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“Alt alle truffe” con Difendiamo il futuro

“ALT alle TRUFFE” II edizione + prevenzione & protezione Progetto territoriale per la divulgazione e la prevenzione di truffe

Riceviamo e pubblichiamo / L’associazione Difendiamo il Futuro è nata nel 2001 per rispondere all’esigenza di informazione e formazione culturale e sociale sempre più sentita in questi ultimi anni e diffusa a tutti i livelli della
società, tanto tra i giovani quanto tra gli adulti: la totale disponibilità delle informazioni, la
diseducazione all’analisi critica della realtà, l’eccessiva semplificazione di tematiche economiche e
sociologiche rischiano di disorientare le persone e di rendere loro impossibile formarsi un’opinione
fondata e strutturata dei grandi temi di attualità.

Il criterio di partenza dell’associazione, dunque è stata, fin dalla sua nascita, la ricerca costante ed
accurata di un approfondimento completo ed esaustivo sulle culture amministrative. L’associazione
persegue finalità di sviluppo sociale e promozione culturale. Forti di una lunga esperienza di
impegno solidale, e visto il successo della prima edizione di “Alt alle Truffe” che complessivamente
ha coinvolto circa 200 persone, che hanno compreso le caratteristiche socio territoriali, relative alla
sicurezza reale e quella percepita, le specificità delle singole aree e i punti sensibili con le priorità
maggiormente sentite dai singoli cittadini per la loro qualità di vita, vi presentiamo un progetto
integrato di informazione, prevenzione e autodifesa che ha già ottenuto molto successo in
occasione della prima edizione, suscitando viva attenzione e offrendo un servizio accessibile ma
rigoroso, con un linguaggio aperto a tutte le categorie dei cittadini; che consente di combattere
truffe e reati ai danni degli anziani e dei soggetti deboli, con una serie di consigli utili, frutto di una
ricca esperienza e di materiali scientifici in continuo aggiornamento, alcuni dei quali tratti da
percorsi divulgativi prodotti dall’Arma dei Carabinieri.

Il Generale Tullio Del Sette, ex Comandante dell’Arma Dei Carabinieri, ha ribadito più volte
l’importanza di porre delle azioni di prevenzione. Studi recenti anche in campo internazionale
confermano che chi è vittima di una truffa, oltre al danno economico sofferto, subisce una grave
serie di alterazioni della sua dimensione psicologica emotiva e relazionale.
Come riferito in più occasioni dalle forze dell’ordine durante gli incontri, sono soprattutto famiglie
sinti: nomadi con solide radici italiane che si tramandano “segreti e abilità” di generazione in
generazione che compiono episodi di truffa, pertanto l’impegno del nostro team multidisciplinare
va in due direzioni: 1) studiare le tecniche dei truffatori e monitorare i luoghi colpiti 2) affrontare un
approccio sistematico, per poter creare una banca dati aggiornata e offrire alle forze dell’ordine
maggiori strumenti per colpire i professionisti della stangata agli anziani, che molto spesso ripetono
le stesse tecniche così come gli autori, nella speranza di porre un freno a questo triste fenomeno.
Molti anziani per vergogna, oppure per il timore della disapprovazione sociale, temono la
presentazione della denuncia ed è solo la cultura, la formazione che si può acquisire una vera
consapevolezza per difendersi da queste insidiose forme di reato.

CONTENUTO
La scienza, la medicina e il generale miglioramento delle condizioni di salute e benessere della
popolazione hanno comportato uno straordinario allungamento dell’aspettativa media di vita, al
quale però si affiancano circostanze socio-culturali tendenzialmente avverse, alimentando la truffa,
che è costituita da 3 elementi: l’induzione in errore (la falsa rappresentazione della realtà), l’artifizio
o il raggiro ovvero l’inganno; infine la realizzazione di un profitto che è il vantaggio economico. Le
aree di indagine, riguardano caratteristiche della vittima (etnia, peso, altezza) l’occupazione, il luogo
di lavoro, gli orari, la situazione finanziaria, la rete amicale, le abitudini, gli hobbies il percorso
scolastico e i familiari; insomma tutte le fonti di informazione che possano stilare un profilo e dare
spunti sul movente del reo.

