CRONACA- Pagina 168

“We Run for Women”, oltre 1.700 partecipanti corrono contro la violenza sulle donne

Si è conclusa con una grande partecipazione la “We Run for Women”, l’evento podistico organizzato dalla Polizia di Stato, sostenuta dal Consiglio regionale, dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino, con il supporto tecnico del Cus Torino, che ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sulla lotta contro la violenza sulle donne. Oltre 1.700 persone hanno preso parte alle corse di 5 km e 10 km, dimostrando un forte impegno collettivo nel contrastare il fenomeno dei femminicidi.

Il ricavato dell’evento sarà interamente devoluto al “Progetto S.O.S. – Sostegno Orfani Speciali” dei centri antiviolenza E.M.M.A. Onlus, confermando l’impegno concreto degli organizzatori nel supportare le vittime indirette della violenza di genere.

“Sono profondamente orgoglioso del grande successo ottenuto dall’iniziativa – ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco – questa manifestazione non è solo un evento sportivo, ma un simbolo della nostra comunità unita nella lotta contro i femminicidi e la violenza di genere. La grande partecipazione di cittadini, associazioni e istituzioni dimostra quanto il Piemonte sia sensibile a queste tematiche e sempre pronto a sostenere iniziative che promuovano il rispetto e la solidarietà.
Un ringraziamento speciale va alla Polizia di Stato, al Cus Torino e ai volontari per l’organizzazione impeccabile”.

Per la componente dell’ufficio di presidenza, Valentina Cera, è stata “una bella mattinata di corsa per portare l’attenzione sulla piaga sociale della violenza di genere che continua nel nostro Paese a mietere vittime. Le Istituzioni insieme in una indispensabile alleanza si devono impegnare per mettere in campo politiche di prevenzione, politiche di parità di genere perché il germe della violenza si annida in una società impari, che ancora discrimina le donne. Una società più giusta e più pari è condizione necessaria per lottare contro la violenza sulle donne e dobbiamo tutte e tutti essere a lavoro per costruirla. Difendiamo i nostri diritti perché ci vogliamo vive, ci vogliamo libere, siamo in cammino anzi siamo in corsa”.

Ufficio stampa crpiemonte

Intensificati i controlli serali dei carabinieri a Ivrea e Chivasso

Intensificata l’attività di prevenzione da parte dell’Arma di Ivrea e Chivasso con particolare attenzione nelle fasce orarie serali e notturne.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Ivrea, unitamente ai colleghi di Valchiusa, Strambino e San Giorgio Canavese, al fine di contrastare il fenomeno delle “stragi del Sabato sera” e lo spaccio di sostanze stupefacenti, anche in questo fine settimana, hanno predisposto un servizio cosiddetto ad “Alto Impatto” nel Comune di Ivrea. Particolare attenzione è stata riservata alle zone “calde” della Città. Nel corso del servizio, sono stati conseguiti i seguenti risultati:
* un italiano di 38 anni, a seguito di incidente stradale, è stato denunciato per ^rifiuto dell’accertamento dello stato di ebbrezza ^ e a seguito di perquisizione veicolare, è stato denunciato per ^porto d’armi od oggetti atti ad offendere^ poiché trovato in possesso di una pistola scacciacani priva del tappo rosso:
* un italiano di 38 anni, a seguito di controllo, è stato denunciato per ^guida sotto l’influenza dell’alcol^;
* un italiano di 46 anni, a seguito di perquisizione veicolare, è stato denunciato per ^porto d’armi od oggetti atti ad offendere^ poiché trovato in possesso di una mazza da baseball. Inoltre è stato segnalato alla Prefettura di Torino perché trovato in possesso di 5,80 grammi di ^hashish^;
* nel corso del servizio, sono stati sequestrati a vario titolo 4,3 grammi di ^hashish^, sei sigarette artigianali contenenti ^hashish^ e una sigaretta artigianale contente ^marijuana^;
* sono state segnalate alla Prefettura di Torino sei persone tra i 52 e i 20 anni;
* in una circostanza, i militari della Sezione Radiomobile di Ivrea, al fine di immobilizzare l’autore di sinistro stradale visibilmente sotto l’effetto di sostanze alcoliche, sono ricorsi all’utilizzo dello “spray” cosiddetto urticante;
Nel corso del servizio sono state controllate 90 persone di cui 56 con etilometro e 56 autovetture

