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Dal 2 novembre alle superiori didattica a distanza e mezzi pubblici pieni al 50 per cento

Firmata dal presidente Cirio un’ordinanza che sarà in vigore dal 2 novembre

È stata appena firmata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio una nuova ordinanza che sarà in vigore da lunedì 2 novembre su tutto il territorio regionale.

Nelle scuole superiori l’attività didattica in presenza è sospesa e sostituita dalla didattica digitale a distanza per tutte le classi del ciclo di istruzione, fatte salve le attività curriculari di laboratorio previste dai rispettivi ordinamenti didattici e la frequenza in presenza degli alunni con bisogni educativi speciali.

Sempre da lunedì prossimo per il trasporto pubblico di linea urbano, extraurbano e ferroviario di competenza della Regione Piemonte è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50% dei posti previsti dalla carta di circolazione del singolo mezzo, con utilizzo prioritario dei posti seduti, demandando, per il trasporto di linea urbano, agli organi competenti – entro il 4 novembre 2020 – l’introduzione di servizi aggiuntivi a carico della Regione Piemonte, laddove in base ai dati riscontrati emergano particolari esigenze.

“Non possiamo ignorare che gli assembramenti e le criticità più grandi si stanno riscontrando sui mezzi pubblici con l’enorme rischio che questo comporta – sottolinea il presidente Cirio -. Non vogliamo un lockdown per il Piemonte e per questo dobbiamo intervenire con misure mirate, per rispetto dello sforzo e dei sacrifici che i nostri imprenditori e ogni singolo cittadino piemontese stanno facendo ormai da mesi, ma anche e soprattutto per tutelare i nostri figli, i nostri nonni e con loro tutti gli affetti più cari”.

L’ordinanza è valida fino al 24 novembre 2020.

In arrivo dall’Europa 34 milioni per i danni dell’alluvione

Il Fondo di Solidarietà UE finanzierà 315 interventi in tutto il Piemonte per gli eventi dello scorso anno. Videocollegamento tra il presidente Cirio e il commissario Ue Gentiloni per l’alluvione del 2-3 ottobre.

  

Tempi rapidi e semplificazione burocratica per i fondi europei richiesti e ottenuti dalla Regione Piemonte, in collaborazione con la Protezione Civile Nazionale, per gli interventi di ripristino della funzionalità idraulica nei territori colpiti dalle alluvioni di ottobre e novembre 2019. Complessivamente le somme stanziate dal Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea ammontano ad oltre 34 milioni per la copertura economica di 315 interventi tutto il Piemonte. Dal momento dello stanziamento i Comuni hanno 18 mesi per realizzare e rendicontare i lavori.

 

«Stiamo parlando di cifre molto importanti – ha sottolineato l’assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile Marco Gabusi – che si vanno a sommare agli stanziamenti del Dipartimento della Protezione civile, dando così la serenità ai Comuni e agli Enti gestori di poter realizzare i lavori di messa in sicurezza necessari per il territorio. Un risultato importante per le zone colpite dalle alluvioni, che possono così contare su una copertura economica certa e dai tempi rapidi. Un risultato, ci tengo a sottolinearlo, ottenuto grazie alla tenacia e alla competenza di tutti gli uffici che hanno lavorato con grande impegno nonostante il periodo difficile e alla volontà della Regione Piemonte di accelerare e semplificare il più possibile le procedure. Stiamo verificando l’attivazione della medesima procedura per gli eventi del 2/3 ottobre 2020».

 

Nelle scorse settimane il presidente della Regione Alberto Cirio ha portato all’attenzione dell’Unione Europea anche le conseguenze della nuova alluvione che ha colpito il Piemonte il 2 e 3 ottobre. Il Governatore piemontese si è recato personalmente a Bruxelles per incontrare la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e i commissari al Bilancio, Johannes Hahn, e all’Economia, Paolo Gentiloni, ai quali ha chiesto nuovamente l’attivazione del Fondo di Solidarietà Europeo per la ricostruzione dei territori alluvionato.

