiglie.

Torna a Torino il Social Festival Comunità Educative

Torna a Torino il Social Festival Comunità Educative, il grande appuntamento dedicato ai mondi della scuola e dell’educare. Una settimana di lezioni magistrali, seminari, workshop, attività con le classi, mostre espositive. 77 eventi, più di 200 voci dai mondi dell’arte, della pedagogia, delle scienze, della cura, per mettere al centro del pensiero della città i percorsi di crescita delle nuove generazioni. Tema dell’edizione di quest’anno: “la cura del mondo”.

Educarci alla sostenibilità è la sfida più grande che oggi abbiamo come società. Di fronte alla crisi ambientale e climatica, siamo tutti chiamati ad apprendere altri modi di vivere e convivere, produrre e consumare. Non è più possibile continuare a distruggere il pianeta, erodere le risorse, vivere a debito delle future generazioni. È urgente educarci a una nuova relazione con la Terra e con l’ambiente di cui siamo parte.

Formare coscienze ecologiche diventa allora il primo obiettivo di ogni istituzione formativa e educativa della società. Attraverso approcci integrati e pratici le scuole, i servizi educativi, le associazioni culturali e sportive, il terzo settore, le famiglie possono fornire alle nuove generazioni le consapevolezze e le competenze necessarie per vivere in modo rispettoso e responsabile dei delicati equilibri degli ecosistemi in cui siamo immersi.

Per questo il Social Festival Comunità Educative 2024, dopo le precedenti edizioni dedicate al rapporto scuola e città (“Ci vuole una città per fare una scuola”, I edizione 2022) e al rapporto corpo/mente/apprendimento (“Corpi in movimenti, menti in evoluzione”, II edizione 2023), quest’anno è dedicato a esplorare i percorsi educativi di apprendimento alla sostenibilità ambientale.

Prendersi cura dell’ambiente equivale a prendersi cura di noi stessi – afferma Carlotta Salerno, assessora alle Politiche educative della Città di Torino –. Dedicare dunque la terza edizione del Social Festival alla sostenibilità è stata la scelta più naturale che potessimo compiere. Oggi più che mai, soprattutto in qualità di componenti della comunità educativa, è infatti necessario contribuire a custodire ciò che ci circonda. Dal 6 al 9 novembre rifletteremo su come possiamo aumentare la consapevolezza di co-appartenere al nostro pianeta, di imparare a connetterci con esso e abitarlo con gentilezza. L’offerta di laboratori, speech, ospiti e opportunità aumenta di anno in anno grazie alla direzione scientifica di Animazione Sociale e al magistrale lavoro degli uffici della Città, di Città Metropolitana e di Iter. Buon Social Festival a tutte e tutti!“.

Imparare a pensarsi non padroni ma ospiti del mondo: è questa la sfida che interroga i mondi della scuola e della cura educativa. Educarsi ad abitare la Terra con passo leggero, perché sostenibilità significa soddisfare le proprie esigenze vitali senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare le loro. Si tratta allora di imparare sempre più a vivere in una Terra che ci è data in prestito.

Nella settimana del Social Festival, attraverso l’ascolto di voci autorevoli e l’immersione in attività didattiche ed esperienziali, insegnanti, educatori, professionisti della cura, genitori, studenti, cittadini, potranno apprendere nuove posture di stare al mondo, scoprire le relazioni e le connessioni che ci costituiscono, entrare in contatto con la bellezza della biodiversità e i modi di custodirla mediante le scelte quotidiane.

Il Social Festival Comunità Educative inizierà lunedì 4 novembre alle ore 18 con la lectio magistralis di Massimo Recalcati “Elogio dell’insegnamento: accendere il desiderio di abitare la vita” che si terrà alle Gallerie d’Italia in piazza San Carlo.

Proseguirà ­nei giorni seguenti con oltre 70 eventi tra cui attività con le classi di ogni ordine e grado, seminari e workshop aperti alla cittadinanza, conferenze e mostre.

