CRONACA- Pagina 166

Spaccio di droga, un arresto in centro

I Carabinieri del Comando Compagnia Torino San Carlo continuano senza sosta i cosiddetti servizi ad alto impatto. Nella  notte , in Via Buniva angolo Via Cesare Balbo, è stato arrestato un 24 enne del Gambia per il reato di ^detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti^. Il soggetto, a seguito di controllo e perquisizione personale è stato trovato in possesso di sette dosi di cocaina per un peso totale di 1,60 grammi, quattro pastiglie di ecstasy per un peso totale di 2,37 grammi e 70 euro, contante probabilmente frutto dell’attività di spaccio. Il soggetto su disposizione dell’A.G. è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Nel corso del servizio, esteso in tutte le zone della movida è stata recuperata varia sostanza stupefacente, in particolare nascosta sotto la pavimentazione di un dehor, sono stati rinvenuti 1,65 grammi di marjiuana e 2,44 grammi di hashish. 54 sono state le persone controllate di cui 23 d’interesse operativo.

Sequestro di oltre mille dosi di cocaina e crack a Barriera di Milano, due arresti

Due cittadini senegalesi di 41 e 20 anni sono stati arrestati a Torino dalla Polizia di Stato per la detenzione di circa 2 kg di crack e cocaina pronti allo smercio.

I poliziotti del Commissariato di P.S. Barriera Milano, insieme a personale della Questura, Ufficio di Gabinetto, e ai militari dell’Esercito impiegati nel pattugliamento “Strade Sicure”, mentre perlustravano la zona di piazza Foroni hanno notato un uomo uscire in tuta ginnica da uno stabile e, alla loro vista, rientrare frettolosamente all’interno. L’uomo, un senegalese di 41 anni ha asserito di essere uscito solo per fare dello sport, ma da accertamenti è risultato essere sottoposto agli arresti domiciliari e alla sorveglianza speciale.

Il suo comportamento ha insospettito ulteriormente gli agenti che nel suo vero appartamento hanno trovato un giovane che ha declinato false generalità tentando di farsi passare per minorenne.

Su un mobile della cucina, hanno trovato un sacchetto contenente quasi 200 grammi di cocaina. Nel bagno, rimuovendo la parte superiore della lavatrice, hanno rinvenuto oltre un migliaio di dosi di cocaina e di crack, già pronte allo smercio, e del materiale utile al confezionamento.

All’interno di due zaini, una cospicua somma di denaro in banconote di piccolo taglio, per un ammontare complessivo di oltre 78000 €.

I due cittadini senegalesi sono stati arrestati entrambi per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio; il quarantunenne anche per evasione e il ventenne anche per aver dichiarato false generalità.

Nell’ambito del progetto “Strade Sicure”, che vede il concorso di personale delle forze dell’ordine e di militari dell’Esercito Italiano, nel quartiere Barriera di Milano, dal 1° gennaio al 30 settembre 2024, la Polizia di Stato ha effettuato 387 servizi. Sebbene i pattugliamenti abbiano in via prioritaria scopo di deterrenza, essendo finalizzati alla prevenzione di reati e condotte illecite, in detto periodo sono state comunque tratte in arresto una trentina di persone e denunciate oltre sessanta. Complessivamente, inoltre, sono state controllate oltre 6300 persone.

Esplode bombola del gas: due ustionati gravi

L’esplosione di una bombola del gas in un appartamento a Gravere ieri  ha procurato ustioni sul 70 per cento del corpo di un uomo e una donna di 61 e 57 anni. Si è sviluppato un incendio poi spento dai vigili del fuoco. I due feriti sono stati ricoverati al Cto di Torino.

Studentessa su cornicione salvata da carabiniera

Una studentessa di 18 anni era salita sul cornicione di un palazzo a Bardonecchia minacciando di lanciarsi nel vuoto. Una militare di 29 anni dei Carabinieri della locale stazione è quindi salita dalla ragazza e l’ha convinta dialogando a mettersi in posizione di sicurezza, riuscendo così a salvarla. La studentessa è stata accompagnata all’ospedale di Rivoli per controlli medici.

