CRONACA- Pagina 1514

“Basta multe alla mensa dei poveri!”

Il giornalista cattolico Maurizio Scandurra raccoglie l’appello di Don Adriano Gennari: “Più buonsenso verso chi aiuta i poveri della città, dal Comune nessuna risposta

La ‘Mensa dei Poveri’ del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus, fondata nel 2008 raccogliendo con amore ardente l’invito di Sua Eccellenza Monsignor Cesare Nosiglia per arginare la crescente povertà alimentare cittadina, a quanto pare a Torino da troppo tempo ricevepiù multe che riconoscimenti. Eppure, da marzo a luglio 2020 ha registrato un incremento dell’80% di richieste pasti, passando dai circa 12.500 del medesimo periodo del 2019 agli oltre 22.500 per l’anno in corso”.

E’ l’affermazione durissima, ma tristemente reale, di Maurizio Scandurra, giornalista cattolico, critico musicale e saggista da sempre vicino all’opera caritatevole dello stimato sacerdote cottolenghino, apprezzato altresì per le sue potenti preghiere di intercessione a favore di indigenti e malati.

Non c’è rispetto alcuno, sotto la Mole, per chi ha sfamato e continua a sfamare circa 300 persone al giornoda inizio pandemia a oggi. E con non pochi sforzi. Il lockdown aveva praticamente già azzerato le risorse alimentari che normalmente negozi e supermercati, allora presi d’assalto dai folli timori comuni, destinavano abitualmente in tempi normali a fine giornata alle tavole sociali. E ridotto altresì all’osso, per via delle limitazioni vigenti, il numero di volontari che potevano occupare i locali di via Belfiore 12 solitamente impiegati per la preparazione e la somministrazione dei cibi con i poveri seduti al tavolo al riparo da freddo e intemperie. Distribuzione che, ancora oggi, avviene a mezzo abbondanti sacchetti di pasti caldi consegnati per giunta ai poveri che stazionano in attesa in fila indiana come possono, stante l’impegno dei volontari che cercano di fare il più possibile per garantire le distanze di legge anche a tutela dei poveri, perché non piova disgrazia su disgrazia”.

Ma c’è di più. Nella sua approfondita analisi, Scandurra, già nel cast in passato di importanti programmi tv di Raiuno e Raidue, osserva altresì come “Diminuendo il cibo, scemando le offerte di fedeli, benefattori e sostenitori per via dell’aggravarsi crescente della crisi economicadiffusa, aumentano invece i costi di sanificazione e quelli per il confezionamento meticoloso di tutte le singole porzioni da asporto offerte”.

A ciò si aggiungano – rileva Scandurra, da sempre vicino ai poveri le molteplici contravvenzioni che vengono spesso elevate a Don Adriano e ai suoi volontari ogniqualvolta, facendo i conti con la cartellonistica stradale, sono costretti a fare i salti mortali in orari di punta e traffico per riuscire a caricare il cibo donato, e portarlo in tempo alla Mensa dei Poveri per la preparazione. Lecito che la Polizia Municipale svolga correttamente il proprio lavoro, e con Lei anche gli Ausiliari GTT della sosta: ma innanzi a tanta generosa e disinteressata carità umana e cristiana occorre da parte di Tutti almeno un po’ più di buonsenso. E mi domando: a che titolo poi i residenti di via Belfiore nel tratto prospiciente i locali della tavola sociale bersagliano di chiamate il centralino dei Vigili Urbani disturbati dagli indigenti, che invece in maniera ordinata e composta attendono semplicemente un pasto caldo, un sorriso, di cui in larga parte anche italiani? Auguro vivamente loro di non trovarsi mai al posto di costoro”, tuona Scandurra.

Che prosegue:E’ dal 27 Marzo 2019 che, a seguito appuntamento di persona in Corso Ferrucci con il sottoscritto, Don Adriano e lo staff del Cenacolo Eucaristico presso l’Assessore Roberto Finardi abbiamo richiesto un banalissimo permesso in più per il transito dei veicoli in ZTL, per dotare di corretto accesso in quelle aree riservate anche il secondo mezzo che opera giornalmente nel reperimento delle derrate alimentari gratuitamente e con amore donate dai locali del centro cittadino. Ma niente di fatto, né da lui né tantomeno dalla Segreteria dell’Assessore Maria Lapietra, cui abbiamo scritto via e-mail più volte, in un rimbalzare da questo a quell’ufficio in perfetto stile italiano.