Nella serata del 23 novembre u.s., i Carabinieri di Chivasso, hanno eseguito nell’area prospicente la stazione ferroviaria, un servizio cosiddetto ad ^alto impatto^. Nel corso dello stesso sono stati conseguiti i seguenti risultati:
* sono stati segnalati alla Prefettura di Torino, due italiani di 45 e 26 anni, sorpresi con 1,22 grammi di marijuana e 0,73 grammi di hashish;
* è stata segnalata alla Prefettura di Torino, una donna dell’Ecuador di 36 anni sorpresa con 0,56 grammi di marijuana;
* è stato sanzionato per guida senza patente un italiano di 19 anni.
Nel corso del servizio, sono state controllate trentotto persone, dodici autovetture e un esercizio commerciale.

Torino con i soldi del PNRR saprà costruire una Galleria così bella e significativa?

Caro Direttore,

Per rilanciare l’ economia europea, fiaccata come mai prima dal COVID, la Commissione europea lancio’ alla fine del 2020 il grande Piano di investimenti conosciuto come PNRR ma pensato per dare un futuro positivo alle nuove generazioni . L’Italia ottenne una fetta importante perché l’Europa avrebbe avuto gravi conseguenze se il nostro Paese, la terza economia dell’Europa ma con la seconda manifattura e con un Debito Pubblico altissimo fosse andato in crisi. L’Europa infatti aveva capito che la scelta della austerity voluta dalla Merkel e da Sarkosy era stata troppo pesante per la nostra economia e non aveva dato i risultati sperati . Pensa che il livello del PIL del 2010 (Governo Berlusconi) il nostro Paese lo ha recuperato solo nel 2019. Se l’Italia negli ultimi vent’anni è stata penultima in Europa per tasso di crescita, Torino ha fatto peggio perché dal 2000 cresce meno della media nazionale e ha perso 18 punti rispetto a Bologna.

Ma Torino, che ha ricevuto come le altre Città una parte dei fondi PNRR, riuscirà a ripartire utilizzando quei fondi? Lo spero molto soprattutto per chi in questi ultimi vent’anni si è impoverito ma temo di no. Positivi gli interventi di ristrutturazione delle Scuole a partire da quelle dei Quartieri più svantaggiati. Interessante la costruzione di una nuova Biblioteca ma questa scelta purtroppo è andata a scapito di una storica e felice sede di Torino esposizioni che spinse molto la economia torinese e piemontese negli anni 60-80. E’ così vero ciò che dico che oggi si chiede alla Regione di acquistare Lingotto Fiere dov’è si tiene il Salone del libro. Ma i vecchi proprietari del Lingotto che hanno incassato 5 miliardi dalla vendita della FIAT non potevano fare loro questo investimento come contributo al rilancio economico di Torino e come riconoscenza ai grande contributo che Torino ha dato alla azienda e alla Famiglia?