Il Piemonte farà da capofila anche per la Liguria e le francesi Rodano Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra, in modo da mettere insieme le aree confinanti colpite.

Ieri si è tenuta una videoconferenza del presidente Cirio con il commissario Gentiloni per fare il punto sulle misure economiche di sostegno alle imprese del territorio duramente colpite dalla calamità di inizio ottobre.

 

«Gli eventi delle scorse settimane hanno causato più di un miliardo di danni a un territorio già fortemente provato da mesi e mesi di pandemia – sottolinea il presidente Cirio -. Il Piemonte è una terra che non chiede mai nulla a nessuno, ma stavolta abbiamo bisogno che lo Stato e l’Europa siano al nostro fianco e ci sostengano».

 

La Regione Piemonte sta affiancando i territori colpiti dalle alluvioni in tutte le fasi utili al ripristino della sicurezza, con interventi di vario tipo, che vanno dal consolidamento o costruzione di muri di contenimento alla rimozione di frane e ostruzioni, dalla costruzione di sostegni e strade alla sostituzione delle pompe idrauliche danneggiate, dal rifacimento delle difese spondali al ripristino delle condotte acquedottistiche a molti altri interventi relativi alla funzionalità idraulica delle aree colpite.

 

Per gli eventi del 2019 l’Alessandrino potrà contare su uno stanziamento di € 15.454.000 per 148 interventi. All’Astigiano sono destinati € 2.355.000 per 20 interventi, mentre al Biellese vanno € 2.350.000 per 13 interventi. Sono invece 82 gli interventi nel Cuneese per una somma di € 6.575.600. L’area del Torinese riceverà € 3.725.000 per 28 interventi e il Verbano € 1.337.000,00 per 11 opere. Il Vercellese, infine, avrà una copertura di € 1.337.000 per 13 interventi.

Tornano le truffe che utilizzano il Covid Richieste di denaro per improbabili cure

Con la risalita dei contagi dovuti al  Covid-19 è ripreso il fenomeno delle truffe che utilizza l’emergenza sanitaria come espediente per raggirare persone anziane. Non sempre, però, le intenzioni dei truffatori si concretizzano.

Qualche giorno prima, in corso Grosseto, un’anziana signora riceve una chiamata dal “nipote” il quale le racconta di aver appena scoperto di aver contratto il covid dopo aver ricevuto l’esito del tampone e le chiede la somma di 20000 euro per acquistare delle fiale, prodotte in America, per le cure contro il virus.

La donna, ascoltata la richiesta, non crede alla storia del nipote del quale nemmeno riconosce completamente la voce e non cade nel tranello. Nonostante le insistenze del suo interlocutore, la vittima non cede tanto che il truffatore finisce per augurarle del male per il suo rifiuto e riaggancia. Dopo la conclusione della telefonata, l’anziana signora chiama subito i familiari per riferire l’accaduto e denunciare i fatti alla Polizia

Cambio della guardia ai supporti tattici della Taurinense

Presso la caserma “Monte Grappa” di Torino, il Tenente Colonnello Alessandro Zulian ha ceduto il comando del Reparto Comando e Supporti Tattici “Taurinense” al parigrado Paolo Rinaldi.

Nelle stesse ore in cui gli Alpini del Reparto Comando sono impegnati nel montaggio di tende a favore di numerosi ospedali della provincia di Torino per l’emergenza Covid, la cerimonia si è svolta alla sola presenza del Comandante della Brigata Alpina “Taurinense”, Generale di Brigata Davide Scalabrin, e del Sottufficiale di Corpo, in rappresentanza di tutti gli Alpini del Reparto. Ad essi il Tenente Colonnello Zulian ha fatto comunque pervenire un sentito messaggio di ringraziamento per il lavoro svolto nel suo periodo di comando.