STRUTTURA DELL’EVENTO
Pertanto il progetto prevede la partecipazione, di un team multidisciplinare composto da cinque
figure che sono: Un Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, due consulenti legali (un avvocato civilista ed
un avvocato penalista), un tecnico esperto (serraturiere), una psicologa e il moderatore.
DESTINATARI

La nostra esperienza ha consigliato di organizzare gli eventi in luoghi di aggregazione tradizionali
come centri anziani, parrocchie o altri luoghi che la popolazione anziana colga e frequenti con
fiducia; la scelta dei centri anziani circoscrizionali pare poi molto utile in quanto i cittadini che vi
vengono coinvolti di solito per motivi ricreativi e di svago, apprezzano di poterne fruire per
confrontarsi con le forze dell’ordine ed esperti, effettuare segnalazioni, esprimere disagi ma anche
suggerimenti.

La scelta delle parrocchie ha funzionato assai felicemente in quanto la comunità parrocchiale
costituisce un punto di riferimento e gode della fiducia degli anziani che sono particolarmente
ricettivi ed attenti ai contenuti offerti nell’ambiente spirituale.

I 4 incontri sono organizzati in date concordate con la circoscrizione 8 della città di Torino e
dall’associazione Difendiamo il Futuro dal 15/10/2020 al 19/11/2020.

In conclusione si vorrebbe far rilevare come questa iniziativa, rappresenti un modo inedito ed
originale per coinvolgere la popolazione della circoscrizione in un progetto, che non è solo di
educazione ma di vera e propria autodifesa e di responsabilizzazione di potenziali vittime di truffe.

Frode da 40 milioni, le Fiamme gialle smantellano associazione a delinquere

DICIOTTO LE MISURE CAUTELARI PERSONALI ESEGUITE IN TUTTA ITALIA, SEQUESTRI DI BENI PER OLTRE 40 MILIONI DI EURO.

Smantellata dalla Guardia di Finanza di Torino un’associazione per delinquere ramificata in tutta Europa. Una frode transnazionale da oltre 40 milioni di euro nel settore dei prodotti informatici. Tra gli indagati c’è anche chi aveva richiesto il reddito di cittadinanza e i contributi di sostegno alle imprese per l’emergenza COVID-19.

Diciotto le misure cautelari personali eseguite in tutta Italia, sequestri di beni per oltre 40 milioni di euro. A capo dell’organizzazione due imprenditori torinesi, ora in carcere. Fondamentale per la riuscita dell’operazione il coordinamento con l’unita di cooperazione giudiziaria europea “Eurojust”.

I dettagli dell’operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa indetta alle ore 10.30 presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino alla presenza del Procuratore Aggiunto della Repubblica Dott. Marco Gianoglio.

Minaccia il suicidio, poliziotto scongiura il gesto

I fatti sono accaduti la settimana scorsa

 

E’ martedì sera ed un uomo, all’interno della propria abitazione in zona San Paolo, minaccia il suicidio. E’ la moglie a contattare il 118.

Agli agenti della Squadra Volante giunti sul posto, la donna riferisce che il marito è barricato in bagno, con un coltello puntato alla gola. Trovando la porta chiusa dall’interno, la pattuglia raggiunge la finestra del locale dall’esterno, appurando la presenza dell’uomo, seduto su uno sgabello, con numerose macchie di sangue sul volto e sulle mani. Notata la presenza dei poliziotti, questi gli intima di andar via, iniziando a premere con la lama sulla trachea. Gli operatori, quindi, rientrano ed uno di loro, posizionandosi a ridosso della porta del bagno, intraprende un dialogo volto a stabilire un rapporto di fiducia. Dopo un primo scambio di battute, l’uomo confessa all’agente di aver pensato ad un gesto anticonservativo come unica soluzione per il suo problema. La complicazione a cui si riferisce riguarda una questione giudiziaria che lo vede coinvolto. L’operatore chiede all’uomo di poterne visionare gli atti. Al fine di conquistare ancor di più la sua fiducia, gli chiede di aprire la porta per mostrargli sul proprio cellulare l’articolo del codice penale che lo interessa e spiegargli la procedura da seguire al fine di tutelare la sua posizione. L’uomo inizialmente rifiuta ma poi alla proposta del poliziotto di fumarsi insieme una sigaretta, acconsente ed apre la porta. Contestualmente all’ingresso dell’operatore, questi indietreggia, incidendosi all’altezza della giugulare. Con scatto fulmineo, l’agente lo raggiunge, bloccandogli la mano che impugna il coltello. La lama cade in terra e con un calcio viene prontamente allontanata, scongiurando la possibilità di rientrarne in possesso. Personale sanitario giunto sul posto, trasporterà l’uomo al pronto soccorso in codice giallo