Tra i tanti appuntamenti si segnalano:

  • la plenaria dedicata al progetto COESI che racconterà come prendersi cura dell’ambiente scolastico con una lezione di Cecilia Marchisio, professoressa dididattica speciale di Unito (“COprogettarE Scuole Inclusive”, 6 novembre, ore 9-13, Collegio San Giuseppe, via San Francesco da Paola 23);
  • la conferenza d’apertura “Siamo terra viva. Educarsi alla sostenibilità” (all’Aula Magna della Cavallerizza Reale, via Verdi 9), con la presenza del Sindaco della Città di Torino e della Città Metropolitana, Stefano Lo Russo,  del direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Stefano Suraniti, della pro-rettrice alla didattica di Unito, Barbara Bruschi, e con le lezioni di Mauro Ceruti, teorico della complessità, Chiara Giaccardi, sociologa dell’Università Cattolica di Milano, Franco Lorenzoni, pedagogista e scrittore, Giorgio Brizio, attivista e scrittore, Duccio Demetrio, pedagogista e filosofo;
  • la sessione dedicata al sistema educativo per l’età 0-6 anni (“Quale ambiente educativo per l’età 0-6?”, 7 novembre, ore 15-17,30, Cavallerizza Reale, via Verdi 9);
  • la festa per i 20 anni di ITER – Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile che dal 2004 promuove percorsi e attività̀ in campo educativo rivolti a scuole e famiglie (“20 anni di ITER. Un’ appassionante avventura educativa”, venerdì 8 novembre, ore 14:30-18, segue aperitivo, Cascina Falchera, Strada di Cuorgné 109).

L’evento è promosso e organizzato dal Comune di Torino, da Città Metropolitana di Torino e da ITER – Istituzione Torinese per l’Educazione Responsabile, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino e la direzione scientifica della rivista Animazione Sociale.

Il programma completo è disponibile su: https://socialfestival-comunitaeducative.it

TORINO CLICK

Stupro della studentessa al Valentino, arrestato un diciottenne

Le indagini sullo stupro avvenuto tra i ruderi dell’ex Club 84 al parco del Valentino di Torino hanno portato la polizia al fermo di un 18enne di nazionalità egiziana, gravemente indiziato di violenza sessuale di gruppo. L’arresto è avvenuto in piazza Carlo Felice.

A Torino lo sportello psicologico gratuito per famiglie e persone con disturbi alimentari

 

Oggi, mercoledì 30 ottobre 2024, nella sala Musy di Palazzo Civico, è stato presentato il nuovo servizio di sportello psicologico gratuito, rivolto alle famiglie e a coloro che soffrono di disturbi alimentari. Ideata dall’Associazione “Lo Specchio ritrovato” e promossa e sostenuta dalla Circoscrizione 1, l’iniziativa è rivolta alle famiglie e ai ragazzi affetti da disturbi del comportamento alimentare. Sono intervenuti la Vicesindaca Michela Favaro, la Presidente della Circoscrizione I Cristina Savio, la coordinatrice di IV Commissione Vittoria Nallo e la Presidente dell’Associazione “Lo Specchio Ritrovato” Cristiana Ivaldi.

Nel suo intervento la Vicesindaca Michela Favaro ha sottolineato l’importanza di questo nuovo servizio, dichiarando che i servizi di prossimità sono il primo approccio per intercettare il disagio e svolgere la necessaria opera di prevenzione. Questa iniziativa, attualmente presente e sostenuta dalla Circoscrizione 1, ci auguriamo possa in seguito avere il sostegno anche da altri enti territoriali e cittadini.”

La Presidente della Circoscrizione 1 Cristina Savio ha evidenziato come “il territorio è sensibile alle problematiche dei giovani e delle loro famiglie. Lo sportello è aperto però ai cittadini di tutta la Città di Torino (e non solo).”

La Coordinatrice di IV Commissione Vittoria Nallo, che si è impegnata in prima persona a lanciare il progetto in Circoscrizione, ha espresso grande soddisfazione affermando che a fronte delle numerose segnalazioni delle famiglie, coinvolte in prima persona nel turbine della malattia, è partito un un dialogo con le associazioni per aprire uno sportello che potesse intervenire tempestivamente e fornire una prima risposta. Il primo passo è spesso il più difficile ma è anche il più importante: una diagnosi precoce salva le vite ai nostri ragazzi.”

Cristiana Ivaldi, Presidente dell’Associazione “Lo Specchio Ritrovato” ideatrice e promotrice del progetto, ha ricordato: Dai colloqui con i genitori che accogliamo durante le riunioni del gruppo di auto mutuo aiuto è emersa la necessità da parte delle famiglie di poter accedere a supporti di tipo psicologico individuale. Le richieste di aiuto che pervengono alla nostra associazione negli ultimi anni sono aumentate, di fatto, nel post-Covid c’è stato un aumento del 30% dei pazienti al Centro Regionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare. Da queste considerazioni è nata l’idea di istituire uno sportello che, presente tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 17:00, possa rispondere a questi bisogni.

La pandemia ha esacerbato il problema: nel 2024, i casi di disturbi alimentari tra i giovani sono aumentati rispetto al periodo pre-pandemico, con un esordio delle patologie anche in età prepuberale. Solo in Piemonte, si stima che circa 28.000 persone siano affette da disturbi alimentari, un dato che comprende molti adolescenti.

Lo sportello psicologico nasce con l’obiettivo di offrire un supporto individuale, ad accesso diretto e gratuito a chi soffre di disturbi alimentari e alle loro famiglie, diventando anche un punto di riferimento per indirizzare verso percorsi di cura adeguati, oltre che sensibilizzare, informare e rendere maggiormente consapevoli rispetto ai precoci segnali di malattia.

Ennesima rissa al giardino Madre Teresa di Calcutta

Ci scrive Patrizia Alessi consigliera FdI della circoscrizione 7

Oggi alle 13,30 circa una ennesima violenta rissa al Giardino Madre Teresa di Calcutta, una violenza inaudita con tanto di lancio di bottiglie e altri oggetti come bastoni e cestini dei giardini. Da sempre dico che le tante bottiglie di vetro diventano armi pericolose durante le risse. I vetri sono pericolosi per le persone e per i cani che transitano in quel luogo.
In questo Giardino c’è sempre una violenza latente che da un attimo all’altro sfocia in risse come oggi
Siamo stufi delle parole mai seguite dai fatti, senza la volontà politica non si risolvono le criticità sempre maggiori di questo Giardino
La Città anni orsono ha posizionato 6 telecamere, da poco ha speso 500 mila euro per riqualificare questo Giardino, ora la Giunta della Circoscrizione 7 ha inserito tra giugno e luglio alcuni momenti culturali e di gioco, ma tutto viene vanificato se non si rende “vivibile” non solo a parole ma con i fatti questo bel tratto di verde a pochi passi dal Centro della Città
A giugno ho scritto una lettera al nuovo Assessore alla Sicurezza della Città di Torino insieme ai miei colleghi di FdI in Circoscrizione 7, ora chiederò un incontro con il nuovo Questore perché questa situazione (insieme ad altre a pochi metri di distanza) non è più né tollerabile né accettabile
Dai balconi i residenti ogni giorno continuano vedere di tutto, compresa la vendita di droghe e a volte il loro consumo, bivacchi, risse quotidiane, persone che si fanno il bidè alla fontanella sotto gli occhi di tutti e tanto altro
Infine ricordo che il 7 marzo, dopo l’inaugurazione della riqualificazione su FB si leggevano i seguenti post. Post completamente fuori dalla realtà quotidiana che cercano solo di nascondere le quotidiane situazioni inaccettabili
Lo Russo: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile.
Un luogo che sarà un punto di incontro e favorirà l’aggregazione e la pratica sportiva all’aria aperta, grazie anche alla piastra sportiva e alla nuova area giochi, pensata per essere accogliente e inclusiva per tutte e tutti.
L’inaugurazione di oggi è un segnale ulteriore della nostra volontà di puntare sulla zona di Aurora, e si inserisce pienamente in quella serie di progetti diffusi che stiamo mettendo in campo nelle nostre circoscrizioni in aree protagoniste di interventi particolarmente attenti anche ad aspetti di sostenibilità, inclusione e alle esigenze delle comunità e dei quartieri. #stefanolorussosindaco
Deri: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile.
Dopo la rigenerazione dei giardini Michele Pellegrino e Alimonda un’altra area di Aurora è stata completamente recuperata. All’appello manca solo il giardino di via Saint Bon i cui lavori di riqualificazione partiranno tra poche settimane. Tutti gli interventi sono stati realizzati con fondi dell’Unione Europea.

Servizio ferroviario metropolitano, in Regione i problemi segnalati dai pendolari

Treni in ritardo, soppressi, da rinnovare, mancanza di servizi sostitutivi: i tanti problemi del Servizio ferroviario metropolitano (Sfm) sono stati esposti in commissione Trasporti nella seduta di oggi. “Rfi e Trenitalia – ha detto il presidente Mauro Fava – stanno gestendo un servizio che in questo momento manifesta alcune criticità che si riscontrano su tutta la rete ferroviaria piemontese. Quando avremo modo di incontrarli, approfitteremo dell’occasione per dare voce, come consiglieri, ai diversi disagi che ci sono stati segnalati oggi. Speriamo in questo modo di contribuire positivamente affinché si lavori nella giusta direzione per iniziare a diminuire questi disagi che colpiscono principalmente chi si sposta per necessità lavorative o scolastiche”.

L’audizione dei rappresentati dei pendolari ha visto la partecipazione di Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile; Comitato Pendolari Alba; Comitato Pendolari Bra; Osservatorio sulla ferrovia Torino-Ceres; Comitato Quelli della Canavesana Sfm 1. In particolare, sono state analizzate le situazioni delle linee Sfm 1 Pont-Rivarolo-Chieri, Sfm 4 Ciriè-Aeroporto-Torino-Alba e Sfm 7 Ciriè-Aeroporto-Torino-Fossano.

Tra le varie situazioni segnalate, sulla linea Sfm1: ripetuti guasti a componenti che vengono riparati senza però riuscire a raggiungere una affidabilità minima; scarsa o ritardata informazione ai viaggiatori in caso di soppressioni, senza prospettare alternative nel caso siano presenti; mancanza pressoché completa di servizi sostitutivi anche in caso di lunghe interruzioni del servizio, salvo rare e mal segnalate eccezioni; continuo peggioramento dei tempi di percorrenza nonostante l’inserimento di materiale rotabile aggiornato e nuovi sistemi di controllo.

Simile la situazione rappresentata sulle linee Sfm 4 e 7, che tra l’altro collega Torino con l’aeroporto di Caselle, per le quali i pendolari hanno segnalato che nel settembre scorso l’indice di puntualità è stato del 61% su Sfm 4 e del 67% su Sfm 7. Nelle prime due settimane di ottobre la situazione rimane sempre negativa con un indice che diventa del 60% per Sfm 4 e del 70% per Sfm7. Tra le soluzioni prospettate a breve termine c’è il rinnovo del materiale rotabile con la sostituzione degli attuali veicoli Taf con gli elettrotreni Pop e Rock, attualmente in consegna; il potenziamento del tracciamento della circolazione sull’intera tratta, dato che le stazioni da Torino Rebaudengo a Ciriè sono assenti dal tracciamento Infomobilità; interventi infrastrutturali sul tratto Torino Rebaudengo-Venaria. Nel medio termine è stata chiesta l’istituzione di un treno di riserva a Torino Lingotto per ovviare ai ritardi e impedire le cancellazioni e la revisione dei tempi di percorrenza. A lungo termine, tra le richieste, c’è anche la riapertura e l’elettrificazione della tratta Cavallermaggiore – Bra, oltre ad un generale potenziamento strutturale.

Nel corso dell’audizione, oltre al presidente Fava, sono intervenuti per porre quesiti agli auditi Alberto AvettaNadia ConticelliMonica Canalis e Mauro Calderoni (Pd), Pasquale Coluccio (M5s), Alice Ravinale e Giulia Marro (Avs), Paola Antonetto (Fdi).