Cpr corso Brunelleschi, dai manifestanti bombe carta contro la polizia

Erano alcune centinaia i manifestanti scesi in piazza per protestare contro la riapertura del Cpr di corso Brunelleschi a Torino che nel 2023 era stato chiuso. La manifestazione, organizzata dal centro sociale Gabrio  si è svolta in  piazza Robilant, in testa al corteo lo  striscione con la scritta: “I Cpr bruciano ancora, contro il razzismo di Stato e i suoi complici”.

Terminati i lavori di  ristrutturazione  sono arrivate tre offerte per la gestione di due anni, fino al 31 ottobre 2026. Il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Torino ha una superficie di circa 3000mq ed una capienza  media di 180 posti. Nella nuove versione dovrebbe ospitarne 70.

Alcuni manifestanti hanno lanciato delle bombe carta contro le forze dell’ordine e contro la sede dell’Asl, in via Monginevro.

“Inaccettabile la violenza a suon di bombe carta contro la polizia andata in scena a Torino . Esprimiamo solidarietà alle forze dell’ordine e ribadiamo fermezza nel difendere la politica dei rimpatri e di contrasto all’immigrazione clandestina. Siamo di fronte ad una sinistra estrema che cerca il pretesto per colpire lo Stato. I centri per la permanenza e il rimpatrio sono necessari per fermare i trafficanti di uomini. Chi cerca di boicottarli, ancor prima che si definisca un’apertura, ha in mente solo l’attacco agli uomini in divisa e alle istituzioni, e per questo la loro pericolosità non va sottovalutata” lo dichiara la vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli.

 

L’I.A. e la Realtà Aumentata nella diagnosi del tumore della prostata al Mauriziano

Il tumore della prostata rappresenta la neoplasia maschile più comune in Italia, con un incremento costante di nuove diagnosi, come evidenziato dai dati forniti dall’Airtum (Associazione italiana registri tumori). Il carcinoma prostatico, con circa 41.000 nuove diagnosi stimate in Italia nel 2023, rappresenta il 19,8% di tutti i tumori maschili, rendendo cruciale un approccio tempestivo e personalizzato alla cura. Novembre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore alla prostata. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale (IA) e la Realtà Aumentata stanno emergendo come strumenti chiave nella diagnosi precoce e di precisione di questa malattia.
La diagnostica del carcinoma prostatico si avvale già di tecnologie avanzate come la Risonanza Magnetica Multiparametrica e la biopsia prostatica con fusione di immagini. L’integrazione delle competenze di urologi e radiologi è cruciale per un percorso diagnostico efficace.
Con sofisticati algoritmi, l’IA ottimizzerà i processi diagnostici, fornendo flussi di dati analizzati con precisione per una valutazione completa delle immagini. Grazie alla sua capacità di elaborare rapidamente e con precisione i dati, l’IA renderà la diagnosi più accurata e sicura.
Fino ad oggi l’interpretazione delle risonanze magnetiche richiedeva l’intervento di un radiologo esperto, in grado di utilizzare tecnologie avanzate per garantire esami di alta qualità. Questo processo non solo richiede tempo, ma crea anche un divario significativo tra radiologi esperti e inesperti. Tuttavia l’IA è in grado di colmare questo gap: analizzando le immagini di una risonanza magnetica in meno di 10 minuti, offre diagnosi tempestive ed accurate, fondamentali per decisioni cliniche, come l’esecuzione di una biopsia prostatica.
Attualmente, presso l’Urologia dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretta dal dottor Roberto Migliari), è in corso uno studio approvato dal Comitato Etico, volto a valutare l’accuratezza diagnostica di un software di IA applicato allo studio dei tumori prostatici tramite Risonanza Magnetica. Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso l’implementazione di tecnologie avanzate nella pratica clinica.
Un ulteriore sviluppo è rappresentato dall’utilizzo della Realtà Aumentata, che consente di trasformare le immagini della Risonanza Magnetica in ologrammi 3D. Questo innovativo approccio offre agli urologi la possibilità di visualizzare dettagliatamente l’area sospetta di tumore prima della biopsia, migliorando la precisione dell’intervento.
Venerdì 8 novembre, presso il “Circolo del Design” di Torino, si svolgerà la seconda edizione della masterclass “Biopsia prostatica trans perineale fusion”. Questo evento, coordinato dal dottor Roberto Migliari (Direttore dell’Urologia dell’ospedale Mauriziano) e dal dottor Alessandro Giacobbe (responsabile dell’Endoscopia e Biopsia prostatica) vedrà la partecipazione di urologi provenienti da Piemonte, Liguria, Lazio e Marche. Durante la masterclass verranno discusse le recenti innovazioni nella diagnosi del tumore della prostata, con particolare attenzione all’ausilio dell’Intelligenza Artificiale.
La continua evoluzione delle tecnologie diagnostiche rappresenta una speranza concreta per migliorare l’efficacia dei trattamenti e ridurre il numero di decessi legati a questa patologia. L’urologo, in questo scenario, riveste un ruolo fondamentale accanto al paziente, per garantire cure sempre più mirate e personalizzate.