Danni alluvione, 230 milioni per le urgenze

Dopo l’alluvione di inizio ottobre, la stima di 230 milioni di danni di somma urgenza è stata comunicata al Governo centrale già da venerdì

Lo ha spiegato l’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi, in quinta Commissione regionale relazionando sui danni della recente calamità. Per somma urgenza si intendono quei fondi da stanziare nell’immediato, a difese delle persone, delle attività economiche e del territorio.

Come riassunto dal presidente della Quinta Angelo Dago, “i commissari, sia di maggioranza sia di opposizione, si sono confrontati proficuamente con l’assessore facendo il punto della situazione. Sono necessarie ingenti risorse, come stimato dalla Giunta regionale, anche in tempi brevi per gli interventi urgentissimi di ripristino, visto che siamo ancora all’inizio della stagione nella quale possono verificarsi altri eventi alluvionali. Tra le opere principali da rimettere in sesto ci sono quelle al Tenda, oltre al ponte di Romagnano e la riattivazione del Canale Cavour, opera strategica per la risicoltura in Piemonte e Lombardia, con il grave danno al ponte canale sul torrente Cervo”.

Tra le varie questioni sul tappeto, oltre la situazione difficilissima a Limone, si è parlato della necessità del dragaggio dei fiumi ed è intenzione della Commissione audire il Magistrato del Po, che ha competenza su molti dei tratti fluviali critici. Necessario anche ripristinare chilometri di scogliere danneggiate dall’alluvione, quelle difese spondali negli abitati e nei pressi delle attività economiche.

Affrontato pure il tema del commissariamento e dei poteri da dare al commissario per poter eventualmente ricreare situazioni vicine a quelle che hanno permesso la rapida ricostruzione del ponte di Genova, cosa che dipende dall’ampiezza dei poteri che verranno dati dal Governo.

Evidenziata poi l’opportunità di aprire un tavolo di riflessione sul ruolo degli enti locali e delle province nelle emergenze di protezione civile e dell’appoggio che è necessario dare ai piccoli e piccolissimi comuni, privi di strutture tecniche sufficienti per affrontare le problematiche conseguenti agli eventi alluvionali.

Le Fiamme gialle sequestrano diecimila articoli pericolosi

10.000 articoli non conformi, di dubbia provenienza e potenzialmente pericolosi per la salute, tra questi, centinaia di articoli per l’elettronica e la telefonia nonché materiale elettrico, il tutto già esposto per la vendita.

 

Questo il bilancio di un intervento della Guardia di Finanza di Torino che nei giorni scorsi ha perquisito la sede di grosso store, gestito da un imprenditore trentenne, dove venivano venduti articoli di varia natura, senza alcuna indicazione circa i dati dell’importatore, la presenza di materiali o sostanze pericolose, le modalità di smaltimento e, non da ultimo, le precauzioni d’uso che gli acquirenti dovrebbero rispettare per il loro utilizzo senza alcun rischio per la salute.

 

L’operazione condotta dai Finanzieri della Compagnia di Chivasso, ha interessato il punto vendita dell’azienda situato a Settimo Torinese. Nel corso dell’intervento sono stati cautelati migliaia di prodotti per l’elettronica, privi di qualsiasi etichettatura e di provenienza ignota, il tutto con evidenti rischi per la salute dei consumatori finali. 

