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Aggredisce la compagna e le distrugge il cellulare

Arrestato dalla Polizia di Stato fidanzato violento

Un altro “codice rosso” per i poliziotti delle Volanti lo scorso martedì notte: una donna di 45 anni
chiede aiuto al 112 NUE perché il compagno, durante una delle non rare liti, le ha portato via il
cellulare, lo ha poi spaccato contro il muro, per poi sputarle in faccia e morderla. La vittima,
all’arrivo della pattuglia di polizia, recava ben visibili sul braccio i segni della aggressione appena
avvenuta. L’uomo, un cittadino italiano di 39 anni, era ancora nei pressi della porta d’ingresso
dell’abitazione e veniva immediatamente fermato. Dal racconto della donna, si evince una
situazione di violenze che andavano avanti da circa un anno, dal momento in cui era iniziata la loro
convivenza. L’uomo, durante i suoi imprevedibili scatti d’ira, ha più volte morso la compagna,
apostrofandola con epiteti di ogni genere. La sua ira non risparmiava i locali; infatti, spesso si è reso
autore del danneggiamento di mobili e suppellettili presenti in casa ed anche di parti condominiali.
Nonostante nei mesi scorsi sia stato colpito da Avviso Orale del Questore di Torino a mantenere un
comportamento conforme alla Legge nonché ad astenersi da qualsiasi atteggiamento violento nei
confronti della compagna e dei suoi prossimi congiunti, la sua condotta non è cambiata. L’uomo è
stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.

L’appello dei piccoli Comuni per il trasporto scolastico

Sono tante le difficoltà che la Fase 2 della emergenza sanitaria legata al Covid-19 sta mostrando in Piemonte, tra queste il trasporto scolastico e le relative spese a carico degli enti appaltatori, a cui fa riferimento la lettera indirizzata alla Regione Piemonte da parte di Franco Cominetto, Sindaco di Burolo e Presidente Direttivo ANPCI Città Metropolitana di Torino.

“Ho dato voce alle piccole realtà comunali, che sono il tessuto prezioso della nostra Regione, – spiega il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni Piemontesi Cominetto – per portare alla luce la difficoltà che un articolo (92 comma bis) della Legge n°27 del 24 aprile 2020 sta arrecando.

Secondo un emendamento approvato, l’appaltatore del servizio di trasporto scolastico deve provvedere al pagamento dell’intero costo annuo del servizio, nonostante l’interruzione dello stesso. Laddove gli enti appaltatori sono i nostri Comuni è chiaro che nessuno si può rivolgere ai fruitori per farsi pagare un servizio non utilizzato e va da sé che sarebbero nuovamente gli stessi enti a sobbarcarsi un impegno di spesa, che procurerebbe non poche criticità alle già provate casse Comunali”.

A raccogliere l’appello di Franco Cominetto il Consigliere regionale del Gruppo Lega Salvini Piemonte Andrea Cane: “Conosco da vicino la situazione dei piccoli Comuni – interviene Andrea Cane, che per il Carroccio si occupa di Enti Locali e vive a Ingria, il più piccolo paese Canavesano – e sono conscio che i bilanci non si possono permettere esborsi di questo genere. Darò tutto il mio contributo per portare al Governo Centrale e al Ministero di competenza, l’istanza dell’ANPCI. Le casse Comunali sono vuote da anni, i trasferimenti statali sono al minimo, mentre i Comuni sono sempre la nostra avanguardia amministrativa sul territorio. Un circolo vizioso da cui vogliamo uscire, perchè se pagano i Comuni pagano i cittadini: questo la Lega non lo permetterà!”

Piena del Po ai Murazzi

Il Po è uscito dagli argini al  ponte Balbis, e in serata si attende la piena ai Murazzi, che sono stati  chiusi dal pomeriggio.

Oggi l’Arpa ha  emesso un’allerta gialla per il tratto torinese del fiume anche se l’ondata di piena, frutto delle piogge dei giorni scorsi non dovrebbe causare  danni.