Durante l’anno di comando, coinciso per buona parte l’emergenza pandemica, il Reparto ha supportato la Protezione Civile e il Servizio Sanitario Nazionale: dal trasporto e distribuzione dei DPI all’impiego di medici e ambulanze militari nelle zone maggiormente colpite dal virus, fino alla sanificazione delle RSA piemontesi, mentre alcuni assetti sono stati costantemente impiegati nell’operazione “Strade Sicure”.

Inoltre, pur con tutte le limitazioni previste, anche in questo anno la Fanfara della “Taurinense”, che è parte integrante del Reparto Comando e Supporti Tattici, si è esibita in selezionate e significative manifestazioni benefiche, tra le quali un evento a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro a Giaveno (TO), due esibizioni a favore dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) – di cui la Fanfara della “Taurinense” è diventata “ambasciatrice” – presso l’ospedale Niguarda di Milano ed in occasione dell’inaugurazione del Centro Clinico “Nemo” a Brescia. In tal modo il Reparto si è fatto interprete dell’attenzione e della solidarietà dell’Esercito Italiano verso il territorio e, in particolare, verso i più deboli.

Il Tenente Colonnello Paolo Rinaldi arriva dal Comando della Brigata Alpina “Taurinense”; Alessandro Zulian sarà assegnato al Comando Truppe Alpine, in Bolzano.

Inquilino arrestato per aver sparato sei colpi alla testa al commercialista

E’ arrivata la svolta nelle ndagini sul violento omicidio del commercialista e imprenditore Luciano Ollino, trovato morto nel giugno scorso, ucciso da diversi colpi di pistola nella sua auto abbandonata sulla collina torinese dopo essere stato legato e imbavagliato.

Il giorno della sua uccisione Ollino aveva detto alle due figlie di avere un appuntamento pomeridiano: e non sarebbe mai più tornato a casa.

Ma oggi un uomo  è stato arrestato dai carabinieri, accusato di essere l’omicida. E’ un inquilino della palazzina di proprietà del commercialista  in via del Colle a Pecetto. Non aveva pagato l’affitto a Ollino.

Si tratta di un pregiudicato 42enne, venditore di auto, amico della vittima. Prima una lite violenta e Poi l’uomo gli avrebbe sparato sei colpi di pistola, nella Bmw bianca di Ollino che si trovava sul sedile del  passeggero.

Il presunto omicida avrebbe anche rubato alla vittima un migliaio di euro riscossi da un altro inquilino. Poi avrebbe portato l’auto da Pecetto a Pian del Lot dove è stato ritrovato il cadavere. 

Covid, Nursind: “In emergenza le strutture si devono aprire”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Nursind Piemonte / “La battaglia si vince sul territorio , casa per casa, nonostante sia già tardi è la cosa più importante da fare”

In emergenza le strutture si devono aprire e non si devono chiudere per rastrellare personale.
Il 9 maggio scorso, su invito del Professor Ferruccio Fazio, abbiamo inviato alla Task Force regionale le indicazioni per la riorganizzazione delle cure primarie. Il documento trae origine dalle linee di indirizzo del Ministero per l’attivazione del numero europeo 116117, destinato a sostituire i numeri urbani per l’accesso alla Guardia Medica, ma sul tema non abbiamo mai avuto risposta.

Il servizio 116117 dovrebbe essere attivo 24 ore su 24, ma questa misura importantissima prevista dal 2014 dalla Conferenza Stato-Regioni, è rimasta sulla carta. Chiunque tentasse di comporre il numero scoprirebbe che non è neppure abilitato.
Non è tutto. Componendo il numero urbano di Torino, lo 011-5747 nelle fasce orarie diurne, rispondono operatori tecnici che a fronte di una richiesta non possono fare null’altro che invitare l’utenza a contattare il 112 (che a sua volta inoltrerà al servizio di emergenza sanitaria);

Se TUTTI i professionisti del territorio fossero coordinati da un’unica cabina di regia facente capo al 116117 i risultati sarebbero diversi: tanto per cominciare eviteremmo che i cittadini debbano districarsi in una giungla di numeri, rimbalzando tra numeri verdi e centralini del 112, con multipli passaggi telefonici prima di riuscire finalmente a parlare con un medico.

