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Militari in azione per allestire l’ospedale da 92 posti alle Ogr

Il supporto dell’Aeronautica Militare nei lavori di allestimento dell’area sanitaria da 92 posti letto per alleggerire il carico sanitario delle terapie intensive

Prosegue nei tempi previsti, a Torino, il cantiere per la realizzazione di un’area sanitaria temporanea all’interno del complesso delle OGR – ex Officine Grandi Riparazioni – che, in tempi rapidissimi, sarà destinata a pazienti affetti da Coronavirus di lieve e media entità. Lo annunciano l’Aeronautica Militare e l’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

«In un momento così grave per il Paese – osserva il commissario per l’emergenza covid19 in Piemonte, Vincenzo Coccolo – l’apporto dell’Aeronautica militare ci è di grande aiuto e conforto, anche come segno di unità nazionale. Ringrazio il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e il capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, per averci messo a disposizione le forze migliori del Paese, come abbiamo già avuto modo di appurare negli eventi più drammatici sul territorio nazionale».

I lavori di allestimento del sito, avviati a seguito della sottoscrizione di un’intesa lo scorso 4 aprile tra Regione Piemonte, Prefettura, Comune di Torino e Società consortile per azioni O.G.R. – Crt e Fondazione CRT, sono iniziati lunedì 6 e interessano un’area pari a circa 8.900 mq per un primo modulo da 92 posti ripartiti in 4 posti di stabilizzazione in emergenza intensiva, 32 posti di terapia semintensiva e 56 posti di degenza ordinaria.

Il supporto dell’Aeronautica Militare si inquadra nell’ambito delle attività fortemente volute dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini per fronteggiare l’emergenza in atto. In particolare, una task force infrastrutturale dell’Aeronautica Militare, composta da personale tecnico specializzato dei tre Reparti Genio della Forza Armata, è  impegnata nella realizzazione dell’impiantistica elettrica e di illuminazione presso i padiglioni della struttura.

Il team dell’Aeronautica Militare è composto da 2 ufficiali ingegneri e 12 tra sottufficiali e personale di truppa e specializzato nella realizzazione di impiantistica elettrica aeroportuale ed opererà in stretto coordinamento con l’Unità di crisi della Regione Piemonte per riuscire attivare la nascente struttura sanitaria nei tempi previsti, alleviando così la pressione sui centri ospedalieri maggiormente interessati dall’emergenza.

I Gruppi Genio Campale dell’Aeronautica sono unità operative dotate di tutte le professionalità e mezzi necessari per progettare e realizzare infrastrutture ad ampio spettro, con particolare specializzazione nel settore delle infrastrutture aeroportuali, assicurando alla Forza Armata un’autonoma e tempestiva capacità d’intervento nel settore civile ed impiantistico. In funzione dei compiti assegnati alla Difesa, tali unità vengono impiegate, in particolare, per il supporto logistico infrastrutturale nelle operazioni fuori dai confini nazionali e per il concorso alle forze di pronto intervento della Protezione Civile in casi di calamità e, come in questo caso, di emergenza nazionale. Tra le principali attività svolte nell’ultimo decennio in supporto alla Protezione Civile, si segnalano gli interventi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto de L’Aquila nel 2009 e del Centro Italia nel 2016, il supporto all’ENEA dal 2015 nella realizzazione di una pista di volo semi preparata in Antartide, le numerose operazioni svolte per il G7 di Taormina nel 2017.

I pazienti guariti sono oltre mille, altri 104 morti in Piemonte

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di venerdì 10 aprile

1.021 PAZIENTI GUARITI E 943 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 1.021 (156 in più di ieri): 60 (+4) in provincia di Alessandria, 56 (+11) in provincia di Asti, 50 (+6) in provincia di Biella, 99 (+9) in provincia di Cuneo, 62 (+20) in provincia di Novara, 564 (+91) in provincia di Torino, 66 (+7) in provincia di Vercelli, 47 (+6) nel Verbano-Cusio-Ossola, 17 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 943 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 1.591

Sono 104 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 32 al momento registrati nella giornata di oggi. Occorre ricordare che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi covid.

Il totale complessivo è ora di 1.591 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 308 ad Alessandria, 83 ad Asti, 109 a Biella, 107 a Cuneo, 162 a Novara, 641 a Torino, 86 a Vercelli, 75 nel Verbano-Cusio-Ossola, 20 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte (3 in meno di ieri, in quanto risultati residenti in Piemonte).

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 15.412 le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.147 in provincia di Alessandria, 716 in provincia di Asti, 640 in provincia di Biella, 1.326 in provincia di Cuneo, 1.411 in provincia di Novara, 7.375 in provincia di Torino, 738 in provincia di Vercelli, 794 nel Verbano-Cusio-Ossola, 193 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi.