 

(Foto Liguori)

Coronavirus, verso i 12 mila guariti. In calo la curva dei contagi, 18 nuove vittime

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 17 di domenica 17 maggio

11.975 PAZIENTI GUARITI E 3.739 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 11.975 (+428 rispetto a ieri): 1090 (+29) in provincia di Alessandria, 482 (+22) in provincia di Asti, 525 (+2) in provincia di Biella, 1232 (+49) in provincia di Cuneo, 1038 (+12) in provincia di Novara, 6328 (+258) in provincia di Torino, 557 (+27) in provincia di Vercelli, 619 (+29) nel Verbano-Cusio-Ossola, 104 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 3.739 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3612

Sono 18 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3612 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 617 Alessandria, 217 Asti, 176 Biella, 336 Cuneo, 309 Novara, 1608 Torino, 197 Vercelli, 122 Verbano-Cusio-Ossola, 30 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 29.547 (+64 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3796 in provincia di Alessandria, 1748 in provincia di Asti, 1023 in provincia di Biella, 2688 in provincia di Cuneo, 2574 in provincia di Novara, 15.025 in provincia di Torino, 1248 in provincia di Vercelli, 1100 nel Verbano-Cusio-Ossola, 254 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 91 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 101 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1620 (+58 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 8500.

I tamponi diagnostici finora processati sono 249.371, di cui 138.585 risultati negativi.

Giornata contro l’omofobia, l’intervento della sindaca

La sindaca Chiara Appendino interviene con un post su Facebook sulla Giornata mondiale contro l’omofobia, bifobia e transfobia

“Il movimento Lgbtqi italiano, nato a Torino quasi cinquant’anni fa, ha costruito a fatica un grande cambiamento culturale e sociale in questo Paese. Ci ha reso tutte e tutti più libere e liberi, e nella giornata di oggi è importante che si sappia che sono, siamo, dalla loro parte”.  A proposito delle discriminazioni e violenze aggiunge:  “un dramma che si consuma ogni giorno, spesso in silenzio, dal momento che oltre il 76% delle persone dichiara di non sporgere denuncia per sfiducia o paura. A tutto questo bisogna dire basta, con forza. Devono farlo le Istituzioni, portando avanti una legge severa contro questi crimini, una legge che riconosca la necessità di fare formazione e informazione già a partire dalle scuole”.

Il governatore Cirio: “Il Piemonte oggi non è a rischio”

Per il governatore Cirio il Piemonte “non è una regione a rischio: abbiamo tutti i parametri a posto. Oggi il rapporto R con zero, è a quota 0,34, quindi decisamente al di sotto dei livelli di guardia. Se c’è uno slittamento di qualche giorno per alcune attività dipende solo dal fatto che da noi il contagio si è diffuso più tardi”

E’ quanto dice oggi il presidente del Piemonte al quotidiano La Stampa, a proposito delle riaperture dilazionate di alcune tipologie di negozi e attività (come bar, ristoranti e ambulanti) oltre il 18 maggio.

“Quella di un Piemonte fermo perché malato è  è un’immagine  fuorviante – aggiunge Cirio – tanto è vero che al momento  in tutto il Paese le tre regioni che il governo e il comitato tecnico scientifico ritengono  sorvegliate speciali sono Lombardia, Umbria e Molise”.

Stoppato il “centro spaccio” dei pusher ai giardinetti

Intensificati i controlli dei Carabinieri nelfine settimana

Arrestati 3 rapinatori e 5 pusher, chiusa una piazza di spaccio nei giardinetti pubblici cittadini di via Giacchino.