Per poi concludere: “Per giunta, sino al 2018 la Onlus di Don Gennari disponeva di cinque permessi di parcheggio sulle strisce blu afferenti l’area della ‘Mensa dei Poveri’, dati a turno in consegna ai volontari che, tutti pensionati, non possono certo affrontare il costo giornaliero orario del parking per tutte le ore pro capite diservizio ai poveri. Permessi revocati perché, a detta dei competenti uffici, nello statuto è assente la dicitura che prevede l’attività sociale di accompagnamento medico di terze persone bisognose”.

Ed ecco, infine, la proposta: “Persino il TGR degli ottimi colleghi di Raitre Piemonte ha documentato più volte e anche in diretta tra marzo e aprile scorsi l’impegno eroico di una preziosa mensa sociale cittadina che non si è mai piegata né tantomeno arresa innanzi alla virulenza del Covid-19. Ampia parte ha anche il Banco Alimentare, che ringraziamo sempre di cuore, e con lui anche tutti i privati cittadini e le imprese del territorio che, ciascuno secondo le proprie possibilità, in denaro o in cibo offrono risorse e futuro per alimentare giornalmente i poveri di Don Gennari. Cara Sindaca Appendino e Giunta Tutta, che cosa vi costa qualche permesso viario in più per aiutare chi soffre?”, conclude lapidario Maurizio Scandurra.

“Perché chiude il Balon e resta aperto il mercato di libero scambio?”

Ci scrive Patrizia Alessi, capogruppo FdI alla Circoscrizione 7

INACCETTABILE DOMANI BALON IN BORGO DORA CHIUSO E LIBERO SCAMBIO APERTO IN VIA CARCANO

Nell’ordinanza n.  88 a firma del Sindaco si legge “che i mercati periodici tematici e le Feste di via si svolgono sotto la completa supervisione del soggetto attuatore, il quale ha anche l’onere di predisporre il piano di sicurezza”. Domani il Balon in Borgo Dora rimane chiuso invece il suk in via Carcano rimane aperto! Anche l’ Associazione Vivibalon dovrebbe essere responsabile di ciò che avviene all’interno e avere il piano di sicurezza a prescindere dall’ordinanza: chi controllerà? Come sempre il suk-liberoscambio-barattolo-balù green o come vogliono chiamarlo ha vie diverse dagli altri….questo per la Città è andare incontro ai poveri (facendoli però pagare non poco per un posto) per me invece è inaccettabile. Non vi è progettazione in nulla, nemmeno nell’emergenza Covid, dove come in questo caso si usano due pesi e due misure.

Patrizia Alessi

Chiuse tutte le attività commerciali da mezzanotte alle 5 del mattino, tranne le farmacie

Le attività commerciali al dettaglio del Piemonte chiuderanno da mezzanotte alle 5 del mattino, da domenica 18 ottobre, tranne le  farmacie

E’ quanto scritto nell’ordinanza  firmata oggi dal presidente della Regione Alberto Cirio, valida fino al 13 novembre. E’ altresì vietata la vendita di alcolici dopo le 21 tranne ai tavoli dei ristoranti che dovranno però tenere un registro quotidiano delle presenze.

Donna uccisa dal figlio: è stata accoltellata in casa

Alle ore 10:40 circa, a San Benigno Canavese

i Carabinieri a seguito di una richiesta dei familiari, sono entrati in un’abitazione privata, e hanno trovato il cadavere della proprietaria, un’ italiana di 64 anni accoltellata in casa.

Aggiornamento: la donna, una parrucchiera, è stata uccisa dal figlio dopo una lite. L’uomo, 44 anni, è stato arrestato. Chiedeva ripetutamente denaro alla madre. Era stato ospite di una comunità per tossicodipendenti.

 

Una caccia all’uomo quella condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Torino per rintracciare l’omicida in fuga.

Posti di controllo in tutto il canavese con l’impiego di un un elicottero. Così, pochi minuti fa, a Pont canavese i militari dell’Arma hanno rintracciato l’auto del fuggitivo, una Clio amaranto condotta da un amico che lo ospitava a casa, dove è stata fatta irruzione per la cattura. L’uomo non ha avuto il tempo di accorgersi della presenza degli investigatori, che lo hanno immediatamente bloccato ed ammanettato. Nella gazzella dell’Arma che lo conduceva alla caserma di Volpiano si è limitato a dire di aver capito perchè lo portavano lì.

Stop al Balon dopo l’impennata dei contagi

Dopo Portici di carta e il Carnevale di Ivrea il rischio di contagi blocca anche il celebre mercato antiquario del Balon, una delle più tradizionali manifestazioni torinesi.