Non so se lo sai ma quella che noi oggi chiamiamo Galleria Subalpina venne costruita in un solo anno nel 1873-4 per mettere in mostra l’industria torinese , infatti si chiamava Galleria della Industria Subalpina? Purtroppo nella politica si studia poco la Storia , a sinistra si studiava il Capitale e il grande tatticismo di Lenin , nella DC si studiava la Storia dal Non expedit alla Rerum Novarum. Tutte cose importanti ma altrettanto importante se non di più era studiare la VISION dell’artefice vero della Unità d’Italia, il Conte Cavour e le sue grandi realizzazioni (infrastrutture, Traforo Frejus, nascita Ansaldo, canale Cavour,etc.) o le realizzazioni dei primi quindici venti anni del secondo dopoguerra . Per fare un esempio dal 56 al 64 si costruì la Autostrada del Sole unendo il mercato economico del Paese e dal 56 al 65 si costruì il Traforo del Bianco che serviva a portare le produzioni della rinata manifattura italiana in Europa perché per noi i soldi delle esportazioni servivano a migliorare il nostro benessere e a costruire Scuole e Ospedali. Nei tempi moderni dal 1994 al 2009 è stata costruita la linea Alta Velocità da Torino a Salerno ma il proseguimento verso la Francia (la TAV) lo avremo solo nel 2033. Questo ritardo ci costerà molto per la mancata crescita economica .Ma per avere la TAV abbiamo dovuto portare in piazza quarantamila torinesi il 10 Novembre 2018.

Caro Direttore, Benedetto Croce dice che l’onestà per un politico che si candidava e chiedeva il voto di preferenza era essere competente , cioè in grado di risolvere i problemi del Paese. Bisognerebbe ricordarlo a chi sceglie le candidature, a chi si candida e agli elettori. Ma fate presto perché la bassa crescita economica costa sacrifici, privazioni e difficoltà a tanta gente a partire da Torino.
Buona Domenica,

Mino GIACHINO
SITAV SI LAVORO

Baracca in fiamme, donna muore carbonizzata

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Una donna di circa 80 anni è morta avvolta dalle fiamme della baracca in cui abitava a San Carlo Canavese. Questa mattina all’alba i vigili del fuoco hanno spento il rogo dovuto probabilmente al malfunzionamento di una stufa elettrica. Per la donna non c’è stato più nulla da fare.
(foto archivio)

Ragazzino 14enne muore nello schianto, grave il fratellino di 4 anni

Un Ragazzino di 14 anni è anni deceduto mentre il fratellino di 4 è gravemente ferito a causa di un incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio a Oleggio, nel Novarese.

L’auto che era guidata dalla nonna dei due fratellini (rimasta ferita e  ricoverata in codice giallo) si è scontrata con una seconda vettura: su questa vettura due persone che si trovavano a bordo sono rimaste ferite e  ricoverate in ospedale in codice verde.

I ragazzini e la nonna sono stati estratti dalle lamiere dai dai Vigili del fuoco.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

“Emergenza infermieri Città della Salute, la Regione deve intervenire”

Riceviamo e pubblichiamo

-La carenza di personale nella Città della Salute di Torino sta raggiungendo livelli critici, con 36 infermieri mancanti nel sistema del 118 e 468 turni mensili da coprire. La situazione, aggravata dai costi straordinari per le prestazioni aggiuntive e dall’incertezza sul mantenimento della tariffa oraria di 60 euro, è solo la punta di un iceberg di problematiche diffuse in tutte le aziende del Piemonte. Un intervento urgente da parte della Regione è indispensabile. Claudio Delli Carri, segretario regionale del sindacato Nursing Up Piemonte, lancia l’allarme, sottolineando i rischi per il sistema sanitario e il benessere degli operatori.

«Il sistema del 118 è ormai al limite,- dichiara Delli Carri. -Ogni mese devono essere coperti 468 turni, e la carenza di 36 infermieri costringe gli attuali 190 operatori in servizio a sobbarcarsi turni aggiuntivi. È una situazione insostenibile, che pesa sulla qualità del servizio e sulla vita personale dei professionisti.»

Ad oggi, la copertura di questi turni è garantita solo grazie alle prestazioni aggiuntive, il 60% delle quali legate al 118. Tuttavia, il problema non riguarda solo la Città della Salute, ma si estende a molte altre aziende sanitarie piemontesi. Delli Carri spiega che questa emergenza non può essere risolta senza un piano strutturale: «Entro la fine del 2024, la Regione deve garantire l’assunzione di almeno 13 nuovi infermieri in Città della Salute, ma altri 23 saranno necessari entro il 2025. Non possiamo continuare a tamponare le falle con turnazioni straordinarie.»

