CRONACA- Pagina 158

Il Poli al lavoro per il recupero dell’Università di Addis Abeba

Il MAECI affida al Politecnico di Torino il coordinamento dell’iniziativa per il restauro e miglioramento del patrimonio culturale e storico dell’Università di Addis Abeba.

 

L’ateneo torinese guiderà per i prossimi 36 mesi un significativo intervento di restauro e miglioramento del patrimonio culturale e storico dell’Università di Addis Abeba, in Etiopia.

Con un finanziamento complessivo di 4 milioni di euro, il Dipartimento di Architettura e Design DAD coordinerà, in collaborazione con l’Università di Addis Abeba, il progetto di recupero del palazzo Genete Leul, edificio che ospita oggi il Museo Etnografico, curato dall’Institute of Ethiopian Studies (IES), attuando iniziative on the job nell’ambito del restauro architettonico e dell’allestimento museale.

Le ricercatrici e i ricercatori del Politecnico di Torino saranno inoltre coinvolti nel progetto di recupero di una sala appartenente all’ASFAD ( Alle School of Fine Arts ad Design), istituto che offre corsi di laurea magistrale di cinematografia. Lo spazio, intitolato a Sergio Leone, permetterà agli e alle studenti etiopi laureandi in cinematografia di disporre di spazi adeguati per lo studio, la ricerca e la post produzione di materiali audiovisivi, sia per scopo didattico sia culturale.

L’iniziativa si allinea alle strategie del governo in materia di promozione del turismo e miglioramento del patrimonio naturale e culturale del Paese, strategie indicate nel dettaglio all’interno del Ten Years Development Plan 2021-2030 e del terzo pilastro del nuovo Home Grown Economic Reforms 2.0. Il progetto segue le linee guida dell’AICS, Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e aderisce agli obiettivi della Cooperazione Italiana presenti nell’Ethiopian Italian Cooperation Framework 2023-2025.

Il Politecnico di Torino condurrà con un approccio orientato alla condivisione delle conoscenze e all’applicazione di modalità di training on the job un’analisi storica e conoscitiva del palazzo per comprenderne meglio la consistenza e la struttura. In seguito verrà effettuata una revisione dei progetti esistenti per identificare i miglioramenti necessari e infine una revisione che consentirà di definire nel dettaglio gli interventi da effettuare. Infine verrà sviluppato un progetto espositivo preliminare per il riallestimento museale complessivo dell’edificio.

I lavori di recupero avverranno in stretta collaborazione con stakeholder locali quali l’Università di Addis Abeba, che ha la responsabilità principale sulla gestione manutenzione del Genet Leul Palace, a cui fanno riferimento l’ASFAD e l’ IES, l’Ethiopian Heritage Autority (EHA), istituzione dedicata alla tutela, conservazione e promozione del patrimonio storico e culturale; il Ministero del Turismo, responsabile della strategia nazionale sul turismo e valorizzazione dei beni culturali.

“In questo mandato rettorale, la nostra strategia di Internazionalizzazione ha come Cooperazione strategica quella con i Paesi africani – commenta il rettore Stefano Corgnati . In questo quadro essere coordinatori di questo progetto ci permette di avviare una collaborazione concreta con l’università di Addis Abeba in un ambito importante come quello del patrimonio culturale, sempre più fragile e vulnerabile, grazie anche alle competenze tecnico scientifiche che un’università tecnologica come il Politecnico di Torino offre, permettendoci di aprire approcci nuovi e multiculturali negli ambiti del recupero e della valorizzazione dei beni storici. Si tratta di un’azione avviata e attuata di concerto con il Ministero e l’Ambasciata Italiana in Etiopia, pienamente a supporto del nostro sistema Paese”.

Mara Martellotta

Stazioni ferroviarie dismesse di Dora e Madonna di Campagna, il piano della Regione per riqualificarle

l’Assessore Regionale al Patrimonio Gian Luca Vignale, insieme ai rappresentanti della Circoscrizione V, il Presidente Enrico Crescimanno e il Vice Presidente Antonio Cuzzilla, e i rappresentanti delle Associazioni hanno effettuato un sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi di Stazione Dora e Stazione Madonna di Campagna sulla ex tratta ferroviaria Torino-Ceres a Torino.