I restanti 72 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 394

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 60.271 di cui 31.071 risultati negativi.

Da sabato pacchi famiglia alla mensa dei poveri

Domani, sabato 11 aprile,  dalle ore 13.30 alle ore 16.00 presso i locali di Via Belfiore 12 gestiti dal ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus’ per i nuclei familiari bisognosi

Cresce la carità a Pasqua, nonostante le criticità cagionate dalla pandemia. Dopo aver riaperto i battenti lo scorso 17 Marzo, la ‘Mensa dei Pover’ di Via Belfiore 12 a Torino torna a riprendere il consueto e prezioso servizio settimanale – ogni sabato a partire dall’11 aprile dalle 13.30 alle 16.00 – di distribuzione pacchi-famiglia ai nuclei familiari già censiti e abitualmente serviti dai volontari del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus’, Associazione di Volontariato e Comunità di Preghiera fondata dal sacerdote cottolenghino Don Adriano Gennari e ufficialmente riconosciuta da Sua Eccellenza Monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino.

“Proseguiamo ancor più convinti e operosi nel nostro servizio caritatevole quotidiano rivolto ai poveri torinesi, certi dell’aiuto che la Divina Provvidenza vorrà continuare a donarci anche grazie al grande cuore e alla generosità solidale dei cittadini piemontesi, preziosa per garantire un pasto a chi è senza tetto e senza tutto”, dichiara fiducioso Don Adriano Gennari, “con un grazie speciale colmo di riconoscenza cristiana e umana a quanti hanno già fatto la loro parte, servendo insieme a noi con la loro bontà il Signore Gesù negli affamati e indigenti”.

Per informazioni, contribuire con alimenti, cibo e donazioni, è disponibile l’infoline della segreteria del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus’ al numero di telefono 375 6188246 – anche via sms o Whatsapp – tutti i giorni festivi inclusi dalle 10.00 alle 19.00 con orario continuato.

Reati in calo del 6,6 per cento a Torino. I dati della questura

I dati delle questura di Torino, resi noti in occasione del 168° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, registrano un -6,66%,  di reati tra il febbraio del 2019 e il febbraio 2020, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente

I delitti registrati sono in tutto 112.722 a fronte degli oltre 120 mila del 2018/19 e si tratta in maggioranza di reati contro il patrimonio: il 78% del totale. Ma, a  seconda della tipologia, vi è stata comunque una diminuzione: i furti  50.485 (-10,78%) e le rapine 1.311 (-21,50%) di cui 82 nelle case. In percentuale il calo più consistente riguarda le estorsioni con -29%. I  reati contro la persona sono stati 6.012 (-3,78%), le violenze sessuali  207, gli omicidi 9 e i casi di sfruttamento della prostituzione 43, venti in meno.

La Polizia di Stato celebra il 168° anniversario

Oggi 10 aprile. A causa dell’emergenza Covid-19, il nostro Paese sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia. In questa fase delicata, i valori e l’impegno profuso dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato a sostegno della collettività non hanno alcuna interruzione

(foto archivio)

Ancora più pertinente è, quindi, in questo momento della nostra storia lo slogan “EsserciSempre”. L’attuale scenario di diffusione epidemiologica e le relative alle misure di contenimento e gestione dell’emergenza non consentono che abbia luogo una cerimonia solenne aperta al pubblico. Per tale motivo, è stato previsto un solo evento commemorativo: nel cortile della Questura, alla sola presenza del Signor Prefetto di Torino, Claudio PALOMBA e del Questore di Torino Giuseppe DE MATTEIS è stata deposta una corona d’alloro al cippo dei Caduti nella lotta contro la criminalità e il terrorismo della Polizia di Stato. Immagini e momenti della e della giornata saranno oggetto di post sui canali social della Polizia di Stato e della Questura di Torino.

Il deodorante non copre il profumo di marijuana: pusher arrestato

Gli agenti del Commissariato San Secondo hanno fermato un giovane, poi sanzionato amministrativamente, che aveva da poco acquistato sostanza stupefacente.