Così come non si potranno svolgere le feste di via e gli altri mercatini. Il comitato provinciale per la sicurezza a e l’ordine pubblico ha preso questa decisione dopo l’impennata di contagi da Coronavirus registrata nelle ultime ore in Piemonte.  Il sindaco di Venaria Reale ha annunciato la soppressione di “Una corsa da re”.

Rischio Covid: annullata “Una corsa da re”

Sabato 17 e domenica 18 ottobre Venaria Reale avrebbe dovuto ospitare il tradizionale evento podistico “Una corsa da Re”, organizzato da Base Running in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Venaria Reale, Reggia di Venaria, Parco Regionale La Mandria,con  gare da 10, 21 e 30 km.

L’evento avrebbe comportato la presenza di circa 700 persone al sabato e di circa 900 la domenica mattina.

Fabio Giulivi, sindaco della Città di Venaria Reale, in seguito all’aumento dei contagi e al rispetto delle norme vigenti sull’emergenza sanitaria in corso, dichiara: «Ho trascorso le ultime 24 ore al telefono e in riunioni per sentire il parere di più enti: Prefettura, Assessorato allo Sport della Regione Piemonte, Presidente del Consorzio della Reggia di Venaria, Presidente del Parco La Mandria, Comando della Compagnia del Carabinieri di Venaria, Comando della Polizia Municipale. 

Alla fine di questa necessaria ricognizione, sentiti anche i componenti della Giunta che hanno condiviso la posizione, ho comunicato ai promotori l’impossibilità di procedere con lo svolgimento dell’evento. Il Piano di emergenza ed il protocollo Covid preparati dagli organizzatori sono coerenti con l’ultimo DPCM 13/10/2020, ma stante il crescente caso di contagi che sta coinvolgendo il nostro Paese, non me la sono sentita di dare il via libera a questa iniziativa sportiva.

Quasi 9000 contagi e 83 morti nella sola giornata odierna sono lì a ricordarci che l’emergenza Covid sta purtroppo nuovamente esplodendo in tutta la sua drammaticità. Il nostro paese, così come la nostra Città, non potrebbe reggere un nuovo lockdown e pertanto dobbiamo cercare di evitare quelle possibili fonti di contagi di eventi non essenziali per la nostra collettività. Stiamo chiedendo grandi sacrifici a tutti, con chiusure anticipate dei locali commerciali, cerimonie con un numero ridotto di partecipanti, annullamento di gite e feste e tutte le altre prescrizioni che abbiamo letto nell’ultimo DPCM. Mi metto nei panni degli organizzatori che sicuramente si troveranno in grande difficoltà dopo la notizia che ho comunicato poco fa al loro tecnico incaricato della sicurezza (incontrato anche in mattinata in Comune), ma l’aumento preoccupante dei contagi sconsiglia qualsiasi possibile rischio di nuovi focolai.

Chiedo scusa anche a tutti i partecipanti che certamente criticheranno questa scelta, ma un Sindaco deve prendere delle decisioni che tutelino in primis la salute pubblica ed il solo pensiero che a causa di questa manifestazione possano esserci partecipanti contagiati magari da un atleta asintomatico mi ha fatto assumere questa decisione. Ho iniziato il mio mandato da pochi giorni e non avrei mai voluto cominciare con un provvedimento simile. 

Ma amministrare vuol dire prendere decisioni anche difficili e, se continuerà a crescere la curva dei contagi, purtroppo non sarà questa l’unica».

Collegno, riaperte le Poste di via Martiri

E’ stato riaperto l’ufficio postale di Collegno in Via Martiri 30 Aprile, 77, a seguito di alcuni interventi di manutenzione straordinaria.

 

Gli interventi eseguiti si inseriscono nel contesto del più ampio piano di riqualificazione degli uffici postali attraverso il quale Poste Italiane intende presidiare il territorio con strutture adeguate a soddisfare esigenze ed aspettative dei propri clienti” ha dichiarato Paolo Bevilacqua, Direttore della Filiale di Torino 1 di Poste Italiane “ e segna una nuova tappa nel dialogo e nel confronto che avvicina ancora di più Poste Italiane al territorio, lungo un percorso fatto di impegni reali al servizio della crescita economica e sociale del Paese”.

“Si tratta di un risultato rilevante per la Città e soprattutto per i quartieri Centro Storico e Villaggio Dora. Un servizio, quello offerto da Poste Italiane, importante per garantire servizi diffusi e accrescere il presidio del territorio” – ha dichiarato il Sindaco Francesco Casciano.

 

“Questa riapertura è frutto del lavoro svolto in sinergia con Poste Italiane per venire incontro alle esigenze dei nostri cittadini. Un buon punto di partenza per un continuo miglioramento dei servizi territoriali, uno degli obiettivi di questa Amministrazione” – ha sottolineato l’assessore al Patrimonio e Progettazione Strategica Maria Luisa Mattiuzzo.