Questi mesi colpevolmente trascorsi nell’indolenza, avrebbero potuto servire per fornire ciò che oggi ci manca: un accesso diretto per ottenere informazioni da soggetti qualificati (medici o infermieri) e risorse impiegabili sul territorio da utilizzare per le cure a domicilio.
Un simile dispositivo richiede competenze multidisciplinari, in particolare quelle infermieristiche senza le quali nulla potrà essere riorganizzato.

Attivare immediatamente il 116117 dandone ampia pubblicità alla popolazione è quindi fondamentale, così come trasferire l’intera struttura presso il poliambulatorio di via Farinelli a Torino, dove esiste già la predisposizione delle linee telefoniche. S

È legittimo ritenere in ogni caso, che il DIRMEI istituito a giugno non sia l’interlocutore più affidabile per organizzare questo servizio, suggeriremmo di rivolgersi ai Presidenti degli Ordini Professionali di Medici e Infermieri che lavorando in sinergia nella Task Force sapranno attingere alle migliori competenze presenti tra le fila dei loro iscritti.

L’utenza deve poter contare su un accesso diretto alle informazioni e alle prestazioni senza rimbalzare tra numeri verdi o centralini di vario genere. La gestione dell’emergenza COVID19 deve avere nel 116117, attivo in modo permanente, un canale dedicato, svincolando il sistema di emergenza sanitaria territoriale per quanto possibile. È fondamentale un sistema di tracciamento che consenta una visualizzazione in remoto dei parametri vitali dei soggetti a domicilio in modo da garantire un intervento rapido. Quest’aspetto è molto difficile per l’infimo livello tecnologico delle Centrali Operative, in proposito siamo certi che la Regione avrà certamente canali dedicati per coinvolgere attivamente il Politecnico di Torino.

Il settore spettacolo scende in piazza

Tutto il settore dello spettacolo è stato colpito dai provvedimenti per arginare l’epidemia da Covid -19 che devono trovare il giusto equilibrio tra la sicurezza per lavoratori e pubblico e una spinta più decisa ed innovativa verso il rilancio delle attività.

Purtroppo dopo il blocco iniziale, la ripartenza non ha prospettive di rientro a breve verso la normalità, stante i limiti sulla presenza del pubblico e la paura generata dalla situazione negati va . Tutto il comparto quindi è in grandissima sofferenza e troppi lavoratori non hanno ancora ricevuto gli ammortizzatori o le indennità e sono ancor oggi senza tutele garantite , nonostante le promesse . I dati sulla crescita del contagio, il fatto che per lunghi mesi, non si potrà tornare alla normalità, richiedono di individuare con certezza sostegni per i lavoratori e per le imprese per un periodo lungo a partire da un piano di rilancio utilizzando anche le risorse del Recovery Fund.
I lavoratori del settore manifesteranno il 30 ottobre 2020 con presidio tra le 10,00 e le 13,00 a livello regionale, nelle città capoluogo o in altre città scelte unitariamente, rispettando le disposizioni che regolano queste iniziative. Nel luogo del concentramento con presi dio, si volantinerà per informare sulle motivazioni dell’iniziativa. Una delegazione unitari a incontrerà il prefetto o altra istituzione (dopo aver fatto opportuna richiesta di incontro) consegnando un documento unitario.
Le Segreterie Nazionali
Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom

Minaccia noleggiatore di auto con una pistola, arrestato dai carabinieri

I carabinieri hanno arrestato un italiano di 59 anni, residente ad Alpignano, per minaccia a mano armata, detenzione illegale di un’arma rubata e ricettazione.


L’arrestato ha minacciato un noleggiatore di autovetture con una SIG Sauer calibro 9. Dopo il litigio, ilcinquantanovenne è fuggito a piedi, ma la vittima ha chiamato il 112 e l’immediato intervento dei carabinieri della stazione di Alpignano ha permesso di rintracciare il fuggitivo a casa mentre stava tentando di nascondere l’arma in cantina.

L’uomo non ha chiarito il motivo del suo gesto. La pistola, con due caricatori e relativi proiettili, è stata rubata nel 2015 in provincia di Pavia.

L’uomo è stato quindi arrestato e la pistola sequestrata sarà inviata al Ris di Parma, per verificare se sia stata utilizzata per commettere dei reati.

Tende militari per potenziare gli ospedali

Giovedì sono stati allestiti 3 moduli da due tensostrutture ciascuno in 3 ospedali piemontesi: Rivoli (To), San Giovanni Bosco (Torino) e Savigliano (Cn). Venerdì  verranno allestiti altri 3 moduli presso gli ospedali di Orbassano (To), Alessandria e Cuneo.

In totale, in poco più di 24 ore, 12 tensostrutture che potenziano la rete ospedaliera piemontese di 168 posti letto potenziali (ogni tensostruttura può accogliere fino a 14 letti). Gli ospedali possono decidere la destinazione d’uso in base alla specifica necessità, con l’obiettivo in generale di ridurre la pressione di ospedali e pronto soccorso. La Protezione Civile regionale nelle prossime ore doterà gli ospedali che ne hanno bisogno di brandine e moduli bagno.

Gli allestimenti sono realizzati grazie alla collaborazione delle Forze Armate e della Brigata Alpina “Taurinense”, nell’ambito del progetto di supporto alla Sanità Nazionale voluto dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

“Ancora una volta la sinergia tra la Regione Piemonte, l’Esercito e la nostra Protezione Civile dà frutti straordinari – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. In meno di 48 ore stiamo potenziando di circa 170 posti letto i nostri ospedali e dal commissario Arcuri abbiamo ricevuto nelle scorse ore la conferma dell’invio dei ventilatori che abbiamo richiesto e che ci consentiranno di potenziare ulteriormente di 100 posti la terapia intensiva. Continueremo giorno per giorno per fronteggiare sempre con maggior forza questa battaglia”

“La rete sanitaria del territorio ci ha segnalato la necessità di intervenire ospedale per ospedale per potenziare, in prossimità stessa della struttura, la capacità di accogliere pazienti, in particolare a bassa e media intensità di cura – sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi -. Per questo grazie al supporto dell’Esercito e della Protezione civile stiamo intervenendo con strutture modulabili esterne, che consentono non solo di essere nelle immediate vicinanze dell’ospedale qualora il quadro clinico del paziente dovesse aggravarsi, ma anche una migliore e più semplice gestione logistica del personale sanitario”.

Nei prossimi giorni saranno allestiti anche i moduli degli ospedali di Vercelli e Asti.

La Regione sta valutando la possibilità di interventi analoghi anche presso altre strutture ospedaliere del territorio.

Ladro fa le corna alla telecamera dopo il furto. Arrestato

Dopo un furto ha guardato la telecamera e ha salutato con il gesto delle corna. L’uomo è stato identificato e arrestato.

I carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un italiano di 33 anni, di Pianezza, ritenuto responsabile di una serie di furti e di ricettazione.
Il provvedimento scaturisce da un’attività investigativa svolta dalla Stazione Carabinieri di Pianezza (TO) che, attraverso l’analisi comparativa delle registrazioni acquisite dai sistemi di videosorveglianza installati all’interno o nei pressi dei luoghi derubati, ha identificato l’autore di cinque furti verificatisi tra maggio e agosto di quest’anno ai danni di un’abitazione, ristoranti, una bocciofila e una società sportiva.
L’uomo ha rubato il denaro contante dai registratori di cassa, materiale elettronico, un debrifillatore, diversi attrezzi per il giardinaggio, dal valore complessivo di circa 1600 euro, guantoni da sci, una mountain bike e una motosega.