Le due stazioni sono state dismesse circa cinque anni fa e da allora non svolgono più la loro funzione ferroviaria.  Recentemente il Demanio ha disposto il trasferimento di questi beni alla Regione. L’Assessore insieme alle istituzioni locali e alle associazioni, ha visionato i locali e le strutture al fine di verificare le condizioni degli stessi e cominciare il percorso per valorizzare e riqualificare queste aree.

<Le stazioni Dora e Madonna di Campagna della ex ferrovia Torino-Ceres oggi dismesse sono un bene che di recente è stato trasferito dal Demanio alla Regione e, come ci tengo a sottolineare, i beni della Regione sono beni di tutti i cittadini – ha dichiarato al termine dei sopralluoghi l’Assessore Vignale – Avendo queste stazioni esaurito il loro compito primario, il nostro impegno è finalizzato al riutilizzo dalla collettività in altri modi.

L’obiettivo della Regione è che questi luoghi tornino ad essere vivi e vitali. Collaborando con gli enti locali come la Circoscrizione e il Comune, affinché vengano utilizzati da associazioni, ma anche da attività commerciali. Questo è, anche, l’unico modo per strapparli al degrado e all’utilizzo indesiderato di terzi, che in questi posti abbandonati potrebbero entrare.

Il patrimonio regionale deve sempre essere sostenibile, per questo pensiamo anche alla loro gestione dal punto di vista economico. Luoghi simili devono essere riqualificati preservando il passato ferroviario che hanno rappresentato, sfruttando, ad esempio, il tanto materiale che potrebbe essere utilizzato per progetti come Porta Milano, così come per Stazione Dora e Madonna di Campagna. Nell’immediato un primo progetto di valorizzazione sarà su Stazione Dora, dove già ci sono associazioni già attive, in occasione del Natale. Una collaborazione per cui interverremo con una messa in sicurezza per rendere i luoghi fruibili dai cittadini.

A medio termine, però, servirà concertare gli interventi sia per la sicurezza dei luoghi che per la loro rivitalizzazione. Non è la Regione che deve preordinare ipotesi di utilizzo delle stazioni, ma deve ascoltare le istanze e le proposte che nascono in concertazione con la Circoscrizione, il Comune, le associazioni del luogo e gli eventuali e futuri partner privati commerciali che qui potrebbero aprire le loro attività>.

Elie Fayad, direttore de L’Orient Le Jour, ricevuto in Consiglio regionale

Negli scorsi giorni Torino e la Regione Piemonte hanno avuto il piacere di ricevere la visita del dr. Elie Fayad, direttore del famoso giornale libanese L’Orient Le Jour, di cui quest’anno ricorrono i 100 anni dalla sua fondazione.

Promotore del suo arrivo in Italia è stato il Centro Studi Federico Pejrone, in collaborazione con la Fondazione Oasis di Milano. Insieme hanno organizzato una conferenza testimonianza del dr. Fayad, nel corso della quale il prestigioso ospite – affiancato da autorevoli giornaliste/i quali Monica Maggioni, Alessandro Banfi e Lorenzo Cremonesi – ha delineato la ricca ma drammatica storia del Libano contemporaneo, dalla guerra civile, a quella con Israele, fino al feroce tallone con cui hes bollah condiziona e schiaccia il popolo libanese e la sua sovranità.

A evidenziare il rilievo e la stima di cui gode il dr. Fayad, si è svolto un importante appuntamento ufficiale in Consiglio regionale.

Questo si è svolto venerdì 8 novembre, quando il dr. Fayad è stato ricevuto con tutti gli onori e in forma ufficiale dal Presidente del Consiglio regionale dott. Davide Nicco (anche nella sua qualità di Presidente del Comitato per i diritti umani della Regione Piemonte).

L’ospite Libanese è stato accompagnato dal noto giornalista Paolo Girola, vice presidente del Centro Peyrone.

A riceverli, insieme al Presidente Nicco, il Vice Presidente del Comitato per i diritti umani Giampiero Leo e Walter Nuzzo (quest’ultimo in rappresentanza del “Comitato Interfedi della Città di Torino” e del Coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi” ).

L’incontro è stato istruttivo, appassionante e commovente. A conclusione il Presidente Nicco e il Vice Presidente Leo, oltre a esprimere la piena solidarietà alla rivista, al suo direttore e a tutto il personale, hanno proposto al dr. Fayed di tornare a Torino nell’ambito di una forte iniziativa sul tema della libertà di espressione, del dialogo religioso e civile, della denuncia dell’estremismo politico e di ogni fondamentalismo religioso.

