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Coronavirus, insediata task force regionale per la Fase 2

Alla presenza del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, oggi pomeriggio nella sede dell’Assessorato alla Sanità si è insediata la  task force di esperti che affiancherà lo stesso Assessorato e la Giunta regionale per la gestione della Fase 2 dell’emergenza coronavirus covid19 in Piemonte.

Il coordinatore del gruppo di lavoro, Ferruccio Fazio, già ministro della Salute e oggi sindaco di Garessio, ha rilevato come l’emergenza di oggi renda indispensabile agire immediatamente sul fronte della medicina territoriale, attraverso un percorso condiviso con tutti gli interlocutori del comparto, dai medici di medicina generale, agli infermieri, ai nuovi operatori delle Usca.

Negli interventi dei componenti della task force, Giovanni Di Perri, Guido Giustetto, Pietro Presti, Massimiliano Sciretti Franco Ripa e Alessandro Stecco, in primo piano il ruolo centrale di medici di medicina generale, pediatri, farmacisti, sistema di continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali per teleconsulenze, Usca, assistenza domiciliare programmata, ambulatori e sale di attesa, igienisti, epidemiologi, telemedicina e telemonitoraggio.

Del gruppo di lavoro farà anche parte Paola Brusa, segretario dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Torino.

«Come da indicazione del presidente Cirio – ha sintetizzato Fazio -, entro luglio presenteremo un piano organizzativo applicabile operativamente già a settembre. Nell’immediato, forniremo alla politica delle indicazioni tecniche e scientifiche sulle misure di contenimento sociale, in vista della scadenza del 3 maggio».

«E’ stato un incontro operativo e molto costruttivo – osserva l’assessore regionale, Luigi Genesio Icardi -, sono stati individuati tempi e metodi degli interventi che andranno messi in campo per ristrutturare il sistema sanitario territoriale, in modo da metterlo in grado di affrontare possibili ritorni dell’epidemia. Da questa esperienza emergenziale, dobbiamo ricavare l’opportunità di strutturare al meglio il sistema di cura sul territorio, che in questi anni è stato drammaticamente trascurato».

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di martedì 21 aprile

2.976 PAZIENTI GUARITI E 1.747 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 2.976 (208 in più di ieri): 269 (+7) in provincia di Alessandria, 111 (+12) in provincia di Asti, 149 (+35) in provincia di Biella, 307 (+21) in provincia di Cuneo, 241 (+11) in provincia di Novara, 1.530 (+113) in provincia di Torino, 158 (+5) in provincia di Vercelli, 170 (+4) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 provenienti da altre regioni.

Altri 1.747 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.524

Sono 71 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 18 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2.524 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 488 ad Alessandria, 130 ad Asti, 150 a Biella, 185 a Cuneo, 227 a Novara, 1.072 a Torino, 143 a Vercelli, 101 nel Verbano-Cusio-Ossola, 28 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 22.149 (+712 rispetto a ieri, un incremento rapportato al raddoppio del numero di tamponi eseguiti tra domenica, circa 3 mila e lunedì, quasi 6 mila), le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.962 in provincia di Alessandria, 1.234 in provincia di Asti, 809 in provincia di Biella, 2.128 in provincia di Cuneo, 2.031 in provincia di Novara, 10.699 in provincia di Torino, 996 in provincia di Vercelli, 947 nel Verbano-Cusio-Ossola, 218 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 125 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 291 (-10 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.195.

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.416.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 107.850, di cui 55.052 risultati negativi.

 VIA LIBERA AI TEST SIEROLOGICI SUL PERSONALE SANITARIO PIEMONTESE. L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «UN’INDAGINE FONDAMENTALE PER LA RIPIANIFICAZIONE DELLE MISURE DI CONTENIMENTO»

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato questa sera un piano di screening regionale con finalità epidemiologiche, finalizzato a verificare la risposta immunitaria nei confronti del coronavirus covid19 del personale del Servizio Sanitario Regionale, tramite l’effettuazione di test immunometrico IgG semi quantitativo.

L’analisi verrà estesa anche ai medici specialisti ambulatoriali e agli operatori del 118 che operano nel Servizio Sanitario Regionale, nonché ai medici convenzionati (medici di base, guardie mediche e pediatri di libera scelta).

Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, comunicando che per la realizzazione del piano è stato deciso l’acquisto di 70 mila test, secondo le indicazioni di un apposito gruppo di lavoro costituitosi nell’ambito del Comitato tecnico scientifico dell’Unità di crisi e composto da esperti di comprovata esperienza, tra i quali Rossana Cavallo, Umberto Dianzani, Francesco De Rosa, Flavio Boraso, Franco Ripa, Roberto Testi, Valeria Ghisetti e Gian Alfonso Cibinel, con la collaborazione del Servizio di riferimento regionale di epidemiologia per le malattie infettive (Seremi).

«Stiamo allertando le Aziende sanitarie per organizzare i prelievi di sangue del personale – osserva l’assessore Icardi -, l’effettuazione dei test avverrà mediante la rete dei laboratori pubblici non appena saranno disponibili le forniture acquisite, probabilmente già entro questa settimana. Dagli esiti di questa indagine, contiamo di ottenere preziose indicazioni ai fini della ripianificazione delle misure di contenimento dell’epidemia e della conseguente attività ospedaliera e territoriale del Servizio sanitario regionale».

 

Allerta pioggia, ma domani il tempo migliora

Fino a oggi è allerta gialla per il maltempo sul Piemonte occidentale, nelle province di Cuneo e Asti

Il  grave deficit idrico si riduce grazie alle piogge di questi giorni  ma si rischiano locali allagamenti e frane.  L’allerta gialla di tipo idraulico è limitata a ieri e oggi in due settori: la pianura cuneese e la Valle Tanaro. Un netto miglioramento totale è previsto mercoledì. I pluviometri delle stazioni dell’ Arpa hanno registrato le piogge più abbondanti nel Cuneese, con  40.8 millimetri a Viola, 38 a Peveragno e 36 a Barge.

 

(foto: il Torinese)

Acquistava mascherine in nero e le rivendeva (in nero) con ricarico del 300%

Non si è fatta mancare nulla una commerciante di Ivrea sorpresa dalla Guardia di Finanza di Torino in un’attività di compravendita “in nero” a tutto tondo

I Finanzieri del Gruppo di Ivrea hanno ricostruito, dopo una breve indagine, come la quarantenne, nonostante il suo ramo d’azienda prevedesse ben altro, si era data alla compravendita di mascherine ed altri presidi sanitari di grande richiesta in questo periodo.

La donna acquistava le mascherine da un grossista torinese; successivamente era lei stessa che le confezionava singolarmente, e, dopo aver raccolto gli ordini, le rivendeva a prezzi decisamente maggiorati, è stato accertato sino al 300% di ricarico.

La donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Ivrea per manovre speculative sulle merci.

La Guardia di Finanza di Torino raccomanda di porre la massima attenzione nell’acquisto dei dispositivi di protezione individuale; in questi giorni numerose aziende italiane hanno avviato delle produzioni lecite a prezzi concorrenziali che potranno garantire loro una ripartenza per il post emergenza.

Bar e ristoranti: dehors, ecco cosa cambia

Da Palazzo Civico / Il Consiglio Comunale ha approvato nella seduta di ieri una delibera che prevede la modifica all’articolo 16 del Regolamento 388, che disciplina l’installazione dei Dehors, approvato nell’agosto dello scorso anno ed entrato in vigore il primo gennaio di quest’anno. Il provvedimento riguarda la disciplina dei soli dehors stagionali.

La  disposizione, avente validità solo per l’anno 2020, ha la finalità di consentire ad un titolare di un pubblico esercizio di somministrazione che sia stato, per l’anno 2019,  in possesso di concessione per l’occupazione di suolo pubblico, o privato ad uso pubblico, con dehors stagionale, secondo quanto previsto dal precedente Regolamento Comunale n. 287, di presentare istanza di rinnovo della concessione stessa, al fine di reinstallare sul territorio la medesima struttura così come rappresentata nel progetto originario precedentemente autorizzato.

Il progetto dovrà aver ottenuto, nell’annualità precedente, un parere di conformità entro i termini previsti dalla previgente disciplina. 

Il periodo di occupazione richiesto potrà essere concesso con scadenza entro e non oltre la data del 30 novembre 2020; successivamente a tale data, le concessioni per la realizzazione di strutture dehors potranno essere rilasciate unicamente ai sensi di quanto previsto dal nuovo Regolamento Comunale n. 388.