 

L’Ufficio di via Martiri 30 Aprile sarà disponibile per i cittadini secondo i consueti orari di apertura, dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato dalle 8.20 alle 12.35.

 

Il Sindaco Francesco Casciano, l’assessore Maria Luisa Mattiuzzo e i rappresentanti di Poste Italiane hanno presentato il servizio rinnovato mercoledì 14 ottobre davanti all’Ufficio di via Martiri XXX Aprile.

 

Nuove “Ecoisole Smart”… ed è subito crisi


Riceviamo e pubblichiamo / “Mi stanno giungendo numerose segnalazioni di criticità relative al nuovo sistema di raccolta rifiuti: ripercussioni negative sulle condizioni di pulizia delle aree circostanti ai bidoni e problemi dal punto di vista dello scorretto utilizzo del servizio. La situazione è critica per esempio in Spina Centrale (corso Gamba e dintorni), ma non solo lì. Ho presentato un’interpellanza in Sala Rossa”.

Non partono con il piede giusto le nuove “Ecoisole Smart”, ovvero le nuove aree di raccolta rifiuti che stanno facendo da apripista per il nuovo sistema di raccolta rifiuti cittadino. Osservazioni e lamentele cominciano ad arrivare copiose dai residenti, preoccupati dalle modalità organizzative del servizio e dalle negative ripercussioni, che già si stanno rendendo evidenti, sulle condizioni di pulizia delle aree circostanti alle nuove isole. Questa è la situazione, per esempio, che si riscontra in zona Spina Centrale: in corso Gamba e nelle vie limitrofe, territorio della Circoscrizione 4, la scorsa estate è stata introdotta la raccolta differenziata con le nuove campane di raccolta utilizzabili solo con un’apposita tessera “Eco Card”. Ogni cassonetto è destinato a raccogliere, rispettivamente, rifiuti indifferenziati, vetro, carta, plastica o residuo organico. Numerosissimi i casi segnalati di scorretto utilizzo delle ecoisole, con frequente abbandoni di rifiuti al di fuori e alla base dei nuovi cassonetti (che si aprono solo con apposita card e che, al momento, non paiono sufficienti per numero). Le mie domande alla Giunta, che risponderà prossimamente in Aula alla mia interpellanza sul tema: si aumenterà il numero di cassonetti o campane disponibili? Si incrementeranno i passaggi di Amiat? In caso di abbandono di rifiuti fuori dalle campane, come e in che modo si identificano e sanzionano i responsabili? Dovranno pagare i condomini di riferimento, nei casi di impossibilità di risalire al trasgressore “materiale” dell’abbandono?

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Forum Sviluppo, 40 indagati

La procura della repubblica  di Torino ha terminato  un’indagine relativa  a Giulio Muttoni, l’imprenditore noto per essere stato patron della società di spettacoli SetUp Live.

Sono quaranta gli indagati tra i quali l’ex assessore della giunta municipale di Piero Fassino (estraneo all’indagine) Enzo Lavolta, oggi candidato alle primarie Pd. I sospetti riguarderebbero la possibilità di avere turbato la gara del terzo forum mondiale dello sviluppo economico svoltosi  a Torino nel 2015. Secondo le indagini, Lavolta avrebbe favorito Muttoni nell’assegnazione della location dell’evento.

“Alt alle truffe” con Difendiamo il futuro

“ALT alle TRUFFE” II edizione + prevenzione & protezione Progetto territoriale per la divulgazione e la prevenzione di truffe

Riceviamo e pubblichiamo / L’associazione Difendiamo il Futuro è nata nel 2001 per rispondere all’esigenza di informazione e formazione culturale e sociale sempre più sentita in questi ultimi anni e diffusa a tutti i livelli della
società, tanto tra i giovani quanto tra gli adulti: la totale disponibilità delle informazioni, la
diseducazione all’analisi critica della realtà, l’eccessiva semplificazione di tematiche economiche e
sociologiche rischiano di disorientare le persone e di rendere loro impossibile formarsi un’opinione
fondata e strutturata dei grandi temi di attualità.