In questo contesto si è ipotizzato di affiancare a quella del dr. Fayed altre testimonianze come quella del prof. Younis Tawfik , che potrebbe ripresentare al grande pubblico il suo splendido ultimo libro intitolato: L’Isis raccontato da mia madre.

Picchia a caso cinque persone incontrate per strada

Un quarantenne è stato arrestato dalla polizia per aver picchiato 5 persone a caso che ha incontrato per le strade di Biella: agli agenti ha detto di aver capito che i malcapitati ce l’avevano con lui.

Uno degli aggrediti ha riportato la frattura del setto nasale.

Le aggressioni son avvenute in giorni diversi con vittime scelte a caso.

NOTIZIE DAL PEIMONTE

È Torino la Capitale Europea dell’Innovazione 2024

È Torino la Capitale Europea dell’Innovazione 2024 (iCapital), riconoscimento che intende celebrare le città europee che sono all’avanguardia nella fornitura di soluzioni innovative a vantaggio dei loro cittadini.

L’annuncio ieri a Lisbona, città che aveva vinto questo premio lo scorso anno. A consegnare il premio al Sindaco Stefano Lo Russo sul palco principale del Web Summit, uno degli appuntamenti dedicati all’innovazione più interessanti d’Europa e sicuramente uno dei più importanti al mondo, la Commissaria europea all’innovazione, ricerca, cultura, istruzione e gioventù Iliana Ivanova.

“L’assegnazione del ‘Premio Capitale Europea dell’Innovazione 2024’ è un riconoscimento all’impegno e al lavoro per delineare una visione del futuro che abbia cittadini e comunità sempre al centro dei processi innovativi. L’innovazione è un potente strumento per creare ambienti più giusti, più sostenibili e vivibili.  Grazie alle nuove tecnologie e alla pianificazione urbana è possibile migliorare sia la qualità di vita dei cittadini sia i livelli di servizio pubblico rivolgendo la nostra attenzione a sostenibilità, efficienza energetica, comunicazioni e gestione delle emergenze” commenta il Sindaco Stefano Lo Russo.

“La nostra città – ricorda l’assessora all’Innovazione della Città di Torino, Chiara Foglietta, anche lei a Lisbona – ha saputo mostrare un approccio globale alla sperimentazione e all’innovazione, sfruttando la sua ricca storia e il suo ecosistema per affrontare le sfide urbane presenti e future. La città ha sviluppato una gamma di soluzioni innovative, dalle tecnologie per città intelligenti alle iniziative di innovazione sociale, e ha posto particolare attenzione alla collaborazione, all’inclusività e alle questioni ambientali”.

Per supportare la candidatura di Torino erano presenti all’evento tecnologico nella città portoghese diversi attori rappresentativi dell’ecosistema locale dell’innovazione e coinvolti nelle progettualità torinesi premiate: i due Atenei -Università di Torino e Politecnico di Torino-, la Camera di Commercio di Torino con Torino Social Impact, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Piemonte Innova.

La giuria ha evidenziato come fattori per l’assegnazione di questo premio il ruolo di iniziative come la piattaforma Torino City Lab, il laboratorio di innovazione aperto e diffuso della Città di Torino che dal 2021 si è arricchito con la Casa delle Tecnologie Emergenti CTE Next. Così come la collegata piattaforma Torino Social Impact con le numerose progettualità finalizzate a creare impatto sociale sul territorio. Strumenti ma soprattutto ecosistemi di attori ed energie che hanno consentito la co-creazione e la sperimentazione di soluzioni urbane all’avanguardia in condizioni reali in settori che vanno dalla Smart Mobility, allo Smart Living verso un modello di Città a zero emissioni e generativa di opportunità per tutti.

Attraverso iCapital, l’Unione Europea premia le città con ecosistemi di innovazione inclusivi. Il premio, giunto quest’anno alla sua decima edizione, identifica le città che riescono a connettere i cittadini con il mondo accademico, il settore privato e quello pubblico per migliorare il benessere dell’intera società, promuovendo allo stesso tempo l’innovazione rivoluzionaria.