Di lì a poco sono riusciti a risalire e a individuare il pusher in via Barletta. Quest’ultimo, un italiano di 27 anni, alla vista degli agenti è entrato in un portone della via.
Quando gli agenti hanno fatto accesso allo stabile, hanno subito percepito un forte odore di marijuana.
Visto che l’ascensore era fermo al terzo piano si sono diretti lì. Una volta giunti al piano, hanno trovato una
delle porte aperte, con all’interno due persone che spruzzavano deodorante. Uno dei due ha consegnato ai
poliziotti sostanza stupefacente, ragione per la quale è stato poi sanzionato amministrativamente. La
sostanza gli era stata ceduta proprio dal ventiquattrenne lì recatosi.
All’interno dell’alloggio, infatti, c’era anche il ventisettenne. Nel suo portaocchiali i poliziotti hanno
rinvenuto alcuni grammi di marijuana. Altro stupefacente dello stesso tipo, una sessantina di grammi, è
stato trovato in un armadio sul balcone dove il ragazzo lo aveva nascosto perché seguito dalla Polizia.
Nel corso della successiva perquisizione a casa del pusher, gli agenti del commissariato hanno rinvenuto
un’altra sessantina di grammi di marijuana. Il ragazzo è stato tratto in arresto per detenzione di sostanza
stupefacente ai fini di spaccio.
(foto archivio)

Due evasioni per vedere sorella e fidanzata

Gli affetti il loro punto debole

Chi va a trovare la ragazza e lungo il tragitto di rientro a casa si ferma a comprare le sigarette, chi passeggia verso casa della sorella. Queste le giustificazioni raccolte in meno di 24 ore, tra martedì e mercoledì scorsi, dagli agenti della Polizia di Stato.

Ma i protagonisti di questi episodi non sono comuni cittadini inottemperanti alle vigenti normative, bensì due uomini soggetti al regime degli arresti domiciliari.  Si tratta di due cittadini italiani di 39 e 30 anni. La nostalgia della compagna è costato all’uomo l’arresto, mercoledì notte in via Duchessa Jolanda, per evasione e la denuncia per false attestazioni a pubblico ufficiale in quanto declina le proprie generalità in modo errato per sfuggire al controllo degli operatori.
Fermato martedì mattina in via Breglio, il trentanovenne invece dichiara di essere agli arresti domiciliari ma di aver il permesso di assentarsi dalla propria abitazione per un paio d’ore la mattina. L’uomo che però al momento del controllo viene trovato sprovvisto del decreto che lo autorizza ad uscire per provvedere ad “indispensabili esigenze di vita” viene arrestato e denunciato per violazione delle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid19.

Coronavirus: 865 pazienti guariti e 70 nuove vittime in Piemonte

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di giovedì 9 aprile

865 PAZIENTI GUARITI E 915 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 865 (133 in più di ieri): 56 (+6) in provincia di Alessandria, 45 (+4) in provincia di Asti, 44 (+5) in provincia di Biella, 90 (+9) in provincia di Cuneo, 42 (+13) in provincia di Novara, 473 (+77) in provincia di Torino, 59 (+13) in provincia di Vercelli, 41 (+6) nel Verbano-Cusio-Ossola, 15 provenienti da altre regioni.

Altri 834 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 1.487

Sono 70 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 21 al momento registrati nella giornata di oggi. Occorre ricordare che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi covid.

Il totale complessivo è ora di 1.487 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 279 ad Alessandria, 75 ad Asti, 97 a Biella, 105 a Cuneo, 153 a Novara, 605 a Torino, 76 a Vercelli, 74 nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 14.671 le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.104 in provincia di Alessandria, 681 in provincia di Asti, 625 in provincia di Biella, 1.309 in provincia di Cuneo, 1.226 in provincia di Novara, 6.992 in provincia di Torino, 700 in provincia di Vercelli, 776 nel Verbano-Cusio-Ossola, 191 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi.

I restanti 67 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 398.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 55.548, di cui 30.781 risultati negativi.

“L’ultima moda a Torino? Le contravvenzioni ai farmacisti”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Silvio Magliano, Capogruppo dei Moderati al Consiglio Comunale Torino

Mi sono giunte diverse segnalazioni di simili casi. Il titolare della Farmacia Leva di corso Stati Uniti, tra gli altri, è stato multato per aver posteggiato in uno stallo destinato al carico e scarico, deserto e naturalmente non utilizzato. Nell’assoluta convinzione che le regole valgano sempre e per tutti, mi chiedo se davvero non vi siano priorità più urgenti che tartassare persone che si stanno spendendo per garantire ai torinesi un servizio essenziale in queste settimane di crisi. Il buonsenso non dovrebbe andare in quarantena. Chiederò conto in Comune della situazione.