Rapinatori solitari

Pinerolo, a caccia di donne sole, carabinieri arrestano pericoloso rapinatore solitario armato di pistola e seghetto

Andava a caccia di donne sole per poterle rapinare. Un italiano di 58 anni, armato di un seghetto artigianale e di una pistola scenica, ha tentato di rapinare tre donne che ha incontrato in strada, tra Pinasca e Pinerolo, nel torinese. La prima aggressione è avvenuta ilmattino presto a Pinerolo, in via Virginio, nei confronti di una donna di 56 anni del luogo, che è però riuscita a fuggire avvisando subito il 112. La seconda aggressione è avvenuta poco dopo, in via Buniva, dove il rapinatore solitario si è avvicinato ad una 34enne e l’ha minacciata con il seghetto, ma anche in questo caso la vittima è scampata al pericolo avvisando una gazzella dei CC in transito. Il rapinatore poi si è spostato nella vicina Pinasca, tentando l’ennesimo colpo ai danni di una 61enne che stava camminando nelle vie del centro, ma i militari dell’Arma di Pinerolo erano già sulle sue tracce e sono riusciti a bloccarlo in tempo, sequestrando la pistola priva di tappo rosso ed il seghetto artigianale. Riconosciuto come l’autore di tutte e tre le tentate rapine, è stato arrestato.

A Torino, un altro rapinatore solitario di 42 anni è stato fermato dai Carabinieri della Compagnia Torino San Carloche lo hanno individuato quale autore di una tentata rapina ai danni di un giovane in via Garibaldi.

La vittima è stata avvicinata dal rapinatore ed è stato minacciato verbalmente per la consegna del proprioportafoglio. Il giovane è riuscito a scappare, chiedendo aiuto ai militari del 1° Reggimento CC Piemonte di servizio a Piazza Castello, fornendo indicazioni precise per rintracciare l’autore del reato, bloccato dopo un breve inseguimento a piedi in via Monte di Pietà.

Rapina e violenza sessuale

Sempre nel centro abitato di Torino, nel quartiere Aurora, una pattuglia del nucleo radiomobile ha arrestato un nigeriano di 21 anni che con la scusa di dover prelevare effetti personali è entrato in casa dell’ex compagna, una connazionale, ha tentato prima di violentarla e dopo l’ha colpirla con alcuni pugni e je ha rubato 50 euro. La donna è stata accompagnata  all’ospedale “Maria Vittoria per essere medicata , per ecchimosi ed escoriazioni alle braccia e al collo, con prognosi di giorni 21. L’uomo dovrà ora rispondere di rapina e tentata violenza sessuale.

Spaccio di droga

Nei giardini pubblici di via Giacchino, tra i quartiericittadini di Barriera Milano e Aurora, è stata invece sgominata dai carabinieri della compagnia Torino Oltredora una banda di quattro spacciatori che aveva acquisito il monopolio degli stupefacenti nella zona. La vedetta, il guardiano del deposito, lo spacciatore e l’esattore, tutti e quattro nordafricani e ben organizzati nell’attività di spaccio: uno era deputato alla sorveglianza dello stupefacente, un altro faceva da palo al fine di verificare l’arrivo delle forze dell’ordine, un altro raccoglieva le ordinazioni e il denaro e l’ultimo dei 4distribuiva lo stupefacente.

I militari della locale Stazione, avvisati da molti residentiesasperati, si sono mimetizzati mettendosi in borghese, per compiere un prolungato servizio di osservazione che potesse documentare lo smercio di dosi. Così è stato ed è allora scattata l’operazione con i colleghi in uniforme, che ha consentito di bloccare i 4 spacciatori e recuperare 50 grammi di hashish nascosti all’interno di una cassonetto della nettezza urbana.

A Pianezza, infine, 3 carabinieri della locale Arma hanno arrestato in flagranza un pusher del 58, sorpreso a cedere una dose di cocaina a un giovane del luogo. La successiva perquisizione personale e domiciliare ha consentito di rinvenire ulteriori 5 dosi della stessa sostanza, nonché la somma di € 1565, provento dell’attività illecita.

Lunedì riaprono nove uffici postali

Dal 18 maggio saranno nuovamente aperti al pubblico diversi uffici del torinese

                            

 Continua il progressivo ripristino orario degli Uffici Postali in provincia di Torino. Dopo la temporanea rimodulazione resasi necessaria allo scoppiare della pandemia di COVID del mese di marzo, Poste Italiane ha provveduto ad aumentare gradualmente le aperture degli Uffici Postali già a partire dallo scorso 26 marzo in coincidenza con il pagamento delle pensioni, fino ad arrivare al quasi completamento delle riaperture sia nella città di Torino che nella sua provincia.