Sono città che hanno adottato misure per rimodellare le proprie comunità incorporando l’innovazione nel tessuto della vita quotidiana, da iniziative pionieristiche di sostenibilità alla promozione di una trasformazione digitale inclusiva. Queste città innovative non solo hanno trasformato i loro paesaggi urbani, ma fungono anche da modelli per gli altri, dimostrando come l’innovazione possa essere uno strumento per il cambiamento sistemico e il progresso sociale.

A Torino – preferita a Espoo (Finlandia) e West Midlands (Regno Unito) nella categoria ‘Capitale Europa dell’Innovazione’ – andranno anche 1 milione di euro. Nella categoria ‘Città Innovative Emergenti’ ha vinto la città Braga (Portogallo), davanti Linz (Austria) e Oulu (Finlandia) .

Tra i vincitori delle precedenti edizioni Barcellona (2014), Amsterdam (2016), Parigi (2017), Atene (2018), Nantes (2019), Lovanio (2020), Dortmund (2021), Aix-Marseille Provence Metropole (2022) e Lisbona (2023). come Capitali europee dell’innovazione. Nella categoria delle città innovative emergenti, i vincitori precedenti sono Vantaa (2021), Haarlem (2022) e Linkoping (2023).

TORINO CLICK

Giornata mondiale del diabete, iniziative Lions

Giovedì 14 novembre alle ore 18.30 all’AC Hotel, in Via Bisalta, 11 a Torino

Il 14 novembre si celebra la Giornata mondiale del diabete e il Distretto Lions 108IA1 organizza due importanti convegni in Piemonte. Nel giorno della nascita del professor Banting che, assieme al suo allievo Best, nel 1921 isolò l’insulina cambiando la storia dei malati di diabete mellito, a Torino si terrà un convegno per favorire una diagnosi tempestiva della malattia e diffondere la cultura di una corretta alimentazione ai fini della prevenzione. L’appuntamento è giovedì 14 novembre alle ore 18.30 all’AC Hotel, in Via Bisalta, 11 a Torino.

diabetici in Piemonte sono circa 300.000 per il 95% diabete tipo 2 . Il numero di pazienti con diabete tipo 1 è  circa 8.000-10.000. Tra i diabetici di tipo 2 almeno 80.000 sono in età lavorativa. Inoltre si ipotizzano almeno 100.000 persone che hanno il diabete senza saperlo. La spesa pro capite per un diabetico è di circa 2700 – 3100 euro annui.

Oltre al primo vice governatore del Distretto 108ia1, Giovanna Sereni, che aprirà i lavori saranno presenti il direttore generale della Asl di Torino, Carlo PiccoGabriella Brisio dell’Area Diabete Lions; il Direttore Endocrinologia Asl Città di Torino, Salvatore OleandriDonatella Penoncelli; Massimo Porta; Catia De Rosa; Anna Arnaudo; Grazia Caravolo; Roberto Pistone e Floreana D’Alù.

La lotta al diabete è una delle grandi sfide mondiali che Lions Clubs International ha fatto proprie. I Lions Club torinesi, in partnership con l’Asl Città di Torino, con il Servizio di Endocrinologia e malattie del metabolismo, con la Città di Torino e con i gruppi di volontariato come la FAND Torino, nel corso degli anni hanno sviluppato e portato avanti numerosi progetti, sperando che diventino parte integrante dei servizi verso la popolazione torinese. In particolare, uno dei progetti è stato la “Cucina Didattica” installata nell’Ospedale Oftalmico che viene utilizzata da parte dell’istituto professionale Colombatto e dalle persone con diabete della Fand, per imparare a cucinare con gusto ma in maniera sana. A breve, invece, verranno attivati il servizio “Pillole di Movimento”: vere e proprie confezioni farmacologiche in cui al posto del farmaco, ci saranno i foglietti illustrativi con l’indicazione personalizzata dell’attività fisica da fare e una serie di incontri divulgativi nelle scuole.

“L’attività fisica riduce del 30% il rischio di morte prematura, di malattia cardiovascolare e ictus, di diabete tipo II, di cancro al colon e al seno e di depressione, per questo è fondamentale il suo riconoscimento come mezzo terapeutico e di prevenzione, attraverso la possibilità di prescrizione medica. Svolgere attività fisica vuol dire fare una scelta a favore della propria salute”, commenta Salvatore Endrio Oleandri, Direttore S.C. Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, ASL Città di Torino.