Il provvedimento. illustrato dall’assessore al Commercio, Alberto Sacco, si è reso necessario per agevolare gli esercenti, a fronte delle difficoltà di adeguamento alle nuove normative, in questa fase emergenziale, che potranno così presentare istanza di rinnovo concessione di suolo pubblico attraverso una PEC, alla Circoscrizione di riferimento, corredata da autocertificazione che attesti che la struttura sarà installata in modo perfettamente rispondente al progetto originario, approvato con la normativa precedente.

Sacco ha anche annunciato che sono allo studio, in accordo non le associazioni di categoria, nuovi provvedimenti utili alla ripartenza del settore. Si sta, ad esempio, valutando la possibilità di rendere gratuita o ridotta la tassa di occupazione di suolo pubblico, sulla base degli incentivi governativi, o di valutare nuove aree pedonalizzabili, in relazione alla necessità di poter ampliare la superficie dei dehors.

(foto Barranca)

Arrestato marito violento

Un uomo sta tentando di forzare la porta di un appartamento in via Gropello con una serie di calci e pugni.

Urla, proferisce parole ingiuriose all’indirizzo della persona che si trova all’interno. Si tratta di sua moglie.
Per l’ennesima volta il marito, trentanovenne originario del Marocco, è rientrato ubriaco e colpisce la donna
con pugni alla testa e all’addome. Lei riesce con forza a spingerlo fuori dalla porta, ma l’uomo non si
rassegna. Un vicino assiste all’accaduto e richiede l’intervento delle forze dell’ordine. Giunto sul posto
personale del commissariato San Donato, il marocchino si dimostra nell’immediato violento con i poliziotti,
ingaggiando una breve colluttazione. Una volta bloccato, gli agenti raccolgono la testimonianza della vittima.
Denunciato una prima volta nel 2011, nuovamente denunciato ed arrestato nel 2018. In tale occasione
veniva emesso a carico del trentanovenne l’allontanamento dalla casa familiare ed un divieto di
avvicinamento. Sempre lo stesso anno gli veniva notificato l’ammonimento del Questore a tenere un
comportamento conforme alla legge. L’uomo è stato nuovamente arrestato per maltrattamenti in famiglia e
resistenza a pubblico ufficiale.

Torino, centinaia di morti negli ospizi

Negli ultimi 3 mesi nelle Rsa di Torino la mortalità “è stata di 102 casi a febbraio, 199 a marzo e 197 nei primi 18 giorni di aprile”.

I dati sono stati illustrati  nelle comunicazioni al Consiglio comunale di ieri dalla sindaca Chiara Appendino: “Stiamo cercando dei dati comparativi sulla mortalità a casa per persone con la stessa fascia di età degli ospiti delle Rsa:  ma è evidente che l’incremento è preoccupante”, ha aggiunto. Mettendo a raffronto i dati con  quelli disponibili per l’anno scorso, ha detto inoltre la sindaca che “registriamo per i mesi di marzo e aprile una differenza di 217 decessi, con soli 58 segnalati come positivi al Covid”.

Intanto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio ribadisce che l’ ”attenzione della Regione Piemonte nei confronti delle Rsa è sempre stata altissima”. Lo dice  ai microfoni di Sky  e ricorda che la prima ordinanza dedicata alle strutture per gli anziani risale al 23 febbraio. “E’ in corso un monitoraggio completo – aggiunge il  presidente. E con rigore si dovranno  accertare tutte le responsabilità perchè  tutela della salute è fondamentale, soprattutto quando si parla di persone fragili e anziane

 

Coronavirus, 293 contagi in più in Piemonte. I pazienti guariti sono 2768, ancora nuove vittime

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di lunedì 20 aprile

 

2.768 PAZIENTI GUARITI E 1.667 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 2.768 (143 in più di ieri): 262 (+29) in provincia di Alessandria, 99 (+1) in provincia di Asti, 114 (+10) in provincia di Biella, 286 (+11) in provincia di Cuneo, 230 (+11) in provincia di Novara, 1.417 (+58) in provincia di Torino, 153 (+14) in provincia di Vercelli, 166 (+8) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 1.667 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.453

Sono 74 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 17 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2.453 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 483 ad Alessandria, 123 ad Asti, 148 a Biella, 181 a Cuneo, 223 a Novara, 1.029 a Torino, 141 a Vercelli, 99 nel Verbano-Cusio-Ossola, 26 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 21.437 (+293 rispetto a ieri), le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.839 in provincia di Alessandria, 1.145 in provincia di Asti, 790 in provincia di Biella, 2.090 in provincia di Cuneo, 1.999 in provincia di Novara, 10.319 in provincia di Torino, 985 in provincia di Vercelli, 940 nel Verbano-Cusio-Ossola, 213 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 117 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 301 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.108.