Smart Village e Smart Community nelle strategie di sviluppo locale

Si è concluso ieri a Bardonecchia il workshop “Smart Village e Smart Community nelle strategie di sviluppo
locale: metodologie e strumenti operativi”, un evento di tre giorni che ha riunito Gruppi di Azione Locale
(GAL) e funzionari regionali provenienti da tutta Italia. Organizzato dalla Rete Rurale Nazionale LEADER e dal
GAL Escartons e Valli Valdesi, il workshop ha offerto un’importante occasione di confronto e collaborazione
per approfondire il tema degli Smart Villages, cruciale per lo sviluppo dei territori rurali.
Durante l’evento, gli oltre 80 partecipanti hanno esplorato metodologie e strumenti operativi volti a
realizzare progetti di Smart Village, finalizzati a rendere le aree rurali più innovative, sostenibili e attrattive.
Tra i momenti centrali del programma si sono distinti il “World Café”, un format interattivo che ha stimolato
il dialogo e la condivisione di esperienze, e diverse sessioni pratiche in cui sono stati illustrati strumenti
concreti per la pianificazione e la gestione di progetti di sviluppo locale.
Il GAL EVV, che da anni investe nell’approccio agli Smart Villages, ha avuto modo di presentare il proprio
impegno per trasformare il territorio, non solo puntando al miglioramento dell’infrastruttura digitale, ma
promuovendo una visione di comunità coese e resilienti, capaci di sfruttare il digitale per migliorare la qualità
della vita e l’accessibilità ai servizi.
“Questo workshop rappresenta un momento di grande soddisfazione e orgoglio per il nostro GAL”, ha
dichiarato Patrizia Giachero, presidente del GAL EVV, “Avere qui a Bardonecchia funzionari e rappresentanti
dei Gruppi di Azione Locale di tutta Italia, riuniti per discutere del futuro delle nostre comunità, sottolinea
l’importanza e l’urgenza di investire nel concetto di Smart Villages. Per il nostro territorio, queste iniziative
non sono solo una risposta alle sfide del digital divide, ma un’opportunità concreta per creare comunità più
vivibili, sostenibili e attrattive. Il tema degli Smart Villages è centrale nella nostra visione di sviluppo, e stiamo
lavorando con determinazione per tradurre queste idee in azioni reali e durature. Un ringraziamento speciale
va al Comune di Bardonecchia e alla sindaca Chiara Rossetti, per la loro accoglienza e per aver reso possibile
un evento di tale rilevanza in un contesto così suggestivo e ospitale.”