La situazione finanziaria è altrettanto preoccupante. Tra luglio e settembre 2024, la Città della Salute ha speso 931.000 euro di fondi propri per coprire le prestazioni aggiuntive. «Questa cifra rappresenta un costo insostenibile per una struttura già sotto pressione,- sottolinea Delli Carri. -Questi soldi devono essere rimborsati dall’Azienda Zero e, quindi, dalla Regione Piemonte. Non è accettabile che il peso economico ricada interamente sulla Città della Salute, che sta facendo il massimo per garantire un servizio essenziale.»

A rendere ancora più urgente la situazione è il periodo natalizio, durante il quale la disponibilità di personale sanitario si riduce ulteriormente per ferie e festività. «Siamo già al 22 novembre,- avverte Delli Carri, -e il tempo stringe. Entro il 20 dicembre la Regione deve prendere decisioni chiare e tempestive, sia per mantenere le prestazioni aggiuntive a 60 euro l’ora, sia per accelerare le assunzioni. Non possiamo permettere un ritorno alla tariffa di 30 euro, che non sarebbe minimamente adeguata al sacrificio e alla professionalità degli operatori, soprattutto quelli del 118.»

Dal 2021, grazie a un accordo con i sindacati, la tariffa delle prestazioni aggiuntive era stata progressivamente aumentata da 30 a 60 euro. Tuttavia, esiste il rischio concreto che questa cifra venga riportata ai livelli originari da gennaio 2024. Delli Carri ribadisce l’importanza di mantenere questa soglia: «Abbassare le tariffe significa non riconoscere le competenze e il sacrificio quotidiano dei professionisti della sanità. Parliamo di infermieri, ma anche di ostetriche, anestesisti e fisioterapisti, tutti essenziali per il funzionamento del sistema.»

Il segretario regionale mette in evidenza un rischio ancora maggiore: «Il 118 è il cuore del sistema emergenziale. Se crolla questo servizio, crolla tutto il sistema sanitario. La questione delle prestazioni aggiuntive è estesa in tutte le aziende e rappresenta un problema strutturale che non si limita a singoli contesti. La Regione deve pianificare un intervento responsabile per evitare che la sanità piemontese entri in una crisi irreversibile già entro aprile 2025.»

Un francobollo per l’Egizio

Il 22 novembre 2024 è stato  emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sapere” dedicato al Museo Egizio di Torino, nel bicentenario della fondazionerelativo al valore della tariffa B zona 1 pari a 1.30€.

Evelina Christillin, Presidente e Christian Greco, Direttore del Museo Egizio hanno dichiarato:

“Celebrare la storia dell’Egizio serve anche a mettere a fuoco le sfide del futuro del Museo, inteso sempre più come una sorta di laboratorio della contemporaneità, luogo di ricostruzione e conservazione della memoria, ma anche di ricerca, formazione e digitalizzazione del patrimonio.”

Difesa personale – Difesa donna: il corso a Torino

Fdkm e Usic presentano

il corso di Difesa personale Difesa donna

Il segretario regionale USIC  dott. Leonardo Silvestri invita tutti a partecipare all’evento: “La sicurezza  è una priorità e insieme possiamo fare la differenza. Sia per chi è  principiante sia per chi ha già esperienza, questo evento gratuito è  l’occasione perfetta per imparare e crescere in un ambiente positivo e di supporto”.

SABATO 24 NOVEMBRE

PALESTRA MARCHESA

Istituto Morricone Corso Vercelli 141 Torino

DALLE 9 ALLE 13

 

Giornata contro la violenza, il grattacielo Sanpaolo si tinge di arancione

Iniziative alle Gallerie d’Italia e al Museo del Risparmio

 

 In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Intesa Sanpaolo si tinge di arancione e illumina il grattacielo di Torino, le storiche sedi di Via Verdi a Milano, di via Toledo a Napoli e di via del Corso a Roma a sostegno della campagna promossa dall’ONU e UNWomen.