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.140.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 102.082, di cui 51.725 risultati negativi.

Dal Consiglio notarile 16 mila mascherine all’Amedeo di Savoia

Sono state consegnate all’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino 16.000 mascherine FFP3 grazie alla generosità dei Notai di Torino, ma anche del Piemonte e della Valle d’Aosta. L’importante risultato è stato raggiunto grazie ai fondi raccolti in pochi giorni con l’iniziativa “Sigilliamo il virus” promossa dal Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Torino e Pinerolo finalizzata all’acquisto di presidi sanitari per l’Ospedale Amedeo di Savoia

“I medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario dell’Ospedale Amedeo di Savoia stanno lottando senza sosta contro la malattia e contro le carenze che, nei periodi di crisi, si acuiscono. Come cittadini e come Notai abbiamo pensato che fosse giusto intervenire per far sentire che siamo parte attiva della comunità. Alla raccolta fondi “Sigilliamo il virus” hanno con generosità contribuito non solo molti Notai del Distretto, ma anche Notai di Piemonte e Valle D’Aosta. Ringrazio chi ha contribuito economicamente, chi si è prodigato nell’organizzazione dell’iniziativa. L’obbiettivo è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione con Cardioteam Foundation Onlus, guidata dal Prof. Marco Diena che ci ha aiutati a trovare il materiale e che, a sua volta, ha raccolto fondi e acquistato presidi sanitari.

A un certo punto, quando tutto sembrava pronto per l’invio, il governo cinese ha sospeso le spedizioni perché alcune ditte avevano mandato in Spagna materiale non
idoneo; si è poi aggiunta la situazione degli Usa che ha fatto sì che molte spedizioni di materiale sanitario prendessero quella strada. Alla fine ce l’abbiamo fatta e per questo devo ringraziare chi si è dedicato a questa iniziativa, senza mai perdere la speranza né la calma anche quando le cose andavano male. E’ una bella pagina per il Notariato torinese e piemontese tutto della quale personalmente sono fiero e della quale devono andare fieri tutti coloro che in qualsiasi modo hanno contribuito.” Così Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio Notarile di Torino.

Mamma tenta di truffare la scuola

Denunciata dagli agenti del commissariato Mirafiori

In questo periodo di pandemia da Covid19, il Ministero della Pubblica Istruzione ha stanziato fondi per
l’acquisto di dispositivi informatici e per la connettività da dare in comodato d’uso agli studenti meno
abbienti a supporto della didattica a distanza.
Fa richiesta di tale sussidio la mamma di un’alunna iscritta in un istituto in zona Mirafiori Sud, dichiarando la
piena esistenza dei requisiti. Nel verificare le domande pervenute alla dirigenza scolastica, il personale
scopre che l’alunna non è una loro iscritta. L’Istituto segnala l’accaduto agli agenti del commissariato
Mirafiori che, in seguito ad indagini, appura come la bambina frequenti in realtà un altro istituto della zona.
La donna è stata denunciata in stato di libertà per le mendaci dichiarazioni rese.

Il Consiglio comunale condanna i disordini in corso Giulio Cesare

La sindaca Chiara Appendino aveva espresso la propria condanna dei fatti già ieri in serata attraverso i social network

Un gruppo di antagonisti hanno insultato e aggredito gli agenti di polizia intervenuti per arrestare un rapinatore che aveva strappato la catenina d’oro dal collo di un anziano

In  apertura della riunione odierna del Consiglio Comunale di Torino, il presidente della Sala Rossa, Francesco Sicari, a nome della Conferenza dei Capigruppo e di tutto il Consiglio comunale ha letto un messaggio con il quale si esprime “la più ferma condanna rispetto ai fatti di violenza che sono avvenuti nel primo pomeriggio di domenica 19 aprile, in corso Giulio Cesare. Nel difficile momento storico che tutti stiamo vivendo, ha affermato Sicari, è inaccettabile qualsiasi forma di violenza. Alla vittima della rapina e agli agenti di polizia rimasti feriti durante l’intervento, esprimo vicinanza a nome del Consiglio Comunale”.