 

Al termine dell’intervento sono stati 10.000 gli articoli di varia natura sequestrati.

Ora l’imprenditore, un trentenne di origini cinesi residente a Torino, rischia sanzioni sino a 70.000 euro.

L’operazione rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e finalizzate a preservare il mercato da pratiche distorsive e lesive della concorrenza, proteggendo i consumatori dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea.

Il Covid fa annullare Portici di Carta: troppo rischioso

La XIV edizione di Portici di Carta, prevista per il prossimo fine settimana a Torino (17-18 ottobre) è annullata

 

Con la pubblicazione del nuovo DPCM (13 ottobre 2020), e in seguito a un confronto con il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, l’organizzazione di Portici di Carta ha preso atto che non si presentano le condizioni per garantire il distanziamento sociale nelle sedi tradizionali della manifestazione (via Roma, Piazza San Carlo, Piazza C.L.N). Per senso di responsabilità, in un quadro di contagi in sensibile aumento, è stato quindi deciso di annullare la XIV edizione.

 

La decisione è stata presa in maniera condivisa in occasione di un confronto tra la Città di Torino, gli enti organizzatori Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, i librai e gli editori aderenti.

 

Resta confermata l’installazione dedicata a Luis Sepúlveda, allestita presso il Mausoleo della Bela Rosin, curata da Assemblea Teatro. La mostra inaugurerà come previsto venerdì 16 ottobre alle 17:30 e sarà visitabile fino all’8 novembre. Maggiori info su www.assembleateatro.combct.comune.torino.it.

 

Portici di Carta vuole ringraziare tutti i partner istituzionali e privati che hanno supportato l’organizzazione della manifestazione anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.

 

Ecco la nuova giunta comunale di Venaria

Tempi stretti per la presentazione della nuova Giunta comunale.

A poco più di una settimana dal turno di ballottaggio, il sindaco Fabio Giulivi, a capo di una coalizione di centro destra, nella conferenza stampa di oggi, ha presentato la squadra dei suoi assessori.Evidente lo sforzo della nuova amministrazione, per velocizzare al massimo i tempi di composizione della Giunta, ed essere subito operativi. Atto dovuto nei confronti della Città, che dovrà affrontare tanti problemi, a partire dall’emergenza Covid. La Giunta è composta da assessori venariesi, che conoscono il territorio e che si impegnano a portare avanti il programma elettorale presentato alla cittadinanza.

Deleghe del sindaco Fabio Giulivi: Sicurezza – Salute – Personale – Polizia Municipale – Comunicazione – Protezione civile – Città metropolitana di Torino – Associazionismo e volontariato – Partecipate;

Vice Sindaco Gianpaolo Cerrini;

Sistema Educativo, Istruzione, Asili nido, Tutela degli AnimaliPolitiche giovanili, Disabilità e Pari Opportunità: Paola Marchese (Venaria Riparte), docente scuola dell’infanzia e primaria;
Bilancio e TributiFondi strutturali, Economato: Gianpaolo Cerrini (Lega), direttore di banca;
Lavori Pubblici, Viabilità, Piano del Traffico e Parcheggi, Edilizia privata, Urbanistica, Servizi cimiteriali, Patrimonio, Ambiente, Politiche gestione rifiuti, Sostenibilità Energetica: Giuseppe Di Bella (Fratelli d’Italia), imprenditore;
Attività Economiche ed Attività Produttive, Commercio, Lavoro, Turismo, Agricoltura: Monica Federico (Forza Italia), imprenditrice nel campo della ristorazione;
Politiche sociali, Politiche della terza età, Famiglia, Servizi demografici, Elettorale, Trasporti, Sport: Luigi Tinozzi (Unione di Centro), pensionato;
Cultura, Rapporti con la Reggia, Smart City, Servizio transizione al digitale, Arredo Urbano: Marta Santolin (Venaria Riparte), architetto esperta in restauro e processi di valorizzazione culturale;
Manutenzioni, Politiche della Casa, Quartieri e Recupero Periferie: Marco Scavone (Lega), imprenditore edile e artigiano.