Numerose sono le iniziative del Gruppo a Torino:

  • Intesa Sanpaolo aderisce alla campagna #NessunaScusa attraverso un messaggio di sensibilizzazione su oltre 3000 sportelli automatici e sui videowall del grattacielo di Torino e di Gioia 22 a Milano. La campagna riprende in Italia la mobilitazione #NoExcuse lanciata dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di respingere le giustificazioni troppo spesso utilizzate per minimizzare la violenza: la gelosia, il raptus, la provocazione, l’abbigliamento, le abitudini di vita.
  • Anche i musei di Intesa Sanpaolo si impegnano sul tema con iniziative dedicate in tutte le sedi: alle Gallerie d’Italia – Torino, domenica 24 novembre ore 16:00 visita guidata “Contro la violenza sulle donne tra passato e presente”: il percorso parte dagli appartamenti barocchi di Palazzo Turinetti dove la selezione di dipinti antichi della collezione di Intesa Sanpaolo offre la possibilitࠤi confrontarsi con alcune figure femminili note per la loro forza (Sant’Eulalia, Trifena e la Madama Cristina di Francia), offrendo uno spaccato storico sulle difficoltࠤella condizione femminile, dalla prima epoca cristiana fino al XVIII secolo. Il percorso continua poi nell’Archivio Publifoto, una raccolta di circa sette milioni di immagini che fornisce una finestra sulla storia d’Italia del XX secolo. Tramite l’installazione interattiva chiamata Archivio Vivo sar࠱ui possibile scoprire alcune vicende emblematiche della condizione femminile, e della violenza spesso ad essa correlata, nel corso del Novecento. Tramite l’App Gallerie d’Italia sar࠰ossibile, inoltre, acquisire alcune delle immagini oggetto del racconto, per far rivivere queste storie di forza e di coraggio anche fuori dal museo.

  • Il Museo del Risparmio a Torino sviluppa lungo tutto l’anno attivit࠶olte ad evidenziare l’altra faccia della violenza di genere ovvero quella economica. Negli anni questo impegno ha permesso di formare e sensibilizzare circa 20.000 donne attraverso progetti, eventi e webinar. Tra le proposte, il 28 novembre alle ore 18, in presenza e online, 蠩n programma l’evento “Niente sconti. Stop alla violenza economica” per affrontare il tema da una prospettiva diversa. L’incontro si aprirࠣon una narrazione teatrale dedicata alla violenza economica, seguita da un confronto con la partecipazione anche maschile, perch頰er cambiare una cultura dominante essenziale il coinvolgimento di tutte le persone.

Intesa Sanpaolo ha da tempo messo in campo numerose iniziative rivolte alle proprie persone: tra queste la possibilitࠤi accedere a un supporto psicologico con un servizio di ascolto e di prima informazione e, dal 2021, una policy specifica di prevenzione e contrasto delle molestie e di diffusione della cultura del rispetto e dell’inclusione.

Intesa Sanpaolo sostiene inoltre le organizzazioni non profit impegnate in questo ambito, tra cui l’Associazione D.i.Re – Donne in Rete contro la Violenza con cui collabora per garantire ospitalitࠩn Case Rifugio alle donne vittime di violenza. Attraverso il Fondo di Beneficenza in capo alla presidenza, dal 2019 sono stati 166 i progetti supportati orientati al contrasto della violenza di genere per circa 5,3 milioni erogati, un tema che in questo biennio 2023-2024 蠴ra le linee guida che ne indirizzano l’attivit஼o:p>

Il Gruppo ha aderito all’Accordo per le donne vittime di violenza tra ABI e i principali sindacati: per le donne inserite nei percorsi certificati di protezione, che si trovino in difficoltࠥconomica, prevede la sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui e dei prestiti personali per 18 mesi. La Banca ha previsto anche la sospensione dell’intera rata per offrire un maggior supporto.

Intesa Sanpaolo ha inoltre sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra il Ministero per la Famiglia, la Natalitࠥ le Pari Opportunitࠥ l’ABI per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne favorendo anche iniziative di formazione e informazione per sostenere l’inclusione finanziaria e il superamento delle differenze legate al genere.