Nel bilancio sociale 2023 l’impegno del distretto piemontese Lions 108IA1 si è tradotto in 22.247 persone che hanno effettuato gratuitamente le visite, 182 attività svolte e un totale di 85.888 euro raccolti. L’attività di screening viene effettuata costantemente nel corso dell’anno dal Club, grazie ai camper attrezzati acquistati anche con il contributo della Fondazione Lions e all’impegno di soci e volontari. Il convegno del 14 novembre sarà l’occasione per scoprire service futuri e soluzioni all’avanguardia sulla malattia.

“Un altro domani”, docufilm sulla violenza di genere

Mercoledì 27 novembre si terrà la proiezione di un docufilm sulla violenza di genere organizzato dai Centri Antiviolenza degli ospedali della Città della Salute di Torino

 

Dal 21 al 27 novembre servizi gratuiti da parte di oltre 240 ospedali con il Bollino Rosa di Fondazione Onda ETS e nei Centri Antiviolenza. In occasione della settimana dedicata al contrasto della violenza di genere, il Centro Soccorso Violenza Sessuale SVS dell’Ospedale Sant’Anna di Torino e il Centro Demetra dell’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino hanno organizzato, mercoledì 27 novembre 2024, presso la Sala Montessori della Città Metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7 dalle ore 15.30 alle 18.30, la proiezione di un film documentario intitolato “Un altro domani”, di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi, che riunisce testimonianze di vittime, autori di violenze e figure dell’ambito giuridico, sanitario e psicologico si occupano del problema. Il docufilm verrà presentato al personale docente che in questi anni ha partecipato al progetto “Consenso”, ideato e programmato dalle psicologhe che lavorano nei due centri. A seguire è stata organizzata una tavola rotonda in merito alla violenza di genere he prevede un’iscrizione obbligatoria entro il 15 novembre 2024. Il Centro Soccorso Violenza Sessuale dell’Ospedale Sant’Anna e il Centro Demetra dell’Ospedale Molinette di Torino sono parte integrante del Centro Esperto Sanitario contro la violenza della Città della Salute di Torino, come istituito dalla legge regionale n.4 del 24 febbraio 2016 “Interventi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e per il sostegno alle vittime di violenza e ai loro figli”.

Attualmente vengono seguite da due centri un totale di circa 250 donne, con un incremento del 15% degli accessi rispetto agli anni prepandemia. La percentuale di donne straniere è stabile, del 48% le italiane e 52% le straniere. Sul totale di donne accolte, il 7% ha riferito un maltrattamento in gravidanza, perpetrato dal partner nel 78% dei casi. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 27 novembre, la Città della Salute di Torino e Fondazione Onda ETS lanciano la quarta edizione dell’(H)Open Week, che si terrà dal 21 al 27 novembre, con l’obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio e avvicinarle alla rete di servizi antiviolenza che può offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno, fornendo servizi concreti e indirizzi ai quali rivolgersi per chiedere aiuto. Gli oltre 240 ospedali con Bollino Rosa, che hanno al loro interno percorsi dedicati, e i centri antiviolenza aderenti all’iniziativa offriranno gratuitamente alla popolazione femminile visite, colloqui, consulenze, infopoint e distribuzione di materiale informativo.

“Anche quest’anno l’obiettivo – spiega Francesca Merzagora, Presidente della Fondazione Onda ETS – è quello di sensibilizzare il pubblico sull’esistenza di altri tipi di violenza oltre a quella fisica e sessuale. Esistono infatti violenze psicologiche, verbali e persino economiche che possano culminare o meno in episodi di stalking o violenza fisica. È importante sottolineare come il controllo che può essere esercitato su una donna non scaturisce solo dalla forza fisica, ma anche dalla volontà di controllare e limitare la sua libertà personale, con lo scopo di isolarla e lederne la dignità. Fondazione Onda ETS vuole ogni anno dare un aiuto concreto alle donne in difficoltà, garantendo per una settimana servizi gratuiti a sostegno delle vittime di violenza, incoraggiandole a uscire dalla spirale del silenzio, della profonda sofferenza e solitudine. Voglio ringraziare la Professoressa Alessandra Kusterman, Presidente SVS Donna aiuta Donna SCS per la collaborazione in questo progetto”.