Il prossimo passo istituzionale sarà il Consiglio comunale, in programma lunedì 19 ottobre 2020 alle ore 18:00 al Teatro della Concordia, in corso Puccini sn, in cui per la prima volta si riunirà la nuova assemblea consigliare della Città di Venaria Reale.

L’Aeroporto di Torino annuncia l’apertura del Covid Test Point

E’ a disposizione, su base volontaria, di tutti i passeggeri in arrivo o in partenza dallo scalo.

 

L’iniziativa, prima in Italia a combinare l’effettuazione di test sierologico e, in caso di esito positivo, tampone molecolare, nasce con l’obiettivo di contenere il rischio di diffusione del virus e permettere ai viaggiatori che scelgono il mezzo aereo di raggiungere nella massima sicurezza famigliari, amici e i propri contatti di lavoro.

 

La struttura, realizzata in collaborazione con ASL Città di Torino e con Air Medical, fornisce ai passeggeri in viaggio da e per Torino Airport, in possesso di un documento di viaggio valido, un servizio finalizzato a ridurre il rischio di propagazione della pandemia da Covid-19, attraverso l’effettuazione di test sierologici, con esito tempestivo rilasciato in 10 minuti.

 

Il presidio per l’effettuazione dei test rapidi è situato in area pubblica, nell’area Check-In D del Livello Partenze di Torino Airport, accanto alla Sala Amica.

 

L’operazione punta a rafforzare la percezione di sicurezza che contraddistingue il viaggiare in aereo e apre ulteriormente la strada verso una nuova normalità per la comunità e per il turismo.

 

Il monitoraggio presso Torino Airport, accessibile al costo di 30 €, viene effettuato attraverso un test sierologico Covid-19 IgG/IgM: il dispositivo, registrato presso il Ministero della Salute, a seguito del prelievo di una goccia di sangue consente la rilevazione rapida e simultanea di anticorpi anti SARS-CoV-2 di classe G e M, fornendo esiti tempestivi sul proprio stato di salute. Viene così svolta un’azione di efficiente monitoraggio sociale e di prevenzione di ulteriori focolai da Coronavirus, a beneficio dell’intera comunità.

 

In caso di risultato positivo, ai passeggeri verrà immediatamente effettuato in Aeroporto un tampone molecolare nasofaringeo senza costi a carico dell’utente.

 

Inoltre continua, come già in precedenza, l’attività di screening obbligatoria e gratuita dedicata ai passeggeri in arrivo da Francia, Spagna, Gran Bretagna e Paesi Bassi con voli diretti sull’Aeroporto di Torino.

 

Air Medical offre anche ai non passeggeri la possibilità di effettuare il test sierologico e il tampone a pagamento, previo appuntamento.

 

Grazie a un’apposita convenzione, sottoscritta tra ASL Città di Torino, Air Medical e Torino Airport, tutti i dati raccolti dal Covid Test Point saranno messi a disposizione delle Autorità sanitarie e utilizzati per valutazioni epidemiologiche, per comprendere e monitorare l’andamento dello sviluppo dell’epidemia da Covid-19.

 

Il Covid Test Point di Torino Airport sarà aperto dal lunedì alla domenica, con i seguenti orari:

– Da lunedì a venerdì dalle 8 alle 20;

– Sabato, domenica e festivi dalle 8 alle 19.

 

I passeggeri muniti di documento di viaggio potranno presentarsi spontaneamente presso il Covid Test Point una volta giunti a Torino Airport, oppure avranno la possibilità di prenotarsi in anticipo sul sito internet di Air Medical al link https://airmedicalservice.eu .

Incidente mortale in autostrada per due operai

Sono due gli  operai  di Torino deceduti  in un incidente stradale avvenuto  sull’autostrada Torino-Savona nel tratto tra Carrù e il bivio con l’A33 verso Cuneo

I due uomini viaggiavano su un furgone che ha abbattuto  il guard-rail. I soccorsi non hanno potuto salvarli. In corso gli accertamenti da parte della polizia stradale di Mondovì. Per liberare i corpi delle vittime dall’abitacolo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.