Multe ai farmacisti. Questa l’ultima moda che, parrebbe, spopola nella Torino del lockdown. Diverse le segnalazioni pervenutemi.
Un caso tra i tanti, particolarmente significativo: quello della Farmacia Leva di corso Stati Uniti. Il titolare, ogni mattina, deve vincere la prima “sfida” della giornata, che consiste nel trovare un parcheggio non troppo distante dal negozio, per evitare di dover camminare alla fine della giornata di lavoro, durata magari dieci o dodici ore, in strade deserte e già buie. Lo stesso vale per dipendenti, colleghi e colleghe. Non vi sono molte altre attività aperte, in zona, i residenti stanno a casa, le auto sono parcheggiate in strada. Tutte. Quando uno degli scorsi giorni, non trovando altra alternativa, si è trovato costretto a lasciare l’auto nel vicino stallo dedicato al carico e scarico, è stato puntualmente e ripetutamente multato.  Questo è, ripeto, solo uno dei numerosi casi di cui ho notizia. Il buonsenso non dovrebbe andare in quarantena: nessun sospetto che l’auto in questione potesse appartenere ai farmacisti? Le farmacie e i farmacisti svolgono, in assoluto e a maggior ragione in questa emergenza, un’attività fondamentale, garantendo assistenza e farmaci ai torinesi che ne hanno necessità. Nell’assoluta convinzione che le regole siano valide sempre e che lo siano per tutti, a prescindere dalle condizioni contingenti e dalle emergenze in corso, mi chiedo: davvero è questa la priorità in questo momento? Non ci sono azioni più urgenti che non elevare contravvenzioni ad auto posteggiate in posti riservati che nessuno utilizza, causa chiusura delle attività commerciali, per la loro finalità originale? Chiederò conto di questi episodi in Consiglio Comunale.

Il Turin Palace ospita i militari che allestiranno l’ospedale alle Ogr

Il Turin Palace Hotel, lo storico albergo situato nel centro storico del capoluogo subalpino, di proprietà di Reale Immobili e gestito dalla famiglia Marzot, accoglierà da stasera alcuni militari giunti a Torino per allestire l’Ospedale per i malati di Covid-19 presso le ex OGR. 

L’Aeronautica Militare dà un supporto inquadrato nell’ambito delle attività fortemente volute dal Ministro della Difesa per fronteggiare l’emergenza in atto. A Torino, in particolare, una task force infrastrutturale dell’Aeronautica Militare, composta da personale tecnico militare, sarà impegnata nella realizzazione dell’impiantistica elettrica e di illuminazione presso i padiglioni del polo. 

Alberto Ramella, Direttore Generale di Reale Immobili ha dichiarato: “Siamo onorati di poter essere al fianco della famiglia Marzot nel mettere a disposizione una nostra proprietà e quindi di poter contribuire insieme alle misure di potenziamento del servizio sanitario, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. È straordinario ciò che si riesce a realizzare facendo sistema, ciascuno con i propri mezzi e di questo non posso che dire grazie a tutti”. 

Piero Marzot, Titolare e Direttore del Turin Palace Hotel ha aggiunto: “Il Turin Palace Hotel ha ricevuto tanto dalla Città di Torino e dai Piemontesi. L’ospitalità che daremo in questi giorni significa ringraziare per quanto ci è stato dato e soprattutto sostenere chi è in prima linea nella lotta contro l’epidemia”. 

Luigi Icardi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte ha voluto esprimere la sua riconoscenza così: “Ringrazio Reale Immobili e il Turin Palace Hotel per la loro disponibilità nell’accoglienza dei militari impegnati nell’allestimento dell’ospedale nell’area delle ex OGR. Un altro segnale di collaborazione e di solidarietà concreta che ci rafforza nella nostra battaglia quotidiana contro il Covid-19”. 

Reale Group è un Gruppo internazionale attivo in Italia, in Spagna e in Cile attraverso la Capogruppo – Società Reale Mutua di Assicurazioni, la più grande compagnia assicurativa italiana in forma di mutua e le sue controllate. Offre soluzioni e tutela a circa 5 milioni di clienti in campo assicurativo, bancario, immobiliare e dei servizi; con oltre 3.700 dipendenti tra Italia, Spagna e Cile, Reale Group evidenzia una solidità tra le più elevate del mercato, testimoniata da un indice di solvibilità (Solvency II), calcolato secondo il Modello Interno Parziale di Gruppo, pari al 281,4% (Year End 2018).Reale Group nel 2018 ha chiuso con utile pari a 148 milioni di euro, con una raccolta premi di quasi 5 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente. 

Reale Immobili S.p.A., società di Reale Group, nasce nel febbraio del 2002 con l’obiettivo di gestire, conservare e valorizzare il proprio patrimonio immobiliare e di quello delle altre società del Gruppo, a cui fornisce servizi di consulenza. La Società ha sede a Torino, una filiale a Milano ed una a Roma. La mission di Reale Immobili è diretta alla valorizzazione del patrimonio attraverso costanti interventi di manutenzione e riqualificazione dei fabbricati storici e di prestigio, volti alla conservazione ed ottimizzazione della composizione del portafoglio immobiliare stesso.