Il criterio di partenza dell’associazione, dunque è stata, fin dalla sua nascita, la ricerca costante ed
accurata di un approfondimento completo ed esaustivo sulle culture amministrative. L’associazione
persegue finalità di sviluppo sociale e promozione culturale. Forti di una lunga esperienza di
impegno solidale, e visto il successo della prima edizione di “Alt alle Truffe” che complessivamente
ha coinvolto circa 200 persone, che hanno compreso le caratteristiche socio territoriali, relative alla
sicurezza reale e quella percepita, le specificità delle singole aree e i punti sensibili con le priorità
maggiormente sentite dai singoli cittadini per la loro qualità di vita, vi presentiamo un progetto
integrato di informazione, prevenzione e autodifesa che ha già ottenuto molto successo in
occasione della prima edizione, suscitando viva attenzione e offrendo un servizio accessibile ma
rigoroso, con un linguaggio aperto a tutte le categorie dei cittadini; che consente di combattere
truffe e reati ai danni degli anziani e dei soggetti deboli, con una serie di consigli utili, frutto di una
ricca esperienza e di materiali scientifici in continuo aggiornamento, alcuni dei quali tratti da
percorsi divulgativi prodotti dall’Arma dei Carabinieri.

Il Generale Tullio Del Sette, ex Comandante dell’Arma Dei Carabinieri, ha ribadito più volte
l’importanza di porre delle azioni di prevenzione. Studi recenti anche in campo internazionale
confermano che chi è vittima di una truffa, oltre al danno economico sofferto, subisce una grave
serie di alterazioni della sua dimensione psicologica emotiva e relazionale.
Come riferito in più occasioni dalle forze dell’ordine durante gli incontri, sono soprattutto famiglie
sinti: nomadi con solide radici italiane che si tramandano “segreti e abilità” di generazione in
generazione che compiono episodi di truffa, pertanto l’impegno del nostro team multidisciplinare
va in due direzioni: 1) studiare le tecniche dei truffatori e monitorare i luoghi colpiti 2) affrontare un
approccio sistematico, per poter creare una banca dati aggiornata e offrire alle forze dell’ordine
maggiori strumenti per colpire i professionisti della stangata agli anziani, che molto spesso ripetono
le stesse tecniche così come gli autori, nella speranza di porre un freno a questo triste fenomeno.
Molti anziani per vergogna, oppure per il timore della disapprovazione sociale, temono la
presentazione della denuncia ed è solo la cultura, la formazione che si può acquisire una vera
consapevolezza per difendersi da queste insidiose forme di reato.

CONTENUTO
La scienza, la medicina e il generale miglioramento delle condizioni di salute e benessere della
popolazione hanno comportato uno straordinario allungamento dell’aspettativa media di vita, al
quale però si affiancano circostanze socio-culturali tendenzialmente avverse, alimentando la truffa,
che è costituita da 3 elementi: l’induzione in errore (la falsa rappresentazione della realtà), l’artifizio
o il raggiro ovvero l’inganno; infine la realizzazione di un profitto che è il vantaggio economico. Le
aree di indagine, riguardano caratteristiche della vittima (etnia, peso, altezza) l’occupazione, il luogo
di lavoro, gli orari, la situazione finanziaria, la rete amicale, le abitudini, gli hobbies il percorso
scolastico e i familiari; insomma tutte le fonti di informazione che possano stilare un profilo e dare
spunti sul movente del reo.

STRUTTURA DELL’EVENTO
Pertanto il progetto prevede la partecipazione, di un team multidisciplinare composto da cinque
figure che sono: Un Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, due consulenti legali (un avvocato civilista ed
un avvocato penalista), un tecnico esperto (serraturiere), una psicologa e il moderatore.
DESTINATARI

La nostra esperienza ha consigliato di organizzare gli eventi in luoghi di aggregazione tradizionali
come centri anziani, parrocchie o altri luoghi che la popolazione anziana colga e frequenti con
fiducia; la scelta dei centri anziani circoscrizionali pare poi molto utile in quanto i cittadini che vi
vengono coinvolti di solito per motivi ricreativi e di svago, apprezzano di poterne fruire per
confrontarsi con le forze dell’ordine ed esperti, effettuare segnalazioni, esprimere disagi ma anche
suggerimenti.

La scelta delle parrocchie ha funzionato assai felicemente in quanto la comunità parrocchiale
costituisce un punto di riferimento e gode della fiducia degli anziani che sono particolarmente
ricettivi ed attenti ai contenuti offerti nell’ambiente spirituale.

I 4 incontri sono organizzati in date concordate con la circoscrizione 8 della città di Torino e
dall’associazione Difendiamo il Futuro dal 15/10/2020 al 19/11/2020.

In conclusione si vorrebbe far rilevare come questa iniziativa, rappresenti un modo inedito ed
originale per coinvolgere la popolazione della circoscrizione in un progetto, che non è solo di
educazione ma di vera e propria autodifesa e di responsabilizzazione di potenziali vittime di truffe.