Per l’occasione verrà distribuito negli ospedali un opuscolo informativo dal titolo “Violenza di genere – riconoscerla, prevenirla e contrastarla”.

 

Mara Martellotta

Operativi 104 nuovi agenti di Polizia Locale in Piemonte

Si è svolta ieri a a Torino la cerimonia di chiusura del 95º corso di formazione per Agenti di Polizia Locale neoassunti dagli enti locali del Piemonte, promosso dalla Regione in collaborazione con la Città di Torino, nell’ambito dei festeggiamenti per il 233º anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Locale di Torino. 104 agenti hanno superato l’esame e ora saranno operativi in 33 comuni piemontesi: Almese, Bagnolo Piemonte, Beinasco, Bellinzago Novarese, Bibiana, Borgo San Dalmazzo, Brusnengo, Casalborgone, Chieri, Chivasso, Ciriè, Collegno, Entracque, Fossano, Giaveno, Grignasco, Grugliasco, Livorno Ferraris, Mappano, Mazzè, Nichelino, Pino Torinese, Rivalta di Torino, San Francesco al Campo, San Germano Vercellese, San Maurizio Canavese, Sant’Antonino di Susa, Santena, Settimo Torinese, Torrazza Piemonte, Trofarello, Venaria Reale, Torino. Ha partecipato al corso anche un agente della Polizia Provinciale di Alessandria.

 

“Gli agenti di Polizia Locale sono le sentinelle dei nostri territori, il punto di riferimento per i cittadini e il presidio quotidiano che assicura che le nostre comunità restino spazi sicuri e vivibili – ha dichiarato durante la cerimonia l’assessore regionale alla Polizia Locale e Enti Locali, Enrico Bussalino -. La Polizia Locale ricopre un ruolo di assoluta rilevanza nella gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico, sotto la guida delle Amministrazioni comunali e in stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine. Oltre ai programmi di formazione continua, che ritengo sia cruciale, proprio in questi giorni abbiamo approvato i criteri per l’assegnazione di contributi destinati alle Unioni di Comuni del Piemonte, per un totale di 4,5 milioni di euro, con l’obiettivo di aumentare la qualità dei servizi pubblici nelle aree che necessitano di maggiore supporto. Con questo bando, in particolare, intendiamo incentivare le funzioni della Polizia Locale e della Protezione Civile, così da offrire un servizio di protezione e di sicurezza più efficace e capillare per tutto il nostro territorio” ha concluso l’assessore Bussalino.

 

Il programma del corso si è articolato in 360 ore di formazione, suddivise in 239 ore di lezioni teoriche e 121 ore di esercitazioni pratiche. Gli argomenti trattati hanno spaziato dall’ordinamento della Polizia municipale alla gestione dei conflitti, dalle normative sulla sicurezza alla pratica delle tecniche operative.

 

Oltre il gusto, iniziativa per i pazienti degli Hospice Faro

La Fondazione FARO è lieta di annunciare una nuova collaborazione con la chef Dalia Rivolta per valorizzare l’esperienza culinaria degli ospiti negli hospice di Torino e Carignano.
Dalia Rivolta, chef torinese nata nel 1990, ha fondato nel 2015, insieme alla madre, la catena di gelaterie Nivà – Gelateria Tradizionale, presente in Italia, Francia e Portogallo. Nel 2021 si è distinta per il suo talento e passione partecipando all’undicesima edizione di MasterChef Italia. Attualmente, lavora come chef, imprenditrice e consulente, portando avanti progetti che uniscono cucina, etica e impegno sociale.
Questa iniziativa formativa, dedicata agli operatori delle nostre cucine, è un passo avanti per rendere ogni pasto un momento di attenzione e cura per i nostri pazienti. Sotto la guida di Dalia Rivolta, il percorso si focalizzerà sull’arte della presentazione dei cibi, un elemento spesso trascurato nella ristorazione sanitaria, ma essenziale per offrire non solo nutrimento, ma anche una gratificazione visiva. Il piacere di un pasto è legato anche alla bellezza con cui è presentato: colori, forme e composizioni influenzano la percezione e il desiderio di gustare il cibo, specialmente per chi vive la malattia.
In un contesto come l’hospice, dove il pasto può diventare momento di conforto e stimolo emotivo, dedicare attenzione alla presentazione del piatto è un gesto di rispetto verso i pazienti.
La FARO ringrazia Dalia Rivolta che ha scelto di donare le proprie competenze poiché condivide con la Fondazione una visione comune: il cibo non è solo nutrimento per il corpo, ma anche per l’anima, e può trasformarsi in un gesto di bellezza e cura, capace di regalare conforto e connessione a chi vive una fase delicata della vita.