Ticket e organici Polizia, incontro in Regione

Riceviamo e pubblichiamo/ I sindacati di Polizia SIULP, SAP, COISP e FSP, hanno avuto un incontro molto importante e proficuo con l’Assessore alla Sicurezza Fabrizio Ricca presso la Regione Piemonte.

L’assessore Ricca ha perfettamente compreso la gravità della situazione e condiviso la denuncia sollevata dalle organizzazioni sindacali relativamente alla carenza degli organici della Polizia di Stato della provincia di Torino e in generale del Piemonte, Una carenza che si consolida, oltre alle scellerate politiche degli ultimi decenni relative al blocco delle assunzioni, anche alla luce dei prossimi pensionamenti e dell’elevata età media degli appartenenti alle forze dell’ordine, che rappresenta una seria condizione di preoccupazione e di pericolo per le istituzioni e per tutti i cittadini.

L’Assessore Ricca si è fatto parte responsabile e si è detto pronto, unitamente a queste OOSS, a coinvolgere il Presidente della Regione Alberto Cirio, impegnandosi ad intervenire presso il Governo affinché assuma le necessarie determinazioni volte a procedere, immediatamente, alle assunzioni di Agenti di polizia. Assunzioni che dovranno avvenire nel totale rispetto dei protocolli anti-COVID-19 ed attuabili anche mediante lo scorrimento di graduatorie del precedente concorso atteso che, le più invasive e rischiose prove pre-selettive sono già state espletate.
La criminalità dovrà sempre avere ben chiaro che lo Stato saprà garantire la sicurezza dei cittadini attraverso forze dell’ordine numericamente adeguate ed efficientemente equipaggiate.
Si è altresì sottolineato come i Commissariati di Torino e provincia siano già adesso in grandi e gravi difficoltà per far fronte alle esigenze di OP, controllo del territorio, attività investigative ecc., e gli altri Uffici di polizia non sono da meno rispetto alla lacuna organica.

Se dal Governo non dovessero arrivare segnali di comprensione e di lungimiranza verso l’attuale preoccupante situazione denunciata, queste OOSS, unitamente alle istituzioni e alle forze politiche responsabili a cui sta a cuore la sicurezza delle famiglie, degli anziani, delle donne e dei giovani, in sintesi alla serenità del consorzio sociale, intraprenderanno forti iniziative pubbliche per sensibilizzare l’opinione pubblica e indurre il Governo a scelte avvedute e oculate per il benessere dei cittadini, la serena convivenza civile e per lo sviluppo della società.

Una impellente e necessaria assunzione di Agenti di polizia per la sicurezza pubblica, ma anche per la sicurezza degli stessi uomini e donne in divisa i quali, sempre di meno e sempre più soli e con leggi che non li tutelano adeguatamente, devono affrontare situazioni di grande rischio e di quotidiane aggressioni mettendo sempre più a repentaglio la loro incolumità e l’efficienza del loro lavoro.

 

Infine, per quanto riguarda l’esonero del ticket sanitario previsto in caso di infortuni delle forze dell’ordine, queste OOSS hanno chiesto all’Assessore l’impegno di portare alla Giunta Regionale la questione sanitaria, che discrimina le forze dell’ordine rispetto a tutti gli altri lavoratori. La speranza è che anche la regione Piemonte, come già altre regioni d’Italia, decida di esonerare gli appartenenti alle forze dell’ordine al pagamento delle cure (ben oltre il codice bianco), derivanti dagli infortuni riportati nell’adempimento dei loro dovere, e cioè durante l’azione di prevenzione e repressione dei reati per la sicurezza dei cittadini.

 

L’Assessore si è detto assolutamente concorde a far comprendere alla Giunta Regionale la grande necessità, forse ancora poco chiara, di esonerare i tutori dell’ordine dalle cure per infortunio, esattamente come tutti gli altri lavoratori. Anche su questo le OOSS scriventi continueranno la loro opera di sensibilizzazione.

SIULP SAP COISP FSP