Abbigliamento con marchi contraffatti venduto al Balon

Intervento della Polizia Locale

 

Sabato scorso, al termine di una lunga attività di indagine e appostamenti, il personale del Comando Sezione VII della Polizia Locale, unitamente al Comando di Porta Palazzo e al Reparto Operativo Speciale, ha intercettato un venditore abusivo che da tempo veniva monitorato per il gran numero di merce contraffatta che poneva in vendita nel mercato del Balon, esponendo i capi di abbigliamento su teli adagiati al suolo o direttamente dentro i borsoni, pronti per la fuga in caso di necessità.

L’uomo, un cinquantenne di nazionalità senegalese, è stato fermato nei pressi di corso Turati, da dove stava partendo con un paio di borse contenenti capi di abbigliamento su cui erano appuntati i marchi contraffatti di note case di moda. Come tutti gli altri sabati in cui l’uomo era stato osservato dagli agenti, la merce sarebbe stata portata e venduta nel mercato del Balon.

Durante la successiva perquisizione effettuata nell’abitazione del soggetto, gli agenti hanno rinvenuto 623 capi di abbigliamento tra giubbotti, cappelli, cinture, borse e pantaloni di note griffe, oltre 3050 marchi di ogni tipo e marca pronti per essere apposti sui capi di abbigliamento. Nello stesso alloggio sono state rinvenute anche 6 macchine da cucire che venivano utilizzate direttamente dall’uomo per appuntare i marchi contraffatti, oltre a 7 computer, 1 tablet e 4 telefoni cellulari.

Il venditore abusivo è stato denunciato e la merce è stata posta sotto sequestro giudiziario ai sensi degli artt. 473 e 648 c.p.. Dagli accertamenti svolti è emerso che il soggetto è in possesso di documenti validi ma non in regola sul territorio nazionale ed in passato era stato più volte denunciato per lo stesso reato.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

TORINO CLICK

Accademia di Medicina Torino ricorda il prof. Ettore Masenti

Nel centesimo anno dalla nascita e nel ventottesimo anno dalla sua scomparsa, l’Accademia di Medicina di Torino ricorderà il 15 Novembre alle ore 21 il prof. Ettore Masenti, insigne Chirurgo torinese e Vice Presidente dell’Accademia.

Interverranno i suoi allievi Marcello Garavoglia, già  Direttore Clinica Chirurgica di Novara, Pierroberto Mioli, già Direttore Chirurgia d’Urgenza, Città della salute e della scienza, Torino, Carlo Maria Fronticelli, già Dirigente medico, Città della salute e della scienza, Torino, Alessandro Bargoni, Professore di Storia della Medicina e socio dell’Accademia di Medicina, Felice Borghi, Direttore Chirurgia Oncologica, Istituto di Candiolo IRCCS e Sergio Gentilli, Direttore Clinica Chirurgica di Novara.

Il professor Masenti, allievo del professor Biancalana e aiuto responsabile del Centro Toraco-Polmonare, divenne incaricato e poi Stabilizzato alla cattedra di Anatomia Chirurgica all’ospedale S.Vito nel 1975. In quella sede insieme al prof. Luigi Ferrara realizzò quel desiderio di autonomia di gestione di struttura universitaria che fu poi confermata nel 1985 con la Cattedra di Patologia Chirurgica alle Molinette. Generazioni di Chirurghi impararono ad operare sotto la sua guida ed a praticare numerose attività innovative per l’epoca, come l’endoscopia e la manometria digestiva, la microchirurgia e la chirurgia sperimentale, le sperimentazioni tecnologiche in chirurgia e l’embriologia chirurgica.

Estremamente rigoroso sia nel lavoro sia nei rapporti umani, molto equilibrato nei giudizi e negli atteggiamenti, poteva sembrare un uomo di poche parole, ma in realtà era capace di trovare momenti coinvolgenti come la sua passione per la Juventus o negli incontri conviviali dove era di grande compagnia.

La sua direzione non fu mai autoritaria, ma privilegiò sempre la condivisione ed ha impostato la sua Scuola con l’obiettivo di conseguire il progresso della chirurgia e della cultura medica in generale

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito www.accademiadimedicina.unito.it.