Premio Anna Bonino, cinque borse di studio

Il lascito testamentario dell’ex collegiale permette a giovani ragazze, ospiti del Collegio Einaudi di Torino, di studiare e crescere nel capoluogo piemontese, coltivando i propri sogni professionali e di vita

 

Dalla futura papirologa alla futura scrittrice di successo, dalla futura cardiologa alla futura matematica fino alla futura ingegnera spaziale.

Proprio “Futuro” è la parola chiave per le 5 giovani studentesse meritevoli, dell’età compresa tra i 18 e i 25 anni, a cui il Collegio Einaudi di Torino ha offerto la grandissima opportunità di vivere gratuitamente presso i propri collegi per la durata del loro percorso di studi universitari, per porre le basi per un domani professionalmente e personalmente gratificante, inseguendo sogni e opportunità.

La piemontese Beatrice, la siciliana Sofia, la pugliese Antonella, la campana Maria Domenica e l’abruzzese Elsa, hanno infatti ottenuto un Premio di Studio Anna Bonino, frutto delle rendite ottenute dal lascito testamentario dell’ex collegiale Anna Bonino, scomparsa nel 2023, che ha donato un milione di euro al Collegio Einaudi con il preciso obiettivo di permettere a giovani studentesse meritevoli in situazioni economiche fragili di laurearsi e di aprirsi così nuove strade nel mondo.

Cinque giovani ragazze con progetti diversi in testa, ma unite dalla voglia di emergere e da una irrefrenabile curiosità di scoprire il mondo e vivere esperienze umane e formative che le possano arricchire. E unite, anche, da situazioni familiari, sociali ed economiche non semplici che, senza il supporto del Collegio Einaudi e il lascito di Anna Bonino, avrebbero rischiato fortemente di tarpare le ali ai loro progetti, prima ancora che prendessero forma.

Così è per la venticinquenne Maria Domenica, nata a Napoli e proveniente dalla famigerata Terra dei Fuochi, da cui si è allontanata per studiare dopo la triennale. Una condizione familiare ed economica molto delicata, a cui fa da contraltare uno spassionato amore per il mondo classico e umanistico, ma soprattutto per la papirologia. A Torino sta seguendo il secondo anno del corso di Laurea Magistrale in Filologia, Letteratura e Storia dell’Antichità all’Università degli Studi di Torino e sta preparando la tesi con il Museo Egizio.

“Amo guardare la storia antica da un punto di vista sociale, economico ed anche culturale. Ne sono affascinata non perché trovi risposte alle mie domande, ma perché tra quelle pagine, parole e reperti ho trovato il fascino del diverso e una solida alternativa a tutto il brutto vissuto negli anni della mia formazione. Inoltre, credo che la branca della Papirologia possa davvero riscrivere le sorti della storia, proprio a partire da quello che ci è rimasto e che purtroppo nessuno legge più”, racconta Maria Domenica.

Vuole diventare medico invece la ventenne piemontese Beatrice, il Premio di Studio Anna Bonino è un’opportunità da cogliere per guardare con fiducia al futuro. Iscritta al secondo anno di Medicina, sente forte il bisogno di rendersi utile attraverso un lavoro che aiuti le persone a stare meglio. Una fascinazione verso il mondo della sanità che le arriva dalla mamma, infermiera part – time. “Non sono ancora completamente certa dell’ambito specifico verso il quale preferisco rivolgermi: ogni corso affrontato aumenta non solo le mie conoscenze, ma anche il mio desiderio di approfondire sempre di più, rendendomi difficile trovare aspetti che non mi interessino. Tuttavia, per ora, sento di essere spinta verso la Medicina d’Urgenza o la Cardiologia”. Racconta Beatrice.

Non semplici anche le situazioni familiari delle tre matricole appena arrivate in Città:

Sofia, dopo aver concluso il liceo Scientifico a Siracusa con il massimo dei voti, grazie al Collegio Einaudi e al Premio di Studio Anna Bonino potrà trovare uno sbocco per la sua passione per la scrittura che, altrimenti, le sarebbe stato precluso. Oggi è iscritta al primo anno di Lettere all’Università degli Studi di Torino.