Città della Salute, identificato  nuovo meccanismo di sviluppo delle metastasi cerebrali  che ostacola  risposta immunitaria

Nell’ambito del progetto di ricerca europeo RISEBrain, che ha visto coinvolti ricercatori della Città della Salute e dell’Università di Torino si è potuto identificare un meccanismo che contribuisce allo sviluppo delle metastasi cerebrali e alla definizione di possibili bersagli terapeutici. Lo studio, i cui risultati sono stati recentemente pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Cancer Discovery, ha visto coinvolto il professor Luca Bertero della Anatomia Patologica (diretta dalla professoressa Paola Cassoni, entrambi afferenti al Dipartimento di Scienze mediche di UniTo) e la dottoressa Alessia Pellerino della Neuro-oncologia dell’ospedale Molinette di Torino (diretta dalla professoressa Roberta Rudà).
Ad oggi lo sviluppo di metastasi cerebrali rimane una problematica complessa della malattia oncologica, relativamente frequente in alcuni tipi tumorali come il tumore polmonare, dove può interessare fino al 30% dei pazienti. Le metastasi cerebrali sono spesso associate ad un decorso aggressivo malgrado l’utilizzo combinato di diversi tipi di trattamento, quali chirurgia, radioterapia e terapie farmacologiche.
Nell’ambito delle terapie oncologiche, l’immunoterapia ha rappresentato una rivoluzione terapeutica che ha consentito un miglioramento significativo della prognosi dei pazienti, anche in fase avanzata di malattia. Tuttavia i risultati ottenuti fino ad oggi in pazienti con metastasi cerebrali sono variabili e difficilmente prevedibili nel singolo paziente, anche a causa della specificità e complessità del sistema nervoso.
Grazie a questo progetto di ricerca è stato identificato un nuovo meccanismo attraverso il quale una specifica popolazione di cellule cerebrali, gli astrociti, contribuisce a bloccare la risposta immunitaria diretta contro la metastasi facilitandone lo sviluppo. Attraverso la valutazione di modelli derivati da campioni di metastasi cerebrali di pazienti affetti da tipi tumorali ad elevata incidenza (prevalentemente di origine polmonare e mammaria) è stato possibile indagare le interazioni tra astrociti ed un sottotipo di linfociti citotossici, ed identificare la proteina TIMP1 quale elemento fondamentale di questa interazione. Il legame di TIMP1 con i linfociti inibisce la risposta immunitaria facilitando lo sviluppo della metastasi.
Le potenziali ricadute di questo studio sono numerose. La prima è quella di sfruttare la proteina identificata, TIMP1, per stimare la prognosi dei pazienti con metastasi cerebrali e per ottimizzare le scelte terapeutiche. Nello studio è stato infatti dimostrato come sia possibile misurare la quantità di TIMP1 a livello del liquor, un particolare liquido circolante a livello cerebrale e nel midollo spinale. Quindi, un esame relativamente poco invasivo, come un prelievo liquorale, potrà consentire di identificare i pazienti con maggiore probabilità di rispondere al trattamento attraverso un approccio di biopsia liquida.
La seconda potenziale ricaduta di questa scoperta è terapeutica, in quanto questo meccanismo potrà diventare un bersaglio per nuovi approcci di immunoterapia in grado di controllare la progressione di malattia in questa sede.
“Una scoperta che dimostra ancora una volta quanto la Sanità piemontese riesca a conciliare al massimo sia la parte assistenziale sia quella della ricerca, ottenendo risultati come questo” dichiara Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte).
“Un grande complimento ai nostri ricercatori della Città della Salute, dove alle eccellenze sanitarie si aggiungono anche quelle della ricerca. Una scoperta importantissima che potrà dare una svolta nelle terapie delle metastasi cerebrali” dichiara Giovanni La Valle (Direttore generale della Città della Salute di Torino).