CRONACA- Pagina 1556

Regole rispettate e flusso di passeggeri non oltre il 20 per cento sui mezzi gtt

I carichi di utenti nel primo giorno (ieri) di ripartenza non sono superiori al 20% sui mezzi di tutte le linee Gtt

L’azienda di trasporto pubblico torinese ha rilevato il 30-35% solo sulla linea del tram 4 nel tratto piazza Derna-via Bertola, dalla zona nord al centro storico.

In  metropolitana, la media è del 10%. Nessun assembramento alle fermate. Gtt -comunica che si è manifestato un “buon rispetto delle regole di salita e discesa e dei posti da lasciare liberi”.

Il personale ha rammentato ai passeggeri le nuove norme senza  difficoltà o problemi di alcun tipo.

 

(foto: il Torinese)

Neonata muore in culla per polmonite fulminante

Era nata solo il 5 aprile la piccola morta nei giorni scorsi a Torino

E’ stata con ogni probabilità vittima di una polmonite fulminante.

La neonata, di origine nigeriana, viveva con i suoi genitori in un appartamento di corso Palermo. Sono stati loro a chiamare i soccorsi quando hanno visto che la bambina stava male, ma non è stato possibile salvarla. Poiché in casa sono state trovate tracce di sangue è stata disposta un’autopsia che ha consentito di verificare le cause della morte. E’ stato escluso che la bimba fosse affetta da coronavirus.

La polizia municipale in campo con 400 agenti per la Fase 2

Sono stati oltre 400 gli agenti della polizia municipale impegnati ieri a Torino nei controlli durante il primo giorno della Fase 2

In particolare sono state impegnate 119 pattuglie con 238 agenti, 47 delle quali nei mercati, anche a Porta Palazzo appena riaperto. Nei  nei parchi della città, di nuovo aperti al pubblico,  10 pattuglie, 52 quelle per i controlli in strada e negli esercizi commerciali per il rispetto delle disposizioni di contenimento del contagio da coronavirus. Altre 10 hanno  effettuato servizi di presidio fisso alle fermate delle linee di bus e tram Gtt. In orario notturno sono state impegnate 18 pattuglie.

Nasce #Maninalto, un progetto  per insegnare ai bambini a lavarsi le mani

Mai come quest’anno la Giornata mondiale dell’igiene delle mani ha un senso, se si pensa al periodo di grave emergenza legata al Covid-19. Il Ministero della Salute ha emanato alcune disposizioni per difenderci e contenere la diffusione di COVID-19: primo tra tutti il “lavaggio delle mani”. L’O.M.S. ci ricorda che lavarsi le mani è l’arma più efficace per ridurre le infezioni ed il 5 maggio è stata scelta come data per la Giornata Internazionale dell’igiene delle mani.

Ora nasce #MANINALTO, un progetto dell’ospedale Mauriziano e dei Lions Club destinato alle scuole dell?infanzia e delle Primarie per insegnare ai bambini a lavarsi le mani, ovvero un’azione educativa rivolta ai piccoli delle scuole, che coinvolge genitori ed insegnanti sotto forma di gioco del teatro sociale per abituare i nostri figli al gesto del lavarsi le mani in modo corretto ed efficace.

#MANINALTO ha per attori alcuni simpatici ed originali personaggi, quali il Dottor Gel, Sherlock Soap e le sue due agenti “Milavo” e “Lemani”, nati da un’idea dell’Associazione culturale Compagnia del Caffè di Torino (fondatrice Sara Bagnato) ed ora anche reinterpretata da operatori sanitari del gruppo salutearte che accompagnano i piccoli protagonisti in una avvincente indagine.

Il progetto, articolato in tre incontri formativi, è stato riadattato alle urgenti misure sanitarie restrittive che hanno obbligato alla sospensione degli incontri scolastici. Si è però sfruttato con successo il nuovo format di educazione a distanza.

Utilizzando un video appositamente creato dal gruppo salutearte https://www.youtube.com/watch?v=V72HF814P-Y (in cui Dottor Gel, Sherlock Soap e gli agenti Milavo e Lemani fanno vedere i corretti movimenti del lavaggio delle mani), nonché il materiale didattico in formato power point, gli insegnanti hanno creato, per i loro piccoli alunni, delle video-lezioni incentrate sul lavaggio delle mani.

Ideatore del progetto il dottor Salvatore Piazza, chirurgo vascolare dell’ospedale Mauriziano di Torino e socio del Lions Club Torino Solferino, che, insieme ad altri nove club del distretto 108 IA1 (Governatore dottor Libero Zannino), promuovono e sostengono #MANINALTO.

Le scuole aderenti all’iniziativa sono state:  Istituto comprensivo statale Alvaro – Gobetti di Torino, Istituto Comprensivo statale Vivaldi – Murialdo di Torino, Istituto Comprensivo statale Aristide Gabelli di Torino, Scuola Primaria Pestalozzi di Torino, Scuola paritaria materna San Michele Arcangelo di Mappano, Scuola Primaria Don Fontan di Bardonecchia, Scuola BEST (Bilingual European School) di Torino, Scuola paritaria Protette San Giuseppe di Torino, Istituto Comprensivo di Cumiana.

Segue il progetto l’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino (Direttore Generale dottor Maurizio Dall’Acqua) col gruppo aziendale salutearte Mauriziano (referente dottor Pino Fiumanò), garante per la metodologia di teatro sociale e di comunità, best practice europea, anche nei contesti sanitari ed educativi, per le buone pratiche che promuovono la salute ed il ben-essere attraverso l’arte ed il teatro.

#MANINALTO nasce attorno ad una consapevolezza emersa dai recenti progressi scientifici delle neuroscienze: il nostro cervello è fatto per trarre maggiore profitto più da quello che “facciamo”, meglio se in un contesto giocoso e di condivisione (il fare, l’esperienza condivisa), che non da quello che sentiamo e ascoltiamo (la lezione frontale, la teoria).

La drammatica esperienza sanitaria Covid 19 ha cambiato il nostro modo di vivere; il semplice gesto del lavaggio delle mani rimarrà di importanza fondamentale nelle nostre misure di prevenzione; il progetto #MANINALTO proseguirà negli anni con la formazione educativa dei nostri bambini, i futuri adulti, anche eventualmente con delle video – lezioni mediate dagli insegnanti.

Coronavirus: in Piemonte i pazienti guariti sono oltre 6300, altre 22 vittime

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 17 di lunedì 4 maggio

Da oggi i dati forniti nel bollettino quotidiano saranno quelli rilevati dalla piattaforma COVID PIEMONTE alle ore 12.00, anziché alle ore 17.00, come avvenuto fino a ieri. Il cambiamento è dettato dall’esigenza di uniformare i dati forniti quotidianamente al Dipartimento nazionale della Protezione civile e al Ministero della Salute a quelli comunicati agli organi di informazione. Pertanto i dati di oggi non sono raffrontabili con quelli di ieri. Da domani sarà di nuovo possibile un confronto preciso dei numeri.

6.318 PAZIENTI GUARITI E 2.556 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 6.318: 518 in provincia di Alessandria, 261 in provincia di Asti, 340 in provincia di Biella, 704 in provincia di Cuneo, 537 in provincia di Novara, 3.245 in provincia di Torino, 290 in provincia di Vercelli , 356 nel Verbano-Cusio-Ossola, 67 provenienti da altre regioni.

Altri 2.556 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.186

Sono 22 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati oggi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.186 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 577 ad Alessandria, 188 ad Asti, 165 a Biella, 259 a Cuneo, 265 a Novara, 1.422 a Torino, 164 a Vercelli, 113 nel Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 27.622 le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.593 in provincia di Alessandria, 1.623 in provincia di Asti, 992 in provincia di Biella, 2.553 in provincia di Cuneo, 2.377 in provincia di Novara, 13.916 in provincia di Torino, 1.145 in provincia di Vercelli, 1.065 nel Verbano-Cusio-Ossola, 247 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 111 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 161.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2391.

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.010.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 176.078 , di cui 96.021 risultati negativi.

Ambulanti in piazza: “Vogliamo lavorare, non siamo di serie B”

E’ senza dubbio la prima manifestazione di piazza, e non solo a Torino, dopo la parziale ripartenza del 4 maggio a Torino

Tra i duecento manifestanti in piazza Castello questa mattina c’erano soprattutto ambulanti extralimentari, quelli che ancora non possono vendere al mercato.

Si sono radunati con striscioni e bandiere sotto la sede della Regione: “Vogliamo lavorare il governatore e Conte ci devono ascoltare. Noi non siamo una categoria di serie B”.

(foto: il Torinese)

Maxi rissa in Barriera, chiesti posti fissi di polizia

Dopo la Maxirissa di pomeriggio, in corso Giulio Cesare all’ angolo con corso Novara, il presidente della Circoscrizione Luca Deri chiede posti fissi di polizia nella zona

Dopo i disordini delle settimane scorse ieri una cinquantina di persone, soprattutto cittadini di origini africane hanno dato vita a una lite per una bicicletta contesa.

In  strada un centinaio di persone e una decina di volanti della polizia.

Norme covid, pusher “in regola”: consegnavano droga entro i 200 metri di distanza

Delivery della droga:  per evitare le multe ai clienti consegnavano entro 200 metri dalle loro case: arrestati due pusher Fermati dai carabinieri durante i controlli per il rispetto delle prescrizioni connesse all’emergenza sanitaria

Per evitare le multe ai loro clienti e soprattutto per non perderli spacciavano nell’arco di 200 metri dalle loro case. Sono stati fermati dai carabinieri della Stazione di Caselle  durante i controlli per il rispetto delle prescrizioni connesse all’emergenza sanitaria.
Due italiani, di 19 e 22 anni,  di Caselle e Cafasse, con precedenti penali, nascondevano in macchina 90 g di marijuana e 1600 € in contanti.
Le successive indagini hanno permesso di individuare la base logistica della coppia di spacciatori, un garage a Cafasse dove i carabinieri hanno trovato 800 grammi, tra marijuana e hashish.
(foto archivio)

Lavoro nero, contraffazione, reati ambientali nella fabbrica dell’illegalità

Oltre 1.500 metri quadri di illegalità: dalla contraffazione ai reati ambientali, dal lavoro nero ad un’intera area adibita a officina abusiva.

È il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza di Torino a San Gillio, comune del torinese, che ha portato alla denuncia di due persone e al sequestro di 15.000 pezzi di ricambio per auto contraffatti riportanti il marchio di una prestigiosa casa automobilistica.   

I Finanzieri della Compagnia di Susa, che hanno condotto l’intervento coordinati dalla Procura della Repubblica Torinese, hanno individuato il capannone nelle campagne di San Gillio, su un’area estesa circa 1.500 metri quadri. Nello stabile, apparentemente abbandonato, si poteva accedere solamente da un ingresso defilato situato nel retro del capannone e difficilmente visibile.

All’interno una vera e propria industria del falso ma non solo. L’imprenditore, un cinquantenne di La Cassa (TO), si era creato la sua attività illegale dove produceva migliaia di pezzi di ricambio per auto e accessori tutti riportanti il marchio della nota casa automobilistica, ovviamente ignara e parte lesa nella vicenda. Macchinari, attrezzature, tutto era allestito e organizzato per soddisfare le centinaia di ordini che quotidianamente l’imprenditore riceveva dai clienti.

L’uomo si era anche creato una sua nicchia di clienti tra gli appassionati di auto d’epoca; tra i pezzi di ricambio sequestrati dai Finanzieri, infatti, numerosi erano gli articoli dedicati alle autovetture oramai vintage ma con un importante platea di intenditori visto anche il considerevole numero di commesse che l’azienda riceveva, non solo dal Piemonte, ma da tutta Italia; dalla Lombardia alla Sicilia, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia.

Nel corso dell’intervento sono state anche riscontrate gravi anomalie per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti e dei residui della lavorazione: una porzione dello stabile, infatti, era stata destinata allo stoccaggio dei rifiuti pericolosi rinvenuti ammassati all’interno del capannone che, tra l’altro, aveva la sua copertura in amianto. All’interno dello stabile anche un’area destinata ad officina per le riparazioni delle autovetture, ovviamente abusiva così cosi come “in nero” era impiegato il personale trovato al lavoro. Oltre 1.000 pezzi di motori e 24 tra macchinari attrezzature per la riparazione delle auto sono stati sequestrati. Insomma, un’attività illegale sotto tutti i profili.

Ora tutta l’area è stata sequestrata mentre sono circa 15.000 i ricambi falsi cautelati dai Finanzieri, unitamente ai macchinari e alle attrezzature utilizzate per l’attività illecita.

Particolare che va ad aggravare la posizione dell’indagato, è rappresentato dal fatto che mentre la maggior parte delle aziende oneste sono chiuse nel pieno rispetto dei provvedimenti a contrasto del COOVID 19, l’uomo continuava a svolgere, la sua “attività” in maniera incessante non curante delle restrizioni in vigore. Ed è per questo che a suo carico, oltre alle varie denunce accumulate, si sono aggiunte le sanzioni per la “mobilità non giustificata”, che hanno coinvolto anche il personale trovato all’interno dell’azienda.

L’imprenditore, già noto alle forze dell’ordine per altre passate vicende, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torino per una lunga serie di reati che vanno dalla contraffazione alla frode in commercio dai reati ambientali sino alla ricettazione.

Torino e il Piemonte ripartono con 900 mila lavoratori

Torino e il Piemonte ripartono da oggi. Riaprono librerie, cartolerie, negozi di abbigliamento per bambini,  studi professionali, e anche gli hotel sebbene non sia ancora consentito viaggiare tra una regione e l’altra.

Si calcola che circa 900 mila lavoratori, sparsi in 250 mila aziende e attività di vario genere, oggi riprendano la propria attività: più o meno il 70 per cento del totale. Naturalmente bisognerà rispettare le distanze di sicurezza e le norme di protezione dai contagi.

L’ordinanza firmata dal governatore  Cirio prevede  l’obbligo di indossare la mascherina  in tutti i luoghi chiusi con accesso al pubblico. Nei negozi la indosseranno i clienti e i venditori dovranno avere anche i guanti.  Sui mezzi pubblici i posti saranno limitati e segnalati da appositi adesivi e in metropolitana sono indicati percorsi differenziati in entrata e in uscita nelle stazioni. Vietati gli assembramenti e consentita l’attività singola sportiva e motoria. Per andare a far visita ai cosiddetti congiunti bisognerà indossare la mascherina.

A Torino il traffico stradale è visibilmente aumentato.