“Ho preso consapevolezza del mio amore per la scrittura all’età di 12/13 anni, dopo aver affrontato lo studio di autori come Foscolo e Leopardi. Ho iniziato a scrivere diversi libri e raccolte poetiche, aperto una pagina Instagram in cui pubblico ciò che scrivo e ultimamente sto provando a partecipare ad alcuni concorsi di scrittura. Il mio sogno è diventare una scrittrice affermata, e riuscire a lavorare nel mondo del teatro e del cinema, in modo da riunire le mie diverse passioni”, Racconta Sofia, che aggiunge “Sono convinta che il sapere e la conoscenza ci possano rendere liberi di esplorare la vastità dell’ignoto, la bellezza del nuovo, di pensare, immaginare, creare, di formare una forte identità, che non si conformi e che ci renda in grado di interpretare e giudicare”.

 

Per la diciottenne brindisina Antonella, il Premio di Studio Anna Bonino è un’opportunità per alleviare i sacrifici che i suoi genitori stanno facendo per permetterle di studiare. Iscritta al primo anno di Matematica per l’ingegneria al Politecnico di Torino, la giovane collegiale cerca proprio nel percorso universitario una strada ancora tutta da tracciare per il suo futuro professionale.

“Ho compreso di voler lavorare con la matematica in tutto e per tutto, applicandola alla realtà e ai fenomeni quotidiani. Non so ancora dire quale sia il lavoro dei miei sogni, quale tra le specializzazioni possibili sia la più adatta a me: sono decisioni che rimando alla me del futuro, sicuramente più consapevole del percorso che ha intrapreso e addentrata nel mondo dell’ingegneria” Spiega Antonella. “Quello che reputo essenziale è avere una formazione globale, che mi renda pronta per il futuro anche dal punto di vista personale”.

Da un piccolo paesino dell’Abruzzo a una grande città come Torino: il salto è stato grande per la futura “astronauta” Elsa, iscritta al primo anno di ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino. I genitori di origine albanese avevano lasciato la terra natia prima della sua nascita e di quella di sua sorella per trovare in Italia nuove opportunità e crescere con molti sacrifici la propria famiglia. “La mancanza di possibilità mi ha portata ad apprezzare ogni occasione di arricchimento personale. Ho deciso di iscrivermi a Ingegneria Aerospaziale perché ne sono affascinata e perché voglio mettermi in gioco e non voglio che i pregiudizi e il timore limitino la mia piena realizzazione. Adoro Torino e i suoi teatri. Finora non sono mai riuscita ad andare a teatro, ma sarà una delle prime cose che farò appena inizieranno le stagioni torinesi!” Racconta Elsa.

Occhi che brillano, voci che viaggiano lontano, speranze e desideri che possono diventare realtà grazie alla comunità stimolante e interdisciplinare che offre il Collegio Einaudi. Un ambiente ideale per crescere dal punto di vista personale, grazie alla presenza di colleghi e colleghe provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, ognuno con la propria storia e i propri sogni da costruire, e dal punto di vista formativo grazie a un insieme di corsi e attività che integrano e approfondiscono il percorso di studi che portano avanti nelle rispettive università.

Il lascito della Signora Bonino permetterà, grazie alle rendite ottenute anno dopo anno, di proseguire a lungo in quest’opera di sostegno a ragazze meritevoli bisognose di un aiuto concreto.

 

“Le cinque studentesse che si sono aggiudicate il Premio di Studio Anna Bonino rappresentano perfettamente i profili che aveva in mente la nostra preziosa donatrice quando ci ha fatto il lascito testamentario – Spiega Paolo Enrico Camurati, Presidente della Fondazione Collegio Einaudi – “Sono ragazze che fin da giovanissime hanno dovuto affrontare diverse difficoltà, ma che hanno saputo affrontarle con grinta, entusiasmo per il futuro e voglia di emergere. Cinque ragazze assolutamente meritevoli con progetti chiari e sogni magnifici. Per il Collegio Einaudi è un orgoglio poterle aiutare, grazie al fondamentale contributo della nostra Ex collegiale Anna Bonino a cui saremo per sempre riconoscenti”.