 

Dal 18 maggio, infatti, saranno nuovamente aperti al pubblico, tutti i giorni, gli Uffici Postali di  Borgata Paradiso di Collegno, Leumann, Nichelino 2, in Via Alcide De Gasperi 7, Torino 43, in Via Gaspare Spontini 23, Torino 45, in Corso Siracusa 182, Torino 31, in Via Stradella 197, Torino 4, in Corso Palermo 55, Torino 15, in Via San Quintino 35/F e Torino 27, in Via Enrico D’Ovidio 8.

 

La riapertura degli Uffici Postali della provincia di Torino è stata possibile anche grazie all’adozione di idonee misure di sicurezza come, ad esempio, l’installazione di pannelli schermanti in plexiglass negli uffici postali con il bancone ribassato e il posizionamento di strisce di sicurezza che garantiscano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro, nonché di accurate procedure di sanificazione delle sedi realizzate a tutela della salute di dipendenti e cittadini.

 

In provincia di Torino sono disponibili anche 202 ATM Postamat che consentono ai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista dei movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, accanto al pagamento delle principali utenze e dei bollettini di conto corrente postale.

 

Poste Italiane invita i cittadini ad entrare negli uffici postali esclusivamente per compiere operazioni essenziali e indifferibili e ove possibile, dotati di misure di protezione personale come guanti e mascherina mantenendo obbligatoriamente le distanze di sicurezza, all’esterno e all’interno dei locali.

 

Ulteriori informazioni sulle aperture e sulle disponibilità orarie degli Uffici Postali sono reperibili sul sito internet www.poste.it

 

Ecco tutte le riaperture a Torino e in Piemonte

Questo il riassunto delle riaperture in Piemonte, previste nell’ordinanza che il presidente della Regione, Alberto Cirio, firmerà nelle prossime ore e che sarà pubblicata sul sito della Regione.

* Da lunedì 18 maggio anche in Piemonte riapriranno tutti i negozi al dettaglio, i saloni per parrucchieri, i centri estetici, gli studi di tatuaggio e piercing e tutti i servizi per gli animali (oltre alle toelettature già attive potranno riprendere l’attività i dog sitter, le pensioni e l’addestramento).
Sempre da lunedì riapriranno anche tutte le altre strutture ricettive al momento ancora chiuse e i musei.

*Dal 18 maggio saranno consentiti anche tutti gli sport all’aria aperta in forma individuale o in coppia con il proprio istruttore, purché sempre nel rispetto delle distanze e delle relative disposizioni di sicurezza.

* Dal 20 maggio torneranno invece operativi nei mercati anche i banchi extralimentari, per consentire i tempi di adeguamento alle nuove linee guida per la sicurezza e permettere ai Comuni di tracciare i nuovi spazi sulle aree mercatali.

* I bar e i ristoranti e le altre attività di somministrazione alimenti riapriranno in Piemonte dal 23 maggio. Una data posticipata di qualche giorno rispetto a quella nazionale per contemperare le esigenze di cautela con quella di consentire alle attività di ristorazione l’adeguamento alle linee guida definite insieme al governo per la riapertura in sicurezza.

“Abbiamo ottenuto un grande risultato – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio Vittoria Poggio – perché era importante aprire e farlo in sicurezza, ma rendendo anche sostenibile la ripartenza con regole attuabili e che non uccidessero le nostre attività. Ci abbiamo lavorato con le altre Regioni in tutti questi giorni ed oggi abbiamo linee guida con cui possiamo guardare positivamente al futuro perché il Piemonte vuole aprire tutto, ma vuole aprire per sempre”.

Il Comune concede a bar e ristoranti di ampliare i dehors

La Giunta Comunale – a seguito della grave situazione emergenziale creata dal Covid 19 che ha imposto misure restrittive che impattano sull’economia cittadina – su proposta dell’assessore al Commercio, Turismo, Attività Produttive e Sviluppo Economico Alberto Sacco, di concerto con l’assessore al Bilancio, Tributi, Personale, Servizi Demografici Sergio Rolando, ha approvato un piano straordinario di occupazione del suolo pubblico.