Al via la campagna di immunizzazione gratuita e volontaria contro il Virus Respiratorio Sinciziale

Parte oggi 1° novembre la campagna di immunizzazione gratuita e su base volontaria con anticorpo monoclonale Nirsevimab contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS).

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Questo virus causa un’infezione respiratoria in più del 60% dei bambini nel primo anno di vita ed in quasi tutti entro il secondo anno ed è il principale responsabile di bronchioliti, bronchiti asmatiche e asma nei bambini e negli adolescenti.

L’infezione può essere molto grave tanto che il 4% dei bambini colpiti che hanno meno di un anno richiede il ricovero in ospedale e tra questi uno su cinque deve essere ricoverato in terapia intensiva. A questo si deve aggiungere che circa il 40% dei bambini che hanno avuto una bronchiolite da VRS sviluppa negli anni successivi un broncospasmo ricorrente e/o asma bronchiale.

Il rischio di infezione è stagionale, in quanto si manifesta soprattutto tra ottobre e novembre e tra marzo e aprile; una vera e propria epidemia che anche in Italia causa migliaia di accessi agli ambulatori dei Pediatri di libera scelta e ai Pronto Soccorso e numerosissimi ricoveri in ospedale.

Nel 2023 il virus in Piemonte è stato responsabile di oltre 1.000 ricoveri di neonati con meno di un anno e di più di 1.500 accessi in Pronto Soccorso. Un forte impatto sanitario, con ricadute importanti anche sull’assistenza domiciliare del bambino, l’assenza lavorativa dei genitori e l’inevitabile preoccupazione delle famiglie.

Ad oggi non esiste una terapia specifica delle infezioni da VRS e le precedenti strategie di prevenzione non erano ottimali in quanto prevedevano multiple somministrazioni di un altro anticorpo monoclonale, il Palivizumab, unicamente a bambini appartenenti a categorie a rischio.

L’obiettivo della Regione, e di tutti gli addetti ai lavori che da mesi si impegnano alla riuscita della campagna di immunizzazione con Nirsevimab, è ridurre l’incidenza delle malattie provocate dal Virus Respiratorio Sinciziale, con conseguenze positive per i bambini, per le loro famiglie e per il sistema sanitario.

In tutti i punti nascita l’anticorpo sarà somministrato prima della dimissione ai nati tra il 1° novembre 2024 e il 31 marzo 2025, mentre i bambini nati tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024 lo riceveranno presso i centri vaccinali e i pediatri di libera scelta che aderiranno all’iniziativa.

Si tratta di una strategia altamente innovativa, basata su un farmaco che necessita di una singola somministrazione con una semplice iniezione sottocute e che offre una protezione per sei mesi e per il quale non sono documentate tossicità particolari.

Durante la preparazione della campagna di immunizzazione è stato dato ampio spazio anche all’aspetto della ricerca. Dalla collaborazione tra Regione, Assessorato alla Sanità, Direzione Sanità e Rete Pediatrica è nato infatti uno studio clinico, l’unico in Italia nel suo genere, sotto la responsabilità scientifica di Franca Fagioli, Direttore del Dipartimento Patologia e cura del bambino “Regina Margherita”: «Uno studio che verrà condotto in tutte le sedi di somministrazione dell’anticorpo e raccoglierà importanti informazioni, tra cui il numero di famiglie che aderiranno alla campagna di profilassi e l’effettiva efficacia del farmaco nella prevenzione delle infezioni da virus sinciziale», ha spiegato la professoressa.

«La campagna di immunizzazione, sostenuta scientificamente dall’importante studio della professoressa Fagioli, è una possibilità concreta rivolta alle famiglie: l’invito, quindi, è di partecipare, affinché si possano avere risultati significativi nella lotta contro uno dei virus più diffusi in età pediatrica. La prevenzione e la ricerca sono fondamentali e la Regione è al fianco dei pediatri, delle famiglie e dei bambini», ha sottolineato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi.