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Blocco diesel euro 4: Venaria chiede di sospendere

A partire dal prossimo 4 gennaio 2021 è previsto il blocco della circolazione dei veicoli adibiti al trasporto di persone e merci Diesel Euro 4.

In considerazione delle criticità connesse alla pandemia Covid-19, al fine di ridurre i disagi ai cittadini e tutelare con atti concreti ed efficaci la salute pubblica, considerata altresì la rilevante riduzione del servizio di trasporto pubblico e le indicazioni governative di utilizzare i veicoli privati, sentita la Giunta, la Città di Venaria Reale ha chiesto con lettera ufficiale inviata alla Regione Piemonte – Direzione Ambiente Energia e Territorio e alla Città Metropolitana – Area Ambiente di posticipare il termine indicato fino alla fine dell’emergenza.

Il sindaco, Fabio Giulivi, dichiara in merito «Da una parte chiediamo ai cittadini di usare meno possibile i mezzi pubblici per evitare rischi di contagi, dall’altra blocchiamo i Diesel Euro 4 che ancora vengono usati da moltissime persone: è un cortocircuito legislativo che genera confusione tra i cittadini.

Sapendo inoltre che gran parte del problema nasce nella stagione invernale con l’accensione di impianti di riscaldamento obsoleti, avendo visto che anche in presenza di riduzioni del traffico il PM10 non cala ed essendo comunque già in vigore i provvedimenti di blocco dei veicoli più inquinanti, speriamo venga accolta questa nuova richiesta di proroga, fino al termine dell’emergenza sanitaria».

Il parco del Castello è della Città di Moncalieri

Con la firma dell’atto di trasferimento di proprietà dall’Agenzia del Demanio al Comune di Moncalieri, si conclude il percorso iniziato nel 2016 con il programma di valorizzazione. Il Sindaco Montagna: “giornata importante, la nostra storia diventa patrimonio di tutti. Al lavoro per aprire al più presto”.

Moncalieri, 29 dicembre 2020 – È stato firmato questa mattina l’atto notarile che definisce il passaggio di proprietà del Parco del Castello Reale dall’Agenzia del Demanio al Comune di Moncalieri. Si conclude così anche formalmente il percorso iniziato nel 2016 con l’avvio del programma di valorizzazione. Il Parco, luogo di delizia e passatempo amato dai Savoia, da secoli inaccessibile, verrà presto restituito ai cittadini. Saranno completamente restaurate la “Torre del Roccolo”, che veniva usata per la caccia, e la “Casa del Vignolante”, testimonianza dell’antica e diffusa presenza dei vigneti del re. Il progetto del Comune prevede spazi per ospitare esposizioni e per accogliere i visitatori, il recupero del laghetto e la creazione di percorsi esperienziali come quelli in voga nel Nord Europa. Da due anni è inoltre attiva una Convenzione con il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Torino che ha già prodotto la mappatura del sito e la catalogazione delle specie arboree (a metà Ottocento furono messe a dimora ventimila piante di 97 specie, soprattutto autoctone).
“Quella di oggi è una giornata storica che apre un nuovo percorso per la città – commenta il Sindaco di Moncalieri Paolo Montagna – Siamo orgogliosi di acquisire il Parco del Castello e di lavorare per la sua valorizzazione. Gli interventi sull’area verde sono già iniziati ed è stata completata la recinzione che delimita il Parco. Investiremo complessivamente 600mila euro per restituire questa meraviglia di natura incontaminata alla nostra città e ai turisti. Ringrazio gli uffici Lavori Pubblici, Patrimonio e Cultura, che sono impegnati su questo obiettivo. Con questa operazione Moncalieri riparte dalla sua storia, rafforzando l’identità di città verde.”.
“Dopo l’intuizione di acquisirlo, oggi la firma che porterà alla prossima apertura del Parco Storico del Castello Reale di Moncalieri: un polmone verde – per la prima volta nella storia accessibile a tutti – in pieno centro città – commenta l’Assessore alla Cultura Laura Pompeo, che prosegue: “ la Città ha intrapreso dal 2015 un importante percorso relativo all’acquisizione del Parco, bene UNESCO, doppiamente riconosciuto come patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale:
perché è pertinente al Castello (nella Lista del Patrimonio dell’umanità) e perché area MaB (Parco CollinaPo). Il Parco costituisce l’innesco di un processo dello sviluppo turistico e culturale, non solo a livello locale; un fattore di trasformazione del territorio a sud di Torino di forte beneficio pubblico,

chiave di volta dei percorsi di valorizzazione già intrapresi. Il Dipartimento Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari-DISAFA dell’Università degli Studi di Torino sta fornendo il contributo scientifico dal 2018: il parco è un modello perché immerso in una zona in cui l’intervento umano ha favorito nel tempo una particolare biodiversità. Qui ognuno potrà passeggiare in un bosco, percorrendo vialetti, prati, tra laghetti, fontane… Il poterne disporre ad uso pubblico doterà la Città di un forte attrattore, oltre che di
un doveroso ed esemplare episodio di recupero e valorizzazione di un bene storico ambientale oggi in pessime condizioni. Il già predisposto progetto di valorizzazione è ricco e articolato. L’intero sistema Verde pertinente al Castello fungerebbe da snodo e “punto di raccordo” dei percorsi “lenti” locali (sentieri, ciclovie)), incrementando ulteriormente l’ampio programma culturale “Moncalieri Città nel Verde”, dedicato dal 2015 a queste tematiche come asse fondamentale delle azioni culturali di valorizzazione del patrimonio moncalierese e di sviluppo per il Territorio Metropolitano.”

Le sanzioni ai medici “no -vax” dopo il caso di Borgaro

Gli ordini dei medici delle regioni italiane potrebbero applicare sanzioni ai medici dichiaratamente no vax.

Ha fatto notizia la vicenda del medico di Borgaro, al quale l’Asl ha tagliato il 20 per cento dello stipendio a causa dei video che il dottore diffondeva su YouTube, nei quali sosteneva che il vaccino antinfluenzale attiverebbe il virus. L’ordine dei medici di Roma ha invece aperto un’inchiesta su 13 suoi iscritti dichiaratisi contro il vaccino anti Covid. Altri ordini dei medici si preparano a fare altrettanto contro i loro iscritti “negazionisti”. Il viceministro della Sanità Sileri ha detto che i medici e gli infermieri no vax “hanno sbagliato mestiere”.

Sclerodermia unit al Mauriziano

Continua l’impegno del GILS – Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia – nell’assistenza ai malati di Sclerosi Sistemica, la cui diagnosi precoce ed il follow-up terapeutico sono tra i primi alleati per il trattamento di questa patologia autoimmune.

Si tratta della dodicesima Scleroderma Unit sul territorio nazionale quella appena annunciata grazie all’accordo tra il GILS e l’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino.

Con un ambulatorio dedicato alle persone affette da Sclerosi Sistemica ed un team specializzato ed integrato in una realtà multidisciplinare, la nuova Scleroderma Unit, sotto la guida dalla dottoressa Claudia Lomater – Dirigente Responsabile della SSD Reumatologia – si prefigge di migliorare la qualità di vita dei malati fornendo il più alto standard di assistenza clinica, favorendo l’accesso alle cure e promuovendo corsi di educazione alla malattia per i pazienti ed i loro familiari.

«In questo periodo di criticità assistenziale dovuta all’emergenza COVID-19, questa nuova convenzione ci permette di ridare speranza agli ammalati grazie ad un’assistenza dedicata e specializzata sul territorio. Proprio perché durante gli ultimi mesi molte cure e terapie sono state annullate oppure posticipate, il GILS vuole dare un forte segnale di vicinanza ai pazienti poiché siamo consapevoli di quanto la diagnosi precoce ed un corretto trattamento siano fondamentali per migliorare il decorso della patologia.» commenta Carla Garbagnati Crosti, Presidente del GILS.

 

“Il Progetto è dunque in linea sin dalla sua nascita con le più moderne tendenze nei modelli di presa in carico delle patologie croniche, anzi si potrebbe dire che ha anticipato tali tendenze nell’ambito della patologia specifica. Nell’ambito delle attività condotte dalla Scleroderma Unit ritroviamo infatti tutti gli elementi fondamentali per l’efficace presa in carico del paziente, che vanno dalla definizione puntuale dei bisogni, alla gestione centrata sul paziente, alla definizione di un percorso assistenziale per la cronicità in rete con i Medici di Medicina Generale ed i Medici Specialisti ambulatoriali che operano sul territorio. Questa gestione integrata permette dal lato degli utenti l’erogazione di interventi dedicati, la gestione complessiva della patologia, l’interazione con un team specialistico all’interno di un percorso definito e dal lato degli operatori lo sviluppo di conoscenze e competenze e l’integrazione multidisciplinare e multiprofessionale. A livello di sistema inoltre sono promosse l’appropriatezza nell’uso delle tecnologie e dei farmaci”.

 

Il progetto Scleroderma Unit nasce nel 2014 proprio con l’intento di porre l’ammalato, ed i suoi bisogni, al centro dell’attenzione e dargli la possibilità di accedere con corsia preferenziale ad un’assistenza guidata da un’équipe specialistica che possa favorire la diagnosi precoce e l’ottimizzazione del follow-up e di un percorso terapeutico personalizzato.

 

Rsa,”Abbracciami ancora”: attrezzature industriali adattate per gli anziani

Un’idea sviluppata da Silco e Fondazione Casa San Giuseppe utilizzando strumenti per sabbiatura

Silco, azienda di Rivalta di Torino operante nel settore delle attrezzature per il trattamento superficiale dei metalli, e la Fondazione Casa Famiglia San Giuseppe di Vimercate (Monza e Brianza), che si occupa di assistenza socio-sanitaria alle persone anziane, hanno ideato e realizzato «Abbracciami ancora», una stanza protetta, con una parete trasparente sigillata e due fori con guanti, per consentire a parenti e ospiti della Rsa di vedersi e stringersi le mani rispettando le misure di sicurezza legate all’epidemia di Covid-19.

«Quando abbiamo ricevuto questa richiesta dalla Fondazione – racconta l’azienda – ci siamo emozionati ed entusiasmati. Così abbiamo concordato con loro la soluzione più rapida ed efficace, utilizzando i guanti per le nostre sabbiatrici. Il tutto è stato predisposto e inviato in pochi giorni e abbiamo scelto di donare parte del materiale come gesto di sostegno all’attività degli operatori impegnati ad accudire le persone anziane in questa difficile fase. Crediamo che questa vicenda dimostri che ognuno di noi possa abbracciare culture lavorative diverse in modo da essere utile agli altri e ci sembra un bel messaggio da condividere prima del Natale».

Torino: spacciatore in monopattino elettrico

Arrestato ventiquattrenne marocchino con precedenti di Polizia

Gli agenti del Commissariato Barriera Milano, in servizio di volante, hanno arrestato domenica pomeriggio un cittadino marocchino, irregolare sul Territorio Nazionale, per detenzione di sostanza stupefacente e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Il giovane è stato notato percorrere, a bordo di un monopattino elettrico,  una via pedonale con dissuasori e prendere contatti con diverse persone, pensando di non essere visto. All’interno di uno stabile di via Giachino il giovane ha incontrato il suo primo acquirente. I poliziotti, che lo avevano seguito a piedi, hanno notato lo scambio e sono immediatamente intervenuti. L’uomo, nel tentativo di eludere il controllo di Polizia, ha scagliato contro i poliziotti il monopattino, quest’ultimi hanno schivato il colpo e lo hanno inseguito fino all’ultimo piano dello stabile dove, dopo una breve colluttazione, lo hanno fermato. L’uomo è stato trovato in possesso di quasi 300 euro in contanti e di un involucro contenente 10 grammi di stupefacente.

Gli operatori, mentre accompagnavano sull’autovettura di servizio il pregiudicato, hanno notato che l’uomo parlava con fare concitato in lingua araba con alcuni suoi connazionali, riuscendo a cogliere solo la parola “sgabuzzino”. L’immediata perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire un panetto di hashish di circa 100 grammi proprio all’interno dello sgabuzzino del suo appartamento.

Appendino: “Tutto il mio tempo dedicato a Torino fino alla fine del mandato”

“Il 2020. Un anno che è stato caratterizzato dalla pandemia Covid19, ma anche un anno dove abbiamo portato avanti progetti e iniziative su cui continuiamo a lavorare per il futuro di Torino.  La Città si è fatta trovare pronta ed è andata avanti. Ora proseguiamo.”

Cosi la sindaca Chiara Appendino in occasione della conferenza stampa di fine anno a Palazzo Civico.

La prima cittadina non si candiderà più, ma parla comunque della prossima scadenza elettorale: “Mi auguro che si voti in primavera, alla scadenza naturale del mandato: vorrebbe dire che avremo superato la fase più critica dell’emergenza. In caso contrario però’ faremo tutto il possibile per accompagnare la città fuori dall’emergenza”

 

Clienti all’interno del bar: chiuso per 5 giorni

Questa  mattina, dopo una segnalazione di alcuni cittadini che lamentavano l’attività di ristorazione all’interno di un locale del centro città,

in violazione dei divieti per il contenimento della diffusione del Covid-19, gli agenti del Reparto Specialistico di Polizia Commerciale della Polizia Municipale, hanno effettuato un sopralluogo in un bar di via Cernaia.

 

Giunti sul posto, gli agenti hanno accertato che, effettivamente, all’interno del locale erano presenti alcuni clienti che stavano facendo colazione. Alcuni stavano bevendo caffè o cappuccino, altri, invece, stavano mangiando brioches e altri snacks sul posto in evidente violazione delle ‘regole anti covid’ vigenti che, tra le altre restrizioni, prevedono il divieto di ristorazione all’interno degli esercizi pubblici.

 

Al titolare è stata comminata una sanzione di 400 Euro e il locale è stato chiuso per 5 giorni

Sui social in diretta con i botti sullo sfondo: arrestato

Torino. Durante una diretta sui social network ripreso nella sua cantina con botti illegali, arrestato dai CC che gli sequestrano 3 bombe carta e 17 candelotti esplosivi

Torino, 29 Dicembre. Nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Comando Provinciale, i Carabinieri hanno arrestato una persona trovata in possesso di botti illegali e stupefacenti.
In particolare a Grugliasco, nell’hinterland torinese, i militari della Compagnia di Rivoli alle prime luci dell’alba hanno effettuato una perquisizione domiciliare a casa di un cittadino italiano di 37 anni, dopo che lo avevano riconosciuto in una “diretta” su un social network nella quale, insieme ad altre persone in via di identificazione, si trovava all’interno della cantina della propria abitazione ove erano visibili dei petardi di grosse dimensioni. Durante il controllo sono stati sequestrati 17 candelotti esplosivi e 3 bombe carta di produzione artigianale. Inoltre sempre all’interno dell’appartamento sono stati rinvenuti circa 60 grammi di hashish, suddiviso in vari involucri.
L’odierno sequestro è il risultato dell’intensificazione dei controlli dei militari dell’Arma sulla vendita e il possesso di materiale pirotecnico illegale in vista della fine dell’anno. In questo settore i carabinieri invitano a seguire alcune semplici regole per evitare incidenti:
– è vietato vendere ed acquistare prodotti clandestini. Costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l’acquirente;
– acquistare soltanto fuochi consentiti e lasciare che ad accenderli sia un adulto;
– prima di accenderli leggere e seguire attentamente le istruzioni e ancor prima controllare che il prodotto sia in ottimo stato di conservazione;
– non tentare di riaccendere botti inesplosi in strada, evita di toccarli o di raccoglierli;
– non unire od accendere contemporaneamente più fuochi;
– nell’accendere quelli consentiti ricordarsi di: non tenere mai con le mani razzi, candele o petardi; allontanarsi immediatamente e non accendere razzi o petardi con la miccia corta, potrebbero esplodere in mano da un momento all’altro; non gettare e non indirizzare mai petardi o razzi verso le persone; non far esplodere mai petardi o razzi in bottiglie o dentro contenitori fragili, perché rompendosi possono produrre pericolose schegge.

Torino: Non trova i mezzi per tornare a casa, tenta di rubare una bicicletta

Arrestato dagli agenti del commissariato Madonna di Campagna

E’ circa l’una di notte in via Verolengo quando la pattuglia del commissariato Madonna di Campagna nota un soggetto armeggiare accanto ad una bicicletta. L’uomo, un cittadino italiano di 27 anni, sta tentando di rubare il veicolo a noleggio danneggiando il dispositivo di blocco con una pietra. Alla vista dei poliziotti, il ventisettenne lascia cadere il masso a terra. In fase di controllo questi riferisce di aver avuto intenzione di appropriarsi del mezzo in questione per poter fare rientro a casa in quanto, data la tarda ora e la lontananza, non era riuscito a trovare un mezzo pubblico adeguato.

Il reo, con numerosi precedenti di Polizia, è stato arrestato per tentato furto e sanzionato per essere stato trovato al di fuori del proprio Comune di residenza  senza giustificato motivo.