Per far fronte alla necessità che la ripresa delle attività avvenga nel modo più semplice e veloce possibile, l’Amministrazione ha quindi deciso di offrire, in via straordinaria e temporanea, in deroga alla normativa vigente, la possibilità per la maggior parte degli esercizi di ampliare la superficie destinata alla clientela, usufruendo dello spazio pubblico, in modo tale da evitare che la necessità del mantenimento delle misure di distanziamento sociale si ripercuota sul volume di affari, minando la sostenibilità economica delle aziende.

Con il nuovo provvedimento tutti gli operatori economici che dispongono di locali che si affacciano sulla strada e che hanno una superficie lorda complessiva inferiore a 250 metri quadrati potranno occupare davanti al loro esercizio – anche se separato dalla viabilità e rispettando le condizioni di sicurezza previste dal Codice della strada – il suolo pubblico in misura congrua e comunque non superiore a 60 metri quadrati. Il rispetto del requisito relativo alla superficie massima del locale non è richiesto per gli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande.

L’occupazione straordinaria del suolo pubblico sarà consentita sino al 30 novembre 2020 e gli esercenti non saranno soggetti al pagamento della COSAP.

Per poter ampliare la propria attività su suolo pubblico sarà sufficiente inoltrare una comunicazione tramite PEC con la quale il titolare dell’attività indicherà le finalità, l’estensione e le modalità dell’occupazione e, sotto forma di Dichiarazione Sostitutiva di atto di notorietà (rilasciata ai sensi dell’art.47 del D.P.R. 445/2000), assicurerà l’osservanza delle norme di legge, la garanzia del rispetto delle esigenze di mobilità per le persone con disabilità e la piena salvaguardia dei diritti di terzi, sollevando così la Città da ogni responsabilità.

La ricevuta della Pec sarà sufficiente per occupare il suolo pubblico. L’esercente però dovrà conservare nella sede in cui l’attività è esercitata copia della comunicazione inoltrata nonché atto scritto che attesti il nulla osta all’occupazione del suolo da parte degli esercizi e degli stabili ubicati in un diverso condominio eventualmente confinanti con l’attività.

Lo stesso procedimento semplificato e temporaneo potrà essere utilizzato anche dai titolari di un pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande che potranno occupare il suolo pubblico, nella stessa misura massima di 60 metri quadrati, o ampliare nella stessa misura l’occupazione del suolo pubblico oltre alle aree già concesse per allestimento di dehors. Anche in questi casi l’occupazione sarà consentita sulla base di una Comunicazione da inoltrare a mezzo PEC in analogia a quanto suindicato.

Il provvedimento introduce, inoltre, una disposizione tesa a semplificare il procedimento per il rilascio di concessione per nuovi dehors della tipologia D1 o D2 ai sensi del Regolamento Comunale in materia vigente prevedendo che l’istruttoria conseguente all’istanza formale di concessione di occupazione suolo pubblico, possa essere sostituita dalla presentazione, in allegato all’istanza, della dichiarazione – a firma di un professionista abilitato – che attesti la piena rispondenza del progetto (che comunque dovrà essere allegato nella sua forma grafica, a tutte, nessuna esclusa, le prescrizioni contenute nelle Norme Tecniche – Allegato A al Regolamento Comunale n. 388).

Inizialmente, vista la natura sperimentale della procedura, la Polizia Municipale effettuerà controlli diffidando l’operatore commerciale a sanare immediatamente eventuali irregolarità. Successivamente, gli agenti effettueranno un ulteriore sopralluogo e, nel caso permangano irregolarità, sanzioneranno gli esercenti e ne daranno comunicazione agli uffici competenti per i provvedimenti di loro competenza.

L’atto passerà in Consiglio Comunale per l’approvazione.

(dall’ufficio stampa di Palazzo Civico)